Cos'è Episode Zero? Lasciamo che a spiegarcelo sia la stessa Square-Enix, che così lo presenta sul suo sito ufficiale. "Final Fantasy XIII Episode Zero - Promise" è un romanzo web costituito da una serie di episodi collegati alla trama principale proposta nel gioco, una potenziale aggiunta che dona profondità al filone narrativo generale. I racconti sono curati da Jun Eishima, scrittore di numerosi altri romanzi targati Square-Enix. Gli eventi raccontati da Episode Zero hanno luogo prima delle vicende di Final Fantasy XIII e contribuiscono ad arricchire il background ed il carattere dei suoi personaggi. Il romanzo è stato diffuso online, gratuitamente, dalla casa produttrice, ma esclusivamente in lingua giapponese; in queste pagine vi offro una traduzione in lingua italiana da me realizzata (da non pubblicare altrove senza aver prima chiesto).



Episode Zero - Tomorrow - Accadde quel giorno, due ragazzine entrarono nel tempio.

[Attenzione: questo capitolo contiene spoiler sul gioco]

Accadde quel giorno, due ragazzine entrarono nel tempo.
Una aveva già gli occhi di un adulto, mentre l'altra aveva ancora gli occhi di un bambino. Sacerdoti dagli abiti rossi, neri e viola fecero strada alla ragazza con gli occhi di un adulto, mentre la ragazza con gli occhi di un bambino li seguiva da presso.

Davanti ad una rampa infinita di scale, il sacerdote in rosso disse alle due ragazzine:
"Dovete lasciare qui le vostre armi corrotte. Da qui in avanti, sino alla camera del fal'Cie, è vietato portare con sé la sporcizia della terra".

Le ragazzine lasciarono le loro armi in quel luogo.

"Mi darai un'arma migliore quando sarò una l'Cie, giusto?". La ragazza con gli occhi di un adulto parlò, usando parole non adatte a quel luogo.
I tre sacerdoti non prestarono cura alle sue parole, e ordinarono loro di seguirli.

Mentre salivano lungo la rampa di scale, ciascuna ragazzina tenne segreto il proprio sentimento nel suo cuore. Lo tennero segreto quel giorno, sino ad oggi, per sempre.

Salirono lungo le scale e poi si fermarono, levandosi in preghiera, prima di continuare a salire. Lo fecero dieci e tre volte, prima di raggiungere la porta degli inizi. Poi il sacerdote in nero disse alle ragazzine:

"Questa porta è una porta di sfide. Allontanerà chi serba il male nel cuore, e guiderà chi serba lo spirito santo".

La ragazza con gli occhi di un adulto si inginocchiò dinnanzi alla porta, e pregò. La ragazza con gli occhi di un bambino seguì il suo esempio. Il simbolo sulla porta si illuminò di rosso, e la porta si aprì.

"Siete state accettate dalla porta degli inizi. Fate affidamento al vostro cuore, che contiene il santo spirito, e continuate verso la camera del fal'Cie".

I tre sacerdoti e le due ragazzine varcarono la porta, e si lasciarono alle spalle il vestibolo di dieci e tre.

"Forza!"
"Ma..."
"Non sarai tu ad essere trasformata in l'Cie, ma io. Non c'è motivo per te di avere paura".
"Ma..."
"Non preoccuparti".

La ragazza con gli occhi di un adulto sorrise, mentre la ragazza con gli occhi di un bambino guardava in basso verso i propri piedi. I tre sacerdoti non dissero nulla.

Salirono lungo le scale e poi si fermarono, levandosi in preghiera, prima di continuare a salire. Lo fecero dieci e tre volte, prima di raggiungere la porta degli inizi. Poi il sacerdote in viola disse alle ragazzine:

"Questa porta è una porta di sfide. Allontanerà chi serba la deblezza nel cuore, e guiderà chi serba la forza".

La ragazza con gli occhi di un adulto si inginocchiò dinnanzi alla porta, e pregò. La ragazza con gli occhi di un bambino seguì il suo esempio. Il simbolo sulla porta si illuminò di rosso, e la porta si aprì.

"Siete state accettate dalla porta del centro. Fate affidamento al vostro cuore, che contiene la forza, e continuate verso la camera del fal'Cie".

I tre sacerdoti e le due ragazzine varcarono la porta, e si lasciarono alle spalle il vestibolo di dieci e tre.

"Dannazione, sono davvero scale senza fine. AVremmo potuto prendere un ascensore o qualcosa del genere, no? Tutto questo è un tantino esagerato, non credi?"
"Non dovresti pensare cose del genere! I sacerdoti hanno detto che questo dovrebbe essere un test per te, per diventare un l'Cie".
"Un test va benissimo, ma questi sacerdoti sono così deboli, che cosa possono fare?"

La ragazza con gli occhi di un adulto rise, mentre la ragazza con gli occhi di un bambino la rimproverva. I tre sacerdoti, naturalmente, non dissero nulla.

Salirono lungo le scale e poi si fermarono, levandosi in preghiera, prima di continuare a salire. Lo fecero dieci e tre volte, prima di raggiungere la porta della fine. Poi il sacerdote in rosso disse alle ragazzine:

"Questa porta è una porta di sfide. Allontanerà chi serba la cupidigia nel cuore, e guiderà chi serba l'onore".

La ragazza con gli occhi di un adulto si inginocchiò dinnanzi alla porta, e pregò. La ragazza con gli occhi di un bambino seguì il suo esempio. Il simbolo sulla porta si illuminò di rosso, e la porta si aprì.

"Siete state accettate dalla porta della fine. Fate affidamento al vostro cuore, che contiene l'onore, e continuate verso la camera del fal'Cie".

I tre sacerdoti e le due ragazzine varcarono la porta, e si lasciarono alle spalle il vestibolo di dieci e tre, raggiugendo l'ultima rampa di scale.

In cima alla scalinata stavano dieci sacerdoti, che impugnavano le sacre lance, a sorvegliare la porta dei fal'Cie.

"Tu non proseguirai oltre".
"Ma...".
"Andrà tutto bene".

I tre sacerdoti condussero la ragazza con gli occhi di un adulto su per l'ultima rampa, poi dieci e tre sacerdoti la circondarono e levarono le loro braccia in preghiera.

"La prescelta". "Colei che diventerà l'Cie".
"Abbandona il male".
"Tieni con te lo spirito santo".
"Abbandona la debolezza".
"Tieni con te la forza".
"Abbandona la cupidigia".
"Tieni con te l'onore".
"Continua verso la camera del fal'Cie".
"Ricevi i tuoi poteri".
"Ricevi il tuo Focus"
"Unisciti ai fal'Cie"
"E stagliati dinnanzi al Cielo".

La porta inizò ad aprirsi, e la ragazza con gli ochci di un adulto si lasciò i sacerdoti alle spalle per attraversarla. Gridò:
"Fal'Cie Anima! Ho qualcosa da dirti. Mi stai ascoltando!?"

I sacerdoti trattennero la ragazza, la lei se li scrollò di dosso e continuò a gridare.
"Perché sei qui? Dovrebbe essere semplice per un fal'Cie come te annientare Cocoon. Perchè non vai a distruggere Lindzei? Invece di creare tutti questi l'Cie, non sarebbe più rapido radunare tutti i fal'Cie e andare voi stessi a combattere? Non riesci ad arrivarci da solo, anche se sei un fal'Cie?"

I sacerdoti alzarono le loro lance e immobilizzarono la ragazza.
"Perchè, insolente...! Questo è il fal'Cie Anima, come osi parlare in questo modo!"
La ragazza se li scrollò di dosso e afferrò uno delle loro lance. Con quella in mano, irruppe nella camera del fal'Cie.
"Quanti l'Cie sono diventati Cie'th mentre tu stavi qui a non far nulla? Quante case sono andate perdute? Mentre i tuoi amici non facevano altre che scavare buche!"
I sacerdoti corsero dietro la ragazza.
"Come osi...! Non farai un altro passo verso la camera del fal'Cie!"
La ragazza atterrò tutti i sacerdoti che la seguivano con la sua lancia, e continuò a proseguire verso la stanza.
"Diventerò un l'Cie per te. Distruggero tutti i demoni che vorrai. Ma non riesco a sopportare che tu stia qui senza fare nulla!"

Il sacerdote in rosso, il sacerdote in nero ed il sacerdote in viola stavano dinnanzi al falCie, e spinsero la ragazza ad indietreggiare.

"Pensi davvero che una ragazza come te possa avere qualcosa da dire al fal'Cie? Basta così!"
"Sto solo dicendo la verità! Quel fal'Cie è uno sciocco! In che considerazione tiene le vite umane? Nessuna!"

Il sacerdote in viola rispose con freddezza.
"Le vite umane? Non sono altro che orfani".

Il sacerdote in nero sogghignò:
"L'unica ragione per cui si prendono cura degli orfani è perché possano diventare l'Cie. Non c'è altro modo di usarli".

Il sacerdote in rosso proruppe:
"Non sei altro che una stupida. Non sei neanche riuscita a capire le vere intenzioni di chi si è presa cura di te".

Gli occhi della ragazza si infiammarono di rabbia.
"Non insultate la nostra casa!"

Nella rabbia la ragazza colpì il sacerdote in rosso, poi sconfisse sia il sacerdote in nero che il sacerdote in viola. Si voltò a fronteggiare il fal'cie Anima.
"E' tutta colpa tua! I nostri amici trasformati in Cie'th, i fal'Cie di Cocoon arrivati qui a fare quel che desideravano. E' tutta colpa tua! Ti distruggerò!"

La ragazza ragazza gli si avventò contro con la lancia, ma le sue mani apparvero dal nulla, colpendola e scaraventandola al suolo. La lancia volò via lontano da lei.

I dieci sacerdoti accorsero e la circondarono, puntandole contro le lance.

"Stupida ragazza, morirai!" "Traditore, morirai!"

La ragazza non si mosse. I dieci sacerdoti alzarono lentamente le lance.

"Vi prego, fermatevi!" La ragazza con gli occhi di un bambino corse al suo fianco e le fece scudo con il suo corpo.
"Vi prego, perdonatela!"
"Ha insultato il fal'Cie Anima, e trattato i suoi sacerdoti come degli sciocchi. I suoi peccati sono troppo grandi". "Allora lasciate che io... che io faccia ammenda!"
Le labbra della ragazza caduta si mossero, implorandola di fermarsi. Ma la ragazza con gli occhi di un bambino non le prestò attenzione, gridando:
"Ti prego, rendici entrambi l'Cie! L'Cie che combatteranno contro Cocoon!"

Le dieci lance si fermarono tutte insieme, e i loro custodi guardarono le ragazze. Si riunirono per parlare.

"Non puoi...". "No. Dopo sarà comunque il mio turno. Voglio che restiamo insieme".

Una ragazza strinse l'altra, e sorrise.
"Ci ho pensato sin da quando siamo entrate nel tempio. Avrei detto, rendici entrambe l'Cie". "Ma..." "Possiamo anche essere orfani, ma siamo cresciute insieme. Siamo una famiglia. Possiamo proteggere tutti se restiamo insieme".

I dieci sacerdoti circondarono le due ragazze ed alzarono le braccia in preghiera, pregando che le due fossero trasformate in l'Cie.
"Staremo insieme per sempre... qualunque cosa accada, non ci separeremo mai".

Quel giorno, nacquero due l'Cie.



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