Cos'è Episode Zero? Lasciamo che a spiegarcelo sia la stessa Square-Enix, che così lo presenta sul suo sito ufficiale. "Final Fantasy XIII Episode Zero - Promise" è un romanzo web costituito da una serie di episodi collegati alla trama principale proposta nel gioco, una potenziale aggiunta che dona profondità al filone narrativo generale. I racconti sono curati da Jun Eishima, scrittore di numerosi altri romanzi targati Square-Enix. Gli eventi raccontati da Episode Zero hanno luogo prima delle vicende di Final Fantasy XIII e contribuiscono ad arricchire il background ed il carattere dei suoi personaggi. Il romanzo è stato diffuso online, gratuitamente, dalla casa produttrice, ma esclusivamente in lingua giapponese; in queste pagine vi offro una traduzione in lingua italiana da me realizzata (da non pubblicare altrove senza aver prima chiesto).



Note su "Strangers": Dopo il release giapponese del gioco, Square-Enix ha pubblicato online (come sempre, in giapponese) delle nuove parti del romanzo, fino a questo momento tenute nascoste per l'alta mole di spoiler in esse contenute. Infatti, mentre le restanti parti del romanzo (Encounter, Friends e Treasure) hanno lo scopo di introdurre i personaggi principali del gioco presentandone carattere e background - tant'è che la stessa casa produttrice ne ha consigliato la lettura prima di iniziare a giocare - Strangers si concentra invece sui due personaggi probabilmente più misteriosi ed insieme fondamentali per lo sviluppo della storia: Fang e Vanille. Se ne consiglia dunque la lettura soltanto a chi ha già completato il tredicesimo capitolo della saga, o a chi non teme sorprese di alcun tipo!

Episode Zero - Strangers - Capitolo 1

Vanille si era lievemente addormentata. Aveva fatto molti sogni, e pianto diverse volte. Ma i suoi ricordi erano confusi, e non riusciva a ricordarne neanche uno. Era quel tipo di sonno. "Vanille", aveva sentito, o credeva di aver sentito, ed aprì gli occhi.

"Fang?"

Aveva solo immaginato di sentire il suo nome? O era stato anche quello un sogno? Fang, che si era addormentata accanto a lei, non si vedeva più da nessuna parte.

"Fang... dove sei?"
Vanille si alzò in piedi e si guardò attorno. Sentì un'impotenza soffocante. Cresceva e peggiorava ogni giorno.
Vanille uscì dal corridoio e chiamò il nome di Fang. Non c'era alcun bisogno di alzare la voce, la sala era enorme ed anche il suono più piccolo echeggiava forte. Di sicuro, questa volta, aveva sentito la voce di Fang provenire dal piano di sotto. Vanille corse giù per le scale e balzò nell'ascensore. Sapeva dove fosse Fang, adesso, e poteva andare dritta verso di lei.
Sentì il vento sulle sue guance. L'aria fresca dell'aurora dall'ingresso, e notò che fuori era ancora buio.

"Che succede?" disse Fang prima che lei potesse dire una parola.
"Nulla", rispose Vanille. Desiderò di poter chiedere a Fang la stessa cosa, chiederle che cosa stesse facendo. Ma non lo fece. Stette silenziosa, in piedi, alle sue spalle. Da lì si poteva vedere l'oceano, ed il cielo. Ma nessun orizzonte.
"Che strano cielo", disse Fang, guardando in alto. Era ancora buio. Aveva fatto lo stesso il giorno in cui si erano risvegliate. Erano uscite fuori, e Fang aveva guardato in alto, verso il cielo.
"Quando lo guardo non riesco a respirare. Voglio dire, che cos'è? Perché riesco a vedere una città sopra la mia testa?"

Cocoon era un mondo dalla forma di una sfera. All'interno della sfera c'erano città, oceani, foreste... e lo spazio interposto tra loro era il "cielo". Era un cielo molto diverso da quello che avevano conosciuto.

"Non è soltanto il cielo, anche l'oceano è strano. Non odora di sale per niente".
"In realtà sì, se ti avvicini abbastanza".
"Anche questo è strano. Pensavo di poter bere, ma poi... acqua salata. Mi ha ingannata".
"Pensavamo fosse un lago, all'inizio".
"Ogni singola cosa è strana qui. Non ci capisco niente", sospirò Fang.
"E' come un sogno. Un sogno che non riesci a comprendere".
"Già... sono stupefatta che riescano a vivere in un posto come questo".
"Vorrei che fosse un sogno..." . Sì, se solo fosse stato un sogno. Ieri, ed il giorno ancora prima, ed il giorno in cui si erano risvegliate. "Se solo fosse stato un sogno", pensò Vanille. "Vorrei che ci fossimo svegliate soltanto oggi..." Se solo la realtà fosse iniziata soltanto da questo momento. Probabilmente era stupido pensarlo, probabilmente stava soltanto facendo l'ingenua. Ma forse, forse se questo fosse accaduto, le cose sarebbero potute andare in un modo completamente differente.
"Sarebbe stata la stessa cosa. Avremmo completato il nostro Focus e saremmo ritornate su Gran Pulse. Cos'altro c'è per noi?"
"Sì... hai ragione". Vanille sorrise ed annuì. Ma non poteva fare a meno di pensare che, forse, forse se non si fossero risvegliate le cose sarebbero potute andare diversamente. Che, forse, se le cose fossero cambiate anche soltanto un po', non avrebbe dovuto esserci così tanto dolore.
"Hey, non preoccuparti. Nessun Focus potrebbe mai essere completato in soli tre giorni".

Fang doveva aver pensato che lei fosse triste perché era il quarto giorno da quando si erano risvegliate, e non si erano ancora avvicinate al completamento del loro Focus. Quando Vanille ripensava ai tre giorni successivi al loro risveglio, aveva le vertigini e si sentiva male. Fu allora che pensò seriamente che non avrebbero mai dovuto risvegliarsi. Se avessero continuato a dormire, allora nulla sarebbe accaduto, e nessun altro sarebbe rimasto coinvolto.

Vanille alzò la mano verso il cielo che stava facendosi luminoso. Il giorno in cui si erano risvegliate era rimasta in piedi accanto a Fang, guardando il cielo. Al di là delle sue mani alzate poteva vedere una città. Una strana città colorata. Era il colore dell'inizio.



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