Chiusi la porta alle mie spalle e rivolsi un cupo sguardo a vantaggio delle telecamere di sicurezza dalle quali ero certa che Sirius mi stesse osservando.
L'esca era stata gettata, ora era necessario restare ad osservare i suoi effetti; un'azione così pericolosa era l'unica alternativa potessi avere, l'Amministratore era una personalità scaltra e attenta e non aveva lasciato indizi a cui aggrapparmi. In effetti non avrei avuto motivi per sospettarlo, se non fosse stato per la sua scheda personale, una serie infinita di omissis ma al contempo un curriculum d'eccellenza durante il suo soggiorno al Rinoa. Troppo.
La decisione di presentarmi davanti a lui per mostrargli i documenti falsi, redatti appositamente per l'occasione, era stata vagliata in ogni sua alternativa e le prime battute mi avevano portato a scoprire totalmente il fianco o non avrei ottenuto nulla, se le mie intuizioni si fossero rivelate esatte non avrei dovuto far altro che aspettare.
Codec:
E' arrivata la documentazione richiesta |
Il messaggio mi distolse dalle riflessioni su Sirius. Invertii la direzione di marcia, rimandando il pranzo, e andai velocemente al mio computer. Digitai una serie di codici e dopo un breve ronzio da parte del ventilartore, sulla schermata comparve la foto di Cloud Strife; la sua cartella clinica sarebbe dovuta restare segreta ma visti gli ultimi risvolti era stato necessario smuovere le acque. Cancellai attentamente tutte le informazioni che non sarebbero dovute uscire dall'Ordine ma non prima di averle impresse nella mente, era sempre utile aver notizie esclusive, e stampai il fascicolo.
Trovai Aura nell'ambulatorio medico intenta a studiare una serie di fogli. Conoscendo la Commander, non mi sarei stupita se stesse studiando il caso di Ruben riprendendo vecchi documenti: in questo caso il mio "regalo" le avrebbe fatto piacere. Mi schiarii la gola e chiesi il permesso di entrare «Commander Lundor posso accomodarmi?»
La ragazza si voltò leggermente nella mia direzione e mi guardò con un'espressione che mi risultò indecifrabile, sorpresa, odio, tristezza, speranza? Era difficile comunicare con una persona tanto emotiva, non riuscivo a prevederne le reazioni, mi chiesi quindi se i documenti che avevo in mano le sarebbero stati di conforto, o l'avrebbero solo fatta dannare.
«Calien? Prego accomodati» mi osservò per un attimo «Hai bisogno di cure?»
«No, le mie funzioni vitali sono ottime e non ho bisogno di attenzioni mediche, ma la ringrazio»
«Sei migliorata -aggiunse una piccola pausa per lasciarmi il tempo di registrare quanto detto- un tempo avresti sciorinato anche tutti i tuoi parametri»
La osservai: criticava il mio modo di fare, o era davvero piacevolmente sorpresa? «Nel tempo passato assieme, Leon ha cercato di istruirmi su dei modi più colloquiali. Evidentemente non è stato un 'maledettissimo spreco di tempo, che potevo spendere per far di meglio', lo dovrò informare»
Aura si protese verso di me e portò il discorso sui binari giusti «Cosa volevi dirmi?»
«In realtà sono venuta ad affidarti questa documentazione. Ti avviso che alcune parti sono state omesse, l'Ordine non è disposto a mettere totalmente a nudo la vicenda» una verità per omettere un'altra verità, io sapevo perfettamente ogni riga «E' la cartella clinica di Strife e alcuni documenti sull'omonima sindrome»
Aura mi strappò i fogli di mano e lesse rapidamente le prime righe per controllare che avessi detto la verità
«Leggendo attentamente noterai che la sindrome che colpì Cloud fu estremamente più leggera di quanto non sia accaduto a Ruben, ma sopratutto potrai notare che ci sono tre condizioni essenziali perchè la sindrome attacchi»
«Leggerò tutta la documentazione con calma, ti dispiace anticiparmi qualcosa?»
«La prima condizione è che ci sia stata vicinanza tra i due soggetti, non si tratta solo di una vicinanza fisica ma di un vero e proprio rapporto di fiducia, o forse anche d'odio, ma su questo non ci sono indizi. La seconda è che sia intercorso un evento traumatico, come la morte di uno dei due, perchè nell'altro si sovrapponga la sua 'immagine'. La terza è una naturale vicinanza fisica nel momento dell'evento.»
Aura soppesò le mie parole e un velo di comprensione sembrò calarle sugli occhi. Quindi tra Ruben e Sagramor ci dev'essere stato un qualche tipo di rapporto talmente forte che un evento d'impatto li ha portati a sovrapporsi. «Qui leggo che Cloud rimase tanto shockato da sovrascrivere la propria presenza a quella di Zack nei ricordi che avevano in comune, ossia quelli della missione a Nibelheim. In pratica, Cloud crede di essere il First Class Soldier Cloud Strife (assumendo quindi il ruolo di Zack, ma mantenendo il proprio nome, i propri ricordi e la propria personalità) e amico di Sephiroth»
«Si è corretto. Per questo motivo credo che la sindrome che ha colpito Ruben sia stata ben più
interessante»
«Interessante?» Aura alzò un sopracciglio
"Dal punto di vista scientifico è terribilmente interessante come caso di studio. La sindrome si è evoluta in modo inaspettato e altrettante incerte sono le conseguenze. Se riuscirete a catturarlo è indubbio che verrà approfondit...» mi fermai di colpo nel notare che il corpo della Commander era preso da un evidente tremore, analizzai la discussione fino ad allora e mi resi conto come ciò che poteva sembrare logico a me, non lo era affatto per una come Lundor «...ti chiedo scusa non era mia intenzione turbarti, ma credo che dovrai scendere a compromessi con questa storia. Se mai Ruben dovesse arrivare al tribunale militare vivo, cosa che dubito, non potrà che essere condannato. Come prove precedenti il caso possiedono solo quella cartella clinica, dove si dimostra che a parte quei ricordi specifici Cloud ha sempre agito in base alla sua personalità, ai suoi desideri. E fidati non saranno disposti a credere diversamente.»
«Mi stai dicendo che Ruben è spacciato?» lo disse sbattendo le mani contro la scrivania
«Si Commander Lundor» mi alzai e me ne andai, lasciandola da sola con i suoi fantasmi.
La sala mensa era gremita, ma a me interessava trovare una sola persona. Seguii Filippo nella sua traversata tra i tavoli e lo vidi dirigersi proprio da Cesarina, fortunatamente era arrivato in tempo al nostro appuntamento.
«Filippo mi porteresti un altro caffè macchiato?»
«Ma certo chiappette d'oro, vuoi anche il biscottino?» un occhiolino sottolineò il doppio senso
«Non credo sia saggio. Nei tuoi biscotti ci sono tante calorie che lo farebbero assomigliare ad un ippopotamo nel giro di pochi mesi. A proposito di ippopotami sapete che il loro latte contiene la più alta percentuale di muco?» mi girai a guardare Siegmeyer che poco distente stava ingurgitando un bicchiere di latte «Magari interessa a lui, almeno eviterebbe di prendere latticini di dubbia provenienza»
«Filippo, il caffè non macchiarlo»
Il cameriere si allontanò sogghignando
«Come previsto l'uccellino ha cantato»
Inclinai la testa di lato «Sarebbe più corretto dire cinguettato, il termine "cantare" è tendenzialmente un modo per assimilare al verso animale un aspetto umano. Ma ho complessivamente capito a cosa ti riferisci, grazie per l'informazione»
«Figurati. Con questo credo di aver concluso il mio compito, giusto?»
Annuii leggermente, ma non potei fare a meno di intravedere dell'incertezza nel suo volto «Ciglia aggrottate, occhi ombrosi, mani intrecciate. Ti preoccupa qualcosa?»
«Non capisco perchè tu abbia voluto agire in questo modo. Mi sembra una follia quanto la storia a Rabanastre un anno fa.»
«In quell'occasione è stato rischioso, ma ce la siamo cavata»
Il ragazzo puntò un dito contro la mia testa e ci picchiettò un paio di volte «Sicura che i tuoi 'circuiti' funzionino nella norma?»
«Ti senti così tanto minacciato da Sirius?» sapevo in che punti colpire
«No, ma eviterei ulteriori guai, ne abbiamo fin troppi!»
«Ti riferisci a Ruben? Dovrai ucciderlo, e questa volta non potrò salvarti da un fallimento» non distolsi lo sguardo dal suo, il fatto di doverlo uccidere nel caso di sconfitta era un 'non salvarlo'.
«A Ruben e all'Ordine che ci sta col fiato sul collo. Fortunatamente questa mattina Raistlin è andato via assieme le sue guardie personali. Che c'è? Dispiacere? Non dirmi che ti piace l'Anziano»
«E' indubbio che Raistlin sia stato un elemento prezioso per me, ma come sai non mi lega nessun sentimento a lui. Spero solo che Sirius gli abbia fatto ascoltare la registrazione, lui ne sarà dispiaciuto perchè sperava di sottrarmi dalle mani dell'Ordine, ma almeno se mai dovesse uscire ai piani alti avrebbero la certezza della mia lealtà»
«E non è così?»
«Meglio dimostrarla una volta in più, ricordatelo sempre.»
Filippo tornò con un caffè (non macchiato) e un succo di frutta "Questo te lo offro io ragazzina. Alla pesca giusto?" annuii e lo ringraziai per la premura
«Sai Aura si è complimentata con me per la capacità di colloquiare» iniziai un discorso nuovo, per evitare che il cameriere intendesse qualcosa. Parlare a mensa nei momenti di punta era uno dei posti più sicuri, tra il vociare delle persone era difficile distinguere un discorso e ancora più difficile registrarlo in qualche modo.
«Oh non riesco a crederlo. Tu che parli amabilmente con qualcuno» il sorriso sardonico che gli si stampò in faccia avrebbe dovuto offendermi, ma Filippo si era allontanato e Leon riprese immediatamente il tono serio «Il problema vero è se la registrazione finisse in altre mani»
«In quel caso sarà fatica risparmiata e meno lavoro per tutti»
Cesarina sbuffò «Meno lavoro per me vorrai dire»
«Hai scelto tu questo ruolo, quindi non lamentarti»
La conversazione prese pieghe più leggere, tanto che Leon pensò bene di invitare al tavolo Siegmeyer e il suo latte, Egil che passava di lì per caso e una sconfortata e desiderosa di riposo Alexandra, infine una nuova ragazza, Alice.
«Recks ha deciso di prenotarsi per scendere a Madain Sari? Interessante. Vorrei andare anche io in missione»
«Beh Cesarina contatta chi di dovere»
«Manderò un messaggio a Pip e prenoterò entrambi» lo dissi prima di addentrarci su una interessantissima conversazione riguardo la mungitura del latte.