Cos'è Episode Zero? Lasciamo che a spiegarcelo sia la stessa Square-Enix, che così lo presenta sul suo sito ufficiale. "Final Fantasy XIII Episode Zero - Promise" è un romanzo web costituito da una serie di episodi collegati alla trama principale proposta nel gioco, una potenziale aggiunta che dona profondità al filone narrativo generale. I racconti sono curati da Jun Eishima, scrittore di numerosi altri romanzi targati Square-Enix. Gli eventi raccontati da Episode Zero hanno luogo prima delle vicende di Final Fantasy XIII e contribuiscono ad arricchire il background ed il carattere dei suoi personaggi. Il romanzo è stato diffuso online, gratuitamente, dalla casa produttrice, ma esclusivamente in lingua giapponese; in queste pagine vi offro una traduzione in lingua italiana da me realizzata (da non pubblicare altrove senza aver prima chiesto).



Episode Zero - Search - Capitolo 7

[Attenzione: questo capitolo contiene spoiler sul gioco]

"Che cosa hai detto!?", Fang tento di afferrare la spalla di Raines, ma Rygdea la fermò. Era così arrabbiata da non accorgersene neanche.
"Abbiamo ricevuto ordine di lasciare Bodhum. Non potremo più rimanere in questo spazio aereo".
"Tu...!". Provarono a scusarsi, ma le loro parole volarono oltre Fag. "Fatemi scendere da questa nave! Fatemi scendere adesso!"

Cercare Vanille sarebbe stato difficile, lo sapeva. Era il motivo per cui aveva acconsentito a rimanere sull'aeronave come una brava bambina. Era stata persino grata nei loro confronti. Ma adesso questo...?

"Calmati!"
"Calmarmi? Calmarmi!?". Provò a spingerlo via, ma Rygdea non si mosse di un centimetro.
"L'esercito di PSICOM sta arrivando. Mi spiace, ma il loro armamentario è costruito appositamente per eliminare persone e creature provenienti da Pulse. Sarebbe un suicidio".
"Credi che mi importi!?"
"Vuoi forse morire!?"
"Certo! Sarebbe meglio morire che lasciare che Vanille diventi un Cieth, abbandonarla".
"Non abbiamo perso tutte le speranze", disse Rygdea lentamente. La discussione morì sulle sue labbra. Sembrava a disagio, e la sua presa su di lei si allentò.
"Cosa!? Ma hai appena detto...
"Ho detto che dovremo lasciare quest'area, ma non ho detto che avremmo interrotto le ricerche".
"E' la stessa cosa!"
"Vuoi solo trovare la tua amica, giusto? Quindi non dovrebbe esserci alcun problema se tu riuscissi ad incontrarla al di fuori di Bodhum", disse Raines.

Fang volse lo sguardo verso Rygdea, confusa, ma lo stesso Rygdea stava rivolgendo a Raines uno sguardo enigmatico.

"Signore, che cosa...", Rygdea iniziò a dire, ma si fermò. Fang si domandò se avesse capito che cosa Raines intendeva.
"Il Sanctum ha deciso di epurare tutti gli abitanti di Bodhum su Pulse. Non solo gli abitanti di Bodhum, ma ogni singola persona al momento presente sull'area".

L'annuncio sarebbe arrivato il giorno dopo, continuò, e avrebbero iniziato a deportare le persone il giorno seguente.

"Di sicuro non...", sussurrò Rygdea, con voce rauca. Sembrava che la verità fosse ben peggiore di quanto avesse immaginato.
"Saranno portati al Margine Estremo con il treno, e poi saranno mandati su Pulse".

Si trattava della terra di confine di Cocoon, spiegò Rygdea. Solo mostri abitavano quelle terre. L'ingresso era infatti proibito ai cittadini di Cocoon.

"Se la tua amica è su Bodhum, sarà mandata lì, sul treno diretto verso Purge. Al momento non possiamo avvicinarci a Bodhum a causa di PSICOM, ma se la trovassimo sul treno al Margine Estremo? E ho sentito che le Vestigia contenente il fal'Cie saranno spostate lì, quindi immagino che tutti i loro sforzi saranno concentrati nel sorvegliarle".
"Sta dicendo che dovremmo recuperare l'amica di Fang dal treno dell'epurazione? Signore, questo è...".
"Credi sia un piano stupido? Comunque...", guardò dritto verso Fang. "Anche se interrompiamo adesso le ricerche, sarai comunque circondata dai nostri nemici. Capito?"
"A parte il fatto che tu sei ancora un nemico".
"Credevo di aver già spiegato questo punto. Vogliamo il potere di eliminare i fal'Cie... il Sanctum".
"Sì, ti ho sentito la prima volta. Credi forse che mi importi delle vostre lotte per il potere?"
"Questa non è una lotta per il potere... non è quello che voglio".
"E che cos'è che vuoi, allora?"
"Non essere trattato come una pecora. Non solo per me, ma per tutta la gente di Cocoon".

Fang credette di aver visto qualcosa di profondo nei suoi occhi. Era qualcosa che aveva già visto in passato, da qualche parte.

"Siamo esseri umani. Abbiamo le nostre volontà, i nostri sentimenti, i nostri ideali... essere umani significa governare il proprio cuore. Non siamo strumenti dei fal'Cie".

Poi si ricordò dove aveva già visto quello sguardo. Negli occhi delle persone che videro distrutta la propria casa dai fal'Cie di Cocoon. Il colore del dolore e della disperazione. Gli occhi della stessa Fang erano uguali, persino adesso. Ecco perchè non aveva alcun rimpianto nell'essere diventata una l'Cie.

"Ricorreremo a tutto quanto è in nostro potere per trovare la tua amica. Te lo prometto".
"Ma signore...", Rygdea provò ad intervenire, ma Raines lo fermò con un gesto della mano.
"E' soltanto un altro aspetto del nostro lavoro. Queste persone hanno avuto un minuscolo contatto con Pulse, e solo per questo motivo le loro vite saranno distrutte. Non possiamo ignorarlo".
"Va bene... solo perché insiste. Ma continuo a pensare che questo piano sia il più stupido tra tutti i piani ipotizzabili. Tuttavia, andrò fino in fondo solo perchè non è impossibile".

Rygdea aveva sempre un tono scherzoso quando parlava, ma Fang capì subito che era serio. Avrebbero salvato Vanille da un treno sorvegliato da membri di PSICOM che li superavano in quanto a uomini ed armamenti. Non sarebbe stato facile, ed era possibile che la Cavalleria avrebbe dovuto subire grandi sacrifici.

"Quindi ti sono in debito...", Fang chiuse gli occhi per un attimo, e pregò. Pregò che il loro Focus fosse distruggere i fal'Cie di Cocoon, che potessero combattere insieme, che non ci sarebbe stato alcuno sbaglio nel prendere quella scelta. "Quando troveremo la mia amica... Vanille, vi aiuteremo. Ricorreremo a tutti i nostri poteri per distruggere i fal'Cie di Cocoon".

Raines sorrise lievemente. Non riusciva ancora a capire a cosa stesse pensando, ma decise che le andava bene così. Finché avessero combattuto dalla stessa parte, sarebbe stato sufficiente.

La Lindblum atterrò sulla superficie del Lago Bilge lo stesso giorno in cui il treno dell'epurazione lasciò Bodhum. Sarebbe stato assai difficile nascondere una grossa aeronave nei dintorni del Margine Estremo, quindi decisdero di atterrare lì e usare velivoli più discreti per avvicinarsi al treno. Era questo il piano.

"Ancora un altro po'...", sussurrò Fang, lanciando un'occhiata alle acque del Lago Bilge che si stendevano al di sotto. Era in sella ad uno dei piccoli velivoli, alla volta del Margine Estremo.
"Sì, ancora un'altra ora e il treno dell'epurazione farà il suo arrivo. Poi faremo una grande riunione felice", scherzò Rygdea. Poi, appena fuori dal finestrino, Fang vide un uccello bianco.
"Che succede?"
"Quell'uccello...". Lo indicò, ma il volatile si era già allontanatato via. Le sue ali bianche scomparvero tra le nuvole. Fang si ricordò di averne visto uno quando venne catturata da Rygdea. Aveva immaginato che sarebbe stata fatta prigioniera, ma proprio grazie a questo era riuscita a rimanere sana e salva, e adesso stava andando a salvare Vanille. Questo volatile era davvero un portafortuna.
Sarebbe andata bene questa volta. Aveva persino pregato di fronte ai quei leggendari fuochi d'artificio, o qualunque altra cosa fossero. Avrebbero trovato Vanille... dovevano riuscirci.
"Nah, non è niente". Fang sorrise, e guardò davanti a sé. Il Margine Estremo era vicino.



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