My heart will be your forever
  ● Autore: Eversia

Quella mattina Yuna passeggiava lungo la spiaggia bianca di Besaid.
Il mare le carezzava i piedi. Il sole era sorto da poco, ma già cominciava a scaldare l'aria .
Anche quella sembrava destinata ad essere una splendida e calda giornata. Amava le stagioni calde. Il sole e la luce la riempivano di gioia.
Tutte sensazioni di tempi passati. non era più infatti la stessa di sempre, sorridente anche nei momenti tristi.
Era diventata una Yuna malinconica. Era considerata l'idolo di tutta Spira, l'invocatrice che aveva definitivamente confitto Sin.
Ma questo ruolo le andava stretto oramai....il suo fardello le sembrava di giorno in giorno più pesante. Nessuno si aspettava il minimo errore da parte sua.
Era forse quello il motivo di tanta sofferenza? forse si era calata troppo in quel ruolo... E ora che si trovava in quella situazione non era in grado di comprendere se il loro fosse stato
un madornale errore o semplicemente un miracolo....
Non riusciva ad andare avanti senza la sua presenza. questi sentimenti rievocarono nella sua mente lontani e bellissimi ricordi...

***

Era da poco tempo che avevano sancito il loro amore, quella sera, nel lago di Macalania.
Erano a Besaid stavolta, nella parte più nascosta della spiaggia. Ammiravano insieme il tramonto, seduti, poggiati l'uno sull'altro.
Yuna si alzò e andò verso la riva, l'acqua del mare era calda e le bagnò i piedi. Tidus la raggiunse e le cinse la vita con le sue braccia forti, appoggiando il mento sulle sue spalle.
Prese ad accarezzarle il collo nudo con le labbra.... Un brivido percorse la spina dorsale di yuna. socchiuse gli occhi e si girò piano, poggiando la testa contro il petto del ragazzo.
Tra sole tre settimane avrebbero provato a sconfiggere Sin senza l'aiuto dell'invocazione suprema e questo turbava l'invocatrice...Era realmente pronta?
Non lo sapeva, ma era timorosa. Non era la paura della morte a spaventarla, bensì quella di perdere la persona che amava. sapeva che sarebbe sicuramente successo qualcosa, l'intercessore aveva chiarito i suoi sospetti.
Ne era certa. questo a Tidus non l'aveva ancora detto, sapeva che avrebbe negato tutto....
"Vorrei che questo momento durasse per sempre..." sussurrò flebilmente. Poteva sentire il ritmo regolare dei battiti del cuore del ragazzo. Quel suono le piaceva così tanto...
Una lacrima le rigò il viso. Tidus se ne accorse solo quando lei si sollevò a guardarlo negli occhi. E non fece domande, sapeva quanto soffriva. Si limitò ad asciugarle le gote con una mano. Poi le carezzò
la testa. E yuna fissandolo a lungo negli occhi sussurrò: "Non lasciarmi mai.." Lui, di rimando, la strinse forte contro il suo petto, facendole quasi mancare il respiro, e con un filo di voce rispose: "Non lo farò..."
L'invocatrice in punta di piedi gli diede un bacio, che il ragazzo ricambiò con tutto l'ardore che aveva in corpo.
Continuando a guardarsi negli occhi si adagiarono sulla spiaggia, spinti da un amore sfociato in passione.
I baci si fecero via via più intensi. Tidus guardò yuna negli occhi. Con una mano percorse il suo collo, fermandosi a cingerle le spalle. Sentiva il cuore batterle come un tamburo, sembrava volesse uscirle letteralmente dal petto.
Si accorse di un leggero rossore che le imporporava le guance e le labbra. Poteva ammirare lo strano contrasto che era venuto a crearsi con la sua pelle diafana.
Yuna posò un dito sulle labbra carnose del ragazzo. Il sole illuminava di bagliori color oro i suoi lisci capelli biondi e il suo bel viso. La tenerezza che poteva leggergli nello sguardo la faceva quasi star male...
"Tidus...credi che..." "Shhh....! Non ti preoccupare" Il ragazzo le aveva intimato di tacere con un bacio sulla bocca.
La strinse a sè e le sollevò appena la testa per poter ammirare i suoi stupendi occhi verde e blu. Lei gli circondò il collo con le braccia. Il ragazzo le affondo le mani nei capelli, stringendosela poi contro un spalla. Si accorse che tremava irrefrenabilmente tra le sue braccia.
rimase a fissarla affascinato, nei suoi occhi se leggeva un'indicibile tristezza.
yuna alzò un mano per scostargli una ciocca di capelli, accorgendosi che quel gesto era dovuto solo al bisogno di toccarlo. Tidus afferrò quella manina fatata non appena gli sfiorò la fronte. Per un lungo attimo rimasero occhi negli occhi.
La ragazza con dita tremanti iniziò a seguire il disegno delle labbra finemente cesellate del ragazzo, poi quel suo movimento tanto gentile continuò sulla linea decisa e delicata della mascella.
La trama fine della pelle del ragazzo sembrava scottare sotto le sue dita. Lui rimase immobile sotto il suo tocco, ma i suoi occhi rilucevano di emozioni e tacite domande. Continuava a stringerla con delicatezza, come se fosse qualcosa di estremamente fragile e prezioso.
Con un gemito basso, un'inconsapevole implorazione, l strinse più forte a sè.
Yuna trattenne un sospiro di emozione quasi dolorosa. Quanto lo amava? Solo lei poteva capirlo....
Certamente più di sè stessa....

***

Una lacrima le rigò il viso. Stremata da così tante emozioni si inginocchiò sulla sabbia. Portandosi una mano alla fronte iniziò a singhiozzare...
"perché...Dimmi perché...PERCHE' MI HAI LASCIATO SOLA!!!!! Queste ultime parole le urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. Li, verso il mare.
"Mi avevi promesso che non saresti mai andato via..." Poi un piedino le si puntò in un fianco. Stava scalciando. Pianse ancora più disperatamente.....

***

Passò circa un'ora. Yuna, seduta sulla sabbia aveva esaurito quasi tutte le lacrime. Decise di tornare al villaggio.
Il pianto l'aveva indebolita a tal punto che le risultava davvero faticoso reggersi in piedi. Percorse molto lentamente la strada che la separava dal tempio, le sembrava infinita.
Finalmente arrivò. Entro in una tenda, la più vicina....Non capendo che era quella dei Besaid Aurochs. I ragazzi la videro. Pallida e debole. Poi tutto divento buio...

.... Non capiva quello che le stava accadendo. Sentiva voci, tante voci. Voci di persone lontane, che non riusciva a riconoscere. Poi il silenzio quasi surreale.
"Yuna...." Si girò di scatto nell'oscurità. Qualcuno aveva pronunciato il suo nome. Qualcuno l'aveva chiamata. conosceva quella voce, ma non riusciva a ricordare a chi appartenesse.
Poi intravide una luce. Una sagoma emergeva dall'oscurità.
Tidus le apparve davanti, bello come un dio....
La ragazza rimase stupita. Senza dire una parola le cinse la vita dandole un bacio sulla fronte. Yuna dischiuse gli occhi, assaporando quel momento. Il suo corpo era caldo...vivo....
Iniziò a piangere silenziosamente lacrime amare, gettandogli le braccia al collo, in ricordo dei vecchi tempi. E lo baciò, cercando di trasmettere nel contempo tutta la sua sofferenza e il suo amore. Poi la sua figura incominciò a dissolversi....il suo calore la stava abbandonando nuovamente...proprio come l'ultima volta in cui lo vide,
quel giorno dopo l'epica battaglia...
"Non ti preoccupare tesoro..vivrò in te per sempre..." le prese la mano.
"No, non andar via!" gridò Yuna. Quell'urlo giungeva dal profondo, dalla parte più cupa della sua anima. Un urlo per molto tempo represso.
Iniziò a correre verso la sua immagine, che crudelmente continuava ad allontanarsi.
Udì il suo ultimo sussurro....che avrebbe custodito gelosamente tra i ricordi. " My heart will be your forever..."


Qualcuno riuscì a farle riprendere i sensi. Una sensazione di torpore si era impadronita del suo corpo. Poteva comunque sentire il calore del corpo di Tidus, il sapore delle sue labbra.
Ma la sua immagine era svanita di nuovo. al suo posto si stagliavano quelle preoccupate di Rikku, Yuna e Paine. Yuna cercò di tirarsi su e fu la cugina la prima a precipitarsi in suo soccorso.
"Dove sono..?" mormorò flebilmente.
"Sei nella capanna dei Besaid Aurochs...sei svenuta qui dentro." rispose seria la maga.
L'invocatrice si guardò intorno e, seppur a fatica, riconobbe il posto. Tende marroni, stendardi verdi.... Si ritrovò adagiata su un letto. "Yunie..." mormorò Rikku. Il tono della sua voce lasciava trasparire tutta la sua tristezza.
Yuna non rispose. Delusa e amareggiata per averlo sognato di nuovo. Non esisteva condanna più crudele. Sognarlo. Sognarlo e sentire i battiti del suo cuore. sognarlo e sentire il suo respiro. sognarlo. In quel modo dannatamente reale...
La ragazzina Albhed e la maga si sedettero sul letto. Rikku la circondò da dietro con un abbraccio e scoppiò a piangere sulla sua schiena. Le lacrime che aveva cercato di trattenere per così tanto tempo ora le scendevano a fiotti dagli occhi, rigandole le gote.
Wakka si avvicinò lentamente. Era inerte, non riusciva a trovare una soluzione per alleviare le pene di chi lo circondava.
Yuna dal canto suo era immobile, con gli occhi fissi nel vuoto. Il suo animo stremato si trovava in una sorta di stand-by. I singhiozzi di Rikku apparivano come un eco lontano. le emozioni sembravano essersi fermate. E con esse anche tutti gli altri sensi.
Non si accorse nemmeno della mano di Lulu che aveva stretto la sua....Niente di niente.
Si ridestò da quel senso di stordimento solo quando Wakka la scuotè energicamente. Rikku si chinò con curiosità verso Lulu. La maga infatti guardava con stupore la mano di Yuna. "Ma questo....?!?" riuscì a sibilare con un leggero tremolio della voce.
L'invocatrice abbassò lo sguardo e quello che vide le mozzò il fiato. Sentiva le parole morirle in bocca. Nella sua piccola mano c'era una catenina.

La catenina di platino del suo angelo....


...To be continued..



Fine

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