Cos'è Episode Zero? Lasciamo che a spiegarcelo sia la stessa Square-Enix, che così lo presenta sul suo sito ufficiale. "Final Fantasy XIII Episode Zero - Promise" è un romanzo web costituito da una serie di episodi collegati alla trama principale proposta nel gioco, una potenziale aggiunta che dona profondità al filone narrativo generale. I racconti sono curati da Jun Eishima, scrittore di numerosi altri romanzi targati Square-Enix. Gli eventi raccontati da Episode Zero hanno luogo prima delle vicende di Final Fantasy XIII e contribuiscono ad arricchire il background ed il carattere dei suoi personaggi. Il romanzo è stato diffuso online, gratuitamente, dalla casa produttrice, ma esclusivamente in lingua giapponese; in queste pagine vi offro una traduzione in lingua italiana da me realizzata (da non pubblicare altrove senza aver prima chiesto).



Note su "Strangers": Dopo il release giapponese del gioco, Square-Enix ha pubblicato online (come sempre, in giapponese) delle nuove parti del romanzo, fino a questo momento tenute nascoste per l'alta mole di spoiler in esse contenute. Infatti, mentre le restanti parti del romanzo (Encounter, Friends e Treasure) hanno lo scopo di introdurre i personaggi principali del gioco presentandone carattere e background - tant'è che la stessa casa produttrice ne ha consigliato la lettura prima di iniziare a giocare - Strangers si concentra invece sui due personaggi probabilmente più misteriosi ed insieme fondamentali per lo sviluppo della storia: Fang e Vanille. Se ne consiglia dunque la lettura soltanto a chi ha già completato il tredicesimo capitolo della saga, o a chi non teme sorprese di alcun tipo!

Episode Zero - Strangers - Capitolo 4

Il numero enormemente grande di persone non la preoccupava più come il giorno precedente, e Vanille si sentì calma e rilassata camminando lungo le strade. Non volendo incappare nei due ragazzi che avevano incontrato l'altro giorno, Vanille suggerì di camminare in un'area un po' distante dal luogo in cui erano state il giorno prima. Fang ribadì che se li avesse visti di nuovo sarebbe stato semplice per lei metterli al tappeto, ma si disse comunque d'accordo. La via che avevano visto ieri era ricoperta di negozi di abiti e accessori, mentre oggi si ritrovarono in un luogo ricco di cibo e bevande.

"Guarda guarda, vendono verdure!"
I chioschi rifulgevano di colori, grigio luminoso, giallo e rosso. Ad uno sguardo più vicino notarono che ciascuno era ampio e fresco.

"Nulla a che vedere con quelle verdure dal giardino che abbiamo visto l'altro giorno".
"Ma queste non ti sembrano, non saprei, artificiali? Come se qualcuno le avesse fatte. Mi domando se potresti persino mangiarle".

Le verdure erano innaturalmente abbinate secondo dimensione e forma, come se ciascuna fosse l'esatta copia dell'altra. Quelle che avevano raccolto dal giardino erano piccole e poco saporite, ma avresti detto che erano fatte per essere mangiate.

"Forse hanno un modo particolare di produrle".
"Beh, è Cocoon". Vanille li immaginò pressare del liquido colorato all'interno di stampi della stessa forma delle verdure. "No, di sicuro no", pensò, scuotendo la testa.
"Non possono dare sostentamento a così tante persone con giardini così piccoli e patetici come quello che abbiamo visto".
"Cocoon è molto grande..."

"...forse se andiamo altrove troveremo il modo di recuperare i miei ricordi".

Vanille non rispose, guardando tra la folla. Fang stava divenendo impaziente, Vanille riusciva a capirlo. Guardò Fang, ben sapendo cosa lei stesse pensando. Quella ragazza si era trasformata in un l'Cie a causa loro. Perché loro ci stavano mettendo così tanto per completare il loro Focus.
Ma questo non era vero, Vanille sapeva che non era vero. Non era Fang quella che aveva rovinato tutto. La colpa era tutta di Vanille. Sospirò, poi guardò in alto non appena sentì Fang voltarsi accanto a lei.

"Fang?"
"Aspetta qui".
"Aspetta!", ma Vanille non la fermò in tempo. Poté solo guardare Fang svanire nella folla. Sembrava che non avrebbe avuto altra scelta se non aspettare il suo ritorno. Si appoggiò alla parete più vicina.
La maggior parte degli acquirenti che entravano ed uscivano dai negozi erano donne, e molte di loro avevano dei bambini con sé. Forse perché i negozi qui vendevano cibarie, e le donne stavano acquistando la cena per le loro famiglie. Ma c'era qualcosa di strano in loro, non appena le guardò Vanille pensò che c'era qualcosa di innaturale in quel che stavano facendo. Poi capì: la maggior parte delle persone che uscivano dalla drogheria erano a mani vuote. Sebbene alcuni di loro potrebbero semplicemente non aver comprato nulla, era impensabile che ciò potesse accadere per tutti loro.

"Forse si fanno spedire la roba?", pensò Vanille. Su Gran Pulse era possibile pagare affinché venissero recapitate merci ingombranti o massicce, ma cose piccole come il cibo potevano tranquillamente essere portate a casa da sé. Per cui forse... ma poteva esserci anche una ragione del tutto differente. Vanille scosse la testa, confusa.

"Hai aspettato tanto?"
Improvvisamente Vanille sentì qualcosa di freddo premere contro la sua fronte. Urlò e saltò.
"Haha, scusa", Fang sorrise, e porse una lattina di una qualche specie di drink. "Sei così nervosa".
"Non posso farci nulla...", disse Vanille, facendo il broncio, ma prese la lattina. "Dove l'hai presa?"
"L'ho comprata".

Vanille guardò la lattina, poi guardò Fang. Dove ha preso i soldi? Non sapevano neanche che moneta si usasse su Cocoon.

"Ho usato questa", disse Fang, estraendo la carta che avevano preso ieri. "Cocoon è un posto così strano. Non riesco a credere che tu possa prendere di tutto con una cosa come questa". Aprì la propria lattina e bevette un sorso, incoraggiando Vanille a fare lo stesso. Quel contenitore era un po' strano, ma non fu difficile capire come aprilo.
"Oh! E' buono".
"Ho detto loro di darmi la bevanda più dolce che avessero".

Dopo la roba annacquata e priva di sapore che avevano mangiato ultimamente, era sorprendente bere qualcosa che permettesse davvero di assaporare la dolcezza. Era meraviglioso.

"Quindi come hai fatto a comprare questa cosa?"
"Non so come funziona. Ho solo fatto quel che stavano facendo gli altri. Come loro", disse Fang, indicando le persone nel negozio accanto. Vanille riuscì a vedere che la donna laggiù aveva una carta identica alla loro.
"Ho osservato le persone all'interno di un negozio cui sono passata davanti e ho pensato, hey, magari è così che funziona".
"Quindi quei due uomini ieri non avevano davvero alcun soldo".
"Ma in effetti devono avere qualche ricchezza su Cocoon". Fang volse lo sguardo verso un altro negozio. Era rosa e bianco, con delle gradevoli decorazioni. Un negozio di caramelle. Dei bambini correvano dentro e fuori, impugnando caramelle. Sembrava che ottenere il permesso di andare al negozio delle caramelle per comprare dei dolcetti fosse qualcosa che i ragazzini adoravano sia su Cocoon che su Gran Pulse.
"I ragazzini usano il denaro", disse Fang.

Notarono che tutti gli adulti possedevano quelle carte. Talvolta il proprietario della carta premeva qualcosa sulla stessa, o passava qualcosa al di sopra della carta. Talvolta il titolare del negozio passava la carta attraverso un macchinario dalla forma strana. Sembrava che vi fossero davvero tanti modi di usare le carte.

"Ho visto un negozio in cui vendono delle armi. Fin quando abbiamo questa possiamo comprarne alcune". Fang sorrise. "Possiamo combattere".
"Ma..."

Quei due uomini si erano dimostrati incredibilmente deboli. Fang avrebbe potuto sconfiggerli con le mani legate. Persino i pesci e gli uccelli erano stati patetici. Probabilmente tutte le creature su Cocoon, compresi gli umani, non sapevano come si combattesse.

"Non siamo stati scelti come l'Cie per combattere Cocoon?"
"Sì ma... adesso non ce ne sarebbe ragione..."
"Già... E' così pacifico qui. Probabilmente non dovremo neanche combattere".
"Sì. Evitiamo di combattere", Vanille annuì. La sua voce suonò strana alla sue orecchie, si chiese se Fang l'avesse notato.
"Anche se non combatteremo, qual è il nostro Focus? Se non lo scopriamo..."

Ci risiamo. Si arrivava sempre a quel punto, pensò Vanille, sospirando. Una forte voce si intromise nei suoi pensieri.

"Prima di farlo, perché non andiamo al tour del fal'Cie?"

Vanille e Fang si scambiarono uno sguardo.

"Potremmo andare su Euride nel nostro ultimo giorno".
"Ma più ci avviciniamo al festival dei fuochi d'artificio, più folla ci sarà".
"Questo è vero".

Un gruppo di donne le superò, chiacchierando, col morale visibilmente alto. Che cosa intendevano per "Tour del fal'Cie"? Ed Euride? Forse era il luogo in cui era custodito il fal'Cie di Cocoon. Fang e Vanille sgattaiolarono alle spalle delle donne, tentando di non farsi notare, per ascoltare altre importanti informazioni.

"Perché non prendiamo un auto privata? Se siamo tutte insieme il costo non dovrebbe essere molto elevato".
"No, no. Andare col treno andrà benissimo".

Il fal'Cie a Euride doveva essere piuttosto lontano, se stavano progettando di andare in treno.

"Mi domando quanto spesso arrivano i treni? Dovrebbe andar bene se non dovremo aspettare troppo a lungo".
"Perché non chiediamo alla Stazione di Bodhum?"
"Allora siamo d'accordo? Bene, mia figlia mi ha chiesto di prendere qualcosa in questo centro commerciale..."

Questo fu tutto quel che avevano da dire sul fal'Cie. Adesso la loro conversazione era passata su quel che avrebbero comprato, o su quel che progettavano di mangiare. Proprio quando capirono che non avrebbero ottenuto altre informazioni da quelle donne, il gruppo entrò in un negozio. Fang e Vanille si allontanarono superando la porta del negozio senza fermarsi.

"Hanno detto "Euride", giusto?"
"Sì, il leader di questi ladri..."

Non potevano essere sicure se si trattasse dello stesso che le aveva derubate, ma tutti i fal'Cie di Cocoon erano uguali per loro.

"Allora dovremmo andare e porgere i nostri omaggi".
"Andremo a vederlo?!"
"Se andiamo a vedere il fal'Cie nemico forse capiremo quale sia il nostro Focus. O forse riavrò indietro i miei ricordi... qualcosa succederà".
"Ma Euride dev'essere lontano. Dicevano che avrebbero preso un treno".

Né Fang né Vanille avevano mai preso un treno. Il treno che passava su Pulse conduceva agli estremi confini del mondo. Nessuno nel loro villaggio era mai salito su un treno. La gente non sale sui treni, non normalmente. Ecco perché furono così sorprese di sentire una coppia di anziane signore parlare così tranquillamente del "prendere un treno". Fece mettere loro in discussione la loro idea originaria, che Cocoon fosse un luogo patetico.

"Percorrerei qualunque distanza se potessi riavere la mia memoria".
"Ma potremmo non avere abbastanza soldi. Intendo, potremmo non essere in grado di viaggiare usando soltanto questa carta".

Non voleva andare ad Euride. Non voleva affrontare un fal'Cie di Cocoon.

"E' tutto qui?", disse Fang, ridendo. "Possiamo andare alla stazione e verificare. Ci sono un sacco di modi in cui possiamo recuperare del denaro. Andrà bene. Andiamo". Fang girò sui suoi tacchi. Una volta che aveva preso una decisione, non c'era altro da aggiungere. Non c'era modo di fermarla adesso. Vanille avrebbe solo dovuto prepararsi per quel che sarebbe successo. Sospirò, e seguì le orme di Fang.

Prima di poter scoprire qualcosa in più su come arrivare ad Euride, dovevano scoprire dove si trovasse la Stazione di Bodhum. Avevano pensato che se avessero semplicemente camminato per un po' l'avrebbero trovata, ma non era questo il caso. Quindi, mentre acquistavano ingredienti per la cena, chiesero dove potessero trovarla. Credevano che la gente le avrebbe guardate in modo strano se avessero chiesto dove si trovava la Stazione, ma non avevano bisogno di preoccuparsi.
Sembra che vi fossero numerosi viaggiatori, per cui gli stranieri erano piuttosto comuni. Rispondevano, "Oh siete in vacanza? Beh da dove venite?". Infatti, Fang e Vanille pensarono che fossero un po' troppo amichevoli.
Fu risposto loro che ogni negozio in città aveva delle mappe per i turisti, che potevano essere prese gratuitamente. Erano messe lì in modo che i viaggiatori che non avessero confidenza con la città evitassero di perdersi.

"Mettere delle mappe a disposizione degli stranieri? Sembra pericoloso".

Una mappa di quel tipo, che mostrasse ogni luogo della città ad una sola occhiata, sarebbe diventata una debolezza se fosse capitata in mano nemica. Una mappa era un documento importante, che avrebbe dovuto essere tenuto segreto. Vanille non poteva far a meno di considerare malamente coloro che ignoravano una cosa così semplice. Ma il commesso la guardò stranamente quando lei menzionò questa cosa. Apparentemente la gente di Cocoon non la pensava in quel modo.
Se ne andarono non appena il commesso indicò la stazione sulla mappa. Se fossero rimaste ancora a lungo avrebbero potuto compromettersi. Erano preoccupate che le loro parole o le loro azioni potessero renderle sospette, più dei vestiti che indossavano.
Fortunatamente, la Stazione non era molto lontana. Si trovava a circa quindici minuti di cammino dal centro commerciale, ed era molto vicina al tempio. Ma se non avessero avuto la mappa, forse non si sarebbero rese conto che quella era una stazione. La Stazione di Bodhum sembrava molto familiare eppure molto differente dalla stazione che conoscevano su Gran Pulse.

"Non ha nulla che ricordi una stazione. Sembra più un... negozio o qualcosa del genere".
"E guarda quel treno", Fang indicò appena si avvicinarono alla Stazione. "Non sembra che stia su dei binari".

Il treno aveva un design molto morbido. Dire che non stava sui binari non era molto corretto, ma sembrava che effettivamente mancasse qualcosa.

"Se un mostro lo attaccasse, potrebbe volare via".

I treni su Gran Pulse erano grandi e robusti, per resistere agli attacchi di grossi mostri. Sia i vetri dei finestrini che il tetto erano costruiti con un materiale molto spesso, per evitare che venissero fracassati.
"Mi domando persino se riuscirà ad arrivare ad Euride", disse Vanille. Fang si strinse nelle spalle.
"Non serve preoccuparsi. Prima dobbiamo scoprire quando parte il treno. Poi dovremo capire quanto costa e quanti giorni ci vorranno".

Pensavano che semplicemente recandosi alla Stazione avrebbero potuto trovare tutte le risposte, ma si sbagliavano. Non sapevano come cercare. Prima di tutto, c'erano così tante diverse piattaforme che non sapevano dove dirigersi. Su Gran Pulse ve n'era una soltanto, ma qui a Bodhum erano diverse, e sembrava che ciascuna avesse un treno diretto in un posto differente.
Ancora più sorprendente era notare quanti treni erano in arrivo. Nella loro città natale il treno arrivava solo nel mattino e nella sera.

"Che... che dovremmo fare?"

Gironzolarono all'interno dell'edificio, ma non riuscirono a raccapezzarsi.

"Va tutto bene? Posso aiutarvi?"

Era una giovane madre con un ragazzino. Doveva aver notato che le due erano confuse.

"Uhm.. beh, vogliamo andare ad Euride, ma..."
"A vedere il fal'Cie? Il treno per Euride parte dalla piattaforma numero uno".

Vanille e Fang si scambiarono uno sguardo, ed emisero un sospiro di sollievo. Salve!

"Fate un buon viaggio", disse la giovane donna, voltandosi.
"Uhm, aspetti per favore! Potrei chiederle un'altra cosa?"

C'erano ancora domande che volevano porre.

"Quanto costa arrivare ad Euride? Possiamo farcela con questa?", disse Vanille, tirando fuori la carta. La giovane donna rise.
"Beh, non so a quanto ammonti il vostro credito, ma posso dirvi che di sicuro sarà sufficiente, almeno se non prendete un auto speciale".

Anche le donne che avevano visto prima avevano menzionato una cosa del genere, sebbene loro avessero parlato di "auto privata". Sembrava che vi fossero diversi modi di raggiungere Euride.

"E, uhm... quanti treni vanno ogni giorno a Euride?"
"Quanti? Hmm... beh...", piegò la testa di lato per pensare. Questo doveva significare che non ve ne fossero moltissimi.
"Oh, per favore non mi dica che ce n'è soltanto uno ogni due giorni".
"Uh?"
"Oh no, dovremo aspettare molti giorni prima che ne arrivi uno?", Vanille iniziò a preoccuparsi. Cosa avrebbero fatto se avessero dovuto aspettare così a lungo? Ma la risata della giovane donna tagliò la sua paura come fosse un coltello.
"Oh voi ragazze siete così divertenti. Andrà tutto bene. Avvicinatevi semplicemente alla stazione e aspettate un po', un treno dovrebbe arrivare abbastanza presto".
"Davvero...?"
"E' solo che mi avete chiesto quanti ne arrivano in un giorno, e non li avevo mai contati sinora. Sono così tanti".

Sembrava proprio che avessero detto un'altra stranezza. Ma fortunatamente questa volta non avevano bisogno di scusarsi. Questa volta la giovane donna aveva semplicemente riso.

"Se non volete aspettare il treno, potete sempre prendere un airbike. C'è un posto in cui affittarle, proprio fuori la stazione. Il prezzo per affittare un due-posti non è molto dissimile dal costo di un biglietto del treno".
"Uhm, no... no, mi piacciono i treni".

A dir la verità, nessuna delle due sapeva come guidare un airbike, ma decise di non dirlo. Se le airbikes erano qualcosa che persino i ragazzini su Cocoon sapevano usare, sarebbero sembrate nuovamente sospette.

"D'accordo allora, fate attenzione e buon viaggio". La giovane donna prese la mano del bambino e si avvio verso un'altra piattaforma, diversa da quella del treno che conduce a Euride.
"Oh no! Ho dimenticato di chiedere..."
"Che cosa?"
"Quanti giorni ci vorranno per arrivare ad Euride".
"Ah..."

Ma non era di grande importanza, in effetti. Sapevano che avrebbero potuto coprire il costo del biglietto, e sapevano dove andare a prendere il treno. Erano tutte le informazioni di cui avevano bisogno.

"Spero, se partiamo domani, di arrivare per dopodomani..."
"Non importa quanto ci vorrà, se potremo incontrare questo fal'Cie".

Il cuore di Vanille divenne pesante quando udì la parola fal'Cie. Proprio quando era riuscita a dimenticarsene, Fang gliel'aveva riportato alla mente ancora una volta.

"Sei stanca?", Fang la guardò, preoccupata.
"Beh, un po'", rispose Vanille, e fece del suo meglio per tentare di sorridere.



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