Ho acquistato la PS3 una settimana fà, solo ed esclusivamente per poter giocare a MGS4, e oggi sera ho visto scorrere i titoli di coda del gioco dopo 22 ore e poco più.
Devo dire che finire il gioco mi ha lasciato con un sapore agrodolce, non perchè sia rimasto deluso o qualcosa del genere, tutt'altro. La mia impressione ultima è che Kojima si sia trovato obbligato a rispondere a tutti i quesiti lasciati in sospeso dalla trama (infatti dichiarò che MGS2 sarebbe stato l'ultimo capitolo) che lui aveva intenzione di lasciare inevasi. Da questo deriva secondo me il fatto che MGS4 sia stato un esperienza per me spiazzante. Devo essere sincero, non mi aspettavo un capitolo finale così. Non riesco in questo momento a spiegarmi meglio, ma prima o poi troverò le parole
Comunque passiamo a una valutazione finale del gioco alla luce della mia partita (non vi fa ne caldo ne freddo, ma dovete comunque sorbirvela
):
-Realizzazione tecnica: Premetto che non l'ho giocato su un televisore HD e la resa grafica ne risente, ma malgrado ciò MGS si dimostra una volta di più capace di settare nuovi traguardi tecnologici. Parliamoci chiaro, non è certo la miglior grafica vista sulla Next Generation, e non fa cascare la mascella come faceva invece il famosissimo primo trailer di Sons of Liberty, ma Kojima ha dimostrato sempre di essere in grado di ammantare i suoi giochi di una cura per i dettagli e di una serie di tocchi di classe che fanno si che i suoi giochi siano graficamente migliori di molti altri tecnicamente uguali. Detto ciò la grafica è ciò che meno mi interessa in un gioco, ma ci tenevo comunque a sottolineare come su un hardware ancora poco "praticato" la Kojima Productions lasci comunque il suo segno inconfondibile. Ci si chiede come sarebbe un fantomatico sequel...
-Gameplay: Obiettivamente MGS4 non ha in nessun modo rivoluzionato il gameplay della saga. Chiunque sia passato da Snake Eater si sentirà a casa. Devo dire che dal punto di vista della giocabilità questo è indubbiamente il miglior MGS di sempre. Kojima ha secondo me giustamente scelto di non stravolgere una formula già ottima ma l'ha ampliata a dismisura nell'intento di offrire al giocatore la massima libertà nel gestire le varie situazioni e dandogli la possibilità di plasmare l'intera esperienza sui propri gusti. Come sempre in MGS tali raffinatezze divengono evidenti sopratutto se si rigioca il titolo, cosa che ho intenzione di fare immediatamente, ma salta subito all'occhio che seppur non sia stata appunto stravolta la formula di gioco ha accentuato la libertà offerta da MGS3, fino ad arrivare al punto di offrire al giocatore la possibilità di finire quasi tutto il gioco fregandosene dello stealth e adottando una tecnica che sa più da Rambo impegnato in una guerriglia metropolitana. Secondo me questa è ciò che veramente si può chiamare libertà in un gioco. Non la finta libertà data dal giocazzeggio di un GTA, ma il designer del gioco che ti mette in un contesto ostile nel quale sei un corpo estraneo tra due fazioni in guerra e che ignorano la tua presenza e ti dice "Ecco. Questa è la situazione; Tu devi compiere tale obiettivo e per arrivarci puoi usare qualsiasi mezzo. Io ti fornisco tutti gli strumenti necessari, spetta a te decidere cosa fare...". Tra il percorrere i vari livelli a spron battuto, freddando chiunque si pari davanti con un arsenale da far invidia all'A-Team e lo strisciare silenzioso e invisibile celato alla vista di tutti come semplici passanti in una guerra che non ci riguarda si dipana una libertà di azione quasi illimitata, che chiede al giocatore di inventarsi da se il proprio gioco. L'unico problema che qui potrebbe sorgere è che se dai troppa libertà al giocatore questo tende ad attuare la tattica più elementare e che spesso è anche la meno divertente, ma la genialità di Kojima sta in questo. Così come permette di scegliere tra una vasta offerta di livelli di difficoltà, da quello più risibile a quello più improbo, nello stesso modo lascia che il giocatore si modelli da se il proprio gameplay là dove altri stealth-games come ad esempio Splinter Cell non lasciano nessuna libertà di scelta e offrono una sola possibile via di risoluzione per i problemi che man mano si pongono al giocatore.
Quindi alla luce della mia esperienza della saga e dei VG in generale MGS4 è dal punto di vista del gameplay un capolavoro assoluto.
-Trama: Credo che questo sia l'elemento princupale che abbia spinto i fans ad aspettare febbrili questa opera. Credo che mai come in questo caso un gioco sia stato a tal punto aspettato e riverito. D'altronde chiudere definitivamente o almeno simbolicamente una saga come quella di Metal Gear Solid è un compito non da poco. Come già premesso non mia spettavo un finale così. Mi ha lasciato dentro una serie di emozioni contrastanti che mi è difficile districare ma tra i quali, più che l'esaltazione che mi aspettavo, domina la melanconia e un vago senso di tristezza. E' alquanto evidente che questo capitolo è stato pensato per chiudere definitivamente la faccenda Sons of Liberty di cui è l'ideale continuazione, e si vede. La trama mi ha lasciato parecchi punti oscuri o nebulosi che devo ancora chiarire con un seconda partita, e in generale il sapore abbandona decisamente la svolta intrapresa in MGS3, molto più classica e lineare ma anche meno schizofrenico per tornare ad abbracciare tematiche già affrontate in MGS2 rispetto al quale queso capitolo mi sembra comunque molto meno complesso da affrontare e molto meno disorientante. Alcuni punti mi sembrano un pò forzati, e in generale si capisce la difficoltà di Kojima nel chiudere in modo esaustivo una saga che ha fatto delle mezze-verità e dei continui colpi di scena il suo marchio di fabbrica, e alcune scelte mi sembrano un pò troppo "facili" e prevedibili, ma questo è forse il modo migliore per chiudere l'era di Snake. Dietro l'apparente happy-ending si cela un velo di malinconia che fa prefigurare questo capitolo come il testamento spirituale di Solid Snake prima di qualsiasi cosa. Non voglio in questo momento proseguire per non spoilerare nulla di ciò che è secondo me un vero regalo che tutti i fans dovrebbero farsi, ma credo che ci sarà modo di riparlarne, e lo farò ben volentieri, confrontando impressioni e idee...
In conclusioni direi che, più della maggior parte dei giochi odierni, MGS4 è un gioc al quale conviene avvicinarsi solo se si ha già spolpato i sequels. Intendiamoci, da solo val bene l'acquisto di una PS3 e anche i neofiti possono trovare in esso uno dei migliori videogiochi di sempre, ma è impossibile apprezzarlo se non si è seguito la saga del principio. Vorrebbe dire perdersi la trama nella sua interezza, e sopratutto non scorgere una miriade di citazioni, ammiccamenti e piccole idee di cui il gioco è prodigo nei confronti di chi è cresciuto con Snake, e con lui ha visto pian piano gli anni passare. Perchè se Solid Snake è ormai diventato Old Snake, anche noi siamo invecchiati, e ritrovarlo è come ritrovare un vecchio amico. Quel "Made you waiting uh?" con cui accoglie il giocatore dopo il caricamento iniziale è in tal senso ben più di una gag...
In definitiva il giusto coronamento per una saga leggendaria. Uno dei più grandi videogiochi di sempre, che una volta ancora setta nuovi standards con cui i programmatori di oggi e domani non potranno non fare i conti. E di nuovo un successo travolgente per Hideo kojima, secondo me il più grande artista che il settore videoludico abbia mai visto operare.