Garden 1

Un Gioco di Ruolo Narrativo a più mani, tra SeeD e Cadetti, Garden ed Accademia, Tornei, Missioni, Sagre, e molto altro: questo è il Garden Club! Leggi i topic "Bacheca" e "Spiegazione Topic" prima di postare

Moderatori: Pip :>, Garden Master

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Leonheart88
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Re: Garden

Messaggio da Leonheart88 »

Il vicepreside continuava ad attaccare.
Lampo e Mortegelida danzavano nelle sua mani come se fossero tutt'uno, un fendente fece arretrare di qualche metro il cadetto che rischiò di perdere l'equilibrio. neanche il tempo di tornare in posizione che Lampo gli arrivò addosso.
Un passo indietro per guadagnare tempo, la prima claymore che cozzava con la spada deviando il colpo. neanche un secondo per respirare che Mortegelida piombò dall'alto. Bloccata a mezz'aria e con fatica dalla seconda spada.
Non poteva andare avanti così. Drizzt non era il tipo di avversario da riuscire a sconfiggere in combattimento, in particolar modo in poco tempo e senza accusare danni gravi.
Occorreva pensare ad un piano.

"Drizzt rispiegami perchè stiamo combattendo"
"Non posso lasciarti uccidere Ruben"
"Quindi tu credi che debba essere lasciato libero?"
"No. Assolutamente no. Ha ucciso delle persone e comunque sia deve pagare. Solo che deve essere Pip a ucciderlo è così che Ruben voleva, ed è così che succederà"
"Quindi in pratica stiamo combattendo per chi possa piantare una lama nel corpo a Ruben?"

Leon conficcò leggermente una Claymore nel terreno, usandola come base di apposggio. Nel caso di un attacco avrebbe comunque fatto in tempo ad estrarla e comunque a difendersi con l'altra, ma in questo modo sperava di riuscire a convincere Drizzt di voler solo parlare.

"Te hai l'ordine di ucciderlo"
"Io ho l'ordine che Ruben deve morire. Se viene ucciso da Pip per me non fa differenza. Ma a te direi di si."

Drizzt soppesò un secondo le parole: continuare a combattere contro Leon gli stavo solo portando via tempo prezioso. Doveva aiutare Pip e Raiden, non avrebbero resistito a lungo.

"Tu cosa proponi?"
"Uniamo le forze. io vi aiuto a sconfiggere Ruben. pip porrà fine alle sue sofferenze come prestabilito e siamo tutti d'accordo."
"Come faccio a sapere che non ci tradirai? Di nuovo"

La seconda frase fu scandita molto lentamente. Come per fare in modo che Leon riuscisse a coglierne tutte le sfumature.

"Non ne ho davvero motivo stavolta. Ovvio che attaccherò Ruben con tutte le mie forze ma non penso che saranno sufficenti per ucciderlo, in caso contrario potrai avere la mia testa"
"la tua testa? "
"Si la mia -censura- testa, questo ti basta per credermi?"

Drizzt era indeciso.

"Drizzt non cvorrei metterti fretta ma Pip è leggermente in difficoltà. Ruben ha appena fatto un triplo volo carpiato con avvitamento finale, coefficiente di difficoltà 3.7. Io però gli darei solo otto punti e mezzo perchè l'atterraggio era un pò sporco..."
"...Vedo che in alcune cose non sei cambiato. parli ancora al momento meno opportuno"
"Che ci vuoi fare? E' il destino di noi eroi"

Drizzt face un mezzo sorriso in direzione di Leon. Poi con un balzo si diresse verso il vero Ruben, a difendere Pip."

"Haste, Haste! Protect, Protect!"

Immediatamente il cadetto e Raiden vennero avvolti da una luce luminosa.

"Acqua-man serve per caso una mano?"
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ZackLoveAerith
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Re: Garden

Messaggio da ZackLoveAerith »

Pip sembrava in difficoltà, non avrebbe resistito a lungo da solo. Poi entrò in scena Drizzt, scimitarre in mano, decisoa dare manforte al compare.
Spostai lo sguardo, vedendo Leon-fake raggiungere lo spadaccino. Insieme sembrava potessero farcela, ma la situazione di vantaggio non durò a lungo: Ruben-clone eluse i fendenti di Leon, sbilanciando, parò l'affondo di Raiden e lo aggirò, preparando un attacco probabilmente mortale. Evocai la magia più rapida che conoscessi. Un lampo esplose a pochi centrimetri dal corpo della copia, costringendola a muoversi nella direzione opposta. Lanciai altri Thundara, con lo scopo di dare ai due guerrieri un, attimo per riprendere fiato. Leon corse nuovamente all'attacco, mentre io riempi la distanza che mi divideva da Raiden.
-Forte il trucchetto col ghiaccio, ma inutile contro quello. Forse questa è meglio-
La mia mano prese la forma di una lama, la staccai, ne creai l'elsa e la passai al SeeD.
-Non è il massimo, ma fattela bastare-
L'uomo afferro l'arma con un cenno del capo, mentre la mia mano metallica tornava alla sua forma originale, allora continuammo l'assalto: fra i fendenti di Leon e quelli di Raiden, un Thundara obbligava la copia a cambiare direzione, rendendogli difficile passare all'offensiva, o almeno questo era il piano. Non considerai le abilità del nemico, fra le quali spiccava la possibilità di teletrasportarsi. Un attimo prima il mio fulmine stava per colpirlo, l'attimo dopo me lo ritrovai dietro, pronto a colpirmi. Ma qualcosa in me fu più veloce: Diabolos occupò lo spazio alle mie spalle, la sua mano artigliata parò il fendente, spingendolo via e lanciandogli contro magie Antima, che ci diedero la possibilità di prepararci al contrattacco. Ora eravamo in vantaggio, quattro contro uno, ma il nemico aveva sicuramente molte altre carte da giocare, e non sapevamo cosa aspettarci.
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Post schifo per dire che mi aggrego alla battaglia, anche se non centro niente :)
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schwarzlight
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Re: Garden

Messaggio da schwarzlight »

Alex osservava in silenzio lo scambio di colpi tra i due Ruben e Pip, Raiden, Leon e Musica, appena inseritosi nella battaglia a supporto degli altri. Non aveva intenzione di scendere sul palco, non la interessava e in parte nemmeno la riguardava. Poteva però fare altro: stava solamente aspettando che i preparativi fossero ultimati.
- La Sicurezza non agisce?
Spostò lo sguardo verso Arianne Frey, immobile al suo fianco, pure lei decisa a non interferire, diversamente da quel che ci si aspettava.
- Nemmeno l'Ordine a quanto pare.
- Ne avevo tutta l'intenzione, in un primo momento, ma ora... non è più cosa che mi riguardi.
- Direi che vale lo stesso per me. E' un affare tra Ruben e Pip, tutt'al più. Perfino Drizzt se ne tiene alla larga, a parte delle azioni di supporto.
Il gracchiare dell'auricolare e la voce del Seed dall'altro lato la distrasse, dandole la conferma che aspettava.
- Lo stesso non si può dire per quanto riguarda l'altro Ruben.

Codec:
- La squadra è in posizione, attendiamo ordini.
- Appena la traiettoria è libera, sparate.
- Per quanto riguarda il Commander Pip?
- Fuoco di copertura se la situazione diventa critica.
- Ricevuto.

- Una squadra di cecchini?
- Ne abbiamo una... vediamo di usarla.
***
Il Seed Friedrich Zoller riaggiustò la mira. La sua squadra era composta solamente da cinque persone, lui compreso, tra cui tre cadetti, ma si trattava di abilissimi tiratori, cui pochi erano in grado di tenere testa. Con la loro abilità e i fucili ad alta precisione di cui erano muniti, anche la distanza tra le loro postazioni sopraelevate del Garden e il luogo dello scontro non era affatto problematica. Ciò che li impossibilitava, per il momento, di agire era la velocità dei movimenti e il continuo spostarsi dei combattenti. Ancora non erano riusciti ad avere via libera per eliminare il doppio dell'ex preside, senza rischiare di colpire uno qualunque dei Seed e cadetti che lo stavano affrontando.
Ogni tanto apparivano degli spiragli, ma non erano sufficienti.
Poi qualcuno sparò.
Il proiettile andò a conficcarsi diritto nella tempia di Ruben-copia, facendolo crollare a terra e poi scomparire, lasciando interdetti gli astanti e la stessa squadra di cecchini.
- Chi è stato a fare fuoco? C'erano ancora ostacoli sulla visuale!
Le negazioni arrivarono da tutti i quattro componenti della squadra. Non era stato nessuno fra loro a premere il grilletto, e la traiettoria del colpo lo confermava.

Codec:
- Seed Schwarzlight, abbiamo un problema. A quanto pare non siamo gli unici pronti a fare fuoco, qui.
Alex osservò la situazione, Ruben ormai solo a combattere contro il Garden, contro Pip. Ribatté con un serafico - Non importa, il risultato è comunque ottimale.
- Dobbiamo cercare il perpetuatore?
- ...No. Non è necessario. Rimanete in posizione e fate come vi ho detto.
- Roger.

Alex richiuse la comunicazione, voltandosi appena verso il Garden. Chiunque fosse stato a fare fuoco aveva fatto un favore a tutti, togliendo di mezzo la problematica copia di Ruben. Ora c'era solo da sperare che il suo obbiettivo continuasse ad essere l'ex Commander.

Intanto, sul tetto del Garden, non troppi metri più in su della squadra di Zoller, Calien ricaricò il fucile di precisione sottratto al magazzino. Riprese la posizione e si concentrò nel prendere di nuovo la mira.
Ma stavolta l'obbiettivo della canna era cambiato.
Perché se Leon avesse di nuovo disobbedito agli ordini, allora andava eliminato.
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Nataa
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Re: Garden

Messaggio da Nataa »

Esperimento Immagine X2CH98, le ultime lettere saettarono tra le fiamme, l’estremo sussulto prima di tornare alla cenere. Nessuno sarebbe mai venuto a conoscenza della sua esistenza, ne andava dell’onore dei Garden.
Aprii la finestra per far uscire l’odore pregnante del fumo, l’odore dell’erba penetrò immediatamente. Era un profumo fresco e gradevole, peccato che presto si sarebbe trasformato in un campo di sangue. La Pianura della Bonaccia sarebbe stata la triste spettatrice della morte di qualcuno: Leon o Ruben erano i candidati principali, ma non escludevo che per arrivare all’obiettivo, i giusti Seed avrebbero potuto dover scavalcare altri cadaveri.

Mi lavai velocemente le mani, eliminando le tracce del recente falò, e mi diressi in sala comandi. Pip mi aveva chiesto di tener d’occhio la situazione fuori dal Garden: l’idea migliore era stata inviare una serie di telecamere (made Albhed) a gironzolare per l’altopiano, in modo che potessero segnalare movimenti sospetti. I video venivano trasmessi nella centrale di sicurezza, a cui capo faceva Lundor.
«La zona sud sembra pulita» Matt ci stava dando una mano a controllare i vari video
«In realtà se osservassi con più attenzione potresti osservare che due ombre stanno penetrando all’interno della grotta» tamburellai sullo schermo
«Avvisa la squadra, io penso a Philip»
Digitai velocemente il messaggio e in pochi secondi ottenni risposta
«Sembra che la prima ombra si sia già palesata. Musica ha raggiunto il team»
Un’espressione sconsolata (?) si disegnò sul volto di Aura «Manca la seconda ombra. Avvertili di far molta attenzione»
Il tempo sembrò dilatarsi; i contatti con Drizzt si erano interrotti un quarto d’ora prima e sulla Piana tutto era placido, uno sbadiglio del Seed confermò la sensazione di noia profonda che era scesa nella stanza.
«I visitatori cominciano a dare segni d’impazienza. Vogliono entrar…» Aura sgranò gli occhi, una piccola ombra era entrata sugli schermi che davano nella parte centrale della pianura, anzi due piccole ombre «Calien ingrandisci questo punto, veloce»
Pochi click e i volti di Philip e Ruben capeggiarono nella stanza. Due codec identici vennero inviati nello stesso istante, due i destinatari. E’ arrivato.
«Vado a gustarmi la battaglia finale. Se volete siete congedati anche voi, la nostra presenza qui è superflua»
Annuii e segui la Commander fuori dalla stanzetta, Matt aveva preferito restare a controllare la situazione, nel caso le cose fossero improvvisamente peggiorate.
«Combatterai Commander Lundor?»
«Non questa volta. E tu?»
«Non questa volta» sorrisi leggermente e sparii alla vista della ragazza.

***
Bang
Il rumore dello sparo riecheggiò per tutta la pianura: uno sciame di Nebiros si levò in volo, disturbato nel loro pigro sonnecchiare. Raiden udì solo il sibilo del proiettile, ma il sangue di Ruben gli sporcò leggermente la guancia, quando cadde esanime.
Sdoppiarsi non vuol dire raddoppiare le abilità dell’originale, anzi spesso è l’esatto opposto. Avevo scommesso che questa fosse la regola, non l’eccezione, e avevo vinto.
Leon sorrise al ragazzo acqua e levò la mano al cielo in segno di ringraziamento; il mirino era puntato su di lui. Un solo passo falso e il prossimo proiettile sarebbe finito immediatamente nella sua gola: nessuna remora, come amava ripetere Leon ultimamente “gli ordini sono ordini”.

Il campo di battaglia si colorava di sudore e sangue, l’odore aspro della morte arrivava fin lassù: un odore che penetra nelle mani dei guerrieri e nei loro cuori. Nessuno può sfuggire al suo richiamo.
La battaglia sotto di me risuonava impietosa: Pip e Drizzt, spalla a spalla, si succedevano nello sferrare sciabolate, una sincronia perfetta che non bastava a mettere in difficoltà Ruben. Lampo cozzò contro Swift e i due nemici vennero a trovarsi faccia a faccia: un calcio di Ruben rispedì il drow oscuro qualche passo indietro; Philip ne approfittò per caricare un fendente, che prese il vuoto d’aria: Ruben si era portato alle sue spalle e lo aveva afferrato per la gola. Un masso si fracassò contro un braccio del “Vecchio”, che mollò la presa dal collo del Commander, il quale cadde a terra tossente.
Un ghigno solcò le labbra di Leon quando l’ex preside si scaraventò contro di lui, Fast andò ad infrangere un protect, mentre una lama di ghiaccio filò dritta verso la schiena del nemico.
Time out. Per pochi istanti il tempo sembrò procedere al rallentatore, Ruben schivò il proiettile gelato, che proseguì la sua traiettoria contro la testa del cadetto, un antigrav lo salvò per miracolo: diminuendo il peso poté bloccare la pallottola con una semplice mano.
Drizzt era di nuovo contro Ruben, Raiden il suo compagno; colpivano in punti opposti ma Sagramor sembrava tener testa ad entrambi. Un quake fece tremare la terra sotto i loro piedi, la gamba di Ruben rimase incastrata tra le rocce e per un istante sembrò perdere le energie di combattimento.
Philip si avvicinò lentamente, ma non riuscì neanche a sfiorare la spalla dell’amico che un raggio iniziò a solcare l’aria: due reflex, uno scudo d’ombra e una barriera glaciare s’innalzarono automaticamente. Solo Musica venne investito in pieno da collasso.

Una goccia di sudore mi colò lungo la schiena.
Soppesai l’idea di provare un colpo al cuore di Ruben, ma scartai l’idea: sembrava che l’ex preside avesse avuto un’iniezione poderosa di mako e non avevo intenzione di lasciare il fianco scoperto più del necessario. No l’obiettivo era solo uno.
La testa di Leon era piantata al centro del mirino: bastava un unico passo falso.
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Ruben -.-
SeeD
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Re: Garden

Messaggio da Ruben -.- »

L'ebbrezza del combattimento si era ormai impadronita di Ruben. Era agile, forte e abile come non lo era mai stato prima. Dalla sua espressione era palese che godeva appieno di questo suo status.

Eppure non poteva certo distrarsi nell'euforica contemplazione delle sue capacità. Altri attori si erano aggiunti alla scena...alcuni erano semplici comparse, altri avrebbero presto recitato la loro unica battuta mentre il co-protagonista stava per arrivare.


Il jumper era atterrato. Era stata scelta una zona appartata e discreta. Una piccola scorta di SeeD seguiti dal loro Capitano scesero a controllare il luogo. Immediatamente dopo, la figura esile dell'anziano Raistlin mise piede nella Piana. Il volto rugoso segnato dall'apprensione e della risolutezza.

*--*--*--*--*--*--*--*

Il lotta proseguiva. Coloro i quali non avevano motivi personali in gioco arretrarono lentamente, sempre più lontani dal centro di tutto. Le loro ferite furono curate dalle magie dei compagni. Tornare a battersi sembrava superfluo. Musica e Raiden si rendevano ben conto che se dei Commander non riuscivano a sopraffare Ruben, loro non avevano nessuna speranza e soprattutto la motivazione giusta da riversare in battaglia.

Le danze incrociate tra Fast e Swift, Lampo e Mortegelida, Nilme, e le Claymore creavano uno spettacolo mozzafiato, per bellezza stilistica, emotività e abilità di combattimento.

Parato un affondo Leon scaglio un blind nel tentativo di diminuire la precisione degli attacchi di Ruben, quest'ultimo scivolò dietro Drizzt facendone bersaglio per la magia. Il drow non ebbe il tempo di proteggersi, si chinò su se stesso strofinandosi gli occhi annebbiati. Pip dal canto suo era ripartito all'attacco ma dopo un attimo si rese conto che i movimenti suoi e quelli dei suoi "alleati" erano notevolmente diminuiti a causa di un Time Out.
Ruben lo raggiunse rapido e avvicinando le proprie labbra all'orecchio gli sussurrò: "Adesso va in scena il secondo atto: la disillusione".

Lo Stop di Ruben arrestò completamente i movimenti dello sciamano che lo guardava immobile e impotente muoversi in direzione di Drizzt che cercava ancora di liberarsi dal blind di Leon. Un calcio allo stomaco e Lampo e Mortegelida scivolarono via di mano al drow. Poi Ruben lo afferrò per il collo e si piazzò di fronte a Pip. Uno, due tre pugni di inaudita ferocia giunsero sul volto dell'elfo mentre Ruben guardava ancora diabolicamente il vicepreside. Sembrava godere della sensazione di impotenza dello sciamano mentre altri pugni si aggiungevano ai primi. Pip si sentì come svuotato dentro. Era semplicemente disgustato e raggelato.

Pazzo o sano di mente, con quel delirio di violenza e crideltà Ruben si stava ponendo al di la di ogni possibile giustificazione. Era come se ad ogni successivo pugno Ruben si stesse allontanando di un altro passo dalla speranza che tutto, in qualche modo, potesse tornare come un tempo.

Ad un certo punto Pip udì addirittura il sinistro scricchiolare delle ossa malari di Drizzt che andavano in frantumi mentre Ruben infieriva sul volto ormai tumefatto. Quando, dopo quelli che parvero secondi interminabili, venne lasciata la presa, Drizzt si accasciò a terra; aveva perso conoscenza.
“La cosa positiva è che i lividi non si noteranno troppo sulla pelle scura del nostro amico.” disse Ruben mentre silenziose lacrime cominciarono a scorrere sulle guance dello sciamano.

*--*--*--*--*

Al garden, Aura assisteva tremante allo spettacolo. Ciò che vedeva era nulla di meno che l'avverarsi dei suoi incubi peggiori: le persone che amava, combattersi e ferirsi a vicenda senza nessun motivo apparente. Fei accanto a lei era parimenti incredula. Continuava a guardare in tralice Aura come se si aspettasse, ora di vederla svenire, ora di ritenerla responsabile di ciò che accadeva.

"Papà!"
La voce di Hkari giungeva dal corridoio esterno. Fei lo bloccò all'ingresso. "Non è il caso che tu stia qui." gli disse mentre lo lasciava alle cure di un cadetto con la direttiva di portalo al dormitorio e non farlo uscire per nessun motivo al modo.

*--*--*--*--*

L’effetto di Time Out intanto era scomparso e Leon sembrava di nuovo in grado di battersi. Ruben si scagliò su di lui con potenza e velocità. Il Cadetto parò pochi colpi e ne schivò qualcun altro. Solo il protect castato precedentemente gli permise di non rimanere trucidato della furia dei fendenti dell’avversario. Si ritrovò a terra. In bocca sentiva il sapore del sangue impastato alla polvere della Piana. Ruben lo sovrastava, guardandolo dall'alto in basso.

"Con quali abilità contavi di potermi uccidere Leon?" La voce di Ruben gli giunse intrisa di disprezzo e derisione.
Leon ebbe una reazione d'orgoglio, ma il suo tentativo di rialzarsi fu reso vano da una calcio sul petto che gli mozzò il fiato e lo fece crollare di nuovo a terra.
"Hai preso la tua decisione...seguire gli ordini...ed hai fallito. Adesso dipendi dalle scelte altrui."
La lama di Fast si mosse lesta a fianco dell'uomo a terra. Leon notò il movimento poco prima di percepire con l’udito il rumore lontano di uno sparo. Il proiettile deviato finì col conficcarsi nel terreno. Guardò Ruben negli occhi, sorpreso.

"Vedo che anche altri hanno preso la decisione di seguire gli ordini. Che ti aspettavi? Che alla fine rinunciasse per... affetto, o senso di complicità? Lei non ha ne l'uno ne l'altro. Ti conviene uscire velocemente dal campo visivo prima che Calien ricarichi l'arma."

Leon si rimise in piedi ma non fece cenno di volersene andare. Voleva solo ridurre Ruben in pezzetti minuscoli, ma non per gli ordini ricevuti o per la paura di morire se non avesse seguito tali ordini. Il disprezzo e l'arroganza di Ruben lo rendevano meritevole di una morta lenta e dolorosamente atroce. Se Leon si fosse rimesso a combattere probabilmente avrebbe fallito di nuovo nel suo intento, ma ...

"Cadetto Rayearth, abbandona il combattimento e ritirati."

La voce era quella di Raistlin che era comparso come dal nulla nella zona calda della Piana.
Il Cadetto rimase immobile per qualche secondo, ovviamente combattuto tra obbedire all’anziano e il desiderio di vendetta su Ruben.

"E' un ordine." specificò Raistlin.
Seppur riluttante Leon fece qualche passo all'indietro senza smettere di guardare Ruben negli occhi. L'incurvatura malevola delle labbra del'ex preside gli fece ribollire d'odio lo stomaco.
“Avrei dato qualsiasi cosa per essere presente quando incontrerai di nuovo Calien. Scommetto che sarà interessante.” Lo canzonò Ruben. Ma Leon riuscì a resistere alla tentazione; si voltò e si allontanò.


Ruben controllò Pip e Drizzt. Entrambi erano ancora a terra immobili ma sembravano aver beneficiato di qualche magia di rigenerativa da parte dello stesso Raistlin.
“Ho fatto loro un incantesimo per curarli e uno per immobilizzarli. Non avranno possibilità di disturbarci.” Specificò l’anziano.
“Gli hai solo assicurato un posto in prima fila allo spettacolo conclusivo.” Fece Ruben. “Sei pronto?” chiese.
“Lo sono.” Rispose prontamente l’altro. “E tu?”
Spoiler
Nel caso ci fosse bisogno di dirlo, Raistlin e Ruben non sono disponibili al posting al momento. Anche Pip e Drizzt verranno mossi dai rispettivi utenti. :wink:
Chiedere scusa è un gesto che rafforza l'amicizia, chiarisce i dubbi,
è un rimedio contro l'odio, non è mai un segno di debolezza.
-
Romano Battaglia
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MIB
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Accettazione.

Messaggio da MIB »

Uno.

Quando il primo pugno lo raggiunse, Drizzt non riuscì a provare altro che confusione.

Due.

Un accenno di reazione. Poi un altro pugno.

Tre.

Una furia cieca lo invase. Provò a castare una qualche magia, ma la sua concentrazione venne immediatamente interrotta.

Quattro.

Rabbia. Rabbia pura e impotente.

Cinque.

Disperazione. Era alla completa mercé dell’avversario.

Sei.

Era frastornato. Iniziava a non sentire nemmeno più il dolore.

Sette.

Perse i sensi.

* * *

Uno.

Quando il primo pugno, freddo ed implacabile, raggiunse Drizzt, Pip capì il significato della parola disillusione.

Due.

"Ruben, cosa stai facendo?"

Tre.

Ingenuità. Che qualcosa fermasse Ruben. Che qualcuno intervenisse, salvando Drizzt. Ma non accadde nulla.

Quattro.

Tremenda voglia di spaccargli la faccia. Una furia atavica cercava di fuoriuscire dal corpo immobile di Pip.

Cinque.

"Fermati. Ti supplico, fermati."

Sei.

Davanti a lui, Pip vide il dolore. Lo sentì su se stesso, mentre Drizzt non sentiva più niente.

Sette.

Il drow aveva chiuso gli occhi, inerme. Pip urlò.

Otto.

Lo zigomo dell’amico scricchiolò. "Ruben.. No.."

* * *

Due amici, immobili, di fronte ad uno schermo immenso, dove stava avendo atto il dramma. Due amici, immobili, che non potevano distogliere lo sguardo. Come al cinema. Ma al cinema, il sangue è un trucco. Al cinema, quello seduto di fianco a te non ha la faccia sfondata. Al cinema, se lo spettacolo non ci piace possiamo sempre andarcene.

Drizzt aveva appena ripreso i sensi. Ci mise qualche attimo a ricostruire gli ultimi eventi. Vide Raistlin di fronte a sé, e Ruben. La collera iniziò a salire, di pari passo con il dolore. Anzi, essa si nutriva del dolore. Voleva alzarsi. Voleva spaccagli la faccia. Ma non poteva. Poteva muovere solo occhi e palpebre. Cercò Pip con lo sguardo. Lo trovò al suo fianco. Lui era lì, come al solito. Era Ruben a trovarsi al posto sbagliato.

Pip era di nuovo immobilizzato. Prima per colpa di Ruben, ora di Raistlin. Un'altra persona che, sentiva, aveva tradito la sua fiducia. Ma, Ruben, non l'aveva solo tradita. L'aveva distrutta, l'aveva stuprata. L'aveva sgozzata davanti ai suoi occhi. Si voltò, vedendo che Drizzt aveva ripreso i sensi. Sembrava stare meglio, almeno esteriormente. Avevano combattuto fianco a fianco molte battaglie, vincendole. Ora, erano fianco a fianco nelle sabbie mobili. E stavano affondando.

Giravano molte leggende su Raistlin. Ma nessuno dei presenti aveva mai avuto l'occasione di assistere ad un combattimento in cui avesse preso parte. Si diceva che avesse esplorato i meandri più segreti della magia, che controllasse alla perfezione tutti gli elementi della Natura, che conoscesse arcani proibiti e dimenticati. Che fosse, Egli stesso, Magia.
Ma niente si avvicinava alla realtà.
Un Flare micidiale si abbatté su Ruben. Tutti i presenti ebbero la certezza che posse finita, prima ancora di cominciare. Ma l'uomo ne uscì illeso.
Stavano uno davanti all'altro, fissandosi. Un fascio luminoso partì dal palmo di Ruben, deflesso senza indugio dall'Anziano, che rispose all'istante. Ingaggiarono, in quel momento, un duello magico espressione di straordinaria abilità.


La rabbia, anche se lentamente, stava scemando. Non c’era l’ombra di un perdono, certo. Non c’erano i presupposti. Il Ruben che conosceva probabilmente era morto molto tempo prima. Ne aveva avuto un’ultima, fugace visione durante il loro ultimo scontro, sull’Isola più vicina al Paradiso. Drizzt iniziò a chiedersi perché.
Perché Ruben l’avesse devastato, ma non ucciso.
Perché in quel momento stesse combattendo con Raistlin.
Perché i due volessero costringerli a guardare.
Perché lui stesso non riuscisse a chiudere gli occhi, dissociandosi da quel folle spettacolo.
Perché dovesse finire in quel modo.


Aveva cercato di parlare con Ruben, e aveva fallito.
Aveva provato a sconfiggere Ruben, e aveva fallito.
Ormai da tempo Pip si stava interrogando su quali fossero le motivazioni del comportamento di Ruben e quali i suoi obiettivi. Aveva sempre pensato, o forse sperato, che tutto si sarebbe risolto. Anche in quello, aveva fallito.
Ruben stava combattendo contro Raistlin in quello che sarebbe stato, probabilmente, uno scontro all'ultimo sangue. Il "male", Sagramor, contro il "bene", l'Anziano, l'Ordine dei Garden. Tutto come da copione.
Qualcosa in lui ancora si ribellava. Quella dannata fiamma non voleva spegnersi. Sotterrata da quintali di sabbia, ancora flebile scaldava una speranza tumefatta, come il volto di Drizzt.
Ma il limite era stato ormai superato. Negli attimi che avevano preceduto quel momento, Pip aveva cercato Ruben.
Non l'aveva trovato.
Perchè?

* * *

Compare.. Sono distrutto.

Lo so, Compare. Lo sono anche io.

Quando pensi che finirà?

La domanda non è quando. Ma come. E non so risponderti.

Non è come ce l'aspettavamo, eh? Ho sempre temuto la promessa che avevo fatto a Ruben, ma questo...

Se dovessi farlo, sarebbe più facile o più difficile da sopportare?

Non so nemmeno se sarò in grado di sopportarlo, in qualsiasi caso.

...vorresti che lo facessi per te?

No. E' peso un fardello che io e io solo devo portare. Non posso scaricarlo sulle spalle di qualcun altro, men che meno sulle tue. Se avessi accettato, l'avresti fatto?

Sì.

Io gli voglio ancora bene.

Io volevo bene a Ruben. Ma non riesco a vederlo più.

Forse è ora che il mio cuore accetti la verità.
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Ruben -.-
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Re: Garden

Messaggio da Ruben -.- »

Tutti a guardare. Il tempo si era come fermato mentre l'attenzione era concentrata su quei pochi metri quadrati di multiverso dove si stava scrivendo la fine di una storia e l'inizio, si sperava, di un'epoca.

Erano saltate fuori magie e poteri che alcuni non avevano mai neanche sentito menzionare. La cosa evidente era che Raistlin ne sapeva di più sull'argomento, era visibilmente più abile, astuto, potente.

Non ci potevano essere dubbi, non ci dovevano essere dubbi. E se pure la bilancia dello scontro rimase equilibrata per gran parte del tempo, sembrava volontà di Raistlin dimostrare al mondo che in quel momento li osservava, una chiara verità: era semplicemente il più grande mago di tutti i tempi.

Ecco perché sembra ancor più strano raccontare di come, ad un certo punto dello scontro, la lama di Ruben squarciò il petto di Raistlin. Sembra davvero paradossale raccontare di come l'Anziano abbia guardato con occhi sbarrati il suo avversario prima di accasciarsi a terra ansimante, col sangue che scorreva copioso dal suo addome verso terra. Lo sguardo di Ruben, accompagnato da un sorriso inquietante mentre si avvicinava a Raistlin, esprimeva l'esultanza per una vendetta compiuta, per una impresa riuscita. Ma il sorriso si spense e il rumore di uno sparo squarciò l'aria quieta della Piana.


Aura strinse convulsamente la spalliera della poltrona alla quale si era aggrappata mentre vedeva lo scontro all'interno del Garden. Fei non diede segni di disperazione o isterismo ma il suo volto controllato si rigò di fitte lacrime salate. Gli schermi del Rinoa's e del Garden supremo si oscurarono come se improvvisamente fosse mancato il segnale. In molti si precipitarono all'aperto, all'ingresso del garden o sull'ampia terrazza, per vedere dal vivo il destino di Ruben Shinra.


Fu come se un immenso chiodo gelido avesse trapassato Ruben da parte a parte. Il senso di freddo si propagò rapido per tutto il corpo, così che, quando la mancanza di forze lo costrinse ad inginocchiarsi al suolo, Ruben tramava da capo a piedi. Dietro di lui la figura di Pip, pistola alla mano e volto inespressivo aveva catalizzato l'attenzione di tutti. L'incantesimo posto dall'anziano sui due Commander si era infatti sciolto dopo il colpo mortale che aveva ricevuto. Pip si avvicinò a Ruben, la pistola puntata ancora su di lui. Quest'ultimo scivolò di lato ormai senza forze e si adagiò sul terreno con le gambe piegate in una strana angolatura. Un sorriso amaro fece capolino sulla sua bocca quando si accorse che la pistola che aveva fatto fuoco era la propria. Probabilmente gli era scivolata vicino a Pip e Drizzt durante lo scontro con Raistlin. Ma il sorriso amaro sparì subito. Ruben fissava il cielo incapace di incrociare lo sguardo di Pip, che ormai lo sovrastava, o di proferir parola. Giunsero altri due spari rabbiosi e rassegnati. Il volto di Ruben divenne immobile, gli occhi sgranati, ma non di sorpresa ne di paura, mentre l'ultimo respiro abbandonava il corpo dell'uomo che nel bene e nel male aveva segnato una parte della storia del Rinoa's Garden.


"Dovete andare via di qui. Alla svelta!"
La voce fece sobbalzare Pip che certo non si aspettava di vedere, voltandosi, l'anziana figura di Raistlin che si avvicinava zoppicando vistosamente. La grave ferita sanguinava ma l'anziano sembrava ancora in grado di reggersi in piedi sorretto da qualche magia curativa conosciuta solo a lui.

"Ho detto via di qui. Subito."
Pip lo guardava ottuso senza capire il perché di tanta urgenza. L'anziano parve comprenderne i dubbi.

"Come Ruben ti avrà detto, la potenza magica di natura spazio-temporale che faceva invecchiare il corpo di Ruben poteva avere effetti catastrofici se..."
"...se Ruben fosse perito di morte naturale." specificò il Commander. "Ma io l'ho ucciso. Ho fatto quello che dovevo!" disse con una punta di isteria.
"Nessuno mette in dubbio questo figliolo..." Raistlin ebbe una violenta crisi di tosse e dalla bocca fuoriusci abbondante sangue. Ripresosi con uno sforzo immane proseguì. "Ma Ruben aveva assorbito poteri anomali durante la sua scomparsa. Non sappiamo come ma... se i miei occhi non mi ingannano questo deve aver influito sulla capacità del suo corpo di smaltire il potere magico anche in caso di morte prematura."

Pip si girò e, con un brivido, notò che il corpo di Ruben brillava di una luce sinistra che sembrava aumentare sempre più.

"Recupera il Commander Do' Urden e allontanatevi da qui. Ordina a tutti quelli presenti nella Piana di ritirarsi all'interno del Gerden. Io farò ciò che il mio corpo debole mi permetterà per limitare i danni."

"Ma lei è debole! Potrebbe morire!" obiettò Pip.
Raistin gli scoccò uno sguardo intenso e gli fece un sorriso. "Ero preparato anche a questo."

Con riluttanza Pip si allontanò, lanciando un ultimo sguardo verso quello che era stato un buon amico per l'ultima volta. L'immagine del suo corpo, piegato in quella strana angolatura, con gli occhi fissi verso il nulla, non era certo l'ultima che avrebbe voluto imprimere nella sua memoria.
Si precipitò verso Drizzt. Gli passò il braccio sotto l'ascella cingendolo con forza mentre lo aiutava a reggersi in piedi.
"Compare, dobbiamo andare via di qui. Forza!"
"Che succede?..."
"Te lo spiego dopo. Adesso non abbiamo tempo."

Con estrema fatica i due si diressero, col passo più veloce che riuscirono a mettere assieme, verso il Garden.

"Via di qui, tutti quanti. E' pericoloso! Ripiegate all'interno della struttura! Tutti dentro, veloci!"

Molti avevano appena varcato la soglia dell'ingresso quando una luce abbagliante parve irradiare dal cadavere di Ruben. L'aere attorno sembrava liquefarsi come in balia di un violento incendio. Ma qualcosa sembrava impedire a quella forza sconosciuta di espandersi maggiormente. Raistlin sembrava concentrato al massimo per cercare di contenere l'energia sprigionata.

Tutti corsero ai monitor, che nel frattempo avevano ripreso a funzionare.

Ogni tanto, quella forza sembrava prendere il sopravvento, ma Raistlin facendo ampi e veloci gesti con le mani riacquistava immediatamente il controllo. Sembrò durare un'eternità. Poi ad un certo punto qualcosa come una violenta esplosione investì la Piana; Il Garden ebbe un forte scossone e Raistlin fu sbalzato violentemente all'indietro. Il cadavere di Ruben aveva ceduto, rilasciando un enorme potere magico in parte assorbito in parte neutralizzato da Raistlin. Una quantità incalcolabile di lunioli si disperse nell'aria.

Molti tirarono un sospiro di sollievo. Altri sembravano incapaci di decidere che fare o che emozioni provare.

"Aspetta qui."

Pip lasciò il compare in compagnia dello staff medico del garden e si precipitò fuori verso l'anziano. Respirava ancora.

"Resista. Chiamo i soccorsi."
"Quando la morte sta per sopraggiungere, puoi solo cercare di guadagnare qualche attimo in più su questa terra." disse in preda ad una crisi di tosse. "Mi sono già giocato la mia possibilità, ragazzo." concluse stringendo forte l'avambraccio dello sciamano.
I soccorsi giunsero quando ormai era troppo tardi. Anche Raistlin aveva terminato la sua esistenza su questo mondo, ma l'aveva fatto in modo glorioso: salvando le vite di molti SeeD e Cadetti ed evitando una calamità di immani proporzioni.

Molti, nei giorni che seguirono, non riuscirono a togliersi di dosso la sensazione di disagio dovuta al riconoscere come alla fine di tutto, non era stato possibile capire le motivazioni che avevano spinto Ruben a fare tanto.
Se le avessero sapute non è detto che le avrebbero trovate soddisfacenti, ma l'ignoranza sembrava ora decisamente peggio. Lasciava il dubbio, che come un tarlo rosicchiava il ricordo di ciò che di buono Ruben aveva mostrato nel corso di tanti anni ai vertici del Garden di Rinoa.

Come spesso, troppo spesso, accade ... ciò che di male vien fatto è mille volte più facile da ricordare.
Chiedere scusa è un gesto che rafforza l'amicizia, chiarisce i dubbi,
è un rimedio contro l'odio, non è mai un segno di debolezza.
-
Romano Battaglia
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Re: Garden

Messaggio da Pip :> »

BAM.






BAM.








BAM!!!!!



Erano passati due giorni.

Nel Garden l'aria che si respirava non era quella dei giorni di festa. Né quella dei giorni di vittoria. Sebbene Ruben fosse stato sconfitto, pagando il caro prezzo della morte dell'Anziano Raistlin, in pochi avevano voglia di festeggiare. Tutti sentivano che qualcosa non quadrava. Le motivazioni dell'ex-Preside rimanevano oscure, forse sepolte per sempre insieme al suo corpo rinnegato dall'Ordine e privato di tutti gli onori riservati ai meritevoli soldati che periscono in combattimento.
Ruben non era più un Preside dell'Ordine, non era più un SeeD Commander; aveva smesso di esserlo molto tempo prima. E l'Ordine aveva dimenticato in fretta i servigi resi in tanti anni di onorata carriera.

Perchè, perchè è successo?



BAM.





BAM.







BAM!!!!!



Pip scosse la testa, cercando di scacciare quelle dannate immagini che lo stavano tormentando da quando aveva ucciso Ruben.
Infine, aveva adempiuto la sua missione. Non appena avuta la propria occasione, senza tentennare, il Commander aveva sparato a sangue freddo al suo amico, tre colpi come sentenze, che avevano decretato la fine della sua vita.

Come concordato.

Tuttavia, non esattamente nel modo che aveva previsto. Aveva ucciso Sagramor, nemico dell'Ordine e dell'intero Multiverso. Non Ruben, stimato Preside e valoroso SeeD Commander. La sua memoria era compromessa, infangata. Corrotta.

Drizzt: Come stai?
Pip: Non bene.
Drizzt: Ce la farai?
Pip: Ho bisogno di tempo per me stesso.
Drizzt: Vai.
Pip: I traumi di Reimse Mòr, Ruben..
Drizzt: Coraggio.

Prese un Jumper e tre giorni di permesso. Si sarebbe diretto a Madain sari, in contemplazione. Doveva affrontare le sue paure ed accettare che Ruben, suo mentore e grande amico, aveva attentato alla loro vita ed era stato ucciso da lui stesso.




BAM.





BAM.







BAM!!!!!


**********

Nello studio di Drizzt, il telefono squillò.

Drizzt: Pronto.
???: Preside Drizzt Do Urden?
Drizzt: Si. Chi parla?
???: Sono l'Anziano Rinoa.
Drizzt: Buongiorno, signorina Rinoa. Come posso esservi utile?
Rinoa: Dobbiamo parlare di questioni di grande importanza. La morte di Ruben.. No, ne parleremo meglio a voce. Fra una settimana, si terrà a Lindblum una Sagra speciale, organizzata dall'Ordine dei Garden. Ci sarà l'intero Consiglio degli Anziani ed è richiesta la tua presenza e quella di Philip Phoenix.
Drizzt: Cos'è successo?
Rinoa: A fra una settimana.

...Tututu.

Qualcosa iniziò a farsi largo nella mente di Drizzt. Un pensiero, un'intuizione, sfuggevole come un piumino trasportato dal vento. Dentro di sé, sentì che per il Garden di Rinoa qualcosa stava per cambiare profondamente.
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Re: Garden

Messaggio da RinaYeah »

-Quindi l'es Preside della struttura ha mandato il Garden in un'altra struttura, ha messo in ginocchio l'Ordine, e adesso è morto insieme al vecchio che ha sostituito Pippino e Drizzt, ho capito bene-
-Si-
-E allora perchè siete tutti depressi. Abbiamo vinto, no? È ora di festeggiare-
Era si e no la decima volta che ripetevo quella frase in più o meno due giorni.
-Non credo sarebbe una buona idea-
-Perchè, Recks?-
-Pip, Drizzt e Aura hanno perso una figura importante, e poi questa storia ha un chè di inconcluso-
-Allora una festa è quello che ci vuole per risollevare il morale di tutti-
-Anche se la organizzeresti, nessuno verrebbe-
-Che musoni-
-Rina!-
-È la verità!-
-Ma prova a metterti nei loro panni: come ti sentiresti se qualcuno a cui tieni morirebbe?-
Un lieve dolore si accese nel mio petto.
-Non... Non lo so...-
-Se non lo sai, come credi di poter commentare il loro stato d'animo-
-Io...-
-Non credevo potessi essere così insensibile-
-No... Io...-
Abbasso lo sguardo, mentre mille ricordi riaffiorano nella mia mente. Rivedo i volti delle persone che ho voluto bene, e che ho visto morire. Una lacrima scende lungo la mia guancia, poi scuoto la testa e corro via, mentre dietro di me Recks urla il mio nome.
Attraverso con foga i corridoi, urtando i passanti senza fermarmi, mentre altre calde lacrime rigano il mio volto.
Entro nella mia stanza e mi abbandono ad un pianto pieno di dolore, ricordando ciò che da molto tempo avevo desiderato dimenticare: la mia pena.
La chiave fa due giri nella toppa, poi mi corico sul letto e mi abbandono al sonno.
L'oblio dell'incoscio lentamente si colora, mostrandomi scene dei miei primi anni vissuti su Ivalice. Le corse nel deserto, le passeggiate nelle piazze, il mio primo amore, gli scherzi e le risate. Poi, lentamente, i volti delle persone cambiano, invecchiano, ed infine spariscono; tutti tranne uno: il mio.
Lo vedo trasfigurato dal dolore, dall'impossibilità di condividere l'eternità con nessuno, dalla consapevolezza della mia punizione.
Poi la decisione che mi cambiò completamente. Divenni odiabile, vanitosa e altezzosa come solo una dea può essere. Concentrai la mia vita sulla vendetta, cercando di evitare qualsiasi legame col mondo. La mia vita andava bene, finchè non mi ritrovai al Garden. Appena misi piede nella struttura, sentì che sarebbe stato diverso, e non avrei potuto fare nulla per evitarlo. Lentamente persi la maschera da dea che mi ero creata, dimenticai la mia vendetta e la mia punizione. Avevo cominciato a credere di poter essere diversa, ma mi sbagliavo, e la cascata di ricordi che le parole di Recks hanno liberato ne è la dimostrazione.
Mi svegliai di soprassalto qualche ora dopo. Credevo di aver sentito una voce. Mi alzai, mi pulì la faccia ed uscì dalla camera.
Mi diressi nella presidenza, bussai ed entrai.
-Preside, avrei bisogno di un paio di giorni di licenza, vorrei tornare a Rabanastre-
-Va bene, licenza accordata. Hai bisogno di uno Jumper?-
-Si, grazie-
Spoiler
Master, a voi va bene se Rina va su Ivalice?
Recks, perdonami se ho usato male il tuo pg, ma credo fosse l'unico che potesse essermi utile.
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Tre

Messaggio da Aura »

Morto.
Con sole tre pallottole.
Una. Due. Tre. Non una, ma ben tre.
Tre come gli Arcangeli del Paradiso. Tre come i demoni più importanti dell'Inferno. Tre come le pallottole sparate con un solo movimento di dita. Una singola mira, tre pallottole.
Una. Due. Tre. Non una, ma tre.
Tre come i Seed Commander del Garden. Tre come le sedute effettuate dallo psicologo. Tre come le pallottole sparate da Pip. Era bastato un solo sguardo, un solo dito premuto sul grilletto della pistola, un solo attimo e tre pallottole.
Una. Due. Tre. Non una, tre.
Tre come i battiti del cuore persi in quel frangente. Tre come i respiri bloccati a mezza gola. Tre come le volte in cui aveva pronunciato il suo nome. Un solo battito di ciglia e tre pallottole.
Una. Due. Tre. Non una.
Tre.

- Capisco benissimo il suo disagio - la voce calma di Strauss riempì la stanza, fredda e chiara come la neve. Aura si sentì gelare sulla sua poltrona, sguardo rivolto alle mani posate in grembo e le labbra asciutte. L'uomo puntò i piedi, poi accavallò le gambe. Scrisse qualcosa nella cartella del paziente, la ragazza non seppe mai quali parole uscirono dalla penna.
- Per lei Ruben era una figura molto importante.
- Sì - non disse altro, la lingua si rifiutava di muoversi ulteriormente contro i denti.
- Quanto importante però non ne abbiamo parlato.
La ragazza si strinse nelle spalle, le dita tremanti si sforzarono di lasciar andare il tessuto dei pantaloni. Gli occhi si posarono sulla pianta assetata che stava in un angolo della sala, unico tocco di colore in quel mondo monocromatico fra il nero ed il bianco. Una vetrata che occupava la maggior parte della parete era l'unico passaggio al mondo esterno, oltre la porta che conduceva solamente ad una nuova dimensione del dolore. Nonostante odiasse da sempre gli psicologi, in quel momento non volle lasciare la poltrona e tornare alla realtà. Le piaceva la finzione, si sentiva sicura lì dentro.
Strauss sospirò - Abbiamo ancora sei sedute, c'è tutto il tempo per parlare di lui. Così facendo potrei aiutarla a superare il momento. Ma lei deve parlarmi. Non importa quanto impiegherà, ho tutta la giornata se serve. Sono qui apposta per aiutarla.
Aura scosse impercettibilmente il capo - E di cosa dovrei parlare? Della promessa che gli ho fatto e che non sono riuscita a mantenere? Della sua partenza? Della sua scelta di morire per mano di...
Non riuscì a completare la frase, le faceva male anche solo il nome del suo assassino. L'uomo si accollò quest'amara pillola.
- Philip? - alcuna emozione trasparì dalla sua voce. Era il suo lavoro: mai lasciarsi coinvolgere emotivamente dai drammi dei pazienti. Mantenere il distacco, la sola regola che uno psicologo doveva in ogni caso seguire qualsiasi cosa accada.
La Commander digrignò i denti. Strauss continuò dopo una leggera occhiata ai suoi appunti.
- Philip è un suo amico. Un fratello, da quanto mi raccontò la scorsa volta. Non crede che abbia fatto male anche a lui un gesto come quello di uccidere una vecchia conoscenza così legata a voi?
- Ha fatto male a tutti, ne sono sicura.
- A voi tre più di tutti. Avete bisogno l'uno dell'altro per superare il momento.
Lei non rispose. Fissò la pianta nell'angolo far cadere un'altra foglia.
- Lo odi?
- No - fu troppo secco per essere una bugia. Ma era la verità: Aura non odiava Pip per ciò che aveva fatto. Odiava solo quelle tre pallottole nella schiena di Ruben.
Lo psicologo scrisse ancora nella cartella - Allora cosa provi?
- Non lo so. Voglio bene a Pip, per me è come un fratello.
- Anche Drizzt? C'era anche lui a combattere contro Ruben.
- Per favore, non nomini il suo nome con una tale leggerezza.
- Le fa male, lo so. Ma risponda alla domanda che le ho fatto. Vuole bene anche a Drizzt?
Aura esitò solo un istante - Voglio bene anche a lui.
- E crede che loro due vogliano bene a lei?
- Non lo so. Oramai non sono più sicura di nulla.
- E per quale motivo? - forzò Strauss.
Lei sospirò - Una per una le persone intorno a me spariscono. O muoiono. O rimangono ferite.
- Lei si sente responsabile di ciò perchè è il medico di questa struttura, ho ragione?
Non ci fu bisogno di rispondere. L'uomo conosceva la mente di Aura più di chiunque in quel momento, sapeva esattamente cosa avrebbe detto. Prese la cartella e la lasciò cadere sul pavimento.
- La sua cartella clinica è caduta. Pensa che sia colpa sua?
- L'ha fatta cadere per dimostrarmi il contrario. In un modo o nell'altro è una conseguenza per ciò che ho detto o fatto. Quindi...
- No - L'uomo si tolse gli occhiali, poggiandoli sul tavolino vicino alla sua poltrona - La scelta di far cadere quei fogli è stata mia, indipendentemente dal fatto che sia condizionata da lei o da qualcun'altro. Se la cartella è per terra, è colpa mia che non l'ho tenuta stretta in mano.
Aura non ne fu molto sicura.
- Signorina Aura, non può tenere sotto controllo tutto ciò che le accade intorno. Ciò che è successo ai suoi amici, alla figura per lei più importante è solo una conseguenza delle scelte di tutti. Principalmente delle scelte fatte da colui che considerava un padre.
- Piuma è mio padre.
- Intendo un padre umano, come lei. Per questo vedeva Ruben in tale modo, perchè era un essere umano. Non un drago. Principalmente lei non ha mai conosciuto i suoi genitori e quando è giunta qui il suo istinto di ricerca di una figura paterna l'ha portata ad affezionarsi così tanto a Ruben. E le scelte che lui ha fatto non devono gravare su di lei come una colpa.
La Commander si morse un labbro, il cuore pareva esploderle nel petto.
- Ma se avessi mantenuto la promessa, se avessi cercato una cura lui...
- Sarebbe morto ugualmente - la interruppe lo psicologo - Lei deve imparare che non esiste una seconda soluzione a tutti i problemi. Prenda come esempio le equazioni matematiche: alcune portano più di un risultato, altre ne ammettono soltanto uno. In questa equazione che riguardava Ruben, il risultato era uno solo. Qualsiasi metodo lei avesse provato per risolverla, il risultato non sarebbe mai stato giusto.
L'orologio a cucu segnò la fine della seduta. Il gracchiare dell'uccellino colorò la stanza di un'atmosfera cupe ma tranquilla, con una nota allegra che dopo qualche secondo svanì come fumo fra le dita. L'uomo riprese gli occhiali dal tavolino e li inforcò con aria assente, recuperò poi la cartella della paziente da terra e scrisse le ultime righe.
"Principio di co-dipendenza affettiva. Nota: ricerca di una persona a cui appoggiarsi e prendersi cura, allontanamento da sè per i forti senti di colpa".
- Per oggi abbiamo finito - concluse - Si ricordi di ciò che abbiamo parlato riguardo la sua nuova condizione.
- Sì - Aura si alzò dalla poltrona ancora titubante - Gli esercizi, lo so.
- Questa volta li faccia sul serio o non migliorerà mai. Attualmente sta attraversando, come i suoi amici, una situazione tragica. Si faccia aiutare dagli altri, aiuti lei stessa i suoi amici a superare il momento. Cerchi di ritrovare il motivo per il quale è diventata il medico qui.
- Certo.
- Respiri profondi. Un passo alla volta tutto si risolverà. E si ricordi di quel combattimento. Non lo posticipi se questa persona può aiutarla a sfogarsi di tutta la frustrazione che ha in corpo.
La porta si chiuse. Il mondo del dolore tornò a brancarle il cuore. Serrò le labbra incapace di parlare ulteriormente, camminando piano lungo il corridoio che portava all'infermeria. Ancora pochi passi ed avrebbe indossato di nuovo il suo camice pulito, lavato e stirato come da tempo non osava fare. Frozen si era sempre accollato questo compito finchè ella non fosse stata in grado di riacquistare un minimo di lucidità. Non sarebbe mai riuscita a ringraziarlo totalmente, gli era grata per ciò che aveva fatto e stava facendo per tirarla su di morale. Peccato solo che lei non fosse molto aperta a quel cambiamento.
Tutto stava mutando, Ruben era solo un nodo nella grande matassa che si stava pian piano riavvolgendo su se stessa. Il filo si era spiegato, tirato e riannodato di nuovo per il poter essere districato un'altra volta. Aura strizzò gli occhi sentendoli dolere per la mancata lubrificazione. Non voleva parlare con nessuno. Anche se la sua voce c'era ancora, lei non aveva intenzione di aprir bocca con nessuno, soprattutto con Pip. Non lo odiava, certo, ma quelle tre pallottole le facevano male. Poteva sentirle sulla sua pelle, sotto la carne, dentro la testa come bruchi che, un morso alla volta, si facevano largo nel suo cervello. Mastica mastica...
Tre pallottole.
Una. Due. Tre. Non una, tre.
Tre fori. Tre sospiri. Tre pallottole. Tre morti, una in successione all'altra.
Era morto Raistlin. Tutti l'avrebbero compianto per il suo coraggio, la sua volontà, la sua forza.
Era morto Ruben. Chi l'avrebbe compianto? Fei, Hiraki? Il Garden che fino a giorni prima lo decretava come un nemico pericoloso?
La stessa Aura sentiva di essere morta con lui. Non sapeva se per gli altri poteva dirsi lo stesso discorso, ma la cosa certa era che lei aveva perso per la seconda volta un padre. Non naturale, ma comunque un padre. Un fratello. Un amico.
Una pallottola per ognuno di loro. Ora comprendeva.
Una per il padre. Una per il fratello. Una per l'amico.
Una. Due. Tre. Non una pallottola, ma tre.
Tre.
Per tre volte lei stessa era morta.
Spoiler
Sono tornata! Scusate il periodo di assenza e scusate anche se ci sono degli errori nel post a livello di trama. Non ho ancora letto le pagine... Ad ogni modo sono di nuovo qui :)
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Ruben -.-
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Re: Garden

Messaggio da Ruben -.- »

"Questioni di grande importanza"; "La morte di Ruben"; "Ci sarà l'intero consiglio degli Anziani" ...
Espressioni che non lasciavano presagire nulla di buono. Cosa volevano? A detta di Drizzt il tono dell'Anziana Rinoa era solenne. Si trattava forse di difendersi da qualche accusa ridicola? Tutta la calma e il controllo che Pip era riuscito a mettere assieme durante il suo breve soggiorno nella città degli sciamani si era volatilizzata alla notizia che Drizzt gli aveva riportato. Perché quelli del garden supremo continuavano a voler mettere le dita nella piaga quando l'unico desiderio di Pip, Drizzt, Aura ed altri ancora era quello di dimenticare in fretta Ruben e tutto ciò che di misterioso aleggiasse intorno alla sua figura?

Cid aveva messo a disposizione una stanza appartata del suo imponente castello. La città era in fermento, sovraffollata di partecipanti alla sagra, esponenti di alto rango, SeeD e persone delle specie più varie. Il lanciere all'ingresso del castello salutò solennemente Pip e Drizzt e li scortò nella sala al piano superiore della struttura. Cid, l'Anziano Rinoa Heartilly e il Comandante Commander Adrian King li attendevano conversando amabilmente tra un bicchiere di vino e l'altro. Quando anche i due Commander furono entrati in stanza, Cid si congedò con la sua vocina sottile lasciando i quattro da soli.

"Abbiamo preferito vederci qua piuttosto che al Garden perchè il castello e il duca ci garantiscono una certa privacy, rispetto all"ipertecnologico Garden strapieno di telecamere e sistemi di sicurezza." cominciò Rinoa.
"Avevo capito che ci saremmo riuniti con l'intero Consiglio degli anziani." obiettò Drizzt.
"Ogni cosa a suo tempo. Abbiamo delle informazioni importanti delle quali dobbiamo mettervi al corrente." Rinoa face una pausa imbarazzata. Era evidente che non riuscisse a decidersi da cosa cominciare. Drizzt decise di venirle in aiuto.
"Al telefono ha detto che si trattava della morte di Ruben."
"La morte di Ruben è di certo il punto centrale di tutto, ma credo che il miglior punto di partenza sia avvisarvi che il Rinoa's Garden con il suo personale e l'intera struttura verrà presto dichiarato indipendente dall'Ordine dei Garden."

Pip e Drizzt si guardarono in faccia. Indipendenza... Ai due parve subito chiaro che l'Anziano stesse esponendo un pesce d'Aprile anticipato di pessimo gusto. Fissarono Rinoa a lungo e conclusero che il suo sguardo era fin troppo comprensivo perché si trattasse di uno scherzo.

"Perché l'Ordine dei Garden dovrebbe voler rinunciare all'edificio che rappresenta il fiore all'occhiello della flotta dell'Ordine e tutte le sue preziose peculiari caratteristiche?" chiese Pip perplesso.
"L'indipendenza del Garden di Rinoa è la parte centrale dell'accordo che assieme a Raistlin e ad altri anziani del Consiglio ho stipulato con Ruben prima che morisse." specificò Rinoa.

Fu come se, dopo interi giorni a cercare di alzare un muro di indifferenza nei confronti di colui che aveva con le proprie azioni tradito la loro fiducia, uno strappo improvviso di speranza avesse di nuovo messo tutto in discussione. Come si erano contattate le parti? Cosa prevedeva questo accordo? E com'era coinvolto Raistlin poi?

Pip era troppo sconcertato per proferir parola, così Drizzt espresse a parole i pensieri di entrambi.
"Lei parla di un ... accordo con Ruben. Noi sappiamo fin troppo poco degli ultimi giorni del soggetto in questione. Vi saremmo molto grati se ci esponeste i fatti in modo chiaro e sincero."
"E' vostro diritto sapere la verità. Era anche desiderio di Ruben che voi due veniste informati, ma solo a posteriori, delle reali intenzioni del vostro amico."
A quelle ultime parole Pip si mosse inquieto sulla sedia. Non era sicuro di voler sentire Ruben definito "vostro amico".

"Questa storia inizia con alcune scelte infelici dell'anziano Raistlin. L'Ordine dei Garden sta passando in questi tempi, probabilmente il momento più buio della sua storia. Me ne sono resa colpevolmente conto troppo tardi per poter agire apertamente. Le lobby di potere che si sono venute a creare all'interno del consiglio hanno provocato prima sottili divisioni e poi vere e proprie spaccature all'interno del suo sistema politico ed organizzativo. La preservazione della propria reputazione è diventata un'ossessione per la maggioranza del Consiglio degli anziani fin'anche a sorpassare la preservazione della pace nei mondi quale scopo primario e originale dell'Ordine dei Garden. Era vivo desiderio dell'Anziano Raistlin rimediare a questo stato di cose e riportare, perdonate il gioco di parole, ordine nell'Ordine. Ma come ho già detto, anche il più potente e saggio fra i maghi prende scelte sbagliate e compie azioni avventate che finisco per coinvolgere persone innocenti. Tuttavia parlare del rapporto che intercorreva tra Raistlin e Ruben non c'è di nessuna utilità in questo frang..."
"Si tratta di Reimse Mor non è così?" Pip sembrava trattenere a stento la propria furia.
"Non solo." ammise Rinoa, ormai consapevole che negare non sarebbe servito a nulla. "Ma ci sono altre cose di natura personale che..."
"Natura personale??!" sbottò Pip furibondo. "Noi abbiamo perso i nostri compagni in quelle terre maledette! Lo vada a dire ai familiari di quei caduti che è -una cosa personale-! Abbiamo il diritto di sapere di chi è la responsabilità delle tragedie che hanno segnato me, Aura, Drizzt e tutto l'organico del Garden!"
"La prego di moderare i toni Commander. Pur se a breve lei non sarà più sotto il comando dell'Ordine, mi tratti col rispetto dovuto al mio grado!" replicò Rinoa adesso un po altera. Pip accavallò le gambe e incrociò le braccia in un gesto nervoso, ma lasciò il suo sguardo corrucciato piantato sul volto dell'Anziano.
"Raistlin ha pagato con la vita quella scelta infelice. Posso comunque assicurarvi che non era desiderio dell'Anziano che voi soffriste ciò che avete sofferto." continuò tornando ad un tono più pacato. "Ne è rimasto tormentato per molto tempo."
Seguì un attimo di silenzio nel quale Rinoa fissò intensamente Pip, il quale aveva imbastito un'espressione tipo "Bell'affare!"
"Tornando al nostro discorso e al motivo principale per il quale siamo qua, vi dirò che le scelte sbagliate di Raistlin portarono Ruben allo squilibrio mentale che lo indusse in seguito ad impersonare Sagramor, nemico giurato dell'Ordine dei Garden.
Per quanto la storia della sindrome di Strife sia ritenuta dai più una montatura, forse rimarrete colpiti nello scoprire che si tratta della pura verità. Molte delle azioni compiute da Ruben nei panni di Sagramor, però non possono essere imputate alla volontà di Ruben che aveva del tutto perso la propria lucidità. Le circostanze accadute ad Alexandria che lo fecero tornare in se, vi sono note.
Mentre tutti cercavamo di catturalo, Ruben ha raccolto molte informazioni su ciò che gli era successo e ciò che stava accadendo: verità che erano state insabbiate dall'Ordine, come vere e proprie sentenze di morte nei suoi e nei vostri confronti e tanto altro materiale che avrebbe rischiato di mandare all'aria il buon nome dell'Ordine dei Garden agli occhi della popolazione. Molti dei fatti che vennero a galla, e che io stessa ignoravo, erano ciò che aveva spinto Raistlin ad agire contro l'Ordine dei Garden. Tali fatti ci vennero sottoposti dallo stesso Ruben e..."

"Aspetta, aspetta, aspetta... vuole dirmi che Ruben vi ha ricattati??" esclamò Pip tra l'incredulo e il divertito.

"Bè...si. Neppure lui lo negò al momento. Tuttavia l'accordo che Ruben ci propose, come potete intuire a questo punto, era chiaro ed esplicito: avrebbe rinunciato alla sua vita e al suo onore in cambio dell'indipendenza del Garden di Rinoa. L'unica cosa che spinse gli anziani coinvolti ad accettare l'accordo, fu il fatto che Ruben aveva informazioni scottanti sull'Ordine. Informazioni che avrebbero potuto rovinare la nostra reputazione e mandare all'aria il sistema politico attuale. Ruben rinunciò a rendere pubbliche quelle informazioni se noi avessimo accettato di seguire il piano che aveva architettato."

"Cosa c'entra l'Anziano Raistlin in tutto questo?" chiese Drizzt sinceramente curioso.

"Ruben avrebbe dovuto fare la parte del cattivo, del traditore, del pazzo pericoloso che metteva a repentaglio la vita di tutti. Raistlin avrebbe dovuto impersonare l'eroe, il martire che si era battuto per la giustizia e che aveva sacrificato la propria vita per salvare quella di molti altri dal pericolo della catastrofe imminente."

Le immagini della luce accecante che aveva pervaso la Piana della bonaccia si formarono immediatamente nella mente di Pip e Drizzt facendo sorgere emozioni contrastanti.

"Cioè...era tutta una farsa?" chiese Drizzt sbigottito. In quel momento le ossa del volto gli fecere improvvisamente più male.

"Il pericolo era reale. Il dolore è stato reale. Il sacrificio di Ruben e Raistlin è stato reale. Lei chiede se era tutta una farsa...le risponderò di no. La circostanze erano state solo programmate perché andassero in un certo modo. Sapevamo che l'accordo che Ruben aveva fatto con lei, Commander Phenix, riguardante la propria morte, l'avrebbe spinta all'azione." disse rivolta a Pip.

"Non capisco. Avrebbe potuto avvertirci... potevamo..."
"Non potevate. Lo spettacolo richiedeva attori inconsapevoli. La vostra sofferenza su quella piana, il sacrificio di Raistlin e Ruben ci permetteranno di creare una copertura valida e stabile per l'indipendenza del Garden."
"Che cosa avete in mente per giustificare davanti all'opinione pubblica la rinuncia alla struttura chiave dell'Ordine dei Garden?" chiese Pip curioso.
"Ruben aveva pensato anche a quello. Nel corso del tempo il Garden di Rinoa è stato... più o meno involontariamente... fonte di imbarazzo per l'Ordine dei Garden. L'ammutinamento e il tradimento di uno dei suoi vertici più rappresentativi sarà la goccia che farà traboccare il vaso della pazienza dell'Ordine."
"Non regge." obietto Drizzt. "La soluzione più logica non sarebbe stata quella di rinnovare l'organico e gli uomini alla guida del Rinoa's mantenendo il controllo diretto di una struttura così preziosa per noi? Ehm...voi?"
"Lei ha ragione Commander Do Urden. La sua obiezione spiega la presenza tra noi del Comandante King."

Adrian King prese parola con la sua profonda voce tranquillizzante.
"Quando Ruben ci contattò, ci suggerì anche la perfetta copertura a questo problema. L'Ordine insisterà per riavere pieno organico SeeD all'interno del Rinoa's, onde evitare il ripetersi di situazioni imbarazzanti. Ruben era un Commander in fondo. Noi ci opporremo ad un tale monopolio. Una struttura con un ruolo talmente centrale negli affari politici del multiverso non può avere esclusiva rappresentanza SeeD. Questo disaccordo porterà all'unica soluzione possibile..."
"Un terzo polo. Un ulteriore raggruppamento di potere. Diverremmo la terza forza politica del multiverso." si espresse pensieroso Drizzt.
"Esattamente. Ciò non implicherebbe necessariamente nei fatti un contrasto con le forze già esistenti, ma solo la libertà assoluta di prendere decisioni in armonia coi principi base che l'Ordine ha col tempo dimenticato." specificò l'anziano Heartilly. Il mio compito sarà quello di ripulire l'Ordine dei Garden dalle mele marce. Ruben lo auspicava. Glielo devo."

"I Commander saranno ben lieti di accompagnarvi e guidarvi in questo periodo di transizione." intervenne King. "Nonostante la separazione che si profila all'orizzonte, abbiamo la possibilità di lavorare per un vero rinnovamento e perseguire un obiettivo comune, l'obiettivo che fu dell'Ordine alla sua nascita e che agisce da forza motivante nel cuore di tutti presenti in questa stanza. Ci sono miriadi di cose tecniche da discutere e delineare. Il cammino sarà lungo e irto di ostacoli; chiunque agisca per secondi fini, si opporrà a questo cambiamento. Abbiamo comunque i numeri e le forza politica necessaria per portare avanti il lavoro iniziato con la morte di Ruben Shinra. So, quali sono i sentimenti che vi hanno roso in questi ultimi giorni. Tramutateli in gratitudine e voglia di fare. Agiamo prontamente per fare in modo che il sacrificio del vostro amico non sia vano."

I quattro ammutolirono improvvisi come se stessero siglando un muto accordo. Poco dopo Rinoa ruppe il silenzio.

"Mi spiace rompere l'idillio che il Comadante King è riuscito a mettere su." il commento era cinico, ma King ridacchiò lo stesso ben consapevole che aveva realmente esagerato. "Tuttavia DEVO ricordarvi che per fare in modo che il piano possa funzionare come si deve, la discrezione è fondamentale. Solo pochissime altre persone, a parte noi quattro, sanno cosa è successo veramente. Queste persone preferiscono aiutarci nel più totale anonimato. Ed io non posso criticare le loro scelte. Tuttavia nessun altro dovrà venire a conoscenza di ciò che è stato detto in questa stanza. Nessuno. Per espresso desiderio di Ruben stesso."

La mente di Pip volò immediatamente ad Aura. Aura distrutta da ciò che le era accaduto a Reimse Mor, Aura distrutta quando aveva creduto che Pip fosse morto, Aura distrutta ora che sapeva che Ruben era realmente morto. Aura distrutta perché non ne conosceva il reale movente.

La riunione fu sciolta. Per quanto alcuni dubbi erano rimasti nella mente dei due Commander, era innegabile che il loro cuore fosse più leggero, ora che erano venuti a sapere quelle importanti informazioni. Ma ulteriori problemi si intravedevano all'orizzonte. Questa indipendenza cambiava tutto. Consapevole del compito primario che avrebbe avuto assieme a Drizzt nel delineare il futuro del Garden di Rinoa, Pip non pote non chiedersi se fosse realmente pronto per tutto questo.
Chiedere scusa è un gesto che rafforza l'amicizia, chiarisce i dubbi,
è un rimedio contro l'odio, non è mai un segno di debolezza.
-
Romano Battaglia
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Re: Garden

Messaggio da Nightmare/dark sephirot »

Era una notte buia e tempestosa. All'improvviso esplose un Ruben.
Tutte le recenti vicende potevano essere riassunte in quella semplice asserzione. Nulla di più, nulla di meno. E Siegmeyer era lì, in piedi di fronte alla vetrata ad ammirare Lindblum, riflettendo sui recenti sviluppi.
Non c'era molta gente in giro per il garden, tutti avevano impegni personali o necessitavano di distrarsi; era il momento giusto per parlare con Calien.
Trovarla non fu difficile, in fondo da persone come lei puoi sempre aspettarti ciò che faranno, basta pensare alle scelte più logiche. Siegmeyer non fu prolisso, nè ricorse ad altre Anime, si limitò a un "Ti devo parlare." e si fece seguire in sala comandi, insonorizzata da Leon.
Non si dilungò in opinioni, chiacchiere di circostanza o altre cose che avrebbero semplicemente annoiato ulteriormente una già tediata Calien; si limitò a riferirle della chiamata ricevuta durante lo scontro imperversante sulla Piana e del suo contenuto.
Era stato messo al corrente da alcuni scienziati del garden, persone in diretto contatto con l'Ordine e con cui negli anni passati aveva già avuto rapporti, del probabile meeting ai vertici che sarebbe avvenuto (quello in corso nel castello) .
La giovane aveva già inteso le motivazioni, tuttavia il cadetto precisò che le informazioni erano arrivate a lui per due motivazioni cardini: in primis contattare direttamente Calien sarebbe stato molto più rischioso e in secondo luogo Siegmeyer stesso aveva un ruolo importante nei tempi a venire.
Questo perchè l'ordine del giorno del meeting, l'indipendenza del garden di Rinoa, era solo uno specchietto per le allodole! O meglio, una studiata manovra diversiva per risolvere una volta e per sempre tutti i problemi causati dalla struttura e le magagne con l'ordine stesso da essa generate.
"Penso sia inutile spiegarti le motivazioni: genocidi, scandali, varie ed eventuali, tutte situazioni generate dai Seed del Rinoa's. E recentemente ne siamo stati entrambi testimoni."
Calien non poteva smentire e non ne aveva tantomeno interesse, in fondo le sue manzioni non erano molto diverse; sempre un'informatrice rimaneva, solo che stavolta avrebbe agito in maniera più autonoma ma al contempo con direttive più ferree.
Leon l'avrebbe spalleggiata, almeno questa era l'ipotesi benchè non fossero più ordini restrittivi; passando a un organismo neutrale, pur come infiltrati dell'ordine, non erano comunque più soggetti alle direttive dell'ordine stesso.
Poteva essere un paradosso, ma proprio per questo il compito era affidato a loro due! Per peculiarità di combattimento e di analisi, nonchè il loro legame inscindibile con vari reparti dell'ordine.
Sarebbero stati il pulsante di autodistruzione, se fosse stato necessario avrebbero fatto implodere il garden dall'interno facendolo scoppiare come un fuoco d'artificio senza generare troppo mormorio.
Un lavoro pulito. E non avrebbero potuto in alcun modo impedir loro di portarlo a compimento, fosse stato necessario: un'intelletto superiore e un potenziale di combattimento infinito, nonchè un affiatamento apparentemente inesistente ma che solo chi ha condiviso la stessa sorte può vantare.
Siegmeyer finì di spiegare i dettagli a Calien, poi le mostrò una valigetta che aveva tenuto con se fino a quel momento; all'interno vi erano le spade di Ruben, ben sigillate.
Spoiler
I post complottistici non mi piacciono, ma era l'unico sistema (vista la svolta di trama) per non cestinare in un colpo solo i pg di Siegmeyer, Calien e Leon. Per la cronaca, Calien non so come la gestirà,ma Siegmeyer non azzarderà nulla; l'unica finalità del post è dare un motivo sensato (per quanto possibile) ai tre per restare, cosa che altrimenti sarebbe impossibile.
E' una *GROSSA* forzatura. Lo è stata anche questa trama. Amen, sperando di non dover fare un altro post del genere in futuro.
Ultima modifica di Nightmare/dark sephirot il 01 set 2013, 21:46, modificato 1 volta in totale.
Yuffie the ninja
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Messaggio da Yuffie the ninja »

Silenzio. Pace. Calma. Le parole perfette per descrivere la caffetteria prima che…
“Torno in pista, gente!!”.
Una pazza spalancò le porte ed entrò con passo fiero gridando a squarciagola ed attirando gli sguardi dei presenti Cadetti, SeeD e Commander. Persino la giovane Moguri che la accompagnava, pur avendone già viste tante da lei, rimase sconvolta. Chi era la pazza? Io, Midori Shigatsu.
Ultimamente non mi ero fatta vedere molto in giro, mi ero data all’addestramento per potermi rimettere in forma dopo una fase di stallo. La mia mira era finalmente tornata ai livelli di un tempo, ero ancora in grado di utilizzare le mie frecce incantate e… avevo ancora il mio stile da strillona.
“Un thè caldo e una brioche, per cortesia” chiesi alla cameriera al bancone, visibilmente perplessa dalla mia entrata in scena. Hurdy mi chiese come mi era saltato in mente di fare quella scenata.
“Stile, Hurdy. È il MIO stile. La gente deve capirlo. E per chi già mi conosceva, deve RICORDARLO. Punto. E poi, suvvia, non dirmi che pensavi che IO fossi diventata una ragazza seria, calma ed educata?”.
“Assolutamente no, non ci ho sperato neppure un secondo, kupò. Purtroppo i maleducati restano tali”. Non me la presi troppo, in fondo sapevo che mi avrebbe ripreso. Incredibile, ero con lei da mesi e ancora non mi ero abituata al fatto di essere sgridata da una Moguri. Pazzesco.
Presi la mia colazione ed andai a sedermi ad un tavolo. Poi pensai al luogo dove si trovava ora il Garden. Lindblum. Quella città mi riportò alla mente svariati ricordi passati…

Ricordai in un sol colpo la gita a Lindblum con i miei compagni, l’orrenda vista di Pip in preda a “disturbi da fagiolini di Erba Ghisal”, la sagra della caccia assieme a Terra e Stray, la vittoria come miglior squadra, l’incontro con Hurdy, la festa al castello…

“Prontoooo, mi senti, kupò?” un braccino di Moguri che sventolava davanti ai miei occhi mi riportò alla realtà.
“Come, scusa?”.
“Ti ho chiesto se parteciperai alla Sagra anche quest’anno”.
“Hmm… forse passerò…”.
“Tu, lasciare, kupò? Sei sicura di star bene?”.
“Nah, hai ragione, non sto bene per dire una cosa del genere! Certo che parteciperò, e darò il meglio di me!” dissi fiera scattando in piedi.
Finii in fretta la colazione ed andai ad allenarmi. La gara non sarebbe stata affatto facile quest’anno, e ne ero cosciente. Cominciai ad incoccare le dieci frecce una dopo l’altra, finchè non trovai la faretra vuota. Recuperai le frecce e ricominciai.

Una. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Tutte colpiscono il bersaglio. La settima non scocca e cade a terra. L’ottava non colpisce il bersaglio. La nona lo colpisce in un angolo. La decima è offuscata dai ricordi.
“Kupò, che ti succede?” mi chiese Hurdy.
Recuperai la settima freccia caduta a terra. La scoccai. Centrai il bersaglio, trapassandolo da parte a parte.
“Ripensavo ai miei amici. Sai, ne abbiamo passate tante insieme. Alcuni se ne sono andati, altri non ci sono più… Ma il loro ricordo sarà sempre con me! E vincerò per loro!” dissi determinata.
Posso vincere. E se vincerò, la mia vittoria sarà anche la vostra, amici.
Spoiler
Post scarno giusto per un rientro in pista… Da adesso, mi impegnerò nel ritornare alla continuità di un tempo, perciò (finalmente!) potrete capire chi sono e come mai ero iscritta al Garden pur non postando mai lol
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14ma Sagra della Caccia di Lindblum: Premio Miglior Squadra
Scheda Ningyou, maneggiare con cura

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Drizzt Do Urden
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Messaggi: 762
Iscritto il: 18 mar 2007, 22:21
Sesso: M
Località: Garden di Rinoa

Cambiamenti.

Messaggio da Drizzt Do Urden »

Superate le 70 pagine, è giunto il momento di chiudere questo topic e di aprirne uno nuovo. Ci vediamo dall'altra parte, inizia la "fase 2" :-D
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Drizzt&Pip / Vincitore della 5° Sagra di Lindblum!

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Alexandra Schwarzlight ha scritto:tu sei un caso a parte, sei la trollface scesa in terra.
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