Concezione di infinito...

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LorD DaX
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Concezione di infinito...

Messaggio da LorD DaX »

Pensateci un attimo.Di infinito c'è l universo (FORSE) una delle ''cose''di cui si discute molto.
Ora provate a immaginarvi il concetto di ''infinito''...è difficilissimo.Ho provato a spiegarmi questo fenomeno (chiedendo anke ad amici e compagni di scuola)...secondo me il motivo per il quale non riusciamo ad immaginare il concetto di infinito..è xkè nn sappiamo cos è l infinito...o almeno nn ne abbiamo l' idea.E' una cosa con la quale non abbiamo mai avuto a ke fare...

Spero di essere stato chiaro e attendo risposte :D
>Mr.Jack<
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Messaggio da >Mr.Jack< »

cm dissero e pensarono molti filosofi (sofisti compresi) la concezione umana nn può arrivare a conoscere la verità ultima (la cosiddetta ALETHEIA);
essa infatti è posseduta solo da Dio(ma nn andiamo fuori post).
l'infinito quindi può essere inteso per noi cm qualcosa di inspiegabile e nn capibile;
D'altra parte la visione del mondo di Dante Alighieri (che può essere considerato per molti aspetti un preumanista) è caratterizzata da un'incrollabile fede nel possesso della verità, dalla convinzione che il senso ultimo dell'universo è stato definitivamente spiegato e che nn esiste più alcun margine di errore.
questo implicherebbe nn più una cosa infinita poichè il solo aver finito di comprenderla la trasformerebbe in cosa FINITA. :D
LorD DaX
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Messaggio da LorD DaX »

Bel pensiro...mi piace.
Ma ankora più difficile da capire è ''l'infinitamente pikkolo''-
Cioè immagina che ogni cellula di qualunque cosa...contenga in se una cellula ankora + pikkola...fin dove si arriva?
Ci si potrebbe stare a pensare una vita intera secondo me (e nn sono sikuro ke basterebbe)
>Mr.Jack<
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Messaggio da >Mr.Jack< »

ho un'altra risposta per questo....basata su filosofi ma anke sulla scienza odierna.
prima di Democrito (filosofo che ipotizzò l'atomismo) si cercava di capire cm si potesse dividere infinitivamente una cosa finita;la risposta a ciò (la risposta è basata sulla visione della verità tramite il LOGOS che è la ragione) la trovò Zenone con i suoi paradossi( in particolare quello della tartaruga)
in essi egli dimostra che nella realtà nn apparente (quella che vedi e vivi è apparente) tu nn puoi raggiunger un punto poichè per arrivare ad esso devi prima giungere la sua metà etc...quindi nn arrivi mai.
quindi per lui il finito era in un certo senso divisibile all'infinito;

Democrito d'altro canto introduce il concetto dell'atomo come unità ultima e indivisibile;esso è innato ed eterno, e la realtà è formata da atomi e vuoto.
quindi è deducibile il fatto che la materia nn sia divisibile all'infinito qualora c sia veramente una materia ultima indivisibile ed eterna

cmq ancora oggi l'atomo è considerato ultima materia

spero che sia tutto chiaro :-D
Nightmare/dark sephirot
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Messaggio da Nightmare/dark sephirot »

>Mr.Jack< ha scritto:ho un'altra risposta per questo....basata su filosofi ma anke sulla scienza odierna.
prima di Democrito (filosofo che ipotizzò l'atomismo) si cercava di capire cm si potesse dividere infinitivamente una cosa finita;la risposta a ciò (la risposta è basata sulla visione della verità tramite il LOGOS che è la ragione) la trovò Zenone con i suoi paradossi( in particolare quello della tartaruga)
in essi egli dimostra che nella realtà nn apparente (quella che vedi e vivi è apparente) tu nn puoi raggiunger un punto poichè per arrivare ad esso devi prima giungere la sua metà etc...quindi nn arrivi mai.
quindi per lui il finito era in un certo senso divisibile all'infinito;

Democrito d'altro canto introduce il concetto dell'atomo come unità ultima e indivisibile;esso è innato ed eterno, e la realtà è formata da atomi e vuoto.
quindi è deducibile il fatto che la materia nn sia divisibile all'infinito qualora c sia veramente una materia ultima indivisibile ed eterna

cmq ancora oggi l'atomo è considerato ultima materia

spero che sia tutto chiaro :-D


non mi va di stare a contestare tutto,cipenserà altra gente al posto mio...
mi limito a dire che esistono anche particelle subatomiche,tipo i quark
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Messaggio da Mithrandir »

non voglio fare il maestrino. ma vorrei correggere alcune cose:
cm dissero e pensarono molti filosofi (sofisti compresi) la concezione umana nn può arrivare a conoscere la verità ultima (la cosiddetta ALETHEIA)

i sofisti sostenevano l'inesistenza dell'infinito (come maggiorparte dei filosofi greci) perchè la finitudine era propria delle cose perfette...
essi sostenevano di poter conoscere tutto il conoscibile, il non-conoscibile, in quanto tale era imperfetto e quindi fuori dei loro studi...
essa infatti è posseduta solo da Dio

questo è una contestualizzazione di Dio ante-litteram, oltre alla concezione panteistica solo Platone parlerà di un Demiurgo...i sofisti no.
alcuni filosofi precedenti parlavano del logos che pervadeva le cose e le ordinava con la sua infinita razionalità..

Inoltre questo porta ad identificare Dio con l'infinito, cosa che, parlando sempre dei sofisti, non può essere perchè, come già detto consideravano ogni cosa finita...

Dante Alighieri (che può essere considerato per molti aspetti un preumanista)

stilnovista forse in un primo periodo ma preumanista??comunque il sommo trascende queste distinzioni...

un'incrollabile fede nel possesso della verità, dalla convinzione che il senso ultimo dell'universo è stato definitivamente spiegato e che nn esiste più alcun margine di errore.

Questo è falso, Dante tenta solo di ordinare razionalmente l'universo cristiano(come avevano già cercato di fare tommasello e un'altro di cui non ricordo il nome). Egli NON crede di avere la verità, infatti intraprende un viaggio per cercarla ed essa gli viene rivelata dal suo unico possessore, che in visione pienamente cristiana è DIO.

questo implicherebbe nn più una cosa infinita poichè il solo aver finito di comprenderla la trasformerebbe in cosa FINITA.

No, io posso comprendere l'infinito razionalmente solo ritenendolo "tutto ciò" al di fuori della mia concezione di finito.

la risposta a ciò la trovò Zenone con i suoi paradossi

non era una risposta, ma una teoria, le sue erano argomentazioni apodittiche e razionali sulla base extraempirica per difendere le teorie del maestro Parmenide(mi sembra di ricordare fosse lui il maestro). Anche la non-apparenza si basa sull'empirica, e quindi le sue argomentazioni saranno smentite.

cmq ancora oggi l'atomo è considerato ultima materia

esistono delle sottoparticelle dell'atomo.

Per me comunque l'inifinito è l'irrazionale per antonomasia, esiste aprioristicamente da noi ed è innato ed imperituro, è ciò che non possiamo cogliere.. questa è una concezione a metà tra la concezione romantica, illuminista e razionalista dell'infinito...
N.B. Sarò anche un GrammarNazi (cosa per cui mi odierete), ma sono un pirlone! XD

Edit 2021: Sono ancora un pirlone, ma quanto ero autoreferenziale a 17/18 anni? Na chiavica...
LorD DaX
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Messaggio da LorD DaX »

mah...tutti pensieri serissimi...ma se l infinito sarebbe una concezione della quale abbiamo tutti opinioni diverse (non potendola calcolare ne vedere...).
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Messaggio da cloud77 »

LorD DaX ha scritto:mah...tutti pensieri serissimi...ma se l infinito sarebbe una concezione della quale abbiamo tutti opinioni diverse (non potendola calcolare ne vedere...).

beh si cmq tutti ne abbiamo opinioni diverse ma cmq dev'essere qualcosa definita anke se va contro il suo significato letterale :smt030
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Messaggio da Perseo »

infinito...
eterno...

sono parole che vanno al di là della comprensione di chi non può vedere oltre la sua stessa vita, la vita dell'uomo è regolata ai ritmi del tempo in un determinato spazio, difficilmente può comprendere qualcosa che va oltre se stesso, l'uomo finora ha studiato quasi esclusivamente i fenomeni che regolano la sua vita, difficilmente si è rivolto altrove.

se l'infinito ha una sua definizione, per umana concezione, non potrà essere diversa da persona a persona. :wink:
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>Mr.Jack<
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Messaggio da >Mr.Jack< »

per rispondere a mithtrandir:
1) Dante è considerato un precursore degli umanisti e quindi lui credeva di possedere la verità ultima ( e di ciò sono sicuro al 1000 %); infatti è grazie a questa certezza del possesso della verità che l'universo a Dante pare sorretto da un ordine divino;ed è proprio grazie a questa fede nell'ordine divino del mondo che Dante può osare di raccogliere nel suo poema(divina comm) tutti gli aspetti della realtà.

2)Dante fu uno stilnovista ma abbandonò il mondo chiuso e rarefatto dello stilnovismo dopo la morte di Beatrice avvenuta nel 1290;

3)per quanto riguarda i sofisti io nn ho detto che credevano nella"finitudine"e nn è nemmeno vero che loro sostenevano l'inesistenza dell'infinito;
infatti loro credevano che l'uomo debba limitarsi a ciò che può fare e conoscere all'interno della sua ragione (ma ciò non implica che ci sia una verità finita, anzi....)

4)Dio nn era proprio legato ai sofisti cm hai lasciato intendere ma era un discorso un pò più staccato dal discorso prec.
e cmq quando un filosofo nn sapeva come spiegare un fatto si rifaceva ad una mente superiore (cm il nous) che io ho identificato in Dio.

5)del paradosso di zenone non mi interessava proprio il fatto che poi sarà smontato(cmq sì era parmenide il maestro), ma era solo un esempio della concezione di infinito nel finito che stavo facendo a lord Dax.

6)sul fatto che l'atomo nn è l'ultima materia ok...scienze nn è il mio forte,

ma sulle cose precedenti sn abb sicuro.

cmq nn puoi comprendere l'infinito razionalmente, e te lo dimostro con una semplice domanda:
-qual'è la tua concezione di finito?
Mad Pierrot
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Messaggio da Mad Pierrot »

Ma si sta parlando di infinito o indefinito ?
Dalle ultime risposte si mischiano un po
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Mithrandir
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Mithrandir parla...

Messaggio da Mithrandir »

infinito o indefinito non si distanziano troppo...

comunque Mr-Jack

Dante non possedeva la verità ultima, cercava solo un ordine razionale..

Alcune opere tra le più stilnovistiche della sua opera risalgono alla composizione delle Rime finali. Ispirate appunto dalla perdita della stessa... e soprattutto il paradiso è un'opera puramente in stile ricercatamente stilnovistico per l'esaltazione dell'amore.

Sui sofisti: no, non ho detto che tu hai detto che loro credevano nella finitudine, l'ho detto io infatti, e ho aggiunto che per loro l'infinito non era concepibile razionalmente ed era indegno della riflessione filosofica.

se dici sofisti compresi sì che dio è legato ad essi...lo hai scritto tu!

@Perseo
la vita dell'uomo è regolata ai ritmi del tempo in un determinato spazio
viva, allora il tempo esiste, riportiamolo nell'altro topic...
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Messaggio da WaLzEr_123 »

Anassimandro descriveva due tipi di infinito:
-quantitativo: di quantità illimitata;
-qualitativo: senza qualità, perché averne una comporta l'escluderne altre, quindi avere un limite.

E' interessante analizzare la seconda: il fatto di non avere qualità è paradossalmente una qualità, perché il suo limite è non avere qualità.
Questo comporta l'escludere la possibilità che un infinito possa essere qualitativo.


Per quanto riguarda l'infinito quantitativo possiamo prendere come esempio il pensiero di Zenone, sostenitore di Parmenide, che inganna la logica dicendo che percorrere uno spazio è impossibile in quanto è infinito poiché percorrerlo comporta percorrere INFINITE SUE DIVISIONI, ovvero l'esempio della tartaruga e achille.
(A proposito, mi piacerebbe con tutti voi, riuscire a spiegare logicamente perché l'esempio della tartaruga e achille va contro l'esperienza).

Molto più semplicemente e sicuro è logicissimo poter contare all'infinito.

Secondo Einstein la stupidità umana è l'unica cosa certamente infinita.

Il tempo o comunque il cambiamento, lo scorrere, questa linea temporale:

-------big bang----era glaciale------- cristo------------ adesso--domani---------fine del mondo---------------------------->>>

Fatta male, ma il concetto dovrebbe essere chiaro no? Non può essere che infinito se no sarebbe... se no non sarebbe proprio un bel niente!
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LorD DaX
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Messaggio da LorD DaX »

Solo due cose sono infinite: l universo e la stupidità umana..e della prima non ne sono si curo.
A.Eistein
e concordo pienamente...ma secondo me quela dell uomo è piu' ignoranza(non ignoranza intesa come offesa..ma ignoranza intesa come ignorare le cose)poiche si sofferma solo e unicamente sulle cose che lo circondano..il resto solo a pochi interessa
Mad Pierrot
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Messaggio da Mad Pierrot »

Per me quella dell'uomo è più che altro follia
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