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Yoshinori Kitase, director di Final Fantasy VII e VIII, nonché figura importante del sesto capitolo e del decimo capitolo, ha risposto ad alcune domande riguardanti le leggende più famose dai capitoli più conosciuti della saga, smentendo praticamente tutto. Seguono eventuali spoiler dei singoli capitoli citati, quindi saltate se non volete spoiler di sorta.


Final Fantasy VI

Per il sesto capitolo, la leggenda narrava che Gogo in realtà fosse Daryl, il partner di Setzer di cui visitiamo la tomba, oppure il Generale Leo, o Adlai Stevenson (un politico deceduto). Kitase risponde con un secco “Sia Gogo che Umaro non hanno background. Sono personaggi opzionali messi per combattere


Final Fantasy VII

Per il settimo capitolo, si fa menzione della più famosa delle leggende: il ritorno in vita di Aerith.

Abbiamo sentito alcuni dialoghi tra i fan ove sarebbe possibile far resuscitare Aerith con un bug, per poi mantenerla con il party fino alla fine del gioco. Sarebbe una bella cosa in una storia fantastica in cui i personaggi possono tornare in vita, ma con FFVII abbiamo voluto offrire un altro sguardo, guardare alla vita umana, e far realizzare che le persone non torneranno.

All’epoca, alcune compagnie fecero un sondaggio tra i bambini dove alla domanda “Credete che le persone possano tornare dalla morte?” risposero con sì.

Ci sono storie dove, per esempio, la principessa torna dalla morte con un bacio del principe. Per i bambini è normale credere che le persone tornino dalla morte. E noi volevamo mettere in dubbio quell’idea e pensiero. Quindi abbiamo trasposto il peso della vita, e messo quel peso sulla perdita della stessa, ed è qui che tutto è iniziato con FF VII. Il nostro core concept.



L’altra teoria del settimo capitolo narra che i Knights of the Round, l’evocazione più potente del gioco (ispirata ai cavalieri della Tavola Rotonda) fossero in realtà dei Cetra sconfitti da Jenova quando arrivò sul Pianeta.

“Pensate tutti troppo, leggete troppo tra le righe” risponde Kitase ridendo. “Quello che rende ciò difficile è che se voi pensate che sia così, dobbiamo pensare che sia così. Questo non è per nulla vero. Le invocazioni sono state tutte create da Nomura, e non hanno nessuna backstory.”


Final Fantasy VIII

E così si arriva alle teorie più conosciute, quelle relative all’ottavo capitolo. Squall è davvero morto alla fine del disco 1?

No, non è per nulla vero. Penso sia stato trafitto in realtà intorno al’area della spalla (ndB: il modo vago di esprimere la frase è tipicamente giapponese, la risposta è invece parecchio decisa), quindi non è morto. Ma è un’idea davvero interessante, semmai facessimo un remake di FF VIII terremo l’idea in considerazione.

L’altra teoria, ancora più famosa, trattata tantissime volte da più persone, vede Rinoa diventare in futuro la crudele Artemisia per via della perdita del suo Cavaliere.

No, non è vero. Non si potrebbe neanche incorporare in un remake. Per dire le cose come stanno, sia Rinoa che Artemisia sono streghe, quindi sono simili, ma non sono la stessa persona.



Final Fantasy X-verse

L’unica teoria che trova parziale riscontro nelle parole del director è quella relativa all’universo di FFX, in relazione a ciò che disse Nojima nell’Ultimania di FFX-2 sul personaggio di Shinra e su come, in un futuro remoto, lo stesso creerà la ShinRa di FFVII.

“Non prenderò posizioni drastiche a riguardo dicendo che sono nello stesso mondo. Comunque, Shinra in FFX-2 è stato creato da Nojima, lo scenario writer, e quando l’ha ideato ha pensato che fosse bello se le persone pensassero che. dopo la storia di Final Fantasy X-2, fosse cresciuto e avesse creato la ShinRa Company. Quindi è qualcosa che ha lasciato come suggerimento, non sto dicendo che è la stessa persona”.

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