Squall's Diary
  ● Autore: Squall86

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Caro Diario,

Mi chiedo spesso se le nostre vite hanno un senso o no. Si, insomma.. nasciamo con uno scopo? perché il nostro cammino deve sempre essere tempestato di ostacoli? Ognuno di quegli ost5acoli ha un significato? Io soffro, piango, grido, sanguino.. muoio.. ha tutto ciò un senso? Ma poi viene anche da chiedersi.. ha senso cercare un senso a tutto questo? E’ giusto sprecare il fugace tempo che inspiegabilmente ci troviamo in mano riflettendo su queste cose? Quale profitto potrei trarre affannandomi a gridare per vedere se qualcuno può rispondere alle mie domande al di là del vetro della clessidra in cui sono imprigionato? Sprecherei solo aria e la sabbia mi sommergerebbe ancor più voracemente.
..No. ..no. Meglio tacere. Meglio tacere e convincersi che in fin dei conti, non siamo altro che i personaggi di un videogioco, creato da qualcuno o qualcosa che aveva un forte bisogno di un’altra realtà in cui credere.. la nostra.

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Caro diario,

Oggi Rinoa mi ha davvero stupito. E’ corsa da me dicendomi che si sentiva in colpa per tutte le volte che avevamo, come ha detto lei, “compiuto degli atti impuri" prima del matrimonio. Io l’ho guardata con gli occhi sgranati e non ho saputo far altro che star zitto a guardare le lacrime che le scendevano lungo le guance. I suoi occhi arrossati mi supplicavano di dire la classica frase che sistema tutto ma non sono riuscito a trovarla. Ho saputo solo abbracciarla forte, sussurrarle all’orecchio che sarebbe andato tutto bene e che ne avremmo riparlato presto in tranquillità. Tutto ciò mi ha dato da pensare: ma perché dobbiamo credere in una vita al di là di questa? perché il mio amato angelo deve soffrire così su questa terra solo per sperare che ne esista un’altra, infinita e perfetta. Non capisco perché si debba giungere al punto di odiare la propria vita fisica terrena e di viverla soffrendo per ogni minima cosa che non corrisponde a quanto scritto in un libro che ci propugna una morale così difficile da sopportare che talvolta diviene persino anti-vitale. Si, insomma, in fin dei conti cos’è il matrimonio? Siamo davvero arrivati al punto da considerare il matrimonio solo come un patto firmato che lascia via libera alle più sfrenate esperienze erotiche?! Io ho già sposato Rinoa nella mia mente. Io sono convinto che il matrimonio non è la celebrazione in chiesa, non è il pranzo esagerato, non è un paio di firmette e un paio di anelli. Il matrimonio è prima di tutto una congiunzione mentale tra i due amanti. Io mi sento già suo sposo, poiché ormai sono divenuto parte di lei e sento che lei è divenuta parte di me. Non potrei mai pensare di tradirla, perché sarebbe come tradire me stesso. E non... compio mai “atti impuri" pensando solo di accontentare un bisogno fisico. Io amo Rinoa, in ogni suo modo, in ogni suo aspetto, in ogni sua forma, per ogni frase che pronuncia, per ogni idea che concepisce, per ogni carezza, per ogni bacio.. e detesto dover rinunciare a completare la nostra congiunzione mentale con quella fisica solo perché qualcuno ha scritto su un libro che è sbagliato farlo. Non so come farò con Rinoa, non so. Io finora non ho mai creduto in niente. Per me non c’è Dio, non c’è inferno né paradiso. E sinceramente non me la sento di abbracciare la sua fede solo per amore, perché sarebbe un vano tentativo di mentire sia a me che e a lei. Se accettassi di seguire il suo credo, probabilmente recherei anche disagio alla stragrande maggioranza delle persone che mi amano, per questo non me la sento proprio di credere per amore. Io devo credere perché ne sono convinto. Ma ho il tremendo timore che non riuscirò mai a credere in qualcosa.. Il mio cuore è chiuso e finora solo Rinoa è riuscita ad aprirlo.. Oh ti prego, mia dolce Rinoa, fammi credere, infondi in me la tua fede.. perché non voglio più sentirti singhiozzare contro il mio petto, perché non voglio più asciugare le tue lacrime.. perché ti amo e non riesco a non amarti.

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Caro diario,

perché esiste l’ingiustizia? Mi sono sempre posto questa domanda. Odio l’ingiustizia, l’ineguaglianza, il male. Odio tutto ciò.. eppure non posso non accorgermi che in fin dei conti.. la mia vita dipende dal male. Cosa ne sarebbe dei SeeD se non ci fossero mostri da uccidere, Garden da proteggere, guerre da combattere?... Io odio la mia fonte vitale, dunque.
Sono passati anni dalla mia promozione a SeeD di massimo grado. Ho raggiunto un’esperienza che nessun altro mai è riuscito nemmeno a sfiorare. Sono divenuto il più grande combattente SeeD del globo..
Ma in fin dei conti, sono divenuto solo la più obbediente marionetta del male.

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Caro Diario,

ho scoperto che la gelosia è il peggiore ostacolo della corsa a ostacoli più lunga e complicata, la vita di coppia. Sono spesso geloso, spesso. Ho sentito di amici che a furia di assillare le proprie ragazze si sono fatti mettere delle corna che non finiscono più. Ho sentito di miei amici che hanno concesso alle loro ragazze tutta la libertà che una donna può desiderare, e anche loro hanno delle corna che non finiscono più. Ma come si fa? Qual è la giusta via di comportarsi? Rinoa mi lancia battutine sarcastiche sul tradimento ogni giorno, cose del tipo: “oggi mi sono fatta un nuovo amico". Ad esempio, oggi dopo l’ultimo esame scritto di routine SeeD, sono uscito e lei era lì ad aspettarmi. Appena mi ha visto si è alzata ed è andata da un tipo con i riccioli rossi e bassissimo a farsi dare il numero di telefono. Facendo in modo che io vedesi tutto per bene. Rabbia a fior di pelle. Sono stato zitto e sono riuscito a trattenermi. Ma poi oggi pomeriggio le ho detto “Mamma mia quanto era basso quel tipo di oggi" e lei mi ha risposto “ah, non ci avevo proprio fatto caso", con un tono del tipo “sai com’è, stavo guardando altro". Basta. Non ce l’ho più fatta. Mi sono offeso. Mi sono offeso perché proprio ieri sera avevamo affrontato una lunga discussione sul fatto che ultimamente sentivo che ci stavamo allontanando, che avevo paura di perderla. E la mattina dopo lei che fa? Mi fa vedere che si scambia il numero con un tizio mai visto prima. E poi? Nel pomeriggio insiste col suo dannato umorismo sadico. Stasera andrò a parlarle. Dobbiamo chiarire assolutamente questa situazione. Io la amo e credo che lei mi ami ancora, ma c’è qualcosa che non và. Ci stiamo allontanando a chilometri al secondo. Sento che mi sta scivolando dalle mani. Ho paura.



Fine

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