Nome: The Tam-Tara Deepcroft
Tipo: dungeon obbligatorio
Locazione: Central Shroud, a Sud di Bentbranch Meadows, X:19 - Y:28
Livello: 16 - 19
Tempo massimo: 90 minuti
Requisiti: aver completato la missione "Fire in the Gloom" (livello 16, main scenario)
Party: 4 giocatori, Light Party
The Tam-Tara Deepcroft è il secondo dungeon di Final Fantasy XIV, e affrontarlo sarà necessario per poter proseguire nella storia principale di gioco. Seguendo le missioni di main scenario (contrassegnate da un punto esclamativo circondato da fiamme) e completando quella di livello 16, "Fire in the Gloom", ci verrà chiesto di visitare Tam-Tara. Come con Sastasha avremo bisogno di un party di 4 giocatori, che potremo scegliere tra conoscenti oppure tramite il Duty Finder. Se avete bisogno di ripassare come funzionano i vari ruoli (Tank, DPS e Healer), date un'occhiata all'apposita sezione o ai consigli generali sui dungeon già descritti nell'introduzione al dungeon di Sastasha. Questo dungeon è strutturato in maniera piuttosto semplice: continuiamo a proseguire fino a raggiungere la prima boss battle.
Notate nella seconda immagine come, applicando prima l'effetto Veleno e poi lo status Sleep al mostro, questo continuerà a sonnacchiare
subendo danno nel tempo
Boss 1 - Void Soulcounter
Qui troveremo due Gravedigger (allegria!) e un Dalamud Priest. Non sono molto forti, e dovremo sconfiggerli (sono molto consigliati attacchi AOE, ossia a zona) per far comparire il vero boss, a cui dovremo far fare la stessa fine. Interagiamo infine con il Cultist Orb (la sfera alle spalle dei nemici appena sconfitti).
Proseguiamo fino alla prossima boss battle, identica alla precedente fatta eccezione per l'aggiunta di un Gravedigger in più.
Boss 2 - Void Soulcounter
Anche in questo caso diamo la precedenza ai Gravedigger per poi vedercela contro il demoniaco Void Soulcounter. Il middle-boss userà
attacchi fisici ed aoe, visibili sul terreno, che il tank farà bene ad evitare.
Andando ancora avanti nel dungeon vedremo una Sealed Barrier di colore viola: ignoriamola e tiriamo dritto per prendere il Cultist Rosary. Adesso torniamo indietro fino alla Sealed Barrier ed interagiamo con la stessa.
Prepariamoci ad un'altra boss battle simile alle precedenti, ma con Octavel the Unforgiving
al posto di Dalamud Priest, e con 4 Gravedigger.
Boss 3 - Octavel the Unforgiving
Nessun accorgimento particolare, andranno benissimo le strategie seguite nei precedenti incontri. I mostri appariranno in
successione Gravedigger - Octavel the Unforgiving - Void Soulcounter, senza pause, per cui il tank dovrà tenersi pronto a
richiamare tempestivamente su di sé l'aggro avversaria, l'healer a mantenere alti gli HP del gruppo, e i DPS ad agganciare
prontamente i nuovi bersagli.
Interagiamo infine con le due Cultist Orb e teniamoci pronti a combattere contro il boss finale del dungeon.
Boss finale - Galvanth the Dominator
Galvanth the Dominator non ha molti attacchi, lancia incantesimi acquatici sul suo obiettivo principale ed ogni tanto usa un PBAOE
(Point Blank Area Of Effect), ossia un attacco a zona circolare che provoca ingenti danni e infligge lo
status Paralisi (immagine 3). I maghi in particolare dovranno stare molto attenti a schivare questo attacco,
perchè la Paralisi potrebbe interrompere l'esecuzione dei loro incantesimi.
Quando il boss perderà circa un quarto di vita, invocherà un'add, Inconspicuous Imp, che i DPS dovranno eliminare alla svelta.
L'add in questione, infatti, finché sarà legata al boss da una linea violacea (immagini 2 e 4), riuscirà a renderlo invicibile.
A circa metà vita, Galvanth invocherà nuovamente un Inconspicuous Imp, questa volta accompagnato da altre add. Visti gli effetti
della connessione violacea, sarà bene dare priorità all'Imp e soltanto dopo occuparsi degli altri mostri.
Quando al boss rimarrà circa un quarto di vita, invocherà altri due Inconspicuous Imp accompagnati da altre add: la strategia da seguire sarà identica alla precedente. Eliminati tutti gli elementi di disturbo potremo infine concentrarci sul boss, eventualmente utilizzando una Limit Break offensiva in caso di bisogno.
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