Final Fantasy X-3
● Autore: SelphieT, Rinoa91, rinoas, Rikku91
Con Final Fantasy X-2 si è completata la bilogia di FFX.. ma tutti noi SAPPIAMO
che le bilogie non sono molto belle: andiamo! Tutte le saghe che si rispettino
hanno almeno due sequel! Così abbiamo pensato..perché non creare un inedito
Final Fantasy X-3 ?
Vi dico subito che il romanzo è strutturato in chiave comica, quindi prendetelo
per quello che è.. e poi non dite che non vi avevo avvertito!!!
BUONA LETTURA!
Prologo; Locazione: Oltremondo
Tutti sappiamo che l’Oltremondo è quel luogo sacro dove le anime dei defunti
vanno a riposare in pace alla fine della loro vita.. se ci pensiamo, vediamo
subito un luogo bello, incontaminato, ricco di fiori e vegetazione.. ma sarà
davvero così? Finora potevamo solo immaginarlo..
Ci troviamo nell’unica spiaggia dell’allegro luogo, chiamata anche “IL LIDO DEL
MORTO FELICE", cosa che in verità non è: il mare è inquinato, la sabbia è
inesistente e di ombrelloni neanche a parlarne.
E’ tutto silenzioso. Tutto deserto. Solo un grido si sente da lontano..che cos’è?
Si direbbe la tipica risata da Babbo Natale..
“OHOHOH!"
Per un attimo, silenzio. Poi, ecco che vediamo il padrone di una tanto
raccapricciante risata: nella cima della Montagna dei Capi, c’è una nostra
vecchia conoscenza: Braska, il nostro invocatore preferito ( facciamoglielo
credere)!
Nessuno risponde alla sua risata. Poi si sente un rumore. Sembra qualcosa che si
fracassa. Spostiamoci lontano dall’inquietante personaggio e avviciniamoci ad un
antro nascosto della spiaggia. Lì, sta una delle poche persone normali dell’Oltremondo:
Auron!
E’ stato lui a produrre quel rumore: ci credo, ha appena fracassato una roccia!
Adesso è seduto in un cantuccio, immerso nei suoi pensieri “Capperi!" pensa" E
dire che sono stato io a voler venire nell’Oltremondo! Non riuscivo a capire
come mai tutti i non-trapassati volevano tornare su Spira..ora l’ho capito e per
la prima volta mi reputo un POVERO IDIOTA! L’Oltremondo è un posto di FOLLI!!!!"
E ora vi spiegheremo perché: dovete sapere che nell’Oltremondo stanno tutti
coloro che in FF sono passati all’Altro Mondo..e tutti si dedicano alle loro
attività! Quindi immaginate che stress per il povero Auron, unica piccola
animella sana di mente in quel mondo di pazzi. Passi uno, due, tre giorni, ma
come fai poi a resistere a:
Aerith che non fa altro che creare fiori e recintare tutti i campi
Seymour che recita “M’ama non m’ama" insieme ad Anima, accompagnato dalle
orrende composizioni di Lenne e Julia Heartilly che cantano a squarciagola ormai
da tre anni ININTERROTTAMENTE!
Kinoc che per dispetto cerca di strappargli i capelli e che si azzuffa con gli
altri maestri
Braska che, dopo aver vinto le elezioni è diventato leader dei defunti e
dall’alto della montagna non fa altro che gongolare soddisfatto
Yunalesca che, seguita da uno sbavante Zaon ci prova con Auron senza ritegno
Raine che, non avendo un cazzo da fare prepara senza sosta drink, facendo
sbronzare Jecht sempre di più!
Insomma, Auron pensava che al posto suo chiunque sarebbe impazzito!
Stava ancora pensando a questo, quando sentì uno strano rumore. Si alzò e
afferrò la katana: chiunque fosse, aveva scelto il posto e il momento sbagliato
per venire!
“Jecht!!!" urlò Auron “Se sei ancora tu che cerchi di tendermi agguati per
rubarmi il sakè, sappi che.."
Ma non era Jecht: Auron non ci credette!
“TU?"
Jiscal annuì, allegro “Naturale ciccio! Sono o non sono il messaggero che va su
e giù da Spira all’Oltremondo?"
Auron si rilassò: Jiscal era una delle poche persone sane di mente nell’Oltremondo,
ma appunto, faceva il messaggero, quindi non c’era praticamente mai.
Jiscal sorrise “Toglimi una curiosità: ho intravisto Jecht che.."
Auron scosse la testa: con quell’ubriacone ci aveva perso le speranze!
“Si, lo so. Da giorni cerca di salire sulla montagna dove sta Braska ma è sempre
talmente sbronzo che ruzzola sempre giù!"
Jiscal non rispose. Poi lo guardò “Non ci stai bene, vero?"
Auron lo fulminò con lo sguardo “Quasi quasi preferivo Wakka a questo
manicomio!"
Jiscal fece uno strano sorriso “Bene Guardiano! Sei libero di andare!"
Auron sulle prime non afferrò e guardò Jiscal con un’espressione stupita “Cooooosa?"
Jiscal gli strinse la mano “Vai via, Auron! Hai ricevuto una chiamata di aiuto!
Dal piano di..SOPRA!"
Auron si alzò di scatto “Vuoi dire.. che non dovrò sopportarmi più quei pazzi là
fuori?"
Jiscal annuì, soddisfatto “E per sempre!"
Auron non riusciva a credere a tale fortuna!!!
“OHOHOH!"
La risata di Braska.. Auron annuì “Devo andare a dirglielo, vero?"
E si avviò. Jiscal rimase a bocca aperta “Ma non vuoi neanche sapere perché..?"
“NOOOOO!!!"
Jiscal lo guardò sparire stile saetta e poi rise: certo, Auron aveva proprio un
grandissimo culo, non c’era che dire!
���
“OHOHOH! Vuoi dire che te ne vai, mio caro Auron?" sghignazzò Braska.
“Si, Lord Braska." Rispose Auron, cercando di mantenere il suo abituale
contegno.
“OHOHOH! Bene, allora non ti tratterrò oltre. Puoi andare, ma per favore.." e gli
porse una sfera, sorridendo stupidamente “Per la mia dolcissima figlioletta!"
Auron non ci credeva “Chi?...Yuna???"
Braska non capì la battuta, per fortuna: povero diavolo, era davvero convinto
che sua figlia fosse dolce e simpatica e niente e nessuno avrebbe mai avuto il
coraggio di contraddirlo.
Jiscal spalancò una porta temporale e Auron si apprestò a varcarla, ma prima
sentì un “HIC HIC!" familiare..
“Jecht! Che cazz..ci fai qui???" chiese Auron. Davanti a lui c’era Jecht che per
non cadere si teneva a Braska che, decorato com’era, già era instabile di suo,
quindi ben presto caddero tutti e due come salami.
Jecht alzò la mano “HIC HIC! Salutami mio figlio..mio figlio..come si chiamava?"
“Jecht, lasciatelo dire: TU SEI UN CASO DISPERATO!!!" e incazzato nero, Auron
varcò la porta temporale.
Braska lanciò uno sguardo a Jecht “Certo che ora l’ho capito perché tutti dicono
che quel ragazzo ha davvero un gran posteriore!"
Jecht, prima di svenire, urlò “Sarà, ma sono riuscito lo stesso a fregargli il
sakè!!!" poi perse l’equilibrio e cadde dalla montagna..ancora una volta!
Fine Prologo e inizio della storia: FINAL FANTASY X-3
Due giorni dopo; Locazione: Mar di Zanarkand
L’aereonave si muoveva velocemente, sull’acqua, sfiorando il mare. I passeggeri
si affacciavano dalla coperta. Sembravano felici per qualcosa.
Se li guardiamo bene, scopriamo che sono delle nostre vecchie conoscenze: c’è
Cid, pelato come sempre e incazzato nero come sempre, che cerca di tenere la
nave sulla giusta rotta, c’è Lulu, che sfoggia finalmente un nuovo vestito
colorato, c’è Wakka, che con la sua ebete aria da pesce rosso osserva Paine, che
sta parlando con Rikku (la quale sfoggia una nuova pettinatura: capelli legati a
coda laterale. Lo so, con la storia non c’entra un c***o, ma la mia cooperatrice
mi ha costretto!) e c’è Tidus che sta cercando di imparare a scrivere a Kimhari,
che si gratta la testa, perplesso da tanta difficoltà. E poi c’è Yuna, con un
orrendo abito che puzza di naftalina. Pare parli da sola..
“Non siete felici?" chiese Rikku “Cioè, rivedremo Auron, mica è cosa da poco!!!"
Tidus annuì: non lo diceva, ma per lui essere tornato all’avventura era
fantastico! Francamente, stare tutto il giorno con Yuna a Besaid (anche lì lei
non perdeva occasione di perdersi), era diventato davvero noioso.
Non l’aveva mai confessato a nessuno, ma in effetti anche Yuna era noiosa!
Sempre a lamentarsi che veniva da Besaid e per questo voleva essere trattata con
tutti gli onori!
Una volta, per esempio, erano andati in pizzeria, e lei si era quasi fatta
prendere una crisi isterica perché sosteneva che essendo figlia di Braska e
proveniente da Besaid era proprio peccato mortale farla pagare!
Mentre Tidus pensava a questi belli episodi, gli si avvicinò Lulu “Sono stufa!"
annunciò .
“Di che?" chiese Tidus: si stupiva di se stesso! Più passava il suo tempo con
quella bacchettona di Yuna, più si accorgeva di stare diventando chiuso..capperi,
se continuava così avrebbe potuto contendere a Squall e Cloud la palma del
“ghiacciolo di FF"!
Lulu fece gli occhi strabici “Di quel porco deficiente di Wakka!"
Tidus la capiva: Lulu, poveretta, aveva sposato si, Wakka, ma aveva detto “si"
durante una festa dove si era appena fumata una canna moooolto forte, così, dato
che non era una persona che si rimangiava le parole date (anche se sotto effetto
di stupefacenti), se lo era dovuto sopportare ben due anni!!!
“Siamo proprio due casi disperati, vero?" le chiese Tidus.
Lulu non rispose “Se continuo così diventerò una casalinga obesa e
teledipendente: che cosa vuoi che venga fuori da una come me, che passa il suo
tempo ventiquattr’ore su ventiquattro con una specie di mollusco arancione?"
Tidus scosse la testa “Ci vorrebbe un.."
Ma non finì mai quella frase: un momento dopo, la nave fu sbalzata via da un’
onda molto forte. Tutti caddero, Yuna era quasi in mare, Tidus si scoprì a
sperare la sua morte, ma purtroppo venne salvata da Kimhari (“Ma perché quel
gatto troppo cresciuto non si fa mai i cazzi suoi?").
“Ma chi è? Moby Dick?" chiese Paine, la letterata del gruppo.
“Peggio!" gridò Rikku, afferrando la mano di Tidus per non cadere e fare la
figura del salame che aveva fatto la cugina (Tidus, inspiegabilmente, arrossì)
“E’ Scaglia Ekyu!!!"
Era vero: era proprio il medusone gigante che li aveva attaccati tre anni prima
sulla nave Liky mentre andavano a Kilika! Che diavolo ci faceva là?
Yuna si avvicinò “Fermatevi! Invocherò un Eone!"
Il grido scocciato fu unanime “Tu non hai più gli Eoni, stordita!"
Yuna si ritirò in un cantuccio buio.
“Aspettate, forse vuole dirci qualcosa!" disse Rikku.
“Giusto! Muove la mandibola!!!" disse Tidus.
“Le parlo io!" annunciò Paine “Ho una laurea in “Lingue & Linguacce!"
Così gli si accostò e iniziò a parlare in uno strano dialetto. Poi si girò verso
i compagni “Dice che è felice di vederci."
Tidus strabuzzò gli occhi “CHEEEE?"
Paine si girò di nuovo verso il medusone e dopo un altro colloquio riprese “Dice
che dopo l’incontro che ha fatto con Tidus e Wakka ha deciso di cambiare vita e
adesso fa la guardia all’isola dove ora sta Auron."
Wakka sorrise, allegro “Vedi, Tidus? Siamo tanto forti che anche i mostri si
convincono a cambiare vita, vedendoci combattere!"
Paine si girò a raccogliere le parole del polipo “Dice che in effetti ha
cambiato lavoro per due motivi: il primo è che Sin non le aveva mai dato uno
stipendio decente per il lavoro che faceva, e il secondo era che vedere Wakka le
ha fatto talmente impressione da farla fuggire: si è vista togliere il primato
di “mostro più brutto e puzzolente della terra".."
“Poverina!" disse Rikku, sinceramente dispiaciuta “E..chiedigli in cosa consiste
ora il suo lavoro?"
Paine poco dopo riprese “Dice che è un lavoro calmo e deve solo fare la guardia
e chiedere il dazio per passare."
“DAZIO???"
“Si: dice che il prezzo è tre persone, ma che siccome ci conosce già ci vuole
fare uno sconto. Una persona."
Tidus e gli altri si guardarono: Lulu aveva uno sguardo un po’ strano “Si..
possiamo scegliere noi chi darle?"
Paine, poco dopo, annuì “Dice di si, ma che per favore non sia né troppo peloso,
né una donna e che non abbia niente di azzurro."
“perché?" chiese Rikku, già rinfrancata (Tidus era scocciato: perché non una
donna? Sapeva già chi avrebbe voluto darle..)
“perché," disse Paine a nome del medusone “ Dice che i peli le solleticano
troppo la gola, le donne che sono sulla nave sono troppo scheletriche e
l’azzurro le da i nervi."
Kimhari, allegro di essere tutto azzurro, chiese “Allora? Chi viene pappato da
mostro gigante?"
L’urlo fu unanime “WAKKA!"
Fu un attimo: il malcapitato non ebbe nemmeno modo di accorgersene. In un
attimo, il medusone se l’era già bell’e pappato e si era inabissato.
La testa pelata di Cid riaffiorò dalla cabina di pilotaggio “Allora? Che diavolo
è successo? Non abbiamo tempo e voi che fate? Vi mettete a giocare con le
meduse!"
Yuna, sconvolta, si precipitò piangendo verso Cid “Oh, zio! Wakka è morto!"
Cid fece una faccia perplessa “..Wakka? E chi diamine è..ah! Si, lo ricordo
vagamente! Ma perché, stava male?"
Yuna, indignata, piagnucolò “Ma se era con noi!"
Cid ritornò in cabina “Oh, devo guidare ragazza! Cerca di non seccarmi per gente
insignificante come Wakka! E poi non è mica stata una gran perdita, sai!"
“ZIO!!!!"
“Non sapeva nemmeno giocare a blitzball, era perfettamente inutile!" rispose
allegramente Cid.
E insieme, senza rimorsi, proseguirono per l’isola che già si stagliava
all’orizzonte.
Ora che Wakka è stato liquidato, riusciranno i nostri eroi ad andare a prendere
Auron? Paine avrà qualche altra laurea di riserva da propinare a noi poveri
mortali? E Tidus riuscirà a liberarsi di Yuna? Il seguito..al prossimo capitolo!
Qualche ora dopo; locazione: Buco Senza Nome, della Fossa del Mostro Oscuro del
Cugino di Gidane, dell’Isola del Mistero. In breve: l’isola dove Auron è
confinato in attesa dei soccorsi!
“Auron!"
“Ragazzi!"
“Auron!"
“Ragazzi!"
“Auron!"
“Ragazzi!"
“A.."
“Piantatela, citrulli!" disse Auron: era bastato rivederli per tornare come
prima.
“Come va, sbarbatello?" chiese Auron, andando verso Tidus. Il ragazzo gli indicò
Yuna con la coda dell’occhio e poi scosse la testa, sconfitto.
Auron annuì, comprensivo “Capisco il tuo problema.."
Poi andò da Yuna che lo guardava, incavolata come quando si erano visti a Luka
la prima volta: seccata perché arrivava qualcuno che le toglieva il ruolo di
leader.
“Questo è per te, YuBa!" le disse, lanciandole la sfera di Braska.
“Mi chiamo Yuna.." rispose lei, cercando di prendere la sfera che le cadde di
mano e se non finì in mille pezzi fu solo per merito di Kimhari che l’afferrò.
“Certo, certo.." rispose Auron, con l’aria di non aver sentito niente. Poi si
rivolse a Lulu “E tu come va? Ho sentito che hai sposato quel tipo, ma si, quel
ragazzo che era in viaggio con noi e di cui mi scordo sempre il nome.. ma si,
quello brutto il cui fratello era piuttosto carino ed era il tuo ex.."
“Oh, ma allora è una mania!" squittì Yuna. Ma nessuno le dette ascolto.
Lulu, comunque annuì “Wakka è morto oggi in circostanze spiacevoli."
Auron si grattò la testa “Oh, beh: non mi dirai che sei triste, vero? Cioè, NON
è mica successo nulla di così grave!"
“Ma certo!" disse Lulu “Così almeno posso approfondire la sua conoscenza, Sir!"
Auron arrossì: lo sapeva che il fascino del trentenne prima o poi avrebbe
funzionato! (..)
Intanto Yuna aveva azionato la sfera di Braska: comparve subito la faccia
gongolante di suo padre che disse solo una cosa “OHOHOH!". Poi la sfera si
spense.
Scese il silenzio, interrotto subito dai singhiozzi di Yuna “Oh, papà!" disse
“Che cose magnifiche sai dire!"
Tutti la guardarono come se fosse pazza “Se volete la controllo!" propose Paine
“Ho una laurea in “Follie & Stramberie".."
“Non c’è bisogno, sarebbe una visita sprecata." La tranquillizzò Rikku.
Così si avviarono fuori dall’antro, ma guardando Auron, Kimhari notò qualcosa
“Amico!" ringhiò “Manca la borraccia con sakè!"
Auron scosse la testa: c’era da aspettarselo! Quella testa di cippo di Jecht!
“Lasciamo perdere!" disse, e continuarono a camminare. Lulu gli si affiancò
“Toglimi una curiosità, Sir: perché tieni il braccio in quel modo?"
Auron sorrise e cercò di darsi un’aria da eroe vissuto “Oh, si! Successe il
giorno che Yunalesca combattè contro di me! Da quel momento non è stato più come
prima! Ma per fortuna la sconfissi!"
Tidus si rivolse a Rikku, arrabbiato: tutti ci avevano provato almeno una volta
con Lulu, e ora proprio Auron ne usciva vincitore?!?
“Certo che ne dice di cavolate!!!" disse “Ma se l’abbiamo visto tutti che ha
fatto la figura del fesso!!!"
Nessuno dei due lo degnò di uno sguardo. Arrivati all’aereonave trovarono Cid
tutto sporco di benzina e fuliggine che imprecava “Cazzo! Davvero non so come
quest’aereonave possa stare in piedi! Sapete cosa ci ho trovato dentro il
motore? Un rossetto! Condurrò un’indagine, scoprirò chi è stato e gliene farò
pentire!!!"
“Non è che Ekyu vorrebbe una mancia di ringraziamento per averci fatto passare?"
chiese Rikku additando il padre.
Ma Scaglia Ekyu, troppo occupata a digerire Wakka (e non era cosa da poco..), non
si fece vedere.
Un giorno dopo; locazione: Bevelle
“Ah, finalmente posso posare di nuovo i piedi per terra!" cinguettò Yuna.
“Non è una passeggiata, fannulloni! Scendete e filate a comprarmi viveri,
combustibile, un peluche nuovo possibilmente a forma di coniglietto e se ci
riuscite anche un pacco di sigarette!" urlò Cid.
Non erano scesi tutti dall’aereonave, ma solo una piccola squadra, formata da
Auron, Rikku, Tidus e Yuna (che in realtà era solo un peso, ma che ci si poteva
fare?)
“Mi spiegate com’è la situazione a Bevelle?" chiese Auron, mentre si dirigevano
al tempio che Isaaru, il nuovo governatore della città, aveva adibito a
Supermarket con le seguenti parole “Sprecare tutto quello spazio solo perché
mostri e monaci pulciosi ci facciano i loro pulciosi comodi? Giammai!"
“Pare che Isaaru sia diventato governatore." Rispose Rikku mentre entravano
nell’ex area sacra, che ora era un affollato mercato.
“Si vede!" rise Auron.
Giusto in quel momento, passò un plotone di monaci in preghiera, e subito dopo
tutti sentirono una risata raccapricciante “OHOHOH!" e poi, davanti a Yuna
comparve la ghignante faccia di Braska.
I monaci le si inchinarono attorno stile-zerbino. Yuna, allegra, mandò baci
all’aria.
“E’ proprio vero! La Grande Invocatrice ha suo padre dentro di se! Egli ha
voluto fare un’apparizione per calmare i nostri cuori afflitti!"
E un altro “E’un miracolo!"
E Auron “E’una maledetta sfera fasulla, non un miracolo!"
Si andarono a creare due schieramenti: il primo, capeggiato da Auron, di quelli
che dicevano che era una sfera, il secondo, capeggiato da Yuna, che anche se
sapeva che aveva ragione Auron, non voleva perdere occasione per ribadire che
anche lei valeva qualcosa.
Si sarebbe arrivati alla colluttazione, quando dal supermarket “Saint Bevelle"
uscì un tipo, un personaggio magro e sbilenco, con i capelli legati in un misero
codino che non poteva fare invidia neanche a Cid.
Allargò le mani in un gesto teatrale “Cosa succede qui? Non voglio guai nel mio
supermarket!"
“Inizi già a darti arie, eh Isaaru?" fece Tidus, ridendo.
Isaaru, piacevolmente sorpreso, salutò tutti e poco dopo, visto che la folla
capì che non ci sarebbe stata nessuna rissa, si diradò.
“Come va, amici?" chiese Isaaru, le mani ai fianchi.
“Vedo che ti sei sistemato bene!" disse Rikku.
Isaaru annuì “Si, beh, questo lavoro mi tiene parecchio impegnato, ma niente di
speciale. Ma voi.. che mi dite?"
E così gli raccontarono tutto, tralasciando naturalmente la gran mangiata che si
era fatta la piovra. Isaaru pareva interessato, ma in fondo non potevano star lì
all’infinito, così, dopo aver preso tutto ciò che serviva (si, anche il
peluche), i nostri salutarono Isaaru e se ne tornarono con la roba per dove
erano venuti.
Sulla strada, Tidus ebbe una strana sensazione “Ragazzi.." chiese “Non pare anche
a voi che abbiamo scordato qualcosa che forse potrebbe portarci guai in futuro?"
Auron, acido, ribattè “E cosa sarebbe?"
“Dunque" disse Rikku, facendo mente locale “Le sigarette ci sono, il peluche
pure anche se è di seconda mano ma papi si dovrà accontentare, le pizze
surgelate sono qui, abbiamo preso persino una foto autografata di Isaaru.."
Poi si voltò verso Tidus “No, direi che non manca nulla."
Tidus, che aveva già capito e perciò aveva le mani nei capelli, gridò “NON VI
PARE CHE MANCHI QUALCUNO?"
“NO!" disse Auron
“Non può essere!" gridò Rikku
“Tutto ma non questo!" si lamentò Auron.
Tidus si buttò a terra “E invece è così: come sempre, Yuna è sparita!!!"
L’effetto fu immediato “La lasciamo qua, no?" chiese Rikku, facendo rialzare
Tidus, che, esterrefatto, balbettò “Lasciarla..qua?...Fareste questo..per me?"
I suoi compagni annuirono “Ma non solo per te!" disse Auron “Soprattutto per noi
stessi, povere animelle: ragiona Tidus, sono vecchio, ho bisogno di vivere una
vita tranquilla. Non posso passare gli anni che mi rimangono a rincorrere quella
bestia di ragazza che si fa rapire quasi per hobby!"
“Torniamo a casa!" disse Rikku “E incrociamo le dita sperando che chiunque
l’abbia presa non ce la riporti indietro!"
E a passettini, per non dare troppo nell’occhio, cercarono di defilarsi, ma
purtroppo..
“GUARDIANI!"
Quella voce da criceto! Non poteva essere che..
“Shelinda! Che.. piacere incommensurabile vederti!" disse Tidus, in viso un
sorriso tanto falso che sembrava creato con il botulino.
Ma Shelinda si mise a strillare “Venite, guardiani, è successo qualcosa di
terribile! Yuna, l’invocatrice che voi servite.."
“Che noi cosa?" fecero i tre, ma Shelinda non ascoltava.
“E’ stata rapita!"
..
..
..silenzio..
“Lo sappiamo.." disse Rikku, in crisi.
“..ma purtroppo.." continuò Tidus.
“..purtroppo non sappiamo da chi, per cui stavolta non possiamo farci niente.
Ora, per favore, siamo affranti dal dolore, tanto affranti che abbiamo deciso di
rinchiuderci in un monastero sul Gagazet!" disse Auron, come sempre veloce a
trovare scuse.
Ma Shelinda non era tipo da arrendersi “Per fortuna, io ho visto tutto!"
“Ma guarda che fortuna.." pensò Rikku.
“Non so chi è, ma ho fatto una foto e ho già convocato tutti i vostri compagni
nell’ufficio di Isaaru. Venite con me!"
Dieci minuti dopo; locazione: Tempio di Saint Bevelle, ufficio di Isaaru
“Dunque" disse, Isaaru, sfregandosi le mani “La situazione è critica!
E’inconcepibile! Inaccettabile! E’un crimine efferato!"
“Si, vabbè, ma come abbiamo cercato di dirti tempo fa, non c’è bisogno di creare
tutti questi allarmismi.." cercò di balbettare Tidus
“In fondo, siamo noi i Guardiani.. tocca a noi cercarla..se vogliamo.." mormorò
Rikku, seguita da Lulu “infatti!" assentì.
Ma Isaaru li guardò in modo curioso “Ma che diamine avete capito? Io parlavo del
negozio! Sapendo che la gente qui viene rapita nessuno verrà più a Bevelle! E’
terrificante.."
Tutti tirarono un gran sospiro di sollievo “Non preoccuparti, Isaaru!" disse
Auron, cercando di riparare “Da noi non uscirà una parola! Vero ragazzi?"
“Si!"
“Certo!"
“Come no.."
“Ahimè!" disse Isaaru, sull’orlo delle lacrime “Troppo tardi: Shelinda e i
monaci hanno già contribuito a divulgare la notizia!"
Tidus non aveva mai provato il desiderio così impellente di strozzare Shelinda
con le sue mani.
Proprio in quel momento, la diretta interessata piombò nello studio di Isaaru
con le braccia cariche di foto e documenti “Tutto fatto, guardiani!" gongolò in
un modo che ricordava molto Braska “Ho tutte le notizie sull’uomo del mistero."
Dette ad ognuno di loro una foto del suddetto uomo. Tutti strabbuzarono gli
occhi.
..
..
..“Che cosa c’entra la foto autografata di Seymour attorniata dai cuoricini?"
chiese Rikku, curiosa. Shelinda sbiancò e in fretta e furia si riprese le foto
incriminate per poi distribuire quelle giuste.
“Lo conoscete?" chiese Shelinda.
Tutti si guardarono in sottecchi: non era possibile! Si sarebbero aspettati
tutti ma non..lui! Ma..perché?
“Allora?" chiese Isaaru “Io mi sono informato, naturalmente, e ho scoperto molto
sul suo passato e sulla sua vita. Si chiama.."
“Lo sappiamo come si chiama!" disse Cid, incazzato non tanto per la nipote, ma
di più per il loro viaggio che stava andando in fumo “O’aka XXIII!"
“Ma..ma.." balbettò Kimahry “..perché? Eppure sembrava uomo tanto buono.."
“Kimhary, come al solito non hai capito niente!" lo rimproverò Paine “Quell’uomo
ci ha fatto un maledetto favore, ma ora per colpa sua il nostro viaggio è
rovinato!"
Kimhary si grattò la testa “Kimhary confuso.."
Auron prese comunque in mano la situazione “Va bene.. e sapete dove è andato
questo benefatt..ehm..farabutto?"
Come al solito, la solerte Shelinda annuì “Certo!"
“E ti pareva..!" borbottò Tidus
“So per certo che si è diretto verso le Destiny Islands!" annunciò la solerte
donna.
“Destiny.." Tidus non ci credeva “..ma..è OLTRE Final Fantasy! Sarebbe un’altra
galassia.. nessuno c’è mai arrivato!"
“Già!" confermò Rikku “Pare sia una terra pericolosa, abitata da buffi paperi e
da cani parlanti!!!"
Shelinda stava per replicare, quando Cid si fece avanti “..nessuno c’è mai
arrivato? Bene, adoro le sfide: ci arriveremo noi!"
Tutti lo guardarono storto, ma lui non se ne accorse.
“Bene!" disse Isaaru, sollevato “Allora posso contare su di voi!"
���
Arrivati all’aereonave, Cid si ritrovò circondato dalle facce ingrugnate dei
suoi compagni di viaggio.
“Ma che diavolo avete?" chiese, come se non lo sapesse.
“Coooosa abbiamo? Tu ci chiedi cosa abbiamo?" fece Rikku, le mani sui fianchi.
“E’un’avventura folle e rischiosa!" disse Paine
“Potremmo non tornare più indietro!" confermò Lulu, aggrappandosi ad Auron, il
quale non fece niente per impedirlo.
“E tutto questo, per chi? Per..YUNA???"
“Kimhari impaurito.."
“Non hai pensato a come potremmo arrivarci?"
“Kimhari confuso.."
“E a chi potremmo trovare ad aspettarci?"
“Kimahri bello"
“O’aka, suppongo.." borbottò Cid, mettendo in moto il Celsius.
“Ma che parliamo a fare con te.." ringhiò Rikku.
“Statemi a sentire" sbottò Cid “Questa è un’occasione per prolungare la nostra
gita! Andiamo, tutti noi vorremmo tornare all’avventura! E ora possiamo!
Naturalmente nemmeno io intendo cercare veramente quella tipa (che a dire il
vero mi fa girare i così detti..), ma almeno facciamo una capatina lì,
esploriamo, ci divertiamo e per lo meno facciamo credere che ci abbiamo provato,
no?"
Tidus annuì, ora convinto “Il ragionamento non fa una piega: così Shelinda è
felice e non ci potrà mettere i bastoni tra le ruote, i turisti che vengono a
Bevelle almeno sapranno che si è fatto qualcosa, e noi..ci leviamo
definitivamente Yuna dalle scatole!!!"
Rikku non sembrava convinta “..e se incontriamo O’aka?"
Auron prese la parola “Lo ringraziamo con tutto il cuore e lo preghiamo di
tenersela. Sono disposto anche a pagarlo: credete che bastino due Mars e un
pacchetto di patatine? Purchè non ce la riporti indietro.."
Tutta la squadra rise: si, era un piano perfetto!
Riuscirà la nostra squadra preferita (dopo essersi liberata dell’inutile zavorra
rappresentata da due individui di cui ogni riferimento è puramente casuale) a
raggiungere finalmente la meritata vacanza? Riuscirà Cid a dormire con un
orsacchiotto di seconda mano? Che fine avrà fatto quella gran testa persa di
Yuna? perché O’aka l’ha rapita (..???)? Il seguito..alla prossima puntata!
Tre anni luce dopo, cioè tre giorni dopo; locazione: Destiny Islands
Sora stava, come al solito, guardando il mare con occhi vacui aspettando chissà
che cosa.
Tutti dicevano che in effetti non era proprio un ragazzino normale, ma lui non
riusciva a capire perché: aspettava. Aspettava solo che qualcosa cadesse dal..
“CIELOOOOOOO!" gridò, alzandosi in piedi:non ci credeva!
Aveva visto qualcosa di luccicante che velocemente si avvicinava alla
spiaggia!!!
“Cosa sarà???" chiese, estraendo il Keyblade..già, il Keyblade..ma in fondo,
pensò, che poteva fare da solo??? Molto meglio andare a chiamare i suoi fidi
aiutanti!
“PARERINO! PIPPO! RIKU! KAIRI! AIUTOOOOOOO! GLI ALIENI!!!! GLI ALIENI CON
LE TENAGLIEEEE!""
E così, in breve, la spiaggia rimase deserta.
���
L’aereonave era appena atterrata alle Destiny Islands e tutti i suoi componenti
erano scesi.
“Non possiamo andare tutti in perlustrazione!" disse Auron con grande buonsenso
“Dividiamoci in due gruppi."
“Quanti essere noi?" chiese Kimhari cercando con scarso successo di fare il
conto con le dita. Tidus lo spinse via “Lascia perdere! Siamo..siamo.." i suoi
occhi vagarono smarriti per il gruppo: quanti erano?
Fece una risatina smarrita “..la matematica non è mai stata il mio forte..!"
ammise.
Auron gli bussò nella capoccia “Ma ti sei bevuto il cervello? Ma che c’hai nella
testa, due neuroni che si rincorrono?"
Tidus, con tutta la sua dignità, rispose “No: quello era Fratello!"
Auron era disperato “E dire che ho passato tutta la vita a cercare di insegnarti
qualcosa di utile! E poi mi lamento di Jecht.."
“Lasciate fare a me!" disse Paine “Sono laureata in “Conti & Canti"!"
Mentre contava, Rikku fece una smorfia “Mi chiedo se Paine sia poi tanto meglio
di Yuna.."
Paine finì presto di contare “Secondo me siamo propriamente in otto, tra cui tre
donne, quattro uomini e una bestia non facilmente identificabile (no, non parlo
di Kimhari, ma di Cid), e servendomi della mia laurea Honoris Causa in “Sondaggi
& Arrotondaggi" posso dire con sicurezza che solo una di noi porta la gonna e
che Lulu porta il perizoma.."
“Questo lo sai perché te l’ho detto io, sciocca ragazza!!!" ringhiò Lulu
“E perché?" chiese Rikku
“Come al solito, essendo anche laureata in “Sbadigli & Consigli" so per certo
che Lulu si è messa il perizoma perché ha un nuovo amore che si chiama A.."
Lulu disse solo una cosa “CAOS!" e Paine iniziò a ballare la tarantella cantando
a squarciagola Suteki Da Ne.
Lulu, raggiante, si voltò verso la combriccola “Dove eravamo rimasti?"
“Qui" disse Auron, leggermente arrossito “Ho detto: dividiamoci in due gruppi,
ok? Io sarò in quello di esplorazione. Chi vuole venire con me?"
Tutti gli altri si guardarono negli occhi e cercarono, senza dare troppo
nell’occhio, di rientrare in aeronave.
“Pusillanimi!" borbottò Auron “Va bene, scelgo io! Ho notato che c’è gente che
non si fa mai avanti. Quindi, vengano: Kimhari, Cid, e Paine. Gli altri restino
a guardia dell’aeronave. In caso di bisogno, mandate Rikku ad avvisarci."
La cosa non andò bene a tutti.
“Kimahri sente caldo." Annunciò Kimhari.
“Non preoccuparti" disse Auron “Addentrandoti c’è ne è di meno."
“Ma Kimahri è bello!"
“Questo è relativo e poi dipende dai punti di vista!"
“Ma.."
“Vergognati!" disse Cid “..Grande e grosso come sei!"
E così, dopo aver salutato gli altri, il gruppo si avviò verso l’ignoto.
���
“Ve lo giuro, erano gli alieni!" disse Sora, gli occhi più dilatati che mai.
“Gli alieni?" balbettò Pippo, nascosto dentro un vaso cinese.
“Si!" annuì Sora “Mi hanno visto, e quindi sono scesi dall’areonave! Ve lo
dicevo che stare tutti i giorni a guardare il mare avrebbe aiutato a prevenire
un attacco."
“Ok, ok!" borbottò Paperino “E, dicci: com’erano questi alieni?"
“Ho la sensazione che tu non mi creda!" disse Sora.
Paperino si mise a sghignazzare e intervenne Riku “Direi, Sora, che la cosa è un
po’ strana: alla fin fine anche tu hai esplorato i mondi per mesi..che dovevano
dire quelli che ti hanno visto?"
“Ma io non sono un alieno!" disse Sora, trionfante.
Riku si grattò la testa: inutile, quel tipo era tanto tonto da fare quasi paura.
“Comunque, ve lo dirò: sono stato un po’ a guardarli; erano otto, tutti brutti e
raccapriccianti. Uno era tutto blu e aveva un corno dall’aspetto letale, grande
almeno cinque metri!"
“Certo.. lo usava per praticare il salto in alto?" rise Paperino.
“Un altro era biondo, sicuramente ossigenato, e aveva un vestito nero
orrendamente plastificato e degli addominali da far paura. Poi, c’era una donna
dai capelli grigi che però non era vecchia, e un tipo dalla grande testa pelata.
Un altro, che sembrava il capo, aveva un vestito rosso sangue e dalla faccia che
aveva sembrava che si sarebbe potuto mangiare a colazione il mio Keyblade con
tutto il proprietario, che, rammento a tutti, sono io. E poi.."
“Basta, ti prego! Stai spaventando il povero Pippo!" disse Kairi.
“Va bene, ci hai convinto." Disse Riku “Andremo tutti insieme a vedere!"
���
“Eccoti qui, vieni avanti, che ti dobbiamo conciare per le feste!"
La nostra squadra del cuore stava portando il povero O’aka verso la spiaggia,
dove li aspettavano gli altri.
Il poveretto aveva un viso che avrebbe fatto compassione ad un santo: sembrava
anche dimagrito!
“C..che volete farmi?" riuscì a balbettare, sudando freddo.
“Oh, niente di permanente, non preoccuparti.." rispose Lulu, vaga
“Io..io non c’entro niente con il rapimento dell’Invocatrice, ok? Proprio niente!
Non ho visto, non .."
Auron, guardandolo disgustato, lo riprese “Ma se non hai visto, come diavolo fai
a sapere che quella sciocca è stata rapita?"
..
..
..silenzio..
O’aka cedette “E va bene! Vi dirò tutto!"
“Alla buon’ora!" sospirò Cid “Parla, stupido essere! Quanto ci hai fatto penare
lo sappiamo solo noi: due giorni passati in aeronave solo per vedere il tuo
brutto muso! Parla, allora!"
“Uhm.." mormorò O’aka “Non credo di ricordare bene.."
Tutti si guardarono. Auron lo incenerì “Mercante, o sei molto stupido, oppure
molto furbo. Parliamoci chiaro: tu sai qualcosa che noi vorremmo sapere! Cosa
vuoi in cambio?"
O’aka soffocò un risolino “10.000 guil è l’offerta di partenza!"
Tidus sbuffò “E noi dovremmo spendere tutti 'sti guil per un’informazione che ci
interessa poco o niente? Non se ne parla! Puoi tenerti Yuna, caro!"
O’aka si attaccò alle scarpe del ragazzo, il quale lo staccò subito “Ehi, vacci
piano ciccio! Queste scarpe hanno la bellezza di 2003 anni! Sono d’epoca!"
“O’aka, o parli, oppure ti lasciamo qui a marcire in quest’isola per
l’eternità." Disse Paine, convinta
O’aka, a quella spiacevole notizia, si buttò scalciando a terra “Va bene, allora
vi dirò tutto..GRATIS! Contenti, strozzini?"
“Spicciati!" ringhiò Kimhari.
“Allora..tutto è iniziato ieri notte. Stavo facendo affari in un pub – niente di
illegale, non preoccupatevi, solo commercio di spinelli- quando mi si avvicina
un tizio.."
“Un..tizio? Com’era?" chiese Auron
“Lasciatemi continuare, vi dirò tutto. Dunque, questo tipo mi fa “Ehi, mercante,
vieni qua" io ci vado e lui mi guarda fisso negli occhi e mi dice “Ora tu sei in
mio potere" e io mi sentivo effettivamente in suo potere..me ne sono accorto
perché non gli ho nemmeno chiesto quanto costava imparare l’ipnosi. Comunque,
poi mi dice “Domani tu devi rapire l’Invocatrice Yuna, perché ci serve. Poi me
la porti fino alle Destiny Islands dove ti aspetto io!""
“Immagino cosa hai fatto tu.." disse Lulu
“Io non potevo farci nulla e l’ho rapita. Poi l’ho portata qua e il tipo se l’è
presa. Non potevo che esserne felice, è un essere davvero impossibile: pensate
che invece di gridare, si è messa a raccontarmi la storia di un buffo omino che
si chiamava Braska.. e poi rideva in modo tremendo, tipo un “OHOHOH"!"
Tutti si guardarono, costernati: povero O’aka, era davvero un santo.
“Comunque" disse Rikku “Chi era quell’uomo? Dov’è andato?"
“Ve lo dirò: l’uomo si chiama Sephiroth e la sua destinazione era il Castello
della Strega Artemisia, con cui è in combutta nel rapimento dell’Invocatrice."
..
..
..silenzio..
“Non capisco proprio che motivo possa avere quel folle di Sephiroth di rapire
una simile teppa.." borbottò Cid
“Che facciamo?" chiese Paine “La lasciamo al suo destino, no?"
Ma Auron scosse la testa “No, non possiamo."
“A-u-r-o-n!" lo riprese Lulu
“Vi spiego: e se a Sephiroth venisse in mente – e gli verrà, state sicuri- di
restituire Yuna? Non possiamo permetterlo!" spiegò Auron “Perciò io propongo di
andare al Castello di Artemisia e pregarlo di tenersela. Anche con la forza, se
necessario!"
Rikku fu la prima ad annuire “Va bene, ci sto! E sarà anche un modo per rivedere
la mia amica Selphie!"
Tidus mise le mani sui fianchi “Potremmo anche coinvolgere i nostri amici di
FFVIII! Insomma, non è giusto che da ben sette anni non facciano assolutamente
nulla! Non è giusto che a sgobbare siamo sempre noi del 10!"
“Si! E poi se non ricordo male Artemisia è una loro nemica: che con lei se la
vedano loro, no?" disse Cid
“Allora andremo a Esthar, dal Presidente Laguna. Lui potrà aiutarci a convocare
tutti!"
E così, pieni di iniziativa e di voglia di impedire che Yuna tornasse con loro,
i nostri, seguiti da un riluttante O’aka, si avviarono verso Esthar, la loro
prossima destinazione.
���
“Venite, venite! E preparatevi a combattere!" urlò Sora, guidando i suoi
compagni.
“Che cosa faremo in caso di attacco?" chiese Pippo, morto di paura
“Giusto!" fece Sora, sinceramente preoccupato “Che si fa in caso d’attacco?"
Riku, incazzato, rispose per lui “..forse si attacca?"
“Certo!" disse Sora “Riku, ti ho mai detto che sei un genio?"
Poco dopo arrivarono alla spiaggia..Sora spostò il cespuglio..tutti si prepararono
ad attaccare..ma..
“Ma.." disse Kairi “Ma qui.."
“Qui non c’è assolutamente niente!" borbottò Paperino, incavolato nero “E’ per
questo che mi hai fatto interrompere la mia pennichella pomeridiana? Per vedere
una spiaggia vuota?!?"
Sora, sbigottito e con lo sguardo più dilatato che mai, riuscì solo a balbettare
“Ma io ero sicuro di avere visto.."
“Certo!" rise Riku “Tanto lo sapevamo che sei il solito visionario! Chissà CHI è
che hai visto veramente!"
E come accadeva spesso in quel folle mondo, tutto finì in una risata.
Riusciranno Kairi e Riku a chiamare un esorcista per Sora? Riuscirà il Celsius a
intraprendere il difficile viaggio per Esthar? E..di chi è innamorata Lulu? E
perché Kimhari si crede così bello? Ma soprattutto: riuscirà quel poverazzo di
Auron a far capire qualcosa a quell’imbranato di Tidus? Il seguito..alla prossima
puntata!
Un giorno dopo; locazione: Esthar City, ufficio di Laguna Loire, Presidente di
Esthar
Il Presidente di Esthar Laguna Loire pensava evidentemente che la sua vita di
ormai quasi cinquantenne si sarebbe svolta tranquillamente dopo le tante rotture
di scatole che aveva avuto fino a sette anni prima..purtroppo per lui, si era
sbagliato della grossa!
“Presidente.." disse Kiros, stanco e incavolato più che mai perché ancora una
volta Laguna stava partendo per uno dei suoi romantici viaggetti attorno alla
Luna e come al solito aveva delegato lui per “proteggere la nazione"!!! Ma
proteggere da cosa??? Era da anni che su quella terra vigeva quella
stramaledetta pace!
Laguna, in occhiali da sole rosa e pantaloncini hawaiani, stava preparando le
valigie “Ehi, salve amico!" disse, accogliendo Kiros “Come ti va la vita?"
Kiros represse a stento un’imprecazione “Bene Lag. Senti, volevo dirti.."
Ma Laguna non ascoltava: continuò a fare le sue cose. Anzi, rincarò dicendo
“Secondo te mi sta meglio la tuta spaziale a righe o quella a tinta unita?"
Kiros scoppiò a urlare “Ma è possibile che ormai la tua unica preoccupazione sia
fare le valigie?"
Laguna, con una faccia comprensiva, gli andò incontro “Povero, povero Kiros!
L’ho capito, sai? Vorresti venire con me, ma purtroppo non puoi: devi restare
qui a proteggere la nazione mentre il tuo presidente (io) si prende una meritata
vacanza!"
“Lag, sei un maledetto ipocrita!" annunciò Kiros.
“Si, lo so..pure nella mia maglietta verde c’è scritto qualcosa del genere..me
l’hai stirata, no?" rispose un assente Laguna.
Giusto in quel momento, però, si udirono delle grida, e la porta venne buttata
giù da un bestione blu “Ma cosa.." chiese Laguna, tornando alla realtà.
“Kimhari bua!" annunciò il bestione, addolorarato.
“Lagunaaaaa!" urlò Tidus, precipitandosi davanti a lui con una scivolata finale
“Dobbiamo parlare con te!"
“Calma, ragazzo!" lo rimproverò Auron “Porta rispetto! Stai pur sempre parlando
con il Presiden.." ma un solo sguardo al tipo che li guardava con la valigia
sfatta dietro bastò a cancellare in lui ogni traccia di rispetto. “Vabbè"
concluse “Fa lo stesso, Tidus!"
“Ma chi diavolo siete?" chiese Kiros.
“I vostri colleghi dall’universo di Final fantasy X, no?" fece Rikku, come se
fosse ovvio.
“Ah, allora posso continuare a fare i bagagli!" gongolò Laguna, soddisfatto.
“Dovremmo parlare con te di una cosa importante.." gli ricordò Paine, sbigottita.
“Certo, certo! Parlate, io intanto faccio le mie cose!"
“Bene" disse Tidus “E’iniziato tutto quando, tre anni fa.." e raccontò tutta la
storia, dall’inizio alla fine. Tre ore dopo, erano tutti appisolati, ma
rinvennero quando Tidus disse “..e così mi appello a te: che dovremmo fare?"
Laguna all’apparenza stava sbadigliando. Non rispose.
“Laguna???" chiese Kiros.
Laguna sorrise, gioviale “Ma certo! Ragazzi, fate pure quello che volete! Vi do
carta bianca! Io..purtroppo io devo scappare! Affari urgenti mi aspettano!" e si
diresse alla porta a grandi passi.
“Ma..ma..dove vai? Quando torni?" chiese uno strabiliato Auron.
“Vado sulla Luna! Pensavo di starci appena due mesi, ma dopo che mi avete
nominato Artemisia e Sephiroth, penso che la cosa si prolungherà uno o due
annetti! A mai più rivederci! Per qualsiasi cosa, Kiros sarà felice di
provvedere al posto mio!" e sbattè la porta, dileguandosi.
Per un po’, tutti si zittirono. Poi, Lulu posò lo sguardo su Kiros “..sei tu
Kiros, vero tesoro?"
Kiros, vedendosi braccato, pensò solo una cosa: “Capperi! Laguna ha ragione!
Seguirò il suo esempio, non è giusto che sia sempre lui a divertirsi!"
Così scansò tutti e tra lo sgomento generale scappò via a gambe levate gridando
“Altro che streghe e poveri folli! Io me la filo a Centra a tempo indeterminato!
Cercate Squall, parlate con lui e lasciatemi in paceeeeeeee!!!"
..
..
..silenzio..
“Ragazzi, abbiamo appena incontrato due persone che in quanto a idiotaggine
andrebbero a braccetto con la nostra invocatrice ed il compianto Wakka!"
annunciò Auron.
“E ora che facciamo?" chiese Tidus, imbronciato.
“Cerchiamo Squall, è ovvio!" disse Rikku “Ci sarà pure qualcuno in città che
sappia dove cavolo è infognato, no?"
“Kimhari bello!"
“Stà zitto, Kimhari! Non dire cretinaggini!"
“Ora Kimhari piange!"
“Noooo! Sei bello, bellissimo, contento?"
Quando il pericolo- pianto fu sistemato, tutto il gruppo si diresse fuori
dall’ufficio, verso Esthar City.
..nessuno notò la gigantesca areonave che vi passava sopra, facendo espandere una
risata spaventosa “OHOHOH!"
Ore e ore più tardi; locazione: Residenza Leonheart, Esthar City
DLIN DLON!
Il campanello suonò per la terza volta a vuoto. Dall’interno dell’enorme casa si
udivano i rumori di una festa.
“Beati loro che hanno qualcosa da festeggiare..!" si lamentò Auron.
“Gliela faccio vedere io, gliela faccio!" disse Tidus. Poi, prendendo a gridare
come un ossesso, annunciò “Maledizione Squall, apri! Alla faccia del bel
tenebroso taciturno, qua tu ti diverti e noi stiamo fuori a cercare quella teppa
di Yuna! E comunque avresti dovuto invitarci cavolo! Forza, smuoviti quel sedere
e vieni ad aprire, non mi interessa di cosa stai facendo, oppure salgo io!"
“Zitto Tidus! Insomma, non lo vedi che ho ospiti e anche una reputazione da
difendere?"
Davanti a loro e alla porta ora spalancata, c’era proprio Squall Leonheart, con
in mano un piatto di pop corn e l’aria come sempre incazzatissima.
“Finalmente!" disse Paine, prendendo subito e senza tanti complimenti una bella
manciata di popcorn. Squall stava per protestare, ma nessuno lo degnò più di uno
sguardo ed entrarono tutti in casa.
Nemmeno il tempo di guardarsi intorno, che addosso a Kimhari cadde una specie di
enorme gavettone che lasciò il povero gattone stordito e tutto colorato di
giallo canarino.
“Kimhari vuole spiegazione!" ruggì il bestione, afferrando Squall per la
maglietta. Il poveretto riuscì solo a balbettare “Mollami, bello! Lo sai che
'sta maglia è marcata Calvin Kleine?"
Kimhari si grattò la zucca ormai gialla “..ovviamente no!" concluse Squall.
Tornato a terra, annunciò a voce alta “Niente paura, comunque! Erano solo Zell e
Yuffie che facevano i cretini!!!"
..
..
..silenzio..
“Chi sarebbero i cretini, Leon?" urlò una voce squillante, seguita poi da una
tizia vestita da maschiaccio che si precipitò giù per le scale con un gran
salto.
Squall la fece rialzare “Kirasagi! Insomma, ti avrò detto mille volte che io mi
chiamo Squall, non Leon!!!"
Yuffie fece gli occhi strabici e poi scoppiò “Ma insomma: quando siamo a Kingdom
hearts mi fulmini appena ti chiamo Squall e dici di chiamarti Leon. Ora sei
tornato Squall: fai chiarezza, Leonhaeart! Come cavolo ti chiami?!?"
Squall non rispose, almeno all’apparenza “Oh, ecco che arrivano gli altri!"
disse.
Infatti, a ruota, ecco tutti gli altri ospiti: Rinoa, Irvine, Zell (che da
quando aveva imparato a mangiare panini era ingrassato parecchio), Selphie,
Edea, Quistis, Cid Kramer, e a sorpresa anche Cloud Strife, Tifa Lockheart,
Barret e un tizio in rosso che nessuno conosceva.
“E voi che ci fate qui?" chiese Rinoa.
“Non è una visita di cortesia, Heartilly. Siamo qui per parlare di affari!"
disse subito Auron.
“Quella voce.."
Auron si voltò “Chi..chi è?"
Il tipo in rosso andò verso di lui “Non mi dire che sei veramente.."
Auron si mise una mano sulla testa “Ma no!"
“Ma si!"
“Ma tu.."
“Si, io.."
“Ma non eri.."
“E tu?"
“E tu..ma cosa? Auron, vuoi parlare in una lingua umana per una volta?" chiese
Tidus mentre Selphie soffocava una risata.
“Amico mio!" e Auron e il Rosso si abbracciarono come grandi amici.
“Da quant’è che non ci vediamo?" chiese il Rosso
“Saranno almeno 20 anni!" assicurò Auron
“Ah, che bei tempi..quando seguivamo l’accademia per Piccoli Samurai, ricordi?"
“Si, ma tu preferivi le Gun, giusto? Ricordi quando hai centrato la testa del
professore di Fioretto?"
“A-u-r-o-n!" sillabò Lulu. Auron guardò gli altri e si decise a parlare
“Ragazzi, vi presento un mio carissimo amico: Vincent Valentine."
Tutti gli strinsero la mano. Rikku sembrava molto interessata al nuovo arrivato.
“ Vincent Valentine,giusto?" gli chiese “Naturalmente Vincent è il nome e
Valentine il cognome, no?"
VV (per facilitarmi, da ora in poi lo chiamerò così) sorrise “No, mi chiamo
proprio Vincent Valentine tutto attaccato. Ma se ti sembra troppo lungo, puoi
sempre usare il mio soprannome!"
“OH!" disse Cloud, scambiandosi un’occhiata con Squall “Non sapevo che avessi un
soprannome! Me lo potevi dire prima, lo sai che non amo sprecare fiato!"
“Giusto!" disse Squall, prendendolo a braccetto “Noi abbiamo la nostra
reputazione di ghiaccioli da difendere, sai?"
“Bando alle ciance! Qual è il soprannome?" chiese Lulu.
..
..
..silenzio..
“..VincentValentine!"
“Ah.." disse Tifa “E cosa è cambiato, mente gloriosa?"
“E’ una finezza grammaticale, Tifa!" intervenne Auron “Tra Vincent e Valentine
manca lo spazio!"
���
Due ore dopo, i nostri stavano ancora facendo festa dopo aver sciolto il
ghiaccio. Dappertutto, gruppetti che parlavano allegramente: da una parte, Lulu,
Edea e Rinoa parlavano di magia.
“Insomma, Lulu! Non mi dire che non conosci ancora la magia Quake!" la stava
rimproverando Edea.
“No, Madre, chiedo scusa! Avrei voluto, ma purtroppo da quando conosco una certa
persona la mia magia si è mooolto affievolita!"
“Ripareremo, Lu!" disse Rinoa “Anch’io dovrei servirmi della magia per
sciogliere un certo ghiacciolo.." e indicò Squall.
“perché?" chiese Edea
“Da quando c’è Cloud, non fanno altro che stare appiccicati! Insomma..oh, ecco
che arriva Tifa!"
Infatti Tifa si mise vicino a loro, incavolata nera “Com’è la situazione?"
chiese a Rinoa
“Sempre vicini come se avessero l’attack!"disse Rinoa “Mi sa che si ghiacciano a
vicenda!"
“..se andiamo avanti così si sposeranno da un momento all’altro e scapperanno
insieme a Malibù, lasciandoci povere e pazze!"
Dall’altra parte della stanza, Cid e Cid si squadravano in sottecchi. Ogni tanto
uno dei due diceva qualcosa volta a infastidire l’altro.
“Non credevo che un Cid potesse essere tanto brutto!" borbottò CidX tra i denti.
“Non credevo che un Cid potesse avere una testa tanto grossa.." rispose l’altro,
guardando il soffitto.
“Ho la testa grossa perché a differenza di te i programmatori mi hanno dato
l’intelligenza!"
“Era una battuta, vero? Quando la capirò saranno guai!!!"
“Ah, si? E cosa mi fai, maestrino? Mi appioppi un’insufficienza? Tornatene a
fare il professorino per bene e fai aria!"
“Vai a quel paese, Cid!"
“..sbaglio o ti stai mandando a quel paese da solo?"
Altra parte, ecco un tavolo dove, seduti, stanno Auron, VV, Cloud e Squall.
Sembra non parlino. Tutti ingrugnati, si guardano negli occhi e annuiscono,
convinti.
“Ma che cavolo stanno facendo?" chiese Tidus, che era stato esplicitamente
escluso dalla “conversazione".
“Non lo sai?" chiese Paine “Stanno parlando!"
Tidus la squadrò come se fosse stata folle “..ti sei bevuta il cervello??? Io
vedo solo un branco di babbuini muti con la faccia incazzata che si guardano
come se si dovessero incenerire!!!"
Paine scosse la testa “Ma no! Quello è il dialetto ..?12...??!!...,,.;!, capisci?"
“E cosa sarebbe?" chiese Tidus
“Solo pochi eletti sanno parlarlo: consiste nel guardarsi negli occhi e parlare
con i puntini. Auron, per esempio, è bravissimo. Purtroppo, durante le nostre
avventure in Final Fantasy, quei sadici dei programmatori non mettono mai più di
una di queste persone nella squadra d’attacco. Così, poveretti, si sentono soli
e sembrano freddi, ma non lo sono. Loro comunicano, ma il problema è che nessuno
li capisce!"
Tidus, spiazzato, scosse la testa “Me lo potresti insegnare? Lo conosci?"
Paine lo guardò, poi ingrugnò il viso e disse “..!..;,?--,,!!"
“Cheeee?"
“.,.,!!!,,,....!" e, incavolata, Paine si unì ai quattro che la accolsero con un
simpatico mugolio.
“Meno male che i programmatori non mettono mai troppa gente così! Sennò sai che
gioco allegro!" considerò il ragazzo.
“Ma che state facendo?" disse subito dopo, andando verso Rikku, che insieme a
Yuffie e Selphie, stava ridendo per qualcosa.
“Niente, solo guardando Zell: povero, è comico! Sta tentando di pulire Kimhari
insieme a Barret!!!" rispose Selphie, piegata in due dalle risa.
In effetti la cosa era comica: Barret e Zell si guardavano l’un l’altro,
sconvolti. Kimhari stava piangendo disperatamente.
“Ora Kimhari brutto e giallo come anatroccolo!"
“La tua fortuna, Kim, è che nessuno capirà la differenza!" commentò caldamente
Zell, addentando un panino al prosciutto.
“Cosa vuole dire quesa stramba creatura con la cresta?" chiese Kimhari
Barret scosse la testa “E se lo mettessimo in lavatrice???" chiese Irvine,
arrivato lì da poco.
..
..
..
“IRVINE! TI HO MAI DETTO CHE SEI UN GENIO?" urlò Zell saltandogli addosso.
“Mai" commentò Irvine “Ma sapevo che prima o poi avresti apprezzato le mie
straordinarie capacità!"
E così, tutti e tre trascinarono Kimhari fino alla lavanderia, dove, aiutati da
una solerte Quistis in grembiulino rosa infilarono a forza Kimhari dentro la
lavatrice di Squall.
“Ehi, Leon!" gridò Yuffie, agitando le braccia “Vieni un po’ a vedere cosa
combinano qui!"
Rammaricato di doversi discostare dai suoi amici di silenzio, Squall si
precipitò in lavanderia, dove vide..Kimhari che rotolava in lavatrice mentre Zell
e Irvine si accapigliavano su quale detersivo era meglio usare.
Squall passò dal suo colore abituale ad un leggero rosso e poi scoppiò.
Andò fino a loro a passo di marcia e poi, prendendo Zell per il collo, urlò “Ma
siete due teste di rapa? Siete parenti di Fratello per caso? Dove ce l’avete il
cervello?"
Barret, surriscaldato, disse “Passi “testa di rapa", ma che tu mi dica che sono
parente di Fratello è proprio inaccettabile, merda!!!"
Squall non lo degnò di uno sguardo e si precipitò a liberare Kimhari, il quale
era tornato di un acceso blu, ma sembrava piuttosto scosso.
“Grazie per aver salvato Kim, Squall, ma.." stava per dire Tidus, ma Squall lo
guardò male “Kimhari? Cosa vuoi che me ne importi di quel gatto? Perdinci, io
sono anche allergico ai gatti! No, io volevo solo salvare la mia bellissima
lavatrice! Ma, cazzo, lo sai quanto m’è costata?"
..
..
..silenzio..
“Blub!" dalla bocca di Kimhari uscì un esercito di bollicine “Kiamhari crede di
essere proprio bello."
���
“Coooooosa? Sephiroth e Artemisia hanno rapito Yuna???" fece Quistis, incredula,
agguistandosi gli occhiali (che dopo la battaglia contro Artemisia si erano
rotti e ora erano uniti con lo scotch).
“IO l’avevo già capito, a differenza di TE!" mormorò Cid 8 a Cid 10, il quale
rispose tra i denti “Si, ma tu, a differenza di ME, non hai mai avuto un
aeronave. Sei troppo stupido per guidarla!!!"
“Statevi zitti, voi due!" disse Rinoa. Poi si rivolse a Rikku “..ma era proprio
necessario portarlo?"
“Smettiamola!" disse Irvine “E pensiamo alle cose importanti! Allora, da quello
che ho capito, quella rimbambita di Yuna è stata rapita da due tizi malefici
noti come Sephitoth.."
“SEPHIROTH!!!" lo corresse Cloud, il quale, già a sentire quel nome fremeva di
impazienza.
“..e Artemisia, che è una nostra vecchia conoscenza." Concluse Selphie.
“Ma la vera domanda è: e a noi che ce ne frega?" chiese VV
..
..
..silenzio..
“Beh.." disse Tidus “Insomma, non è mica giusto che a romperci il culo siamo
sempre noi! Insomma, da quando siamo stati creati non facciamo altro che andare
su e giù dall’Oltremondo!!!"
“,,,dunque?" chiese Tifa.
“Fatevi un esame di coscienza!" implorò Tidus “Cosa direbbe la vostra patria,
cosa diranno i vostri figli, che si aspettano che voi agiate?"
“..ma se non veniamo nemmeno dagli stessi mondi.."
“..vabbè, prendi il discorso per quello che è e stà zitto!!!" disse Paine.
Squall e gli altri si guardarono in sottecchi (Cloud no, perché era intento a
mormorare la parola “Sephiroth") e poi Quistis parlò “SeeD, consiglio di
guerra!" e tutti si misero a cerchio a confabulare, escludendo Tidus &Company.
Ogni tanto, dal gruppo sbucava fuori qulacuno che veniva subito rimesso dentro.
“Se è sempre così che decidono le strategie, allora ci siamo rivolti proprio
alle persone giuste!!!" si lamentò Tidus, nervoso.
“Non ti preoccupare!" disse Auron “Ho un’incrollabile fiducia in Vincent.." la
faccia incazzata di VV comparve dal gruppo e Auron si corresse “..Valentine!"
Due ore dopo, fu Edea a parlare per tutti “In breve ragazzi, ve lo dico
schiettamente: se voi avevate intenzione di farci correre tutti 'sti pericoli
SOLO per salvare quella tipa sgummata.."
“..che somiglia ad un dugongo.." si intromise Yuffie
“..si, vabbè, comunque il senso è questo: se avete intenzione di scomodarci solo
per questo, potete stare freschi: NOI NON LAVORIAMO MICA PER FARCI DEL MALE DA
SOLI!!!!"
..
..
..silenzio..
“Scusate.." disse Lulu “..ma a quanto pare c’è stato un piccolissimo malinteso.."
“PICCOLISSIMO!" sottolineò Rikku.
“Il fatto è questo: noi vorremmo il vostro aiuto non per trovare Yuna, ma
Sephiroth e Artemisia!!! Insomma, siete i soli che li conoscono! Di Yuna non
c’importa!"
“Sephiroth.." balbettò Cloud, al quale Tifa mollò una gomitata pazzesca “Non
credo che rivedere Sephiroth mi convenga, comunque non capisco il nesso: e
Yuna?"
A quel punto, Cid scoppiò “Ma vi pare che noi siamo così cretini da volerla
indietro??? No! Noi vogliamo solo trovare Sephiroth e Artemisia per convincerli,
anche con la forza se necessario, a tenersela loro! Insomma, in fondo com’era il
detto Rikku?"
“Chi va a Roma perde la poltrona!" disse Rikku
“..ma “Chi va a Firenze se la riprende!" disse Irvine, saggiamente “Se andaste
lì, e perdeste, potrebbero ridarvi Yuna! In entrambi i casi sarebbe una
situazione impossibile!"
..
..
..silenzio..
“Impossibile? Chi ha parlato di situazioni impossibili?" chiese VV.
“Oh, no! Dimmi che non è vero.." si lamentò Rinoa
“Ragazzi!" gridò VV, alzandosi in piedi trionfante “Se è una situazione
impossibile, allora andremo a risolverla..come al solito, no?"
Nessuno si mosse.
VV alzò le pistole e le puntò contro la lavatrice di Squall, il quale impallidì
“..come al solito, no?" ripetè VV, con un gran sorriso.
Squall, quasi piangendo, abbracciò Cloud e insieme i due gridarono “..come al
solito, Vince.."
“..ent Valentine!!!" completò Rikku per non farlo arrabbiare.
“Benissimo!" esordì Auron “Allora tutti sull’aeronave! Partiamo subito!"
“Neanche il tempo di un ultimo panino?" si lamentò Zell. Quistis lo prese per la
maglietta “No. Così almeno ti togli tutta quella trippa di dosso!"
“E io, il grande capo Albhed Cid, dovrei portarmi sulla mia bellissima aeronave
questo tipo che si spaccia per me?" si lamentò Cid “Giammai! Almeno finché non
va all’anagrafe e si cambia il nome! Cid è un nome da condottiero, è un nome per
veri machi!" e indicò Cid Kramer “Non per un ometto pallido e spelacchiato come
questo tipo!!!"
“Questa è la seconda volta che lo ripeto: non si potrebbe ripassare da Scaglia
Ekyu e chiederle se vuole il bis, per caso?" gridò Rikku.
E così, dopo qualche scossone e qualche imprecazione di un furente Cid,
l’areonave, fiera, si alzò ancora una volta nel cielo..cosa attenderà i nostri
eroi, finalmente insieme per la più grande di tutte le avventure? Riuscirà
Kimhari a vincere il titolo di “Mister Universo" (ma che ca**o mi metto a
scrivere?)? Riuscirà Cloud a rivedere Sephiroth? E chi sceglierà tra lui e
Squall? E Zell arriverà a mangiare un nuovo mega panino? E Tidus imparerà il
linguaggio dei puntini? Riusciremo a scoprire di chi è innamorata Lulu? E sarà
vero che Paine sa qualcosa che non vuole rivelare? E perché c**o sto scrivendo
tutte 'ste domande se il seguito è adesso???
Non molto lontano dai nostri prodi amici; locazione: uno strambo luogo pieno di
muffa, di sotterranei che non si capisce dove vanno a finire e con i mostri che
girano liberi e felici..in breve: Il Castello di Artemisia
L’atmosfera era lugubre come sempre in quel luogo polveroso. Polverosi erano i
tavoli, mai spolverati da cinquemila anni, polverose le tende, mai lavate da
diciannovemila anni..e polverosi erano anche i capelli di Sephiroth (che sappiamo
per certo che non sono MAI stati lavati!)..lo sappiamo: Artemisia è sempre stata
una pessima casalinga!!!
Ma che cosa stanno facendo al momento i nostri folli amici?
..
..
..SCOPRIAMOLO!
Artemisia, al momento, dopo aver finito di fare le sue consuete quattro ore di
make up (si sa che dopo aver compiuto diciannovemila anni non sei più una
ragazzina), stava scendendo verso le prigioni sotterranee del suo orrendo
castello.
“Ormai Sephiroth dovrebbe aver finito", pensò Artemisia, felice di essersi
finalmente scelta un compagno davvero cattivo.
Infatti, un secondo dopo, la strega udì un acutissimo grido: era Yuna!
Artemisia, incurante del fatto di non essere più una strega tanto giovane, si
mise a correre come una forsennata..e arrivata alla cella, la spalancò gridando
“Sephirottino, come va?"
Ma lo spettacolo che le si parò davanti fu piuttosto diverso da quello che si
era aspettata: davanti a lei, c’era Sephiroth, con un’espressione tra il
perplesso e il rincoglionito. Guardava Yuna, la quale, illesa, si rotolava a
terra come se stesse soffrendo orribili torture e gridava come una pazza “no,
no, lasciatemi in pace, vi prego! Non ho fatto niente, perché mi fate questo?
AIUTO; AIUTO! AIUTOOOOOOOOOOOOO!"
Il grido fu tanto forte che fu troppo per il trucco di Artemisia..letteralmente
si spezzò come una maschera! (Immaginate l’allegria della strega!)
“AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!"
“Ma stà zitta, gallina!" urlò Artemisia, in preda a una crisi isterica, con il
viso nascosto dalle mani (dodicimila guil sprecati così, al diavolo!). Così si
rivolse a Sephiroth “Ma che diavolo le hai fatto per farla gridare così, pezzo
di rincitrullito? Quante volte ti devo dire che sono una strega tranquilla, io?"
Sephiroth, ingrugnato, spalancò l’ala. Artemisia indietreggiò “Stai attento! Lo
sai che sono allergica ai volatili, no?" gridò.
Sephiroth ubbidì “Scusa, sarà stata l’emozione.." ma poi si riprese “Ti giuro che
non le ho fatto assolutamente NIENTE! Appena sono entrato, con la faccia più
pacifica che potevo fare..si è messa a gridare, chiedendomi di smetterla! Il mio
sesto senso mi dice.." e indicò Yuna, che ora stava terra, e li guardava
incuriosita da un angolino buio “..che questa tizia è così abituata a farsi
rapire che è diventata pratica delle situazioni!"
“Non importa, mio caro!" disse Artemisia, cruda “Lei ci serve: ora è tempo di
procedere con la seconda mossa. Portala nel mio studio!"
���
“Allora, sarà la centoquindicesima volta che te lo chiedo! Invoca questi tuoi
stramaledetti Eoni!" gridò Artemisia.
Erano nel suo terrificante studio. Da una parte, c’era Artemisia, che, dopo
essersi rifatta il trucco, arrampicata sulla scrivania per cercare di sembrare
più alta e di incutere più timore, ripeteva la stessa domanda a Yuna.
Dall’altra, immerso praticamente nei suoi folli pensieri, c’era Sephiroth,
sprofondato nella lettura di Donna Moderna, il suo mensile preferito.
“Ti spiego meglio, rincitrullita!" urlò Artemisia “Noi siamo i cattivi qui, ok?
Mi capisci?"
Yuna annuì, sorridendo.
Artemisia scosse la testa “Tesoro, siamo DAVVERO cattivi! Cattivissimi! Anzi,
praticamente folli! Diglielo tu, Sephy! Com’è che siemo?"
Sephiroth, alzando solo una mano in aria, urlò “Si, nel tè ci voglio lo
zucchero! Ma solo due cucchiaini, intesi mio caaaaro Cloud?"
Fu un lampo: Artemisia urlò “Fire!" e il giornale di Sephiroth si incenerì,
lasciando il disgraziato con le mani che afferravano il vuoto.
“Brutta stregaccia!" urlò Sephiroth, spalancando l’ala. Artemisia si mise in
posizione di combattimento “Vuoi fare a pugni? Dimmelo, eh? Vuoi fare a pugni?"
Sephiroth si grattò la testa “No..sono ancora abbastanza in me per capire che ti
polverizzerei troppo facilmente..e poi resterei solo soletto..con lei!" e indicò
Yuna, preoccupato. Poi sorrise “E’ ora di passare all’attacco fisico!"
E detto questo, porse la mano a Yuna “Piacere, cornacch..ehm..Yuna! Io sono
Sephiroth e sono CATTIVO, ci tengo a ribadirlo!"
Yuna, allegra come un piccione su una fava, stritolò Sephiroth in un abbraccio
ed esclamò “Piacere, sono Yuna e vengo da Besaid, un piccolo paesino in
provincia di Besaid sull’isola Besaid, nel mar di.."
“..Besaid?" suggerì Artemisia
Yuna scosse la testa “NO! NEL MAR DI SPIRA!"
“Scusate! Stavamo parlando del nostro malefico piano: allora, noi ti abbiamo
presa in ostaggio, capisci? E lo sai perché?"
Incredibilmente, Yuna annuì “LO SAI?" chiese Sephiroth
“Certo" disse Yuna “Voi mi avete portato qui perché avete voglia di sentire la
storia di mio papà, vero? Siete fortunati, solo io la so perfettamente!"
..
..
..silenzio..
“La storia di..nononono! C’è stato sicuramente un errore! Noi non vogliamo.."
“Su, non siate timidi!" disse Yuna “Va bene, visto che insistete tanto, vi
racconterò la storia di Braska, il mio adorato papino! State attenti, è una
storia moooooolto lunga e complicata, anche perché il mio papà era un invocatore
mooooolto intelligente e saggio!"
“Artemisiaaaaaa!" si lamentò Sephiroth
Ma Artemisia, alzando le spalle, sorrise “Assecondala, Sephiroth! Se questo è lo
scotto da pagare per avere ciò che vogliamo, è meglio ascoltarla! E poi..potrebbe
essere istruttivo per te! Ho sentito che Braska è una specie di celebrità su
Spira.."
Sephiroth si ritirò in un angolino buio con l’ala fra le gambe “Scusa..ma perché
parli in seconda persona? Tu..che hai intenzione di fare?"
In un momento, Artemisia si alzò, uscì dalla stanza, e chiuse la porta a chiave
“VADO A FARMI UN SONNELLINO! SI E’ FATTO TARDI! HO PROPRIO SONNO!"
“TI UCCIDO, STREGACCIA DELLE MIE BABBUCCE!"
“NATURALMENTE! CONTO SU DI TE, SEPH! TI AUGURO UNA FELICE NOTTATA!"
E, felice di essersi caliata una notte insonne (e per una volta di essere stata
più sveglia di Sephiroth) sgattaiolò nella sua terrificante stanza.
Nella notte, molte volte, si sentì una risata diabolica che scuassava le pareti
del castello. Pressappoco faceva: “OHOHOH!"
Riusciranno Sephiroth e Artemisia a raggiungere i loro malefici (ho qualche
dubbio) scopi? Riuscirà Sephiroth a passare una notte con Yuna chiuso nello
studio puzzolente di Artemisia? Cosa gli succederà?E dove si saranno cacciati i
nostri eroi? Il seguito..alla prossima puntata!
Il giorno dopo; locazione: Fisherman’s Horizon, da tutti amichevolmente chiamata
F.H.
“Dove posso parcheggiare la vettura?" urlò Cid dall’alto al posteggiatore, il
quale li guardò, imbalordito, e balbettò “M..mi scusi, ma questo non è un
Aership’s Parking..lei deve.."
Cid lo incenerì con lo sguardo “LEI, piccolo essere mortale, sta dando ordini a
ME, il grande Cid?"
Il tipo sorrise “..non mi dica! Lei è proprio..Cid? Ma..quel Cid?"
Cid, con un’espressione beata stampata nel faccione, annuì “Ma certo, amico mio!
Sono proprio io! Il famoso, unico, vero.."
“..oh, non resisto: tutti qui la venerano! Lei è il migliore! Il più bello! Il
più fiero! Non c’è altra parola per dirle che lei è..fantastico!"
Cid, il petto in fuori come un gallo cedrone, prese un blok notes dall’aeronave
“Beh, ragazzo, ora non esageriamo! Certo, quella che hai detto è la sacrosanta
verità, però qui.." e alzò la voce per farsi sentire da Cid Kramer (che al
momento stava criticando le pessime condizioni dell’aeronave) “..qui ci sono
delle nullità che mi potrebbero cadere in depressione! Allora, per
quell’autografo?"
Il tipo annuì “Ecco a te, figliolo!" disse Cid
Ma quando quello lesse l’autografo..
“Scusi..ma che significa? Non..non sapevo che il Grande Cid fosse un capo Albhed.."
Cid, imbalordito, replicò “Ciccio, è quello che faccio da una vita! Cazzo, sono
famoso per questo.."
Il posteggiatore, allora, gettò l’autografo al vento, incazzato nero “Mi hai
ingannato, pezzo di testa pelata che non sei altro! Tu non sei Cid! Sei soltanto
un’imitazione! Non vali nulla!"
Giusto in quel momento, dal ponte di comando spuntò Cid Kramer. Il tipo lo
indicò con il dito “ECCOLO! E’ LUI IL VERO CID! L’UNICO, GRANDE, CI.."
Ma non potè più proferire alcuna parola:in preda ad un improvviso raptus
omicida, Cid aveva posteggiato l’areonave, che era caduta con un tonfo,
travolgendo il poveretto.
Cid K, imbestialito, commentò “Cid, sei un emerito deficiente! Per una volta che
trovavo un estimatore.."
Cid lo guardò sorridendo a cinquantadue denti “Ti risponderò solo con una frase.
Se sei intelligente la capirai: i folli non mi piacciono! Ho solo dato un po’ di
serenità a quell’animo sbandato! Ora avrà tutto il tempo di pensare e
guarire..nell’Oltremondo! AHAHAHAHAH!"
���
Quel giorno era uno dei tanti pallosi giorni per gli abitanti di F.H...da
quant’era che non succedeva niente?
..
Almeno sette anni!
L’unico avvenimento degno di nota era stato quando la Capostazione Flo aveva
finalmente ucciso il marito Dobe per strangolamento..e da quel momento, da quando
cioè l’ultimo rompiballe della città era salito ai cieli..la noia era
impressionante!
Solo una persona, in quel caldo pomeriggio assolato, pareva stare facendo
qualche cosa di vagamente interessante: era un giovane alto, biondo, con un
vecchio pastrano grigio topo rattoppato (che puzzava di un misto tra pesce e
naftalina), scarpe verdi infradito e cappello da Sempai, giallo canarino. Il
ragazzo aveva negli occhi una follia omicida..
“Ti uccido! Ti prendo! Ti mangio allo spiedo, pezzo di.."
“Seifer!" urlò una voce dietro il ragazzo, che era proprio Seifer.
Lui non fece nemmeno caso a chi era: tanto lo sapeva “Vaffantredici, prof Trepe,
non mi rompere le balle.." urlò, concentrato su quello che stava facendo.
Quistis iniziò a piagnucolare “..è possibile che tutte le volte che parlo vedo
che nessuno, ma proprio NESSUNO mi rispettaaaaaa???? UAHHHHHHH!" e si buttò a
terra, scalciando
Seifer non si scompose “Allora stà a guardare, ma TACI! Sto lavorando!"
Dietro di lui, però, ecco la voce di quell’altro scassabolle di Squall “Ehi,
grande pescatore! Come va il raccolto? Oggi mi porti un’orata a cena?"
Seifer, ingrugnato, gli rispose con una linguaccia “Chiudi quella ciabatta che
ti ostini a chiamare bocca! Io sono un vero pescatore e un giorno aprirò anche
la mia pescheria personale! Che tu ci creda o no!"
Stavolta, a rispondere fu Auron “Il ragazzo è di larghe vedute, gente!"
Seifer alzò il naso all’aria “Sono un ragazzo ambizioso!"
Squall e Cloud si tenevano dal ridere a crepapelle..
“Sapete da quanto sto lottando con questo pesce?" chiese il baldanzoso Seifer.
Nessuna risposta, solo i mugolii di Cloud “Pesce..Canna..pffftttt!"
“..esattamente dieci giorni, quattro ore, due minuti e dodici secondi, e niente e
nessuno potranno mai farmi cedere!"
Ma aveva parlato troppo presto: Squall e Cloud, ormai troppo stanchi di
trattenersi (ormai lo facevano da decenni) scoppiarono in una fragorosa risata,
che essendo roba vecchia quanto mia zia Peppina (quindi, fidatevi, è vacchia..),
l’effetto fu così tremendo e assordante che..il povero Seifer cadde rovinosamente
in acqua, perdendo la sua battaglia con il pesce misterioso che approfittò della
situazione per squagliarsela con tutta la canna del malcapitato.
Quando l’effetto della risata finì..tutti erano rintontiti. Squall e Cloud
ritornarono con le loro solite facce da funerale dicendo “Ci siamo liberati!"
Seifer riaffiorò dall’acqua pochi secondi dopo, incazzato nero “Ti
uccidoooooo!!!!" urlò, precipitandosi verso Squall, gli occhi fuori dalle orbite
“E come?" chiese candidamente Squall “Non hai più nemmeno la canna.."
Seifer si accasciò a terra, finito, le mani tra i quattro peli che si trovava in
testa “Sono un uomo finito! Non sono più niente! Sono morto..prima di morire!"
..
..
..silenzio..
“Ma se sei già morto.." disse Tidus, cercando di sforzare quei quattro neuroni
spaiati che si trovava in testa “Come fai a morire di nuovo?"
“Era un modo di dire, biondi capelli! Ora TACI!!!" urlò Seifer
“OK, tacquerò!" annunciò Tidus
“Guarda che si dice “Taccerò", non “Tacquo"!" lo informò Auron, stravolto
“Nemmeno la grammatica sono riuscito a farti entrare in testa! Il mio destino è
proprio quello di essere inutile?" e anche lui si accasciò vicino a Seifer
“SIAMO DELLE NULLITA’!!!!!" urlarono i due, seguiti a ruota da Quistis: nessuno
tentò di consolarli..
“Passando ad altro" disse VV, duro “Abbiamo bisogno del tuo aiuto, Seifer!"
Seifer alzò lo sguardo, due lucciconi negli occhi “Il mio..aiuto?"
VV annuì “Si! In breve, Artemisia ha rapito Yuna, Sephiroth si è alleato con
lei, e ora vorremmo andare a trovarli perché dobbiamo dir loro di tenersi
l’ostaggio. Quindi abbiamo bisogno di te perché tu sei uno dei pochi che sa
dov’è infognata quella stregaccia! Ribadisco che ti conviene non perdere tempo,
perché nessuno di noi vuole passare la vita ad ascoltare gli stupidi
ragionamenti che verrebbero fuori dalla tua altrettanto stupida testolina di
cippo!"
..
..
..silenzio..
“Hai fatto in fretta.." disse Tifa, sbalordita.
Vincent sorrise, mostrando una marea di denti bianchissimi “ Ho il dono della
sintesi, my dear!" disse.
“Ha detto “my dear!" urlò Tifa nell’orecchio di Cloud, il quale se lo sturò con
il dito “Stai zittina, mi assordi tutto!" mormorò, scocciato.
“Ma..non sei nemmeno un po’ geloso?!?" chiese Tifa, supplichevole
“perché mai dovrei essere geloso di..te?" chiese Cloud, felice come una Pasqua,
apparentemente inconsapevole del danno psicologico che aveva provocato.
Tifa si ritirò in un angolino buio, mormorando parole che suonavano pressappoco
così “E’ completamente finocchio..!"
Cloud o non sentì, oppure era veramente finocchio, perché non disse niente..
“Va bene, vi aiuto!" disse Seifer, alzandosi di scatto.
Squall sobbalzò “..sei sicuro?"
Seifer annuì “Certo!"
“Ma proprio sicuro sicuro?"
“SIIII!"
“Ma proprio sicuro sicuro sicuro?"
“Ma si! Sicuro sicuro sicuro!"
“Ma proprio sicuro sicuro sicuro sicuro?"
“Umpf! Ma si! Sicuro sicuro sicuro sicuro!"
“Ma sei proprio sicuro sicuro sicuro sicuro di essere sicuro sicuro.."
L’urlo fu unanime “Squall, per l’amor del cielo, taciiiiii!!!!!"
Squall tacque.
“Allora, sempre se Squall permette.." annunciò Auron, subito interrotto da un
funerario Squall “..no che non permetto!"
Auron lo guardò storto “Era solo tanto per dire: in realtà, qui il tuo parere
non vale un fico secco!"
Squall non replicò.
Seifer però, aveva assunto una buffa aria da ebete “Ma..ma..non ho nemmeno un’arma
ormai! Come vi potrò aiutare così?"
VV sorrise “Oh, non è un problema: Ciiiiiiiid!"
Un secondo dopo, i due Cid comparvero a gran velocità “CHI?" chiese Cid Kramer,
premendosi il petto con le mani.
“Il pelato!" disse VV.
Cid Kramer sbuffò e sparì.
“Cosa vi serve, figliuoli?" chiese Cid, abbastanza forte da farsi sentire
dall’altro.
VV sorrise, sornione, giocherellando con le Gun “Oh, una cosetta da nulla: devi
solo costruire una canna da combattimento superaccessoriata per Seifer.."
Cid imprecò rumorosamente “Ecco, nel momento del bisogno ci si ricorda pure
dell’esistenza del vecchio.."
“Osi ribellarti?" osservò VV, puntandogli contro la Gun. Cid sbiancò “Noooo!
Vado e torno!" e sparì.
Seifer aveva un’aria molto soddisfatta “Allora adesso partiamo per l’avventura!"
annunciò, e poi aggiunse “Grazie..VINCE!!!"
..
..
..silenzio..
Successe tutto in pochi secondi..tutti impallidirono..tutti tacquero..la faccia di
VV passò dal suo colore naturale ad un viola acido e poi un rosso
aragosta..Seifer lo guardava, interessato alla metamorfosi..VV si avvicinò a lui,
le mani tese..
“Rimedia finché puoi!" urlò Auron “Il nome è Vincent Valentine!!!"
Ma Seifer era troppo spaventato per capire tutto. Così riuscì solo a dire
“..Valentine!!!" ma fu troppo tardi: in un impeto d’ira, VV lo prese e lo
scaraventò al largo, grugnando.
Quando ormai Seifer era probabilmente a mille leghe di distanza, VV urlò “Brutta
scimmia gialla, ti sei scordato l’"Ent"!!!"
Poi guardò gli altri e sorrise “Mi sono sfogato anch’io!" ammise.
..
..
..silenzio..
“Però ora ci tocca pure andarcelo a riprendere, VincentValentine! Che rogna!" si
lamentò Edea.
Quel giorno, come tutti i giorni, il sole tramontò tingendo il cielo di rosso.
Nella notte, mentre i nostri eroi viaggiavano oltre il tempo e lo spazio, erano
tutti troppo occupati per sentire una sottospecie di risata isterica che veniva
da nord: “OHOHOH"!
A chi apparterrà la risata orrenda che turba i cieli di Final Fantasy da qualche
tempo? Riuscirà Vincent a contenersi quando gli sbagliano il nome? Riuscirà Cid
a costruire una mega-canna per Seifer? E Seifer riuscirà ad aprire una pescheria
tutta sua? E Squall e Cloud..sono veramente finocchi? Il seguito..alla prossima
puntata! (INIZIO A PREOCCUPARMI!!!)
Il mattino dopo; locazione: Sempre il Castello di Artemisia (che barba, che
noia, che noia, che barba..)
Il giorno dopo, Artemisia si svegliò felice: a quest’ora, pensò, Sephirottino
aveva già fatto parlare Yuna e aveva ottenuto tutti gli Eoni!
Felice come una bambina che si sveglia a Natale sicura di trovare un regalo
sotto l’albero, Artemisia fece le sue consuete quattro ore di make up, si vestì
con un abito viola (perché quel giorno era felice e ci teneva a farlo sapere),
infilò le pantofole da casa anti-calli e poi scese di corsa tutte le scale,
perché, nonostante tutto era una strega atletica!
Arrivata allo studio, Artemisia esitò: tutto taceva..perché?
Si grattò la testa per un po’..fino a quando..ecco perché era tutto silenzioso!!!
..
..
..La stanza era insonorizzata!
Soddisfatta della situazione e della sua intelligenza, Artemisia aprì la porta..
..quello che vide..
..le fece sciogliere il trucco dalla faccia come neve al sole!
La stanza era in uno stato pietoso!
Era tutto pulito e ordinato! Dov’erano finite le ragnatele? E Gigino e Gigetto,
i suoi ragni da compagnia? E dov’era quel suo batuffolino di polvere
scacciapensieri?
La strega, le lacrime agli occhi, cercò l’artefice di quello scempio: e vide una
cosa tremenda..
C’era Yuna, che, con un grembiulino rosa (che attestava la sua colpevolezza),
stava facendo qualcosa di terribile al povero Sephiroth, che al momento era
profondamente addormentato, sicuramente troppo scioccato per reagire..ma poi,
quello era DAVVERO Sephiroth???
Ad Artemisia sembrava sua zia Peppina quando si truccava per le feste di paese..
Aveva i capelli colorati di rosa evidenziatore, tutti attorcigliati a formare
una complessa acconciatura a treccione. Aveva un “grazioso" rossetto rosato
(messo male, per giunta), l’ombretto rosa vomito e la matita marrone sugli occhi
(il marrone..???) e, cosa ancora più tremenda..al momento, quella ragazza pazza
stava acconciando la sua bellissima aluccia (che si dibatteva, terrorizzata) con
fiocchettini e nastrini vari!!!!!
E per giunta, mentre commetteva quello scempio, parlava con quell’inarrestabile
vocina da criceto mongolo!
“Si" diceva “E allora siamo arrivati al terzo anno della vita del mio papà: il
29 giugno si fece male cadendo dal triciclo, ma Nonno Branu gli disse proprio
queste storiche parole “Ti sei fatto la bua, piccolo Braska?" allora, mio padre
rispose.."
Ma questo fu troppo per Artemisia: in preda alla collera, si mise a urlare a
squarciagola “SEPHIROOOOOOOOOOOOTH!"
Di colpo, come se avesse sentito una cannonata, Sephiroth si svegliò, dando così
una capocciata a Yuna, che per fortuna era china su di lui e perse i sensi
dicendo “La mia famiglia è piena di brave persone.."
Sephiroth guardò Artemisia: nello sguardo del poveretto, però, c’era tanta
paura, tanta disperazione..che Artemisia non se la sarebbe sentita di infierire,
ma come si ostinava a ripetersi, lei era una STREGA e le streghe sono
cattive..così..
“Testa di rapa! Pezzo di pennuto senza cervello! Stupido rincoglionito! E tu
saresti il grande Sephiroth? Non sei altro che un morto di sonno! Quando sono
andata alle liste di collocamento per cercare un cattivo, non avrei mai, MAI
pensato che.."
“TACI, ORRIDA STREGACCIA!" urlò Sephiroth, in preda alla collera, sventolando
l’ala infiocchettata.
Per un attimo Artemisia volle strozzarlo..ma poi, guardandolo meglio..
Artemisia si mise a ridere a crepapelle. No, non poteva proprio guardarlo, era
troppo divertente..!!!
..
..
..non proprio silenzio..
“Si può sapere che hai?" chiese Sephiroth, le mani sui fianchi.
Mugolando dal ridere, Artemisia gli indicò lo specchio. Sephiroth sbiancò
“Non..non avrò mica i capelli scombinati, vero?"
Artemisia scosse la testa.
“Allora..un brufolo sul mio nasino d’oro?"
No..
“Magari..mi è spuntata una ruga?"
“Oh, vai allo specchio!" ululò Artemisia, piegata in due dal ridere “Non posso
parlare, è troppo divertente..!"
Sephiroth fece come gli era stato ordinato..
..
..
..silenzio..
CRAK!
Lo specchio si ruppe sull’immagine stupita dell’ormai del tutto finocchia
immagine di Sephiroth, il quale, a bocca aperta, come un beota, osservava il
disastro combinato da quell’essere che ora stava dormendo tranquilla.
“NOOOOOOOOO!" urlò, buttandosi a terra e dando calci all’aria.
Artemisia rise ancora di più. Sephiroth si rialzò “La mia reputazione..la mia
vita..è tutto finito!"
Si rialzò, come in trance, e si rivolse ad Artemisia “Ora..ora non potrò fare più
paura a nessuno! Sono..sono una donna!!! Se Cloud mi vedesse..probabilmente mi
riderebbe dietro!!!"
Artemisia rideva troppo per ascoltare. Sephiroth mosse l’ala con disappunto
“Grazie per l’aiuto, strega!"
E, piccato, si avvolse nell’ala e nel suo dolore, ritirandosi in un angolino
buio.
Artemisia si alzò, seccata, e gli dette uno spintone “Ma guardati, come ti sei
ridotto! Sei un relitto, ormai! Un tempo non ti saresti fatto mettere sotto da
una ragazzina!"
Sephiroth le rivolse uno sguardo altamente terrorizzato “Quella non è una
semplice ragazzina rompiballe! Quella è un mostro, un demonio! Non è una persona
normale! Le cose che ho visto stanotte.."
Artemisia scosse la testa “Va bene, sarà molto stupida..ma tu non reagisci,
Sephy! Sai che dobbiamo fare?" chiese, prendendolo per mano “Ora andiamo in
bagno e ti aiuto a struccarti!"
Un lampo passò negli occhi di Sephiroth, e si liberò della mano di Artemisia
“Non voglio uno struccante.." sibilò alla Sephiroth-maniera “..io voglio
VENDETTA!!!!"
Artemisia battè le mani “E’ così che mi piaci! Fregatene se assomigli a una
donna (tanto non sei cambiato molto), prendiamo dalla folle ciò che vogliamo e
poi.."
Sephiroth si leccò le labbra “..la uccidiamo..in modo turpe..come piace a me.."
E, cautamente, i due si diressero verso Yuna, che dormiva in un angolo..
“Svegliati, mostro.." iniziò Artemisia, ma Sephiroth la bloccò “Non chiamarla
mostro!"
“perché?"
“Potrebbe farla sentire importante!" spiegò lui, con buonsenso.
Provarono di tutto per svegliarla: la sveglia, i campanelli, anche a fare i
giocolieri..chiamarono persino Pavarotti, ma..Yuna non si svegliava! Dormiva della
grossa, con un’aria soddisfatta stampata in viso. Ogni tanto russava.
Sephiroth e Artemisia, seduti davanti a lei con le mani nei capelli, si
guardavano, perplessi “Io sono sicura che questa stordita lo fa apposta.."
suggerì Artemisia, ma Sephiroth scosse la testa “E’altamente impossibile! Se
fosse tutto finto, quando le abbiamo fatto cadere addosso Caith Sith si sarebbe
svegliata..!"
..
..
“Che si fa, allora?" chiese Artemisia
..
..
..silenzio..
Sephiroth la guardò..
Artemisia lo guardò..
Sephiroth la guardò..
Artemisia lo guardò..
“Che cazzo stiamo facendo, stregaccia?" chiese il nostro Sephiroth.
Artemisia sorrise in modo perfido “Beh, mio caro Sephirottino..in fondo, sai, ci
pensavo da un po’..che cosa facciamo noi in Final Fantasy?"
Sephiroth si grattò la fluente e rosea capigliatura “Adesso non te ne partire
con le tue solite domande filosofiche! Lo sai che non sono bravo con queste
cose!"
“Senti chi parla!" lo riprese la strega “Non eri tu quello delle 'Unioni’? E poi
che cavolo sono, non l’ha capito nessuno.."
“E tu sei quella della compressione temporale! Solo a pensarci viene il mal di
testa! Solo una mente malata come la tua poteve pensarci.."
“Oh, sta arrivando l’organismo geneticamente modificato! O.G.M., lontano da me!
Io compro solo biologico!"
Sephiroth e l’ala si contrassero, furibondi..
..
..
.."Ti polverizzo!!!" urlò Sephiroth
“Impossibile!" disse Artemisia “Ricordati che se mi uccidi non avrai un soldo e
non potrai andare dall’estetista per farti sistemare!"
Sephiroth scosse la testa “Allora ok, stò calmino.."
I due annuirono “Comunque, dai, tira a indovinare..che cosa facciamo noi a Final
Fantasy?"
Sephiroth ci pensò su mettendoci veramente tutto se stesso. Alla fine, schioccò
le dita.
“Ci sono!" esclamò “Rompiamo le balle ai protagonisti!"
Artemisia annuì “E quindi siamo i..?"
“..i..?"
“I ca.."
“I ca..cosa?"
“I catti.."
“I catti..ah, certo! Siamo i cattivi!" urlò Sephiroth.
Artemisia gli accarezzò l’ala “Giusto! E quindi..ci comporteremo da cattivi!"
I due si sorrisero, soddisfatti.
..
..
..silenzio..
“E come si comporterebbero i cattivi?" chiese poi Sephiroth
“Sveglia!!! Siamo noi i cattivi! Siamo noi a capire come ci dobbiamo
comportare!" lo riprese Artemisia.
“Ok, allora..la UCCIDIAMO!" disse Sephiroth, saltando all’aria
Artemisia scosse la testa “E’ possibile che per te fare il cattivo è solo
“uccidere", “scannare" e “Ammazzare Cloud"???"
“No..?" chiese Sephiroth
“No! Quella del cattivo è una filosofia! Se noi la uccidiamo..lei non potrà più
dirci niente sugli Eoni! Se invece noi la facciamo soffrire..lei si sveglierà e
noi avremo ciò che vogliamo!"
“Il numero di Cloud?" azzardò Sephiroth
Artemisia non si degnò di rispondere e urlò, alzando la mano “Levita!"
Yuna venne fatta levitare dalla magia per parecchi secondi “Al mio tre..lascio!"
disse Artemisia “Prendi appunti, allievo!"
“1..2..3..VIA!" e Artemisia fece cadere Yuna a terra con un bel capitombolo.
Inutile dire che fu inutile.
Yuna non si svegliò.
Sephiroth battè le mani, sorridendo “WOW! Grande performance, strega!"
Ma Artemisia guardò a terra “Guarda! Le è caduto qualcosa di dosso.."
Fece per toccare quel qualcosa, ma quello fu più veloce..e un secondo dopo..ecco
che davanti ai cattivi (per modo di dire) l’immagine imponente di un uomo!
Artemisia e Sephiroth si strinsero l’un l’altra, spauriti come due conigli “Oh,
cielo! E’Braska l’Invocatore!" urlò Artemisia
“Mi sa che stavolta l’abbiamo fatta grossa!" strillò Sephiroth “E’tornato per
punirci di aver fatto del male a sua figlia!"
Quello, serio, aprì la bocca..
..Artemisia e Sephiroth aspettavano di essere trasportati nell’Oltremondo..
..quando Braska aprì la bocca..loro si abbracciarono stretti per farsi forza l’un
l’altra..
..e Braska disse..
“OHOHOH!"
..!!!...
Poi..tutto tacque.
Artemisia e Sephiroth ci misero un po’ per riprendersi dallo stupore che li
aveva pervasi..poi si guardarono, indecisi.
“E questo qui sarebbe Braska???" fecero ad una voce, altamente disgustati.
“Ora capisco da dov’è uscita una folle come Yuna!" puntualizzò Sephiroth.
“mhhh..guarda là, Sephy! Pare che la folle si stia svegliando!" disse Artemisia,
con la voce che puntava all’isteria.
In effetti era proprio così: Yuna, sbadigliando e con un bel sorriso stampato in
faccia, fresca come una Rosellina di maggio, si era appena svegliata e ora li
osservava con un’inquietante aria da dugongo.
“Oh-oh! Mi pale di avel sentito il mio papi!" esordì.
Artemisia si mise le mani nei capelli “Lo sapevo: questo non è un FF: QUESTO
E’UN CARTONE DEI LOONEY TOONES!!!!!"
Ma Sephiroth si era già precipitato verso Yuna e l’aveva presa per il
collo..stranamente Yuna rideva..
“Pezzo di rimbecillita! Ma l’hai visto come mi hai conciato? Porca l’oca beduina
(???) sembro mia zia Peppina (!!!)! E perché cazzo ridi? Mi prendi per il
culoooo?????"
Ma Yuna lo guardò con gli occhi dilatati e rispose solo “Ma sei tanto più carino
così!"
Sephiroth strinse di più, e l’avrebbe certamente strozzata (chissà perché non
l’ha fatto, maledetto a lui..) quando Artemisia lo fermò “Basta! Come ti ho
detto, se la facciamo crepare, poi noi rimarremmo poveri e pazzi: poveri perché
l’A.C.Ff. non ci darebbe più soldi (A.C.Ff. : Associazione Cattivissimi
Finalfantasy), e pazzi perché siamo effettivamente pazzi e anche senza Eoni!!!"
Mentre parlava, Yuna la guardava con curiosità. Appena Artemisia finì, quella
pazzotica parlò ancora “Ah, ho capito! Ma allora volete vedere i miei Eoni!"
Arty e Sephy si guardarono, troppo inebetiti dal fatto che finalmente Yuna aveva
capito qualcosa, e poi annuirono.
Yuna rise come un’oca “Ma potevate dirlo subito, no? Va bene, ora li invoco!"
..
..
..silenzio..
“E INVOCALI, NO?!?" fece Artemisia, le mani nei fianchi.
Yuna scosse la testa con solennità “Non posso. Per invocarli, ho bisogno di due
cose: la mia asta è la prima."
Artemisia guardò il suo compare “Che facciamo?"
Sephiroth scosse la testa “Non possiamo darle armi: con l’asta può fare le
magie!"
Artemisia si mise a osservare attentamente Yuna e poi tornò a parlare con
Sephiroth “Francamente: quella lì ti sembra il tipo che sa fare le magie???"
Sephiroth ci pensò su: in quel preciso momento, Yuna stava cantando l’inno dei
Besaid Aurochs saltellando su un piede. “..veramente no." concluse.
Così le dettero l’asta.
“Qual è la seconda cosa che ti serve?" chiese poi Sephiroth, le braccia
conserte.
Yuna sorrise stupidamente “La seconda cosa..sono IO!!!!"
Sephiroth, gli occhi iniettati di sangue, rispose “E-era una battuta, vero?"
Ma Yuna scosse la testa “Signor Sephiroth: io non scherzo mai!"
“Siamo perduti!" urlarono in coro Sephiroth e Artemisia.
Riusciranno Sephiroth e Artemisia a far invocare gli Eoni a Yuna? E sarà vero
che Yuna è sempre seria (come dice lei?)? E l’ambulanza del manicomio riuscirà
ad arrivare in tempo? E cosa stanno facendo i nostri eroi (che abbiamo lasciato
a fare in c**o pagine e pagine fa)?
Tutto questo, e molto altro...nella prossima puntata!
Due giorni dopo; locazione: ANCORA IL CASTELLO DI ARTEMISIA
Sephiroth e Artemisia, il primo ancora truccato da finocchio, la seconda piena
di rughe come potrebbe esserlo solo una vecchia tartaruga millenaria.
Insieme guardavano Yuna, la quale stava compiendo delle complicate contorsioni
che secondo lei dovevano aiutarla ad invocare quegli stramaledettissimi Eoni.
Ad un tratto, successe.
Yuna si rizzò a sedere e si grattò la testa.
Poi si alzò, tutto questo mooooooolto lentamente.
Quindi..sbadigliò.
E poi...guardò gli altri due, sorridendo, un po’ imbarazzata.
“Ehm..." Disse “Mi fa piacere che voi due mi abbiate dato tutta questa fiducia..ne
sono onorata..ma..purtroppo..c’è un piccolo problema.."
Sephiroth si alzò anche lui e facendo ondeggiare, minacciose, le alucce,
sussurrò “Che problema c’è?"
Yuna si stuzzicò un brufolo nel mento (che schifo) e poi parlò
“MisonodimenticatadidirvichedadueanninonhopiùgliEoni!"
..
..
..silenzio..
Yuna cercò di non pensare alle facce che i due stavano facendo “Mi perdonate,
vero?" chiese. La situazione era tragica, l’aveva capito persino lei!
Passò qualche secondo di relativa calma. Poi, Sephiroth iniziò a tremare. Le sue
mani andarono piano piano alla sua enorme spada-spiedo. Completamente folle,
Sephiroth l’afferrò.
“Artemisia" farfugliò “ORA che cosa dovremmo fare?"
La strega arricciò il naso “Solo una cosa, mio caro Sephiroth..e tu la sai!"
Detto questo, Artemisia iniziò a pensarci “Vediamo: potremmo buttarla nel
cesso..e tirare la catena..."
“Oppure UCCIDERLA!"
“O anche romperle, una ad una quei ditini d’oro.."
“O magari UCCIDERLA"
“E poi scuoiarla viva e farla cuocere a fuoco lento.."
“E all’alternativa, UCCIDERLA.."
I due compari si guardarono, annuirono e poi riguardarono Yuna “SEI
MORTAAAAAAAAAAAAAAAA!" gridò Artemisia, la mano già infiammata perché teneva
Fire.
“TI INFILZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!" ruggì
Sephiroth, agitando la spada.
Yuna trovò solo una cosa da fare: SCAPPARE!
Iniziò così uno dei più memorabili inseguimenti della storia di Final Fantasy:
Yuna, stile-criceto, che correva all’impazzata gridando “AHHHHHH!", seguita da
Sephiroth, Artemisia e un manipolo di loro amici mostri dell’A.C.Ff. che
dimenavano spade, artigli e tutto quell’altro popò di roba contro di lei.
Dopo trecento giri completi del castello (non è roba da poco, ne sa qualcosa
Squall..), Yuna si fermò, e rimase immobile.
Sephiroth la guardò “Che sia morta???"
Artemisia, alla quale ormai l’infarto stava venendo (questione di pochi
minuti..), caduta a terra a pochi metri dalla fuggiasca, ansimò
“Anf..ufff..ahhh...ihihi.."
Sephiroth si girò a guardarla “..cazzo dici?"
Artemisia sbuffò, incavolata “Vai..ufff..a vedere ...ifffff...tuuuuuuh!" poi...cadde
a terra, priva di sensi.
“Pezzo di stregaccia rimbecillita" commentò Sephiroth, mentre andava verso Yuna
e le afferrava un braccio, disgustato “Per i compiti più disgustosi, chi c’è?
Sephiroth, ovvio!"
Ma Artemisia, da brava strega, aveva sentito tutto: incazzata come un Ochu
(sveglio, non addormentato) urlò “Flare!" proprio mentre Sephiroth stava tenendo
in mano la sfera di Braska.
Il suo intento era probabilmente quello di colpire quella sottospecie di
organismo geneticamente modificato di Sephy, ma purtroppo il dolore dell’infarto
le fece sbagliare mira...e la magia volò, fluida e potente...fino a colpire in
pieno..
..LA SFERA MALEDETTA!!!!
Sephiroth lasciò subito cadere la sfera, la quale rimbalzò a terra. Per qualche
secondo non accadde nulla di male..
..Poi SUCCESSE!
Lentamente, sempre più lentamente, la sfera iniziò a ingigantirsi, mentre,
sempre più raccapricciante, la risata di Braska scuassava le pareti del
polveroso castello.
Sulle prime, i nostri cattivi non capirono bene cosa stava succedendo..ma quando
ormai la sfera era grande quanto la panza di Barrett e le risate avrebbero
potuto sfracellare i timpani a chiunque (tranne a loro due, perché protetti da
assicurazione), sia Sephiroth che Artemisia, guardandosi negli occhi afferrarono
la situazione, e, abbracciandosi, gridarono “PORCA L’OCA BEDUINA, QUI STA PER
ESPLODERE TUTTOOOOOO!!!!"
E così successe!
Con un rombo di tuono, il castello scoppiò in mille pezzi, come fosse stato di
cartapesta, e sia i mobili, che i suoi occupanti, vennero spazzati via dalla
risata di Braska.
���
Quando rinvenne, tre ore dopo, Sephiroth si chiese se aveva sognato.
Ma quando vide le macerie del castello, la sua ala orribilmente scompigliata, la
spadona rotta in due pezzi come un volgare stuzzicadenti e Artemisia con la
faccia gialla che imprecava, si autoconvinse che tutto quello che ricordava era
vero. Terribilmente, mostruosamente, orrendamente VERO!
“Sephiroth!!!" urlò Artemisia, alzandosi dal masso su cui era seduta “Ora basta!
Facciamola finita! Questa messinscena è durata anche troppo!"
E, un momento dopo, ecco una figurina sghemba che correva come un’ossessa verso
di loro “NOOOOOOOOOOOO! AMICI! IL SUICIDIO NON RISOLVE NULLAAAAAAAAA!!!!"
I due si guardarono: era quella farabutta folle di Yuna, con gli occhi più
dilatati che mai e i capelli tutti insudiciati.
Ma Artemisia ne aveva abbastanza.
“Pussa via, scimunita di una topa! Non ti basta tutto quello che ci hai fatto?
Ne ho fin sopra i capelli della tua orrida facciona da bertuccia mongola!"
Yuna, che come sempre parlava (e a sproposito) urlò, allegra “Ma tu non hai i
capelli! Hai perso la parrucca!"
Piena di paura, Artemisia si toccò la tigna bitorzoluta e pelata..e poi perse del
tutto la testa “MA ALTRO CHE MANDARTI VIA!!! IO TI UCCIDO CON LE MIE MANIIII!!!"
Ma Yuna, le braccia conserte, affermò con tutta la sua dignità “Se tu solo
osassi mandarmi via, io ti giuro che.." e mentre parlava corse verso la scogliera
sulla quale si trovava un tempo il castello e si affacciò a picco sul mare a
settanta metri di distanza “..mi BUTTO GIU’!"
Mai cosa fu più gradita alle orecchie di Sephiroth!
“Se vuoi ti aiuto!" si offrì, ma con un calcio, Artemisia lo zittì
“Assecondiamola!" gli disse all’orecchio.
“Ma così moriresti, mia cara!" disse Artemisia con la sua vocina più falsa.
Yuna ci cascò “No! perché voi non sapete che io ho un’arma segreta!"
“Quale, tesoro caro?"
Yuna allargò la bocca in un sorriso “..invocherò Valefor che mi sorreggerà! Così,
mentre voi credete che io sono caduta da settanta metri e vi mettete a
disperarvi..io sono in groppa al mio Eone, calma calma e felice come una pasqua!"
Sephiroth intervenne “Ma se tu hai detto che non hai..AHIO!" Artemisia gli
sorrise dopo avergli mollato un pugno nello stomaco. Poi, rivolgendosi a Yuna,
disse “Scusalo! E’un uccellaccio spennacchiato che non sa cosa dice! Comunque..
perché non ci fai vedere come invochi Valefor mentre cadi dalla scogliera?"
Yuna non se lo fece ripetere due volte. In due secondi si buttò dalla scogliera
all’indietro.
Sia Artemisia che Sephiroth si coprirono gli occhi, perché nonostante tutto
anche i cattivi si impressionano a vedere un corpo (già deforme di suo) tutto
spappolato. Sentirono solamente e distintamente, uno strillo allegro
“VALEFOOOOOOR!"
Niente.
Di nuovo, la voce, più lontana “VALEFOOOOOOR! VALEFOOOR???"
E, un secondo dopo..CRASH!
Un rumore come di qualcosa che si infrange su qualcos’altro molto duro.
Passarono due o tre minuti nei quali i nostri due poveri amici non osarono
parlare o esultare..
“Pare che non ci sia più.." mormorò poi Artemisia
“Hai ragione, streghetta mia!" sussurrò Sephiroth
Poi, troppo allegri per parlare, i due si misero a ballare il ballo del mattone,
gridando “ABBIAMO VINTOOOOO!!!!"
E infatti, era proprio così: per la prima volta dopo dodici FF..i cattivi avevano
finalemente vinto!
E così finisce la prima parte di FFX3..
..ma rimangono ancora vari punti da chiarire!
Prima di tutto, dov’è andata Yuna? E poi..i nostri cattivi hanno veramente vinto?
E dove cazzo sono andati quei deficienti degli eroi?
Il seguito..molto, molto presto!
(Braska commenta): OHOHOHO!
[continua..]
Fine
◊●◦□▪._ Rinoadiary.it _.▪□◦●◊