Garden 1

Un Gioco di Ruolo Narrativo a più mani, tra SeeD e Cadetti, Garden ed Accademia, Tornei, Missioni, Sagre, e molto altro: questo è il Garden Club! Leggi i topic "Bacheca" e "Spiegazione Topic" prima di postare

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Ruben -.-
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Garden 1

Messaggio da Ruben -.- »

Spoiler
Un unico appunto prima di iniziare. Forse l'avrete notato o forse no, non sono stati messi vincoli riguardo la lunghezza dei post. Vorremmo però chiarire che la lunghezza OTTIMALE E CONSIGLIATA dei post è di circa una schermata e mezza (60-65 righe circa). Che significa? Dico prima cosa NON significa. NON significa che conteremo le righe dei vostri post. NON significa che vi richiameremo al primo post notevolmente più corto o lungo di quello consigliato. SIGNIFICA invece che non vorremmo si prendesse l'abitudine di scrivere post piccoli e insignificanti o, peggio, papiri con descrizioni superficiali e inutili che in genere rendono la lettura un macigno. Se noteremo in qualche utente questa abitudine, lo contatteremo per farglielo notare. Detto questo...
Le porte del Garden si riaprivano dopo 18 mesi di inattività. Ruben era arrivato con le sue valigie fissando a bocca aperta la nuova, sfavillante, mastodontica struttura. Era decisamente più grande del Garden precedente, più tecnologicamente avanzato, maestoso alla vista, eppure soltanto entrandoci dentro si riusciva ad avere la sensazione di essere tornati a casa.

Due settimane prima, la lettera di convocazione dei Commander lo aveva informato che era invitato a tornare in servizio. Non sapeva chi altri era stato invitato a tornare e quali cadetti invece avrebbero iniziato in quel posto la loro nuova vita. Si osservò in giro. Qualcuno era già arrivato: i più guardavano con aria smarrita la nuova struttura, altri si erano fermati a salutarsi e parlare tra loro e tanti altri erano ancora sul Garden Supremo in attesa di potersi imbarcare sulla struttura che era ad esso attraccata.

Non vedeva l'ora di incontrare i vecchi amici, sapere cosa avevano fatto nel lungo periodo lontano dal Garden o di incontrare nuova gente per sapere come e perché era arrivata lì.

"Chissà dove mi hanno messo l'ufficio??" fu la domanda che subito balzò in testa al vicepreside. Certo una mappa poteva far davvero comodo ma in vista non c'era un bel niente del genere a parte due Commander che si salutavano e abbracciavano calorosamente.

"Pip! Drizzt!" esclamò Ruben alzando il braccio e gesticolando come un matto per farsi notare. I due si girarono e ricambiarono il saluto avvicinandosi a grandi passi.
"Cominciavamo a pensare che ci avessi ripensato." disse Pip non appena fu a portata di orecchio.
"Ti trovo...ehm..." cominciò Drizzt ma si pentì subito di quelle parole.
"...invecchiato?" concluse Ruben per lui. Ma non usò un tono triste o di rimprovero.
"Non era quello che volevo dire..." si scusò Drizzt abbassando lo sguardo.
"...ma è la verità." tagliò corto Pip togliendo i due dall'imbarazzo.

Una cosa era averlo sentito da Pip e un'altra era vederlo di persona. 18 mesi avevano lasciato sul volto del vicepreside gli stessi segni che avrebbero lasciato poco meno di 18 anni. Da lontano quasi non sembrava, ma guardare Ruben da vicino era come osservare il volto che avrebbe avuto suo padre o comunque un fratello maggiore. Drizzt, per sua natura, era abituato a pensare in termini di longevità, considerato che viveva in media molto più di un umano. Si chiese per un attimo come dovesse sentirsi Ruben che invece doveva abituarsi a pensare in termini di invecchiamento precoce.

"Piuttosto chi pensate che rivedremo dei vecchi SeeD?" chiese Pip per cambiare discorso.
"Io vedo molte facce nuove, ma al momento niente vecchie conoscenze" disse Drizzt contento che la discussione fosse stata deviata su altro argomento.
"Quella che sta entrando non è Aura?" chiese Ruben allungando lo sguardo dietro l'elfo.
"Si!! Vado a salutarla." fece Drizzt girandosi.
"Aspè...sapete mica dove hanno messo gli uffici?"
"Al secondo piano. Anche la Sicurezza è lì"
"Io devo andarci subito o i Cadetti non sapranno da che parte andare quando arriveranno. Le istruzioni dovrei trovarle li. Non mi accompagni?" chiese vedendo che Pip si allontanava.
"Arrangiati!" gli gridò quello. "Io devo salutare Aura!"
"A saperlo non ti salvavo la vità!!!" concluse Ruben in tono crescente mentre Pip correva via a gambe levate congedandosi con una linguaccia.

Secondo piano...pensò il vice. Guardò le traboccanti, strapiene e pesantissime valige che si portava appresso e gridò nel bel mezzo dell'ingresso...
"QUALCUNO SA DOV'E' L'ASCENSORE??!"


Buon garden a tutti! :wink:
Chiedere scusa è un gesto che rafforza l'amicizia, chiarisce i dubbi,
è un rimedio contro l'odio, non è mai un segno di debolezza.
-
Romano Battaglia
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Recks
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Re: Garden

Messaggio da Recks »

Qualche mese prima

Un sole cocente stava colpendo tutto ciò che rimaneva della vecchia Arcadia. La gente, soprattutto i bambini, soffriva quel caldo afoso e cercava di ripararsi vicino a qualche fontana sghangherata o in posti all'ombra. Il tempo sembrava non scorrere mai. Se concedeva la grazia a quei poveri abitati questi si muoveva, ma molto lentamente.
Con passi altrettanto lenti si spostava un ragazzo piuttosto giovane, con la chitarra in mano e un bastone a cui erano legate con un panno le poche cose che gli servivano per vivere. Canticchiava un motivetto di una canzone che lo descriveva perfettamente.

"Io, vagabondo che son io,
Vagabondo che non sono altro,
Soldi in tasca non ne ho,
Ma lassù mi è rimasto Dio..."


Già. Era un barbone. La sua vita, sebbene fosse movimentata, era piuttosto triste. Casa sua era piuttosto lontana, così come la sua famiglia, che non l'aveva accettato per le sue idee e per questo l'aveva costretto a vagabondare.

" Voi mi avete rinnegato. Dovevo per forza lavorare nella vostra dannata azienda, vero? Io volevo solo realizzare il mio sogno di diventare un cantante: io un giorno voglio trovarmi su un palcoscenico, con tutte le persone davanti a me, in platea, che non vedono l'ora di ascoltare la nuova promessa in campo musicale. Sì, mi immagino tutti i poster, o le pubblicità!
<David Cooper, in tournee>

Di certo però non posso cominciare qui la mia carriera da star. Devo andare... ma dove?


Tizio: hey tu!
David: io? :sgamato:
Tizio:sì, tu. Sei fortunato.
David: e perchè?
Tizio: a voi poveracci della vecchia Arcadia diamo la possibilità di lavorare. Sappiamo che i giovani di qui sono disposti a tutto pur di avere vitto e alloggio. Quindi hai l'occasione di poterti iscrivere al Garden, cominciando da cadetto. Ovviamente devi sostenere un test, ma se non sei un pappamolle lo passerai di sicuro.

Sulla faccia di David si stampò un sorriso. Quello sarebbe stato il suo biglietto per il successo, sicuramente! Dai, sarebbe stato l'idolo di tutti. Un cantante che si impegna per la pace, lavorando al Garden. Quella per lui sarebbe stata una grande occasione: lì sarebbe potuto diventare uno famoso.

"Il Garden sarà per me come New York lo è per Liza Minnelli o Frank Sinatra"

David: dove devo firmare? :smt007

- - - - - - - - -

Al momento dell'apertura e dopo che Ruben ha trovato la vicepresidenza :-D

Alla fine David, come altri candidati, fu traspostato a bordo di un'aeronave in viaggio per i vari Garden. Lui fu smistato e gli toccò il Garden di Rinoa; non che gli dispiacesse, anzi! Appena il ragazzo vide quella struttura rimase a bocca aperta! Era decisamente più grande di quando avesse presunto dalle foto che aveva visto.
Con passi determinati David entrò nel Garden di Rinoa. Vide nell'atrio parlare tre persone in divisa. Evidentemente erano tutti e tre SeeD. Dei tre, solo uno gli sembrava un po' strano perchè era una di quelle creature di cui aveva sentito poco parlare. Gli elfi.

David: ehm, scusate. Sono David Cooper,
Aura: ciao David. Il mio nome è Aura. E questi sono Pip e Drizzt.
Pip: piacere! Hai bisogno di qualcosa?
David: eh, sì. Devo presentarmi, mi sapete indicare la strada per il preside o qualcuno che ne fa le veci?
Drizzt: vicepresidenza. Compare, ti dispiace accompagnarlo?
Pip:nessun problema. Andiamo David. Io torno subito, eh!

- - - - - - - - -

Ruben: quindi tu sei...?
David: David Cooper.
Ruben: Piacere, io mi chiamo Ruben. Dimmi, come mai hai deciso di entrare al Garden?
David: io sono un'anima pia che desidera la pace tra i mondi, perciò ho deciso di partire da Archadia per aiutarvi Una mano in più non fa male, no? E poi, avere vitto e alloggio non è facile, di questi tempi.
Ruben: sicuro che sia solo questo il motivo della tua iscrizione?
David: certamente. :looksi:
Ruben: raccontami di te allora. Quali sono le tue abilità, come cadetto?
David: beh, so intonare un Do di petto e ho imparato a connettere registro di petto e di testa. Tra l'altro sto recentemente cercando di imparare il registro di fischio. Infine, ho una buona abilità nell'uso del vibrato.
Ruben: :eh?: ?
David: non sa di cosa sto parlando? Beh, è facile! Il vibrato, per esempio è una tecnica vocale che consente di...
Ruben: no, non intendevo questo. Intendevo le tue capacità di combattimento!
David: ah! Mi faccia pensare.... sono un mago. Ho cominciato sin da piccolo a manipolare la magia, perciò ora me la cavo abbastanza bene con gli incantesimi.
Ruben: benissimo. Ti faremo sapere. Per ora potrai dormire nella camerata maschile.
David: oh, grazie! Arrivederci Ruben!

- - - - - - - - -

Codec:
Ruben: Pip!
Pip: sì! Lo sento pure io!
Ruben: ah, ecco, pensavo di essere l'unico che sentiva la canzone "New York, New York" cantata a squarciagola da qualcuno.
Pip: dev'essere il nuovo arrivato.
Ruben: cominciamo bene!
Pip: già! xD
Ruben: ti prego, digli di smetterla!

"If I can make it there,
I'll make it anywhere!
It's up to you,
New York, New York!"

Ciao a tutti. Spero di non aver sbagliato nulla e mi auguro di divertirmi! :-D
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Pip :>
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Re: Garden

Messaggio da Pip :> »

Che tipo buffo. :-D
Codec:
Pip: E perchè dovrei dirglielo??? E' intonato!
Ruben: Sì ma è molesto..
Pip: Suvvia! L'atmosfera è perfetta! :D
Ruben: In effetti hai ragione.

Pip chiuse la chiamata e si incamminò verso la Hall.

Garden.. Il Garden aveva finalmente riaperto i battenti. La struttura aveva subito qualche miglioramento, i locali erano spostati, tutto sembrava molto più grosso; ma non aveva cambiato nome, quello era davvero il Garden di Rinoa, era ancora il loro Garden. E tutti i ricordi legati a quel nome, le amicizie, gli amori, le tragedie.. Gli erano legati in modo indissolubile.

Pip sorrise. Dopo che Ruben e Drizzt avevano ancora creduto in lui, riuscendo a salvarlo, dopo essere tornato sè stesso, dopo che Lavitz.. Dopo che la maledizione che gli era stata inflitta fu cancellata per sempre, Pip apprese che il Garden, ironia della sorte, era stato chiuso da qualche tempo. Inizialmente ci rimase male, non poteva negarlo; ma ben presto, sotto una palma a Besaid, si dimenticò del dispiacere e si godette, finalmente, qualche settimana di meritato relax. Successivamente, raggiunse il Comando Commander: lì partecipò a qualche missione sporadica, ma qualcuno aveva (fortunatamente) fatto in modo di mantenere i membri del Garden di Rinoa ai riposi forzati, quindi i mesi passarono tranquilli, come onde che si infrangono leggere su una spiaggia.

Poi, la chiamata del Comando: il Garden di Rinoa avrebbe riaperto. 18 mesi di inattività erano tanti, tantissimi, e Pip non aveva potuto, in tutto quel tempo, non chiedersi le motivazioni dello scioglimento del suo organico; che la risposta l'avessero trovata più avanti? O forse, semplicemente, il vecchio Garden aveva fatto il suo tempo.

Dopo essersi perso due o trecento volte, riuscì finalmente a tornare nella Hall.

Chissà quante facce nuove..

Aura: Rieccoti! :D

La ragazza gli sorrise amichevolmente. Appena rivisto il Commander, la SeeD gli si era gettata al collo; effettivamente, non l'aveva più visto da quando, più di un anno e mezzo prima, erano diventati nemici. Comprensibile quindi la sua felicità; anche Pip lo era, e lo era davvero molto.

Pip: Che si diceva? :-D
Drizzt: Che secondo noi della vecchia guardia siam rimasti in pochi..
Aura: Sapete, sono un pò triste per questo.
Pip: Non esserlo. La vita è troppo imprevedibile per pensare che non rivedrai più le persone a cui tieni. :wink:
Aura: Beh, vorrà dire che tormenterò tutti i nuovi arrivati!
Drizzt: Non avevo dubbi!
Aura: Vedete qualcuno di conosciuto?
Pip: ...Aura, cos'è quello sguardo rapace? :sgamato:

La ragazza era visibilmente eccitata. Drizzt sorrise, scompigliandole un pò i capelli: erano tutti contenti di ritrovarsi.

Drizzt: Com'è quel David?
Pip: Direi proprio simpatico! Credo che ora sia nel Dormitorio. Gli lascio un messaggio sul Codec, così quando vuole può raggiungerci; occhio che canta, bene eh, però canta piuttosto forte. :-D
Drizzt: Fai bene, e sì, l'ho sentito! Sentite, che ne dite di esplorare il nuovo Garden? Prima ci abituiamo, meglio è. :sisi:
Aura: Ci sto. E poi magari incontriamo qualcuno, qui non vedo più nessuno!

Sì, erano al Garden.

Pip: Andiamo!

*****
Ciao a tutti, e buon inizio! :D :D :D
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Balthier91
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Re: Garden

Messaggio da Balthier91 »

L'ingresso del Garden era un continuo via vai di persone, uomini, donne, ragazzi e ragazze che, a giudicare dall'aspetto, sembravano quasi dei bambini.
I due ragazzi giunsero presso l'imponente ingresso, zaino in spalla e armi ben assicurate al corpo.
Il minore dei due cominciò a fare dei saltini a destra e a manca per la gioia.

Daylen: Hai visto dove siamo finiti? È una figata questo posto! Già solo l'ingresso mi fa venire i brividi!
Neylan: Sì, la struttura è veramente impressionante. Mai vista una roba così imponente prima!
Daylen: E poi quanta gente!! Non siamo mai stati abituati a tutto questo!
Neylan: Adesso fai il bravo e proseguiamo. A quanto ho potuto capire dobbiamo recarci negli uffici per presentare la nostra richiesta ufficiale di ingresso nella struttura.
Daylen: Quindi?
Neylan: Quindi dobbiamo cercare questi uffici che, a quanto dice la mappa qui vicino, sembrano essere al secondo piano.
Daylen: E secondo piano sia! Aspetta aspetta! C'è qualcuno, chiediamo a loro, magari possono aiutarci!

Con uno scatto fulmineo, il fratello minore corse verso il gruppo di 3 ragazzi che passeggiavano poco distante da loro. Senza pronunciare nessuna parola cominciò a fissarli, stupito dalla varietà di gente che risiedeva nel Garden di Rinoa.

Pip: Ehilà. Sei nuovo?
Daylen: Sì, siamo arrivati proprio adesso!
Drizzt: Siamo?
Neylan: Sì, ci sono anche io. Mi presento: sono Neylan Van Eerin e questo è mio fratello Daylen. Vorremmo entrare a far parte del Garden.
Pip: Beh, siete indubbiamente nel posto giusto. :-D Dovete andare da Ruben.
Daylen: Ruben sarebbe la persona a cui dobbiamo presentarci, al secondo piano?
Aura: Esattamente. Comunque scusate la scortesia, dovremmo presentarci anche noi: io sono Aura.
Drizzt: Io mi chiamo Drizzt e questo è Pip, siamo tutti e tre "vecchi" membri del Garden.
Neylan: Molto piacere. Adesso andiamo da Ruben, così poi potremo cominciare a tartassarvi di domande. :D
Daylen: Ciao ragazzi! A dopo!

Seguendo le indicazioni della gente che incontravano per i corridoi, riuscirono a prendere l'ascensore e raggiungere gli uffici del secondo piano. Trovarono molta gente intenta ad attendere di poter entrare per sostenere il colloquio con Ruben.
Finalmente giunse il loro momento.

Ruben: Buonasera. Voi siete?
Neylan: Neylan Van Eerin.
Daylen: Daylen Van Eerin.
Ruben: Ok, ho le vostre schede sottomano. Siete originari di Besaid, fratelli di sangue. Corretto?
Daylen: Tutto corretto.
Ruben: Parlatemi di voi e delle vostre attitudini al combattimento.
Neylan: Personalmente mi ritengo discretamente abile nell'utilizzo dell'alabarda. Mi sono sempre addestrato nel suo utilizzo, prediligendo la prestanza fisica alla velocità. Sia io che mio fratello siamo in grado di utilizzare qualche magia.
Daylen: Io utilizzo invece un rapier, facendo in modo che l'agilità sul campo di battaglia mi porti a spiazzare l'avversario. Io e mio fratello siamo sempre stati abituati a combattere in coppia dal momento che ci completiamo piuttosto bene, anche come magie utilizzate.
Ruben: Tuttavia sapete benissimo che sarete separati il più delle volte, quindi dovete assicurarmi che sarete in grado di badare a voi stessi senza che abbiate bisogno del supporto fraterno.
Daylen: Ci metta alla prova!
Neylan: Non penso sia il caso Daylen. Non si preoccupi, siamo perfettamente in grado di badare a noi stessi. Quello dato da mio fratello era solo un appunto, nel caso possa tornarvi utile per valutare eventuali accoppiamenti da effettuare.
Ruben: Perfetto. Potete andare. Vi consiglio di accomodarvi nel dormitorio. Molto probabilmente incontrerete altri che come voi sono appena arrivati.
Daylen: Arrivederci.

L'entusiasmo non mancava e una volta usciti dall'ufficio si fece subito notare. Le espressioni soddisfatte dei due fratelli facevano trasparire tutte le loro energie.
Tuttavia il viaggio era risultato piuttosto stancante, quindi accolsero l'invito di Ruben di accomodarsi nei dormitori. Una volta dentro sentirono riecheggiare una voce maschile provenire proprio dalla loro meta.

David: Ciao! Io mi chiamo David Cooper. Anche voi new entry qui al Garden?
Neylan: Esattamente. Siamo Neylan e Daylen. Fratelli.
David: Davvero? Non l'avrei mai detto, la somiglianza non è molta.
Daylen: Complimenti, sei piuttosto bravo a cantare.
Neylan: Continua pure perchè era molto piacevole.
David: Attenti che potrei non farmelo ripetere due volte! :-D
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Aura
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Messaggio da Aura »

Finalmente a casa.

Erano passati diciotto mesi da quando il vecchio Garden aveva chiuso i battenti, lo stesso che ora riapriva con la vitalità di un tempo, o almeno così Aura sperava quando attraversò la hall. Il suo odore le inondò le narici con vigore, come una ventata di aria fresca non appena si varca la soglia di casa propria. La struttura sembrava ingigantirsi di fronte ai suoi occhi, chiusa in alto da un'ampia calotta che si affacciava su svariati metri quadri d'ingresso.
Guardandosi intorno notò quanta gente si stava già ambientando. Quasi come un'istinto primordiale cercò tra i vari volti gli amici lasciati più di un anno prima. Aura non aveva cercato di contattare nessuno di loro, sarebbe stata solo un'altra fonte di dolore. Non ha mai negato il loro affetto, ma il cercarli richiedeva per lei un enorme sforzo, soprattutto perchè non sapeva esattamente da dove cominciare.
Aveva così preferito aspettare ed il tempo l'aveva accontentata: il Garden era tornato. La sua casa e la sua famiglia erano tornati.
Con la coda nell'occhio notò un luccichio in lontananza. Dall'altra parte della hall un paio di orecchie lunghe incorniciate da lunghi capelli argentei stavano conservando con un ragazzo dalla capigliatura più corta e scompigliata. Il suo cuore ebbe un sussulto e sul suo viso prese posto un'espressione meravigliata.
Drittz. Pip. Erano lì anche loro.
Aura sentì subito scenderle delle lacrime dagli occhi, ma le ricacciò indietro per non mostrarsi bambina. Si era promessa di non piangere tuttavia si era resa conto di non riuscire a controllare quell'emozione. L'emozione che si prova di fronte all'amicizia, al ritrovamento di vecchie persone che lei considerava importanti quando la vita stessa ora le inondava gli occhi come un fiume in piena. Con una mano li chiamò, correndo verso di loro per poterli finalmente riabbracciare.
I due si voltarono, rivelando anche la figura di Ruben che si allontanava in direzione opposta. Aura non lo riconobbe subito, ma quando la sua figura fu chiusa dentro l'ascensore, i suoi occhi ed il suo ciuffo caratteristico si mostrarono a lei come un'immagine ingiallita dal tempo. Più tardi sicuramente la ragazza sarebbe passata a salutarlo.
Con un salto su subito addosso a Pip, stringendolo fra le braccia continuando a piangere. L'ultima volta l'aveva visto in una registrazione mentre si allontanava in un vortice di fumo nero, scomparendo totalmente dalla sua vita fino a quel momento. A quel tempo Aura non volle credere a ciò che vide, neanche per un istante, ed ora che si trovava ad un passo da lei le sembrava di essere tornata indietro nel tempo.
La mano di Drizzt si mosse nell'aria, adagiandosi sui suoi capelli e scompigliandoli un po'. Pareva cambiato, molto cambiato, ma ciò non fermò il lieve rossore che colorò le guance della ragazza. Lo abbracciò, sentendo il suo calore invaderle il corpo come una scarica elettrica. E sorrise, come non faceva da molti mesi.
Era tornata.

* * *

David le era sembrato subito un ragazzo ottimista. A distanza di cinque minuti il suo canto si era tramutato in una specie di sottofondo che rendeva l'atmosfera ricca di felicità. In un certo senso Aura voleva continuasse fino alla fine della giornata, così da poter rimembrare l'aria che si respirava quando fu il suo turno di entrare per la prima volta al Garden. Ricordava ancora quel giorno, uno dei tanti che aveva cambiato la sua vita per sempre, così come ricordava i singoli momenti vissuti con i suoi amici.
- Alla fine sei tornato anche tu - disse lei rivolgendosi a Pip.
Lui annuì portando i lati della bocca fino alle orecchie. La giovane non potè credere ai suoi occhi quando lo vide parlare con Drizzt qualche minuto prima. Le pareva di essere tornata a quattro anni fa, quando lo incontrò per la prima volta in quel caos che accadeva ogni giorno al Garden. I suoi capelli avevano ancora il loro taglio corto da cui si intravvedevano i suoi occhi celesti.
- Se non fosse stato per Drizzt e Ruben probabilmente ora non sarei qui - disse il ragazzo dando una pacca al suo compare elfo.
Quest'ultimo intonò una risata, subito attutita dal vociare che si era instaurato nella hall.
- Senti un po' - chiese Drizzt rivolgendosi alla ragazza - Tu che hai fatto in questo anno e mezzo?
- Beh - fece lei - diciamo che ho un po' girato il mondo.
- Vuoi dire che in tutti questi mesi hai solo girovagato?
- In un certo senso sì. Non ho trovato nessun posto che mi facesse sentire a casa. Inoltre ho lavorato soprattutto nel campo investigativo.
Un sopracciglio si alzò sopra gli occhi chiari di Pip - Campo investigativo?
Aura sorrise - Esatto. Mi sono occupata di casi d'omicidio, suicidi e tutto quello che riguarda la sezione serial killer. Ho conosciuto molti detective, ho vissuto esperienze nuove ma nulla è comparabile con il Garden.
- Sono perplesso :tots: - continuò il giovane bruno - Non ti facevo una persona interessata ai casi di polizia. Mi devo preoccupare di trovarti in giro con un mannaia gridando a squarciagola "Voglio il tuo sangue"?
- Io non credo sia capace di questo :nono: - rispose Drizzt portandosi una mano al mento.
La ragazza cominciò a ridere, sotto lo sguardo attonito dei due compagni. Era proprio quella l'atmosfera che voleva conservare: ridere e scherzare dovevano essere all'ordine del giorno. Basta solitudine, basta psicodrammi, solo compagnia e risate.
- Sono felice di rivedervi. Non sapete quanto io sia felice di essere di nuovo qui!
- Lo immagino, non hai fatto altro che parlare di questo finora!
- Vi voglio bene.
Detto questo Aura abbracciò di nuovo Pip e successivamente anche Drizzt, baciandoli sulla guancia senza trattenere le lacrime. Non aveva mentito con quelle parole, davvero si sentiva felice di trovarsi di nuovo al Garden, essere in loro compagnia e ricominciare la sua vita. Con loro aveva vissuto come non mai, aveva pianto e gioito come non mai, esattamente come i membri di una famiglia che si sostengono a vicenda. Quello era il momento che voleva preservare, quella era la scelta che voleva conservare per sempre.
Ma ora la cosa più importante era il presente. Nulla conta più.
Con un profondo respiro fece entrare nei suoi polmoni quell'atmosfera.
Finalmente a casa.

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Bentornati a tutti!
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Kary
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Re: Garden

Messaggio da Kary »

Il guerriero, dopo svariati giorni di periglioso viaggio, giunse alle porte del rinomato Garden di Rinoa, e la sua prima impressione , dovette ammetterlo, fu positiva. L’ingresso era curato e ordinato come degno per una struttura di quel genere, e il breve corridoio che collegava le varie sezioni non era ancora pregno del familiare odore ferroso del sangue. Giunse a passo grave verso l’ampia scalinata che portava al piano superiore, ove il suo entusiasmo venne parzialmente smorzato.
Un gruppo di ragazzini, due maschi e una femmina, stava chiacchierando amabilmente presso una delle piante ornamentali. Indossavano tutti una divisa militare. In mancanza di meglio, li raggiunse per chiedere delucidazioni.


???: Perdonate l’interruzione…
Ragazzo 1: Oh, figurati. Sei un aspirante Seed a caccia di informazioni, giusto?
???: beh, sì invero. Sto cercando il responsabile di questo Garden, vorrei essere aggiornato sul regolamento vigente e ricevere i moduli per l’iscrizione.
Ragazzo 2: secondo piano, puoi prendere l’ascensore. Cerca l’ufficio di Ruben Shinra, è l’attuale vicepreside.
Ragazza: Oh cielo, non ci siamo ancora presentati. Io mi chiamo Aura, e loro sono Drizzt e Pip, siamo tutti Seed di questo Garden. Posso sapere il tuo nome invece?
Il guerriero bofonchiò un “Gilgamesh” e, senza aspettare proposte di accompagnamento, prese la strada indicata.

***

Ufficio di Ruben Shinra, secondo piano.
Avevo avuto notizie che il vicepreside avesse l’aspetto di un ragazzino con una rapida e brillante carriera alle spalle, e invece mi sono trovata di fronte un vegliardo, capelli ingrigiti, ho notato pure qualche ruga sulla fronte mentre leggeva il foglio consegnato dal misterioso guerriero. Meglio così, ha un’apparenza rispettabile. Ovviamente ho aspettato che mi rivolgesse la parola prima di intervenire
.
Ruben: qui leggo che hai una certa esperienza nel campo di battaglia. Le tue abilità?

Gilgamesh istintivamente portò le mani alle cinghie che reggevano le numerosi armi in segno di sfida prima di rispondere.
Gilg: vediamo… sono specializzato nella lotta corpo a corpo ma non disdegno le armi da fuoco e all’occorrenza l’uso della magia proibita. Conosco mille modi per bastonare, affettare, sviscerare e trinciare qualsiasi nemico. Sono veloce, in condizioni di forma ottimali riesco a correre per i 120 km/h e per 3 ore di seguito. Sono forte, l’altro ieri ho spaccato un macigno con una testata. Sono resistente, ogni sera rilasso i miei muscoli coricandomi sopra un materasso di punte di lancia, non prima delle consuete 1200 flessioni quotidiane ovviamente. Abilità particolari…vediamo…distruggo i pilastri con un taglio di lama, tramortisco i nemici con lo sguardo, tengo degli alligatori di scorta nell’armatura, e non me la cavo male nella danza latino-americana.
Ruben: Spiacente, non possiedi i requisiti necessari per far parte della nostra Accademia…Elyon.
Gilg: EHHH??? Come hai fatto a scoprirlo? La mia recitazione era perfetta :smt009
Ruben: Oh, queste referenze scritte da Kapò sono ottime, peccato che si parli di una certa Elyon Trickster, e non mi pare proprio un nome maschile.
Elyon: Ops avrei fatto meglio a controllarne il contenuto”^^

Così mi son decisa a sciogliere l’incantesimo. Avrei voluto saper leggere nel pensiero anche solo l’istante della trasformazione; di solito non mi metto nei panni delle mie cavie, sai, ma vedere comparire una ragazza graziosa al posto di un guerriero ciclopico e armato come un intero reggimento dev’essere un bello shock. La faccia impassibile del vicepreside, comunque, non riusciva a celare del tutto la sorpresa.

Ruben: sei solita fare di questi scherzetti? Potrebbe essere un problema, qui al Garden.
Elyon: Oh, assolutamente no :D Tuttavia, essendo conscia di non essere un guerriero canonico, e di non avere particolari abilità offensive, non ho trovato maniera migliore di mostrare le mie abilità.
Ruben: Che sarebbero…?
Elyon: Grazie a questo flauto riesco a ingannare e indebolire il nemico per permettere agli altri di finirlo, e con le mie canzoni supporto la squadra incrementandone temporaneamente le capacità, anche se in una lotta uno contro uno, lo ammetto, non avrei speranze”^^
Ruben: Non ne sarei così sicuro. Non tiramola per le lunghe, ecco i moduli per l’iscrizione e la divisa che dovrai indossare.
Elyon: questo vuol dire che sono ammessa al Garden? Sul serio? Yap! :boing:
Ruben: sì, a partire dal grado di cadetto. Benvenuta al Garden :wink:

Ho ringraziato infinitamente il vicepreside e mi sono catapultata saltellando fuori dall’ufficio, e così è iniziata la mia storia al Garden di Rinoa. Mi è stato fatto intendere che dovrò abolire i miei giochetti con i colleghi, e la divisa è un po’ troppo coprente per i miei gusti, ma vabbè, sono sacrifici sopportabili. Non mi credi? Non mi aspettavo tanta poca fiducia da parte tua >.> Farò il bravo soldato stavolta, prometto :angel:

Comunque non è finita qui. Finito il colloquio mi sono dedicata all’esplorazione della mia nuova casa, ho visto un sacco di facce nuove, alcune simpatiche altre meno, ma nessuna zona di vero interesse, così ho preso per la manica il primo che mi capitava a tiro e, con il sorriso più innocente del mio set, ho chiesto:
Elyon: Ciao, sono Elyon, novellina di questo Garden: sai mica cosa si fa da queste parti per divertirsi? :-D
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Re: Garden

Messaggio da Lord Remiem »

Remiem: Guarda, fammi arrivare al mio bancone e se vuoi ti offro qualcosa. Sei nuova?

Gente vecchia e gente nuova. Gente che veniva e basta, perchè finalmente il Garden aveva riaperto i battenti. Con in mano i fogli recanti l'inventario del locale bar, Remiem si apprestava a riaprire il proprio posto di lavoro che tanto amava.
Pip, Aura, Ruben, c'erano proprio tutti: gente che conosceva, gente di cui aveva sentito parlare...gente fresca fresca, come la ragazza che lo aveva appena fermato quasi di colpo.

Elyon: *occhiolino* Cos'hai di buoooono?

Remiem fece cenno di seguirlo: non gli ci volle molto per raggiungere il suo caro vecchio bancone, l'angolo più visibile della vastissima area svago. Aprì la porticina con le chiavi, unica copia che teneva sempre con sè, e si infilò subito il grembiule per poi estrarre dallo scaffale dietro di lui una bottiglia, la quale conteneva uno strano liquido rosso vivo.

Remiem: Prova questo. Fiamme infernali, lo chiamano. Non mi ricordo chi me lo aveva regalato, ma ormai sarà da un po'.

Versò un dito di liquido circa in un bicchierino, e strizzò l'occhio alla sua interlocutrice che aveva una faccia del tipo "ma solo questo"? Quindi si voltò per controllare se tutto il suo inventario scritto trovava corrispondenza negli scaffali, in attesa della reazione della ragazza.
Dopo un po' disse, senza voltarsi:

Remiem: Non mi hai ancora detto come ti chiami, però. Io sono Remiem, cadetto.
Elyon: Io sono Elyoooooooaaaaaaaaaaaaaahhh!!!
Remiem: É un po' piccante, in effetti...

Con furbizia, Rem aveva già preparato sul banco una bottiglia di acqua fresca in attesa che Elyon sperimentasse il sapore del liquore Fiamme Infernali.

Elyon: Ma che diav...
Remiem: Piaciuto?

Mentre la ragazza si dissetava e rinfrescava la gola, Remiem riprese l'inventario, leggermente pensieroso. Gli bruciava un po' che Sarachan e Teo non fossero qui con lui, che non fossero tornati...erano le persone a cui si sentiva più legato. I suoi amici migliori...non aveva dubbi sul fatto che ne avrebbe trovati di nuovi, oltre agli altri amici che già aveva, ma con tristezza pensava ai suoi due cari vecchi compagni che non erano lì, seduti sulle sedie girevoli, a bersi succhi di frutta come al solito. Passerà, pensò il mago.

Remiem: Sei nuova, immagino. Appena arrivata?
Elyon: Sissì, appena appena. Sono stata dal capoccia, il vicepreside...come si chiamava?
Remiem: Ruben?
Elyon: Wi. Ma a te piace la divisa?
Remiem: Perchè no? Comoda e leggera, a me piace un sacco.
Arriverà una fanfic che mostrerà le vicende di Remiem, Sara e Teo. @Kary: se eri già d'accordo con una certa persona specifica per postare, avvisami che cestino il post ^^
Ultima modifica di Lord Remiem il 29 mar 2011, 17:54, modificato 1 volta in totale.
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Axies
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Re: Garden

Messaggio da Axies »

E infine di nuovo al Garden, uno completamente nuovo.
A quanto pareva i tempi della Guenda erano finiti.

Aveva avuto la notizia della riapertura un mese prima e aveva passato gli ultimi giorni in marcia per raggiungere il nuovo complesso, intenzionato a sperimentare la funzionalità di un' organizzazione che pareva rinata.
C' era troppo trambusto e confusione nel periodo in cui aveva deciso di lasciare l' aeronave accademia, aveva quindi preferito ritirarsi in solitudine per meditare e affinare la sua comunione con gli elementi planetari.
Si guardò intorno, l' edificio scintillava, nuovo di trinca.
Oltrepassò l' entrata ed arrivato nella hall notò la presenza di alcuni vecchi cadetti che già conosceva e di alcuni SeeD, ad ogni modo l' ambiente sembrava molto più ordinato, composto e dignitoso rispetto alla sua ultima esperienza; se ne rallegrò, ci volevano un po' di "pulizie".

Notò una nuova arrivata prendere un ragazzo per il braccio in cerca di attenzioni per farsi mostrare il Garden e ringraziò il cielo di essere arrivato una manciata di secondi più tardi, altrimenti si sarebbe trovato lui al suo posto e, decisamente, non ne aveva la minima voglia.
Da qualche parte qualcuno stava cantando a squarciagola facendosi udire per mezzo edificio; forse non era "esattamente" tutto tranquillo.

Scaricò la Shajiurien dalla schiena e la posò a terra con un clangore metallico, era veramente pesante e dopo aver camminato tanto a lungo Axies era sfinito, tanto che si sedette a terra a lato dell' ingresso insieme alla sua sacca da viaggio e alla spada.
Alcune reclute andavano e venivano da un gruppetto di SeeD in cerca di informazioni, presentandosi e chiedendo questo e quello.
Quando si allontanarono tutti infine li riconobbe: Pip, Drizzt e Aura.
Li ricordava distintamente, specie per quando prima ancora dell' avvento dell' accademia aveva trascorso del tempo insieme a Drizzt e Pip in particolare, facendo anche squadra in alcune occasioni, allineando le lame spalla a spalla.
Era un piacere rivederli, tanto che si rimise al volo in piedi e rimessa la spada in spalla e si avvicinò per salutarli.

Axies: Ehilà ragazzi. Non ci si vede da un pezzo eh?
Pip: Ma guarda chi si rivede! Davvero tanto, dai tempi... Delle vacanze al mare mi sa! Ti ricordi le magie inventate per non fulminarsi in acqua?! :smt005
Axies: Ahahaha sì, mi ricordo! Un comportamento poco professionale da parte nostra non credi?
Disse concedendo uno di quei suoi pochi momenti di allegria, rincuorato dall' aver ritrovato vecchi amici.
Pip: Beh sì, ma in fondo.. Le vacanze sono vacanze!
Drizzt: E ora son odecisamente finite, il Garden riapre ai battenti. Ti fermerai sta volta o pensi di scappare di nuovo?
Axies: Beh, sono venuto a tastare i piani, sono curioso di vedere come funzionerà la nuova struttura!
Aura: Io sono fiduciosa, il solo profumo di nuovo mi ha comunque fatta sentire a mio agio, nessun bel ricordo si trova fuori luogo qui.
Drizzt: Concordo, io dico che qui ci troveremo benissimo.
Axies: Lo spero davvero. Che fate voi? A passeggio alla scoperta del nuovo Garden? Posso unirmi?
Pip: Mah, preferiremmo andare da soli...
Aura: Ma Pip!! :smt104
Pip: Scherzavo dai, puoi venire ovviamente! :smt005
Axies: Ahaha, se non mi vuoi vado per la mia strada simpaticone!
Drizzt: Lo sai com' è lui, gli piace scherzare!
Axies: Ne ho qualche ricordo, sì. :hihi:
Aura: Molto bene allora vediamo un po' com' è questo Garden.

Aveva ragiona Aura, ci si sentiva davvero a casa ad ogni respiro.
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Speriamo funzioni...
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Glenn
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Re: Garden

Messaggio da Glenn »

Dopo un lungo e stancante viaggio, eccomi finalmente giunto a destinazione. Arrivato in prossimità dell'entrata mi fermai per un istante, osservando per bene l'imponente struttura, "chissà se sarebbe stato diverso dal precedente Garden" pensai in quel momento. Infine mi decisi ad addentrarmi verso quella che sarebbe stata la mia nuova casa.
Erano presenti numerosi giovani, fra questi un gruppetto che risaltava più degli altri, quindi mi avvicinai per chiedere informazioni.

Gilbert : Scusate...sono appena arrivato, dovrei avvisare del mio arrivo...potete aiutarmi?

Uno dei ragazzi si staccò dal gruppo per avvicinarsi e rivolgermi parola.

Seed1: Certamente...per la presidenza devi prende quell'ascensore, è al secondo piano, la troverai facilmente...In ogni caso benvenuto, io sono Pip.
Gilbert: Lieto di conoscerti Pip, e molte grazie.

Detto questo mi diressi verso l'ascensore e premetti il pulsante per chiamarlo. Improvvisamente iniziai a sentire una strana voce cantare, facendosi sempre più forte man mano che l'ascensore si avvicinava e una volta aperte le porte ecco svelato il mistero. Uno strano ragazzo stava cantando al suo interno e senza badare alla mia presenza continuò a cantare allontanandosi sempre di più.

Ragazzo: These little town blues, are melting away
I’m gonna make a brand new start of it - in old new york
And if I can make it there, I’m gonna make it
any.....

Mi grattai leggermente il capo rimanendo un po' stupito da quella sua vivacità. Arrivato al secondo piano, avanzai per il corridoio e finalmente mi trovai di fronte all'ufficio. Mi tolsi il cappello e aprii la porta.

Gilbert: Buongiorno....Vicepreside Ruben...?
Ruben: Si sono io...tu devi essere Gilbert giusto?
Gilbert: SI signore.
Ruben: Sapevo del tuo arrivo, Galbadia ha provveduto ad avvisarci...Dunque quali sono le tue capacità e cosa ti spinge a iscriverti nel nostro Garden?
Gilbert: Mi ritengo abile nell'usare qualsiasi tipo di arma da fuoco, per questo prediligo il combattimento a distanza, mentre non posseggo nessuna dote magica....Sono qui perchè voglio affinare la mia tecnica, il mio fine è saper proteggere le persone che mi stanno a cuore.
Ruben: Capisco...non credi siano stati sufficienti gli anni passati a Galbadia per il tuo scopo?
Gilbert: No...non mi ritengo ancora soddisfatto, ho ancora molto da imparare lo sento.
Ruben: Capisco...Bene allora benvenuto al Garden Cadetto Gilbert Nightray.
Gilbert: Grazie.

Feci un inchino e uscii dall'ufficio. Ora non rimaneva altro che esplorare in tutta tranquillità la mia nuova casa.
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<<" Cheater's just a fancy word for winner ">>


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Grazie per il regalino Giuls *_*
Scheda Vincent Nightray
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Drizzt Do Urden
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Tornare.

Messaggio da Drizzt Do Urden »

Sembrava di non essersene mai andati. Sembrava che la prigione di cristallo che il tempo aveva eretto attorno a quegli ultimi momenti, intrappolandoli ma conservandoli alla perfezione, si fosse finalmente infranta.
E tutto era ricominciato, come se non si fosse mai interrotto.
Volti nuovi, volti già visti. Volti che aveva visto solcati dalle lacrime o increspati da un sorriso e volti dei quali doveva ancora scoprire tutto.
I dialoghi scorrevano, spesso poveri di contenuto ma carichi di significato. Era come vivere in un immenso dejà vù, ma sempre con una sensazione di freschezza e di novità. Di ottimismo.
Avevano addirittura ritrovato il loro vecchio compagno Axies. Per gli altri, quelli che non sarebbero tornati, nessun rimpianto. Solo un sincero, ultimo saluto.

Addio ragazzi. E' stato bello.

Lo strambo ragazzo di nome David Cooper passò lì vicino, continuando a cantare canzoni.
Drizzt provò a fargli il verso, ma mancò clamorosamente la nota meritandosi un violento colpo punitivo da parte di Pip.
Pip, che era tornato. Pip, che lui e Ruben avevano riportato indietro.
Qualcun altro, invece, li aveva lasciati per sempre, senza possibilità di appello.

Grazie per tutto quello che hai fatto per noi. Te ne saremo eternamente grati. Mi auguro che tu abbia finalmente trovato la pace che cercavi.

E Ruben, che era così invecchiato? Cosa gli stava succedendo? Ma non era il momento per pensieri di quel genere. Il futuro non è scritto, il futuro viene forgiato dalla volontà di chi lo insegue e cerca di renderlo migliore. Tenendo i piedi ben saldi sul presente, spesso oscuro e tumultuoso.

Aura, Axies, Pip e Drizzt rimasero meravigliati dall'imponenza della nuova struttura. La esplorarono da cima a fondo, ma rimasero con la sensazione di non aver ancora visto tutto.
Pip e Drizzt si congedarono momentaneamente dagli altri per andare a controllare il nuovo Centro Sicurezza.
Chiacchierando, i due si scambiarono diversi aneddoti sulle rispettive vicende avvenute nei distaccamenti Commander ai quali erano stati assegnati durante quell'anno e mezzo. Per i primi mesi si erano ritrovati insieme, ma poi si erano separati, sicuri di ritrovarsi. E così era stato.
Si promisero di riprendere la discussione in futuro, con Ruben.

Tornato al piano terra, Drizzt si guardò intorno, cercando con lo sguardo vecchie conoscenze da riabbracciare o nuove reclute a cui dare le prime indicazioni.

Il sole che filtrava nella struttura, il vociare dei suoi compagni, tutto gli ricordava che, finalmente, era di nuovo lì, in pace.
Perchè alla fine quella era casa sua. Casa loro. Perchè, alla fine, era il luogo dove avrebbe vissuto ancora per molto tempo. Il luogo dove avrebbe riso e sofferto assieme ad i suoi amici. Il luogo che avrebbe difeso a costo della vita.
Il suo luogo dove tornare.

Quella sera, non una nuvola oscurava le stelle. Tutto era perfetto. Appoggiò la schiena ad un albero, con lo sguardo rivolto verso il cielo. Lasciandosi scivolare, si sedette.
Trasse un respiro profondo.

<<Sono tornato>>
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Drizzt&Pip / Vincitore della 5° Sagra di Lindblum!

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Alexandra Schwarzlight ha scritto:tu sei un caso a parte, sei la trollface scesa in terra.
Sirius
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Re: Garden

Messaggio da Sirius »

La struttura del Garden di Rinoa svettava imponente all'orizzonte mentre Sirius, a bordo della navetta dell'Ordine, contemplava la sua prossima dimora. Assorto nei suoi pensieri udì distrattamente il pilota chiedere il permesso di attraccare e ricevere dall'altra parte risposta affermativa; una volta che la navetta ebbe completato le procedure d'attracco, egli ne discese e si trovò piacevolmente colpito da ciò che si parò d'innanzi ai suoi occhi. L'aspetto interno era forse ancora più maestoso che l'esterno, con lo stemma del Garden di Rinoa posto difronte all'entrata principale, quadri ritraenti epiche battaglie e statue in marmo a ricordo degli eroici Seed del passato; per certi aspetti quel posto gli ricordò la propria casa in Corona. Dopo essersi preso un attimo per assaporare l'aria che si respirava, carica d'entusiasmo e aspettative, Sirius si diresse verso la propria meta.

Durante il tragitto gli capitò d'incrociare lo sguardo con quello che riconobbe immediatamente come un Drown di Corona, e per un'istante fu forte il desiderio di fermarsi a colloquiare con lo sconosciuto in merito alla loro patria si bella e perduta, ma al momento non aveva tempo da spendere in reminiscenze e proseguì dritto. Egli già conosceva la planimetria del Garden a memoria, avendola studiata settimane prima, pertanto si diresse verso gli ascensori che l'avrebbero condotto agli uffici del Preside e del Vicepreside. Raggiunto il secondo piano, i suoi timpani furono aggrediti dal canto, sebbene intonato, di un nuovo Cadetto della struttura; di primo acchito ebbe l'impulso di richiamarlo ad un contegno più adeguato al luogo in cui si trovava, poi si ricordò che non aveva alcuna autorità per intervenire e, tra l'altro, era stato giovane anche lui e poteva capire la sua esuberanza.

In quel momento ripensò alle parole del Comandante Commander del Garden Supremo, Adrian King, in merito alla singolarità dei membri dell'organico del Garden di Rinoa: “ufficialmente il Rinoa comprende l'élite dell'Ordine dei Garden, ma se lo chiedi in giro, la maggior parte ti dirà che essi sono una banda di sbandati e fenomeni da baraccone, per cui il Garden rappresenta l'ultima spiaggia”. Indubbiamente un luogo ideale per cercare rifugio e sperare nel contempo di passare inosservato. Ancora faticava a capacitarsi di quanta strada aveva fatto il suo vecchio amico; ricordava come se fosse ieri quand'egli si unì alla sua squadra di ROS GS, il Reparto Operazioni Speciali del Garden Supremo. Insieme avevano affrontato tanti pericoli per tutelare gli interessi dell'Ordine e molti erano anche i segreti che custodivano, ma il passato era ormai tale ed egli scosse la testa per tornare a concentrarsi sul presente.

Senza alcun'altra difficoltà od intoppo, riuscì ad individuare la propria destinazione e lì vi trovò un uomo anziano, intento a redigere dei documenti.
"Presumo voi siate il Vicepreside Ruben Shinra." l'uomo alzò lo sguardo dalla scrivania e, dopo aver squadrato lo sconosciuto ospite, gli rivolse la parola.
"Precisamente. E voi sareste...?" chiese, domandandosi fra sé per quale ragione il suo interlocutore vestisse in maniera così desueta.
"Messer Sirius Vicente Dominus Valantine, al vostro servizio." e si proferì in un inchino, dopodiché gli porse dei documenti e proseguì la sua presentazione: "Mi è stato affidato l'incarico di Amministratore delle Risorse e della Tesoreria di questo Garden." controllando i documenti, Ruben poté constatare che erano in perfetto ordine.
"Ero stato informato dell'invio di un nuovo funzionario amministrativo ma non mi sarei aspettato si trattasse di un Cadetto; comunque, visto che è tutto in regola, vi do il benvenuto al Garden di Rinoa, messer Valantine." detto questo, si alzò e gli porse la mano che egli strinse subito.

Formalizzato il proprio ingresso al Garden e raggiunti i propri alloggi, Sirius iniziò a sistemare le proprie cose. Quando si trovò poi fra le mani un grosso libro, un fremito lo percorse da capo a piedi; quei brividi scaturirono dal pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere se non fosse riuscito ad adempiere al suo compito. Dopo aver riposto il libro in un luogo sicuro ed aver dato un'occhiata al suo orologio da taschino, decise che avrebbe fatto bene a cercare di stringere conoscenza con i vari membri che da lì in poi sarebbero stati i suoi compagni; non fosse altro perché da loro sarebbe potuta dipendere la sua stessa vita ed era d'uopo avere un'idea su chi poter contare. Decise quindi di raggiungere il bar del Garden, dove supponeva si sarebbero diretti la maggior parte dei Cadetti e Seed e, oltretutto, ciò gli avrebbe consentito di famigliarizzare con gli ambienti.
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Pip :>
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Re: Garden

Messaggio da Pip :> »

Bene, il Centro Sicurezza è uno sballo pazzesco.

Pip guardava estasiato il suo nuovo luogo di lavoro. Si trattava di una stanza piena degli ultimi ritrovati della tecnologia, il Commander addirittura non riusciva a comprendere la funzione di alcuni strumenti. Avrebbe dovuto lavorarci su parecchio, ma era sicuro che il Garden fosse impenetrabile quanto una fortezza. Quasi quanto il Garden Supremo.

Non c'è che dire, stavolta non hanno badato a spese. Gentilissimi, forse fin troppo..

Sembrava tutto troppo bello per essere vero. Pip non aveva dubbi nell'affermare che il loro Garden fosse quanto di più all'avanguardia ci fosse sulla piazza; a confronto il Garden di Balamb, che aveva visitato recentemente, sembrava quasi una catapecchia. Veniva quasi da pensare che qualcuno volesse sdebitarsi, senonchè i rapporti fra il Rinoa's e l'Ordine dei Garden erano sempre stati.. Come dire.. Problematici.

Forse sarebbe meglio non pensarci troppo, a caval donato non si guarda in bocca. Anche se chi ha creato questo detto doveva essere proprio un boccalone.. In ogni caso, io e Drizzt potremmo quasi aver bisogno di un assistente, chissà..

Pip lasciò la sua postazione e fece ritorno agli spaziosi corridoi che profumavano di nuovo. Si diresse, finalmente, a depositare la sua roba in stanza: Nilmë, la pistola donatagli da Sabin anni prima, una dozzina di Materia, alcune cianfrusaglie, i suoi vestiti, ed un'arma per lui molto, molto speciale, che per adesso avrebbe riposato in stanza. Non era necessario portarla in giro, e non era ancora il momento di utilizzarla.

Uscito dalla stanza, bussò alla porta di fianco: il Cadetto David Cooper stava praticando esercizi di vibrazione per la sua luminosa voce da ormai più di un'ora, quindi Pip decise di disturbarlo e di portarlo in giro con sè. Poco prima, aveva incrociato due ragazzi che si presentarono come fratelli: erano diversi caratterialmente, lo si poteva notare immediatamente, ma si vedeva altrettanto bene che uno non poteva fare a meno dell'altro. Si diedero appuntamento al bar entro breve, quale luogo migliore per famigliarizzare fra nuovi compagni?

La porta si aprì.

David: Sì?
Pip: Ciao. :D
David: Senti, dammi un consiglio, sto provando questa canzone, dimmi se ti piace!

[...]

Pip: Molto bel..
David: Aspetta aspetta, ne ho un'altra!

[... ...]

Pip: Hai proprio una bella voc..
David: Perchè non hai ancora sentito questa!

[... ... ...]

Pip: Ehm, ok, ti vengono bene, ma adesso che ne dici di..
David: Dai faccio l'ultima!
Pip: Dov'è la mia Materia Novox.. :mmh:
David: Uhm, la tua faccia non mi fa pensare niente di buono, forse è meglio che interrompa i miei esercizi. Un pò di vino?
Pip: E quello dove l'hai preso? :smt104
David: Me l'ha dato un simpatico ragazzo al bancone del bar. E' buono, sono sempre stato abituato a vinacci imbevibili, questo però sissignore, è nettare degli dei. Sicuro di non volerne un goccio?
Pip: No, farò senza per il momento. :smt005
David: Come vuoi. Andiamo a fare un giro forza, è un'ora che siamo qua.
Pip: Sì, lo so.. :roll:

Decisamente un individuo simpatico.

A zonzo per i corridoi, incrociarono un Cadetto che Pip e David avevano già visto in occasioni diverse.

Pip: Gilbert, vero? Hai l'aria di uno che sta cercando la sua stanza.
Gilbert: In effetti è così. Potete aiutarmi?
David: Seconda steeeeella a destra.. Questo è il cammino.. E poi dritto, fino aaaaaal mattinoooooo.. :smt020
Pip: :smt082 a modo suo, ma l'indicazione data è giusta. Ti va di raggiungerci al bar poi? Stiamo andando lì.
David: Ci farebbe piacere!
Gilbert: D'accordo. Grazie della ...indicazione... A dopo. :wink:

Pip: Le tue doti canore ti faranno conoscere ben presto qui al Garden.
David: In verità non aspetto altro. Cantare per me è tutto.
Pip: E allora continua a farlo. :D

Arrivati al bar, notarono la presenza della maggior parte dei membri del Garden già incontrati; quelli che mancavano sarebbero presumibilmente arrivati presto, ma fra tutti spiccava un signore dai capelli bianchi che dava l'idea di avere un'età nettamente superiore a quella media di Cadetti e SeeD (Drizzt permettendo..), e che in un primo momento Pip scambiò per Ruben. Sarebbe sicuramente andato a presentarsi, ma prima..

Pip: Rem! Un panazzo con la salamella per favore, sto morendo di fame! :smt007
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Sam92
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Re: Garden

Messaggio da Sam92 »

"Sono davvero curioso di vedere cosa mi aspetta"

Samos era appena arrivato all'imponente struttura. Era estasiato e confuso allo stesso tempo. Era da molto tempo che non metteva piede in un Garden ed essendosi abituato all'aria del Garden di Balamb non sapeva come si sarebbe trovato nella nuova struttura.

Samos: Eccoci qui. (Tira un sospiro di sollievo) Che viaggio lungo.

Trascinava le pesanti valigie con aria stanca volendo in quel momento un fattorino tutto per sè. La porta del Garden è aperta, per lui come per tutti, per dare inizio ad una nuova vita. Samos non chiedeva altro che un riscatto, voleva soltanto dare il meglio di sè e far vedere a tutti che è capace di fare gran cose. La morte di suo padre lo aveva traumatizzato, molto, ed era sicuro che lui voleva che Samos continuasse la sua vita. Arrivato all'interno della struttura si guardava in giro un pò confuso e disorientato. Più in la vide tre ragazzi, probabilmente SeeD, che parlavano e ridevano. Dovevano essersi visti dopo tanto tempo. Samos voleva parlargli, inziare a fare un pò di conoscenze, ma non era il momento. Era leggermente stanco e nervoso e voleva rimanere solo.

Samos: Dove devo andare per presentarmi? Dannazione...
???: Serve una mano?

Qualcuno gli mise una mano sulla spalla e Samos girò di scatto.

Samos: Oh! Salve! Piacere sono Samos!
Drizzt Do' Urden: Io sono Drizzt Do' Urden. SeeD commander del Garden, piacere. Serve una mano?
Samos: In effetti si. Sono appena arrivato, dovrei presentarmi a qualcuno suppongo...
Drizzt: Si certo. Qui c'è Ruben, il vicepreside. Ti accompagno da lui.
Samos: Beh se non ti dispiace...
Drizzt: Certo che no. Andiamo!

Mentre salivano al secondo al piano i due parlarono e iniziarono a conoscersi.

Drizzt: Da dove vieni Samos?
Samos: Da Galbadia ma ho trascorso due anni nel Garden di Balamb.
Drizzt: Ah si?
Samos: Si. Ho acquisito buone abilità lì, ma dopo un piccolo problema...Beh, ho deciso di ricominciare da capo sfruttando le mie conoscenze.
Drizzt: Capisco. Beh ti auguro che ti sentirai soddisfatto del Garden di Rinoa!
Samos: Beh me lo auguro anch'io!

Samos era contento che qualcuno fosse venuto di sua spontanea volontà da lui. A come si sentiva oggi probabilmente non si sarebbe avvicinato a nessuno vagando per il Garden senza una meta precisa.

Samos: Ho già visto tipi come te...beh più o meno, però mi ricordi gli abitanti di Corona...
Drizzt: Esattamente. Sono un drow, originario di Corona.
Samos: Sul serio?! Wow! Che onore conoscere un elfo!

Drizzt scoppia in una risata divertita.

Drizzt: Il tuo entusiamo mi diverte. Sei un tipo simpatico Samos.
Samos: Grazie!

Sono arrivati all'ufficio del preside. Qui devono lasciarsi.

Drizzt: Bene questo è l'ufficio del vicepreside. Io devo tornare giù nel caso a qualcuno serva il mio aiuto come per te.
Samos: Certo! Grazie mille Drizzt! E' stato un piacere conoscerti.
Drizzt: Anche per me Samos. Buona permanenza al Garden, ci si vede!
Samos: Ciao!

Samos era contento dell'incontro con l'elfo Drizzt. E adesso si preparava ad entrare nell'ufficio del vicepreside. Bussò alla porta.

Ruben: Prego, prego entra!
Samos: Salve vicepreside!

Ruben era indaffarato. Stava riponendo i suoi bagagli e sistemando la sua scrivania.

Ruben: Perdona il disordine. Sono arrivato da poco. Io sono Ruben il vicepreside, tu sei?
Samos: Cadetto Samos Lorenz signore!
Ruben: Mmmh...Ho qui la tua scheda. Parlami di te...Le tue abilità?
Samos: Sono specializzato nella lotta corpo a corpo e nell'uso della magia, anche se in modo non molto efficace. Ma la lotta corpo a corpo rimane la mia priorità. Ho già qualche anno di esperienza quindi so come come comportarsi nel Garden e in battaglia. La mia arma è un Gunblade, ma so usare anche i pugni se necessario...
Ruben: Vedo che possiedi il potere di un GF. Giusto?
Samos: Si signore! Ho in junction il potere di Ifrid. Oltre ad essere il mio alleato in battaglia è anche un mio grande amico. Quando non sono molto motivato sento che lui riesce a darmi la forza. L'ho acquisito durante un esame nel Garden di Balamb.
Ruben: Capisco. Quindi sai già come comportarti in un Garden. Ma ti avverto, qui abbiamo bisogno di serietà, coraggio e forza d'animo, non di mammolette perditempo.
Samos: Non lo sono signore!
Ruben: Ahahaha. Meno formalità Samos. Sii più rilassato, tranquilllo.
Samos: Grazie...Signore!

Ruben emette un'altra risata.

Ruben: Beh Samos. Hai le giuste capacità per poter far parte del Garden, qui il modulo di iscrizione. Sei dentro!
Samos: C...cosa? Sono arruolato?!
Ruben: Certo! Inizierai la tua strada nel Garden come cadetto! Buona fortuna e buona permanenza! ;)

Samos uscì dall'ufficio ringraziando il vicepreside. Era tranquillo, calmo. Ma appena girò l'angolo scoppiò in urlo di gioia.

Samos: Siiii!!! C'è l'ho fatta! Sono un cadetto!!

Samos era contentissimo. Sapeva che la strada poteva essere ardua ma lui si sentiva preparato e motivato ad andare avanti superando qualsisi ostacolo. Si diresse verso i dormitori e mise la sua roba sul letto. Scattò come un fulmine fuori alla ricerca di nuove persone da conoscere.

Visto Ifrid? C'è l'abbiamo fatta! disse dentro di sè.

Con un sorriso stampato in faccia cercò qualcuno che avesse voglia di condividere la gioia con lui.
Samos era pronto! La sua nuova vita era appena iniziata!
:-D
<<"Samos">>


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Lonelywolf
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Re: Garden

Messaggio da Lonelywolf »

Lo scudo legato alla schiena, la spada issata alla cintola, Deimos attendeva il proprio turno per entrare nell'ufficio del Vicepreside, composto. L'ingresso al Garden di Rinoa era stato sorprendente e inatteso: mai si sarebbe aspettato una tale eterogeneità. In quei pochi minuti aveva visto di tutto: drappelli di umani e drow, cantanti, guerrieri seriosi, pin-up esibizioniste. Eventualmente non era il solo ad essere rimasto interdetto, poichè sentì vagamente un altro cadetto dai capelli grigi mormorare sottovoce, dopo aver visto il suo scudo, "Ci mancava l'Uomo Tartaruga". In fondo non era un male, da tante persone tutte uguali il ragazzo non avrebbe mai potuto imparare niente.

Dopo mezz'ora, finalmente, le parole con cui il Vicepreside salutò un cadetto ("Sei una proposta interessante, per me è un sì" sancirono il suo turno. Deimos cercò di ricomporsi e varcò l'agognata soglia. Lo attendeva un uomo di apparente mezza età, che lo accolse con un sorriso e lo invitò ad accomodarsi.
"Piacere, il mio nome è Ruben Shinra e sono Vicepreside del Garden di Rinoa" esordì l'uomo, tendendo la mano.
"Aspirante Cadetto Deimos Nycios, è un piacere essere qui, signore" rispose il ragazzo, stringendola.
"Dalla tua scheda leggo un curriculum promettente"
"Ho frequentato una scuola di combattimento ed ho militato per breve tempo nell'Esercito di Lindblum, su Gaia"
"Potresti dirmi qualcosa di più sulle tue abilità?"
"Mi sono specializzato nel combattimento fisico ravvicinato, e cerco di curare in ugual misura l'attacco e la difesa, ma non ho ancora raggiunto la perfezione in questi campi. Non disdegno il combattimento dinamico e non ho alcuna abilità magica"
"Ritengo che tu possa essere ammesso senza indugio :wink: Qui al Garden ognuno tende ad avere anche un lavoro interno alla struttura. Hai già pensato al tuo ruolo?"
"Vorrei dedicarmi alla biblioteca, se possibile"
"Non c'è problema. Sistemati quando vuoi, ti auguro una buona permanenza :-D Sono sicuro che riceverai presto una calorosa accoglienza. Non so se l'hai notato, ma da queste parti la freddezza non è molto di casa"
"Credo di averne avuto prova :-D A presto, e grazie per la cortesia!"

Deimos chiuse la porta alle sue spalle e si congedò. Il colloquio era stato cordiale, più di quanto si aspettasse, tuttavia non poteva nascondere di aver provato una certa tensione. Il Vicepreside gli era sembrato una persona nella norma, rispetto alla media del luogo. O forse era solo un'impressione... Decise di rimandare i pensieri a dopo, e cercò la via del dormitorio, per liberarsi dei pochi bagagli ed iniziare a far conoscenza coi suoi bizzarri ma simpatici colleghi.

Buon inizio a tutti! ^^
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Glenn
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Re: Garden

Messaggio da Glenn »

Seguendo le "indicazioni" di David raggiunsi il dormitorio.Una volta dentro posai a terra la pesante sacca da viaggio e mi tolsi il cappello, appoggiandolo sul letto più vicino a me. Respirai profondamente, scaricando tutta lo stress e la stanchezza che avevo accumulato durante il viaggio.

Gilbert: "Credo mi farò una bella doccia rilassante, poi raggiungerò David e Pip al bar"

Detto questo frugai nella sacca, per poterne estrarre un asciugamano e l'accappatoio e dirigermi alle docce.
Aprii il rubinetto facendo fuoriuscire l'acqua calda, rilassandomi completamente mentre quella piacevole sensazione. Nella mia mente riaffiorarono vecchi ricordi, "Chissà se il mio padrone sta bene in questo momento, e sa che mi trovo in questo posto".
Finita quella rilassante doccia, ritornai nei dormitori per cambiarmi, indossando una leggera maglietta bianca e solo la parte inferiore della divisa, tenendomi ancora l'asciugamano per i capelli coricato sulle spalle.

Gilbert: Ok andiamo a conoscere un po' i miei nuovi compagni.

Dalla mia giacca presi la mia fidata pistola e il pacchetto di sigarette, che sporgeva dalla tasca, ne estrassi una per metterla in bocca e riposi il pacchetto nella tasca dei pantaloni.
Passeggiando per i corridoi mi capitò di incrociare un altro cadetto. Aveva dei lunghi capelli neri, e degli occhi verde smeraldo, mentre sulla schiena portava uno scudo. Ci fu un rapido scambio di occhiate fra di noi, ma nessuno dei due rivolse la parola all'altro, continuammo ognuno per la propria strada.
Entrato nel bar notai subito Pip intento a divorare voracemente un panino. Accanto a lui sedevano David, sempre a cantare con la sua chitarra e una giovane ragazza con uno strano cappello in testa, che conversava con il barista.
Salutai con un lieve gesto della mano le poche persone che conoscevo, mentre presi posto a sedere davanti al bancone, rivolgendo la parola al barista.

Gilbert:...E' permesso fumare qui?
Barista: Normalmente no, ma siccome oggi è un'occasione speciale farò un'eccezione.
Gilbert: Grazie, me ne ricorderò in futuro.
Barista: Permetti?

Il barista avvicinò il suo indice alla sigaretta che tenevo in bocca e dalla punta del dito fuoriuscì una lieve fiamma, che la andò ad accendere.

Barista: Piacere comunque, io mi chiamo Remiem, mi occupo del bar.
Gilbert: Gilbert per alcuni Raven, piacere mio.

Sorrisi leggermente, stavo cominciando già ad affezionarmi a quel posto. L'attenzione di Remiem si portò su Pip, che a furia di ingozzarsi stava soffocando.

Remiem: Scusami :smt005

Così Remiem corse a soccorrere il povero commander. Intanto continuavo a consumare, con tutta calma la mia sigaretta.

Voce femminile: CIAAOOOOO! Mi chiamo Elyon!
Gilbert: Piacere Elyon il mio nome è Gilbert, per i seed e cadetti galbadiani Raven.

Elyon: :eh?: ... Come mai Raven?!
Gilbert: E' una lunga storia.

In quel momento prese parola Pip.

Pip: Già avanti sei nuovo, raccontaci un po' come mai sei qui.

Così presi a raccontare del periodo passato a Deling city, di quando mi suono arruolato a Galbadia e cosa mi avesse spinto a questo trasloco.
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<<" Cheater's just a fancy word for winner ">>


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Grazie per il regalino Giuls *_*
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