La grande battaglia per la conquista del regno di Squaresoft
  ● Autore: Squall86

Sephiroth ne ha fatta un’altra delle sue. Messosi in testa di voler diventare il capo supremo del Regno di Square Soft, ha raggruppato intorno a sè un gran numero di alleati, tra i quali figurano niente popò di meno che Auron e Kimahri di Final Fantasy X, Paine di Final Fantasy X-2, i Tantarus di Final Fantasy IX. Un esercito pressochè imbattibile. Per contrastare i piani malefici di Sephiroth, 8 grandi protagonisti dei giochi della serie Final Fantasy si sono riuniti, formando il cosiddetto “Ottagono". Generale del gruppo è Cloud, da sempre acerrimo nemico di Sephiroth. Alle sue dirette dipendenze vi sono Tidus e Gidan, abili guerrieri noti per la loro agilità e furbizia. Il rango immediatamente successivo è occupato da Yuna e Vivi, coi loro magnifici poteri magici ed invocatori. Infine, Barrett, Cid e Adalberto. A dire il vero molti altri personaggi avrebbero voluto unirsi all’Ottagono, ma sfortunatamente erano già stati terminati da Sephiroth ed i suoi seguaci. Il giorno è giunto. Approfittando di una svista di Sephiroth (aveva lasciato completamente indifeso un fronte!), l’Ottagono passò alla dichiarazione di guerra. I due piccoli ma potenti eserciti si incontrano sulla piana della Bonaccia, là dove Sephiroth non aveva provveduto a spazzare via punti di salvataggio e negozi vari. Infatti l’Ottagono ebbe il tempo di ristorarsi a dovere dopo il lungo viaggio, mentre l’esercito di Sephiroth non potè neanche bere un sorso d’acqua dopo la faticosa marcia. Ecco. Ora i due eserciti erano uno di fronte all’altro. L’atmosfera era densissima, raggelante. “Ancora una volta ti ostini a mettermi i bastoni tra le ruote!" gridò Sephiroth contro Cloud, suscitando un urlo orgoglioso del suo esercito. “Ancora una volta ci riuscirò!" ribattè Cloud con aria di sfida. La goccia che fa traboccare il vaso era caduta. Gli eserciti si scontrarono violentemente. Mentre i loro uomini si battevano valorosamente, Cloud e Sephiroth preferirono affrontarsi in un duello privato. “En guarde, marmocchio" intimò Sephiroth. “Ti strapperò quel cuore rinsecchito che ti tiene in vita!" rispose Cloud e, sfoderato fulmineamente il suo spadone, diede inizio all’incontro con un rapido fendente. Intanto amici si scontravano con amici nella radura sottostante. “Come osi, picciotto, ah?! Non avrrresti dovuto abbandonarrre 'lla famigghia!". “Ma che ti è successo Kalò?!" gridò Gidan effettuando una grande parata. “Il capo ha ragione, Gidan. perché l’hai fatto?! Yaaaaah!" Blank saettò alle spalle di Gidan e gli trafisse la spalla destra. “Argh!" gemette Gidan, ma poi dimostrando una incredibile freddezza, ruotò la sua Ultima Weapon e falciò in due il suo vecchio amico Blank, che cadde a terra, con le gambe a un metro di distanza dal busto. “Perdonami, Blank.." .
Dall’altra parte del campo di battaglia Tidus stava affrontando il suo alleato e amico Auron, il quale però adesso aveva ben poco di amichevole. “Auron, dimmi, come hai potuto voltare faccia così?" e partì un affondo di Tidus che mancò clamorosamente Auron. “Le cose cambiano.. Quasar!" gli rispose e con un’indimenticabile mazzata spedì Tidus oltre l’orizzonte. Ma non ebbe neanche il tempo di esultare perché alle sue spalle già si stagliava Bahamut, invocato da Yuna, il quale non esitò a sfracellare Auron col suo Megaflare. “O-oh.." furono le ultime parole di un grande guerriero. Paine aveva già decapitato Barrett e Cid, indossando la looksfera Cavaliere Nero.. un gioco da ragazzi. “Ehi, tu. Marrana d’una donzella! Io ti sfido in singolar tenzone!" Adalberto si stagliava in tutta la sua maestosità di cavaliere del reame. “Mpf.. " Paine rispose scagliandosi cntro di lui. Pensava fosse solo, ma.. “Ora, signor Vivi!" da dietro la schiena di Adalberto sbucò Vivi, già pronto a effettuare il Magicum con Adalberto. “Colpo Flare!!!" partì il micidiale attacco di Adalberto. “Ma cosa?!" Paine non si accorse neanche di ciò che accadeva, non ne ebbe il tempo. Di lei rimase solo la looksfera. “Ben fatto signor Vi.. Uhu!!?" Adalberto non potè ringraziare Vivi perché alle sue spalle Markus aveva già provveduto a trafiggerlo e Vivi non potè ricevere i suoi ringraziamenti perché l’affondo di Markus aveva trafitto anche lui. I due precipitarono rovinosamente a terra. Uniti anche nella morte.. Nel frattempo, il durissimo duello tra Cloud e Sephiroth proseguiva senza esclusione di colpi. Si udì un urlo: “Attenta Yuna!". Era Gidan che avvertiva Yuna del pericolo incombente, dopo aver affettato anche Kalò. MarKus infatti stava per raggiungerla alle spalle. “Yah!!" Gidan lanciò Ultima Weapon contro Markus centrandolo nella schiena. “Grazie Gidan! Oh no!! Chinati!!" urlò Yuna a Gidan, il quale obbedì e sentì sfrecciare sopra la sua testa la lancia di Khimari, la quale ora si stava dirigendo proprio verso Yuna! Avvenne tutto in un lampo: Yuna invocò il megaflare di Bahamut il quale colpì sia Gidan che Khimari poiché erano sulla stessa traiettoria. L’arma di Khimari non si fermò e uccise Yuna sventrandola. Il campo di battaglia era ora una distesa di morti. I grandi protagonisti di un regno fantastico giacevano tutti al suolo. Il sangue dell’uno che si mischiava col sangue dell’altro, in quell’enorme pozza rossa, che era divenuta la Piana della Bonaccia. Gli unici suoni che si udivano erano quelli emessi dall’interminabile duello tra i due colossi della battaglia, Cloud e Sephiroth. La Masamune di Sephiroth saettava brillando nella nebbiolina che aveva iniziato a formarsi tutt’intorno."Muori!", i colpi di Sephiroth erano sempre più precisi e potenti.. Cloud stava inevitabilmente perdendo. La furia dei fendenti del suo nemico era incredibile. Pur odiandolo, Cloud provava una immensa stima per lui. Poi, l’inevitabile avvenne. L’esile, ma robustissima spada di Sephiroth frantumò lo spadone di Cloud. Cloud era disarmato, ferito, esausto. Non oppose neanche resistenza. Semplicemente si inginocchiò dinanzi al vincitore e chinò il capo in attesa del colpo di grazia. “Cloud.. mio antico rivale.. Io ti farò dono della più dignitosa delle morti per un guerriero, giacchè ti stimo almeno quanto stimo me stesso", detto ciò, Sephiroth gli porse la sua Masamune. Cloud accolse il dono di Sephiroth e fece per infilzarsi al ventre, secondo l’antico e prestigioso rito del hara-kiri. Ma all’improvviso rivolse la lama verso Sephiroth e affondò. Sephiroth era meravigliato. “Uh! Mpf.. hai.. imparato.. bene" disse e cadde in ginocchia di fronte a Cloud. I due si fissarono. I loro sguardi erano un fiume di sentimenti ed emozioni che lingua mortale non può descrivere. Il volto di Sephiroth si tese in un sorriso compiaciuto. Poi cadde col capo in avanti, mentre dalla ferita che gli trapassava il ventre sgorgava un caldo rivolo di sangue. Cloud pregò per l’anima di Sephiroth. Poi si alzò e si diresse verso lo strapiombo che dava sulla Piana della Bonaccia. Ciò che vide lo inorridì. Si voltò portandosi le mani al volto. “Cosa abbiamo fatto?! Cosa ho fatto?!". Fissò le sue mani ricoperte di sangue. Poi tornò di nuovo sull’orlo del crepaccio. Guardò il suolo arrossato del sangue. “Il sangue della fantasia.. Abbiamo ucciso la fantasia.." disse tra sè e sè. Socchiuse gli occhi e annusò l’aria. L’odore insopportabile della morte che si mescolava al profumo estasiante dei fiori. “Ho combattuto e versato sangue per salvare la fantasia.. ma è contro la fantasia che ho combattuto. Cos’ho fatto? Cos’ho fatto?". Spalancò le braccia e lasciò che il vento lo portasse con sè, giù, giù, verso il sangue dei suoi alleati, il sangue dei suoi nemici.. il sangue della fantasia."

Fine

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