A parte questo, non è che il suo morale potesse definirsi molto migliore. La partenza di Lenne gli aveva lasciato una spiacevole sensazione di tristezza. Sentiva forte e oppressivo il tempo che passava e che lasciava dietro di se una scia di cambiamenti. E a Ruben, i cambiamenti avevano sempre fatto un po paura.
Ad aggravare ulteriormente questo suo stato di depressione, gli era arrivata tra capo e collo la notizia di un'altra partenza pesante. Quella stessa mattina Otta non si era presentata in ufficio ma aveva lasciato sulla sua scrivania un piccolo e discreto biglietto con poche parole...
"Mi dispiace davvero lasciare il tutto peso del Garden sulle tue spalle. Non so neanche se ci rivedremo in futuro. Se così non dovesse essere, ti auguro ogni genere di successi e felicità."
Tutto qua. Non c'era nessuna spiegazione del motivo per il quale avesse deciso di sparire. Motivi personali? Problemi a Cleyra? Se Otta aveva accuratamente omesso i motivi della sua partenza Ruben pensò fosse suo desiderio non si indagasse oltre e decise di assecondarla.
La casella di posta elettronica sembrava esplodere. Almeno una mezza dozzina di mail provenivano dall'Ordine dei Garden. C'erano disposizioni su disposizioni. Evidentemente Otta aveva avvisato anche l'Ordine della sua partenza. Attraverso la porta del suo ufficio rimasta aperta Ruben poté scorgere la sagoma di Tidus passare per il corridoio.
"Tidus!"
Si udirono i passi del Commander fermarsi di botto e quindi il suo volto fare capolino attraverso gli stipiti della porta.
"Chiamavi me?"
"No. Mia suocera."
"Che c'è?"
"Volevo sapere come stavi. So che tu e Lenne eravate molto..."
Estheim non rimase sorpreso della richiesta di Ruben. Quella domanda se l'aspettava e aveva già deciso cosa rispondere con anticipo sufficiente a non permettere a Ruben di concludere nemmeno la frase.
"Aspetta, aspetta! Perché d'un tratto inizi a comportarti da fratellone protettivo?"
"Ero solo preoccupato" rispose il vicepreside sinceramente.
"Non esserlo." fu la risposta piccata del Commander che senza ulteriori indugi si voltò e riprese a camminare con passo spedito verso la sua destinazione.
Neanche Ruben rimase sorpreso della reazione di Tidus, ma non intendeva arrendersi allo stato gelido in cui la loro relazione di amicizia versava.
Prese il telefono e chiamò la sala motori. Rispose Leon.
"Il Garden supremo anela la nostra presenza prima possibile."
"Avverto tutti che stiamo per aprire un varco." rispose Leon interpretando le parole di Ruben.
"Non è necessario. Andremo per vie ordinarie e ... faremo il giro lungo."
"Oh! Capisco. ... ... ... No, veramente non capisco. Che sta succedendo?"
Ci fu una pausa così lunga da spingere Leon ad assicurarsi che Ruben fosse ancora in linea.
"Ruben?"
"L'Ordine dei Garden scioglie momentaneamente il personale del Rinoa's Garden."
Questa volta fu il turno del pilota di rimanere in silenzio. Ci mise qualche secondo di troppo a formulare la domanda seguente.
"C'entra in qualche modo la sparizione di Otta?" (La notizia a quanto pare si era diffusa molto velocemente. Ruben non finse di sorprendersi)
"Sinceramente non lo so. Ma sicuramente la sua improvvisa assenza ha contribuito in modo diretto a questa decisione."
"Allora procedo col decollo e ... prenderò la strada più trafficata."
Ruben era fiducioso del fatto che anche quest'ultima notizia avrebbe fatto in breve tempo il giro del Garden.
Non aveva fatto in tempo a riagganciare l'apparecchio che l'ultima e peggiore notizia che Ruben avrebbe ricevuto in quella giornata si presentò davanti la porta della presidenza.
"Ruben? Ti disturbo?"
"Oh! Ciao Andrew. No, non disturbi affatto. Entra pure!"
Ruben non pote fare a meno di notare l'espressione tutt'altro che allegra del dottore neo anziano.
"Hai un'espressione da funerale. Problemi con Leonely?" chiese il vice un po preoccupato.
"No, lui sta bene. Almeno fisicamente. Il suo risveglio è solo una questione di tempo. Quando il suo corpo e la sua mente impereranno a convivere con i nuovi poteri che ha acquisito riaprirà gli occhi."
"Bene. E' un sollievo saperlo. A proposito volevo ringraziarti di essere venuto fin qua per controllare Lon e per la tua discrezione con il consiglio dell'Ordine."
"Non dirò nulla dei nuovi poteri del cadetto a meno che questi non si rivelino pericolosi per l'Ordine."
"Noi speriamo che questo non accada mai." fece Ruben sorridendo.
"Ad ogni modo" riprese Bryne "la mia visita e la mia espressione facciale erano dovute a una notizia poco piacevole che riguarda ... la tua salute."
Andrew non osò spingersi oltre con le parole ma attese una reazione di Ruben.
"Riguarda l'incidente di qualche giorno fa?"
"Si. Purtroppo gli effetti di quell'"incidente" sono stati peggiori di quanto ci si potesse aspettare. Molto peggiori."
Ruben socchiuse gli occhi in un'espressione rassegnata. Poi li riaprì e guardo negli occhi il dottore rimanendo in attesa che rivelasse cosa gli avrebbe riservato il suo triste futuro.
"Non mi risulta che dovessimo andare in campeggio!" esordì Drizzt deridendo Ruben per il carico che portava.
"Ogni cosa può essere utile!" ribatté il vice. Poi continuò sottovoce "Che ci fa LUI quì?"
"L'ho convinto a venire con noi. Mi sembra in gamba e magari ci potrà essere di aiuto."
"Sciocchezze. E' meglio non chiedermi nulla. Piuttosto, muoviamoci prima che cambi idea..." intervenne Lavitz che non sembrava molto contento di aggregarsi ai due.
Il Garden era in fermentazione. Ognuno si preparava per quando avrebbe dovuto lasciare il Garden. Dove sarebbero andati? Cosa avrebbero fatto? Ruben non poté fare a meno di preoccuparsi delle loro sorti. ma in fondo erano grandi e vaccinati. Se la sarebbero cavata.
Una piccola folla di SeeD e cadetti era arrivata per salutare i tre Commander in partenza. Ruben ne abbracciò diversi. Aura era in lacrime. Paine sembrava sollevata di toglierselo di torno ma anche a lei in fondo dispiaceva doversi separare. Tidus non si fece vedere ma osservò da lontano con aria triste la sua partenza. Il vice salutò anche Sirius con un gesto della mano e questi gli rispose con un accenno d'inchino. Infine quando la folla si disperse i tre Commander si riunirono davanti alla porta.
"Allora" riprese Ruben diretto a Drizzt "andiamo a riprenderci l'amico che ci è stato tolto."