Cos'è Episode Zero? Lasciamo che a spiegarcelo sia la stessa Square-Enix, che così lo presenta sul suo sito ufficiale. "Final Fantasy XIII Episode Zero - Promise" è un romanzo web costituito da una serie di episodi collegati alla trama principale proposta nel gioco, una potenziale aggiunta che dona profondità al filone narrativo generale. I racconti sono curati da Jun Eishima, scrittore di numerosi altri romanzi targati Square-Enix. Gli eventi raccontati da Episode Zero hanno luogo prima delle vicende di Final Fantasy XIII e contribuiscono ad arricchire il background ed il carattere dei suoi personaggi. Il romanzo è stato diffuso online, gratuitamente, dalla casa produttrice, ma esclusivamente in lingua giapponese; in queste pagine vi offro una traduzione in lingua italiana da me realizzata (da non pubblicare altrove senza aver prima chiesto).



Note su "Strangers": Dopo il release giapponese del gioco, Square-Enix ha pubblicato online (come sempre, in giapponese) delle nuove parti del romanzo, fino a questo momento tenute nascoste per l'alta mole di spoiler in esse contenute. Infatti, mentre le restanti parti del romanzo (Encounter, Friends e Treasure) hanno lo scopo di introdurre i personaggi principali del gioco presentandone carattere e background - tant'è che la stessa casa produttrice ne ha consigliato la lettura prima di iniziare a giocare - Strangers si concentra invece sui due personaggi probabilmente più misteriosi ed insieme fondamentali per lo sviluppo della storia: Fang e Vanille. Se ne consiglia dunque la lettura soltanto a chi ha già completato il tredicesimo capitolo della saga, o a chi non teme sorprese di alcun tipo!

Episode Zero - Strangers - Capitolo 2

Avevano bisogno di tempo. Tempo per capire dove erano state, e che tipo di situazione si era venuta a creare. Subito dopo il risveglio, Fang era come a metà strada tra sogno e realtà. La stessa Vanille si era sentita un po' confusa, non riusciva a fare praticamente nulla. Ma alla fine riuscirono a scuotere via la nebbia che le aveva avviluppate.
Guardandosi intorno, videro che si trovavano nel Tempio. Era la Camera del l'Cie, il luogo in cui era custodito il l'Cie cristallizzato. Fu allora che capirono cos'era accaduto. Avevano completato il loro Focus, ed avevano raggiunto il riposo eterno. Ma adesso un nuovo Focus era sceso su di loro, ed erano state risvegliate ancora una volta. Era facile riuscire ad intuire questa parte della storia. Ma...

"Hey, che cosa è accaduto prima che ci trasformassimo in Cristallo?", chiese Fang.
"Non ricordi?!"
"Già... ho la testa del tutto confusa. Mi sento come se stessi dimenticando qualcosa di importante". La voce di Fang stava tremando. Stava guardando il marchio l'Cie sul suo braccio, vi era impresso un livido bianco. Fu solo più tardi che Vanille si rese conto che Fang stava provando a sorridere.
"Sono... guasta". Fang era vicina alle lacrime. Questa era una Fang che Vanille non aveva mai visto prima. Vanille si protese verso le sue braccia, e vi strinse le sue attorno. "Anch'io", sussurrò, ma la sua voce era come quella di un estraneo. Quando il suo tremore finalmente si placò, stettero in piedi, e Vanille sorrise.
"Perché non andiamo a casa?"

Un Focus era già stato completato, di sicuro sarebbero state accolte a braccia aperte! Avrebbero potuto completare il nuovo Focus più tardi... anche se non sapevano di che Focus si trattasse.
"E se tutti quelli che conoscevamo nel frattempo siano diventati dei vecchi bacucchi?" disse Fang, sorridendo. Era un vero sorriso, questa volta.
"Credi? Ma forse non è passato così tanto tempo, e magari ci diranno soltanto: Oh, siete già di ritorno voi due?"
"Mi domando quanti anni saranno passati".
"Potrebbe trattarsi soltanto di giorni, chissà".
"In tal caso ci farebbero lavorare troppo duramente. Voglio dire, dateci almeno sei mesi di riposo".
Scherzando insieme, si erano dirette all'esterno, aspettandosi di vedere la loro casa ancora una volta.

"Non è possibile!"

Era notte. Ma c'era così tanta luce che riuscivano a vedere gli edifici della città che le circondava. C'erano luci in ogni angolo ed in ogni fessura, ed un oceano le rifletteva tutte nella loro direzione. Era uno strano oceano, senza orizzonte. Guardando in alto, videro anche uno strano cielo. All'inizio pensarono che fosse un cielo con molte stelle, ma poi capirono che non si trattava affatto di stelle, ma delle luci di una città molto lontana. Una cosa del genere poteva davvero essere chiamata "cielo"?

"Dove..."
"Non siamo a Gran Pulse", disse Fang.

Vanille chiuse i suoi occhi per un istante. "Guarderò un'altra volta ancora", pensò, "Magari sarà diverso". Quando riaprì nuovamente gli occhi, nulla era cambiato.
Guardarono l'oceano ed il cielo, ma non proferirono parola. Non c'era nulla da dire. In silenzio ritornarono al Tempio. Erano affamate. Cocoon - e sapevano che si trattava di Cocoon - non era un luogo per loro in cui girovagare, affamate e disarmate. Nel luogo in cui gli l'Cie erano custoditi, venivano sempre portate delle offerte. C'era del cibo che non sarebbe andato a male, non importava quanto a lungo fosse lasciato lì, così come armi ed accorgimenti che gli l'Cie rimasti qui avevano usato. Vanille aveva sentito che le offerte erano fatte quotidianamente, in modo che gli l'Cie cristallizzati potessero dormire sonoramente, ma probabilmente venivano fatte nel caso in cui si svegliassero di nuovo.

"Che diavolo è questo?"

Il cibo che era stato lasciato in offerta si era deteriorato così tanto che nessuno sarebbe stato in grado di mangiarlo. Ispezionarono il resto del Tempio in cerca di qualcosa di commestibile, ma fu uno sforzo vano. Le offerte di cibo erano state lasciate soltanto nella Camera del l'Cie.

"Qualcuno si prende gioco di noi?"
"No di certo... ma è strano".

Le offerte sarebbero dovute rimanere lì almeno dieci anni. Sia Fang che Vanille lo sapevano bene. Era tradizione portare nuovo cibo al tempio ogni dieci anni. Ci sarebbe stata una festa, ed ognuno avrebbe partecipato portando del cibo. Era questo il modo in cui si poteva condividere la gioia della festa con gli l'Cie addormentati.
Le vettovaglie in questione non erano qualcosa per cui un ragazzino sarebbe andato pazzo, ma non erano incommestibili. Il cibo che avevano davanti invece appariva terribile, all'aspetto e all'odore. Sembrava pericoloso da mangiare.

"Non è soltanto il cibo, guarda là", disse Vanille. C'erano indumenti da festa, ed un baule per raccoglierli. Entrambi apparivano sbiaditi e logori.
"Anche questa..." Fang sollevò la sua lancia preferita e le torse la testa. Vanille non sapeva quale fosse il problema, ma forse una sua parte si era deteriorata.
"E' come se tutto sia stato esposto al vento, all'esterno".

L'aria all'interno del tempio era immobile. Non sarebbe dovuto accadere. Non soltanto al cibo, ma il metallo ed i vestiti non avrebbero dovuto deteriorarsi così facilmente.

"Quindi le uniche cose in questa stanza che non sono cambiate siamo noi, in quanto cristalli", disse Fang. Chissà per quanti anni avevano dormito. Stando all'aspetto delle cose lì intorno, non si trattava soltanto di decine di anni, ma forse di centinaia di anni.
"Dimentica che siano diventati tutti vecchi. Al momento saranno tutti morti".
"No...". Vanille guardò in basso, mordendosi le labbra, cercando di riprendere il controllo.
"Non fare quella faccia", disse Fang, dandole una pacca sulla schiena, ed alzandosi. "Per prima cosa, dobbiamo mangiare".
"Ma non possiamo mangiare questo...". Vanille volse lo sguardo in direzione delle offerte. Il cibo corrotto, gli abiti sciupati. Adorava indossarli per la festa...
"C'era un oceano, giusto? C'era persino una foresta. Era un po' distante, ma... troveremo del cibo. Funzionerà". Fang afferrò la sua lancia e sorrise. "Che strano", pensò Vanille. "Quando Fang dice "Funzionerà", penso davvero che sarà così".
"Hai ragione", Vanille prese la sua arma, e si alzò in piedi.

Era già l'alba, l'ora perfetta per cacciare in territorio nemico. A differenza che durante il giorno, non ci sarebbero state molte persone in giro, ma c'era ancora abbastanza luce per poter vedere. Prima dovevano provare con l'oceano. All'interno della foresta rischiavano di perdersi, ed in ogni caso era più vicino al tempio. Avrebbero potuto non trovare nulla in tempo per la colazione, ma avrebbero potuto quantomeno procurarsi il pranzo, o così pensavano...

"Sembra che faremo colazione dopo tutto!"
Vanille guardò meravigliata in basso, verso il pesce che si dimenava tra le sue braccia. Non era insolito che Fang riuscisse a catturare un pesce con un solo colpo di lancia, ma era davvero strano che Vanille non avesse avuto alcun problema.

"C'è qualcosa che non va con questi pesci?"

Non sembrava che questi pesci non conoscessero predatori, e che quindi non si rendessero conto del pericolo. Quando Fang o Vanille si muovevano verso di loro, provavano a scappare. Ma si muovevano molto molto lentamente.

"Sono almeno buoni da mangiare?"

Le prede troppo facili da catturare potrebbero essere velenose, o avere un cattivo sapore, ed essere immangiabili. Entrambe iniziarono a pensare che forse quel pesce non sarebbe stato di alcun aiuto.

"Perbacco, voi due ragazze siete piuttosto brave". Una voce si rivolse a loro dalla spiaggia. Le due si irrigidirono, pentendosi all'istante di aver abbassato la guardia, e si voltarono. Ma quel che videro fu una anziana coppia, che sorrideva ed applaudiva.
"Quant'è divertente, vedere qualcuno che cattura i pesci a Bodhum in questo modo".
"... mai preso l'esca. Ma capisco adesso, è meglio usare un arpione piuttosto che una canna da pesca".

Vanille non riuscì ad afferrare quale fosse il nome del pesce, ma sembrava che fosse un tipo comune su Cocoon.

"Oh scusate, vi stiamo probabilmente disturbando".
"Non volevamo essere scortesi o altro". Apparvero tristi per un momento, ma il sorriso ritornò velocemente, e si strinsero le mani, passeggiando lungo la spiaggia.
"Che cosa... è successo". Fang aveva aspettato che la coppia si allontanasse dalla vista prima di parlare.
"Erano originari di Cocoon... giusto?"

Pensavano che se fossero state scoperte sarebbero state attaccate immediatamente, senza domande. Questo era, dopo tutto, "Il Covo del Diavolo nel Cielo" ("The Devil's Nest in the Sky"). Gli abiti che indossavano erano così diversi da qualunque cosa si fosse mai vista su Gran Pulse. Se quelli erano i vestiti di Cocoon, allora avrebbero dovuto essere identificate come nemiche in un solo istante.

"Ma non sembrava che stessero all'erta".
"Quindi pensi che fossero forse stupidi proprio come i pesci? Beh, erano anziani, sai. Si comportano in quel modo".
"Probabilmente hai ragione..." disse Vanille. Ma pensava ad un'altra possibilità.
"Forse cercavano di prenderci alla sprovvista".
"Vuoi dire che stavano solo guadagnando tempo in attesa di chiamare i rinforzi? Oh sì, mi pare probabile".
"Allora potrebbe essere pericoloso tornare subito indietro".
"Sì, dovremmo guardarci attorno prima".

Uscirono dall'acqua e camminarono sui loro passi in direzione del tempio. Era meglio raccogliere informazioni piuttosto che provare a nascondersi. Se si fossero trovate faccia a faccia con il nemico una seconda volta, avrebbero dovuto capire cosa fare in quel momento. Non perché fossero disarmate. Erano abbastanza allenate da ingaggiare un combattimento anche se fossero attaccate alle spalle.
Ma alla fine il loro allenamento fu inutile. Non perché non fossero in grado di contrattaccare, bensì perché il nemico non attaccò mai. Li avevano visti, li avevano guardati da lontano. Erano disarmati, e stavano lì con la guardia abbassata, per cui non c'era alcuna ragione di attaccare. Non volevano dare al nemico alcun incentivo per attaccare, per cui continuarono a guardare. Si aspettavano di essere attaccate in ogni momento, e mantennero alta la guardia. Erano preparate.

"Che diamine c'è che non va in questi tizi?", sussurrò Fang, osservando le persone che davano loro le spalle, senza essere all'erta. Vanille concordava. Quelle persone erano stranamente incaute.
"Forse non sanno che siamo il nemico?"
"Anche se siamo armate? Starai scherzando".
"Ma forse questo è il motivo per cui non si sono resi conto che siamo il nemico", pensò Vanille.
"Se così non fosse, la prima coppia di anziani che abbiamo incontrato, e quel gruppo di ragazzi che ci ha appena superate, non ci avrebbero mai ignorato in questo modo".

Un improvviso sbattere d'ali d'uccello interruppe i suoi pensieri. Fang afferrò la lancia che portava sulle spalle e la tenne pronta all'uso. Le creature alate non ti danno alcuna scelta, l'unica possibilità è combattere o fuggire. Il suono prodotto non era quello di una grande creatura, per cui combattere era la migliore strategia d'azione. Vanille tenne pronta la sua arma e balzò alle sue spalle.

"Huh?"
Si gelarono entrambe nel bel mezzo dell'azione.
"Come...?"
L'uccello bianco era stato abbattuto con un singolo colpo. Il volatile era molto più grande di qualsiasi pesce che avessero mai catturato.
"Com'è possibile che un mostro alato sia così debole?"
Un volatile di quelle dimensioni dovrebbe essere carnivoro, e molto forte. Non il tipo di creatura che si potesse abbattere così facilmente.
"Pensi che forse si nutra di noci e frutta? Voglio dire, il suo becco ed i suoi artigli non sono neanche affilati".
Dopo essersi assicurata che fosse davvero morto, Vanille lo afferrò dalle zampe.
"Ma com'è possibile che fosse così stupido? Se fossimo su Gran Pulse sarebbe morto in un istante".
"Già, se un essere di questo tipo fosse vissuto lì, sarebbe finito sul tavolo di cena in un sol giorno".
"Pesci e carne da mangiare in abbondanza? Bel posto".

Anche le verdure erano altrettanto abbondanti. Proseguendo lungo il cammino vi era un campo, ma non erano stati installati né cavi né recinzioni per tenere lontani i volatili e le bestie. Era come se stessero dicendo loro di prendere pure tutto quel che desideravano.
Per cui, il loro primo pasto sul territorio nemico fu ben più abbondante di quanto non avessero mai sognato. Purtroppo non riuscirono a trovare attrezzi da cucina o spezie, questo sarebbe stato chiedere troppo.
Poiché non potevano accendere un fuoco all'interno del tempio, cucinarono la carne ed il pesce all'esterno. Per l'accensione utilizzarono una veste cerimoniale del sacerdote, ed altra roba.

"Il sacerdote morirebbe se lo vedesse".
"Pensi che possa metterci nei guai?"
"E' un'emergenza, va bene".
"Sì, immagino di sì. Al momento la nostra sopravvivenza è più importante. Mmm, sembra buono". Entrambe morsero la carne appena cotta.
"Ugh!"
"Che diamine è questo?"

Fissarono la carne che avevano appena morso. Non era proprio incommestibile, e non aveva neanche un sapore pessimo. In effetti, aveva a stento un sapore. La carne era insipida, e filante. Riuscivano a malapena a crederci, per cui si assicurarono di provare il pesce e le verdure. Ma il sapore era lo stesso.

"Questo brutto sapore anche per le creature selvagge..."
Altri pesci avevano un sapore differente, quindi era possibile che avessero semplicemente scelto una brutta specie. E il sapore della selvaggina non si avvicina lontanamente a quello degli animali domestici. Eppure...
"Ma abbiamo trovato le verdure in un campo, giusto?"
Vanille annuì. Aveva pensato che il terreno non avesse un buon aspetto, essendo incustodito e tutto il resto. Ma era stato irrigato e seminato. Non c'era alcun dubbio che fosse un campo coltivato.
"Come fanno quelli di Cocoon a mangiare queste schifezze?". Fang brontolò, ma continuò comunque a mangiare la carne. Vanille, seguì il suo esempio, e morse un vegetale. Almeno sembrava commestibile.

Quando finirono di mangiare seppellirono i resti del loro falò, e ritornarono dentro il tempio. Questo posto si faceva sempre più strano. Pesci che si muovono lentamente, volatili idioti, e persone che potevano chiaramente notare che erano straniere e che ciò nonostante non erano sospettosi. In qualche modo era difficile da accettare, anche considerando la scusante che si trattava di un nuovo mondo.

"Hey, vuoi andare a vedere la città domani?"
"Di già?"
"Non concluderemo nulla se restiamo sedute qui".

Era vero, avevano bisogno di scovare maggiori informazioni. Da quanto tempo si trovavano su Cocoon, perché il tempio era stato portato qui... c'erano così tante domande.

"Dovremo attraversare quel ponte alla fine"
"Perché?!"
"Il nostro Focus...", disse Fang, stringendo il braccio con il livido marchio bianco. "Potrei ricordare qualcosa se ci inoltriamo nel territorio nemico".

Cosa avrebbe fatto Fang non appena si fosse ricordata? No, c'era un'unica cosa che avrebbe fatto. Combattere.

"Non dobbiamo metterci fretta. Voglio dire, ci siamo appena svegliate, giusto?"
"E' già il secondo giorno. Domani sarà il terzo".
"Beh, sì..."
"Hai paura?". Gli occhi di Fang si addolcirono, e carezzò la schiena di Vanille per consolarla. "Andiamo, hai visto quei tipi oggi. Noi due siamo più forti di tutti loro messi insieme".

"No, non posso ancora dirlo a Fang", pensò Vanille. "Non ancora".

"Non sono preoccupata. Ho te al mio fianco".

"Le cose che vorrei allontanare dai miei pensieri, posso fare in modo che non siano più reali? Posso fare in modo che non siano mai accadute?" Vanille restò improvvisamente colpita da un'idea. Crebbe luminosa nella sua mente, ed il suo cuore si fece leggero come l'aria.

"Okay, andiamo. Andrà tutto bene, ne sono sicura". Vanille sorrise luminosa. Tutto ciò a cui doveva pensare era il giorno seguente. Doveva andare bene domani, nient'altro importava.



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