Ricordi..
  ● Autore: Rinoa S.

RICORDI: TRA SORRISI E MALINCONIA


"Ah ah ah..."

La dolce e spensierata risata di Rinoa aveva rotto il silenzio che regnava nella sua camera.. Già da un pezzo era passata l’ora del coprifuoco ma lei non aveva sonno: in fondo era comprensibile, aveva passato una bella giornata a Timber con i "Gufi del bosco", i suoi vecchi amici erano tutti lì: quella che si dice una "rimpatriata".. avevano rievocato i bei momenti passati insieme e con la mente era tornata indietro nel tempo, ma quello che più la rendeva felice era il fatto che non aveva pensato a lui.. Per un giorno si era tenuta lontana dal Garden e da tutti gli amici che glielo facevano venire in mente.

Ed ora, in preda alla nostalgia, aveva preso in mano il suo diario e aveva cominciato a leggere...

"Ah ah ah Come potevo essere così stupida? E’ inconcepibile che io abbia scritto delle sciocchezze di questo genere!"

Rinoa cominciò a leggere con una vocina da bambina come se stesse facendo l’imitazione di se stessa

"<<Com’era bellino oggi! Indossava una casacca blu ed un giaccone bianco, non gli avevo mai visto questi abiti addosso, sta proprio bene!..>>"

Mi sento così stupida adesso! E’ passato più di un anno. E’ possibile che sono maturata così tanto? " Poi prese a leggere, non aveva affatto voglia di impelagarsi in pensieri così "complicati" e si immerse nei ricordi dell’estate passata.

A quel tempo il suo chiodo fisso era Seifer.. lesse di quella volta quando avevano fatto una gita al mare, avevano passato tutta la notte vicini vicini ad aspettare che qualche stella cadente desse la conferma del loro amore nascente, ma non ne avevano vista neanche una; un segno del destino? Forse..

Un’altra volta, invece, aveva conservato dei guil che lui gli aveva ritornato dove c’era la sua firma, li teneva sempre con lei, come portafortuna, ma arrivò il giorno che Seifer si accorse di quei soldi messi da parte così l’aveva guardata con lo sguardo storto e con il gunblade sulla spalla era andato via sorridendo o per meglio dire, sogghignando..

"Ah ah ah, come non ridere di fronte ad un episodio di questo genere?"

La piccola Rinoa rideva con le lacrime agli occhi, in quel momento era così diversa dagli altri giorni sembrava molto molto più bambina, ed il pigiamone a quadri azzurri e la posizione in cui stava, sdraiata sulla pancia e con i piedi che oscillavano su e giù, mettevano maggiormente in risalto quell’aria infantile..

Tra una risata e l’altra lasciava cadere il quaderno sul cuscino e dibatteva i pugni sul materasso..

Stava ancora ridendo quando pensò divertita:

"Se i miei amici dovessero leggere queste cose perderebbero la fiducia in me, penserebbero che ancora sono una bambina.. pensandoci bene ho scritto queste cose più di un anno fa, ancora non ero cresciuta, ancora non avevo incontrato Squall.."

Quel nome.. quel nome fu per Rinoa un fulmine a ciel sereno..

perché lo aveva nominato? Nella sua mente si scatenò una bufera..

Prese in mano il quaderno e cercò freneticamente le pagine su cui aveva scritto del loro primo incontro:

"<<Certo che ho incontrato un ragazzo proprio carino questa sera! >>"

Erano le prime cose che lesse..

Si fermò a riflettere un attimo e si disse: "Rinoa, hai passato una bella giornata, sei sicura di voler continuare a leggere? Sei sicura di voler rovinare
tutto proprio ora?" Per un attimo chiuse gli occhi: le parve di sentire la musica di quella sera, vide se stessa andare vicina a quel misterioso ragazzo
poggiato alla colonna..

Aprì immediatamente gli occhi, preferiva di gran lunga leggere che non vedere il *suo* viso tramite quei ricordi.. E riprese quindi la sua lettura

"<< ..era poggiato ad una colonna, aveva l’aria annoiata, quasi stanca,
lo volevo invitare a ballare, ma in un primo momento non ne ho avuto
il coraggio...poi ho diretto lo sguardo al cielo come per chiedergli: "
Se è giusto quello che sto facendo dammi un segno, un indizio"
E immediatamente una stella cadente attraversò la porzione di cielo
che era sotto i miei occhi.. ma quello che mi ha colpito di più non è stato
il fatto che anche lui l’ha vista e che quindi poteva benissimo avverarsi
la leggenda che circola a Balamb ma il fatto che con Seifer circa
tre mesi fa eravamo rimasti tutta un’intera notte svegli per vederne
una, una sola, stasera è stato il cielo stesso, di sua spontanea volontà,
senza essere sollecitato, a darmi un segno.. Chissà..
Certo è un bel cavaliere.. Forse è l’uomo della mia vita? Ma cosa sto
dicendo? Non lo conosco neppure, non so neanche il suo
nome.. ma già mi sento legata a lui..Boh.. Non so..
Ci ho solo ballato! Non posso dire che mi piace.. non posso.. è contro ogni
regola.. chissà se lo rincontrerò un giorno o l’altro " >>


Rinoa staccò un momento gli occhi dal foglio, la tristezza aveva invaso il suo animo, ormai non poteva servire a niente smettere di leggere.. sentiva gli occhi riempirsi di lacrime, ma non voleva piangere non voleva essere così debole, se l’era ripromesso

"Non devo più versare lacrime per Squall"

Peccato che si riproponeva di mantenere questa promessa dopo ogni volta che aveva pianto..

Cambiò posizione nel letto, voleva impedire in tutti i modi alle lacrime di rigargli il volto, che fino a qualche minuto prima era sorridente, spensierato ed infantile.

Ora stava seduta con la schiena poggiata alla parete, le gambe raccolte al petto e aveva il diario fra le mani. Avrebbe voluto buttarlo via, e tuffarsi nel buio dei suoi tristi pensieri, ma non lo fece..

Girò ancora qualche foglio.. li guardava quasi disinteressatamente, con gli occhi quasi persi nel vuoto. Ogni tanto si soffermava su qualche frase :

"<<Credo di amarlo.. chissà lui cosa pensa di me >>"

Ma non veniva coinvolta né dalla passione né dai ricordi.. fino a che il suo sguardo si soffermò su un rigo:

"<<Ti vorrei qui con me, ti sei mai accorto che sei la persona
che mi fa stare meglio?
Devo trovare il coraggio di dirglielo..devo..devo riuscirci>>"


Il suo cuore prese a batterle più forte, nel silenzio del Garden poteva quasi sentirlo..

Ricordò che aveva scritto quella frase subito dopo essersi salvata dall’esplosione della base missilistica..

Quando lo aveva incontrato a F.H. e lui le aveva detto che gli era mancata lei avrebbe voluto tanto fargli quella domanda, ma non ne ebbe il coraggio (o la faccia!)

Forse non c’era l’atmosfera adatta e si era limitata a dargli un piccolo pugno sulla pancia e a dirgli che non ci credeva..

Subito dopo, invece, ricordò in che occasione quelle parole, che in un primo momento le erano sembrate così difficili da pronunciare, erano uscite dalle sue labbra senza nessuno sforzo, naturalmente..

Sedevano su un sedile della sala di comando della Lagunarock.. Lui la teneva fra le sue braccia forti, l’aveva appena salvata e lei era così, così felice.. Il ricordo di quell’abbraccio, tuttora, le infondeva calore..

Prese il cuscino che stava "sdraiato" accanto a lei e lo strinse forte forte. In quel momento Rinoa si rese veramente conto di come avesse bisogno di lui, del suo calore, dei suoi baci..

Sentì una fitta allo stomaco, provò ripugnanza per se stessa e le lacrime cominciarono a scorrere sul suo volto lente ma inesorabili.

"E’ tutta colpa mia, è tutta colpa mia, forse non riesco ad amare, forse.. forse.." Tentava di trovare in tutti i modi una spiegazione logica al gesto insensato che aveva compiuto circa sette mesi prima.

"perché, perché, perché l’ho lasciato?"

Ebbene si: Rinoa lo aveva lasciato.. dopo appena due mesi che stavano insieme lei lo aveva mollato senza pensarci due volte.. si era sempre confortata dicendo che la colpa era sua solo in parte perché ci aveva messo lo "zampino" Seifer..

Il ragazzo biondo non perdeva occasione di sfottere Squall in tutti i modi possibili ed immaginabili e lei ogni volta che sentiva quei discorsi cercava di opporsi con tutte le sue forze, cercava di non prestargli attenzione, ma i suoi nervi man mano si erano logorati ed era caduta in pieno nella trappola di Seifer..tutto ciò che lei e il suo Squall avevano costruito le si era rotto davanti i suoi occhi.

Non sopportando ciò, e agendo sconsideratamente, troppo in fretta, gli aveva detto a chiare lettere che la loro storia non avrebbe potuto più funzionare...

All’apparenza lui l’aveva presa bene, le aveva risposto con una frase, che esprimeva tutto il suo rancore e tutto il suo orgoglio, "Forse hai ragione", e le aveva voltato le spalle..

Tutti questi pensieri affollavano la mente della povera Rinoa al punto da fargliela scoppiare, il dolore partiva dal centro della fronte e si diffondeva per tutta la testa, era quasi nullo a confronto del dolore che provava il suo cuore, adesso era lei che si stava sgretolando lentamente dentro.

Chiuse gli occhi, strinse il cuscino più forte, raccolse maggiormente le gambe e tentò, per l’ennesima volta, di smettere.

Un nodo le stringeva la gola, fino a quel momento aveva pianto silenziosamente, ma ora sentì il bisogno di singhiozzare e una volta fatto il primo gli altri arrivarono uno dopo l’altro senza voler accennare a smettere, aveva spento anche la luce, provava vergogna per se stessa..

Dopo un oretta circa crollò esausta, sul letto, con il cuscino fra le braccia.

Quella notte dormì di un sonno pesante, buio e senza sogni...nelle stesse condizioni in cui si trovava il suo stato d’animo.

 

COMINCIA UN NUOVO GIORNO

Da una piccola fessura della veranda della stanza di Rinoa un timido raggio di sole le illuminava il volto e gli uccellini, con il loro leggero canto, le facevano da sveglia.

Era rimasta tutta la notte nella stessa posizione: rannicchiata con il cuscino fra le braccia, ma ora si stava cominciando a muovere, lentamente i suoi occhi si aprirono, alzò la mano destre per stirarsi e sbadigliò a lungo..

Il dolore alla testa era passato ma gli occhi erano gonfi e le bruciavano un po’, era comprensibile..anche durante il sonno le lacrime erano scese bagnando il cuscino.

Anche questa volta si disse: "Non devo più piangere", scostò con un rapido gesto le lenzuola che l’avevano riscaldata in quella fredda notte estiva e si diresse verso il bagno.. prese il laccetto nero che portava sempre al braccio, e si attaccò i capelli, si guardò allo specchio, i soliti tre ciuffetti le "invadevano" il viso pallido, aveva della occhiaie paurose, tra l’altro la sera prima tutta presa dal suo diario, non aveva tolto neanche il trucco ed il mascara colato le rigava il volto..

Aprì immediatamente l’acqua calda e, prima di lavarsi il viso, scoppiò a ridere..

Si sorprese di essere divertita nel vedersi così in disordine, la vergogna, la tristezza e l’odio verso se stessa erano spariti, volati via come il buio della notte, ora era tornata la Rinoa di sempre..certo il suo animo non era così allegro e spensierato, ma sapeva che dimostrarlo agli altri e farli preoccupare non sarebbe servito a niente, non poteva di certo parlarne con chiunque..

Dopo appena cinque minuti era pronta per andare alla lezione di Quistis, prima passò in mensa, prese un cornetto ed una tazza di latte..

"Ne avevo proprio bisogno" pensò; dopo essere uscita, nel corridoio incontrò Zell..

Era di corsa in cerca disperata di un panino:

"Rinoa, Rinoa, sai se ci sono panini?" le chiese con il fiatone

"Ehi! Non mi hai neanche salutata.. comunque non lo so... Corri, corri, sbrigati" rispose Rinoa facendo finta di essere irritata, poi gli fece un gran sorriso e lui scappò via seguendo alla lettera il consiglio dell’amica in cerca disperata di un panino.

"Ma come fa a mangiarsi un panino alle otto di mattina!" pensò divertita.

Ora era di buon umore le sciocchezze di Zell erano per lei meglio di una medicina..

Guardò l’orologio "Oh, oh! Sono in ritardo!" Conosceva bene la sua professoressa l’unica cosa su cui non transigeva era l’orario, si mise a correre con i libri sotto il braccio, prese l’ascensore e nell’angolo tra il corridoio principale e quello che portava alla sua aula sbattè con qualcuno.

La botta fu violenta, i libri schizzarono da tutte le parti, era rimbalzata urtando contro un’altra persona ed era caduta sul sedere (e si era fatta male!).

"Allora è vizio! Sempre in quest’angolo, scommetto che è stata di nuovo quella pazza di Selphie"

Rinoa era stordita per la botta, non si era neanche preoccupata di guardare in faccia la sua "vittima", stava raccogliendo in fretta i libri sparpagliati accanto a lei, ma quando sentì quella voce il respiro le si bloccò, così come il cuore, un brivido partì dalla parte inferiore della spina dorsale e si diffuse in tutto il corpo facendole tremare le mani e non un filo di voce le uscì dalle labbra...

"Scusa Selph..Rinoa, che ci fai qui? Ehm.. cioè ti sei fatta male? Tutto O.K.?"

Non riuscì a rispondere, non riuscì neanche ad alzarsi, rimase seduta a terra con le gambe aperte (proprio nella posizione che aveva assunto quando era caduta ) lentamente il suo sguardo osservò la figura maschile che le teneva la mano, partì dai piedi, osservò gli stivaletti tutti impolverati, i pantaloni neri ,la cintura rossa messa ad incrocio, la maglietta bianca, il giubbotto di pelle..lo guardò finalmente in volto..negli occhi, si fissarono per pochi istanti che a lei parvero però un eternità, aveva dimenticato l’emozione che si provava a perdersi in quegli occhi azzurri..proprio come quella volta quando si erano baciati sul balcone del Garden (il loro primo bacio)..

Quello sguardo così intenso quella volta esprimeva tutto l’amore che provava per lei, ma ora però non vedeva amore.. forse il forte sentimento che le trasmettevano quegli occhi era solo odio, odio e nient’altro..

Abbassò lo sguardo, raccolse in fretta i libri, e si alzò senza il suo aiuto e finalmente ebbe il coraggio di parlare

"Squall, da quanto tempo che non ci si vede! Non ti preoccupare non mi sono fatta niente.. ah, ho saputo che le matricole che ti avevano affidato sonotutte diventate Seed.. complimenti sei un ottimo istruttore.. Ora ti devo lasciare ciao ciao" parlò così velocemente da non potergli dare il tempo di replicare e corse via, svoltato l’angolo però rallentò il passo, pensò a quello che gli aveva detto: era quello il modo di salutare un "vecchio amico" che non si vedeva da ben un mese? Brevemente si fece un esame di coscienza: aveva battuto tutti i record in un minuto si era detta più di cento volte stupida..

Il suo Squall, fino a qualche minuto prima era lì, di fronte a lei che tendeva la mano in un atto di gentilezza, di riconciliazione e lei cosa aveva fatto? Niente di niente, a parte non aver accettato il suo aiuto e aver detto le prime quattro parole che le si erano presentate in mente..

Sospirò e si disse "Era semplicemente bellissimo, più bello di tutte le altre volte"

Rinoa era consapevole che era tutto merito della lontananza.. per quanto freddi i loro rapporti fossero diventati in quei sette mesi vederlo anche una volta al giorno di sfuggita le era sempre servito a farsi forza, a darsi coraggio ma quell’ultimo mese era stato duro da superare.. Squall era partito con lematricole per una specie di "ritiro spirituale" tra le montagne, nel villaggio degli Shumi: prima di ogni esame tutti i candidati Seed ci andavano, era una tradizione che lo stesso Squall aveva introdotto nel Garden per soddisfare un gruppo di studenti che credevano alla leggenda che diceva che se Squall edil suo gruppo non fossero passati da quel villaggio non avrebbero mai potuto vincere contro Artemisia! E quell’ultima volta anche il valoroso capitano del Garden ci era voluto andare, voleva ritrovare se stesso, aveva bisogno di un po’ di meditazione..

La nostra Rinoa pensò che non era andata a salutarlo né alla partenza né al suo arrivo: che strana coincidenza.. nel primo caso era stata lei a deciderlo,non avrebbe mai sopportato vederlo partire, nel secondo non era stata informata.. poi fece un respiro profondo, si sistemò il soprabito azzurro, i capelli un po’ ribelli e guardò l’orologio..le lezioni cominciavano alle 08:20 erano ancora le 08:05.. sorrise compiaciuta del fatto che non era in ritardo e con passo elegante si avviò verso la sua aula.. generalmente il vocio si sentiva dal corridoio, ma quella mattina non si sentiva volare una mosca.. pensò chetutti gli alunni dovevano essere nervosi per via della consegna della pagelle, alzò le spalle e aprì la porta: sentì che tutti si girarono a guardarla e la severa voce di Quistis arrivò alle sue orecchie..

"Ti sembra questa l’ora di arrivare, signorina?" Ma cosa stava dicendo? Lei era in anticipo.. perché la accusava di essere in ritardo? Sicura di sè rispose:"Professoressa non capisco di quale ritardo state parlando! Anzi credo di essere in anticipo"

Quistis cercò di mantenere la calma, Rinoa era sua amica, non la voleva umiliare davanti a tutti, ma aveva un diavolo per capello

"Heartilly, vai a posto.. immediatamente e cerca di aggiustare il tuo orologio"

Possibile che anche Quistis si ci metteva quella mattina? Andò a posto un po’ offesa, si era seduta solo per non fare polemica di fronte a tutti.. dopo una mezz’oretta, quando i suoi bollenti spiriti si erano raffreddati, ripensò all’accaduto, l’unica spiegazione logica era che la sua professoressa si era svegliata con la luna storta..

Guardò l’orologio.. e pensò "Bene le otto e cinque.. Cosa? Oddio, il mio orologio è fermo.."

Lo guardò con più attenzione, durante la caduta il pulsante che regolava il giusto funzionamento delle lancette si era spostato non facendole più funzionare.. era tutta immersa nei suoi pensieri quando per la seconda volta Quistis, o meglio, la sua professoressa le rivolse la parola

"Rinoa cos’hai oggi? Hai lo sguardo perso nel vuoto a che pensi? Cerca di stare più attenta, hai bisogno di più impegno.. ragazzi continuiamo: quando usate le magie dovete metterle in Junction.." Le parole di Quistis le rimbombavano in testa: cosa voleva dire con quel "Hai bisogno di più impegno? " Lei si era impegnata di più in questo trimestre conclusivo, si aspettava un sette in tutto e anche il giudizio finale, secondo le sue prospettive, doveva essere buono. Stava fremendo, l’attesa della consegna le stava logorando i nervi. Si riscosse dopo un po’ pensando al secondo rimprovero della sua insegnante e stette attenta: com’erano noiose quelle lezioni sugli Status e le magie.

Ma all’improvviso arrivò a salvarla da quell’ondata di noia il suono della campana proprio come una pioggia miracolosa nel deserto salva un avventuriero.

Quistis fermò una spiegazione e annunciò con la fermezza di un banditore

"Un attimo di silenzio, grazie. Tutti nel Garden conoscono il livello di questa classe, io e il preside Cid abbiamo deciso di farvi un "regalino": le vostre pagelle verranno lette e consegnate direttamente dal valoroso capitano del nostro amato Garden: ragazzi, Squall Lionheart in persona vi consegnerà le pagelle, fategli un applauso"

Il capitano valoroso (come lo aveva definito Quistis) era entrato in aula con quell’aria sicura di sè, come sempre. Appena entrato sembrava come se stesse cercando qualcuno poi incrociò lo sguardo di Rinoa, che nel frattempo era avvampata e dopo salutò Quistis

"Mi hai presentato come se fossi un eroe leggendario" e le sorrise.

Rinoa lo guardava aveva una mano sotto il mento, il suo sguardo era trasognato.. Squall cominciò a leggere le pagelle, nell’elenco che stava leggendo, però, c’erano anche i risultati dei professori di quella classe.

L’ordine era stabilito a seconda del nome e non del cognome. Rinoa rimase un po’ perplessa, si trovava tra Quistis e Squall "M,N,O,P, Q, R, S,..porca miseria chissà che magra figura" pensò.

Squall aveva già letto la pagella di Nida, ora stava leggendo quella di Quistis (anche lei aveva i voti, frequentava la classe del livello avanzato..)

Quistis Treepe:

QUISTIS TREEPE

ATTACCO : 9

DIFESA : 8

DECISIONE IN BATTAGLIA : 9

VITTORIE : 98%

RANGO SEED : 30

LIVELLO : 95

GIUDIZIO SINTETICO : UN BRAVO SEED PER IL NOSTRO GARDEN ED UN OTTIMO INSEGNANTE

Il cuore di Rinoa battè fortissimo, sembrava che gli rimbalzasse nella cassa toracica..fece un respiro profondo: Squall si schiarì la voce, la guardò in faccia e cominciò a leggere:

Rinoa Heartilly:

RINOA HEARTILLY

ATTACCO : 7

DIFESA : 7

DECISIONE IN BATTAGLIA : 8

VITTORIE : 40%

RANGO SEED : 13

LIVELLO : 50

GIUDIZIO SINTETICO : NON SEI UN BUON SEED, PER QUANTO LE TUE CAPACITA’ MENTALI SIANO PIU’ CHE BUONE, NEL COMBATTIMENTO SEI IMPACCIATA, CERCA DI COMBATTERE DI PIU’, QUELLO CHE TI MANCA E’ L’IMPEGNO.

Che delusione tremenda fu quella..il mondo le crollò addosso, sapeva di non essere sfavillante nei combattimenti pratici, ma penalizzarla in quel modo era stato troppo, non era vero che non si impegnava.

Squall continuò a leggere, erano i suoi voti

Squall Lionheart :

SQUALL LIONHEART

ATTACCO : 10

DIFESA : 10

DECISIONE IN BATTAGLIA : 10

VITTORIE : 100%

RANGO SEED : A

LIVELLO : 100

GIUDIZIO SINTETICO : IL SEED PERFETTO, UN MODELLO DA SEGUIRE!

Che umiliazione fu quella per Rinoa, era semplicemente distrutta, venne il turno per le consegne e mentre Squall le dava la pagella le disse: "Devi rifare l’esame Seed fra tre mesi.. dovrai impegnarti parecchio, ti aiuterò io.. sempre se lo vorrai"

In un primo momento non l’aveva guardato neanche in faccia, provava un senso di tale vergogna.. alle parole di incoraggiamento di Squall però le si era illuminato il viso gli stava quasi per sorridere, quando sentì quell’ultima frase.. a cosa alludeva? Ma certo.. prima, quando era caduta, non si era fatta aiutare per rialzarsi.. abbassò lo sguardo, rese il foglio e andò via.. uscì dalla porta con calma, nel corridoio si mise a correre, l’ascensore fortunatamente era presente, scese al primo piano saltò i gradini a due a due ed arrivò correndo in camera sua, si buttò sul letto con un tuffo e si mise a piangere con rabbia, più guardava quei voti e più si sentiva vuota dentro. Lei si era impegnata tanto, quante notti passate al centro addestramento da sola, senza nessuno al suo fianco ad incoraggiarla.. i suoi sforzi, i suoi sacrifici non erano valsi a niente, un dolore le prese proprio al di sotto dello sterno, era la rabbia accumulata, la tensione, la sua ira.

Si fermò un attimo a riflettere, prese il cuscino fra le braccia, lo stesso della sera prima, lo strinse forte: forse aveva fatto bene a lasciarlo, sapeva di non essere alla sua altezza, forse aveva bisogno di una come Quistis.. fermò di nuovo i suoi pensieri, le aveva offerto il suo aiuto, sebbene con un po’ di sarcasmo..possibile che la voleva umiliare? Ma Squall non era il tipo.. il suo Squall non avrebbe mai fatto una cosa del genere con nessuno e specialmente con lei.. strinse il cuscino più forte e pianse ancora.. non riusciva a dimenticare i risultati pessimi che aveva ottenuto.

Stava quasi per addormentarsi quando le parve che avessero bussato alla porta, attese ancora un attimo e tre colpi si ripeterono, si asciugò con il palmo della mano gli occhi ’inzuppati’ di lacrime e disse "Avanti".

La porta si aprì lentamente e l'imponente figura di Squall le si presentò davanti!

Era ancora sdraiata sul letto, per una qualche ragione era convinta che dietro la sua porta ci fosse stata Selphie che era venuta a trovarla per la sua pagella, alla vista di quello splendido ragazzo il cuore le balzò in gola.. non se lo aspettava proprio!

"Da quanto tempo che Squall non entrava nella mia camera, da troppo" pensò, poi con un rapido gesto della mano si asciugò le lacrime, si alzò dal letto e gli andò incontro.. si fermò a pochi passi da lui, il silenzio regnò sovrano per qualche istante, erano l’uno di fronte all’altra, la figura di Rinoa sembrava esile in confronto alla sua. Tratteneva le lacrime a stento, non voleva farsi veder piangere, lo conosceva fin troppo bene, avrebbe sicuramente pensato che era solo una bambina, che non sapeva combattere: insomma una buona a nulla! Questi pensieri allo stesso tempo aumentavano la quantità delle lacrime contenute nei suoi occhi, ma le davano anche la forza di non farle scendere. Squall la guardava con aria tenera, con occhi da cucciolo (come quando era bambino) la guardava e pensava a quanto fosse bella, anche sul punto di piangere gli appariva stupenda, come una rosa appena sbocciata.. la contemplava quasi estasiato.

Fu il primo a rompere il silenzio e le disse "Sapevo che stavi piangendo, me lo sentivo, per questo sono venuto, sono sempre il tuo cavaliere, ti devo proteggere, e darti protezione per me significa anche aver la certezza che non soffri: so che hai un grosso problema, parlamene: siamo ancora amici, no? Sfogati con me, se lo ritieni opportuno.. io sono qui ad ascoltarti" E le sorrise dolcemente come solo lui sapeva fare..quelle parole, la loro dolcezza, la colpirono con una violenza mille volte superiore a cento pugnalate al cuore.. non sapeva cosa rispondergli.. riflettè un attimo: come mai solo lui si era accorto che stava male? Non la voleva fare soffrire.. oh se avesse saputo cosa stava passando!

Aveva detto che era ancora il suo cavaliere.. per quanto si era sentita abbandonata e sola, lui le era sempre stato vicino, era stata sempre lei a rifiutare il suo aiuto, si rese conto di quanto stupida fosse stata, ma ora, tutto era diverso, aveva capito che forse aveva qualche speranza di non bruciare nell’inferno del suo ego, senza rendersene conto una sola lacrima scese piano sfiorando lievemente una guancia, lei stava immobile di fronte a Squall, con lo sguardo perso nel vuoto, mentre la sua mente era trafelata da quei pensieri.. si riscosse quando lui le posò dolcemente una mano sulla guancia, le prese il volto e con li pollice le asciugò quella lacrima, poi lo passò sulle sue labbra, ora erano così vicini, sarebbe bastato così poco a farli ritornare di nuovo insieme.. a quel pensiero si lasciò andare e cominciò a piangere, quelle lacrime scendevano sempre più velocemente, il nodo che aveva alla gola si faceva sempre più grande.. Squall non sopportava di vederla in quel modo e con rapidi movimenti, con un braccio le cinse la vita e con l’altro le fece appoggiare la testa sulla spalla.. ad entrambi sembrò di tornare indietro nel tempo, quando lui l’aveva salvata dalla prigione del palazzo di Esthar.. Rinoa sentì i battiti del suo cuore, il magnifico profumo, un’ondata di emozioni la travolse, aveva quasi dimenticato il motivo che l’aveva fatta piangere.. in quel momento esistevano solo ed esclusivamente loro due e nessun altro.. ciò che era stato, ciò che poteva accadere non le interessava, stava vivendo quel momento nella sua pienezza.. era un sogno: che per quanto bello e reale poteva essere, rimaneva sempre e soltanto un sogno, sapeva che era destinato a finire.. si staccò da quell’abbraccio, lui però continuò a tenerla dai fianchi e le sorrise nuovamente, ma quando si asciugò le lacrime con una mano, lui la lasciò definitivamente.. ci fu un altro momento di silenzio, erano come paralizzati dall’imbarazzo.. questa volta però fu Rinoa, dopo qualche istante, ad iniziare il discorso:

"Squall..so quello che pensi di me..ti do ragione.. sono una buona a nulla: sono una pessima figlia, una cattiva studente, la ragazza con il minor rango Seed forse in tutto il nostro Garden.. e tra le altre cose sono incapace di amare una persona realmente, mi lascio condizionare troppo.. questo forse già lo sai..ma quello che mi fa stare peggio è il fatto che io ci provo, io provo ad essere perfetta, ma la triste realtà è che non lo sono, sono molto più fragile di quanto tutti possiate immaginare.. prendi le battaglie per esempio.. ne ho fatte tantissime, ma quanti mostri ho ucciso? Il 40% e poi mi sento dire: 'Ti devi impegnare di più, quello che ti manca è l’impegno! ’.. come fanno a giudicare una persona così? Ho passato tantissime notti al centro addestramento, ma i miei risultati sono sempre stati gli stessi.. devo farmene una ragione, io non sarò mai un buon Seed, non potrò mai essere un esempio per gli altri...(come..Quistis..)".

Quelle parole le aveva dette senza neanche rifletterci sopra.. per qualche strano motivo, quando era di fronte a lui non riusciva a mentirgli o a non dirgli ciò che pensava, tenendoglielo nascosto.. sapeva che poteva fidarsi, sapeva che l’avrebbe capita o almeno si sarebbe sforzato di farlo..

Nel frattempo si era seduta sul letto e piangeva inconsapevolmente..Squall, invece, era rimasto pietrificato, non si era mosso di una solo centimetro mentre lei parlava.. poi , pian piano, le si avvicinò, si inginocchio vicino a lei, e parlò con tutta la dolcezza che aveva nel cuore:

"Immaginavo che ti saresti sentita così, ti conosco bene sei troppo convinta.. tuttavia ti capisco, non sai quante volte mi sono sentito solo e abbandonato da tutti e con grossi problemi da risolvere, ero diventato un gran pessimista ma poi una simpatica ragazzina vestita di azzurro mi ha fatto cambiare un po’.. ora i ruoli si sono capovolti, sfogati, piangi se è necessario, non ti frenare, ti farà bene"

Esitò un attimo e poi continuò

"Ehm ehm.." fece e cambiando un po’ la voce disse

"Signorina mi concede di essere il suo psicologo per un’ora?"

Rinoa sorrise quasi incredula, aveva fatto quella battuta per farla sorridere e c’era riuscito.. poi però tornò subito seria. Parlarono per ben più di un’ora, rimasero tutto il pomeriggio chiusi in quello sgabuzzino di camera a parlare.. gli raccontò di quanto si sentisse inferiore a lui e a Quistis, di quanto si sentisse sola in quel periodo, gli disse perfino della sera prima, di quello che gli era successo dopo aver letto la loro avventura insieme nel diario. Ancora gli parlò delle preoccupazioni riguardo l’amica Selphie.. la sua storia con Irvine non era sempre scorrevole.. insomma si liberò di tutti i tristi pensieri che le frullavano in testa, Squall nel frattempo era sempre stato molto attento a dirle qualche parola di conforto, ad asciugarle le lacrime con le sue mani, a ridere quando era opportuno.. alla fine le domandò se lei era disposta ad accettare di esercitarsi con lui.

Come risposta lo aveva abbracciato e si era commossa: il comandante in persona le avrebbe dato ripetizioni.. ormai erano le 20:30, i loro stomachi brontolavano un po’.. si staccarono da quell’abbraccio, Squall le disse che doveva andare via.. si alzarono insieme e lo accompagnò alla porta, si salutarono da amici, perché in fondo erano solo quello, poi lui le si avvicinò e le disse all’orecchio:

"Sciocchina, ricordati che quando hai voglia di piangere potrai sempre farlo sulla mia spalla" E con l’indice fece pressione sulla sua fronte e la costrinse a portare la testa indietro, disse un altro ciao quasi mormorando, aprì la porta e uscì richiudendola dietro le sue spalle.. quell’ultimo gesto che aveva fatto, aveva colpito molto Rinoa, le labbra le bruciavano.. aveva tanto desiderato baciarlo.. si appoggiò con le spalle alla porta e sospirò..era immensamente felice, quello per lei era stato un "nuovo giorno" dopo mesi.. aveva risolto, o almeno le pareva così, tutti i problemi.. finalmente aveva la certezza che almeno erano amici, certo amici speciali, perché qualcosa al di là della loro ragione li univa..

 

INSIEME CI RIUSCIREMO!

La mattina dopo Rinoa si svegliò presto, al secondo suono della sveglia era già in piedi, pronta a cominciare la sua giornata in compagnia di Squall, alle 7:30 era pronta per andare a fare colazione.. si sentiva felice, quella notte aveva dormito serenamente ed aveva fatto un sogno stupendo: lo aveva sognato, come non le succedeva da tantissimo tempo, in quel sogno, lui l’aveva rincorsa, l’aveva abbracciata da dietro, le aveva sussurrato all’orecchio : "Ho creduto che tra noi poteva funzionare" e poi l’aveva baciata con passione.. certo era contenta, visto che era sempre stata convinta che i sogni potevano realizzarsi solo se ci credeva veramente e lei ci credeva non solo veramente ma ciecamente..

Uscì dalla sua stanza quasi salterellando, chiuse la porta a chiave e si diresse verso la mensa.. a metà strada incontrò Squall, appena lo vide ebbe le palpitazioni, gli fece un gran sorriso, quando furono opportunamente vicini si salutarono :

"Buongiorno capitano" fece lei in tono scherzoso portandosi la mano alla fronte "Sono pronta ad affrontare il mio allenamento speciale"

"Buongiorno a lei mio umile soldato" rispose Squall ricambiando con il saluto militare, poi continuò con un tono talmente serio, che solo Rinoa, che lo conosceva bene, poteva aver capito che stava scherzando:

"Spero che sia pronta sul serio Seed n° MP/1084 sinceramente non ho voglia di perdere il mio tempo prezioso con lei"

Si fissarono un attimo e scoppiarono a ridere, come erano buffi ma nello stesso tempo così carini.. consumarono presto la loro colazione ai tavolini della mensa, avevano preso due biccchieroni di granita ed ora si stavano dirigendo al centro addestramento.. poco prima di entrare però, Rinoa senti le sue gambe tremare un po’, si fermò, con un braccio tirò la manica del giubbotto di Squall, che si trovava qualche passo più avanti, lui si girò "Cosa c’è?" le chiese e lei solo con lo sguardo gli indico il tremore delle gambe, lo guardò poi con aria quasi supplichevole, non ci voleva andare..

"Non ti preoccupare, andrà tutto bene..ci sono io, giusto?" le aveva detto; "Ci riuscirò?" aveva replicato lei "Ci riusciremo!" e così dicendo Squall la aveva presa per mano e insieme erano finalmente entrati nel centro addestramento.. Rinoa era nervosissima, ma non doveva esserlo, quello non era un esame e poi c’era lui.. appunto, proprio quello era il problema, aveva una fifa matta di fare cattiva figura.. camminarono un po’, adesso non si tenevano più per mano, Squall aveva la solita aria sicura di sè, mentre Rinoa girava lo sguardo da una parte all’altra, con gli occhi sbarrati.. all’improvviso si presentarono due Grat, Squall le diede l’impressione di essere fortissimo, "Basta un colpo di gunblade e li fa fuori in un attimo" pensò, ma quando vide che indugiava fu costretta ad attaccare lei, come era prevedibile gli causò un danno piccolissimo, venne nuovamente il turno di Squall ma lui non attaccò.. Rinoa aveva capito: Squall era lì solo per fargli da sostegno morale, lui non aveva intenzione di fare nulla.. questo pensiero la fece rabbrividire, perse la concentrazione ed uno dei due Grat la attaccò.. il suo HP era già sceso in zona pericolo.

Ebbe paura, veramente paura, per un attimo ebbe la sensazione che non ce l’avrebbe fatta, poi però vide una confortevole luce tra l’azzurro e il verdino che la circondava, il suo HP era tornato al massimo, Squall le aveva dato un Energiga, si girò istintivamente per guardarlo e ringraziarlo, le stava sorridendo.. in quel momento si sentì protetta, quasi invulnerabile, riprese fiducia in sè stessa e cominciò ad attaccare senza sosta, certo ogni tanto qualche colpo lo riceveva, ma la sua perseveranza alla fine vinse.. li aveva sconfitti entrambi, aveva anche fatto Level up, si mise a salterellare per la gioia, finalmente c’era riuscita, e tutto era merito di Squall.. certo era consapevole che quelli erano solo due Grat, la sua paura era sempre quella di affrontare Archeosaurus, Squall lo intuì appena la guardò negli occhi.

Allora le si avvicino e la aiutò a sistemare le magie in Junction, le diede qualche delucidazione sulle loro funzioni e a sua insaputa e mise Ade in Status Attack.

Camminarono un altro po’, sconfissero altri Grat, Rinoa collezionò un successo dopo l’altro, era già arrivata a livello 20, poi però si imbatterono nel tanto temuto Archeosaurus: prima toccò a Squall che come al solito passò il suo turno a Rinoa "Certo che almeno con questo *coso enorme* mi poteva aiutare " pensò con amarezza, aveva tanta paura di finire in K.O. con un sol colpo di coda dell’enorme nemico, le tremavano le gambe, aveva il timore di non farcela, chiuse un secondo gli occhi, fece un respiro profondo e fece quei passi obbligatori per attaccare, appena lo toccò con la sua arma, il mostro fu avvolto da una luce rosea e sparì nel nulla.. poteva essere che lo aveva sconfitto?.. era proprio così, gli EXP che ottenne furono tantissimi, un altro Level up, adesso si che era davvero felice, finalmente lo aveva ucciso, dopo tanti tentativi durante i suoi allenamenti solitari ora ci era riuscita!

Per la gioia corse verso Squall, lo abbracciò e fece un giro attorno a lui.. (proprio come quando si erano incontrati nel treno base dei Gufi del Bosco..)

Squall però la fece calmare subito con un solo, profondo ed intenso, sguardo.. le spiegò cosa era successo con molta calma, continuarono ad uccidere altri mostri fino a che le prime stelle comparvero nel firmamento.. erano esausti, certamente Squall un po’ meno di Rinoa ma comunque stanco, non si erano presi neanche la pausa pranzo, ed avevano sprecate così tante energie.. uscirono velocemente dal centro addestramento e si recarono nelle loro stanze, il capitano accompagnò la sua allieva alla sua stanza e proprio davanti la porta le disse:

"Ehi piccola, oggi sei stata davvero coraggiosa..sono fiero di te..ehm..ti volevo chiedere una cosa..ti va di cenare insieme dopo aver fatto una doccia rilassante?" Rinoa si sentiva stanca ma felice ma quelle parole di Squall le fecero passare la stanchezza..

"Siii" rispose sommessamente e alzandosi in punta di piedi gli diede un bacetto sulla guancia e sparì dietro la porta della sua camera sorridendo.

Squall rimase sorpreso dalla reazione della ragazza e rimase come colpito da Stop a fissare quella porta.. non passarono neanche due secondi che si riaprì nuovamente.. "Sarò pronta più o meno fra tre quarti d’ora, passami a prendere tu" poi aggiunse "Ehi, ma non te ne eri già andato?" e sparì di nuovo dietro la porta.

Squall dovette scuotere la testa per capire un po’ meglio cosa stava succedendo: si fece un riepilogo mentale: erano stati tutto il giorno insieme, lui l’aveva invitata a cena, lei si era dimostrata più che entusiasta nell’accettare l’invito e fra tre quarti d’ora doveva passare a prenderla.

"Bene" disse tra sè "Ma cosa ci faccio ancora qui? Devo correre a prepararmi.." Intanto Rinoa si era già preparata tutto l’occorrente per la doccia, si era spogliata e stava attendendo che l’acqua all’interno del box doccia diventasse calda al punto giusto, si legò i capelli e finalmente il suo corpo nudo fu bagnato dall’acqua tiepida, una sensazione di serenità interiore la avvolse, dopo essersi insaponata più volte rimase più del dovuto sotto gli spruzzi rilassanti.. uscì tutta gocciolante, il contrasto fra il caldo del box e il freschetto (piacevole) del bagno le fece venire la pelle d’oca, si affrettò quindi a prendere la tovaglia, si avvolse lasciando le spalle, imperlate di goccioline, scoperte.

Si infilò le ciabatte e si diresse nella sua stanza.. cosa poteva mettere? Da quando si erano lasciati era uscita pochissime volte e adesso non si ricordava più nemmeno quali fossero i vestiti un po’ eleganti che aveva.

Velocemente con la mano li esaminò uno per uno, decise quindi di mettere un abitino rosella che lasciava tutta la schiena scoperta.. e dopo essersi infilata le scarpe, passò al trucco: rimarcò il profilo dei suoi magnifici occhi neri con una sottilissima linea di eye-liner, usò pochissimo ombretto per creare una sfumatura rosella sulla palpebra che si intonasse con il suo vestito, mise il rossetto dello stesso colore delicato: era compiaciuta del lavoro di restauro che aveva appena fatto.. si vedeva carina..

Dopo cinque minuti dell’orario stabilito Squall bussò alla sua porta.. chiuse gli occhi, come per prendere atto di ciò che stava facendo, emise un respiro per farsi coraggio e aprì la porta.. immediatamente scorse negli occhi azzurri di Squall una luce che esprimeva il suo stupore..

"Com’è bella" pensò lui ma non ebbe il coraggio di dirglielo apertamente, riuscì solo a farfugliare:

"Che bel vestito"

Rinoa ormai lo conosceva bene capì qual era il complimento che si celava in quelle parole.

Gli fece un gran sorriso e si avviarono verso il garage.. salirono in macchina.. non si erano detti nient’altro ed erano sprofondati nei loro pensieri.. appena uscirono dal Garden Rinoa chiese con disinvoltura simulata: "Dove mi porti?"

"Vorrei andare a Deling City se ti va!?" gli aveva risposto lui quasi con freddezza.

Avrebbe voluto rispondergli che sarebbe stata disposta a seguirlo fino in capo al mondo, che dovunque l’avesse portata, anche se fosse stato un luogo orrendo, lei sarebbe stata ugualmente felice perché dopo tanto tempo erano usciti di nuovo insieme, come se una nuova stella cadente avesse passato il cielo sotto i loro occhi per dargli una nuova possibilità.. ma fu capace di rispondergli solo ed esclusivamente

"O.K. mi sta bene".

In un quarto d’ora arrivarono a Deling City, posteggiarono la macchina dopo un sacco di tempo, era sempre così affollata.. quanti ricordi legati a quella città, chissà perché aveva deciso di portarla proprio lì, mentre si avviavano silenziosi verso il Gran Hotel le loro menti erano attraversate dagli stessi pensieri, come se fossero stati collegati da qualche neurone invisibile, era stato proprio in quella meravigliosa città che il loro legame aveva cominciato a farsi più forte, almeno dalla parte di Rinoa, quando l’aveva salvata per la prima volta, adesso ricordava benissimo la paura e la felicità di quei momenti.. poi di colpo pensò anche che stavano andando nell’Hotel dove aveva suonato sua madre, dove Laguna l’aveva conosciuta.. quando si riscossero da questi dolcissimi ricordi si trovarono già seduti al tavolo del ristorante dell’Hotel.. l’atmosfera era così romantica.. tutto sembrava perfetto.. ordinarono il Menù e finalmente intrapresero una discussione..

"Devo ammettere che oggi sei stata molto brava, te la cavi bene a combattere, non capisco come mai hai avuto quei voti così bassi.." le disse Squall.. dapprima la ragazza rimase colpita e imbarazzata da quelle parole, istintivamente abbassò gli occhi e incrociò le gambe sotto il tavolo, per di più in faccia diventò paonazza.. tra sè sapeva che sarebbe stato molto imbarazzante dirgli quello che realmente pensava, ma come sempre accadeva non riusciva mai a tenergli nascosto ciò che provava.. si diede un piccolo pizzicotto sulla coscia e cominciò a parlare lentamente:

"Non è come sembra..non lo è..affatto..solo oggi sono riuscita a trovare la forza per combattere..non è così semplice..vedi quando ho visto che non combattevi e mi cedevi il turno..io..io mi sono sentita malissimo..pensavo che tu..che tu volessi quasi umiliarmi..punirmi in qualche modo per quello che era successo..invece di recuperare fiducia in me, stavo per perdere quella poca che ancora mi rimaneva..l’arrivo dell’Archeosaurus è stato come una pugnalata al cuore..sapevo che sarei stata sconfitta come tutte le altre volte, ma quando l’ho visto scomparire mi sono sentita istintivamente molto vicina a te, sapevo in cuor mio che era tutto merito tuo..dopo neanche cinque minuti ho avuto la conferma da te stesso..Squall..la ragazza che hai visto oggi non è la stessa di due o tre giorni fa, oggi ero diversa, anzi lo sono ancora, sono cambiata in meglio solo grazie a te..da sola non valgo niente.."

Fortunatamente per Rinoa, che non sapeva più cosa aggiungere, arrivò il cameriere a portare le pietanze.. mangiarono in fretta, visto che tutto era squisito e loro avevano una gran fame.. rimasero nuovamente in silenzio.. ogni tanto si scambiavano sguardi furtivi e teneri sorrisi.. ma nessuno dei due cercò di trovare qualche altro argomento su cui parlare.. all’improvviso le luci nella sala si abbassarono ed una giovane donna si presentò sul palco e si affrettò a sedersi al piano.. a Rinoa prese come una fitta al cuore.. aveva intuito quale dolce melodia avrebbe riempito le pareti di quel grande salone.. aveva già capito che la canzone che stava per cantare e suonare al piano era proprio "Eyes on me".. anche Squall lo capì e quando ricevette la conferma dalle prime note la invitò a ballare..

"Che cosa strana" pensò Rinoa "e pensare che quando ci siamo conosciuti ho dovuto penare un sacco per farlo ballare"..Squall la prese per la mano e la portò in pista, lì si abbracciarono per ballare, ma entrambi sapevano che in quell’abbraccio c’era molto, molto di più.. Squall la strinse un po’ più forte a sè e le sussurrò all’orecchio

"La nostra canzone.."
"Già" fu capace di rispondere Rinoa, non aveva niente in testa in qual momento.. o quasi.. aveva un nodo che le stringeva la gola.. gli occhi le si riempirono di lacrime.. in fondo doveva essere felice di potergli stare così vicino, ma il senso di colpa la faceva sentire malissimo.. le lacrime cominciarono a rigargli il viso.. si appoggiò alla sua spalla per nascondere la faccia e cercò in tutti i modi di pensare solo all’intensità di quel momento.. ma più ci pensava e più voleva piangere.. volontariamente volle prestare attenzione alla canzone, c’erano dei versi che le piacevano particolarmente.. aveva azzeccato proprio il momento giusto

So let me come to you
Close as I want to be
Close enough for me
To feel your heart beating fast..



Per lei erano le parole più belle di tutta la canzone, perché esprimevano il desiderio di abbracciare la persona amata.. Squall le si avvicinò di nuovo all’orecchio e le disse:

"Io riesco a sentire perfettamente il tuo cuore battere velocemente.. e tu?"

Rinoa prestò attenzione e anche lei riuscì a sentire il cuore di Squall che batteva veloce solo per lei..

Quel ballo aveva riscaldato la gelida atmosfera che fino a qualche minuto prima non li aveva fatti neanche parlare.. adesso riuscivano a discutere di tutto, del più e del meno, con molta facilità.. si fece l’ora di tornare a casa.. sulla macchina Squall accese la radio: sentirono le note finali di una canzone a loro sconosciuta e attesero l’inizio della seguente..

Uno strano scherzo del destino aveva voluto che quella canzone fosse di nuovo per quella sera Eyes on me.. i due ragazzi sussultarono contemporaneamente, si guardarono per un attimo e si girarono nuovamente.. a cantare era Giulia.. che voce dolce che aveva.. questa volta Rinoa non potè trovare un modo per nascondere le sue lacrime, Squall se ne accorse, ne rimase sorpreso e le chiese

"Piangi per lei?"

"Anche" gli rispose in tono secco..

Arrivarono al Garden proprio quando la canzone finì.. posteggiarono la macchina in garage.. sempre in un silenzio quasi religioso e si incamminarono verso la stanza di Rinoa.. sulla porta lei si girò per salutarlo e augurargli la buonanotte, ma lui la bloccò fra le sue braccia e la porta stessa.. la guardò intensamente.. lei era quasi spaventata, non si sarebbe mai aspettata un’azione di quel genere da parte di Squall..

"Dobbiamo parlare" le disse con tono autoritario..

"V-vuoi e-entrare?" le bisbigliò Rinoa e lui annuì col capo.. una volta entrati, lui si accomodò sul suo letto, lei, invece, si sedette sulla scrivania di fronte a lui.. si guardarono ancora per un attimo, Rinoa poteva scorgere negli occhi di Squall irritazione..

"Cosa significava prima quell’anche?"

Rinoa si fece piccola piccola, non sapeva cosa rispondergli e rimase in silenzio, allora lui continuò con domande sempre più incalzanti..

"Rinoa rispondi, cosa significava quell’anche di prima? Dimmelo, esigo una spiegazione."

Lei non sapeva davvero da che parte poteva cominciare il discorso, incrociò le gambe, come di consueto, e gli disse:

"Squall..il..fatto..è..che io non sono quella che tu credi di conoscere..sono fragile..molto più di quanto non lo dimostri..ho detto anche perché quella canzone, oltre alla morte di mia madre ma fa pensare a cosa c’era fra noi, a quello che adesso non c’è più, per quanto ci siamo potuti avvicinare in questi giorni, il nostro rapporto non sarà mai più lo stesso..quando sono malinconica o depressa, o è successo qualcosa che mi ha fatto provare gelosia e sento quella canzone, la nostra canzone, mi metto a piangere..le emozioni, i ricordi passati riaffiorano nella mia mente e mi fanno soffrire..cosa posso fare? AIUTAMI SQUALL! Mi sento morire"

"Oh Rinoa, so cosa provi, ti capisco più di quanto tu possa immaginare..anch’io provo le stesse cose, gli stessi sentimenti..ascolta bene quello che sto per dirti sii solo te stessa, non cercare di nascondere questa tua fragilità..Rinoa, perché stai perdendo le speranze?? Ti prego non lo fare..perché io.."

Squall fu interrotto dai singhiozzi della ragazza..era così gentile..quelle parole che le aveva detto le confermavano che non la odiava per quello che gli aveva fatto..ma questi pensieri la commossero ancora di più..

Squall si alzò dal letto, la sollevò dalla vita, per farla scendere dalla scrivania e la strinse forte al petto, per infonderle più calore possibile..rimasero così a lungo..non udivano nulla a parte reciprocamente i loro respiri e i loro cuori battere forte..il ragazzo la allontanò da sè per guardarla in faccia..il suo angelo stava ancora piangendo..le accarezzò il viso e andò via velocemente, perché sapeva che se fosse rimasto lì un solo secondo in più l’avrebbe baciata..ma per qualche strana ragione non gli sembrò il momento opportuno..intanto Rinoa si era accasciata a terra a piangere..era svuotata dentro.. un attimo prima aveva creduto che il miracolo fosse avvenuto..ora invece un enorme senso di vuoto riempiva la sua anima..si alzò lentamente cercando di reagire, mise il pigiamone a quadri azzurri, prese la penna e trascrisse in modo minuzioso l’accaduto sul diario..dopo un’oretta circa..erano le dodici meno dieci..chiuse il diario, si infilò sotto le lenzuola, spense la luce e provò a dormire.

 

IL NUOVO ESAME A SETTEMBRE

Le vacanze estive erano volate come il battito veloce delle ciglia, erano ormai lontane le lunghe giornate di sole passate in riva al mare ad allenarsi con Squall..la data del suo esame era sempre più vicina: ebbene sì, Rinoa aveva lavorato tanto in quei tre mesi, con l’aiuto di Squall..dopo quella sera non ci furono altre scenate, ma solo altre piacevoli e faticose giornate di allenamento e qualche uscita la sera con tutto il gruppo..certo: era migliorata tantissimo adesso il suo livello era il 54° e il suo rango Seed 28°..aveva deciso di fare un altro esame per confermare il suo livello Seed, ricordava di non essersi piaciuta molto al primo: ora aveva molta più esperienza ed inoltre custodiva gelosamente i piccoli trucchetti che Squall le aveva insegnato..in quel periodo aveva riconquistato fiducia in se stessa, le capacità di autocontrollo, prontezza di riflessi e mira, adesso si sentiva fiera di sè: degna di essere una Seed.

Entrò nella sua stanza: stava preparando le valigie: come tradizione doveva andare al villaggio degli Shumi.

Canticchiava ed era felice..conosceva molto bene la pace e la serenità di quel luogo: un mese completo di relax, lontano dai trambusti del Garden..per di più sarebbe stato con lui: lo stesso Squall glielo aveva promesso durante l’ultima battaglia che avevano fatto..

"Prima dell’esame andrai al villaggio degli Shumi, potrai rilassarti e non pensare alla battaglie per un po’.." le aveva detto ma lei gli aveva risposto:

"Si, ma col troppo relax finirò per annoiarmi: perché non vieni pure tu?"

Come al solito aveva parlato senza pensare: direttamente..

"OK! Te lo prometto..in fondo mi sembra giusto che ti stia vicino anche in questa occasione"

Ricordava benissimo quelle parole: Squall sapeva come farla sentire importante in ogni occasione.

Finì di preparare la valigia e uscì di corsa dalla stanza, sicura di essere in ritardo, doveva prendere il treno transcontinentale che l’avrebbe portata nel continente di Trabia..si stava dirigendo verso il Garage quando vide Seifer seduto sulla panca proprio di fronte al corridoio che lei doveva prendere..sembrava che stesse aspettando qualcuno, ed in effetti era proprio così: appena la vide si alzò e le bloccò il passaggio:

"Signorina, dove va tutta di fretta? Stai partendo e non vuoi salutare un tuo caro vecchio amico?"

Rinoa rimase come impietrita a quelle parole..non rispose nulla.. non aveva dimenticato che era in parte colpa sua se aveva lasciato Squall.

Non si parlavano da tantissimo tempo, cosa voleva ora? perché era ricomparso proprio in quel momento che aveva ritrovato l’armonia con Squall?..qualcosa le disse che avrebbe continuato a crearle problemi e questo pensiero le fece perdere la capacità di intendere e di volere.. Seifer le si avvicinò un po’ di più, le prese il mento e la costrinse a guardarlo negli occhi:

"Bella bambina..ti stai avvicinando di nuovo a quello? Ma come puoi essere così? Tu meriti molto di più non è roba per te..non partire..potremo allenarci insieme..da soli..giorno e soprattutto notte, sempre insieme! Che ne dici? Non andare con lui resta qui con me"

Detto questo si chinò per baciarla..Rinoa era talmente intontita da non accorgersi di cosa stava accadendo..si riscosse quando sentì le labbra calde di Seifer toccare ardentemente le sue..ormai era troppo tardi..non poteva più riparare a quel danno subito..rimase ferma, con gli occhi spalancati senza né rispondere al bacio né facendo qualcosa per divincolarsi dalla forte stretta di Seifer, attese solo che il ragazzo biondo si staccasse da lei..quando questo avvenne lui aggiunse sorridendo, con quella sua solita ironia

"Cosa c’è piccola? Non ti piaccio più? Ah ah ah"

Quindi se ne andò sorridendo allegramente..la nostra povera Rinoa era distrutta dentro.. aveva capito che, in un certo senso, tutto quello che aveva ricostruito, pezzetto dopo pezzetto con Squall, sarebbe svanito di nuovo se lui avesse scoperto cos’era successo quella mattina..e sapeva anche che le voci al Garden sarebbero girate in fretta! Cosa mai poteva fare ora? Tra questi pensieri bui si sorprese a pensare

"Certo che però Seifer ha un suo fascino..cacchio!" pensò infuriata con se stessa..quel bacio aveva avuto l’effetto che Seifer aveva desiderato: voleva allontanarla da Squall per questo le aveva fatto quel discorsetto poco prima:

"Non posso cadere nella sua trappola una seconda volta..so di amare Squall..Seifer non c’entra, lui è solo un capitolo chiuso della mia vita passata.."

Sospirò e con la valigia in mano entrò finalmente nel Garage..salì silenziosamente in macchina, per fortuna Squall era in un’altra vettura e le matricole che erano sedute con lei erano semplici sconosciuti..si sentì sollevata..non voleva proprio vedere Squall..non se la sentiva, si sarebbe sentita in colpa: anche se non stavano insieme sapeva che, in un certo senso, lo aveva tradito

 

Le giornate al villaggio passavano lente e silenziose, lente perché non c’era molto da fare e silenziose perché non aveva mai occasione di parlare con qualcuno.

Quel ritiro si era rivelato l’esatto contrario di ciò che si era immaginata..prima di quel fatidico incontro con Seifer aveva pensato che quel mese poteva essere l’occasione giusta per rimettersi con Squall, si era riproposta che se lui non l’avesse cercata lei stessa avrebbe dovuto prendere l’iniziativa, ma dopo quello che era successo a malapena lo salutava quando si incontravano la mattina fra una commissione e l’altra per i rispettivi Shumi che stavano aiutando.

Il vero problema di Rinoa non era tanto Squall, ma la confusione che aveva in testa..Seifer aveva un suo fascino che di certo non le era indifferente, anche il suo modo di fare, forse lo attiravano più di Squall, ma nello stesso tempo sapeva che fra il suo cavaliere e lei c’era qualcosa di speciale, molto speciale, che andava al di là di un semplice fidanzamento fra adolescenti, come poteva accadere con Seifer per esempio, erano legati dal destino, i loro genitori si erano innamorati e così anche loro, quasi a continuare quello che i loro parenti avevano lasciato a metà..questo Rinoa lo sapeva benissimo, ma più ci pensava, più si sentiva male dentro..era chiusa nella stanzetta dell’albergo, niente televisione, niente radio, niente di niente per potersi distrarre, solo lei e la sua coscienza..

"Ma perché proprio ora?"
Se lo ripeteva sempre, quando si sorprendeva a pensare a Seifer, sapeva di non poter fare in quel modo, non si poteva prendere gioco dei sentimenti degli altri..ricordò una frase: "Non giocare ad amare!" era perfettamente veritiera ma lei non ci riusciva..chiuse il libro con i test che aveva davanti e uscì un po’ fuori, camminò senza badare a dove andava, tanto non avrebbe potuto incontrare Squall, visto che lui stava sempre al primo piano del villaggio..camminava e pensava, camminava e rifletteva..si trovò davanti la bottega che ai tempi aveva fatto la statua di Laguna..osservò la stanza vuota per un attimo attraverso le grate della finestra e poi andò via sospirando! Ad un tratto un Mumba la fece fermare.

A gesti le fece capire di entrare nella casa che custodiva, entrò, vide un acquario ed un’enorme poltrona al centro della stanza, ricordava vagamente di aver già visto quella casa e dopo aver riflettuto un po’ capì di trovarsi nella stanza del capo degli Shumi.. cosa poteva volere un grande saggio da una ragazzina, persino confusa, come lei? Non riuscì a rispondere, si limitò quindi ad aspettare che lo Shumi le rivolgesse la parola.. l’anziano si alzò lentamente e con la stessa lentezza le domandò:

"Ragazzina, come mai non lavori come tutti gli altri tuoi compagni?"

Rinoa non rispose vergognandosi

"Scusami" riprese a parlare il vecchio "ho fatto una domanda stupida, forse questa è migliore dell’altra: cosa ti tormenta?"

"No no mi scusi lei, la sua non era una domanda stupida, anzi sa lei è l’unico che si è accorto del mio stato d’animo, ma come ha fatto visto che non mi conosce?" rispose con tanta umiltà..

"Signorina, pensa che io sia il capo villaggio, nonchè il vecchio saggio per nulla? Nella mia vita ho incontrato tante persone, figurati se non riesco a riconoscere i sintomi del mal d’amore."

Rinoa avvampò

"Mi spiace non volevo sembrarle impertinente"

"Ma sì non ti preoccupare..piuttosto parlami dei tuoi problemi: confidati"

"OK lei mi ispira fiducia: conosce Squall? Beh, dopo aver ucciso Artemisia, nove mesi fa ci siamo messi insieme, ho dei ricordi stupendi di quei due mesi, ma sebbene andassimo d’amore e d’accordo su tutto, io mi incasinai la testa di strani pensieri: purtroppo un mio ex-fidanzato, il peggior rivale di Squall, cominciò a mostrarmi attenzioni particolari e mi raccontava cose orrende sul conto di Squall, io non so neanche come ma mi lasciai influenzare da questo ragazzo e nel bel mezzo di una crisi di nervi lasciai il mio boyfriend. Purtroppo dopo parecchio tempo mi accorsi che il nostro rapporto freddo mi angosciava, così ho creduto che forse non avrei mai dovuto lasciarlo..in seguito aiutata dal destino riuscì a riprendere l’amicizia che avevamo perso e ci siamo avvicinati sempre più, sono arrivata al punto di piangere in sua presenza quando sentivo la nostra canzone.

Ma quel che è peggio è che ora che sono riuscita a capire che non posso vivere senza di lui è riapparso dal nulla Seifer, che con le sue attenzioni mi fa andare in tilt. Il mio problema è molto semplice: so che Squall è il ragazzo della mia vita, sento che c’è qualcosa di molto speciale che ci lega, ma so anche che Seifer non mi è indifferente.. forse non ha capito niente o forse mi prende per una che vuole giocare con i sentimenti degli altri vero?"

Il vecchio Shumi riflettè un attimo prima di rispondere, poi le disse:

"Devi aspettare, non fare azioni avventate, fino a quando non ti passerà questa cotta per quel Seifer. Ragazza mia questo è il classico esempio di colui che è invaghito di uno ma è innamorato con la I maiuscola di un altro.. tu stessa hai detto che è il ragazzo della tu vita?!?! Ebbene se è così sarà essa stessa a darti un segno e ti farà risolvere i misteri che ci sono dentro di te, non pensare a quello che è successo, o a quello che potrà succedere, vivi il presente, adesso non ti sentire in colpa, per ora accontentati della sua amicizia"

Rinoa rispose a testa bassa dicendo

"Ci proverò..ci proverò con tutte le mie forze"

Si affrettò a dare un bacio sulla grossa guancia dello Shumi e uscì di fretta, si diresse nella sua camera e tanto per cambiare una volta lì dentro iniziò a piangere: tutto quello che aveva detto lo Shumi: devi accontentarti, se è il ragazzo della tua vita essa stessa ti darà un segno, era vero, era la pura verità: era proprio vero che era innamorata di Squall e invaghita di Seifer?

"No" si disse "non cadrò nella trappola di Seifer di nuovo, sono molto più forte ora, la vicinanza di Squall mi darà la forza per riuscire ad amarlo completamente, sì, proprio come è accaduto in quei due mesi.."

A quei pensieri l’ombra di Seifer svanì subito, non ci stava più pensando, ora era tutta presa da dolci ricordi suoi e di Squall: le piacevoli passeggiate per le vie di Balamb, le gite al mare: quanto gli voleva bene!!!

Anche lui in più occasioni aveva dimostrato di ricambiarla: quando si era buttato nello spazio per salvarla, o quando la aveva liberata dal corpo di Adele, tutte quelle cose belle la facevano stare malissimo.. se poi avesse pensato a quello che era successo qualche sera prima si sarebbe uccisa..si sentiva molto, molto stupida..troppo stupida..dopo parecchio tempo, quando non ebbe più lacrime da versare, a mente quasi libera cercò di fare il punto della situazione ed arrivò alla conclusione che doveva ricominciare a vivere, perché doveva trovare la forza di riconquistarlo, non le importava quanti ostacoli le si sarebbero presentati, compreso Seifer, ormai aveva deciso: se voleva riconquistarlo doveva ritornare la Rinoa di prima..quella di sempre, quella che lui aveva amato mesi fa..ma ci sarebbe riuscita?

La luna intanto aveva preso il posto del sole, brillava alta nel firmamento, quando Rinoa senza riuscire a trovare una risposta a quel suo ultimo quesito si addormentò esausta..

Le due settimane seguenti Rinoa vide pochissime volte Squall, tranne nell’ultima sera: nel villaggio si stava preparando una festicciola e tutti, Seed, matricole, Mumba, Shumi si davano da fare: avevano allestito anche uno spettacolino per l’occasione!

Le ragazze dovevano essere accompagnate da dei cavalieri e il comandante Seed fece da cavaliere alla sua streghetta.

Rinoa aveva portato sia il vestito avana sia uno verdino, ma poiché era decisa più che mai ad essere la Rinoa dei primi tempi indossò l’abitino avana che non metteva da tantissimo tempo.

Proprio per questo Squall fu piacevolmente sorpreso quando lei gli aprì la porta, la prese per la vita e con molta tranquillità si avviarono verso la nuova piazza (gli Shumi l’avevano costruita grazie alle sovvenzioni che il Garden gli dava periodicamente quando ospitavano le matricole).

Era gremita di gente, tutti erano elegantissimi, persino Squall aveva la divisa Seed e appariva bellissimo come sempre.

Iniziarono le danze e i due ragazzi si limitarono ad osservare, per imparare i passi che non conoscevano ma quando l’orchestra suonò la musica di quel ballo, quello della sera in cui si erano conosciuti, Rinoa balzò in piedi, prese con entrambe le mani una di quelle di Squall e lo trascinò in pista!

Ormai Squall conosceva benissimo quel minuetto e danzarono armonicamente su quelle piacevoli note..dopo tornarono al loro tavolino e Rinoa prese la parola:

"Dall’ultima volta che abbiamo fatto questo ballo insieme ti trovo moolto migliorato.. ah ah ah"

Era felice, finalmente era tornata quella di prima, quella di sempre.. sorridente e spensierata

"Sbaglio o mi stai prendendo in giro?"

Si guardarono e scoppiarono a ridere.. passarono una piacevole serata, tutto era andato bene, niente musi lunghi, niente pianti o scene romantiche, si erano divertiti da buoni amici e il capo villaggio li aveva guardati per un po’ compiaciuto.. quando finì tutto (a mezzanotte inoltrata) Squall la accompagnò nella sua camera, dopo essersi salutati, quando lui le aveva già voltato le spalle gli disse quasi sussurrando:

"Mi sono divertita questa sera, stare con te è sempre piacevole..e..t-tu?"

"Io..beh, lo sai, in fondo mi conosci bene.."

Queste furono le parole di Squall, non si voltò neanche per guardarla e sebbene sembrassero dette con un tono freddo sorrideva mentre parlava e Rinoa, che non lo vide capì ugualmente, era proprio vero che lo conosceva bene! Non aggiunse nient’altro ed entrò in camera sua..si fece un esame di coscienza: forse non avrebbe dovuto dirgli quello che pensava, visto che non doveva affrettare le cose, ma, nello stesso tempo, se doveva ritornare proprio come era prima non c’era niente di male a dire ciò che provava!

Si diresse verso il letto trovò un bigliettino sul comodino, non riconobbe la calligrafia ma capì ugualmente chi era stato il mittente: c’era scritto:

"Sono fiero di lei signorina"

Indubbiamente era stato il capo degli Shumi, doveva essere soddisfatto del suo comportamento, questo le diede sollievo, ora lei stessa era più convinta di questo. Anche se un po’, solo un po’ di rabbia ce l’aveva perché avrebbero potuto riavvicinarsi di più..si distolse da questi pensieri e prese il suo diario, era da molto tempo che non lo toccava più, precisamente da quella sera che quel "coso" l’aveva fatta piangere, neanche lei si spiegava il perché lo avesse portato con sè in quel viaggio, scrisse una frase:

"Per ora soffro a causa della mia stupidità ma se veramente è il ragazzo della mia vita, essa stessa mi darà un segno."

Erano le parole di quel vecchio saggio: erano una cosa molto, molto importante che doveva tenere sempre a mente..sicura di questo si spogliò e senza neanche mettere il pigiama, si buttò sul letto, e si addormentò.

Quella era stata una giornata davvero piena, era esausta e l’indomani avrebbe dovuto preparare le valigie e tornare al Garden. L’esame l’aspettava.

 

IL FAMOSO ESAME

Si svegliò qualche ora dopo l’alba, quando il sole appariva appena sopra il livello del mare ancora rossastro, aveva dormito con il sorriso sulle labbra che se qualcuno l’avesse vista sarebbe rimasto incantato dalla sensazione di serenità che avrebbe provato solo a guardarla.. si sentiva pronta, nel corpo e nello spirito, per affrontare quell’esame tanto atteso.. rapidamente si vestì e fece le valigie, si era alzata presto perché voleva passare dallo Shumi che l’aveva aiutata tanto in quei giorni.. infatti, dopo essersi truccata leggermente, uscì dalla sua stanza e si diresse verso quella casetta.. intorno non si sentiva niente se non l’armonioso canto degli uccelli e il leggero fruscio delle foglie; bussò alla porta ed entrò, il saggio era lì, in piedi, di fronte a lei: si guardarono per un po’, poi il vecchio allargò le braccia e Rinoa gli corse incontro e lo abbracciò!

Qualche lacrima cadde sulle sue guance, quello Shumi le dava quasi il calore di un padre, ebbe come l’impressione di essere protetta, forse le voleva bene.. le si era già affezionato..

"Grazie, grazie tante" fu quello che riuscì a dire

"Piccola mia" le rispose "io ti devo dire grazie, con i tuoi problemi mi hai fatto ricordare cos’è l’amore.. adesso va, c’è qualcuno che ti aspetta, qualcuno che ti ha voluto e che ti vuole ancora tanto tanto bene"

Si strinsero le mani, Rinoa aveva gli occhi rossi rossi, gli fece un gran sorriso, lo abbracciò di nuovo, gli diede un bacetto sulla guancia e uscì dicendo ancora grazie..ormai mancava solo mezz’ora alla partenza, era pronta, ma gli altri no!

Per cui decise di fare un giro per quel villaggio che l’aveva accolta bene, oltre ad essere un modo per riflettere e far passare il tempo, avrebbe potuto far ritornare allo stato normale i suoi occhi.. man mano che l’orario stabilito si faceva sempre più vicino si poteva sentire nel villaggio un brusio sempre più crescente.. ritornò nella sua camera, che senza le sue piccole cose, appariva vuota, prese la valigia e prima di uscire dalla porta gli diede un'altra occhiata: gli dispiaceva lasciare quel luogo così tranquillo.. poi sorrise, sorpresa di sentirsi tanto legata a quel luogo che l’aveva ospitata solo per un mese.. ma dopo averci riflettuto bene capì che non voleva lasciare quel posto perché si era trovata bene e aveva trovato l’amicizia di un uomo che le voleva bene come un padre.. sospirò e si decise a chiudere la porta e ad avvicinarsi verso la piazza.

Squall la incontrò a metà strada..

"Ciao ballerino" le disse la ragazza con un gran sorriso

"Ciao Rinoa tutto ok? Mi sembra di si.. ti sei svegliata pimpante questa mattina!" rispose quell’angelo dagli occhi azzurri

"Devo dire che la festa di ieri mi ha fatto bene, mi sono divertita tantissimo" gli schiacciò un occhio e tenendo la valigia con due mani davanti a lei, lo superò, quasi con aria di sfida.. Squall la guardò sorpreso, era da tanto che non la vedeva come in quel momento, gli sembrò di essere tornato un po’ indietro nel tempo..

"Mi fa piacere che tu abbia tutte queste energie, mi sa che dovremo ricominciare ad allenarci.."

"Giovanotto: va bene che sei il capitano, ma non ti sembra di esagerare? finché non mettiamo piede nel Garden non ti voglio sentire parlare di esami"

Questa volta passò definitivamente avanti, stava sorridendo, era divertita da quel suo atteggiamento, le piaceva, si sentiva se stessa.

La attese in macchina, aveva acceso l’aria condizionata e stava ascoltando una cassetta che aveva inserito nell’impianto stereo della macchina di Squall.

Il viaggio verso Balamb fu lungo, ma non faticoso, l’atmosfera in macchina era frivola, i due ragazzi parlavano di tutto, si scambiavano frecciatine, battute e tutto ciò che li potè fare divertire.. Rinoa confidò a Squall di essere ansiosa di rivedere i suoi amici, chissà cosa aveva combinato quella pazza di Selphie durante quel mese.. la risposta la ebbe appena arrivò: un mini-comitato di benvenuto era riunito nel garage ad accogliere i due amici, c’erano proprio tutti: Cid, Edea, Quistis, Selphie, Irvine, Zell.. Seifer.. si c’era anche lui ma a Rinoa non interessava perché stava a fianco del suo Squall, e non poteva pensare ad altro se non a lui.. appena scesi dalla macchina vi fu un abbraccio collettivo, era stupendo per la nostra piccola Rinoa sentirsi voluta bene.. dopo tutti i soliti baci e abbracci si diressero tutti verso le loro camere, erano le 22:40.. disfecero le valigie, si buttarono sui loro rispettivi letti e dormirono di un sonno molto, molto profondo

 

La sveglia di Rinoa non suonò quella mattina, ma verso le nove ci pensò Squall: doveva aspettarla al Centro Addestramento, dovevano ricominciare o il lavoro che avevano fatto precedentemente sarebbe stato inutile.. Il comandante sentì un leggerissimo "Avanti" ed entrò.. la bimbetta, perché chiunque l’avesse vista in quel momento le avrebbe dato non più di dodici anni, stava sotto le leggere coperte a pancia sotto, con le mani sotto il cuscino e la faccia nascosta.. Squall la scuotè quasi irritato, la chiamò più volte.. si sentiva imbarazzato, non era abituato a fare quel genere di cose.. dopo ben cinque minuti di prove, per far svegliare quel ghiro, decise di scostare le coperte, fu un gesto veloce, voleva che la ragazza rimanesse sconvolta e che finalmente si svegliasse ma fu lui ad essere sconvolto.. Rinoa, la sera prima, non aveva indossato il pigiama ma aveva soltanto il reggiseno e le mutandine.. Squall avvampò.. non aveva intenzione di fare un gesto di quel tipo, neanche lo sapeva.. rimase come incantato.. poi però distolse lo sguardo e la ricoprì immediatamente.. tutto quel "va e vieni" di lenzuola aveva finalmente fatto svegliare Rinoa.. prima di aprire gli occhi tese un braccio per stirarsi, poi piano piano li aprì, il suo sguardo non era ancora rivolto verso Squall quando lui le si accostò e le diede un bacetto sulla guancia.

Rinoa sussultò: non si era accorta di lui, aveva avuto paura.. poi lo riconobbe dal profumo.. si girò finalmente verso di lui e gli sorrise..

"Buongiorno capitano.. ma che ore sono? Il sole mi sembra già alto"

"Ehm.." rispose Squall imbarazzato "Sono già le nove passate.. non credi sia ora di alzarsi?"

"Ma come può essere? Non mi sarà suonata la sveglia.. mi dispiace un po’ per te che mi hai dovuto aspettare.. comunque ora rimedio subito e mi vesto velocemente"

Non appena finì di dire queste parole scostò il lenzuolo.. si scatenò il panico in quella stanzetta.. Squall si girò immediatamente diventando rosso, Rinoa si coprì e diventò paonazza.. ci fu un attimo di silenzio, ma poi la tensione fu annientata dalla risata di lei.. non le era mai successa una cosa di quel genere.. ma stranamente non era irritata, solo divertita.. chiese cortesemente al suo capitano di uscire e si andò a vestire.. fu pronta in cinque minuti.. appena si rividero i rossori erano scomparsi e non si dissero nulla riguardo lo spiacevole inconveniente che era accaduto.. si diressero invece seri seri verso il Centro Addestramento e cominciarono ad allenarsi ad un ritmo serrante!

Tra un Level Up e l’altro, si scambiavano teneri sorrisi, ma niente di più.. la settimana che precedeva il giorno dell’esame era trascorsa in fretta senza eventi particolarmente strani.. si era limitata a combattere da sola o in compagnia di Squall nel Centro Addestramento e niente di più.. la prova tanto attesa era finalmente arrivata.. erano le sei quando si era alzata e fremeva un po’.. quella era la prova, che stava aspettando da tanto tempo, per far vedere che era cambiata, che adesso era degna del suo Squall.. finalmente, se tutto fosse andato bene, non avrebbe più avuto complessi di inferiorità nei confronti dello stesso Squall o di Quistis.. l’esame avrebbe consistito in un percorso lungo e difficile che avrebbe occupato tutta la zona che dalla città di Balamb porta alla Grotta di fuoco.. si preparò un caffè.. camminava avanti e indietro per la sua stanza e ipotizzava quale poteva essere il percorso.. le cose nuove, l’effetto sorpresa, la spaventavano molto.. verso le sette Squall arrivò nella sua camera, proprio come aveva promesso il giorno prima, per darle le ultime delucidazioni sugli Status e la Junction, essendo il capitano sapeva cosa avrebbe trovato Rinoa e sebbene non lo poteva fare decise di aiutarla ugualmente.. le sistemò lo Status Defence in modo che fosse invulnerabile contro alcuni, i peggiori, nemici.. omai era giunta l’ora..

"In bocca al lupo" le disse Squall e lei sorridendo amabilmente si gettò fra le sue braccia e gli rispose "Crepi"

Il ragazzo dopo averla stretta forte le alzò il viso tenendola dal mento e guardandola intensamente negli occhi le disse:

"Fai del tuo meglio soldatina" e le diede un bacio sul naso..

Rinoa arrossì. Ma non per la vergogna, forse per la rabbia, si sentiva presa in giro da quei bacetti sulla fronte o sul naso o sulla guancia.. poi fece un respiro profondo.. non era il momento di pensare a quelle cose.. insieme uscirono e si avviarono verso l’uscita del Garden.. c’era un casino pazzesco, non aveva mai visto tanta folla nella pianura di Arkland.

Le matricole che avrebbero dovuto superare quell’esame erano davvero tante.. certo le cose erano davvero cambiate da quando l’esame l’aveva fatto il suo Squall.. non c’erano più guerre o guerriglie e quindi al Garden si erano organizzati diversamente: gli studenti dovevano fare un percorso ad ostacoli.

Rinoa era quasi rilassata.. in fondo tutto doveva andare bene e poi Squall le sarebbe stato vicino per tutto il tempo.. e questo le dava forza.. venne il suo turno, non importava che facesse il minor tempo, ma solo che facesse tutto e bene nei trenta minuti stabiliti.. le fu dato il via.. prese a correre, doveva arrivare alla Caverna di fuoco per assimilare quella fonte energetica.. ci arrivò in cinque minuti, i mostri che incontrava li uccideva velocemente grazie all’Ade che il suo capitano le aveva sistemato in Junction.. non era permesso fuggire dalle battaglie e lei le stava vincendo tutte con grande coraggio.

Uscita da quella grotta salì in groppa ad un chocobo, e cercò un tesoro in riva al mare, per trovarlo ebbe qualche difficoltà in più; ma in sei minuti concluse l’operazione, scese dal chocobo, dovette uccidere sulla spiaggia tre Focaral e si diresse in una foresta e lì dovette incontrare Archeosaurus.. aveva consumato tredici minuti ed ancora doveva fare un sacco di cose.. serenamente pensò "Tanto ti uccido subito", ma il colpo che gli diede non procurò al mostro nessun effetto e neanche il colpo successivo.. le speranze di avere buoni risultati alla fine si stavano facendo sempre di meno ad ogni colpo che dava.. poi però premette il grilletto e il dinosauro scomparve.. finalmente Ade aveva fatto effetto.. si diresse quindi verso Balamb, sfidò e vinse contro la Regina delle carte e tornò immediatamente all’entrata del Garden.. aveva finito con due minuti di anticipo, ogni minimo particolare era stato eseguito alla perfezione.. cercò tra la folla Squall, stava in prima fila, che batteva le mani e la guardava, appena incrociarono gli sguardi lui alzò la mano e gli fece segno di OK con il pollice. Era molto stanca, si sedette su una panchina, che avevano messo lì per l’occasione, e si guardò gli altri concorrenti.

Certo non tutti riuscivano ad arrivare in tempo, e di conseguenza non superavano automaticamente l’esame.

La giornata si concluse in fretta!

La mattina seguente verso le 12:30 sarebbero stati affissati i risultati.. si doveva riunire una specie di giuria ma Squall non ne faceva parte perché non sarebbe stato giusto nel dare i voti a Rinoa soprattutto.

La ragazza, dopo aver mangiato un panino, si mise a letto.. era davvero stanca, ora che aveva i nervi e i muscoli rilassati, la stanchezza accumulata nei giorni di allenamento si faceva sentire.

Così si addormentò profondamente sul lettino.

La mattina seguente la svegliò dolcemente la sua cara amica Selphie "Dormigliona sono le otto e trenta, forza svegliati!" e mentre diceva ciò saltellava e batteva le mani come al suo solito. Rinoa aprì piano piano gli occhi per non essere colpita dai forti raggi solari che invadevano la sua stanza.. "Selphie, cosa c’è? E’ presto"

Tentò di fare resistenza ma l’amica tutto pepe non aveva assolutamente voglia di lasciarla dormire, così aprì la tenda, scostò le lenzuola, le tolse il cuscino da sotto la testa, glielo fece sbattere in faccia e scoppiò a ridere..

"Si può sapere cos’hai da sghignazzare?"

Rino fece finta di essere irritata e si sedette sul letto

"Domani mattina ti sveglierò io così, per poter constatare da sola quanto è brutto"

"Ma dai.. non ti sarai arrabbiata, vero? Non ci vediamo da così tanto tempo, un intera estate, chissà quante cose avremo da dirci, e ho pensato che oggi sia la giornata ideale perché senza di me il tempo fino alle 12:30 non potrà passare mai" replicò la ragazza vestita di giallo.

Rinoa le rispose come se fosse rassegnata..

"Ahhhh.. in fondo hai ragione.. ma come farei senza di te?! Se non ci fossi bisognerebbe inventarti" e l’abbracciò!

Parlarono di tutto quello che le era successo.. passarono delle ore molto piacevoli, tanto da non notare lo scorrere del tempo.

L’amica era super-mega-impegnatissima con Irvine, che tuttavia non aveva smesso di comportarsi come un dongiovanni. Per le prime due ore parlò solo Selphie.. sembrò non potersi più fermare.

Dopo, invece, e fortunatamente per le orecchie di Rinoa, parlò lei e descrisse il suo riavvicinamento a Squall.. le due giovani girls non si accorsero che era già l’una e così Squall piombò nella sua camera con un fogliettino in mano

"Signorina, sei in compagnia e non ti interessa più sapere il risultato del tuo esame?"

Il cuore le prese a battere più forte, guardò l’orologio..

"Oh oh.. ehm.. ma io veramente ehm.. non avevo guardato l’orologio" fu poi interrotta da Selphie

"Squall la colpa è mia, io l’ho trattenuta qui con le mie chiacchiere"

"Insomma finiamola una buona volta, non sono arrabbiato con lei" rispose Squall a Selphie, poi rivolgendosi a Rinoa "Allora vuoi sapere i risultati del tuo esame, si o no?"

La ragazza prese la mano dell’amica e annuì.

"Tieniti forte, mi raccomando.. allora..

 

RINOA HEARTILLY

ATTACCO : 9

DIFESA : 8

DECISIONE IN BATTAGLIA : 9

RANGO SEED : A

LIVELLO : 93

VITTORIE : 100%

Un grido proruppe nella stanza, era felicissima.. finalmente la sua costanza e il suo impegno erano stati premiati

"Signoriiiina, ancora non è finita, questa sera ci sarà il ballo e ci saranno tutti, potrai finalmente avere la tua rivincita.. dimenticavo è stato il punteggio migliore e io non ero in giuria.."

Quando andò via le strinse una mano per farle la congratulazioni e le diede furtivamente un bigliettino e andò via!

Rinoa capì subito che c’era scritto qualcosa che Selphie non avrebbe dovuto leggere.

Così disse all’amica che doveva andare in bagno.

Dopo aver chiuso la porta dietro a sè aprì velocemente il bigliettino e rimase a bocca aperta per quello che c’era scritto!

Ritornò nella camera come se non fosse successo niente, era però molto agitata fa quello che aveva letto.

Anche Selphie se ne accorse ma attribuì quello stato d’animo alla brillante pagella dell’amica.

Continuarono a parlare per tutto il pomeriggio, poi si dovettero separare perché dovevano mettersi in ghingheri per il ballo.

Rinoa raccolse i suoi meravigliosi capelli neri in un elegantissimo chignon, indossò un abito lungo di raso blu con le maniche velate.

Era bellissima.

Squall le aveva detto che sarebbero andati insieme al ballo. Ma all’orario stabilito lui non era ancora arrivato.

Rinoa allora decise di andare lei a prendere il suo cavaliere. Aprì senza bussare e trovò Squall davanti lo specchio.. Scoppiò a ridere, non avrebbe mai immaginato che il "comandante" fosse vanitoso.

Lui si voltò imbarazzato e la guardò sconvolto...

"Ma dico: non potevi bussare?"

La ragazza smise di ridere, Squall era a dir poco furibondo..

Gli chiese umilmente scusa e fingendo disinvoltura, lo prese da sotto il braccio e lo condusse via da quella piccola stanza.

Il salone era molto affollato e bellissimo come sempre.

Anche quella sera nel cielo brillavano migliaia e migliaia di stelle.

Entrarono osservati da tutti, ma si comportarono come se tutti gli sguardi non li colpissero. Si sedettero ad un tavolino, al lume di candela e iniziarono a parlare dell’esame.

Rinoa era sconvolta, Squall le stava raccontando ogni minimo particolare di ciò che aveva fatto la mattina precedente. Parlarono dei voti.. Rinoa, allora, azzardò una domanda:

"Ma è vero quello che hai scritto nel biglietto?"

"Certo che è vero! Che fai dubiti di me! Guarda che è grave il fatto che non hai fiducia in me.."

"No Squall è che mi sembra impossibile, non riesco a credere che.."

La presenza di Quistis fermò la loro discussione. La biondina era comparsa dal nulla, li aveva disturbati per fare i complimenti a Rinoa, era fiera di lei le disse che era contenta che una sua alunna avesse raggiunto un livello così alto.. A quelle parole i due ragazzi si scambiarono un’occhiata al di sopra delle fiammelle delle candele, poi Quistis era andata via, lasciandoli nuovamente soli.

"Veramente non è stato proprio merito suo" disse Rinoa per lusingare un po’ Squall e lui rispose

"Beh in effetti.. balliamo?"

Rinoa non si aspettava una proposta di quel genere, in quel momento, perché non c’entrava niente, tuttavia accettò ugualmente, stavano ballando un dolcissimo lento.. era una musica che non avevano ascoltato mai..

"Squall" disse dopo due secondi di silenzio la ragazza "è proprio vero che ho superato la media di Quistis? Ho letto miliardi di volte quel bigliettino, ma non posso ancora crederci.."

"Certo Rinoa" rispose calmo lui "ti ho già detto che non ti avrei mai dato una notizia così importante, per te, se non fosse la verità.."

I due ragazzi rimasero ancora un po’ in silenzio poi lui le chiese

"Hai mai sentito questa canzone è molto bella.." gli rispose semplicemente "Shsss" e ascoltò con maggiore attenzione quella canzone che aveva fatto da colonna sonora alla loro discussione.. Anche Squall era attento e sentirono una frase, che sembrava scritta apposta per loro, come se uno dei due l’avesse detta all’altro..

<<In your dearest memories, do you remember loving me?>>

Si guardarono stupiti e insieme avvamparono.. chiunque avesse scritto quella canzone doveva essere una persona che conosceva bene i labirinti e le trappole dell’amore, tanto da ricorrere a quelle parole.

Questo pensarono, ma sicuramente con quello sguardo si era posti quella domanda reciprocamente ed avevano dato una taciturna risposta, ma che era giunta dritta al cuore.

Rinoa fu la prima a non riuscir più a sostenere lo sguardo profondo di lui e lo abbracciò più forte..

Ritornarono al tavolo, ballarono ancora e ritornarono di nuovo al tavolo, si stavano divertendo, ma entrambi sapevano che quello che provavano non poteva essere soltanto divertimento..

La serata si chiuse in bellezza, diedero l’attestato ai nuovi Seed ed a Rinoa, invece diedero una medaglia, visto che lei già era un Seed.. tutti si congratularono con lei.. persino Seifer che era stato tutta la serata in disparte a guardarla..

"Complimenti per le tue conquista ragazzina" le aveva detto.. Rinoa percepì subito il tono velenoso con cui lo aveva detto, ma era troppo contenta per farsi rovinare la serata da un Seifer qualunque.

Verso mezzanotte si chiusero le danze, Rinoa si aspettava che Squall l’avesse accompagnata, ma, per ironia della sorte, le disse che doveva parlare col preside Cid!

La ragazza si rammaricata di questo, visto che aveva notato che era successo proprio il contrario di ciò che era successo durante il primo ballo.. Pensò che forse era una coincidenza provvidenziale, quello poteva anche essere un nuovo inizio.

Sola soletta andò verso il dormitorio , sospirò passando la porta della camera di Squall e si diresse verso la sua..

Non appena aprì la porta sussultò nel vedere una figura umana seduta sul suo letto con due bicchieri da champagne ad una rosa.. Riconobbe Squall.. ma poi guardando meglio vide i lineamenti cambiare.. non era più il suo Squall.. chi poteva essere?

Aveva gli occhi velati da lacrime di sonno e non riusciva a mettere bene a fuoco l’immagine.. Pensò di sognare, allora si strofinò gli occhi e finalmente riconobbe Seifer..

Il ragazzo si alzò, le diede la rosa e la baciò sulla guancia, sfiorandole quasi il labbro.. Rinoa sentì dal suo alito che aveva bevuto parecchio.. pensandoci bene il biondino mancava dal salone dalle 12:00.. Rinoa ebbe un po’ di paura.. era da sola in camera sua, totalmente indifesa, con un ragazzo prepotente e ubriaco.. Da quando si era alzato per salutarla Seifer non aveva smesso di guardarla in viso e di tenerla per le spalle.. le sue mai, poi, salirono fino cingergli il collo e poi scesero velocemente lungo la schiena.

Rinoa stava tremando ed era incapace di reagire.. il ragazzo intanto le cingeva la vita e poi faceva scivolare le mani su e giù per i fianchi.. Ad un certo punto la ragazza capì di aver solo due possibilità: o reagire e rischiare di essere picchiata, visto le condizioni penose di Seifer; o cercare di prenderlo col buono e farlo ragionare... Scelse ovviamente la seconda opzione e cominciò delicatamente a prendergli le mani, e con un gioco delle dita le fece togliere dalla sua vita..

Allora Seifer facendo leva sulle mani la attirò più vicino a sè, la abbracciò e la baciò.. non appena le loro labbra si incontrarono una lacrima le scese silenziosa sul volto, aveva capito che non sarebbe mai riuscita a fermarlo.. e si abbandonò.. consapevole che la sua forza non poteva di certo competere con quella del ragazzo.. Seifer avvertì che Rinoa si era "rilassata" e cominciò ad accarezzarla più audacemente..

Il caso volle che qualcuno bussasse alla porta..

"Chi è?" chiese il ragazzo irritato di essere stato interrotto.. Chi stava dietro la porta dovette essere tanto sorpreso di sentire quella voce che entrò senza preoccuparsi minimamente di rispondere..

"Seifer che cosa stai facendo? Si può sapere che ci fai qui?" gridò Selphie sconcertata da quella visione..

Il ragazzo scaraventò Rinoa a terra e se ne andò imprecando..

Rinoa rimase a terra con le gambe tremanti e finalmente e finalmente potè dare libero sfogo alle sue lacrime..

Selphie, dopo essersi accertata che il ragazzo biondo se ne era andato definitivamente, chiuse la porta e andò ad abbracciare la sua amica.. Ci volle un bel po’ prima che la ragazza si calmasse, poi si fece raccontare tutto

"Era già qui quando sono tornata, era ubriaco.. si è alzato, mi è venuto incontro, mi ha abbracciato.. io ho tentato di fermarlo, ma non ci sono riuscita.. allora.. allora mi ha baciata.. e stava.. oh Selphie.. se tu non fossi arrivata.. sarebbe potuto accadere che.." e qui Rinoa riprese a piangere..

"Tranquilla" le disse l’amica accarezzandole la testa "tranquilla ci sono qui io.. è tutto finito, è tutto finito

Passò un altro po’ di tempo e poi ricominciarono a parlare.. tentando di non fare più nessun riferimento allo spiacevole accaduto..

"Allora vuoi sapere perché sono venuta?" disse Selphie allegramente

 

Rinoa annuì leggermente col capo

"Il preside Cid ci ha detto che dobbiamo partire.. Partiremo per una specie di vacanza alla volta dello spazio.. a partenza è fissata per domani, anzi, visto l’orario, per oggi pomeriggio alle 17:30.. Ti volevo avvertire, perché probabilmente non ci vedremo e ti volevo salutare.."

"Selphie.. è una notizia bellissima.. sono felicissima per te.. hai sempre sognato di andare nello spazio.. mi ricordo ancora che quella volta volevi venire con noi.. finalmente hai la possibilità di coronare un tuo sogno, ma dimmi una cosa: parti tu con Irvine? Dimmi, dimmi.."

"Beh veramente, purtroppo, no..ci saranno anche Quistis, Zell, Edea, il preside Cid e.." disse Selphie

"E.." replicò la ragazza incuriosita..

"E" riprese Selphie "e anche Squall"

Rnoa abbassò improvvisamente lo sguardo.. era sul punto di avere una crisi di nervi..

"e quanto tempo dovete rimanere là?"

"Un mese.. ma Rinoa non ti preoccupare.. un mese passa velocemente e poi altre volte lui è andato via per un mese.. anche di più.. pensa, per esempio, ai ritiri con le matricole.."

"No Sel, non è al stessa cosa.. ma non capisci? Le matricole sono matricole, neanche le conosce alcune.. domani invece partirà con voi.. i miei migliori amici, si divertirà sicuramente.. e poi, poi ci sarà lei.. ho sempre pensato che stanno bene insieme.."

"Rin! Smettila... perché fai questi discorsi così stupidi? E poi sai, in fondo, che ti vuole bene.."

"Non è vero.. la prova evidente è che neanche è venuto per comunicarmi questa sua imminente partenza.. è tardi Selphie.. buonanotte.. domani dovrai fare un sacco di cose.. è meglio non dilungarci su questi stupidi discorsi.."

Selphie rimase sconvolta sebbene avesse capito che la sua amica stava bruciando dentro.

Le accennò un sorriso e andò via.. Rinoa rimase sola.. capì che la sua era una situazione in cui nessuno poteva darle una mano, neanche se stessa perché si sentiva svuotata dentro.. voleva piangere.. si sentiva offesa.. irritata.. e forse anche tradita.. non aveva più sonno.. sapeva che una buona musica le avrebbe dato conforto e quale migliore voce, se non quella di sua madre, poteva darle, ancora una volta, la forza necessaria? La risposta se la diede prendendo direttamente la cassetta di Eyes on me.. si mise gli auricolari e si distese sul letto.. aveva spento anche la luce.. doveva capire cosa poteva fare in una situazione tanto disperata come quella.. ovviamente si addormentò immediatamente, ma la musica le suonava sempre..

L’indomani si svegliò con una strana ma bella idea per la testa.. lei stessa sarebbe andata a trovarlo e gli avrebbe dato qualcosa per non farsi dimenticare... nello stesso tempo voleva dichiarasi, ma questo non lo fece perché fondamentalmente non era convinta neanche lei..

La mattinata passò velocemente, così che tutti si ritrovarono in mensa.. Appena lo vide le tremarono le mani.. sarebbe riuscita nel suo arduo compito? Qualcosa le diceva di si ma la sua scarsa forza di volontà la convinceva che era impossibile..

Ma quando Rinoa lo aveva guardato così bello com’era seduto in quell’altro tavolino, le si sciolse il cuore ed il coraggio le si impossessò di lei...

Con mani, ancora, tremanti si tolse la collanina, mise l’anello di Squall in tasca e con la catenina stretta in pugno si diresse verso quel tavolo..

"Ehi comandante.. ho saputo che parti.. e non mi dici niente?" disse Rinoa con aria falsamente allegra "Rischiavo di non vederti per un mese senza neanche salutarti.."

Gli sorrise dolcemente e piegò leggermente le testa.. era davvero graziosa.. gli tese la mano..

"Allora.. divertiti.. ciao" e detto questo, quando si lasciarono la mano, aveva lasciato la collana nel suo pugno ed era corsa via.. Squall, che non aveva avuto neanche il tempo di dire una parola rimase stranizzato e, dopo aver capito pienamente il sottile messaggio che la ragazza gli aveva mandato con quel piccolo oggetto le corse dietro, e una volta raggiuntala la abbracciò forte forte.

"Grazie Rinoa" fu tutto quello che riuscì a dire..

Lei era sul punto di piangere, ma si trattenne.. gli mostrò un altro dei suoi sfavillanti sorrisi e se ne andò..

Le ore successive passarono in fretta.. andò con loro alla base spaziale "Lunaside" di Esthar..

Quanti magnifici ricordi in quel luogo.. Squall stava andando nel "loro piccolo angolo" di spazio ma senza di lei.. silenziosamente il gruppo si avvicinò alle capsule.. erano tutti tesissimi.

Il capitano fu l’ultimo ad entrare così i due ragazzi rimasero soli.. si guardarono, sempre silenziosamente, mentre aspettavano la capsula arrivare.. Un leggero fruscio si sentì e Squall le voltò le spalle.. era arrivata.. Quando aprì lo sportello, Rinoa raccolse tutte le sue forze e lo chiamò, sapeva che se lui l’avesse sentita, ciò che gli voleva dire l sarebbe scaturito dalle labbra più facilmente.. ovviamente il ragazzo, che si aspettava proprio questo, si voltò di scatto.. e ovviamente ci fu un momento di panico.. ma fortunatamente fu superato.

"Senti.. non partire.. cioè" disse timidamente..

"Rinoa.. ti prego.. non puoi farmi venire i dubbi proprio ora che i miei bagagli sono già su, comunque sappi che saremo sempre vicini.. basterà guardare la stessa luna e ci sembrerà di essere l’uno accanto all’altro.."

Detto questo Squall strinse la collanina della ragazza, come aveva fatto tante volte lei in passato, le si avvicinò.. la abbracciò fortissimamente e poi la baciò come non aveva mai fatto..

Un ondata di emozioni travolse la nostra piccola Rinoa.. quello le sembrava uno dei suoi tanti sogni, ma era realtà.. una dolcissima realtà.. finalmente poteva risentire il calore di un bacio del suo Squall.. le sembrò che quel momento stupendo non finisse mai.. Era completamente presa dalla passione di quel bacio.. Poi sempre molto lentamente si staccarono.. si guardarono negli occhi e a Rinoa quelli del suo amato apparvero luminosi come non mai..

Avevano aspettato entrambi quel momento da tanto, troppo tempo.. rimasero abbracciati per un altro po’.. si baciarono nuovamente.. quasi ridendo.. Poi però lui salì sulla capsula, aveva già messo le cinture, quando Rinoa, che guardava da lontano si avvicinò e gli schioccò un altro bacio sulle labbra.. ebbe appena il tempo di scostarsi che il portellone si chiuse e la capsula partì..

Il cuore le sembrava che stesse scoppiando mentre la capsula numero 7 scompariva dai suoi occhi..si diresse in città, affittò una macchina ed arrivò al Garden parcheggiato in un’insenatura della costa.. Appena arrivata andò in camera sua e ragionando sugli ultimi, meravigliosi e, nello stesso tempo, tragici eventi, scoppiò a piangere.. Ma questa volta, finalmente, erano lacrime di felicità..

 

UNA NOTIZIA INASPETTATA

I giorni seguenti passarono senza eventi particolari, quei ragazzi erano fuori dal mondo, nel vero senso della parola, niente telefono, niente servizi postali, niente Internet: niente di niente..

Rinoa poteva contare solo sui ricordi di quei fantastici, ultimi momenti passati insieme.. tuttavia il comitato disciplina un giorno convocò un’assemblea straordinaria nel grande salone dei ricevimenti..

Seifer, Fujin e Rajin erano su una specie di palchetto ad aspettare che la sala si riempisse..

Quando Rinoa vi entrò la sala era quasi piena.. Seifer però cominciò a parlare solo quando il salone fu gremito!

"Ragazzi, vi sembra giusto che "quelli" sono andati nello spazio mentre noi rimaniamo qui, in questo Garden, a marcire.. Io Seifer Almasy, vi propongo di farci una bella gita in un luogo tutto da scoprire.. ovviamente non tutti insieme, ma ci divideremo in gruppi e staremo una decina di giorni per gruppo.. in modo da coalizzarci.. Avete qualche domanda, prima che vi chieda se siete d’accordo all’approvazione di questo progetto?"

Una ragazza si alzò e, in piedi, al centro della platea disse:

"Scusi signorino faccio-tutto-da-me dove sarebbe questo posto tutto da scoprire?"

"Mia cara Rinoa" rispose Seifer con una calma irritante "sei precisa come sempre.. comunque avevo pensato di andare alle Rovine di Bahamut. Ragazzi mi affido a voi, volete si o no passare dieci giorni di completa <<Anarchia>> ?"

A questa affermazione la platea andò in delirio e tutti insieme si misero in piedi e gridarono frasi di gioia tranne Rinoa che sembrava preoccupata da quel progetto, anche se in fondo era un po’ eccitata, visto che non voleva passare il resto della vacanza di Squall in malinconia..

Uscì insieme con tutti gli altri ma fu fermata da Seifer.. Stranamente non ebbe paura, visto l’ultimo loro incontro

 

"Signorina ti piace il mio programma? Beh innanzi tutto.. ti chiedo di non far caso a quello che è successo l’altra sera e poi.. tieni questo.. è il foglio in cui sta la suddivisione dei gruppi.. leggitelo con attenzione.. ci vediamo al più presto.." le fece l’occhiolino e scomparì in mezzo alla folla..

Rinoa era scioccata dal fatto che, le aveva fatto, a modo suo, le sue scuse.. Sospirò e diede un occhiata al foglio.. ovviamente erano nello stesso gruppo ed erano i primi a dover partire.. e il giorno della partenza era stato fissato per l’indomani..

"Non cambierà mai" si disse e corse in camera sua per preparare la valigia.. era contenta pure lei.. era sorpresa di questa sensazione.. Forse le avevano fatto proprio bene le scuse di Seifer che, vistone il comportamento, aveva perdonato..

"In fondo era ubriaco quella sera" e si autoconvinse che era, in qualche modo, innocente..

Partirono dal porto di Balamb con quegli pseudo-traghetti che, circa un anno prima erano serviti come mezzo di trasporto ai Seed che andavano ad aiutare la città di Dollet assediata dai Galbadiani.

Era insieme con le ragazze della biblioteca e, in particolare, con la simpaticissima fidanzata di Zell, la cosiddetta "ragazza con la treccia": Faye.

Durante il lungo tragitto le due ragazze strinsero amicizia..

Ed una volta arrivate a destinazione decisero di stare nella stessa camera.. Rifletterono sul fatto che quell’idea del comitato disciplina era stata davvero bella e organizzata davvero bene visto che gli appartamenti, che prima appartenevano ai ricercatori, erano stati rimessi in sesto e tutto appariva nuovissimo.

Era già passata da parecchio l’ora di cena quando le ragazze, che si erano lavate e cambiate, scesero al 4° livello dove vi era una sala adibita a "mensa"" dove alcune cuoche lavoravano senza sosta.

"Per loro, poverine, questa non è una vacanza" esclamò Faye.

Si guardarono e scoppiarono a ridere.. Si sedettero con le altre ragazze e consumarono il loro pasto silenziosamente.. erano troppo affamate per parlare.. Finirono presto e rimasero un altro po’ a chiacchierare allegramente.. Erano già le 22:30 quando decisero di tornare alle loro camere.. Non passò neanche un secondo da quando avevano chiuso la porta che suonarono il campanello.. E con rassegnazione Faye andò ad aprire.. una "marea" di ragazzi la investì e si insediarono nelle loro camere: Seifer, Rajin, Fujin, Sempai..

Invece di riposarsi, quindi, passarono l’intera notte a parlare e scherzare in una magica atmosfera di allegria..

Quando Rinoa vide che tutti si erano addormentati uscì dalla valigia il suo diario.. non era tanto lucida per scrivere la cronaca della giornata, visto che erano le 4:00 a.m. e stava morendo di sonno, ma prese ugualmente in mano la penna e scrisse solo una frase:

"Non pensavo che la compagnia fosse tanto piacevole..
Anche Seifer non è montato e cattivo come sembra..
Sono felice di essere qui.."


Poi si addormentò esausta..

Si svegliarono alle 11:00.. Avevano delle facce mostruose.. Decisero quindi di salire in superficie e fari un bagno.. poiché avevano a disposizione un intero oceano era il minimo che potevano fare..

Ovviamente si divertirono tantissimo.. E non soltanto in quell’occasione.. furono dieci giorni di sfrenato divertimento e già a partire dal 4° giorno quei sei ragazzi erano un gruppo indivisibile:

Rinoa e Seifer, Faye e Sempai, Fujin e Rajin..

Una sera Rinoa, mentre era da sola con Faye ad aspettare la compagnia, si affacciò dalla finestra-oblò, istintivamente guardò in alto.. nel luogo in cui era non si vedeva la luna.. era lontana da Squall anni luce e non poteva vedere neanche la luna, che poteva essere l’unico punto di contatto fra i due ragazzi..

"Ahhh.. mah" sospirò Rinoa..

Cos’hai Rinoa, qualcosa che non va?" chiese quasi allarmata Faye

"Niente.. è solo che mi manca un po’ la vista della luna!"

"O ti manca la vista dello spazio? Ti capisco.. anche il mio Zell è lassù, ma sono sicura che non vorrebbero che non ci divertiamo.. Fai come me, divertiti, non pensare a niente e a nessuno. Siamo fuori dal mondo, ops siamo dentro il mondo e fuori dalla realtà.. non pensare che loro pensano a noi.. hanno altre cose più importanti a cui pensare.. fidati di me.. Dimentica tutto e tutti"
Non finì neanche di parlare che entrò la combriccola insieme a delle bottiglie di vodka.. A Rinoa, bere sembrò l’occasione migliore per non pensare a Squall con Quistis: pensiero fisso nella sua mente..

Sicuramente fu quella la serata con più colpi di scena.. erano tutti ubriachi fradici e non si rendevano conto dei discorsi e delle azioni sconclusionate che facevano.. tutto agli occhi della piccola Rinoa appariva bello e rosa.. Non era completamente in sè, incapace di intendere e di volere.. Quella era stata la prima volta che beveva e sentiva le labbra bruciare, ma era una sensazione che non le dava affatto fastidio.. Seifer, che le ronzava sempre intorno, era invece un po’ più lucido.. Rinoa rideva senza alcun motivo, aveva il vuoto più totale in testa..

"Senti gioia, sei in grado di potermi massaggiare la schiena?" le chiese il ragazzo con aria quasi di sfida..

"Certo.." ci fu una lunga pausa.. doveva pensare e ripensare a ciò che doveva dire prima di riuscirci.. "Per chi mi hai preso? Forza sdraiati nel letto a pancia in giù"

Il giovane biondino non se lo fece ripetere due volte e presala in braccio, non riuscì a calcolare bene la distanza ed inciampò nella barra del letto cosicchè lui si trovò sdraiato sopra alla ragazza..

I due si guardarono poi Rinoa cominciò a ridere, quasi nervosamente.. tuttavia si sentiva felice e capiva di stare bene con se stessa.. (anche se in realtà non lo era)

Seifer allora tentò di baciarla.. in quel momento la desiderava più di ogni altra cosa e con sua grande sorpresa si accorse che lei rispondeva al bacio appassionatamente.. In fondo era, da sempre, stato il suo sogno ricevere da Rinoa un bacio di quella portata, anche se si rese conto perfettamente che non era la ragazza che aveva amato e che ancora continuava, tremendamente, ad amare.. Smise quindi di stringerla fra le sue braccia e si staccò da lei.. non era quello che voleva.. e non aveva alcun diritto di prenderselo senza il suo consenso.. Addirittura si alzò dal letto, le sedette accanto e le accarezzò il volto facendola addormentare..

L’indomani mattina si ritrovarono sdraiati l’uno accanto all’altra, ma nessuno dei due apparentemente ricordava cosa fosse accaduto la sera prima..

Quando Rinoa rimase sola in camera, si cambiò, visto che aveva dormito con i vestiti e fece il punto della situazione..

Ricordò di aver baciato Seifer e non se ne sentì in colpa.. era ubriaca e in quel momento aveva bisogno di affetto.. Infatti aveva iniziato a bere proprio per non pensare a Squall.. al suo lontanissimo Squall.. forse c’era riuscita fin troppo bene..

Il resto della vacanza si consumò in un battito di ciglia, e venne il momento di lasciare quei luoghi tanto "cari".. Era sola in camera con Faye e stavano guardando le quattro pareti che ora apparivano nude senza le loro piccole cose..

"Faye.. ho paura" disse Rinoa incapace di sopportare quel pesante silenzio.. "ho paura di tornare, non voglio continuare la vita monotona di prima! Cosa potrà succedere al ritorno di Squall?

"Rinoa calmati, è tutto ok, tranquilla, ti vuoi calmare? Non hai nulla da temere.. tutto filerà liscio come l’olio e tu e Squall riprenderete dallo stesso punto in cui vi siete lasciati.."

"Faye lo spero, lo spero di cuore" e detto ciò lasciò cadere la valigia a terra e corse ad abbracciarla.

Le due ragazze scoppiarono a piangere, l’una sulla spalla dell’altra, ma quando si guardarono e videro i lacrimoni sulle loro guance si misero a ridere.. Uscirono quindi dalla stanza abbracciate e risalirono al 1° livello, il sole quasi le abbagliò.. da lontano, poi, scorsero i traghetti che le avrebbero portate a casa..

Durante il viaggio, Rinoa potè riflettere a lungo sui bellissimi giorni che avevano passato, ora, a mente lucida, capiva di essersi comportata malissimo.. Più volta cominciò a piangere silenziosamente.. era troppo triste.. non voleva tornare, non aveva la forza necessaria per scontrarsi con la realtà..

Quando però la sagoma del Garden comparì man mano di fronte ai suoi occhi ebbe un tuffo al cuore e fu felice di essere ritornata a casa..




UNO STRANO RITORNO!

Un’altra settimana era trascorsa, e quelle stupende giornate a mare con i suoi amici le mancavano tanto.. tuttavia era finalmente il giorno in cui "gli aeronauti" sarebbero ritornati..

Nessuno li andava a prendere alla stazione aerea di Esthar, quindi anche lei sarebbe rimasta lì..

Seduta sul suo letto, con le cuffie nelle orecchie fantasticava su come poteva avvenire il momento del loro incontro.. magari avrebbero corso l’uno in direzione dll’altra e si sarebbero abbracciati..

Era immersissima nei suoi pensieri fantastici che non sentì che qualcuno stava bussando alla sua porta.. Faye comparì sull’uscio e Rinoa immediatamente tolse gli auricolari e le andò incontro per salutarla..

"Rinoa come ti senti? Io sto malissimo, non vedo l’ora di riabbracciare il mio Zell.. mi manca il suo modo di chiamarmi ragazza con la treccia"

"Anche e me manca tantissimo, ho il cuore che mi batte all’impazzata.. sono in pensiero, anche per quelle capsule di cartone con cui torneranno.."

Il gruppo sarebbe ritornato verso le 3:00 a.m. e le due amiche, per darsi sostegno a vicenda dormirono nello stesso letto..

L’indomani avevano tutte le ossa rotte, visto che erano diventate "contorsioniste" per poter entrare in un letto.. Entrambe si alzarono trafelate e corsero in bagno a cercare di "restaurarsi", uscirono in fretta e si divisero solo quando dovettero imboccare corridoi diversi per andare a trovare i loro Boys.

Rinoa aveva le gambe tremanti, arrivò davanti la sua porta..

Nessuno le rispose..

Bussò, allora, con maggiore intensità e ci fu solo silenzio..

Provò allora a girare la maniglia.. non era chiusa a chiave..

"Starà ancora dormendo.." si disse ed aprì la porta.. Il caos regnava in quella stanza..

I soliti vestiti che Squall indossava erano buttati sul letto ancora fatto.

Il ragazzo non aveva dormito lì quella sera.. Ma la valigia era stata riportata in camera, la sua collana era appesa con uno spillo al muro..

"Faye aveva ragione.. forse non mi ha pensato completamente.."

Sentì il suo cuore spezzarsi.. era stata ferita nell’orgoglio.. si era sentita dimenticata:

"Essere dimenticati è peggio che morire! E’ proprio vera questa frase.."

Non ebbe il coraggio di prendersi la collana, ma uscì sbattendo la porta.. stava correndo.. voleva tornare nel suo rifugio.. dopo un po’ si stancò e rallentò fino a camminare.. vide uscire Squall dalla camera di Quistis.. Sembrò sorpreso di vedere Rinoa proprio lì.. La ragazza lo guardò con gli occhi gonfi di lacrime..

"B-ben tornato.. vedo che hai passato una piacevole serata.." e scappò via, come suo solito, senza farlo parlare..

Non aveva voglia di sentire le sue scuse.. dove avrebbe sentito solo la parola "scusa"!

"Mi ero sistemata per lui, altro che abbracci e incontri spettacolari.."

Un incontro peggiore di quello non poteva essere mai accaduto.. e poi.. aveva passato la notte con Quistis.. non glielo avrebbe mai, mai perdonato.. Quella era stata la peggiore umiliazione..

Entrò nella sua stanza.. aveva camminato così piano, dopo quell’incontro con Squall, che si era fatto il giro largo ed era arrivato prima di lei.. Infatti aprì la porta e se lo trovò davanti, aveva la collana in mano..

"Sono qui per ridarti questa.. e per parlare con te.."

"Non abbiamo niente da dirci.." e gli strappò la collana dalle mani.. "se sapevo che non te la saresti portata, me la sarei tenuta io.." aggiunse con un po’ di cattiveria.. "Ed ora se vuoi lasciarmi sola.."

"Ma Rin.." disse il ragazzo

"Voglio rimanere sola, vattene!" gridò..

"Va bene.." Rinoa lo stava accompagnando alla porta, Squall aveva aperto un po’ quando si girò di scatto, la prese per le spalle, con un piede fece richiudere la porta e camminando la spinse con la schiena al muro..

"Ora ragazzina tu mi ascolti, va bene? Non ho intenzione di continuare così.. Sono tornato da neanche cinque ore e tu mi dai il tuo benvenuto così?"

La ragazza stava con il volto basso..

"Cazzo Rinoa rispondi! Forza spiegami cos’hai"

Molto lentamente la ragazza alzò il volto per affrontarlo

"E me lo chiedi pure cos’ho? Come se tu non lo sapessi.. Vediamo, ti rinfresco la memoria? Allora, sono stata in camera tua per darti il benvenuto e non ti trovo, e vedo la mia collana appesa al muro.. e penso non l’ha portata con se.. Allora scappo via e dove ti incontro? Davanti la porta di Quistis.. in effetti i tuo letto era sistemato.. chissà come avrai dormito.. io penso più che bene.. vero? Rispondimi ora"

"Come al solito giudichi dalle apparenze.. e quel che è peggio non ti fidi più di me!.. Non credo che crederesti a ciò che è successo realmente.. comunque tanto per accontentarti.. primo, la collana che hai visto è la copia identica di quella tua. Secondo, è vero che ho dormito in camera di Quistis .. ma lei non c’era.. era in camera con Nida.. Ti senti meglio, ora?"

La ragazza sorpresa dal vero svolgersi dei fatti scoppiò in lacrime e Squall irritato uscì dalla porta..

 

"perché ho il potere di rovinare sempre tutto?" e dicendo ciò scese piano piano, con la schiena appoggiata alla parete fino a che non si sedette per terra.. Aveva sbagliato tutto come sempre.. anche se non riusciva a capire una cosa: perché Squall era andato in camera di Quistis invece di andare da lei? Non riusciva a capire e più si sforzava, più non ne comprendeva il motivo.. Forse per impedirle di raggiungere Nida?.. Ma comunque fossero andate le cose, Rinoa non avrebbe mai potuto scoprirlo.. sapeva benissimo che, se avessero fatto pace, non avrebbero mai ripreso quella discussione..

Ripresero dopo qualche giorno le lezioni e lei e Squall appena si salutavano.. lui era troppo preso dalla comitiva "spaziale" e la ragazza stessa non se la sentiva di fare irruzione nel loro gruppo.. e se la faceva alla larga.. la sua vacanza era stata molto più breve e già l’atmosfera cameratesca con quei compagni di avventura era svanita.. era sola, anche se ogni tanto parlava con Faye o Selphie..

"Che tristezza.. le mie giornate sono vuote.." si disse uno di quei Sabato sera passati a casa.. Non aveva assolutamente voglia di studiare, visto che sapeva che i ragazzi dello spazio erano usciti insieme e nessuno, lasciando perdere Squall, come Selphie o Quistis le avevano detto se voleva partecipare..

Stava ricevendo colpi tremendi l’uno dopo l’altro.. quella specie di gita-missione-vacanza era stata un disastro per la storia tra lei ed il comandante Seed.

Riflettè tantissimo sui terribili avvenimenti dell’ultima settimana e decise che doveva fare qualcosa, qualcosa per farsi perdonare..

Sapeva dove si erano recati..:Esthar..erano in un ristorante del centro commerciale.. Prese una macchina dal Garage ed uscì alla volta della tecnologica città..

Il Garden era "parcheggiato" a F.H. e poteva arrivare ad Esthar con la macchina perché da recente avevano costruito una strada parallela alla linea ferroviaria..

Doveva trovare un modo per farsi perdonare.. aveva in mente di portargli un dono.. ma doveva essere qualcosa di molto speciale.. qualcosa connessa in qualche modo alla loro breve storia.. Ma cosa?

Intanto la macchina sfrecciava velocemente su quel lunghissimo ponte, sotto un cielo scurissimo.. Ogni tanto vedeva luci verso l’orizzonte.. erano dei lampi.. il cui tuono poteva essere sentito da Rinoa.. Intanto era calata una fittissima nebbia.

All’inizio Rinoa pensò che il fato fosse contrario alla sua riconciliazione, perché, lo sapeva bene, se avesse trovato un segno, un dono, per poter far pace ci sarebbe riuscita alla grande..

Purtroppo non sapeva quale sarebbe stato il suo ramoscello di ulivo quella sera..

Poi guardando meglio al di là del finestrino un po’ appannato riconobbe nella nebbia un segno del destino.. : quella volta, dopo aver sconfitto Artemisia, Squall stava vagando nella compressione temporale.. e quando stava per lasciarsi andare una piuma era caduta dal cielo e gli aveva ridato la forza..

Quale dunque regalo simbolico migliore se non una piuma? Già una piuma.. ma l’avrebbe trovata?

Una volta arrivata nel territorio esthariano avrebbe cercato un mostro con le piume.. tuttavia sapeva già che non avrebbe trovato molti pennuti in quella zona..

Si addentrò fra le montagne, scese dalla macchina e cominciò a vagare in cerca disperata di una piuma.. come primo incontro affrontò un Mesmerize.. e cosa poteva affrontare se no? Appena iniziata la battaglia si accorse con grande sgomento che non era assolutamente equipaggiata per combattere: niente GF, niente Magie.. solo qualche pozione per le emergenze.. Aveva soltanto il suo vecchio Boomerfriz che si portava dietro perché era piccolo..

Quelli però erano mostri facili e se l’era cavata con qualche piccolo danno.. Aveva continuato a vagare per ore, fra la sabbia e la nebbia, in cerca disperata di un Cokatoris.

Ma la sua era una ricerca impossibile.. non c’erano mai stati Cokatoris in quella zona lì..

Incontrava sempre e solo Mesmerize, orrendi Mesmerize, troppi Mesmerize tanto che li stava cominciando ad odiare.. Aveva consumato le 5 pozioni che aveva ed il suo HP era sceso da 9999 a 1023, era esausta..

"Peggio di così non può andare" si disse, ma quelle, come spesso capita, furono le ultime parole famose, visto che il peggio doveva ancora arrivare.. Preannunciato, infatti, da un lampo, si scatenò in un secondo un violento temporale..

Rinoa aveva la gola secca, perché il vento le aveva fatto inghiottire la sabbia, si era tolta le scarpe con il tacco e stava camminando pianissimo, era totalmente inzuppata d’acqua, non aveva trovato la piuma e quel che è peggio.. : si era persa..

Si era allontanata troppo dalla macchina ed ora non sapeva più come poter tornare indietro..

E come se tutto ciò non bastasse a rovinare la vita a questa povera ragazza, si imbattè in un Molboro..

La sua Junction Defence era assolutamente vuota.. Non ebbe neanche il tempo di fare un primo attacco che il mostruoso nemico la colpì con il suo micidiale" Alito Fetido"..

Aveva tutte le alterazioni di Status.. tranne il Berserk.

Pensò con amarezza che era troppo tardi per poter prendere una piuma ad un Chocobo.. e poi sicuramente con quella pioggia tutti i Chocobo si sarebbero riuniti tutti in un Chocobosco..

La magia Bio le stava consumando poco alla volta i suoi HP.. era arrivata a 350 quando, finito l’effetto del Caos, potè utilizzare la tecnica speciale.. Angelo era rimasto al Garden, aveva a disposizione solo "Ali di Fata".. e la usò senza pensarci due volte..

Le grandi ali bianche apparirono fra una confusione di piume bianche che si sparsero tutt’intorno.. non aveva più le forze necessarie per potersi reggere in piedi, ma non poteva abbandonarsi.. prima di morire doveva fare pace con il suo Squall, lo voleva con tutte le sue forze, quelle poche forze che gli rimanevano..

Fu sollevata dalle candide ali e con Meteor attaccò l’orrendo mostro.. purtroppo non lo uccise..

Nel frattempo la pioggia aveva inzuppato e, quindi, appesantito le ali.. piano piano scese a terra e contro la sua forza di volontà si dovette sdraiare.. poggiava il petto e a malapena riusciva a tenere sollevata la testa dal fango.. Fece con grandissimo sforzo un altro attacco e nuovamente la magia Meteor colpì il suo nemici.. intanto l’HP era sceso ancora a 81, se il Bio le avesse inflitto un altro colpo lei sarebbe morta e non c’era nessuno che potesse salvarla..

Aprì lentamente gli occhi, che aveva chiuso dopo quel colpo, e alzò leggermente il capo.. Si concentrò al massimo e inflisse l’ultimo colpo all’avversario.. La magia Ultima fece il suo effetto e il Molboro morì

Accennò quasi un sorriso e si abbandonò completamente perdendo i sensi..


....


"Cos’hai Squall?" chiese Quistis vedendo l’amico soprappensiero..

"Niente, niente, ho avuto uno strano brivido.. sarà quest’arietta.. non so!" rispose con noncuranza il ragazzo..

"Balliamo?" fece Quistis cambiando discorso

"Ok" rispose Squall...


...

Dopo un’oretta la povera Rinoa si svegliò perché infastidita da qualcosa.. l’acquazzone era terminato, ma c’era ancora vento.. ed era stato proprio quel vento a far sì che una delle sue piume le solleticasse il volto..

Impulsivamente aveva cercato di rialzarsi, ma non ci era riuscita.. Molto lentamente prese la piuma e la strinse nel pugno.. Cominciò a pensare che, dopo un anno, la situazione era completamente cambiata..


....

"Squall un altro brivido? Ma cos’hai stasera?"

"Senti Quistis non lo so.. ho un brutto presentimento.. io vado a sedermi.." e la lasciò al centro della pista da ballo, mentre si andava a sedere a riflettere un po’..


...

"Non può finire così.." si disse.. la poveretta, gli occhi cominciarono a riempirsi di lacrime "devo-devo farcela, ma non c’è nessuno che mi posso aiutare.."

Pensò e ripensò ancora una volta all’accaduto dell’anno precedente.. Se solo Squall lo avesse capito, ma come? E soprattutto come l’avrebbe trovata? Lei non era all’orfanotrofio ad aspettarlo e tantomeno lui in quel momento non era nello stato d’animo per potersi comportare come suo cavaliere.. Forse la odiava.. e lei invece aveva disperatamente bisogno del suo aiuto.. E poi pensandoci bene, neanche lei stessa sapeva dove si trovava.. era vicina ad una qualsiasi foresta ..ed in un qualsiasi deserto..

Lentamente riprese a piovere e le speranze della sua sopravvivenza si affievolirono, respirava con fatica, la sua testa era poggiata sul braccio..

In testa aveva un unico pensiero: morire sapendo di essere in pace col mondo, con sè stessa, con Squall..

Aveva delle vampate di calore e brividi di freddo..

Era nel più totale delirio, quando nella sua mente iniziò a chiamare Squall..

"Aiuto..aiutami, sto per morire e vorrei che tu mi stessi vicino.. ti prego.. Squall"

 

Il tono che dava a quelle parole era più che pietoso..

"Mi senti? Aiutami" sapeva che poteva usare la telepatia, ma non sapeva se aveva le energie necessarie..

Ancora una volta si concentrò e continuò a chiamare senza sosta.. fino a che non ebbe una risposta..

 

"Squall aiutami"

 

"Cosa c’è Quistis?" disse Squall quasi allarmato

"Niente! E chi ha parlato?" rispose la prof. sorpresa..

"Ma come, non hai parlato tu? Mi è sembrato di sentire, in effetti, più il suono della voce di Rinoa che la tua"

"Squall, mio caro Squall, ma non ti rendi conto che la pensi sempre? Qui nessuno ha aperto bocca e tu hai sentito la sua voce.. sei ancora pazzo di lei.. perché non la chiami? Potresti dirle di raggiungerci" ribattè l’amica sorridendo abbracciata a Nida..

 

"Aiutami Squall sto per morire"

 

"Quistis non devo essere io a chiamarla.. lo ha già fatto lei.."

Risoluto si alzò dal tavolo e corse nel parcheggio per prendere la sua auto.. aveva capito che la sua streghetta era in pericolo e che lo aveva contattato telepaticamente, doveva andare a salvarla..

Mise in moto la macchina e le disse "Sto arrivando piccola mia.." tuttavia era consapevole che non sapeva dove cercarla anche se forse il suo cuore gli avrebbe indicato la giusta via..


....

La voce di Squall le fece riaprire quegli occhi castani stanchi ormai di vivere.. Accennò un sorriso che si spense subito..

"Mi hai sentito.."

pensò.. fu sollevata da quel fatto: se in qualche modo non l’avesse pensata non sarebbe mai riuscito a sentire il suo grido d’aiuto...

"Squall ho bisogno di te.. ho disperatamente bisogno di te.."

 

"Rin cos’hai?" chiese lui allarmato mentre sfrecciava con l’auto senza una meta sicura..

"St-sto per morire.. aiutami ti-ti prego.."

 

"Rin! Ma cosa mi combini? Dove sei.. dove sei"

Nessuna risposta pervenne nella mente di Squall per qualche secondo.. era così preoccupato che aveva accelerato in maniera esagerata sull’asfalto bagnatissimo..

"Rinoa, per Dio rispondimi.."

Adesso aveva addirittura gridato..

Ma la ragazza sotto i colpi della pioggia, diventata ormai battente si era abbandonata.. quasi inconsciamente disse un "Non lo so" molto rassegnato e svenne nuovamente..


....

"Cristo.." disse Squall battendo rabbiosamente le mani sul volante..

Gli sembrava di rivivere quei tragici momenti di quando l’aveva salvata nello spazio.. Anche quella volta avevano parlato telepaticamente ed anche quella volta era partito senza sapere da quale pare poteva cominciare a cercarla.. Non sapeva neanche se si trovava al Garden o dall’altra parte del mondo.. Dopo circa mezz’ora, quando all’orizzonte riusciva a vedere l’inizio del ponte transcontinentale notò una delle macchine del Garden di Balamb posteggiata malissimo..

"E’ lei" pensò quasi sorridendo, ma non poteva farlo, la situazione era troppo grave.. Con un’abile manovra posteggiò la sua auto, scese ed iniziò a correre verso la foresta dell’entroterra.. Il suo cuore lo portava verso quella direzione..

Un’altra mezz’ora era passata senza che il disperato Squall avesse trovato anche il minimo indizio.. Aveva i capelli attaccati al volto.. era fradicio ma non si dava per vinto.. Ogni tanto faceva un tentativo e la chiamava ma la risposta era sempre uguale: silenzio..

Il ragazzo stava perdendo le speranze.. fin da piccolo aveva saputo che non bisognava mai affezionarsi troppo alle persone per evitare di soffrire.. ma quella "bambinetta vestita di azzurro" gli aveva fatto cambiare idea, gli aveva presentato una vita bella, ma la verità era ben diversa, i problemi veri non erano le "scaramucce" fra loro due, ma quelli ben più gravi.. come la morte: la separazione eterna..

"Rinoaaaaaa" gridò disperato.. correva, si guardava intorno.. solo alberi e boschi.. continuò a correre.. fino a che non si addentrò così tanto da arrivare al confine tra la terra fertile e il deserto..

"perché sono qui? Non può essere venuta proprio in questo luogo..e anche se fosse, perché?"

Queste domande tormentavano il cervello di Squall..

Guardò il deserto con rassegnazione.. e se la sua Rin si fosse addentrata proprio lì?

Non lo sapeva, d'altronde come poteva saperlo? Si voltò sconsolatamente, ma mentre girava lo sguardo pieno di lacrime di paura e sconforto gli sembrò di vedere qualcosa alla sua destra.. Strinse un po’ gli occhi per mettere a fuoco l’immagine.. era qualcosa di azzurro..

Fece un respiro profondissimo e corse come non aveva fatto ancora.. L’immagine, man mano che si avvicinava, diventava sempre più chiara.. era lei, la sua Rin distesa a terra.. stava ancora sdraiata a pancia in giù svenuta..

Squall molto delicatamente la sollevò dalla terra infangata e la girò per guardarla in volto

I segni della sofferenza erano profondi ma non riuscivano ad intaccare la bellezza angelica della ragazza.. se la strinse al petto commosso.. le diede poi un Elisir tanto per alleviare un po’ il dolore..

Nelle condizioni in cui era non erano sufficienti le cure normali, ci voleva un ospedale..

La sollevò con le sue forti braccia e si avviò con passo veloce verso la macchina.. Dopo il lungo tragitto la sistemò come meglio potè sul sedile posteriore e ripartì alla volta del Garden..

"Non mollare, non mollare" diceva.. anche se consapevole che lei non l’avrebbe sentito..

 

Quella macchina sembrava che volasse sopra il ponte, e in un’ora arrivarono a F.H., da lì raggiunsero il Garden e portò la sua piccola in Infermeria.. Quando la adagiò sul letto, posò la testa sul suo petto.. il cuore batteva e.. respirava..

Stava per uscire dalla stanza quando sentì un "Squall" molto leggero, si girò e la vide con gli occhi semiaperti.. si mise in ginocchio vicino a lei per poterla ascoltare meglio..

"Rin" disse lui e le accarezzò i capelli

"Squall" ripetè lei, respirando affannosamente e con grande sforzo "scusa, scu-scusami per quello che ho fatto" prese fiato, chiuse gli occhi e riprese "io-io ho sbagliato.."

"Shhhh" la interruppe Squall "non è il momento delle scuse.. riposati.."

"N-no ascolta.. ti prego accetta.. accetta questo mio regalo.."

Aprì lentamente la mano e gli diede la famosa piuma

"ha sempre avuto un ruolo importante la piuma nella nostra storia.. era presente quando.. è .. iniziata.. ed anche ora.. alla fine.. un’ultima cosa.. ti.. io.. ti.. amo.. Squall"

Abbassò il capo sul cuscino e chiuse gli occhi..

Il ragazzo, quasi piangendo, corse nella stanza della dottoressa Kadowaki, erano le 3:30 a.m. e lei stava dormendo.. Senza bussare aprì la porta, accese la luce e dopo averla svegliata la trascinò in infermeria..

 

La situazione era alquanto critica, la dottoressa si chiuse in sala operatoria.. Rinoa aveva una emorragia interna, causata dai colpi del Molboro e dalle lame delle Mesmerize..

Squall intanto, seduto in quella panca nel corridoio, con i gomiti sulle ginocchia e la testa bassa pregava, pregava ardentemente che il suo angelo fosse assistito da un altro..

 

Passarono ben due ore prima che la povera dottoressa uscisse da quella stanza..

Squall non ebbe il coraggio di chiedere.. ma la guardò soltanto negli occhi con aria supplichevole..

Allo stesso modo la dottoressa non parlò, ma gli fece solo un gran sorriso..

Il ragazzo, allora, abbracciò la sua salvatrice e andò nelle stanza.. vide la sua Rin che dormiva, senza né flebo, né apparecchiature che l’aiutassero a sopravvivere.. Era fuori pericolo completamente..

"Ha la pelle dura la tua amica" disse la dottoressa affacciando solo la testa "sta solo dormendo.. l’intervento è perfettamente riuscito.. Grazie alle tecniche che abbiamo appreso dai medici esthariani gli interventi di questo tipo sono molto più facili, meno pericolosi e la paziente non risente di nessun fastidio.."

Detto questo scomparì per andare nuovamente a letto spossata..

Squall seduto al capezzale della fanciulla con una mano stringeva le sue e con l’altra teneva il prezioso dono..

 

Ma non appena i raggi solari illuminarono il grazioso viso, gli occhi di Rinoa si aprirono lentamente.. guardò il suo amore.. si mise a sedere al centro del suo letto e si abbracciarono.. poi, Squall sempre con il suo solito razionalismo le chiese "perché l’hai fatto?"

"Volevo.. soltanto far pace con te.. e dovevo trovare un dono che avesse sollecitato la tua memoria.. che ti avesse fatto pensare ai bei momenti passati insieme. Poi le cose non sono andate come avrebbero dovuto e.." si stava rattristando ma il ragazzo con un sorriso confortante le mise un dito sulle labbra per zittirla.. e aggiunse..

"Ma ne è valsa la pena.. sei riuscita nel tuo intento"

poi si avvicinò e la baciò delicatamente e molto dolcemente..

Il sole che li aveva illuminati quella mattina si trovava nella stessa posizione dell’anno prima.. Era il 27.. in quel giorno ricorreva il loro primo anniversario.. si erano rappacificati esattamente dopo un anno dal loro primo bacio..


The end


Nota dell'autrice

Questa che avete letto è uno spezzone della mia vita.. BELLA VERO? ^__^

Certo non dovete pensare che tutto ciò che è stato narrato sia vero.. Non ho mai avuto rapporti tanto stretti con un presunto Seifer e non mi sono mai ubriacata..

Comunque non ho voluto fare una nota per dirvi ciò che è realmente accaduto e ciò che è finzione scenica, vi rovinerei tutto, ma per un motivo ben diverso:

Voglio dedicare il mio racconto al gioco... questo infatti mi ha permesso di incontrare 2 persone che prima conoscevo ma ignoravo...

UN AMICA SPECIALE:  "Faye"..

ED UN CAPITANO FANTASTICO:  "Squall"..

Adesso ho finito veramente vi prometto
che non vi annoierò più..

Grazie di aver letto tutto fino a qua.. Distinti saluti.



Fine

 

◊●◦□▪._ Rinoadiary.it _.▪□◦●◊