Cos'è Episode Zero? Lasciamo che a spiegarcelo sia la stessa Square-Enix, che così lo presenta sul suo sito ufficiale. "Final Fantasy XIII Episode Zero - Promise" è un romanzo web costituito da una serie di episodi collegati alla trama principale proposta nel gioco, una potenziale aggiunta che dona profondità al filone narrativo generale. I racconti sono curati da Jun Eishima, scrittore di numerosi altri romanzi targati Square-Enix. Gli eventi raccontati da Episode Zero hanno luogo prima delle vicende di Final Fantasy XIII e contribuiscono ad arricchire il background ed il carattere dei suoi personaggi. Il romanzo è stato diffuso online, gratuitamente, dalla casa produttrice, ma esclusivamente in lingua giapponese; in queste pagine vi offro una traduzione in lingua italiana da me realizzata (da non pubblicare altrove senza aver prima chiesto).



Episode Zero - Search - Capitolo 6

[Attenzione: questo capitolo contiene spoiler sul gioco]

Il piano era intercettare informazioni. Non c'erano interferenze e non era in codice, e la prima persona a udire la notizia fu uno degli operatori alle comunicazioni radio di più basso grado. All'inizio aveva pensato che si trattasse di uno scherzo. Se Rygdea non fosse passato di là in quel momento, l'operatore non avrebbe conservato l'informazione, men che meno ne avrebbe fatto rapporto.

"Un fal'Cie di Pulse è stato trovato nelle Vestigia".

Si era interrotta così. Se Rygdea non avesse saputo che PSICOM stava scandagliando le Vestigia, persino lui avrebbe pensato ad uno scherzo.
Ebbero ben presto conferma che si trattava di una vera notizia piuttosto in fretta, perché PSICOM sigillò immediatamente le Vestigia. Dopo aver ricevuto la comunicazione video, avevano appreso che gran parte di PSICOM era diretta verso Bodhum. Avevano già ricevuto l'ordine di ritirarsi immediatamente.
Ecco perché avevano fatto ritornare Fang a bordo dell'aeronave. Anche se probabilmente era ancora alla ricerca della sua amica, non avevano altra scelta. PSICOM lavora velocemente. Non soltanto la Cavalleria aveva ricevuto l'ordine di allontanarsi, ma anche la stesse forze di sicurezza. E nel bel mezzo del festival dei fuochi d'artificio.

"A che stanno pensando?"
"Probabilmente sperano di guadagnare tempo prima che l'informazione venga diffusa".
"Allora hanno trovato davvero un fal'Cie di Pulse?"

Probabilmente era uno shock persino per gli ufficiali PSICOM di più alto grado. Era ben possibile che i soldati che avevano trovato il fal'Cie fossero caduti nel panico, dimenticandosi di cifrare il messaggio. Lo avevano lanciato su una frequenza a cui persino i civili avevano accesso. Altre persone probabilmente avevano già intercettato quella comunicazione. E come con l'incidente di Euride, l'ordine di nascondere questa informazione avrebbe prodotto l'effetto opposto.

"Non appena avranno finito di barricare la città, riveleranno l'esistenza del fal'Cie di Pulse".
"Credi che la gente cadrà nel panico?"
"Per lo meno all'interno della città", Raines annuì. Era questo il motivo delle barricate. Anche se si fosse generato il panico a Bodhum, in questo modo non si sarebbe diffuso in altre aree. Sigillare sia le persone che la notizia avrebbe permesso alla gente al di fuori di Bodhum di rimanere distante dalla situazione. La gente non si preoccupa degli altri, a meno di non essere coinvotli direttamente. Quindi chi si trovava al di fuori di Bodhum avrebbe ben presto perso interesse.
"Non riesco ancora a credere che c'era una cosa del genere che si nascondeva nelle Vestigia".

Poteva essere il motivo per cui Fang aveva insistito nel voler rimanere a Bodhum. Anche se le avevano suggerito che la sua amica avrebbe potuto essere scappata altrove, Fang aveva semplicemente risposto che non era possibile. Non era del tutto strano, ma adesso poteva derivare dal fatto che un fal'Cie di Pulse era nelle vicinanze. Sia Fang che la sua amica erano fal'Cie. Non avrebbero lasciato il loro fal'Cie solo perché erano ricercate.

"Se solo fossimo riusciti a trovare la sua amica prima che scoprissero quella cosa..."
"Sfortunatamente credo che dovremo abbandonare quel proposito. Non possiamo nemmeno avvicinarci, figuriamoci metterci alla ricerca".

Anche se fossero riusciti ad irrompere tra le barricate, non sarebbero più riusciti ad uscire. Era già stato abbastanza faticoso aiutare Fang a fuggire da Euride, e questa volta le barriere sarebbero state molto più solide.

"Che diamine sta succedendo adesso...". Non appena Rygdea ebbe pronunciato queste parole, Raines prese il suo ricevitore wireless.
"E'...?", non dovette nemmeno chiedere, potè capirlo dall'espressione sul volto di Raines. Era una chiamata dal loro infiltrato. Era passato solo qualche giorno da quando Raines era riuscito a convincere un uomo di PSICOM ad aiutarli. Fu grazie a lui che riuscirono a intervenire così in fretta e salvare Fang.
"Scusa, puoi uscire un istante?"

Rygdea annuì silenziosamente, e si alzò. Avevano un accordo, l'unica persona che avrebbe conosciuto l'identità dell'infiltrato sarebbe stata Raines. Visto che le informazioni che aveva fornito erano buone, Rygdea aveva pensato che si trattasse di qualcuno alto in grado.
Rygdea si voltò per un momento, e vide lo sguardo sul viso di Raines quando rispose alla chiamata. Gli era sempre parso strano, in qualche modo. Rygdea non sapeva di cosa si trattasse, sapeva soltanto che sembrava diverso. Forse era perché aveva impiegato così tante energie per riuscire a parlare con quell'uomo. Rygdea immaginò che si trattava di un uomo che valeva questo prezzo. No, in effetti non era sicuro neanche che si trattasse di un uomo.

"D'accordo allora, è il momento di andare a prendere Fang".

Non era un incarico che attendeva con ansia. Avrebbe dovuto dirle di abbandonare la ricerca della sua amica. L'immagine del suo volto gli apparve rapidamente in mente.
"Dirà soltanto che siamo di nuovo nemici...". Aveva creduto che sarebbero riusciti a lavorare insieme. Avevano un nemico e un obiettivo in comune, e aveva pensato che avrebbero combattuto fianco a fianco. Ma adesso...
Si sentì stranamente abbattuto.



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