Final Fantasy: fra tradizione ed innovazione

Confronti e accostamenti fra i vari episodi della saga, oppure fra un capitolo Final Fantasy ed altri videogiochi.

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Alekstranger
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Final Fantasy: fra tradizione ed innovazione

Messaggio da Alekstranger »

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Final Fantasy è una serie che anno dopo anno si fa sempre controversa, un simbolo che se un tempo aveva rappresentato l'infanzia di molti, oggi viene privata di quel lustro: per alcuni è persino morta. Vorrei gettare le basi di una discussione con voi da appassionato ad appassionati su queste Fantasie Finali, ed inizierei a farlo con una domanda: «Come credete che Final Fantasy possa evolvere senza snaturarsi?», ossia un discorso che riprende il titolo del thread. Logicamente, sentitevi liberi di deviare dalla domanda principale qualora voleste aggiungere qualcosa in più alla discussione, l'interrogativo è un incipit, non un limite!

Per quanto mi riguarda, Final Fantasy XIII e Final Fantasy XV (escludo il quattordicesimo capitolo in quanto MMO) hanno evidenziato nella loro successione due enormi difetti che paradossalmente si compensano a vicenda: la mancanza dell'esplorazione per il XIII e quella di un sistema di combattimento decente per il XV. Al di là della scrittura dei personaggi e della storia (su cui arriverò) vorrei concentrarmi su elementi che in un J-RPG ritengo molto importanti, ossia tutte le meccaniche che compongono il gameplay. Fin dal primo capitolo della serie siamo abituati ad uscire dalla prima città ed esplorare l'Overworld, la mappa del/dei continente/i in cui è ambientata l'avventura. All'inizio è dura, siamo appiedati e anche solo un Chocobo costituisce un enorme salto in avanti, eppure anche così è possibile incappare in una caverna in cui non ci dovremmo trovare perché i mostri sono immensamente più forti del nostro Party, ed è lì che il giocatore deve fare una scelta: rischiare o tornare indietro? Questo è quello che, purtroppo, mancò al tredicesimo capitolo. Un peccato, se consideriamo che FFXII fu il più grande esempio di free roaming in un Final Fantasy: tutti ricordiamo l'Alabarda Eccelsa, no? Di contro, FFXV, open world puro, aveva tutte le potenzialità di mostrarci una Eos come Ivalice, una Eos viva in cui ogni singolo segreto contribuiva a rendere più forte un personaggio oppure a farci unire i puntini per svelare misteri (Nadir, anyone?) più o meno celati. Il potenziale c'era tutto. Eppure, se il sistema di combattimento di FFXIII tutto sommato non era male e richiedeva uno studio delle meccaniche per superare alcuni Boss, lo stesso non si può dire di FFXV, un titolo che vede la sua mappa enorme castrata da una mancanza di stimolo nell'esplorarla. Perché non è che serva un Brando Tonum reperibile in un Dungeon Opzionale per sconfiggere un Boss Secondario prima del tempo, no. Non in FFXV.

Perciò, come potrebbe innovarsi questa serie senza tradire ciò che l'ha resa tale? La risposta non sta nel ritorno ad un sistema a turni o nella refrattarietà alla mappa aperta, no, secondo me si tratta semplicemente di ingegnarsi nella creazione di un sistema di combattimento che sia soddisfacente. FFVIII è molto "rompibile", eppure la sua bellezza è proprio lì: hai tutti gli strumenti fin dall'inizio, devi solo sapere come sfruttarli. Occorrono Fantasia, Conoscenza, Passione ed Amore. Quanto alla scrittura, quello è un discorso di sensibilità, eppure non credo che Final Fantasy abbia avuto un declino in questo senso. La Serie è costellata di trame mediocri che si alternano a storie meravigliose (FFTactics, FFVI, FFIX, per citare i miei preferiti), e gli stessi FFXIII e FFXV hanno idee che con uno sviluppo migliore li avrebbero elevati non di poco.

E secondo voi?
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Dark Auron
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Re: Final Fantasy: fra tradizione ed innovazione

Messaggio da Dark Auron »

Premettendo che l'unico FF che reputo fallimentare è il X (opinione controversa, lo so), e che spesso su questo forum mi sono trovato a difendere il XIII, attualmente a Square Enix penso manchi la capacità di mettere in pratica le idee che hanno.

Io non sono un tradizionalista, amo l'action se fatto bene ed ero per questo pronto ad accogliere calorosamente FF XV quando è uscito, se non che... è un action RPG parecchio difettato. Lasciando perdere la trama, il XV imo ha due gravi difetti:
1) I combattimenti sono super caotici, complice anche una telecamera progettata col c**o, e spesso ci si trova dunque a vincere abusando i curativi (la cui massiccia presenza sarebbe un altro difetto, se non fosse per il fatto che sistemandolo il combattimento risulterebbe ancora peggiore)
2) Come hai detto, l'esplorazione è noiosa.
Confrontiamo il gameplay di FF XV con quello di titoli simili come NieR Automata, Dragon's Dogma e Ys VIII. A mio parere non c'è proprio paragone. Ed è un peccato, perché il XV ha davvero tantissime potenzialità, che risultano mal sfruttate a causa dell'incompetenza di SE nel creare un action (ritengo anche KH una serie sopravvalutata, se è per questo). A sto punto concentratevi sulla narrativa e fate fare il gameplay a Platinum Games. :D

In quanto al XIII, per quanto mi piaccia sì, la linearità è eccessiva. Poi va beh io sono di parte perché ritengo il suo seguito (XIII-2) il miglior FF dai tempi del VII.

Per concludere, il problema secondo me non è evolversi senza snaturarsi (per quanto sembri un ossimoro, la snaturazione è sempre stata parte della natura di FF), ma mantenere una certa qualità durante l'evoluzione.
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