Shining

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alejo
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Shining

Messaggio da alejo »

(The Shining) di Stanley Kubrick - USA 1980 - horror - 115min.

Capolavoro dell'horror, è uno dei più contorti film di Kubrick, uno dei più zeppi di simboli, metafore, raffinatezze stilistiche, e forse il meglio recitato in assoluto. Jack Nicholson non solo offre la sua miglior performance, ma realizza un capolavoro di recitazione come raramente se ne sono visti sul grande schermo. Malgrado il suo istrionico titanismo, l'ottima Shelley Duvall non gli è da meno, anzi è superba nella sua totale subordinazione alla star che domina la scena. Il piccolo Danny Lloyd è spontaneo e convincente.

Jack Torrance (Nicholson), scrittore in periodo di crisi creativa, è assunto per fare da custode invernale all'Overlook Hotel, nelle cui camere sono avvenuti, nel corso della sua storia, svariati delitti. Si porta dietro moglie (Duvall) e figlio (Lloyd), il quale ha il dono della "luccicanza", ovvero la facoltà di "vedere" tracce indelebili di fatti accaduti nel passato in un particolare luogo. Inutile dire che in questo caso le visioni sono tutt'altro che piacevoli, e le forze maligne presenti nell'albergo sembrano contagiare lo stesso Torrance, portandolo a compiere gli stessi abominevoli atti che hanno contraddistinto un precedente custode dell'hotel che sterminò la sua famiglia a colpi di accetta...

Come sempre è stato nel corso della sua filmografia, anche in questo caso il libro da cui è tratto il film è solo uno spunto dal quale Kubrick parte per elaborare la propria personale visione. Inutile dunque un paragone col romanzo di King, poichè si tratta di cose diverse. Poco interessato alle meccaniche classiche del racconto di spavento, il regista prende in mano una storia fantastica per raccontare quelle che sono le sue ossessioni, innanzitutto il predominio della visione sulla scrittura, della vista sulla parola: lo scrittore è in crisi creativa e diviene succube delle visioni. Anche il bambino ne è vittima ma lui vi si oppone e con fatica riesce a contrastarle. Come dire che le nuove generazioni, cresciute in un mondo dominato dal potere dell'occhio (del cinema?) possono imparare a conviverci e a non esserne soppiantati, mentre per il vecchio mondo è ormai la fine. La crisi della ragione è un altro tema importante in Kubrick ed è ovviamente il concetto fondante del film, in cui domina la figura del labirinto (addirittura fisicamente presente, mentre in film precedenti poteva essere identificabile con la struttura temporale o con alcuni ambienti caotici, basti pensare al deposito di manichini alla fine de "Il bacio dell'assassino") in cui Torrance è destinato a perdersi per sempre, a non trovare più l'uscita e quindi a subire la condanna di un eterno ritorno (vedi l'enigmatico finale). E' infine un film sui limiti stessi del cinema, ovvero l'illusione di dominare spazio e tempo racchiudendoli nei confini dell'inquadratura di una cinepresa per essere padroneggiati a piacere dal regista. Questa è solo un'altra illusione: la scansione temporale è totalmente allucinata, ed i giorni e le ore in cui il film è suddiviso compaiono in maniera assolutamente confusa e per nulla chiarificatrice. Per non parlare dell'impossibilità del controllo dello spazio: L'albergo stesso è un'enorme labirinto, fatto di lunghissimi corridoi tutti uguali in cui si ripetono gli stessi ambienti, in modo che farsi una mappa mentale del luogo sia assolutamente impossibile.
Questa ricchezza di temi è supportata da una realizzazione tecnica eccezionale, come sempre accade in Kubrick: colonna sonora, fluidità di riprese (grazie all'uso della steadycam), fotografia, tutto senza sbavature.
Shining è uno degli apici di Kubrick (assieme a "Lolita" e "2001"), ed è forse il miglior horror di tutti i tempi.
L'edizione italiana dura circa mezz'ora di meno rispetto a quella originale, e non è stata autorizzata da Kubrick. Tuttavia non sparei come fare a procurarmi, in Italia, quella originale, dato che non è mai stata distribuita. Esiste comunque un edizione speciale del film, in doppio DVD, corredata da numerosi extra molto interessanti, che consiglio caldamente.

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