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Il 12 Maggio 2017 si è svolto a Milano il “Distant Worlds: Music From Final Fantasy“, manifestazione musicale creata dieci anni fa da Uematsu e che ha portato nel corso del tempo il concerto in varie parti del mondo (tutte le info qui).

Il concerto ha avuto luogo al teatro Linear Ciak di Milano, ed oltre ad essere stato un’occasione di ascolto delle canzoni che hanno fatto da colonna sonora ai titoli che ci hanno accompagnato per buona parte della nostra vita, è stato un punto d’incontro per i fan che si riunivano da “Mondi Distanti“, legati dall’unica passione nata da quando eravamo bambini, ossia quel videogioco che tra i vari pregi tecnici aveva anche la “musica“.

Eravamo piccoli quando ascoltavamo la “musica” nei giochi, non sapevamo chi fosse a curarla, come la faceva. Sappiamo solo che quella “musica” la canticchiavamo quando eravamo fuori, la ripetevamo nella nostra testa, cercavamo dei modi per ascoltarla il più possibile, Oggi, a distanza di vent’anni dal primo Final Fantasy arrivato in Europa, la “musica” è sempre presente nei nostri lettori multimediali e abbiamo avuto la fortuna di avere una tappa italiana del concerto più grande dedicato alle OST di Final Fantasy.


Teatro Linear Ciak, compagno anche lui della nostra avventura

 


Part 1: Before

Tutto inizia il 14/09/2016, quando vengono annunciate le tappe del nuovo Distant Worlds. Nello stupore generale di quella mattina, non capendo se fosse uno scherzo in ritardo o un errore degli organizzatori. Invece era tutto nero su bianco: il concerto da noi tanto ambito sarebbe arrivato a Milano il 12/05/2017, con preorder a partire dal 22/09/2016.

Cinque diversi settori, ognuno con prezzi crescenti, sarebbero stati disponibili all’acquisto per il Teatro Linear Ciak. Il gruppo telegram del Diary (t.me/rinoadiary) ha iniziato ad organizzarsi per vedersi, incontrarsi, unire i preorder per stare insieme: i Mondi Distanti stavano iniziando a riunirsi. Otto lunghi mesi di attesa sono trascorsi, durante i quali pian piano l’ansia cresceva ma anche la voglia di incontrarsi.

E così si arriva a quella data che non sembrava mai arrivare, a quell’ora che non sembrava mai giungere. Fuori dal teatro Linear Ciak si cominciava già a vedere una fila di persone, alcune in cosplay, alcune in fila già da ore, con l’obiettivo di stare insieme alle persone che di lì a breve avrebbero condiviso la loro stessa esperienza. Persone varie, figure più o meno conosciute in ambito italiano, incontri desiderati e sperati da tanto tempo. Tutto fuori da un luogo prima dell’esibizione musicale. Il potere del Distant Worlds è anche questo.


Vari membri del gruppo telegram del Rinoa’s Diary. Foto di ~ shiva


Nell’anticamera era possibile acquistare del merchandise ufficiale (CD, magliette e il peluche del Chocobo) oltre a poter visionare il poster ufficiale della manifestazione.

Dopo qualche trafila burocratica finalmente si può entrare a teatro: il concerto si accinge ad iniziare, verso le 21.10.


Poster pubblicitario affisso a teatro


Part 2: Distant Worlds

Adesso è difficile dire se effettivamente il teatro fosse pieno, probabilmente qualche posto vacante c’era. Ma nel nostro ricordo ci sarà sempre un Linear Ciak pieno fino all’orlo, con persone più o meno appassionate della saga.



Inizia…

Dopo qualche minuto di attesa, parte il Prelude, il Crystal Theme, una delle canzoni più importanti della saga, per farci capire che eravamo nel posto giusto. Ma per non farsi mancare nulla, subito la Philharmonic Royal Orchestra, guidata da Arnie Roth, avvia l’esecuzione di Liberi Fatali (FFVIII), colonna sonora trainante di uno dei migliori filmati d’apertura della saga.

Dopo una piccola Fanfare riprodotta dal coro, Arnie Roth prende il microfono in mano, dimostrandosi un ottimo frontman capace di intrattenere il pubblico. Dopo vari ringraziamenti all’amico Nobuo Uematsu e a tutti coloro che hanno reso possibile l’evento, il direttore d’orchestra si gira e continua col suo lavoro: farci emozionare.


Le prime due tracce della manifestazione canora


Il concerto va avanti con stacchi di Arnie Roth ogni due canzoni, passando da Not Alone (FFIX) ed il Main Theme – Final Fantasy VII, continuando con Blinded By Light (FFXIII) e Balamb Garden – Ami (FFVIII), riprendendo con la new entry Apocalypsis Noctis (FFXV) e Cosmo Canyon (FFVII).

A quel punto Arnie Roth decide di sorprenderci proponendo non uno, ma un intero medley di Chocobo’s Theme, passando per Mambo e Aloha senza dimenticarsi di Electrica e Cinco. Memorabile il C-H-O-C-O-B-O su schermo e cantato, prima sorta di interazione tra noi e il maestoso lavoro dell’orchestra.


Apocalypsis Noctis, new entry di questa edizione del Distant Worlds


Dopo il tema dei pennuti arriva la pausa, con varie pubblicità su schermo (FFXII, Episode Gladio, Omen) prima di riprendere con una nota, una singola nota che è conosciuta ai più per essere la prima nota a riprodursi dopo aver premuto “New Game” sul settimo titolo della Fantasia Finale ed aver ammirato un cielo stellato.

Opening – Bombing Mission (VII) riprende lo spettacolo quindi, seguita dal duetto online Torn from the Heavens (XIV) (bellissime le immagini su schermo) e Ronfaure (XI).


Aerith guarda il planetario di Bugenhagen durante la riproduzione dell’Opening – Bombing Mission


La manifestazione musicale continua con Roses of May (IX) e JENOVA Complete (VII), proseguendo con To Zanarkand (X) e The Man With The Machine Gun (VIII).

Il concerto si avviava verso la conclusione, ma Arnie Roth ha ancora una sorpresa per noi: quale battle theme avrebbero portato? Dopo averne citati parecchi… ci informa che avrebbe fatto un medley di tutti i battle theme più famosi, iniziando con quello tra i più riportati della saga (nonché mio preferito in assoluto, ndB) ossia Clash on the Big Bridge (V).

Dopo ciò, scorrono i titoli di coda con in sottofondo il tema principale della saga, la canzone eponima, quella che è sinonimo stessa del brand e di ogni cosa a livello musicale associata ad essa: Final Fantasy. Ma non è ancora finita.

Dopo una lunga seria di applausi, l’orchestra si siede nuovamente e Arnie Roth dice di voler “usare il coro“. La canzone viene intuita subito da tutti, ossia One-Winged Angel (VII) ma… Arnie Roth vuole che sia il pubblico a cantarla. Che sia la nostra voce ad urlare “SEPHIROTH!” ogni qual volta la canzone lo chieda. Vuole che noi, 3000 appassionati, diventiamo parte del Distant Worlds. Ogni SEPHIROTH è stato gridato con ogni grammo di forza dalle nostre corde vocali. Lì, come dice l’omonima canzone, i mondi distanti erano insieme.

Al termine del pezzo è un delirio: piedi battuti a terra, applausi infiniti, urla di gioia e fischi di consenso. Arnie Roth e la Philharmonic Orchestra ringraziano, dicendo che è grazie a NOI che tutto ciò è stato possibile, che ciò è stato possibile grazie ai fan. Anche perché… Final è l’anagramma di “Il Fan”. Ed è anche grazie a noi che tutto ciò si è realizzato. Quindi… grazie, Arnie. Grazie, Distant Worlds Philarmonic Orchesta. Grazie, MGP Live. E… grazie ad ognuno di noi che manterrà per sempre viva la saga e le sue musiche.


Part 3: After

Dopo esserci accorti che erano passate 2 ore e mezzo, avviandoci verso l’uscita incontriamo una folla di persone stordite dalla magnificenza di ciò che aveva vissuto, incredula di aver vissuto un’esperienza tale e desiderosa di volerla rivivere il più presto possibile.

Sono state condivise varie condivisioni sugli alti e i bassi della serata, con una votazione quasi unanime sul fatto che la cosa peggiore fosse il basso volume dell’orchestra, dovuta alla conformazione della sala e alla posizione di alcuni di noi. La serata sarebbe poi continuata normalmente, con un ricordo in più nel cuore e una nuova esperienza da portare sempre con noi.

Uno dei musicisti della Royal Orchestra ci ha ringraziati pubblicamente sulla pagina Facebook del Rinoa’s Diary, eleggendoci a miglior pubblico delle tappe europee del Distant Worlds (qui il suo post).



E adesso? Adesso rimaniamo con questo ricordo sul cuore, in attesa di altre date (dopo quelle del 30esimo anniversario), in attesa dell’uscita del quarto CD ufficiale del Distant Worlds, in attesa di poter rivivere un’altra esperienza simile, di poter riunire nuovamente i Mondi Distanti.


Distant worlds together
Miracles from realms beyond
The life-light burns inside me
To sing to you this song
To sing with you this song
To sing to you your… song.

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