Sagra di caccia di Lindblum [Tornei]

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Sabin_mn
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da Sabin_mn »

A Lindblum Sagra non vuol dire solo divertirsi, mangiare e bere fino a scoppiare.
A Lindblum vuol dire che è tempo di caccia, di sopravvivere per mangiare, o venire mangiati.
Cosa che Sabin aveva imparato a fare già da tempo.
Si era messo subito sulle traccie di un Alien, ed aveva ingaggiato un duro inseguimento con quell’essere tra le vie ed i tetti della città.
Avevano avuto un primo scontro sui tetti del quartiere del teatro, che poi era proseguito sino al borgo commerciale, dove ora stavano praticamente giocando a nascondino.
Entrò in un vicolo cieco…qualcosa non andava, c’era troppo silenzio, se non fosse stato per quell’unico rumore di acqua che gocciola…
“…Acqua che gocciola? o.O”
Di scatto si abbassò buttandosi all’indietro, non stava piovendo e non aveva piovuto da diversi giorni, non poteva esserci naturalmente quel rumore, infatti schivò per un pelo la coda tagliente del mostro che stava inseguendo.

Bastò una scarica di proiettili per far finire quella caccia…ma uscendo dal vicolo vide che non era stato il solo a dare la caccia a qualcuno.
Un pugno lo mandò a sbattere contro il muro del vicolo, per fortuna gli scudi a protezione degli edifici attutirono l’impatto.
Alzò lo sguardo, e vide il Gorganat torreggiare su di lui, ogni braccio un'arma mortale pronta a rubargli l'anima.
Il SeeD si rialzò dolorante, i due si studiarono per diverso tempo, il mostro iniziò a correre contro il gigante, che con una animalesca risata calò un poderoso pugno verso il piccoletto…ma Sabin si spostò di lato, facendo affondare il pugno nel terreno; una luce gialla e blu avvolse le mani dell’essere umano, che poi trasmise all'essere mostruoso.
La scarica elettrica stordì la bestia quel tanto che bastava al ragazzo di portarsi fuori portata ed iniziare a bersagliarlo con le pistole.

Appena si riprese, il Gorganat tentò una spazzata sul terreno, ma fu troppo lento e non colpì il bersaglio; ruggì di rabbia, preparando con una mano liberata una magia decisamente poco amichevole.
La sfera nera venne scagliata contro Sabin, l’Ultima lo mancò di poco, ma si beccò in pieno un Aero che lo scaraventò alto in cielo, mentre il gigante caricava gli artigli per ucciderlo.
Due lame colorate saettarono davanti agli occhi del mostro mentre tagliavano la carne spessa del pugno; provò a colpire il piccoletto, ma questo sparì in una nube nera, per riapparire poco dopo a terra.
Il mostro capì che non era un tipo facile da affrontare, l’umano però sapeva che al minimo errore sarebbe morto, cosa che l’aspetto sapeva di potersi permettere vista la sua maggiore resistenza ai danni.

“Sancta!”
Il bestione accusò il colpo, rovinando a terra, mentre una ragazza entrava in combattimento lanciando tre Firaga in contemporanea.
Sab: Ri...ku...ci...ciao... :-) sono...felice di vedere...che stai bene...
Riku: Volevi tenerti tutti il divertimento per te >.>”
Il gigante si rialzò a fatica, ruggendo di rabbia.
Sab: No X_X una mano servirebbe…

Il SeeD sparò contro il bestione per attirare la sua attenzione, iniziando a correre in giro per la piazza.
Riku fece lo stesso, correndo in direzione opposta a quella di Sabin, lanciandogli contro numerose Firaga.
La bestia prima cercava di colpire uno, per poi concentrarsi dall’altra parte sull’altro avversario, lasciando sempre un lato scoperto.
Ma dopo qualche giro si stufò, ed iniziò a disseminare il terreno di Blizzaga esplosivi, Sabin passò troppo vicino ad uno di essi…e si salvò la faccia solo grazie all’adamantio dell’automail.

Dovevano cambiare strategia, dovevano colpirlo più duramente e direttamente, se continuavano a girargli intorno avrebbero subito troppi danni da quelle mine ghiacciate, se non colpiti accidentalmente da una di quelle quattro gigantesche braccia, magari proprio per schivarne un’altra.
Uno sguardo rapido di intesa tra i due compagni d’arme, e Sab si fiondò ancora una volta contro il mostro; stava per essere preso quando saltò all’improvviso , ed Flare sotto di lui lo spinse ancora più in alto, mentre il mostro si feriva gravemente la mano.
Intanto la ragazza aveva avuto tutto il tempo di castare un Sancta sulla schiena del gigante, e mentre questo rimaneva stordito dai due attacchi, usò la spada per recidergli dei tendini delle caviglie, mandandolo lungo disteso per terra.

Sabin atterrò estraendo le lame, Riku saltò verso il corpo stordito dell', entrambi atterrarono infilzando le spade nel petto del mostro.
Ultima modifica di Sabin_mn il 15 giu 2008, 02:46, modificato 1 volta in totale.
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Recks
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le avventure di don chisciotte XD

Messaggio da Recks »

"Con grandi aspettative
ci si prepara a un evento importante;
Con particolari allenamenti
ci si abitua al combattimento;
Con tante meditazioni
si pensa a una strategia idonea ;
Con tutte questa cose
ci si prepara alla sagra di lindlum!:-D!"

Recks stava componendo una sorta di poesia prima dell'inizio della sagra, cercando di trovare delle parole giuste per comporla. Il ragazzo chiuse il suo libretto sul quale stava abbozzando la poesia e lo ripose in una tasca:forse, finita la sagra, avrebbe avuto più idee; il cadetto poi, si avviò verso l'arena in attesa dell'avviso di inizio della sagra. Per passare un po' il tempo decise di prendere il suo bastone e di giocare con gli elementi magici, cercando di apprendere una nuova tecnica; improvvisamente il ragazzo ottenne un miscuglio di elementi che formava una sorta di sfera:il colore che prevaleva era l'azzurro, indi per cui doveva essere "carica" di ghiaccio. Il Kilikiano era così rapito che quasi non sentiva l'avviso dell'apertura della gara :asd: .

Cid : …e dunque si dia inizio alla Sesta Edizione della Sagra di Lindblum! Liberate i mostri, e che vinca il migliore!


Recks:devo assere attento adesso, devo capire il mostro che sto fronteggiando e le sue debolezze... ecco un mostriciattolo con cui divertirsi!U_U

Il mostro in questione era una salamandra mobile: il ragazzo non ne aveva mai affrontate di simili, però era a conoscenza di queste particolari bestie: sapeva bene che usavano una grossa lancia, il che le rendeva ancor più forti fisicamente inoltre avevano una sola debolezza elementare...purtroppo il ragazzo non ricordava quale! La salamandra attaccava a destra e a manca, mancando sempre Recks di pochi centimetri:la lancia che possedeva rifletteva i raggi del sole ed essi provocavano un leggero disturbo agli occhi(sempre se la luce fosse entrata a contatto con gli occhi), i quali erano già provati dalla miopia del cadetto. Il bibliotecario aveva letto qualcosa riguardo quella lancia: se la luce riflessa da quell'arma, vicina pochi centimetri, avesse colpito gli occhi la vittima in questione rimarrebbe stordita. Il ragazzo indietreggiò, mettendosi sulla difensiva (incrociando cioè la gamba sinistra e il bastone e muovendo indietro l'altra gamba), mentre cercava di ricordare il punto debole di quel maledetto mostro.

Recks:non ricordo il suo punto debole: eppure mi ricordo di aver letto qualcosa! Maledetta memoria! :smt091

Il quattordicenne, sempre sulla difensiva, aveva scagliato una magia nera, lanciando una palla di fuoco, circondata da diverse lingue che sembravano accarezzarla: quell'incantesimo si scagliò subito sulla faccia del nemico, ricoperta di scaglie rosse e arancioni. Quando la salamandra ricevette il colpo, non fece alcuna smorfia di dolore, anzi, avanzò verso il ragazzo con molta energia: a quanto pareva il mostro assorbiva gli attacchi con elementi di fuoco. (Rimangono quindi da provare idro, thunder e blizzard :mmh: nd Recks). Stava ricordando qualcosa: aveva scritto qualcosa sul suo blocchetto, sul quale c'erano scritti diversi appunti.
La salamandra nobile è debole all'acqua ma assorbe il fuoco( non potevo saperlo prima? T_T Nd Recks)


Recks:anfibio insopportabile! :smt091 . Ora ti farò vedere di che pasta son fatto é_è!

Il ragazzo corse, fino a raggiungere il nemico: fece qualche giro intorno a lui, talvolta indietreggiando, per schivare i colpi dell'anfibio; Recks, con la magia levita, si arrampicò sulle scaglie della Salamandra, la quale, per farlo cadere, si muoveva in continuazione. Il ragazzo, arrivato ormai vicino alla nuca del mostro scagliò un potente idroga, che fece piegare su sé stessa la salamandra dal dolore. Il partecipante della sagra poi scese e toccò terra facilmente.

Recks: sì, che l'ho fatta! Ancora qualche colpo e ce la posso fare!

La Salamandra alzò la lancia al sole e poi si scagliò all'attacco sul suo nemico: la sua arma si avvicinava sempre di più al ragazzo, riflettendo i raggi solari e provocandogli un particolare stordimento: il ragazzo si credette un personaggio particolare, di un romanzo che aveva letto durante i suoi tanti giorni in biblioteca; egli si girò confuso per quelle stradicciole, alla ricerca di qualcosa che fosse per lui familiare.

Recks:ma dove mi trovo? In una desolata terra della Mancia forse? Ricordo che stavo conversando con una dolce donzella di nome Dulcinea. Mia amata, dove sei? Io, Don Chisciotte, non posso viver senza di te ! Ronzinante, mio destriero, ti sei perso? Ronzinante, esigo spiegazioni della tua scomparsa, mi stavi spaventando!
Il famoso cavaliere della Mancia rimproverava un cavallo immaginario, che occupava la strada, occupata in realtà solo dal ragazzo stesso e dal mostro. Don Chisciotte della Mancia cercò di salire a bordo del suo cavallo, ma, essendo immaginario, cadde ancora prima di appoggiarsi sul dorso di Ronzinante. La scena era a dir poco incredibile: persino il mostro era sorpreso del comportamento del ragazzino, che frustava la sua bestiola( immaginaria :asd: ) e la rimproverava, dicendole di essere disobbediente.

Recks:Ah principessa Dulcinea, signora di questo prigioniero mio cuore, gran torto mi avete fatto col darmi commiato comandandomi altresì ch'io non osi mai più comparire al cospetto della vostra singolare bellezza. Vi scongiuro, signora mia, di rammentarvi di questo cuore che v'è schiavo, e che tanto soffre per amor vostro! Dulcinea mia, dove sei ora? Ti trovi forse nella nostra contea, mentre passeggi mostrando cotanta bellezza? Dulcinea, siete stata forse rapita? Dama adorata,per la quale vivo le mie avventure, sei scomparsa dalla mia vista? Oh mia amata, hai commesso il crimine più grave, hai rapito il mio cuore, come potrò ormai vivere? Sancho Pancia, dove sei? Almeno tu, prode scudiero, dove ti trovi? Non rammenti il nostro accordo, contadino nominato da me scudiero? Rinunci all'isola che ti avevo promesso di governare? Rinunci ai soldi e alle comodità? Me, un cavaliere accattone, con l'ausilio del mio fedel destriero, riuscirò mai a recuperare la mia dama?

Il nostro cavaliere, armato di bastone ( :-D ) si avvicinò alla Salamandra nobile, scambiandola per un normale passante; il suo atteggiamento era incredibile: Recks parlava in modo alquanto strano e a volte era terrorizzato da qualcosa che vedeva. Don Chisciotte, o Recks, come vogliamo chiamarlo non importa molto, era un personaggio particolare nel romanzo:scambiava mulini a vento con giganti e i greggi di pecore con degli eserciti di soldati contro i quali avrebbe dovuto combattere (e perdere in ogni caso); il suo fedele scudiero, Sancho Pancia, in passato un contadino, seguiva questo bizzarro cavaliere.

Recks:dove sono quei due asini? Sancho Pancia e il suo asinello devono recarsi qui, SUBITO ! E i due incantatori che abbiamo incontrato lungo il cammino? Dove sono finiti? Scusi signore, lei sai dirmi dov'è quello stupido scudiero?
???:che ti succede Recks? Attento!

Radagast era appena arrivato e, brandendo il suo bastone, decise di proteggere sia sé stesso che Recks dall'attacco imprevedibile della Salamandra che si stava per aizzare contro il bibliotecario. Il nativo di Madain Sari però era seguito da un Rathalos :entrambi i mostri erano vigorosi e con un attacco avrebbero potuto infliggere un danno elevato ai due cadetti; per fortuna entrambe le creature avevano una debolezza: la magia; quei mostri, avevano debolezze elementari diverse. Dopo aver creato un protect attorno ai due ragazzi, essi cominciarono a parlare

Radagast:Recks, che ti succede?
Recks: eccoti, Sancho Pancia, mio fedele destriero! Accompagnami alla ricerca della mia amata e avrai quell'isola da governare in cambio.
Radagast: ma che hai? Sei stordito?
Recks:non hai il tuo asinello? Per questo sei tormentato? Non intristirti, andremo a piedi!Prima però, sterminiamo questi contadini, che hanno avuto il coraggio di affrontarci!
Radagast:sapevi benissimo che dovevi stare attento ai riflessi della luce solare da parte della lancia!

Pensiero di Radagast: che fare? Mi ricordo che Sancho Pancia era lo scudiero di Don Chisciotte, quindi Recks dovrebbe essere proprio lui! L'unica cosa che potrei fare è assecondarlo e cercare di non fargli fare errori >_>. Mi chiedo, perché proprio don Chisciotte? Tra tutti i personaggi dei libri che aveva letto, proprio lui doveva scegliere? Bah...
Ultima modifica di Recks il 15 giu 2008, 10:27, modificato 1 volta in totale.
† Riku Girl †
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da † Riku Girl † »

Dopo l'attacco congiunto, il mostro ruggì di dolore e indietreggiò cadendo sulla schiena.
Un ultimo sussulto e rimase immobile, il sangue scuro che gli colava dal petto.
Sb: E' morto?
R_G: Non è stato troppo facile? :roll
Sb: Beh in effetti... :roll
Intanto il cielo si era fatto più scuro e le prime stelle iniziavano ad irradiare la loro pallida luce.
Quella notte la luna era molto grande, come se volesse avvicinarsi per vedere meglio il mostro.
Io e Sabin restammo immobili a distanza di sicurezza e pronti a difenderci.
R_G: Aspetta...
Sb: Cosa?
Qualcosa non andava: il mostro respirava ancora, anche se debolmente e ogni tanto si sentiva un ringhio sommesso.
R_G: Non è morto.
Sb: Ecco... Ti pareva...
Il Gorganat si alzò con un potente colpo di reni, poi ruggì minaccioso e si lanciò verso di noi con un'inaspettata velocità preparando gli artigli a colpire.
Facemmo appena in tempo a spostarci.
Sb: Ma porc... E' in berserk! :smt095
R_G: E ORA ME LO DICI :smt091
Il gigante quasi si schiantò contro un edificio vicino. Si fermò appena in tempo, si girò e caricò di nuovo.
Stavolta invece di scansarlo Sabin estrasse le pistole e iniziò a sparare correndo: quando fu vicino saltò, mise a posto una pistola e tirò fuori una spada laser colpendo il mostro alla testa.
Questo ruggì di nuovo ma non arrestò la sua marcia.
Iniziai a castare numerosi Firaga contro di lui, ma calcolai male la distanza che ci separava.
Abbatté su di me la sua coda. Quando mi resi conto del pericolo la scansai, ma non abbastanza velocemente.
Mi colpì di striscio scaraventandomi contro un muro due metri più in là.
Ero in trappola. Il bestione corse minaccioso verso di me, gli artigli pronti a trafiggermi.
Sb: RIKU!
Sabin castò un Thundaga contro il mostro, ma servì solo a rallentarlo.
Mi feci bastare il tempo guadagnato, mi castai Triple e poi Sancta contro il mostro.
Stavolta il mostro indietreggiò, e ne approfittai per uscire da quella trappola mortale.
R_G: ATTENTO!
Il piede del gigante lo stava per schiacciare, ma Sabin lo scansò appena in tempo e continuò a sparare.
La bestia intanto sembrava uscito dal Berserk, ma continuava comunque a menare fendenti e pugni con gli arti superiori, mentre la coda si agitava frenetica.
Lanciai una tripla ondata di Firaga verso gli occhi del mostro, ma lui si parò con gli artigli, i quali però si surriscaldarono facendolo ringhiare.
Sabin castò un Thundaga diretto al ventre del nostro avversario, anch’esso annientato dagli arti inferori.
La scarica elettrica attraversò il mostro facendolo tremare.
Arrabbiato, il mostro castò Antima su entrambi.
R_G: Acc... REFLEX!
Riuscì a castare la magia solo su di lui, mentre la sfera nera mi avvolse.
Cercai comunque di controbilanciare usando Sancta, e funzionò: le magie si annullarono.
Purtroppo non mi resi conto del pugno che si stava per abbattere di nuovo su di me.
Sabin con uno scatto mi spostò prima che potesse colpirmi, mandandomi a terra.
Sb: Non manca molto!
Il ragazzo si castò Aura e caricò le pistole con i Proiettili Proibiti.
Iniziò a sparare verso il mostro due Antima, tre Ultima e un Meteor.
Ormai era quasi fatta. Il Gorgonat ormai era al limite, ma castò Quake ruggendo rabbioso.
Il Reflex di Sabin la riflettè e la rispedì al mittente, intanto continuava a sparare a raffica proiettili normali.
Riuscì a castarmi uno Shell all'ultimo momento, e la magia non ebbe molto effetto.
Sb: Riku!
Mi rialzai un po' tremante e mi castai Aura.
Iniziai a correre contro il bestione, e lui fece altrettanto agitando i pugni sopra la testa.
R_G: Impatto!
Quando fui abbastanza vicina menai un potente fendente contro il mostro, e un vortice di fuoco lo avvolse.
Il gigante ruggì di dolore e barcollò, confuso.
Iniziò poi a correre all'impazzata e si diede un pugno.
Sabin ne approfittò per castarmi un'Energia.
Sb: Cosa sta facendo? O_O
R_G: L'ho confuso...
La magia mi rinfrancò, e mi girai verso il ragazzo.
Ci guardammo per un secondo, poi scattammo verso il mostro.
Sabin unì le spade laser e iniziò a colpirlo sulle gambe con la doppia lama.
Castai un triplo Firaga sulla mazza del mostro; la sua ultima arma cadde a terra a pochi centimetri da me.
Sb: Hai la pelle dura eh? :evil
Roteò la spada e la abbattè violentemente sulla gamba sinistra del mostro.
Questo ruggì di dolore e cadde, reggendosi sulla destra. Adesso sarebbe stato più facile abbatterlo.
Rifoderai la spada ed estrassi gli artigli, infuocandoli. Salì lungo il fianco sinistro del mostro, il quale cercò di darmi un pugno, ma venne fermato da un Thundaga di Sabin.
Arrivata alla testa iniziai a colpirla a raffica, e dal basso il ragazzo sparava contro il ventre del Gorgnat.
Ad un certo punto emise un lungo ruggito, e con un ultimo sforzo riuscì a scaraventarmi a terra.
Fortunatamente riuscì ad atterrare in piedi vicino a Sabin.
Con uno sguardo d'intesa, castammo Flare contro il mostro.
Le magie lo colpirono in pieno e lo fecero cadere a terra.
Dopo un ultimo tentativo di rialzarsi, il nostro avversario rimase inerte a terra.
R_G: Stavolta è davvero finita...
zell987
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da zell987 »

I partecipanti si erano divisi oramai da tempo, cominciando a cercare il posto migliore per dare la caccia ai mostri, la stessa cosa fece zell che cominciò a camminare in cerca di un punto propizio al suo obiettivo.

Dopo cinque minuti di cammino si trovava all’incirca al centro della città, ogni vicolo, ogni piazza ed ogni via erano o completamente piene di persone o completamente vuote… quindi in tutti e due i casi nessun mostro per lui, dei potenti spari attirarono però la sua attenzione, così controllò la situazione all’interno del vicolo da cui erano provenuti.

Una ragazza, girata di spalle, stava sparando a raffica contro un mostro, i suoi lunghi capelli si muovevano ad ogni colpo e ad ogni movimento.

987: i concorrenti quest’anno sono di livello parecchio alto… dovrò fare attenzione ai mostri che uccido… devo guadagnare più punti di questa furia Cecchina… o era furia cieca? :eh?:

Zell riprese a camminare nella speranza di trovare un altro punto dove la densità della gente fosse minore e quella dei mostri perlomeno superiore allo zero…

La ragazza intanto diede il colpo di grazia al mostro e si girò, con le pistole puntate, verso l’uscita del vicolo da dove prima zell la stava osservando.

Altra camminata per zell, altri minuti ed oramai si trovava dall’altro lato della città, ad un tratto si accorse di un rumore così si fermò, il rumore proseguì erano sicuramente i passi di una creatura, e la stazza di questa non doveva neppure essere troppo piccola, decisamente una creatura dalla mole elevata, zell rimase in attesa, e i passi si fermarono…

987:* cosa c’è dietro questo vicolo… ho un solo modo per scoprirlo…*

Zell sbucò fuori dal vicolo e si rivelò al mostro, quest’ultimo era alto, aveva sei braccia e sembrava particolarmente assetato di sangue…

987:… era meglio rimanere nascosto forse :mmh:

Il mostro, nonappena si accorse del SeeD che lo guardava caricò, zell schivò il primo colpo saltando ma venne immediatamente colpito da una clava che lo scaraventò a qualche metro di distanza.

Zell riaprì gli occhi, quel mostro era forte, troppo forte per lui da solo…
???: ciao fratellone!

zell si girò verso il vicolo che aveva alla sua sinistra e vide Aura che si era spinta come lui così lontano per cercare dei mostri da cacciare…

987: ciao sorellina!
A: ciao fratellone!
987: hai voglia di fare un po’ di moto?
A: si, perché hai visto qualche mostro?

Zell si girò e vide che Hextor lo stava caricando nuovamente così fece qualche passo dentro il vicoletto verso la sorella, e l’Hextor passò appena dietro di lui

987: si…
A: ah… beh si… piccolo e puccio…
987: puccio come una tigre affamata…
A: va bene, non mi va di tirarmi indietro :twisted:
987: era questo ciò che volevo sentirti dire :twisted:

i due quindi si avvicinarono ed insieme aspettarono che l’Hextor tornasse alla carica…

987: ha sei braccia… e non sono proprio deboli… direi di cominciare con una combinazione magica per cercare di indebolirlo…
A: concordo… ora come ora nel corpo a corpo ci massacrerebbe…

Hextor vide i due fratelli e cominciò a camminare verso di loro, quando fu a pochi metri di distanza i due fratelli fecero la prima mossa, zell castò un areò sotto i suoi piedi e saltò in alto per poi appoggiare un piede su una parete ed aggrapparsi ad un manifesto della sagra la sorella invece indietreggiò, seguita da hextor che non faceva una piega, quando quest’ultimo però fu prerfettamente sotto zell una sfera d’acqua lo colpì dall’alto mentre aura stava castando un tempestivo thunder che colpì in pieno il nemico stordendolo e facendolo cadere a terra…

Zell scese da dov’era aiutandosi con la magia levita…

987: è stato più semplice di quello che pensavo…
A: non credo sia finita… anzi… credo che sia l’inizio della fine…

Hextor infatti si stava rialzando, il fumo nero che la sua armatura e le sue armi emanavano coprivano in parte il suo volto… ma durò poco… infatti il fumo si diradò lasciando spazio al volto del mostro che ora riportava una grande ferita che partiva dalla tempia ed arrivava alla guancia, il calore del fulmine aveva fatto crostificare il sangue quasi subito, però si poteva benissimo scorgere una piccola pozza per terra, inoltre quasi dello stesso colore erano diventati gli occhi di quel mostro, che, a dispetto di prima, ora sembrava veramente accecato dall’ira.

987: l’avrà presa sul personale?
A: ci sta attaccando!

Il mostro attaccò, dimenava le sue armi menando fendenti e colpi all’impazzata, alla meglio i due SeeD stavano schivando la maggior parte degli attacchi, alcuni li colpivano di striscio provocando solo qualche graffio, però non riuscivano ne a contrattaccare ne a fuggire, data la ferocia e la velocità dei colpi…

987: aura, quando te lo dico io cerca di spostarti!... Ora!

Aura appoggiò un piede su uno dei bracci del mostro e si diede lo sbalzo per saltare all’indietro, quando, con un altro braccio, il mostro cercò di recuperare la ragazza zell si mise in mezzo occupando anche quel braccio, aura mise i piedi a terra mentre zell cercava di contrastare il maggior numero di colpi del nemico, la spada del mostro andò a cozzare contro il ferro sul guanto di zell, l’altra spada venne a pelo schivata con un piccolo balzo, ma poco dopo il balzo una clava colpì in pieno il costato di zell spedendolo contro il muro e facendogli picchiare la testa violentemente lasciandolo incosciente al suolo…

A: FRATELLONE!

Aura fece per avvicinarsi al fratello per soccorrerlo.. ma venne bloccata dal mostro che menò un fendente con l’ascia, aura si accorse troppo tardi del colpo e tentò di schivarlo abbassandosi, l’ascia andò a ferire la sua spalla sinistra conficcandosi nella carne per poi uscirne subito riempiendo la parte superiore sinistra della divisa della ragazza di sangue… rialzatasi indietreggiò tenendosi la spalla ferita e, vedendo che nuovamente hextor si stava avvicinando indietreggiò ancora, mentre zell cominciava a riprendere i sensi e ad alzarsi…

zell si tirò in piedi, le braccia a penzoloni lungo il corpo, la testa bassa, i capelli bagnati dal sudore e dal sangue coprivano il suo volto, fino a che non alzò lo sguardo rivelando il volto che, per metà era ricoperto dal sangue perso, i suoi occhi invece erano assenti, come quelli di colui che non ha più energie ma sa che dovrà continuare a combattere

Ora i due fratelli si trovavano feriti l’uno di fronte all’altro ma tra loro c’era anche chi aveva causato la loro sofferenza.
[continua]
scheda zell987

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Balthier91
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da Balthier91 »

Eh si! Era ritornato il giorno della sagra. La seconda a cui partecipavo. La piazza principale era piena di Cadetti e SeeD pronti a mettersi in gioco per dimostrare la loro forza. Era pur sempre un premio alquanto ambito da tutti. Dopo aver raggiunto il gruppetto di compagni d'Accademia, ascoltai il discorso d'apertura dell'evento.
…e dunque si dia inizio alla Sesta Edizione della Sagra di Lindblum! Liberate i mostri, e che vinca il migliore!
In men che no si dica, i SeeD scattarono via all'insegna del combattimento. Alcuni Cadetti sono rimasti un po' spaesati anche se non era la prima volta che partecipavano.
Mentre mi allontanavo dalla piazza centrale vidi Greiver schizzarmi acanto ad una velocità impressionante e un'espressione di gioia immensa.
Arrivato nei pressi di una specie di palazzina un mostro comparve davanti ai miei occhi. Rimasi alquanto spaventato dall'imponenza del nemico alato. Un grosso paio di artigli sfioravano il terreno mentre il grosso paio di ali creava folate di vento da far invidia ad un vero e proprio drago. Lo identificai subito come un Rathalos.
Il mostro rosso si scagliò subito verso di me scagliando grosse palle infuocate.
Intuii che si trattava di un nemico elementale e che poteva quindi essere l'opportunità giusta per mettere alla prove i miglioramenti magici rispetto alla precedente Sagra.
Provai a lanciare un Blizzaga sul Rathalos per testare le sue debolezze e notai con piacere che l'attacco lo aveva decisamente stordito.
Ma mentre combattevo il nemico cominciò a sfruttare le sue capacità aeree per evitare i miei colpi. In poco tempo mi ritrovai obbligato ad indietreggiare per poter scansare gli attacchi di fuoco del mostro.

Ad un certo punto trovai Recks, il mio migliore amico e compagno in Accademia. Anche lui era alle prese con un mostro, una tale Salamandra Nobile. Eppure questa sembrava alquanto spaesata dagli atteggiamenti del Cadetto che pareva muoversi e parlare in modi totalmente anomali.

Recks: Eccoti, Sancho Pancia, mio fedele destriero! Accompagnami alla ricerca della mia amata e avrai quell'isola da governare in cambio.
Non hai il tuo asinello? Per questo sei tormentato? Non intristirti, andremo a piedi! Prima però, sterminiamo questi contadini, che hanno avuto il coraggio di affrontarci!

Nella mia testa cominciai a pensare alle letture che avevamo fatto su Sancho Pancia. Ricordi? Era lo scudiero di Don Chisciotte. La situazione cominciava però a farsi dura. L'attacco della Salamandra Nobile doveva aver stordito il mio amico mettendolo quindi in condizioni svantaggiose. L'unica soluzione era sfruttare la fervida immaginazione di Recks facendo in modo che riuscisse comunque ad utilizzare le sue potenti tecniche. Ma i maghi a quell'epoca non ricordavo come fossero visti e quindi dovevo procedere con cautela.

Recks: Allora mio scudiero! Fatti avanti! Liberiamoci di questi contadini e procediamo alla ricerca della mia amata, Dulcinea.
Non riesco a non pensare a cotanta bellezza lontana da me. Mi ha rapito, devo correre da lei!
Radagast: Oh Don Chisciotte. Vede? Un altro contadino ha seguito il suo scudiero per giungere a lei! Molta gente la segue. Che sia invidia?
Recks: E perchè mai la gente dovrebbe invidiare un pover uomo come me al punto da seguirlo dì e notte?
Radagast: Invidiano lei, mio signore, per Dulcinea! In molti rimasti ammaliati da quella donna e vogliono portargliela via! Lei non può lasciare che questo accada!
Recks: Nessuno può portar via da me Dulcinea. Ma come posso io difendermi da questa gente?

Non sapevo come evitare la rovina. Recks era proprio allucinato. E il problema maggiore era quello di farlo attaccare. Entrambi siamo esperti nella magia ed eravamo contro due mostri elementali. Fortunatamente ho sfruttato la memoria di Recks per fargli ricordare i libri che avevamo letto insieme in biblioteca.

Radagast: Signore! Abbiamo un modo per liberarci di questi contadini!
Recks: Veloce scudiero! Illuminami! Non vedo via d'uscita in questo istante.
Radagast: Si ricorda le letture che abbiamo fatto insieme pochi giorni fa?
Recks: Certo Sancho Pancia, come dimenticare di quelle dilettevoli letture!
Radagast: Si ricorda le varie formule magiche che abbiamo letto e che lei disdegnava tanto? Bene potremmo provare se siano veramente delle ciarlatanate o se sono veramente fondate, che ne pensa?
Recks: Non sono completamente convinto scudiero! Ma mi fido di lei questa volta.

Riuscii così a convincerlo a seguire le mie mosse. Fortunatamente nel periodo del nostro viaggio insieme a Kilika e Madain Sari abbiamo più volte cercato di affinare in coppia le nostre abilità e con notevoli successi.
Grazie a questo ho potuto comandare le sue mosse facendo sì che mi seguisse nei movimenti. In poco tempo riuscimmo a scagliare un Idrora in contemporanea danneggiando notevolmente i due nemici che nel frattempo erano rimasti attoniti davanti alla scenetta.
Successivamente il Rathalos colpì violentemente Recks mentre la Salamandra Nobile scagliò un'altra potente palla infuocata contro di me. Eravamo entrambi a terra ma riuscimmo ad alzarci velocemente. Questa volta decidemmo di combinare i nostri attacchi solo verso la Salamandra Nobile in modo da eliminare l'incanto che aveva inflitto a Recks. Un Idroga ben assestato la mise completamente KO facendo ritornare così il mio amico alle sue condizioni originarie.

Recks: Ma che...Aaaah!! Quello è un Rathalos!
Radagast: Bene, sei di nuovo normale. Ora dobbiamo sbarazzarci del mostro.
Recks: Sono leggermente spaesato ma ci sto! Andiamo!

Una volta ritornata la memoria a Recks la situazione si semplificò parecchio. Eravamo due contro uno e con una tattica ben sviluppata riuscimmo a mettere KO anche il Rathalos.
Ci sistemammo ai lati oposti del nemico così da essere ancora più avvantaggiati. Successivamente io e Recks ci avvicinammo e, dopo aver caricato una buona dose di energia magica,, scagliammo i nostri attacchi più potenti.
Il mostro alato fu presto investito dal Flare di Recks e dal mio Ultima cadendo a terra inerme.
Dopo una stretta di mano rimanemmo ancora un po' insieme per riprenderci dalle fatiche dello scontro.

Credo, anzi sono sicuro di averti visto correre per una delle strade di Lindblum tutta presa dallo scontro.
Questo è il riassunto della Sagra vista da me!

Con affetto, tuo

Fratellino Radagast
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Pip :>
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Combattere per l'eternità.

Messaggio da Pip :> »

Un'altra battaglia.

Come spesso era successo, Pip e Drizzt condividevano ancora una volta lo stesso destino, le stesse ferite, le stesse vittorie. Sempre insieme, sempre loro due: sempre pronti a combattere per l'altro, a dare il meglio di sè non per sconfiggere il nemico, ma per permettere al compagno di raggiungere livelli sempre più alti, come se solo con il reciproco aiuto il loro potere potesse esprimersi al massimo.

E Hextor sarebbe stato annientato.

...Ma non subito! Una potente mazzata di una delle sue sei braccia scaraventò i giovani lontano, che avevano subito un pesante contraccolpo parando l'attaco. Un Aero affilato come la lama più pregiata tagliò in due un palo della luce, che cadde a terra quando Pip e Drizzt prontamente si rialzarono per schivarlo: una buona pensata, non c'è che dire, perchè Hextor era già a pochi centimetri da loro, conosceva l'arte del combattimento, e sapeva che per vincere è necessario non solo menare come un dannato, ma anche usare diversivi per crearsi delle aperture.

La lama del Gunblade di Pip parò e conficcò la spada di Hextor per terra, evitando una brutta ferita a Drizzt che ancora si stava rialzando. Il Drow, agile come un ghepardo, saltò sul suo braccio, mozzandogliene un altro e conficcandogli Lampo nel torace.

Risate.

Hextor non aveva fatto una piega, la sua cattiveria lo rinforzava come la migliore delle medicine esistenti, medicina che su Drizzt evidentemente aveva avuto l'effetto opposto, a considerare la brutta ferita sul suo volto dopo il tremendo pugno dell'Aspetto!

Pip invece si era solo beccato una brutta mazzata nello stomaco, almeno dopo aver evitato un colpo d'ascia che lo avrebbe tranciato in due. Ruzzolò a qualche metro di distanza, al fianco di Drizzt, Hextor che se la rideva di gusto, assaporando la dolcezza della vittoria.

Erano conciati male.

Pip: Questo mena pesante, Drizzt..
Drizzt: Lo puoi dire, questa botta me la terrò per giorni!
Pip: Che si fa? Anche tu sei piuttosto malconcio, lo batteremo?

Un lampo negli occhi di Drizzt, come se mai avesse preso in considerazione l'ipotesi del fallimento.

Drizzt: Lo vedrà. Combatteremo per l'eternità, se necessario.
Pip: Per l'eternità?
Drizzt: Vieni con me, lo affronteremo e lo combatteremo insieme! Questa è la nostra forza, e con la nostra forza vinceremo. Non ci arrenderemo mai.
Pip (sorridendo e rialzandosi): E allora, fà che le tue parole si trasformino anche in fatti, Drizzt!

Due furie.

Due furie si abbatterono su Hextor, che, incapace di prevedere questo repentino rovesciamento di parti, si trovò a combattere sulla difensiva. I due Commander incalzavano, l'uno spinto dal coraggio dell'altro, quando Pip parava un colpo Drizzt affondava, quando Pip attaccava Drizzt lo copriva.

A nulla servono sei...cinque mani quando si combatte con la determinazione di chi sa che non è solo.

L'esplosione di un Flare ai suoi piedi destabilizzò Hextor, che si trovò sgambettato da un rapido Drizzt. Conscio del fatto che i suoi avversari si trovavano di fronte a lui, non si accorse nemmeno quando si rialzò dell'attacco congiunto di Gwen, Leviathan e Fenice, che si infranse sul ghigno di orrore dell'Aspetto.

Pip: Non c'è stato bisogno dell'eternità.
Drizzt: Ma nel caso, l'avremmo raggiunta, io e te.
Pip: Sei stato bravo, Drizzt.
Drizzt: Siamo, in due, noi due, vinceremo sempre.

E sfiniti, si riposarono per qualche tempo ai bordi della strada, per poi ripartire alla caccia di mostri.

Un'altra vittoria, fianco a fianco, per l'eternità.
Otta
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Guerra all'ultimo coltello XD!!!

Messaggio da Otta »

In tutta la sala calò il silenzio. Le luci si accesero, il pubblico iniziò ad applaudire. Un signorotto dalla corporatura robusta e dai baffetti dall’aria ganza (???) si diresse, sorridendo alle telecamere, al suo bancone da cucina.
VoceFuoriCampo: ‘Finalmente per voi Miracla Blade III l’unico set di coltelli con lama di precisione per un taglio perfetto! Miracle Blade III saranno gli ultimi coltelli che acquisterete perché la loro spettacolare lama con filo 3 in 1 rimarrà affilata per tutta la vita!’
Chef Tony: ‘Per la dimostrazione di oggi abbiamo un ospite eccezionale! In diretta da Limblum la celeberrima ( 8=) ) preside del Rinoa’s Garden ci mostrerà in tempo reale la potenza dei nostri coltelli! A te la linea Otta!’
Nell’oramai famosissimo borgo, la sempre amata ( :supercool: ) preside, abbigliata da testimonial di MB ed armata di coltelli, coltellini, coltellacci e forbicine dalla punta arrotondata si mostrava al Cameraman con un sorri… Ehm, con un volto alquanto poco gaio (nel senso di felice U_U).
O: ‘Ma dimmi tu se mi si doveva smagnetizzare la Carta di Credito del Garden proprio ora… Tutti i miei soldini perduti… Cosa non si fa per riracimolare il caro vecchio denaro \ToT/! E per giunta devo indossare questi pantaloncini con i cotechini di fuori e questa mega maglia di pessimo gusto con sopra la M e la B… Ma che sigla di Miracle Blade, visto come sono conciata sembra che faccio la pubblicità ai Minkia Bimbi \ToT/!’
CT: ‘Otta mi senti?’
O: ‘Purtroppo si T_T… Ma non posso proprio usare la mia adorata Ruri *w* (<-- faccia puccia supplichevole)?’
CT: ‘Sei la testimonial della fantastica gamma di coltelli Miracle Blade III, non puoi usare lame dalla qualità scadente come il tuo spadone (‘Se vuoi provo su di tre quanto è affilato °_°’ ndOtta). Forza, mostra a tutti come sono taglienti le nostre creature!!!!’
La preside estrasse dalla cintura il primo coltello e si mise a gironzolare per la cittadina. Ma un rumore sordo seguito da un potente tremore del terreno sottostante la fece girare di scatto con il terrore dipinto negli occhi. Un cazziutissimo esemplare di Muro Elementale fece la sua ‘pesante’ comparsa davanti alle telecamere.
O:Immagine
CT: ‘Si, desideravo proprio un mostro così! I mie coltelli tagliano anche la pietra Immagine
O: ‘L’ha decisa tua sorella questa cosa °___°???’
Il mostro, nel frattempo, aveva ‘sollevato allegramente’ la sua ‘dolce zampina’ per ‘poggiarla delicatamente’ sulla testa riccioluta della ragazza. Ma fortunatamente, a causa della propria lentezza dovuta alla sua corporatura massiccia, Otta intercettò il colpo e lo evitò saltando all’indietro.
O: ‘Otta, vedi il lato positivo… Se lo colpisci non esce sangue… God Save l’autoconvinzione T_T’
CT: ‘Ooooooh, un po’ d’azione! La presidOtta sta correndo verso il Gigante (‘È un Muro Elementale idiota -__-…’ ndOtta) e di sicuro manderà a segno il colpo! Il coltello Miracle Blade Base è provvisto di una punta a coda di rondine per infilzare pane, prosciutto, carne e naturalmente pietra da servire come prelibate pietanze senza dover toccare nulla con le mani (‘Mangialo tu un pezzo d’intonaco =o=!’ ndOtta)!!!!’
La fanciulla prese la rincorsa, sollevò la lama e la calò sul braccio del Muro… senza sortire alcun risultato!
O:Immagine
CT: ‘Guardate il coltello!!! La sua lama è intatta!!!’
O: ‘Ma lo è anche il braccio del mostro \OoO/!’
CT: ‘Allora usa Rock'n Chop, il coltello per tritare! Grazie alla sfera di controllo AkuGrip, che permette un taglio bilanciato e potente, il peso della lama conferisce un colpo netto e preciso! Non sarà la vostra mano a tagliare, ma bensì il nostro prodotto e basta!’
Otta mise a posto il primo coltello ma non fece in tempo a prendere il secondo che il Muro, con un pugno, la lanciò contro un negozio…
O: ‘Oh Sileb, mi sa tanto che alla fine della giornata ti raggiungerò nell’Oltremondo \TuT/!!!’
Il Muro si avvicinava alla fanciulla a passi lenti e pesanti. Il pensiero della Carta di Credito da ricaricare diede forza e nuove energie alla nostra beniamina ( 8=) ) che si rialzò fieramente e si gettò contro il nemico facendo roteare Rock’n Chop.
O: ‘Per Thoooooooooor!!!’ <--- frase senza senso ma molto d’effetto :hihi: .
La lama andò ad incastrarsi nella gamba pietrosa del mostro, il quale impiegò un po’ di tempo prima che i suoi impulsi sinaptici, passando dalla crepa e salendo fino alla testa, gli annunciassero che si era fatto quasi male. Nel frattempo…
O: ‘Cazziuto, l’ho quasi ferito OoO!’
CT: ‘Rock’n Chop trita carne, ossa, pietra, laterizio, legno, acciaio e persino rocce!’
O: ‘Tutta roba commestibile insomma… Non oso immaginare cosa può esserci scritto nel menù del tuo ristorante -___-…’
Nel frattempo le sinapsi del mostro avevano portato a termine il loro impegnativo compito, rendendo la bestia più arrabbiata e più cazziuta. Con una mossa alla Maradona, il muro provò a mandare in rete la sua povera vittima nel mezzo della bancarella delle verdure, ma il coltello era così tanto incastrato e la presa della nostra fanciulla talmente cazziuta che… Bhè… Avete presente la bandiera a scacchi della formula uno, quella che viene sventolata violentemente per l’ultimo giro? Bene, vi basti sapere che Otta fece quella gioiosa fine.
O: ‘Sento che sto per buttare fuori il pranzo della mia comunione \=0=/…’
CT: ‘Otta staccati, ed usa il coltello Chop’n Scoop, adatto a sminuzzare aglio, cipolla, basilico e prezzemolo!’
O: ‘Dove vedi il prezzemolo qui °__°?? Te lo sarai fumato, ecco che fine ha fatto°0°!!!!!’
Calcolando al volo il rapporto tra la forza del mostro, la propria massa, la resistenza dell’aria e la legge di Archimede secondo la quale un corpo immerso nell’acqua riceve una forza pari al proprio volume o roba simile (il tanto frullare le aveva mandato in pappa i neuroni U_U), riuscì ad analizzare e trovare il momento più opportuno per ‘lanciarsi via’: difatti atterrò ‘morbidamente' sulla bancarella del fioraio, a pochi centimetri dal ‘reparto cactus’.
O:Ma che mega chiul \OoO/!!!
L’immagine della Carta di Credito ricaricata con molto, MOLTO dinero diede alla nostra ragazza una forza nuova! Estrasse Chop’n Scoop e si lanciò all’attacco. Il mostro, oramai annoiato, si era messo seduto a leggere avidamente ‘Il resto del pietrino’.
CT: ‘L’ampia lama di Chop’n Scoop è indispensabile per sminuzza…’
O: ‘Sei ripetitivo vecchio, l’hai detto prima… Il prezzemolo…’
CT: ‘Ma non ho detto che all’occorrenza funge da pratica paletta per raccogliere il trito!’
O: ‘Uao, ora si che posso dormire sogni tranquilli…’
CT: ‘Allora preparati a rimanere tu stessa sorpresa dal nostro coltello per sfilettare!’
Otta ripose il Chop etc e sguainò il… minuscolo e flessibilissimo coltellino sfilettante!
O: ‘O.O… Dillo che mi stai prendendo per il didietro, dimmelo ti prego \ToT/!!!’
CT: ‘Ammirate il semplice design di questo coltello! È inimitabile! Con questo puoi disossare carne, sventrare budella, ripulire carcasse…’
O: ‘Difatti questo Muro ha un sacco di polpa da tagliuzzare, eh già -__-…’
CT: ‘Ed in contemporanea ad esso utilizzerai il favoloso ed utilissimo coltello per pelare!’
O: ‘Sempre più minuscolo T_T… Ma io non sono ambidestra \°0°/!!!’
CT: ‘La vita è fatta di sofferenze, non lamentarti e combatti!’
Il Muro, che oramai si era rotto i Maroon Five do vedere quella cretinetta ( :smt009 ) saltare in su e in giù, cercando di colpirlo con quei ‘giocattolini’, decise di porre fine a quello strazio gettandosi a terra e morendo sgretolato dal proprio peso
O: ‘OoO!! Un Muro Elementale emo suicida \OoO/?????’
CT ‘Grazie a Miracle Blade III la presidOtta è riuscita ad ottenere una schiacciante vittoria aggiudicandosi l’incontro!’
O: ‘Non dovrei anche dare una dimostrazione dei coltelli da bistecca?’
CT: ‘Quelli sono in regalo insieme alle forbicione… Perché dovremmo mostrare al pubblico qualcosa che nemmeno pagheranno? È colpa loro che si fidano troppo U_U! Ma come mai alla cintura hai appeso anche delle forbici dalla punta arrotondata?’
O: ‘In mancanza del coltellino svizzero facevano molto Mc Giver :supercool: ! E poi se passava di qui l’Arrotino gli consegnavo tutto!’
CT: ‘L’arrotino serviva forse per le tue forbicine plebee, ma non per Miracle Blade III
O: ‘Ah certo -__-…’ ‘Ok, se qualcuno mi chiederà come mai ho preso parte a questa pagliacciata, è stato solo per la fama ed il potere, ah sese!’
CT: ‘Su, poteva andarti peggio! Potevi incontrare un Gargoil!!!’
Un inquietante ruggito raggelò il sangue della poverOtta.
O: ‘L’hai chiamato, brutto bastardooooo Immagine
VoceFuoriCampo: ‘Finalmente per voi Miracla Blade III l’unico set di coltelli con lama di precisione per un taglio perfetto! Miracle Blade III saranno gli ultimi coltelli che acquisterete perché la loro spettacolare lama con filo 3 in 1 rimarrà affilata per tutta la vita!’


Questa non è pubblicità occulta, sia ben chiaro U_U!
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'Ma nei miei sogni lo vedo morto impiccato! E non è una fantasia erotica di bondage!'
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da Aura »

Chissà se avrebbero resistito ancora a lungo...

Il dolore alla spalla bruciava la pelle di Aura, il sangue di cui si era intrisa la divisa continuava a scorrere senza indugi. Non c’era tempo per pensare, non c’era tempo neanche per riprendere fiato, perché tutto stava ricominciando.
Hextor stava attaccando di nuovo, la sua ascia stava per assaggiare ancora il sangue di Aura, ma questa si scostò su di un fianco e andò a raggiungere il fratello. Quel colore rosso gli copriva ben metà della faccia e la ragazza si chiese se era il caso di continuare a combattere.
Il mostro sollevò la clava con l’intenzione di mettere fine a quella battaglia, ma Zell trascinò Aura in un vicolo. Almeno lì potevano riprendere fiato.

Aura: Stai bene, fratellone?
Zell: Tranquilla. Tu piuttosto come stai?
Aura: Niente di grave, però ora come facciamo? Siamo feriti entrambi e non so fino a quanto può arrivare la forza di quel mostro.
Zell: Dobbiamo farci venire un’idea o qui ci rimaniamo secchi!
Aura: Un’idea ce l’avrei e forse potremo anche recuperare un po’ le forze.

------------------------

Il mostro si guardò intorno alla ricerca dei due Seed. Li vide sbucare da un angolo, gli occhi che luccicavano di una strana luce. Hextor sollevò di nuovo l’ascia per colpirli, ma i due la evitarono e Aura avvolse il suo yo-yo attorno alla mano dell’avversario, facendo sì che non potesse lasciare l’arma. Mentre il nemico cercava di staccare l’ascia dalla pietra, Zell salì sul suo braccio e lo percorse in tutta fretta fino ad arrivare alla spalla. Lì Hextor cercò di acchiapparlo, ma il Thunder di Aura glielo impedì.
Con un gioco di gambe, il ragazzo si portò all’altezza degli occhi, dopodiché glieli infilzò con il pugnale che gli aveva dato la sorella pochi minuti prima. Il mostro si agitò dal dolore, così Zell, con un po’ di fatica, tornò a poggiare i piedi sulla terraferma e raggiunse Aura, che intanto aveva slegato lo yo-yo.
In quegli istanti dove Hextor muoveva le mani senza una meta precisa, Aura e Zell posero un po’ del loro sangue sulle sue braccia. In questo modo non poteva più neanche capire bene dove si trovassero solo annusando quell’odore.

Zell:E la prima parte è fatta.
Aura: Meglio curarsi un po’ prima di continuare.

I due fratelli si curarono come meglio potevano, stando bene attenti a evitare i colpi del nemico che ora si facevano più prevedibili. Il dolore alla spalla si era fatto meno intenso, manche se Aura era sicura che non era una cosa da niente. Molto probabilmente si era tranciato il muscolo, ma si sarebbe occupata più tardi di questo particolare. La ferita di Zell, invece, si era già rimarginata e non sanguinava più. Il sangue gli aveva sporcato la parte superiore destra della divisa e i capelli, come i suoi, erano bagnati di sudore.
Aura lo guardò un attimo. Aveva combattuto insieme a lui molte volte, ma questa era diversa. Era come se si sentisse complementare a lui, immagini speculari l’uno dell’altro in un dipinto di cui aveva compreso solo ora il significato.

Tornarono all’attacco più decisi. Schivarono un fendente e si precipitarono verso le gambe dell’avversario. Lì Aura lo colpì con le sue scimitarre tagliandogli all’altezza del tendine, mentre Zell si occupò di lanciargli un Fire alla gola mentre si piegava. Il mostro però,lo colpì con la clava facendolo sbalzare contro una parete. Aura, invece, fu colpita di nuovo dall’ascia, che le si conficcò nella spalla già ferita, penetrando ancora di più.
La ragazza si accasciò a terra dolorante e volse lo sguardo al fratello che, nel frattempo, si era rialzato e si portava la mano alla gamba. La vista le si annebbiò per un momento per poi ritornare più flebile di prima, il tempo necessario per schivare una mazza e rotolare fino alla parete dietro di lei. La nausea le impedì di ragionare con lucidità, la vista che andava e tornava a intervalli irregolari. Riuscì comunque a vedere Zell mentre tentava di schivare i colpi di Hextor, zoppicando qua e la, mancando di un soffio i colpi più letali e incassandone di più lievi.
Aura non poteva lasciare da solo Zell e cercò di pensare ad una strategia per guadagnare tempo. L’idea non tardò ad arrivare, ma aveva comunque bisogno dell’aiuto del fratello. Dopotutto erano una squadra, ognuno doveva contare sull’aiuto del prossimo.
Si rialzò con fatica e quasi si sentì mancare il respiro per il dolore. Cercò di gridare al fratello le indicazioni giuste, ma dalla sua gola uscivano solo sussurri. Allora provò a mandagli i suoi pensieri,così come le aveva insegnato una volta Gippal e sembrò che la cosa fosse riuscita, in quanto Zell le fece un gesto con la mano.

Il ragazzo, schivando con grande difficoltà i fendenti di Hextor, incastrò il pugnale dalla parte dell’elsa nella pietra del suolo e cercò di attirare la sua attenzione. Aura legalo yo-yo ad una delle gambe del mostro, dopodiché cominciò a girargli intorno legandogli entrambi gli arti. Hextor, però, non perse l’equilibrio come si era aspettata lei, invece continuò la sua lotta contro Zell evidentemente stanco.
La ragazza raccolse tutta la forza che le era rimasta e tentò di controllare il filo dello yo-yo con il suo Nen. L’energia scorreva dalle sue mani fino a quel filo. Lo vide stringersi di più, sempre di più fino a che Hextor sembrò veramente perdere l’equilibrio. Con un ultimo sforzo che le parve impossibile, lanciò Aero e il mostro cadde sul pugnale che gli penetrò nella spalla.

Aura cadde in ginocchio, il dolore era ormai insopportabile, tanto che la fece quasi lacrimare. Zell le corse incontro zoppicando e provò a guarirla con le forze che gli restavano.
Sapevano entrambi che la battaglia non era ancora finita, in quanto videro Hextor poggiare le mani a terra e tirarsi su lentamente. I due Seed erano sfiniti, l’energia li aveva abbandonati, ciononostante erano ancora determinati a combattere.

Chissà se avrebbero resistito ancora a lungo...
*Shine Mizuki*
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da *Shine Mizuki* »

Per la prima volta misi piede a Lindblum. N’avevo tanto sentito parlare dai viaggiatori che avevano incontrato come una città incantevole ed ora che ero lì non potevo che confermare quanto sentito.
Esploravo la città, ma rimanevo in ogni caso all'erta sapendo che da un momento all’altro sarei potuto essere attaccata da un mostro. Arrivai al borgo commerciale e mi nascosi dietro un muro per controllare l’ambiente: io miei occhi saettavano da un lato all’altro, ma non c’era ombra di mostri, così decisi di dirigermi alla piazza lì vicina.
Non feci in tempo a finire il primo passo che una tegola rischiò di cadermi in testa. Guardai in alto e vidi un rathalos in tutta la sua grandezza.
Non ebbi neanche il tempo di elaborare uno straccio di strategia che il bestione era già partito alla carica. Riuscii ad evitare per fortuna una palla di fuoco ma non una codata in mezzo alla schiena. Mi rialzai un po’ traballando, risentendo del colpo appena subito.
Shine: Vuoi il gioco pesante, eh? Ti accontento subito!
Indossai la looksfera magipistolera e sparai un colpo Pompiere al drago che diede più segni di non aver gradito il mio attacco. Ruggì furioso e ripartì all'attacco più accanito di prima. Mi accorsi che dagli artigli del rathalos usciva del veleno. Se volevo sopravvivere a quello scontro sarei dovuto stare molto attenta a tutte le parti di quel mostro.
Il dragone aprì la sua enorme bocca mostrando la lingua biforcuta, pronto a lanciare un'altra sfera infuocata. Era il momento giusto per attuare il piano che mi era venuto in mente nel momento in cui aveva lanciato la prima sfera, ma da quanto ero presa dalla sfera che si stava formando, non feci caso al fatto che il drago si fosse accorto della mia distrazione, approfittando così per darmi un'artigliata che mi colpì il braccio.
Shine: Anf...anf...è incredibile come questo veleno agisca in così poco tempo...devo sbrigarmi a farlo fuori...anf...
Caricai un altro colpo pompiere, ma questa volta diretto alla bocca del rathalos. Il drago emise dei gemiti di dolore e rabbia, si accasciò a terra e sparì. Tirai un sospiro di sollievo e presi un antidoto. Mi sentivo decisamente meglio senza il veleno in circolo. Ripresi il mio normale aspetto.
Decisi di proseguire la mia caccia. Arrivai in una piazza una piazza con una grande fontana. Questa volta osservai meglio e riuscii a vedere uno Xenomorfo attaccato a un muro nella penombra il quale mi fissava a sua volta. Nessuno dei due fece mosse impulsive: continuavamo a fissarci, studiarci, muovendoci di pochi centimetri quando uno dei due si muoveva. Incominciammo ad avvicinarci. Lentamente tirai fuori le mie pistole Wings of Angel. Lo Xenomorfo parve curarsi poco della cosa e continuava ad avanzare, avido di avere la sua vittoria. La distanza che ci separava erano poco più di due metri ora. Il mostro scattò in avanti, prendendomi alla sprovvista e fece uscire la lunga lingua che mi mancò per un soffio. Vedendo che il tentativo di attacco era fallito provò a lanciarmi dell'acido dalla bocca all'estremità della lingua. Riuscii ad evitare anche quest'attacco, ma alcune gocce d'acido caddero sul fondo della gonna, liquefacendo le parti "colpite" e lasciando un insopportabile odore di bruciato.
Shine:Quest'essere è veramente spaventoso! Può attaccare con qualunque parte del suo corpo ed essere micidiale! Inoltre è molto agile e, a quanto pare, intelligente! Dovrò farmi più veloce e furba di lui!
Indossai velocemente la looksfera pistolera e feci provare allo Xenomorfo il fulmineo click! Ora l'alieno pareva uno scolapasta ma continuava, un po' traballante, ad attaccare. Dalle ferite continuava ad uscire sangue che mi macchiavano vestiti e pelle. Il sangue del mostro aveva un odore acre, quando arrivava sulla mia pelle sentivo bruciare il punto toccato, intuii che anche nel sangue ci fosse dell'acido, oltre che nella bocca all'estremità della lingua. Continuavo a saltare indietro per evitare gli attacchi del mio avversario, finché non mi ritrovai spalle al muro.
Shine: Qui il gioco si fa duro e quando il gioco si fa duro, le ragazze incominciano a giocare!!..ma quali ragazze se qui ci sono solo io >.>
Indossai la looksfera cavaliere nero e attaccai lo Xenomorfo con Deinos, appena in tempo per fermare un potente attacco dell'affilata coda del mio nemico. L'alieno mi rivolse un ultimo sguardo rabbioso e terrificante, risposto da un mio sorrisetto un po' beffardo che diceva "Ho vinto io!". Sparì anche lui come il rathalos. Tornai nei miei normali vestiti. Mi accasciai sulle ginocchia scivolando sul muro. Ero stanchissima, ma ero riuscita a sconfiggere i nemici che mi si erano parati davanti, inoltre mi ero divertita tanto, mi sentivo bene. Rimasi lì ancora un po' a riprendere fiato.
Ultima modifica di *Shine Mizuki* il 15 giu 2008, 23:30, modificato 2 volte in totale.
Kyomi_Himawari
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da Kyomi_Himawari »

Era ancora incredula a ciò che era successo durante la missione e sapeva che se non fosse stato per quel miracolo, probabilmente ora non ci sarebbe stata alcuna sagra di Lindblum.
Faticava a distogliere la sua attenzione da quel ricordo, più per paura che ricapitasse che per paura di quello che era capitato, perchè quello che è passato è passato e non si torna indietro. L'unica cosa che si può fare in quei casi è sperare che non ricapiti più.
Ma sarebbe ricapitato di nuovo, lo sapeva.
Camminava con lo sguardo a terra, senza sapere dove andava, mossa solo dai suoi piedi.
Passo dopo passo, strada dopo strada, incrociando i suoi compagni senza nemmeno prendere parte alla caccia, arrivò in uno spiazzo solitario, dove vi erano delle statue in pietra disposte a cerchio attorno a una panchina.
C'era qualche cosa di strano, come di mistico in quel luogo, o di pericoloso, ma alla ragazza non importò nulla, aveva solo bisogno di riflettere, anche se ciò avrebbe sacrificato del tempo prezioso per la Sagra.
Si sedette placida sulla panchina, fissando le statue con aria sofferente. Faccie con mostruosi ghigni di derisione le si presentarono come risposta. Le stesse faccie che aveva lei qualche giorno fa al faro: raccappriccianti e disgustose.
Più le guardava, però, più si rendeva conto che in esse c'era qualcosa di strano, qualcosa di vivo.
Non ebbe molto tempo per capirlo, perchè di colpo quelle stesse statue le finirono addosso, attaccandola.
Gargoyle.
Quei subdoli mostri l'avevano attirata in una trappola.
O lei era stata così sciocca da distrarsi, oppure quelle creature possedevano una furbizia superiore.
Poco importava in quel momento però perchè cominciarono ad attaccarla con delle pesanti mazze di pietra o con gli affilati artigli delle loro zampe.
La SeeD cercò in tutti modi di difendersi, utilizzando la magia Protect e il suo Ki, ma era troppo instabile emotivamente per poter contrattaccare o per mantenere solide le proprie barriere.
Continuava a subire i feroci attacchi con dolore, sopportazione... ma non sarebbe durata a lungo di quel passo: erano in 4 contro 1, anzi, contro un mezzo.

K_H: "Non... non ce la faccio più... sento che tra un po' crollerò..."
???: "Se tu non riesci a combattere, fallo fare a me allora... sai, non posso permettere che tu muoia o danneggi ulteriormente questo tuo corpo..."

Quella voce così tetra e maligna... non poteva essere altri che lui...

K_H: "Sei... sei di nuovo tu, non è vero? Allora mi dispiace, ma non posso lasciarti prendere il sopravvento sul mio corpo un'altra volta!"
???: "E quindi? preferisci morire quì battuta da questi 4 mostricciattoli? Tu mi servi viva, per poter vivere io stesso. Non posso lasciarti autodistruggere in questo modo!"
K_H: "Tu non userai il mio corpo! Nè ora nè mai!"
???: "Io non ne sarei tanto sicuro... ora sei emotivamente instabile, potresti essere una facile preda, e lo sei, prova è che ti stai lasciando battere da questi 4 sgorbi..."
K_H: "Comunque sia, non ti permetterò di prendere nuovamente il mio corpo, di mettere in pericolo i miei amici! Se cercando di morire non posso evitarlo, allora non mi resta altro che combattere!"

Come svegliata da un sonno, Kyomi sprigionò da tutto il suo corpo il suo Ki, che la fece risplendere di una luce luminosa, quasi celestiale. Una luce che accecò e fece allontanere i Gargoyle.
Rialzatasi, Kyomi non perse tempo: evocò l'alabarda di fuoco dal suo cristallo rosso e cominciò a combattere come una tigre selvaggia.
Un fendente a uno, un colpo allo stomaco a un altro. I mostri dovettero per forza di cose librarsi in volo per sfuggirle, ma non per questo rinunciarono alla loro preda.
Ciò che non si aspettavano però era che quella loro stessa preda fosse diventata cacciatrice: difatti ella castò subito, alla prima occasione, un potente sancta contro le sue prede.
La magia sembrò funzionare all'inizio, ma purtroppo non fu abbastanza potente da stordirli o per lo meno da renderli innoqui, infatti con le loro ultime forze i quattro gargoyle scapparono via in volo, lasciando la ragazza nello spiazzo solitario.
Ora era veramente messa male fisicamente: tutte quelle botte non avevano fatto nient'altro che indebolirla. Si sentiva talmente debole che non riuscì nemmeno a rimanere in piedi.

K_H: "Spero che qualcuno mi trovi prima di domani..."

Era stanca, ma soddisfatta. Ora sapeva che poteva continuare a lottare e per cosa lottare.
master roxas
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Concetto di sopravvivenza

Messaggio da master roxas »

Cid:…e dunque si dia inizio alla Sesta Edizione della Sagra di Lindblum! Liberate i mostri, e che vinca il migliore!
Subito i partecipanti partirono, nella ricerca di mostri da abbattere…
Roxas: Si dia inizio alla festa!
Prese da una sacca attaccata al pantalone un rotolo bianco, chiuso da uno spago nero, poi staccò il nastro e lo attaccò al muro in fretta, come se dovesse scoppiare.
Al contatto con l’ostacolo, subito si aprì un varco che lo fece passare.
Voglio dare il meglio di me stesso in questa gara, sento che se m’impegno posso riuscire a fare qualcosa….
Prese subito la strada a sinistra, ma fu respinto da una forza invisibile.
Roxas: Finalmente ci si scalda….
Apparve sopra di lui un Diavolo Urlatore
Dopo averlo analizzato, cercò di colpire il cadetto con le proprie corna.
Questa volta schiverò il tuo colpo. ORA!!

Silenzio

Un attimo d’esitazione e avrei perso la vita….

Le corna del Diavolo erano vicine allo stomaco del cadetto, immobilizzato,ma si vedeva benissimo che uno dei corni l'aveva colpito.
Ho capito tutto: quando mi ha colpito per la prima volta non era un attacco normale, ma mi aveva castato Caos, per impedire di reagire nell’attacco successivo. La fortuna ha voluto che riuscissi a muovere leggermente il tronco del busto,in modo da non prendere il colpo in pieno, altrimenti il mio corpo avrebbe subito quest’attacco mortale.
Uno sguardo tra i due, poi la rabbia prese Roxas, che afferrò il Keyblade e colpì il collo del mostro, tranciando la testa dal resto del corpo.
Ho dovuto farlo…Purtroppo, è il concetto di sopravvivenza a prevalere sul campo di battaglia: se uno indugia sull’altro, non avrà più altra occasione che farlo. Uno di loro deve morire e diventare preda, per il cacciatore. Così comanda la natura, e non c’è modo di cambiare verso….
L’azione comandava sul campo di battaglia: Seed e cadetti collaboravano tra loro per prevalere sul campo, per poter anche vincere, per portare a casa un risultato, oppure soltanto per divertirsi.
Contemporaneamente...
Roxas: MI SONO PERSO IN QUESTO LABIRINTO DI MURI T_T!
Dopo l’urlo, Roxas si accascio al muro, disperato e stanca per la ferita procuratosi nello scontro precedente.
Roxas: Me tapino T_T…
?Arghh…ar….
Roxas: Che cosa è?
Da un incrocio uscì un gargoyle in uno stato malconcio: era pieno di sangue, non riusciva ad usare la gamba posteriore, trascinandola, e gli avevano staccato un braccio.
Sarà stato attaccato da qualcuno, questo poveretto…

Il Gargoyle guardò negli occhi Roxas, come se volesse attaccarlo, ma poi, con tutta la forza che avevo in gola, gridò nell’aria.
Il mostro fece un ultimo respiro e poi cadde al suolo, finendo così la sua esistenza.
Roxas: Meglio sbrigarsi, devo vincere la gara, però dove vado? Meglio la strada a sinistra.
Che purtroppo condusse ad un…
Roxas: Vicolo cieco T_T! Torno indietro che è megli…
Qualcosa fece fermare Roxas.
Davanti a me, c’è un muro che prima non stava: che io sia finito in una trappola?
Guardò il muro per qualche secondo, poi, come se animato, il muro si sposta in avanti, verso Master.
Roxas: Credo di aver capito…sono stato intrappolato da un Muro Elementare.
Il muro si avvicinava sempre di più, mentre mancava sempre meno tempo all'impatto.
È immune all’elemento Tuono…Che cosa posso fare?
?: WARGHHHHHHH!!!!
Il muro si fermò all’istante. Dall'enorme massa di pietra, uscirono due grossi occhi, grigi e gentili.
Pietà.
Mostrava pietà il muro, come se spaventato da qualcosa, e sembrava guardare il cadetto negli occhi come se volesse aiuto…
Può un mostro chiedere aiuto?E come mai?
Il muro emetteva deboli suoni, mentre un battito d’ali si faceva sempre più vicino.
Più gli attimi passavano e più il muro sembrava "umano".
?: WARGHHHHHHH!!!!
Subito il muro si frantumò: un Gargoyle l’aveva colpito alle spalle.
Ecco cosa lo spaventava…Questo Gargoyle è riuscito a trovarci, ma come ha fatto?
Questo mostro continua ad infierire sul Muro, spaccando i resti sul terreno con la sua mazza.
Ecco perché il muro tremava: aveva paura di diventare una preda, perciò lottava inutilmente, perché così è stato deciso dalle leggi della natura.

Il mostro si girò contro il cadetto,pronto per farne da preda,mentre egli,accasciato al muro, recuperava i danni causati dal Diavolo Urlatore.
Subito spiccò in volo,e si lanciò contro il cadetto,che evitò il colpo con un movimento laterale
E’ veloce,l’unico suo difetto è quello di essere vulnerabile a Sancta,cosa che purtroppo non so fare…
Il Gargoyle emise un grido simile a quello dell’Hextor,e fu raggiunto da altri due suoi simili.
Ecco cosa aveva fatto l’Hextor!
Che stolto sono stato!Quello dell Gargoyle, fungeva da richiamo per gli altri mostri!L’odore del sangue ha aiutato inoltre il Gargoyle a trovarmi…Oramai è finita…Mi merito soltanto di finire da preda. Avrei voluto ancora restare con i miei amici…Recks,Griever,Xed,la presidOtta…
I Gargoyle erano pronti per attaccarlo…
Meglio chiudere gli occhi. quando mi sveglierò,avrò già raggiunto l’altro mondo…
Roxas sentì un calore intorno a lui:aprì gli occhi e vide una grossa luce colpire i Gargoyle immobilizzati .
Sancta…Ma solo un mago può utilizzare questa magia…
In fondo non gli importava:Sancta fece il suo effetto,salvandolo e facendo scomparire i Gargoyle
Un cadetto si avvicinò a Roxas,dandogli una pozione per poi scomparire.
?:Sono troppo buono….
Roxas:Ti devo un favore,Tera…


La natura ha creato il concetto di sopravvivenza. Ma la natura ha creato anche qualcosa di più importante:l’amicizia.


Dai ricordi di Roxas…
Ultima modifica di master roxas il 16 giu 2008, 20:46, modificato 2 volte in totale.
Accedemia:
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And that's exactly the punishment you'll never be able to escape from.For all of eternity, you'll have to remain as Dahlia Hawrthorne.A miserable, pathetic, weak creature who can never win at anything... And for you, there is no escape from that.No hope for freedom. Since the day you were executed, the narrow bridge that once stretched out in front of you, has burnt down!
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da Glenn »

Era iniziata la sagra,la seconda in cui Kenshin era presente.Il SeeD senza perdere tempo si diresse nel borgo industriale ,chissà se stavolta sarebbe stato più fortunato rispetto all'evento precedente.Il ragazzo diede uno sguardo nell'area del borgo,niente nemmeno la traccia di un repellente mostro,soltanto strane statue sopra alle abitazioni.

Kenshin:Ci risiamo...anche stavolta sarà un fiasco. :smt009

Il SeeD con aria afflitta continuò la sua ricerca.Un'ombra in movimento visibile sul pavimento del borgo si muoveva dietro di lui e dall'alto una creatura alata lo stava scrutando,ma il SeeD ne era all'oscuro.Il borgo era talmente silenzioso che solo i passi di Kenshin si potevano udire.La camminata di Kenshin fu interrotta da un vicolo cieco,il ragazzo si voltò e tornò indietro,ma si accorse che qualcosa era diverso durante il ritorno.

Kenshin:(Che strano...queste statue nn erano presenti prima)

Allungò le mani verso il manico delle sue armi avendo ormai capito di essere circondato da 3 Gargoyle.Lentamente stava estraendo le sue lame,ma con grande sorpresa un quarto gargoyle stava planando verso di lui.Non riuscì a schivarlo e il mostro con le sue zampe si aggrappò alla divisa del SeeD sollevandolo in volo.Il ragazzo cominciò a dimenare i piedi e iniziando ad urlare.

Kenshin:Mettimi giù!!!Stupido mostro!!

Intanto gli altri 3 Gargoyle iniziavano a spezzare lo strato di pietra che avevano utilizzatò per camuffarsi.Kenshin per liberarsi dalla presa del Gargoyle con una delle sue Einlanzer tagliò un piede al mostro,che precipitò tramutandosi in pietra distruggendosi.La creatura emanò un grido di dolore e lasciò andare Kenshin,che eseguendo una capriola in aria riuscì ad atterrare,con i piedi al suolo senza ricevere danni.Ma adesso si trovava circondato da altre di quelle creature e la quarta non avrebbe atteso molto,per tornare a vendicarsi.

Kenshin:La prossima volta non vi verrà tagliato il piede ma la testa!!!

I mostri si lanciarono all'attacco,urlando minacciosamente verso il loro avversario,che però spiccò in volo grazie alla magia aero.Nel frattempo che rimaneva sospeso Kenshin si stava caricando un colpo magico,dalle sue mani fuoriusciva uno strano fumo nero e successivamente esclamò.

Kenshin:Maelstorm!!!

Una nube si formò attorno ai 3 Gargoyle che furono avvolti,dopodiche Kenshin allargò le braccia.

Kenshin:Questo farà male :asd:

Chiuse le mani a palmo e improvvisamente la massa di fumo nero incominciò a risucchiare energie vitali ai mostri,indebolendoli.Intanto che Kenshin era impegnato a lanciare la magia il quarto gargoyle si stava preparando a vendicarsi del colpo subitogli e con una potente carica colpì il SeeD alla schiena,interrompendo così il maelstorm.Il corpo del ragazzo con enorme velocità cadde al suolo,provocandogli molti tagli e sfregi.Il SeeD si rialzò con fatica.

Kenshin:da soli non siete una minaccia ma insieme siete pericolosi.Credo mi dovrò impegnare con tutto me stesso....BERSERK!!!

Un'aura rossa avvolse Kenshin,il suo sguardo incuteva terrore ai suoi nemici,che però anche presi dalla paura si lanciarono nuovamente all'attacco.Appena un attimo prima che il primo dei Gargoyle lo colpisse si teletrasportò,apparì dopo qualche secondo al suo lato e con le einlanzer lo trafisse nel petto.Il gargoyle senza vita si tramutò in pietra e cadde sul terreno sgretolandosi.

Kenshin:1 eliminato,ne restano altri 3.

Un gargoyle tentò di colpire Kenshin,lanciandogli addosso i suo affilatissimo paletto,ma l'ex assassino aprì un portale ,che fece sbucare il paletto dietro al gargoyle che aveva compiuto l'azione,perforandolo alla testa.

Kenshin:2 eliminati!

Gli ultimi 2 restanti tentarono un attacco combinato contro kenshin,correndogli contro.Kenshin iniziò a roteare,con una velocità fuori dal comune,generando una delle sue mosse migliori un tornado.La potentissima tromba d'aria travolse i 2 malcapitati,che finirono per scontrarsi contro gli edifici e ebbero la stessa fine dei loro compagni.La rotazione di Kenshin si interruppe e l'effetto del Berserk finì di li a poco.Si stese a terra per riprendere fiato.

Kenshin:anf...anf...
???:ROAAAAAAR
Kenshin: ?Cosa è stato?...E quella?

Dopo il ruggito una sfera venuta dal cielo stava per colpire Kenshin,che però la evitò teletrasportandosi,con un portale.Poco dopo una creatura con la testa da leone e ali da drago si avvicinò al luogo della caduta.era una chimera,molto probabilmente era opera sua la meteora che stava per cadere addosso al SeeD.Nenahc eil tempo di riprendere il fiato,che la bizzarra creature stava preparandosi a lanciare un secondo meteor.Kenshin sapendo della prossima mossa del mostro si preparò anche lui a lanciare un meteor.

Kenshin:vediamo chi è più forte tra i 2 :twisted:........METEOR!!!
Chimera:ROAAAAAAR

Due pigge di meteore provenienti da entrambi i lati degli avversari si stava scontrando,entrambi erano impari,i massi di roccia si scontravano tra di loro distruggendosi a vicenda.Dopo qualche minuto il numero e la velocità delle meteoriti iniziò ad aumentare,ma stavolta la chimera era in vantaggio kenshin aveva consumato troppe energie durante il combattimento contro i Gargoyle

Kenshin:e va bene...MEGAENE!!!

Kenshin ricorse alla sua ultima risorsa.Si curò e successivamente laciò un secondo meteor.Lo scontro durò diverse ore,ma alla fine vinse Kenshin.La chimera fu schiacciata da una sua meteora e la pioggia cessò.

Kenshin:Ce l'ho fatt.......

Il SeeD cadde a terra senza sensi,per il tremendo sforzo utilizzato.Con il viso sorridente dormiva tranquillo,al centro del borgo....
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<<" Cheater's just a fancy word for winner ">>


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Grazie per il regalino Giuls *_*
Scheda Vincent Nightray
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Messaggio da ChocoboMan »

Qualche leggero e rapido passo sul selciato era l'unico segnale del passaggio di un giovane SeeD attraverso le strade di Lindblum, totalmente immerso nella tensione della caccia.
Ma, rapida come una folgore, un'ombra passò dietro di lui, oscurando per un istante il Sole.

Ed ecco da quella direzione scaturì verso di lui una scia di sfere fiammeggianti, che attraversarono l'aria a velocità incredibile.

Ma il ragazzo era pur sempre in guardia, ed ebbe il tempo di fare tre mosse: utilizzò l'Arte Acquatica per neutralizzare le sfere più pericolose, gettandosi nel contempo di lato e sguainando la Tear of Nightmare.
Al che egli si girò, e poté guardare in volto il suo avversario.

Si trattava di una bestia di straordinarie dimensioni per la sua razza, con due zampe munite di acuminatissimi artigli, ai quali se ne aggiungeva un'altro posto alla fine del lungo corpo vermiforme. Dalle sue fauci spuntava una lingua forcuta, e le sue membrane alari terminavano con delle escrescenze acuminate.

E subito quelle maestose ali presero a flettersi poderosamente, generando un vento contrario tanto violento da farlo arretrare, e il drago si lanciò contro di lui, in una carica possente.

Ma questa volta i riflessi del SeeD non furono sufficienti, e quel mastodontico corpo lo travolse di schianto, facendolo rovinare contro un muro assieme al Bozzolo in cui si era avvolto per proteggersi.

Eppure, quando la creatura vi affondò le fauci, ecco che queste non trovarono l'agognata
preda.

Infatti il giovane era stato tanto rapido da uscire non visto dal Bozzolo subito dopo averlo creato, evitando così il tremendo impatto, e ora stava per conficcare la sua arma nelle squamose membra del Rathalos.

Ma neppure al grande dragone difettava la rapidità, per quanto grande fosse la sua mole, e le ampie ali membranose scattarono, colpendo il ragazzo e mandandolo a terra.

Ed ecco poi la bestia prendere a spazzare il terreno tutt'intorno con violenti colpi della lunga coda serpeggiante, proteggendosi ed attaccando allo stesso tempo.

Tuttavia, il SeeD non permise a una mossa del genere di fermarlo, e rapido prese a correre in direzione del nemico.

Subito questi fletté la potente coda, fendendo impietosa l'aria in direzione del giovane, che però si era già piegato sulle gambe, imprimendosi quanto più slancio possibile e lanciandosi in direzione della creatura.

Allora il superbo rettile si erse in possanza, protendendo i suoi artigli venefici verso quella preda tanto combattiva.

Ma il potente mostro aveva agito un istante troppo tardi, e i suoi artigli non ghermirono che il nulla, e con un balzo il ragazzo raggiunse il corpo del Rathalos, e la sua arma ne penetrò le carni.
Ed il dragone decise quindi di sbarazzarsi definitivamente del suo nemico, e sbattendo le grandi ali iniziò a sollevarsi tra le nubi screziate d’oro.

Ad una tale mossa, il giovane temette, poiché grande era la forza del nemico, in cielo.
Ed eccolo fare appello al potere di Kuroi Yashi, il terribile Ragno Nero, ed esso si mostrò in potenza, tenebrosa creatura trasudante una sensazione aliena, e pareva che neppure con gli occhi di un dio si sarebbe potuto stabilire se esso fosse reale o meno.

Accompagnato da schiocchi e fruscii, lo spirito infisse le acuminate protuberanze simile a chele nelle carni della grande bestia volante, trapassandone le robuste squame, ed iniziando a risucchiarne l'energia.

Subito il SeeD si sbarazzò di ogni pensiero, concentrandosi unicamente sul desiderio di mantenere la presa sull'arma, sebbene questa fosse diventata già incandescente per l'immane quantità d'energia risucchiata.

E ben presto parve che i suoi sforzi non fossero vani, poiché il volo del drago iniziò a mutare traiettoria, trasformandosi in una lenta ma inesorabile picchiata verso il suolo.

Ed ecco quindi il Rathalos avvicinarsi sempre più a terra, e già il ragazzo si preparava a lasciarsi cadere sul suolo sottostante, quand'ecco il maestoso dragone riprendere quota con un titanico sforzo, spezzando la tecnica del ragazzo, ed iniziare una fulminea ascesa verso le nubi.

A quel punto l'animo del maestoso rettile fu colmo di gioia, mentre tentava in tutti i modi possibili di sbarazzarsi di quel seccante intruso.

Mille guglie e mille pietre martoriarono la schiena del giovane, quando la bestia lo mandò a sfregarsi contro gli edifici e le vie della città.
Mille e mille figure descrisse la maestosa creatura nel suo volo in cielo, passando sopra e sotto le nubi in un'affascinante giostra mortale.
Mille fiotti incandescenti flagellarono il corpo del SeeD, e mille lingue di fuoco ne lambirono il volto.
E mille rigagnoli di sangue scesero lungo il suo viso, annebbiandogli la vista, tra fitte e dolorosi spasmi.

Pure, ciò non bastò a spezzarne la straordinaria tempra, e la mortifera creatura alata ne fu grandemente risentita.

Poiché egli era il Rathalos, il dominatore degli spazi tra il suolo e le nubi, colui che aveva sconfitto mille tempeste ed innumerevoli nemici, e non accettava che qualsiasi essere ne frustrasse gli intenti.

Allora, traboccante di orgoglio e superbia, giunse sulla cima di un'alta torre, dove lasciò cadere l'avversario, ormai ridotto ad un corpo sanguinolento, per sferrargli l'assalto decisivo.

Ma incredibilmente il ragazzo s'erse in piedi, appoggiandosi alla Tear of Nightmare a causa della sua debolezza, ed eccolo richiamare l'energia precedentemente sottratta alla bestia, e il Fuoco del Drago proruppe dalla grande shuriken con fragore di tempesta, avvolgendolo e sanandone ogni ferita, tanto era intenso e potente.

Poi egli si eresse completamente in piedi, mentre ancora l'aura fiammeggiante dell'energia del suo nemico ne avvolgeva tutte le membra.
Ma il terribile rettile non ne fu intimorito, e fece sbattere con vigore le grandi ali membranose, lanciandosi in una carica a mezz'aria, accompagnata da uno stridio paralizzante tanto acuto da penetrare il corpo stesso del può nemico.

Nonostante ciò, il giovane riuscì a spostarsi di lato, evitando l'attacco, ma il drago non desistette, indirizzando un incandescente soffio infuocato verso il SeeD, già rallentato dal grido e dalla pressione generata da quelle ali gigantesche.
Al che il ragazzo protese in avanti la Tear of Nightmare, usandola a mò di scudo.
Eppure, quella difesa non bastò a fermare le fiamme, ed egli cadde.

Allora il suo volto divenne un'impassibile maschera di concentrata determinazione, mentre dalla sua arma presero a dipartirsi dei fasci nero-violacei, composti da scuri filamenti di sottilissima seta, che frusciando si avvolsero tutt'intorno alla cima della torre ed intorno ai suoi piedi, in una robustissima rete volta ad impedirgli di precipitare al suolo.
Poi, con mossa fulminea, egli ne creò degli altri, mandandoli ad avviluppare il corpo della bestia, aprendole lievi ferite sanguinanti in ogni parte di esso, poiché la tela del Ragno Nero era tagliente più dell'acciaio.

Infine, aggrappandovisi sia pure a prezzo di molto dolore, eccolo slanciarsi in direzione del possente Rathalos, rinfoderando la sua arma ed estraendo la Deathly Shadow, mentre i filamenti iniziavano a disfarsi rapidamente.

E, rapido e potente come un quadrello di balestra, egli richiamò il potere di Kuroi Orochi, e la lama prese a rifulgere di nero e viola per poi conficcarsi nel corpo del grande rettile, tormentandone le carni.

Ferito, il maestoso dragone gridò con forza, gemendo per il dolore causatogli dal Morso Venefico, mentre il metallo penetrata sempre più in profondità, straziandolo.

Ma fu proprio in quel frangente che la creatura mostrò la sua tempra straordinaria poiché, mentre già il SeeD stava per balzare sulla torre, con uno sforzo immane fece scattare la lunga coda, trascinandolo giù con sé.

Così, per la seconda volta egli cadde, con la stessa mortale rapidità che ha la mannaia del carnefice nel calare sul caso del condannato.

Ed allo stesso modo essi precipitarono, con un poderoso schianto rimbombante, rovinando al suolo e rimanendo così immobili, il corpo del giovane tanto incredibilmente martoriato e schiacciato dagli artigli del mostro da essere irriconoscibile.

Per parecchi minuti, nulla si mosse, salvo il vento che soffiava su quello scenario desolante e le lievi nubi di pulviscolo che, dal piazzale dove s'erano sfracellati i due, si sollevavano e ricadevano in un gioco perpetuo ed incomprensibile ad occhi umani.

Poi, improvvisamente, un piccolo cumulo di detriti prese a smuoversi, ed ecco comparire la sagoma barcollante del ragazzo, ferito in più punti ma non gravemente, che lentamente prese a muoversi in direzione del superbo dragone.

E, mentre il fantoccio generato poco prima dello schianto con la Muta-Simulacro iniziava a disfarsi, rivelandosi null'altro che un involucro inanimato, egli contemplò lo spettacolo della morte del Rathalos, e chinò il capo in segno di rispetto per quel magnifico dominatore dei cieli.

Infine si allontanò, con passo lieve e senza alcuna gioia nel cuore.
"Non si parlerà mai di me al passato !"
(Squall)
Greiver
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da Greiver »

Greiver voltò la testa. Qualcosa li stava inseguendo. Era da circa una ventina di minuti che lui e Ky stavano camminando per un’ampia strada, quella che sembrava ad occhio e croce una delle grandi arterie di Lindblum, pulita, ben curata e ricca di alberi lungo i marciapiedi. Quando aveva concentrato le energie del Vincolo nell’olfatto e nell’udito, per cogliere eventuali tracce di nemici, non aveva notato nulla di strano. Soltanto una sorta di sensazione, simile alla cappa che precede i terremoti. Anche lo Iaguaro era irrequieto. Si agitava, muoveva la coda e arruffava il pelo. Poi qualcosa, a nord, si era mosso. Per un istante il Cadetto lo aveva sentito distintamente, poi nulla, vuoto assoluto. Purtroppo il vento spirava contro di lui, coprendo gli odori, cosicché non poteva fare affidamento sul suo fiuto, come su quello dell’animale.

Greiver: Ky, corri ! Qualcosa ci segue, da Nord, ne sono sicuro !

Il rumore dei passi sull'acciottolato riempì tutto il circondario. Greiver arrancava, forse a causa dei chili di troppo, mentre Ky lo precedeva balzando agilmente da un masso all'altro, salvo fermarsi quando il suo padrone era rimasto troppo indietro, nonostante gli incitamenti di quest'ultimo a proseguire. Il Cadetto, piano piano, si accorse che il pericolo era reale. Sentiva qualcosa, alle sue spalle, ma non aveva il coraggio di voltarsi. Si illudeva che, forse, se non si fosse voltato, il misterioso nemico sarebbe sparito da sè.
Poi, quando un'ombra scura si stagliò sul suolo, proprio dove stava correndo, il ragazzo fu certo di stare per cadere. Le gambe tremavano, rifiutando quasi di muoversi, ma era la paura che qualcosa succedesse allo Iaguaro a spronare il ragazzo. Lentamente, la figura si rese visibile al cadetto, superandolo e facendo capire chi fosse in realtà la sua preda. Un'enorme Viverna si dirigeva verso Ky. Ad ogni battito delle ali membranose, marrone-cremisi, il Rathalos si avvicina all'animale che correva, con le zampe tese pronte a sollevare in aria il corpicino scattante. Greiver fu sul punto di cadere a terra. Il drago era deciso a prendere prima la preda piccola, per poi dirigersi verso quella più 'sostanziosa'. Fu come se un masso gigantesco lo colpisse in fronte; preoccupazione, rabbia, paura si accavallarono nell'animo del ragazzo.
Dopo qualche momento il Rathalos si abbassò, deciso ad afferrare Ky una volta per tutte. Quando fu a un poco più di un metro dal suolo, impedendo a Greiver di vedere la fuga disperata dello Iaguaro, aprì la bocca irta di denti. Poi, improvvisamente, salì di quota, girandosi per un attimo verso il ragazzo, che lo guardava impietrito. Ky, un corpicino che pendeva mollemente dalle fauci della Viverna, avevo tentato il tutto per tutto: quando aveva sentito il fiato caldo dell'inseguitore, aveva fatto finta di saltare verso destra, per poi balzare a sinistra. Ma non era bastato. Rapido, il Rathalos aveva per un pelo afferrato per il collo lo Iaguaro.

Se continua così gli spezzerà il collo ! Brutto str***o !

La rabbia incendiò l'animo del ragazzo. Con un rapido movimento Greiver estrasse dai foderi le Desert Eagle, poi iniziò a sparare. Molti colpi mancavano la bestia, mentre altri lo colpivano, salvo poi scontrarsi con la spessa corazza della Viverna; i bossoli cadevano a terra, alzando una piccola nube di polvere. La frustrazione gli impediva di mirare bene e per ritrovare il sangue freddo, Greiver dovette sforzarsi non poco.
Concentrò le energie nel Vincolo negli occhi, poi allineò le pistole e premette il grilletto.
Dall'urlo di dolore della bestia, il Cadetto fu certo di aver colpito il fascio di nervi che si accavallano nel collo. Il Rathalos iniziò a contorcersi, emettendo versi inumani. Così, mentre si dimenava, il corpicino dello Iaguaro cadde verso il suolo, dove Greiver lo stava aspettando con le braccia tese.

Non respira ! Speriamo che non...

Senza pensare, il ragazzo si buttò in un vicolo, sulla sinistra. Chiamarlo vicolo era eccessivo, più che altro era una sorta di quadrato tra due palazzi, chiuso su tre lati - dalle imponenti costruzione del quartiere, ricche di balconi - che ospitava soltanto quello che sembrava un cassonetto, non completamente accostato all'angolo fra due muri. Proprio lì il Cadetto si rifugiò sperando di non essere notato dalla Viverna. La paura della morte, di restare solo, senza il suo compagno di mille avventure, lo colpì in pieno. Era impossibile capire se fosse morto e solo svenuto, certo era che la ferita, che occupava la parte superiore del collo, incrosato di sangue, poteva essere sintomo di una danno più profondo...
Stare in quello spazio angusto, accoccolato vicino al corpo freddo di Ky, stava facendo impazzire Greiver, combattuto tra l'uscire, senza avere la certezza che il Rathalos se ne fosse andato e il restare lì. Il Cadetto fece un bel respiro, cercando di ragionare lucidamente. Attivò il Vincolo, ma non gli sembrò di percepire nulla; mentre si concentrava più a fondo, si rese conto che il calore stava aumentando a ritmo vertiginoso.
Nonostante il sudore che scendeva copioso, Greiver afferrò Ky evitando di toccare la ferita e uscì, buttandosi a destra. In un primo momento, non vide che una grande massa bianca, poi gli sembrò che gli fosse crollato il sole addosso. Fu una fitta di dolore lancinante al braccio destro a riportarlo alla realtà: il Rathalos aveva scagliato contro di loro una palla di fuoco per stanarli e, quando era scappato, aveva cambiato traiettoria, colpendolo per un soffio. Con orrore, notò che anche Ky era stato colpito: nonostante gli facesse da scudo con il corpo, il collo - che evitava di toccare - era stato nuovamente ferito.
Con le lacrime agl occhi, Greiver lo stese sul suolo dietro di lui, deciso a dare battaglia.

Prego solo che sia vivo... Un'altro colpo, sempre lì... Non ti permetterò di straziare ancora il suo corpo !

Il Cadetto estrasse dal fodero le Deagle. Non doveva avere esitazioni, stavolta; il bersaglio era facile, così non ci mise più di qualche secondo a premere il grilletto più volte, senza esitazione, senza timore. Odiava quell'essere immondo con tutto se stesso, non aveva più intenzione di fuggire, non dopo come aveva ridotto Ky. I proiettili si rivelarono ancora una volta inutili; il drago aprì le ali usandole come un grosso scudo. Il suono dei bossolo che colpivano gli arti e cadevano a terra, ammaccati, era per il ragazzo un sinonimo del suo fallimento nel proteggere lo Iaguaro. Poi vide il Rathalos tendere le zampe. I muscoli guizzarono, la tensione era alle stelle. La Viverna voleva caricare il ragazzo, provato ed inerme.
Greiver sorrise biecamente, deciso a non far arrivare la bestia al suo ambito pasto. Pinatò i piedi per terra, sfoderò i Katar e li incrociò all'altezza del volto in posizione difensiva. Più tardi, si rese conto di essere stato tanto folle da poter pensare di bloccare l'assalto della bestia con armi così esili.
Per un momento fu sicuro di avercela fatto. Per un momento - quando il Rathalos toccò i Katar - sentì tutto fermarsi. Per un momento. Poi volò all'indietro per un paio di metri, finendo contro il muro. Annaspò, cercando di respirare. La botta gli impediva l'afflusso dell'aria, cosicché temette davvero di morire soffocato. Poi finalmente riuscì a far arrivare un po’ d'aria ai polmoni, respirando affannosamente. Si rialzò, dolorante, ancora deciso a dare battaglia. Ogni volta che girava gli occhi, che vedeva Ky, la rabbia lo infiammava. Voleva ridurre il Rathalos come aveva conciato lo Iaguaro, sperando che avesse dei cuccioli affamati che lo attendessero. Dal canto suo, la Viverna squadrò dall'alto in basso il ragazzo. Cosa poteva spingere qualcuno a lottare per un essere già spacciato ? Perché si dava tanto da fare, contro un avversario troppo più potente di lui ?
Ma un forte legame fra due entità centuplica la forza, ridà vigore al corpo e spinge a mettere in gioco tutto se stesso. La Viverna lo avrebbe imparato a sue spese. Questo, e che la rabbia e le vendetta sono fonti di forza inesauribile per l'animo umano.
Non soffiava un alito di vento, né si sentiva alcun rumore, quando il Rathalos sollevò l'enorme coda, irta di punte.
Squadrò l'avversario, poi si decise ad attaccare. Il colpo partì senza esitazione, andando a schiantarsi contro il suolo e sollevando numerosissime schegge e frammenti di terreno, che volarono dappertutto. Poi il drago si sollevò in aria e batté vigorosamente le ali. Polvere, detriti e grossi massi, piovvero sul ragazzo, sdraiato sul corpo di Ky, per proteggerlo. Gli occhi iniziarono a lacrimare, l'odore del terriccio riempì la narici di Greiver. Era ora di chiudere la partita; un masso o un attacco avrebbero potuto per errore colpire l'animale, già ferito. Mentre i detriti cadevano a terra, il Cadetto estrasse due sfere dal diametro di 2-3 centimetri dalle pieghe della giacca. Le sollevò all'altezza del viso, guardando cupo l'avversario. Strappò due linguette e lanciò gli oggetti ai piedi del Rathalos. In quel lancio impresse tutta la sua rabbia, il suo dolore, la sua sofferenza, il suo odio. Poi si coprì gli occhi, dando un'ultima occhiata al luogo. Ampie volute di fumo salirono verso il cielo, molteplici fasci di luci si sprigionarono, verso ogni direzione. Era impossibile per chiunque vedere in quelle condizioni, e gli odori erano coperti dall'acre odore del fumo. Quasi per chiunque. Attivò il Vincolo, concentrando l'energia negli occhi. Ricordando la conformazione del luogo, gettò i guanti bianchi per terra, sfoderando le Nekade, e iniziò a salire lungo un muro. Ogni volta che le appuntite estremità degli strumenti penetrava i friabili mattoni, qualche frammento di roccia si staccava, e il ragazzo velocemente ritrovava l'equilibrio. Per fortuna, il suo obbiettivo era molto vicino; in nemmeno un minuto, Greiver raggiunse una balconata a circa tre metri dal suolo. Indubbiamente doveva essere attiguo ad un appartamento di una famiglia benestante, a giudicare dai vasi ornati finemente e dalle piante esotiche quanto frondose. Proprio tra quelle si accucciò il Cadetto, con il cuore in gola. Da lì poteva vedere Ky, accasciato a sinistra rispetto a lui.
Il fumo andava diradandosi, i raggi del sole dardeggiarono nel vicolo.
Il Rathalos, visibile ora a Greiver, era trepidante: perchè l'avversario era scappato se teneva così tanto alla vita dell'esserino ? Una trappola, sicuramente. Aveva gli occhi puntati sul cassonetto, dal quale contava di vedere uscire il ragazzo, avvicinandosi lentamente allo Iaguaro.
Mentre la Viverna avanzava, il Cadetto se ne stava fermo immobile, contando che il forte odore delle piante coprisse il suo. Stendendo le mani attraverso la grata, avrebbe potuto toccare il drago. Espirò lentamente; doveva cogliere l'attimo propizio, avrebbe avuto una sola chance. Così, quando il Rathalos si avvicinò con il muso al cassonetto, il ragazzo scattò. Aiutandosi con la mani, scavalcò con un balzo il parapetto, per ricadere quasi subito sul duro e freddo corpo della bestia. Subito si rese conto dell'avventatezza della mossa. Sentiva dolori su tutto il corpo, dovuti allo schianto, ma quello che più gli doleva proveniva della gamba. Con orrore, si accorse che nella coscia destra era conficcata una delle estremità acuminate della corazza del Rathalos, che non ne voleva sapere di stare fermo. Per scrollarsi di dosso il nemico, prese a contorcersi, agitando la coda a qualche metro dalla testa del ragazzo.
Greiver sapeva che doveva colpire l'unico punto che sapeva essere scoperto, il collo.
Mentre cercava di raggiungerlo, facendo scattare i Katar, sentì la testa farsi leggera e gli occhi appannati. Possibile che la corazza e gli spunzoni sul corpo delle bestia fossero avvelenati ? O forse era solo la stanchezza ?
Puntellandosi col Katar, Greiver alzò il busto, cercando di strisciare sul corpo in volo del Rathalos, per raggiungere il suo punto debole.

Non ce la faccio... Il corpo mi scoppia... Le braccia non mi rispondono...

Una lacrima rigò la guancia del Cadetto. Ogni scossone, arretrava un pochino, rischiando di essere sbalzato giù. Il Rathalos lo avrebbe sbranato, insieme a Ky. Non lo avrebbe salvato. Non avrebbe mantenuto la promessa che gli aveva fatto. Ancora una volta. La forza della disperazione colse Greiver. Stese il braccio, piantò le Nekade nel corpo della Viverna e cercò di spingersi, come un rocciatore poco esperto. Dopo aver ripetuto il movimento, Greiver si trovò schiacciato contro la corazza dura e fredda, che gli faceva senso ora più che mai, ma che - perlomeno al tatto - sembrava farsi più piccola.

Ky ! Ci stò provando... Perdonami per questo... Non volevo che succedesse !

Cinse con le mani quello che sembrava la parte inferiore del collo della Viverna, essendo più flaccido del resto della corazza. Mentre il Drago lottava per rimanere in aria, con un carico così pesante e allo stesso tempo si muoveva come un ossesso per scrollarsi via lo stesso, il ragazzo sentì il braccio farsi pesante. Tentò di fletterlo, inutilmente, per finire la Viverna. Quando stava per rassegnarsi, sentì in fondo all'animo una sensazione simile alle fusa di un felino, morbido, rassicurante. Gli bastò.

Ky, ci devo riuscire, per te... E' colpa mia. Non so dove andrò a colpire, non so come finirà per noi due... Però affronteremo tutto insieme. Qualsiasi cosa ! Anche...

Senza avere il coraggio di andare avanti, con gli occhi che lacrimavano per il vento, Greiver alzò uno dei Katar. Poi tese il braccio. Sentì qualcosa che si muoveva, poi le energie lo abbandonarono.
Buio.

Quando Greiver aprì gli occhi, ci mise qualche secondo a capire quello che gli era successo. Il solo era ancora alto nel cielo, e numerosi corvi stavano appollaiati sui cornicioni dei palazzi, visibilmente delusi dal ragazzo, ancora vivo, seppur indolenzito dappertutto. Ricordando lo scontro, il Cadetto spostò gli occhi sulla masse marrone-nera che gli stava davanti, non notata in un primo momento. Il Ratahlos giaceva davanti a lui, in un lago di sangue, ormai fango, con una grossa ferita nella parte inferiore del collo, che si estendeva anche sulla mascella. Allora il ragazzo si dedicò a Ky. Non essendo un medico, non sapeva come cercare il battito del cuore. Allora concentrò le energie del Vincolo nel tatto. Poggiando le mani sul petto dello Iaguaro, sentiva distintamente tutto il suo corpo, pulsare, all'unisono. Esaminò la ferita, tirando un sospiro di sollievo. Il morso del drago lo aveva preso sul collo, ma aveva colpito la massa grassa subcutanea, utilizzata dalle madri per prendere i cuccioli per la collottola, presente in un felino ancor abbastanza giovane. Il sangue era dovuto ai numerosi capillari recisi. Inoltre il fuoco eruttato dalla bestia, che pure quello aveva colpito il collo, era servito a fermare l'emorragia, 'cuocendo la pelle'.

Greiver: Non dobbiamo più fare cose come queste, eh ? Per fortuna che ho preso qualcosa dal negozio di pozioni della Guenda. Non volevo si ripetesse l'esperienza della scorsa sagra...

Il Cadetto prese qualche benda e un paio di boccette dalla veste. Poi iniziò a medicare lo Iaguaro, sentendo che ogni ferita che curava, ne sanava una nel suo animo.
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Re: sagra di caccia a lindblum

Messaggio da Drio »

Spada attaccata dietro la schiena, revolver nella fondina pronta per essere estratta; pronti... partenza... VIA!!!
Mi lanciai per le strade di Lindblum pronto nuovamente a dar la caccia ai mostri e rimanere in classifica, purtroppo in questa edizione fratellone Ruben faceva da giudice e non da cacciatore ma... vabbè; un avversario in meno anche se è un peccato, volevo almeno una volta superarlo ed essere io davanti a lui ma anche senza di lui potevo provarci ad essere primo.
Cominciai a girare per le strade della città che però sembravano completamente deserte, non un anima viva... Che sia finito in una zone abbandonata dove non ci sono mostri?!
Ma uffa sarebbe stato il massimo della sfortuna!!!
Girari per quasi una mezz'ora per i vicoli delle strade senza trovare traccia di un mostro.

§ Questa edizione è proprio sfortunata per me... §

Mentre pensavo a quello cominciai a sentire un rumore strano, sembrava quasi il rumore di un fischio che però pian piano si fece sempre più forte dietro le mie spalle.

D: Ma che?!

Voltandomi vidi un mattone che mi arrivò addosso a tutta velocita dritta verso il volto, misi le braccia incrociate davanti al mio viso per poi essere scaraventato a terra per il forte impatto col mattone che si sbriciolò al botto.

D: F**K!!!

L'impatto era stato fortissimo e le braccia mi facevano un male assurdo.

D: Che botta...

Nel dire quello vidi altri mattoni cominciare ad arrivarmi addosso a tutta velocità senza capire chi fosse a lanciarli, estrassi la mia spada per poi cominciare a saltare all'indietro a e colpire i mattoni che continuavano ad arrivare imperterriti; però erano troppi e non potevo resistere a lungo quindi mi lanciai dietro a un vicolo sperando di ripararmi ma per mia sfortuna i mattoni deviarono verso il vicolo in cui mi ero nascosto.

D: Ma porca p*****a!!!

Sembrava che non finissero mai.

D: PROTECT!!!

Castai uno scudo attorno a me per resistere a quella raffica di mattoni che non sembrava mai finire e si sfracellava di continuo contro il mio scudo.

§ Dovrà pur smetterla prima o poi... §

Neanche a dirlo apposta sembrava che la tempesta fosse finita... o ha finito i mattoni oppure deve recuperare le energie.
Rimasi con lo scudo castato mentre tenevo pronta la spada per un qualunque attacco, dopo pochi minuti sembrava essere tornato il silezio e la cosa non mi andava a genio, troppo silenzio volevano dire guai in vista; difatti mentre attendevo pronto a reagire a qualunque attacco mi accorsi che qualcuno disperse il mio scudo per poi lanciarsi verso di me con una doppia falce.
Parai con la spada la falce per poi spingerlo via con un onda di energia, era un templare oscuro che sembrava infuriato nei miei confronti.

D: Svegliato col piede sbagliato?

Il templare non diede ascolto alle mie parole e si scaraventò addosso a me tirando un forte grido di battaglia, con la sua doppia falce cominciò a farla roteare contro di me senza sosta mentre io cercavo di parare i suoi attacchi con la spada ma la faccenda era più complicata del previsto data la maestria con cui muoveva la sua arma e la difficoltà di parare due lame con una sola.
Saltai all'indietro e sparai 3 colpi verso il templare che facendo roteare la spada deviò tutti i colpi come se nulla fosse.

D: Maledetto infame!!!

Mentre atterrai al suolo piantai la spada al suolo.

D: Radici stritolanti!!!

Dal terreno vennero fuori delle enormi radici che circondarono il templare e gli bloccarono i movimenti tenendolo completamente bloccato, mi avvicinai a lui e dissi.

D: Adesso come farai a muoverti?

Il templare fissandomi fece una smorfia e cominciò a ricoprirsi di fiamme nere che bruciarono le radici che lo bloccarono per poi levitare al suolo e con la mano indicarmi il gesto di farmi avanti.

D: Non rifiuto di certo il tuo invito.

Mi scagliai verso il templare puntandogli nuovamente la pistola ma stavolta incanalai i proiettili di energia magica per poi sparare dei proiettili Thunder che il templare faticò a fermare dato il forte impatto; dopo che parò il secondo proiettile ci ritrovammo faccia a faccia con me che facevo forza con la spada mentre lui cercava di respingermi con il bastone della falce.
Mentre le nostre forze si mettevano a confronto per vedere chi dei due era più forte all'improvviso lo sguardo cel templare si volse verso l'alto e la sua espressione divenne un espressione di terrore, nel vedere il suo sguardo mi voltai anche io per vedere cos'era e vidi un enorme ombra nera nel cielo dalla quale partì una sfera infuocata che colpì in pieno tutti e per poi essere scaraventati al suolo con enorme potenza per via dell'urto.

§ Che... che cos'era? §

Mentre pensavo a quello vidi l'ombra nera avvicinarsi sempre di più poi vedere una enorme zampa che mi bloccò al suolo e gli occhi color azzurro cielo di un Rathalos che mi fissava vedendomi come il suo pranzo, la viverna aprì la bocca per poi avvicinarsi sempre di più alla mia testa mentre io rimasi bloccato al suolo vedendo la morte in faccia.

§ è la fine... §

O almeno così pensavo quando vidi il templare lanciarsi sulla zampa della viverna infilzando la falce con un enorme potenza, la viverna a quel colpo mollò la presa permettendomi di alzarmi e allontanarmi dal Rathalos che con un enorme codata colpì il templare lanciandolo verso il muro per poi aprire la bocca e lanciare la sfera di fuoco su templare, prima che venisse colpito scagliai un protect davanti a lui per reggere il forte impatto della sfera infuocata per poi scagliarmi verso la viverna che con la coda dell'occhio notò la mia carica e quindi spiccò un balzo verso l'alto per poi tirare 3 sfere infuocate che presero in pieno sia me che il templare facendoci rotolare di qualche metro a terra.
Ci rialzammo entrambi con i vestiti che stavano lentamente bruciando, passai la mano sulle parti che bruciavano per spegnere il fuoco mentre il templare faceva fatica rialzarsi, anche se eravamo senza forze l'aiutai a rialzarsi mentre il Rathalos stava atterando fissandoci con rabbia pronto a caricarci; il templare appena vide che stava per colpirci coprì i miei occhi con la mano mentre con la falce fece partire un flash potentissimo che stordì il Rathalos che sembrava quasi essere diventato cieco dalla potenza di luce.
Mentre la viverna si agitava per il forte impatto di luce io e il templare ci guardammo per poi voltarci verso il Rathalos e con le poche forze rimaste ci caricammo di energia e in una frazione di secondo ci trovammo entrambi alle spalle diverse immobili con le armi sguainate mentre dal Rathalos cominciarono a comparire una lunga serie di tagli che esplosero in una serie continua di schizzi sangue per poi cadere al suolo e chiudere gli occhi.
Ci fissammo un attimo per poi distanziraci e metterci in posizione di battaglia anche se eravamo stremati, non riuscivamo neanche a muovere un muscolo da quanto erano doloranti.

§ Se faccio un passo falso finisco male... §

Ma all'improvviso le lame della falce si ritirarono e il templare fissandomi fece a fatica un inchino, rimasi impressionato da quel gesto che rimasi per qualche secondo fermo per poi ritorare anche io la spada e fare a fatica anche io un inchino; quando rialzai la testa mi ritrovai a un palmo dal naso il templare con in mano un piccolo gioiello luminoso che poi era un orecchino fatto di un materiale simile al diamante e me lo mise all'orecchio, feci un cenno con la testa per ringraziarlo per poi stringerci la mano e vedere il templare andarsene mentre io rimasi qualche minuto fermo per riprendere fiato e bendare le mie ferite per poi tornare alla base.
Bloccato

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