La raffigurazione del Fico ha assunto un doppio e opposto significato, di fertilità e benessere ma anche di peccato e lussuria.Hyam ha scritto:Siccome siamo in tema, qualcuno sa se le foglie di fico hanno un significato allegorico?
Nel senso, perchè proprio le foglie di fico?
Non potevano essere di lattuga?
Secondo la leggenda Gea, per sfuggire a Giove che la stava inseguendo con l'intenzione di colpirla con le sue saette, viene salvata dal figlio, il titano Siceo. Questi salva la madre facendo crescere un fico, all'interno del quale Gea riesce a sfuggire alla collera del dio. Per questo motivo si diceva che il fico non viene colpito dai fulmini. Nell'antica Roma alla pianta si attribuisce un valore positivo di fertilità e benessere: è l'albero delle origini di Roma.
Si racconta infatti che la cesta in cui Romolo e Remo erano stati abbandonati in balia delle acque del Tevere si era miracolosamente fermate sotto un fico selvatico.
L'immagine del fico nell'ambito dei testi sacri ha assunto una valenza negativa e positiva allo stesso tempo. Secondo quanto riportato dalla genesi i progenitori, dopo avere mangiato il frutto dell'albero della conoscenza, si coprirono con foglie di fico.
in base a tale episodio, e poichè il testo biblico non ne rivela la specie, l'albero della conoscenza, comunemente considerato un melo, viene talvolta identificato con un fico.
in altri passi della bibbia invece l'albero e il suo frutto assumono un significato positivo di prosperità e salvezza.
Origini mitiche: Mele di Atalanta e Ippomene; il pomo della discordia; giudizio di Paride.Hyam ha scritto:A proposito, la mela?
Assonanza con il latino?
Ma se è assonanza con il latino di "male"? come fa a essere nella bibbia? non era un altro il frutto in origine?
La mela forse più famosa è quella contesa tra Venere, Minerva e Giunone e assegnata da Paride alla dea dell'amore. Di lì a poco sarebbe scoppiata la guerra di, dato che me la censura Tr...
La mela è prottagonista di un'altro mito, quello che racconta della bellissima Atalanta battuta nella corsa dal giovane Ippomene. Il ragazzo per vincere getta per tre volte lungo la pista tre mele d'oro donategli da Venere. La fanciulla, irresistibilmente attratta da questi frutti, si ferma per tre volte a raccoglierli perdendo così la gara.
Nell'ambito della religione cristiana la mela è per tradizione il frutto proibito. é divenuta così simbolo della caduta dell'uomo. In realtà le sacre scritture non rivelano a che specie appartenga l'albero della conoscenza. Poichè in latino la parola malum significa sia melo che male, si è conseguentemente dedotto che tale albero fosse proprio un melo.
Non esiste cultura che non abbia adorato o temuto il serpente, animale caratterizzato da un simbolismo polivalente di morte, malvagità, ma anche vita, rigenerazione, fertilità, guarigione.
Numerosi sono gli episodi mitologici che hanno come prottagonista il serpente, considerato come forza del male che provoca la morte, ma anche come immagine positiva: Esculapio, il dio della medicina, ha come attributo il serpente probabilmente in quanto la caratteristica del rettile di cambiare pelle è stata interpretata quale simbolo di rinascita e guarigione.
Nei testi sacri il serpente è l'incarnazione del male e del demonio, è il terribile tentatore di Adamo ed Eva. In seguito Dio punisce il popolo d' Israele nel deserto inviando serpenti velenosi e quindi ordina a Mosè di costruire il famoso serpente di bronzo dal potere curativo. Nelle allegorie profane in genere simboleggia i vizi e il male. Infine l'immagine di un serpente che si morde la coda, l'Uroburo,raffigura il ciclo dell'eterno ritorno e dell'eternità.
Con il mito della nascita di Eva dalla costola di Adamo la tradizione biblica sancisce l'avvenuta separazione (spirituale, fisica e psichica ) dei due piu importanti principi cosmogonici.
Nel libro della genesi è descritta come l'elemento attivo e superiore della coppia primordiale.
La sua sete di conoscenza esprime un amore totalizzante per la vita e le sue manifestazioni: mangiare il frutto proibito significa abbracciare l'esistenza in tutti i suoi aspetti,partecipare del bene come del male. Questa caratterizzazione positiva di Eva si ritroverà nei trattati alchemici rinascimentali e nella letteratura biblica e cabalistica, dove incarna la prima espressione della sapienza.
L'albero rappresenta l'asse e il centro mistico del cosmo e l'elemento di congiunzione tra il mondo sotterraneo (le radici), quello terrestre (il tronco) e la dimensione celeste (la chioma).
Cosmo vivente, in continua generazione, l'albero è l'immagine della vita nella sua totalità. Per questa ragione era venerato presso quasi tutti i popoli del mondo.Il libro della Genesi colloca all'interno del giardino dell'Eden l'albero della vita e l'albero del bene e del male, dal cui legno verra ricavata la croce di Cristo. come la croce, essi sono simbolo della morte e della resurrezione. Rappresentata attraverso il germogliare dei virgulti dopo il riposo invernale e veicolo dell'ascesa spirituale. Come simbolo