Impressionismo

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Aura
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Impressionismo

Messaggio da Aura »

Impressionismo

Forse il più amato e conosciuto tra i movimenti artistici e forse anche il più compreso dal grande pubblico. Il primo utilizzo di questo termine risale nel 1872 da un critico d'arte di nome Louis Leroy, il quale commentò un quadro di Claude Monet ("Impressione: levare del sole") proprio con la parola "impressionante". L'impressionismo nacque, quindi, in Francia, ed è proprio a Parigi che s'incontrano i maggiori esponenti dell'arte impressionista, tra cui Claude Monet, Edouard Manet, Paul Gauguin e tanti altri.
In questo periodo troviamo anche Vincent Van Gogh, il quale, però, non possiamo definire un vero e proprio impressionista. Ciononostante è altrettanto vero che non si può parlare dello stile e del linguaggio di questo artista senza riferirsi alla rivoluzione tecnica e compositiva degli impressionisti.

Tra le maggiori opere del tempo troviamo "La notte stellata" di Vincent Van Gogh, "Impressione: levare del sole", "Gli scogli di Belle-Ile", "Ninfe bianche" di Claude Monet e "Il cavallo bianco" di Paul Gauguin.

Con quest'introduzione volevo dare delle piccole informazioni per chi non conoscesse a pieno questo stile pittorico. Io lo trovo oltremodo interessante ed è lo stile che più mi affascina e mi cattura di quelli che ho studiato in tutta la mia vita. Le pennellate ed i colori degli artisti di questo tempo mi fanno vivere delle emozioni che non ho mai provato, soprattutto lo stile di Vincent Van Gogh e di Claude Monet.
Trovo che questa pittura riesca a coinvolgere le persone (ed io sono una di queste XD), ma al contempo le tiene distanti dalla dimensione in cui vive il quadro. Mi piacerebbe condividere questo interesse con voi, dato che, secondo me, l'impressionismo dovrebbe coinvolgere tutti, sia bambini che adulti.
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Holden
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Re: Impressionismo

Messaggio da Holden »

Personalmente non apprezzo moltissimo l'impressionismo, a parte poche eccezioni costituite dalle rappresentazioni non paesaggistiche come ad esempio L'Olyimpia di Manet per la sua componente fortemente rivoluzionaria nel soggetto e nel modo di approcciarsi ad esso e per la rottura che opere del genere hanno costituito con il romanticismo e altre correnti analoghe.

I miei gusti mi portano invece verso l'Espressionismo, completamente antitetico all'Impressionismo e che pone la massima importanza nel trasmettere prima di tutto un messaggio attraverso l'opera, farne lo specchio di un sentimento o di un'idea sottostanti più che la mera rappresentazione di un momento, di un soggetto, di un'impressione. In tal senso credo che il celeberrimo Urlo di Munch sia l'esempio perfetto. Non è importante in quel caso l'immagine, ma ciò che trasmette, sia a livello emotivo che psicologico, culturale e mentale... Ciò che già si poteva vedere con Francisco Goya in alcune opere come Il sonno della ragione genera mostri oppure I disastri della guerra.

O semplicemente è il mio poco sviluppato se non quasi inesistente senso estetico a non farmi apprezzare particolarmente certe opere le quali non hanno altri obiettivi se non dipingere, seppur in modo eccelso, un determinato soggetto. Per questa ragione ad esempio non mi piacciono molto il Classicismo o il Neo-classicismo. Per carità, sono tutti bravissimi e dimostrano una perizia tecnica incredibile, ma sono un pò fini a se stessi. E' come una fotografia perfetta che però si limita a riproporre un soggetto senza ambire a comunicare nessun significato sottostante. Comunque sto divagando temo...
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Oushi
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Re: Impressionismo

Messaggio da Oushi »

Non è importante in quel caso l'immagine, ma ciò che trasmette, sia a livello emotivo che psicologico, culturale e mentale...
Mi pare che il concetto alla base non sia più di tanto differente. Certo, gli impressionisti, essendo per la maggior parte signori o borghesi benestanti e per di più vivendo in un periodo discretamente pacifico, non si dedicano con la stessa intensità ad esprimere ideali morali e civili che magari in altre zone e in altri tempi diventavano il centro dell'espressione artistica.
Ma non si può dire che l'impatto visivo non sia potente, nella sua rottura con la tradizione accademica che la precede e anche nella sua lotta per l'affermazione di un ideale di colore e di sintesi della luce che considerata in quel senso non ha quasi precedenti.
L'arte non è mai fine a se stessa. Ha sempre qualcosa da comunicare, che sia più o meno impegnata.

Inoltre, Goya lo considero un po' un mostro a sé stante, uno di quei geni che si staccano dalla tradizione artistica loro contemporanea; distacco dovuto sia ai forti contrasti tipici della storia personale dell'autore sia al quadro storico in cui è inserito. Un po' come Caravaggio.

Dal canto mio adoro l'impressionismo, una delle correnti artistiche più innovative che apre la strada alle nuove avanguardie. Il modo impressionante (letteralmente XD) che hanno i pittori di riassumere un paesaggio, la sua luce e le sue ombre in poche, precise pennellate.
Capolavori come Rue Montorgueil (Monet) che vibrano della potenza del colore, preannunciano l'avvento di altri mostri sacri come Van Gogh o Cézanne.
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