Auron's Story
● Autore: Doc
.....ascoltate la Sua storia... forse è l’unica occasione....
Un vento gelido sferza le pendici del Gagazet, mentre un solitario viandante vi
si avventura..sta tornando verso Bevelle, la sua città ma è gravemente ferito e
non sa se riuscirà ad arrivarci. Si imbatte in un giovane Ronso dal corno
spezzato e, con le sue ultime forze gli parla di..
Tutti i personaggi di FFX hanno una storia che viene raccontata il maniera più o
meno esplicita durante il corso della trama; ce n’è uno però, che nonostante
rappresenti il filo conduttore della trama stessa, ha un passato che viene
menzionato solo raramente. Vorrei raccontare la Sua storia, anche se non vi è
nulla di certo e le mie sono solo congetture basate su alcuni particolari eventi
accaduti nella storia della lotta contro l’ultimo Sin.
Auron è un miliziano che aspira a raggiungere il grado di templare. Si addestra
duramente per questo e i suoi continui allenamenti lo portano a diventare un
guerriero temibile, sia per le sue abilità nello scontro corpo a corpo sia per
la sua impressionante forza fisica; inoltre possiede delle capacità di gestire i
combattimenti degne di un autentico stratega.
I suoi meriti e le sue qualità lo rendono un personaggio molto in vista a
Bevelle, dove sta maturando la sua carriera. Il gran maestro del tempio lo
invita a diventare vice-comandante della milizia, prima di passare al grado di
comandante, quindi di templare. Durante la sua breve e rapidissima ascesa, che
lo porterebbe a diventare il più giovane comandante della milizia e uno dei più
giovani templari, Auron ha sempre tenuto una condotta esemplare, dettata dalle
leggi di Yevon.
Ma..
La sua risolutezza e la sua integrità non piacquero molto alle alte sfere del
clero, data la situazione che andava formandosi a Bevelle. Il clima di
cospirazione piano piano si instaurava all’interno dei centri di comando, dove
il Gran Maestro Mika e i suoi discepoli, tra cui l’invocatore Seymour Tromell,
aspirante maestro, non intendono più rispettare fino in fondo il credo yevonita.
La rigidità con la quale Auron interpreta i precetti del clero e la sua
integrità morale lo rendono sì un personaggio molto rispettato e ammirato, ma
anche uno scomodo intralcio per i piani dei suoi comandanti. Essi capiscono che
non si lascerà convincere ad abbandonare i valori in cui crede, per cui
cominciano lentamente ad allontanarlo dalla milizia.
Per prima cosa il posto di comandante della milizia viene affidato ad un altro
ufficiale, tra l’altro amico di Auron, il capitano Kinoc. Non è altrettanto
competente ma è più incline a lasciar correre su alcune decisioni prese dalle
alte sfere. Presto Kinoc diventerà un comandante fantoccio sotto il controllo
del neo maestro Seymour.
Auron viene promosso a templare, ma gli vengono forniti compiti marginali nel
suo nuovo ruolo.
Nonostante abbia mantenuto la sua amicizia con Kinoc inizia il suo malcontento
verso la milizia e il clero. Questa situazione lo porta a perdere fiducia nei
confronti del suo vecchio amico e viceversa;
Kinoc, allarmato, avverte i suoi superiori.
Il clero inizia a pensare come fare ad allontanare Auron, dato che sta
diventando una seria minaccia per l’intera organizzazione yevonita.
La situazione precipita quando il sacerdote del tempio di Bevelle offre in sposa
ad Auron la propria figlia: Auron, convinto che sia un altro tiro mancino dei
suoi superiori, rifiuta.
Lo sdegno suscitato da questa decisione porta alla destituzione di Auron da
templare.
Il valoroso guerriero, il grande stratega, l’incorruttibile servitore di Yevon
viene malamente cacciato dai propri comandanti.
Auron incomincia a sentire la sua rabbia contro il clero e a diffidare della
milizia: inizia in lui un profondo cambiamento che lo rende in un primo momento
scontroso e severo.
L’occasione per il riscatto gli si presenta quando un’invocatore gli offre di
diventare suo guardiano: un compito che molto si adatta alle capacità di Auron
quale guerriero.
Braska è consapevole delle notevoli capacità del suo nuovo guardiano e gli dà
piena fiducia, sapendo che non verrà mai deluso. Inizierà così per Auron il
pellegrinaggio insieme ad un altro guardiano, Jecht, che ha un carattere molto
diverso dal suo e che creerà qualche attrito tra loro, ma senza mai però
intralciare il loro operato.
Il loro viaggio li porta fino alle rovine di Zanarkand, dove Braska si recherà
da Yunalesca per ottenere l’invocazione suprema. Questa però si rivela diversa
da come si aspettavano: Braska riuscirà a sconfiggere Sin, pagando l’alto prezzo
del suo gesto, e Jecht si trasformerà nel Sin che sconvolgerà nuovamente la vita
su Spira.
Auron non può fare a meno di assistere alla morte dei suoi amici senza poter far
nulla. Si sente nuovamente tradito dal credo yevonita, che ha portato alla morte
Braska e Jecht; la sua furia si tramuta in un truce desiderio di vendetta e per
questo si scontra con Yunalesca, più diretta responsabile della dipartita dei
suoi amici.
A dispetto della sua forza e della sua abilità Auron viene sconfitto: nonostante
tutto riesce ad arrivare sul Gagazet, dove incontra Kimahri e gli chiede di
occuparsi di Yuna, dato che lui quasi certamente non ce la farà. Gravemente
ferito, riesce ad arrivare nei pressi di Bevelle dove però perde le forze e
muore.
Non viene trapassato e incomincia a vagare, fino ad arrivare ad una casa del
viante di Rin dove viene “soccorso" e dove passa la notte, prima di andar via.
Nessuno viene a conoscenza della sua morte e viene celebrato come il grande
guardiano, ex-templare, che sconfisse Sin.
La sua sconfitta contro Yunalesca lo segna profondamente e conclude il grande
cambiamento iniziato con la sua destituzione da templare. Spariscono tutte le
sue ambizioni e raggiunge una maturità che prima non aveva, addirittura con una
punta di cinismo. Cambiano anche le sue priorità: decide di mantenere fino in
fondo le promesse fatte a Braska e Jecht.
Ma ha anche un’altra cosa da fare.
Vendicarsi contro Yunalesca. Portare a termine il compito che si era prefisso.
Dopo la battaglia contro di lei si sente svincolato da ogni responsabilità,
tranne che dagli impegni presi nei confronti dei suoi amici.
Decide quindi di occuparsi del figlio di Jecht, dato che a vegliare su Yuna ci
penserà Kimahri. Per questo si reca a Zanarkand per occuparsi di Tidus e
aspettare la sua rivincita..finché Sin non li attaccò di nuovo, riportandolo su
Spira.
E il resto è storia!
Fine
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