Missioni

Un Gioco di Ruolo Narrativo a più mani, tra SeeD e Cadetti, Garden ed Accademia, Tornei, Missioni, Sagre, e molto altro: questo è il Garden Club! Leggi i topic "Bacheca" e "Spiegazione Topic" prima di postare

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Ruben -.-
SeeD
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Missioni

Messaggio da Ruben -.- »

Contiene le missioni svolte da una certa squadra nel corso di una trama. Contribuiscono allo sviluppo o alla conclusione della trama stessa. La lettura è dunque obbligatoria. Ogni missione avrà:
- un caposquadra (possibilmente Commander o in alternativa il più esperto degli utenti) che sovraintenderà all'organizzazione della missione (ordine dei post, scadenze, ecc.)
- un numero limitato di componenti (che varia da missione a missione ed è stabilito dal master)
- una scadenza temporale oltre la quale la missione verrà dichiarata conclusa.
Chiedere scusa è un gesto che rafforza l'amicizia, chiarisce i dubbi,
è un rimedio contro l'odio, non è mai un segno di debolezza.
-
Romano Battaglia
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Drizzt Do Urden
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Re: Missioni

Messaggio da Drizzt Do Urden »

Tornare in azione

Membri : SeeD Commander Drizzt Do' Urden (CS), Cadetto Axies Flameland, Cadetto Neylan Van Eerin, Cadetta Elyon Trickster.
Obiettivo : Indagare e risolvere il problema della grande proliferazione di mandragore nei pressi di Toleno.
Regole : Un post a testa.

Arrivarono a Toleno nel primo pomeriggio, nonostante l’orario nei pressi della città non facesse una grossa differenza.
Una guardia chiese loro di identificarsi, poi indicò loro dove lasciare il Jumper.
Negli ultimi tempi le città dei vari mondi si stavano sempre più aprendo alla collaborazione con i Garden, e a Toleno era stato costruito un piccolo ma funzionale hangar.

Guardia : Il dottor Totto vi attende tra un’ora davanti all’asta di Toleno, è stato informato della vostra partenza dal Garden.
Drizzt : Perfetto, andiamo. Grazie ed arrivederci. Elyon, facci strada.

I quattro si avviarono per le strade della città della notte eterna guidati dalla ragazza, che faceva guizzare il suo sguardo vivace riconoscendo un particolare qui ed un particolare là.
Venti minuti dopo arrivarono a destinazione. Il dottor Totto era già lì.

Totto : Voi dovete essere i SeeD del Garden di Rinoa. Salve, sono il dr. Totto.
Drizzt : Esatto, SeeD Commander Drizzt Do’ Urden. Questi sono i Cadetti Elyon Trickster, Axies Flameland e Neylan Van Eerin.
Totto : Piacere. Mi pare di aver già visto questa fanciulla da qualche parte, se la memoria non mi gioca brutti scherzi.
Elyon : Esatto, vivevo qui diversi anni fa. Ci siamo visti in un paio di occasioni. Sono la figlia…
Totto : Il Cartodromo, ora ricordo! Conoscevo tuo padre, ragazza. La sua dipartita mi ha scosso profondamente.

Elyon accettò con un cenno le condoglianze dell’anziano signore.

Totto : Bene, andiamo al sodo. Come sapete abbiamo dei problemi con le mandragore che vivono attorno alla città. Ultimamente si sono moltiplicate e stanno diventando aggressive. La situazione per ora è tollerabile, ma una guardia è già stata ferita.
Axies : Qualche idea sul perché?
Totto : è per questo che ho voluto incontrarvi. Ho notato che questo intenso aumento del numero di mostri è avvenuto in seguito ad alcuni strani comportamenti di un mio conoscente, tale Donald McFlower. Dopo la morte della moglie, alla quale era molto legato, ha iniziato a passare sempre più tempo nel bosco, in una piccola casetta dove passava del tempo con lei.
Neylan : Può indicarci dove si trova casa sua? Possiamo provare a parlarci.
Totto : Lo farei volentieri, ma penso che sia inutile. Non lo si vede in città da tre settimane ormai.
Eylon : Lei pensa dunque che i due avvenimenti siano in qualche modo connessi.
Totto : Spero di no, ma è un’ipotesi da non escludere. L’ultima volta che l’ho visto farneticava a proposito di un certo “fiore perfetto” o qualcosa del genere, è l’unico indizio che ho. È un mago ed uno scienziato, se non fosse implicato forse potrebbe addirittura darvi una mano. Purtroppo non conosco l’ubicazione della casetta, ma posso dirvi che dovrebbe trovarsi nel bosco che troverete alla vostra destra una volta usciti dalla città.
Drizzt : Perfetto, grazie per le informazioni. Noi andiamo a controllare, le faremo sapere a breve.
Totto : Grazie infinite. Confido nelle vostre capacità.

*****

Ormai si erano addentrati nel bosco da qualche minuto, con il drow che apriva la strada grazie alla sua visione termica che poteva dare loro un vantaggio.

Drizzt : Sensi all’erta ragazzi. E se ci fosse quel tipo dietro a questa storia, armi nei foderi. Non vogliamo problemi.

Gli altri annuirono, quanto detto dal caposquadra era sottinteso fin dall’inizio.
Ancora qualche passo, poi un fruscio improvviso ed un tonfo sordo. La spada di Axies bagnata da un liquido verdastro.
Una mandragora morta a terra.

Neylan : Drizzt, come hai fatto a non notarla?
Drizzt : Ha confuso il suo calore corporeo con quello della vegetazione. E non è sola.
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Drizzt&Pip / Vincitore della 5° Sagra di Lindblum!

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Alexandra Schwarzlight ha scritto:tu sei un caso a parte, sei la trollface scesa in terra.
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Balthier91
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Re: Missioni

Messaggio da Balthier91 »

In pochi secondi un trio di mandragore accerchiò il gruppo, ormai completamente avvolto dal fogliame del bosco.
Elyon cercò subito di prendere le distanze dai nemici, in modo da poter cominciare ad intonare una delle sue melodie con il flauto, mentre Drizzt cominciava a muoversi rapidamente per disorientare le mandragore.
Axiex assunse la posizione di combattimento, brandendo la sua Shajiurien mentre Neylan teneva salda la sua alabarda cercando di intuire i movimenti dei mostri.
Le informazioni note al gruppo riguardo a queste si rivelarono inaspettatamente errate, la velocità, che sicuramente non era il loro punto di forza, venne decisamente migliorata

Axies: È tutto collegato. Proliferazione fuori dal comune e miglioramento delle loro caratteristiche.
Neylan: Devono essere state sottoposte a svariati esperimenti.

L'unica donna del gruppo sembrava non voler perdere tempo e fece la prima mossa. Una dolce melodia risuonò nell'aria, ma i suoi effetti furono immediatamente chiari ai tre compagni. Le mandragore persero immediatamente di vigore, i movimenti si erano leggermente rallentati e l'aspetto era decisamente più debole.
Uno sguardo d'intesa tra Drizzt, Neylan e Axies sancì l'inizio del combattimento.
Un rapido movimento del Drow lo portò alle spalle di una delle tre piante, colpendola ferocemente con le sue due scimitarre, Lampo e Mortegelida, e facendola accasciare al suolo con un pesante tonfo.
Il dolce suono del flauto di Elyon si interruppe bruscamente. Una delle tre mandragore sembrava aver capito che era lei la causa della loro debolezza e si mosse nella sua direzione, facendola scappare per potersi riparare.
Axies corse per raggiungerla e difendere la compagna mentre Neylan cercava di tenere testa all'ultimo dei 3 nemici. Con un colpo d'alabarda riuscì a infliggerle una profonda ferita, dal quale fuoriuscì uno schizzo di liquido verde che distrasse il ragazzo, rendendolo vulnerabile al colpo della pianta che non tardò ad arrivare.

Neylan: Merda!

La mole del nemico si faceva sentire, era difficile riuscire ad aggirarle senza rischiare di esporsi ad un loro assalto.
Finalmente Elyon riuscì nuovamente a riprendere la sua musica, intonando delle note diverse questa volta.
Sotto gli occhi stupiti dei tre ragazzi, le mandragore cominciarono a muoversi in maniera completamente casuale, cominciando a colpire qualsiasi cosa si trovasse nel loro raggio d'azione. Capirono che era giunto il momento di concludere lo scontro infliggendo il colpo di grazia ai nemici.

I cadaveri emettevano un odore fetido mentre i loro corpi sembravano sciogliersi rapidamente.

Drizzt: Saranno ulteriori effetti collaterali dei probabili esperimenti condotti.
Elyon: È insopportabile questa puzza!
Neylan: Dovremmo procedere. Meglio prevenire ulteriori attacchi da parte di questi esseri.
Axies: Sono decisamente più forti rispetto agli esemplari normali. Più veloci e più intelligenti, si muovevano con un'ordine ben studiato.
Neylan: Esatto, per questo dobbiamo evitare altri combattimenti.
Drizzt: Dobbiamo riuscire a trovare la casetta di cui ci ha parlato il dottor Totto, li troveremo le risposte ai nostri quesiti. O per lo meno riusciremo a capire se questo Donald vuole aiutarci contro questi mostri oppure è lui la causa di tutto ciò.
Elyon: Venite qua, avete alcune ferite superficiali. Ve le curo poi possiamo procedere.

Poco distante, nascosto dal tronco di un possente albero, Donald McFlower osservava i movimenti del gruppo dietro le spesse lenti dei suoi occhiali. La perfetta conoscenza del luogo gli permetteva di mantenere una posizione di vantaggio rispetto ai quattro ragazzi.

Ora bisognava scoprire le sue intenzioni.
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Axies
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Re: Missioni

Messaggio da Axies »

Non servì camminare ancora a lungo per trovare la casetta nel bosco,
La porta era aperta, con i cardini divelti e l' intera struttura sembrava abbandonata, con piante rampicanti e felci che adornavano le pareti esterne di legno.

I 4 si guardarono reciprocamente dando a intendere che c' era da tenere gli occhi aperti.
Drizzt: Entriamo e vediamo cosa c'è, mi raccomando, all' erta.

Una volta dentro quello che si presentò agli occhi della squadra era qualcosa di simile ad una sorta di laboratorio piuttosto artigianale, con alambicchi riversi a terra e sui logori tavoli da lavoro.
Tutto era ricoperto da una tenue vegetazione cresciuta abbastanza recentemente e non era presente anima viva.

Elyon: Io do un' occhiata da questa parte, vedo se trovo qualcosa!
Drizzt: Bene, Axies dalle una mano, io e Neylan cerchiamo di qui, magari troviamo qualche indizio.

C' era di tutto per quella baracca, rovesciato ovunque come ci fosse stata della violenza, dai kit di provette e fornelletti fino a campionari di pianticelle o fiori, traccia tangibile del passaggio di, probabilmente, Donald McFlower.
Sì udì uno stridio da un angolo quando Neylan spostò un tavolo rovesciato vicino a delle gabbie vuote usando l' alabarda, sotto il quale si trovava una mandragora orribilmente mutilata che riversava copiosamente il suo liquido verde a terra.
Elyon: Aaaah, fatela smettere di urlare! è terribile!
Doveva trovarsi lì da giorni, perchè era effettivamente molto vicina alla morte, agonizzante com' era.
Drizzt non esitò ad avvicinarsi e a trafiggerla con una sciabola mettendo fine alle sue urla di dolore.
Axies si avvicinò al corpo della creatura vegetale e provò compassione per quel che le era stato fatto a puro scopo di sperimentazione disinteressata, bastò un breve esame per notare che era diversa da quelle che li avevano attaccati poc anzi.

Axies: Guardate, questa era normale, non alterata come quelle di prima.
Neylan: è vero. Un esperimento?
Drizzt: Di sicuro, ma non sappiamo su cosa.
Elyon:Guardate lì!

Sotto la mandragora morta c' era un quadernetto inzaccherato di liquame vegetale.
Neylan lo prese e lo aprì.

Neylan: Bleah, è tutto sporco e puzzolente.. Qualcosa si legge ancora!
Drizzt: Prova a vedere se c' è qualche informazione utile, sfoglia le pagine.
Axies: Ecco fermati lì, prova quel paragrafo.
Neylan: Bene, vediamo..
"Giorno 10 - Esperimento in stadio avanzato.

Gli innesti di svariate piante floreali sulla mandragora hanno riscontrato asorbimento totale.. quasi.
Alcuni esemplari hanno dimostrato intolleranza verso gli innesti imposti e hanno assunto variazioni di comportamento, colorazione e capacità fisiche.
Sono fiducioso nella riuscita del mio lavoro, le mutazioni sono accettabili e tutto procede come vorrei.
Tenterò ancora alcuni innesti con altre tipologie di piante, poi passerò alla prossima e ultima fase del mio esperimento.
Non vedo l' ora.
Lei ne sarebbe contenta.
Elyon: Beh, direi che McFlower è tutto fuorchè innocente..
Neylan: ...e sano di mente.
Drizzt: Dobbiamo trovarlo. Ora sappiamo che il responsabile di tutto è lui, ma ancora dobbiamo capire il movente e che cosa può aver fatto nell' ultima fase di questa sua folle sperimentazione. è senz' altro da fermare.

Non finì quasi di parlare che dall' esternò s' iniziò ad udire il suono di alcune creature avvicinarsi.
Axies: è lui! usciamo!
Seed commander e cadetti uscirono giusto in tempo per trovarsi davanti svariate mandragore e, dietro un albero, Donald McFlower, parzialmente nascosto che guardava a terra con un espressione che fondeva il triste e l' irritato.

Donald: Sarebbe bastato lasciarmi in pace, non volevo fare del male a nessuno.. Volevo solo starmene solo a fare i miei esperimenti.
Drizzt: Donald McFlower, hai compiuto sperimentazioni abominevoli su creature viventi e hai arrecato distrubo alla città di Toleno. Ti chiedo di consegnarti pacificamente e di non tentare la fuga.
Donald: Fuga? Quale fuga?? Io non vado da nessuna parte, nè da solo nè con voi, questa è casa mia! Voglio solo creare il miglior fiore mai esistito!
Elyon: Torturando mandragore senza alcuna remora? Sei pazzo!
Donald: Io voglio dare vita al fiore perfetto, un fiore dotato di mente e corpo in grado di possedere volontà propria!
Drizzt: Hai passato il segno Donald, dovremo portarti via con la forza.
Le sciabole di Drizzt fendevano l' aria.
Donald: Non fatemi ridere.. Ormai non potete fare nulla contro di me.

Donald uscì da dietro l' albero e portò in luce la metà destra orribilmente sfigurata del suo corpo.
Un occhio era diventato completamente rosso, rigonfio e bulboso, da cui partivano delle specie di radici che si ancoravano alla carne del volto.
Parte del braccio era mutata in tessuto vegetale con delle protuberanze simili a liane al posto di alcune dita e la gamba era totalmente trasformata in pianta, con delle radici secche al posto del piede.
Le mandragore iniziarono a sibilare contro i quattro ragazzi mentre Donald si mostrava intenzionato ad aggredire.

Neylan: Mioddio.. Cosa ti ha portato a tanto?

L' alabarda era puntata all' avversario.
Drizzt stava avanti a tutti pronto a reagire al minimo movimento del nemico.
Donald: Cosa vuoi saperne tu, ragazzino?? Se non volete andarvene ne pagherete le conseguenze!
Mentre Elyon passava in seconda fila avvicinando il flauto alla bocca Axies irrorava di fiamme la lama della sua enorme spada con un Fira.

Axies: Taci.
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Kary
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Re: Missioni

Messaggio da Kary »

Donald: ragazzino, osi dire a me di tacere? Pagherai la tua sfrontatezza con la vita!

La metamorfosi dello scienziato era quasi giunta a compimento, e ormai il suo aspetto aveva perso ogni parvenza umana. Le disgustose mandragore ai suoi piedi erano moltiplicate pronte a scattate contro di noi al primo cenno del loro padrone.
I miei compagni si misero tutti sull’allerta, Axies aveva già irrorato di fuoco il suo spadone e Neylan si è posizionato alabarda in mano di fronte a me con fare protettivo. Il drow, in prima linea, buttò un’occhiata verso di noi e ci ha avvisò con un sussurro:

Drizzt: ricordatevi cosa ci siamo detti nel bosco.

Questo voleva dire che non potevamo ucciderlo, purtroppo, ma in fondo una condizione del genere avrebbe reso lo scontro ancora più impegnativo. Lasciai perdere il flauto e intonai il canto nobile; man mano che la melodia prendeva consistenza una barriera invisibile si creava tra la mia squadra e gli avversari. Si trattava di una misura preventiva che avrebbe dato un po’ di tempo ai miei compagni per sbarazzarsi dei nemici più deboli. Le pianticelle, infatti, rimbalzarono stupidamente contro la protezione senza riuscire a recare danni ai miei compagni, che invece furono liberi di sbarazzarsi di loro tramite esplosioni d’ombra e magie di fuoco mirate, fino a quando non rimase che una puzzolente mistura di verdure grigliate. Ovviamente il disgustoso essere vegetale che aveva rimpiazzato lo scienziato pazzo non reagì bene alla distruzione delle sue ricerche e vomitò nella nostra direzione una colata di succhi gastrici, che sfrigolarono a contatto con la barriera. Era chiaro che la canzone non avrebbe retto a un secondo attacco, ma l’ira con cui si accesero i bulbi rossastri fece capire che sarebbe bastato farglielo credere. Il mostro optò per frustarci con le sue liane, ma non arrivò a un bersaglio senza che queste non venissero prima affettate dalle scimitarre di Drizzt. Un altro Fira scagliato dalla Shajiurien indebolì le radici di Donald permettendo a Neylan di perforarle con un potente getto della sua alabarda. Un denso sangue verdastro iniziò a colare dalla ferita e lo scienziato si accasciò al suolo con un gemito di dolore.

Drizzt: Donald McFlower, l’esito di questo scontro è ormai evidente; arrenditi e ti verrà risparmiata la vita.

Il mostro aprì quelle che dovevano essere le sue fauci e esternò una lunga, sonora risata, che riecheggiò cupamente per le sudicie pareti del laboratorio.

Donald: vita, così la chiamate? Senza la mia Flora, tutto ha perso di significato, anche queste spoglie mortali…mi sono sempre vantato di essere un grande uomo di scienza, ma l’unica cosa sensata che sono riuscito a fare è stata sposarla. Non sono riuscito a curarla con le mie conoscenze di erboristeria quando si è ammalata, e non ho fatto in tempo ad esaudire il suo ultimo desiderio…Flora, ti supplico, perdonami se dovrò sprecare il tuo dono contro questi idioti…
Neylan: è completamente partito, che si fa? Non credo abbia intenzione di consegnarsi.

Axies in tutta risposta si mise in posizione di guardia, la lama dello spadone posta a schermare se stesso e i suoi compagni.

Axies: Arriva.

Da quella che sembrava la schiena del mostro, in prossimità di alcune protuberanze simili a ghiandole, emerse una polvere che in brevissimo tempo invase la stanza di una nebbia giallastra. Il suo odore pregnante aveva il potere di assopire la mente e intorpidire i muscoli fino alla completa perdita di coscienza. Il primo a crollare fu il drow rimasto fregato dall’acutezza dei suoi sensi da elfo, poi seguì Axies. Io avevo istintivamente portato il colletto della maglia della divisa sopra il naso e ciò mi protesse dalle spore giusto il tempo di castare un Esna su me stessa e il mio collega, ma il sollievo fu solo parziale. Ormai in preda al panico, strisciai lungo il pavimento per raggiungere l’uscita e respirare aria pura, ma le mie gambe mi abbandonarono definitivamente a un metro dalla libertà. Non c’è che dire, proprio un avversario alla mia altezza.

Neylan: Elyon…suona!
Donald: è inutile, il profumo finale, la mia più degna invenzione, vi farà sprofondare nell’oblio fino alla morte…consolatevi, vi sto riservando il trattamento che avevo intenzione di usare per porre fine alle sofferenze di mia moglie!

La risata vittoriosa dello scienziato era ancora più irritante, se possibile, della malefica nebbia. Tuttavia, nella sua stoltezza, l’uomo aveva dato un suggerimento prezioso: aveva ricordato alla mia mente in pappa il suo punto debole.

Con fatica avvicinai il flauto alle labbra e iniziai a suonare, prima lentamente, poi con maggior lena, cercando nella memoria ogni particolare dei dati inviatici da Logan. Dalle note emerse il ritratto di Flora McFlower, che avanzò, radiosa come nei suoi giorni migliori, verso il mostro; l’illusione divenne sempre più efficace man mano che la nebbia si dissipava nell’aria, non più alimentata dalle ghiandole dell’essere.

Donald: Flora, mia cara…che ci fai qui? Qualche divinità ingenerosa non ti ha riservato il riposo che meriti?
La donna spalancò le braccia a simulare un abbraccio e prese a parlare con voce suadente.
Flora: mio caro, non preoccuparti per me, io vivo felice nella sfera celeste e continuo a vegliare su di te. Mi è stata concessa la salvezza e, liberata dalle mie sofferenze, sono discesa per dirti di porre fine a questa tua ostinata ricerca.
Donald: ma Flora, tutto questo l’ho fatto per te! Non capisci?
Flora: certo, è per questo che ti dico di finirla. Ho passato momenti splendidi al tuo fianco e non mi rammarico di niente, neanche della nostra prematura separazione. Ma non riuscirò a sentirmi del tutto incolpevole, se continuerò a vederti inseguire un sogno vano. Nessun profumo potrà mai superare quello della tua pelle nelle notti d’estate, o dei dolci che hai preparato per i miei compleanni, o dei fiori che hai posato sul mio comodino ogni mattina per venti anni. Ricomincia a vivere senza languire sul mio ricordo, te ne prego. Tu sei la mia felicità.

La nebbia si era dispersa completamente, e io avevo riacquisito una pur dolorosa mobilità. Feci cenno al mio compagno, anche lui quasi totalmente guarito, di intervenire. Mentre ancora la creatura si beatificava sulla miracolosa riapparizione della moglie, Neylan reimpugnò l’alabarda e la tramortì con un colpo di bastone alla nuca per poi incatenarla con mezzi di fortuna. Nel frattempo pensai a sanare i compagni tramortiti dalle tossine, anche se ci volle ancora qualche minuto prima che riacquisissero conoscenza.

Drizzt:Ouch… mi sento come dopo una fumata di erba pipa. Che è successo?
Neylan: Donald ha emesso il suo speciale “profumo” e stava per farci tutti secchi, quando Elyon ha usato una delle sue canzoni e lo ha reso inoffensivo.
Elyon: non esageriamo, in fondo devo ringraziare tutti voi che mi avete difeso permettendomi di usare uno i miei trucchetti. é solo svenuto, come promesso :wink:
Axies: ma non ha riacquisito la sembianze umane… che ne facciamo?
Elyon: lo piantiamo al giardino botanico di Toleno? :>
Drizzt: intanto lo arrestiamo, poi avviseremo il dr Totto e l’Ordine che decideranno il da farsi.
Elyon: missione compiuta, quindi!
Il drow afferrò dalle mie mani il flauto prima che riuscissi a ultimare la fanfara di vittoria
Drizzt: questo lo prendo in consegna fino al ritorno alla base, per il bene delle nostre orecchie.
Elyon; non è giusto :smt009

Missione Conclusa
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Aura
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Risposte al sapore di sale

Messaggio da Aura »

NB: Pip ha richiesto gentilmente che il ruolo di caposquadra lo ricopri la sottoscritta, perciò non spaventatevi XD
Risposte al sapore di sale
Membri: Seed Aura Lundor (CS), Seed Commander Pip, Cadetto Gilbert Nightray, Cadetto Sirius Vicente Dominus, Cadetto Samos Lorenz.
Obiettivo: incontrare il dr. Totto alla Lacrima dell'Angelo per aiutare il "quinto membro".
Regole: un post a testa.
* * *
Era stato davvero difficile convincere Piuma a trasportare due persone sconosciute con sè, Aura lo aveva perfino tentato con qualche panino alla nutella, recuperato grazie alla gentilezza di Amila dalla cucina, per farlo cedere. Conoscendo il suo caratterino la Seed era certa che la creatura avrebbe fatto quanta scena possibile per evitare di adempire al suo compito, ed era altrettanto sicura che non avrebbe resistito alla tentazione. Difatti per un po' il drago aveva rivolto la propria coda contro la squadra, ma alla fine aveva sbuffato scocciato e divorato il cibo con avidità. Per quanto riguardava Rouge ella pareva più che felice di dare una mano, così la ragazza non aveva avuto problemi a lasciare le redini a Pip, il quale aveva certo più esperienza degli altri Cadetti in fatto di volo. Il giovane aveva subito preso il controllo della situazione, mettendosi a cavalcioni alla base del collo ed attendendo che il compagnio Sirius e lo seguisse sulla groppa.
Aura gli rivolse un sorriso un po' teso, rimembrando per un attimo quando egli le aveva parlato del suo ruolo di caposquadra.
- Questa volta sarai tu a comandare le operazioni. Ordini di Ruben - le aveva detto.
- Perchè? Tu sei un Seed Commander, un grado più elevato del mio, per qual motivo Ruben vuole dare la direzione a me?
Pip aveva fatto spallucce - Al momento sei la sola infermiera, quindi dovrai anche occuparti dei feriti gravi quando ce ne sarà bisogno. Ruben vuole verificare se può lasciarti la supervisione dell'infermeria mentre aspettiamo il nuovo medico. Vuole vedere se sei abbastanza responsabile da gestire le cose da sola. I conti, i feriti, dovrai fare senza che nessuno possa dirti da dove cominciare, per questo devi imparare come organizzare i ruoli e a cosa dare priorità. L'esperienza tempra lo spirito e secondo lui sei pronta per assumerti queste responsabilità.
In un primo momento lei era rimasta senza parole, ma poi aveva accettato alzando il pugno con decisione pronta a cominciare. La sua prima missione come caposquadra: la cosa le metteva l'elettricità in corpo, ma significava anche che non poteva sbagliare. La vita dei compagni dipendeva dalle sue decisioni, quindi non doveva assolutamente farsi cogliere impreparata. Se ce ne sarà bisogno, si sacrificherà per loro.
Al momento della partenza la Seed chiamò a sé Gilbert e il Cadetto Samos, il quale pareva spaventato dall'enorme mole di scaglie bianche che si alzava ed abbassava all'altezza del ventre. Sirius e Pip, essendo i più resistenti alle acrobazie di Rouge, erano già pronti in groppa a lei, che era talmente ansiosa di volare che non riusciva a far star ferme le ali membranose, generando così una brezza fredda.
- Non preoccupatevi, non morde! - disse Aura ai compagni per tranquillizzarli - O quasi - aggiunse poi sottovoce.
Gilbert e Samos si avvicinarono per accarezzare Piuma, ma subito ritrassero la mano quando quest'ultimo lanciò loro un'occhiata colma di rancore e li allontanò con un colpo di piuma delle ali.
- Fa sempre così con gli sconosciuti, finchè ci sono io non vi farà nulla. Non siate tesi! Dai, salite!
Il Cadetto dagli occhi dorati afferrò con decisione uno degli spuntoni d'avorio del drago e montò in groppa. Samos invece deglutì, cambiò l'espressione che aveva in viso con una più sicura e si affrettò a salire anch'egli. Anche Aura fece lo stesso, mettendosi davanti a lui ed intimandogli di aggrapparsi il più saldamente possibile al suo corpo. Al solo sentir questo il Cadetto arrossì violentemente rifiutandosi di obbedire, ma non appena Piuma si alzò in volo egli non potè fare a meno di cingere la vita della Seed.
A lei scappò un sorriso quando sentì il peso sotto si sè sollevarsi in aria. Per lei non era una sensazione nuova, a differenza del ragazzo: quella presa allo stomaco che ti trasportava in alto nel cielo, quella fatica nel sostenere la velocità del volo le aveva sempre provate fin da piccola, quando ancora viaggiava per il mondo in compagnia del suo amato "padre". Piuma aveva la sua stessa età ma si sa, i draghi crescono più velocemente rispetto agli umani.
La stretta delle dita sulla pancia si fece più forte. Evidentemente Samos non era abituato a quell'esperienza, perciò Aura si esibì stupidamente in una breve canzoncina per tirargli su il morale. E quella canzoncina andò avanti finchè la squadra non fu nei pressi di Toleno.

Il rumore derivante dal corpo pesante dei draghi che si adagiava al suolo riempì la foresta in cui atterrarono. Un suono alto, come un masso che cade senza freno, che però si dissolve in poco tempo fra le fronde rigogliose. La primavera si fece sentire con il suo fruscio mischiato all'odore d'erba fresca, mentre un cielo ampio svettava sopra un prato che precedeva il bosco. La notte eterna di Toleno in quel luogo si trasformava in aurora tiepida e rossa, ma il nostro sguardo era rivolto verso il buio degli alberi.
Gilbert si massagiò una tempia - Non riesco a togliermi quel motivetto dalla testa! Non avevi un'altra canzone da cantare?
Io soffocai un risolino - La prima cosa che mi è venuta in mente l'ho cantata. E poi mi sembra un motivetto allegro abbastanza per spezzare la tensione.
- Tensione? - fece Sirius - Non so voi, signorina Aura, ma questa missione tratta di un semplice colloquio con il dottor Totto. Non vedo il motivo per il quale debba esserci tensione fra di noi.
Gli diedi ragione, ma non volli ammettere che una certa inquietudine mi aveva colta fin dall'inizio. Più che per gli altri quella canzoncina serviva a me. Osservai gli alberi davanti a noi con attenzione e non vedendo alcun pericolo mi rivolsi ai miei compagni.
- Lungo questo sentiero - cominciai indicando la terra battuta - si trova la Lacrima dell'Angelo, il luogo dell'incontro. Si tratta di una pietra bianchissima e particolare. Dicono sia come fatta in vetro a mo di specchio, ma ciò che riflette non è il mondo circostante.
Samos prese parola - E cosa dovrebbe riflettere?
- Questo non lo so, ma non è la nostra priorità ora e poi si tratta solo di una leggenda - interloquii - Il Dr. Totto ci aspetta là per altri motivi.
- Sembra incredibile che uno studioso così celebre lavorasse per la Orion Tower - disse Pip senza nascondere una certa sorpresa - Non sappiamo che genere di attività svolgeva, ma se il dr. Totto prendeva parte ai suoi progetti non sarà certo nulla di male. Lui non è il tipo da farsi coinvolgere in attività losche.
- Lo credo anche io - aggiunsi.
- Manca ancora qualche minuto a mezzogiorno - continuò Sirius - Se permettete, propongo di avviarci subito verso il luogo dell'incontro.
Annuii. Feci cenno a Piuma di assumere forma umana e andare insieme a Rouge a fare un giro per la foresta. Nel caso avessimo bisogno del loro aiuto li chiameremo. Fatto ciò corsi con gli occhi i volti della mia squadra. Quello di Sirius pareva una maschera ben fatta: nonostante l'inespressività si capiva bene che si trovava a suo agio in quelle tenebre. Samos strinse i pugni con determinazione rivolgendo un cenno d'intesa con Gilbert, il quale aveva già la mano pronta sul grilletto della sua Raven's Feather pronto per eventuali imboscate.
Pip mi batté una mano sulla spalla e mi fece l'occhiolino. Io annuii con la testa e mossi il primo passo verso la foresta.
So bene che si tratta di un semplice incontro, ma il fatto che mi hanno nominato caposquadra mi allarma. Se dovesse accadere qualcosa, che farei? Al momento non lo so, ma di una cosa sono certa. Non lascerò che nessuno venga ferito o muoia. Se dovesse servire li proteggerò con la mia vita.
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Glenn
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Re: Missioni

Messaggio da Glenn »

La squadra si stava inoltrando sempre di più dentro alla boscaglia.
Continuava a seguire quel piccolo sentiero, che a poco a poco si faceva sempre meno visibile ai loro occhi.

Aura : Più procediamo...più si fa buio...restiamo vicini o rischiamo di perderci nell'oscurità.
Pip : E' in casi come questi che invidio Drizzt.
Samos : Ragazzi è da un po' che mi sento a disagio, sento puzza di tranello.
Sirius : Samos non vi è motivo di cui preoccuparsi, stiamo solo andando a fare una breve chiaccherata con il dottor Totto, questione di qualche minuto....in entrambi i casi :smile: .

Sul volto di Sirius si poteva intravedere un leggero sorriso, per quanto potesse sembrare in apparenza una persona molto tranquilla e gentile sicuramente nascondeva dentro di se qualcosa di oscuro, o almeno questo era ciò che pensò Gilbert.

Samos : I-In entrambi i casi?
Sirius : hohoho... :smile:

Samos e Gilbert si diedero un rapido scambio di occhiate.

Gilbert : Non so se aver più paura di lui o di questo buio, che ci circonda. :smt104
Sirius : Signori suvvia, non avete il senso dell'umorismo, stavo scherzando...forse :smile:
Aura : Fermi!

I membri della squadra a quell'ordine stopparono bruscamente la marcia.
Il loro sguardo venne catturato da ciò che stava davanti a loro.

Samos : Nebbia?!
Aura : Sembra quasi che la foresta voglia farci smarrire.
Pip : Che facciamo? Per raggiungere la lacrima dell'Angelo dobbiamo perforza attraversare quella fitta nebbia.
Gilbert : Non vedo alternativa, propongo di attraversarla.
Sirius : Mi trovo d'accordo con Gilbert.

Aura tentennò per qualche secondo, dopotutto come caposquadra si era assunta la piena responsabilità dei suoi compagni, una decisione sbagliata e forse avrebbe messo in pericolo la vita di uno di loro. Tutti attendevano la risposta della caposquadra, la giovane stava pensando a quale fosse la via migliore, tuttavia non vi era scelta se non attraversare quella fitta nebbia o tornare indietro.

Aura : Scusate l'attesa....Attraverseremo la nebbia, cercate di fare molta attenzione.

I compagni annuirono, fidandosi ciecamente della decisione di Aura.
Vicini fra di loro e procedendo con molta cautela entrarono nella nebbia nel seguente ordine :
Aura per prima facendo strada ai suoi compagni, subito a seguirla c'era Pip, poi Samos, Sirius e per ultimo Gilbert.
Dopo qualche metro, Gilbert sentì improvvisamente uno strano aroma. Pochi istanti dopo la sua vista cominciò a offuscarsi leggermente e iniziò a avvertire un forte mal di testa. Gli altri membri della squadra non sembravano aver fatto caso allo stato del cadetto, continuarono a camminare nella nebbia, fino a sparirvici dentro.
I malesseri del cadetto svanirono presto, anche se ora era sorto un secondo problem...era rimasto solo.
La prima cosa che gli venne in mente fu quella di contattare i propri compagni con il codec.
Ci provò più e più volte ma il segnale risultava disturbato, impedendo al cadetto qualsiasi comunicazione con i restanti membri.

Gilbert : Maledizione!

Il cadetto disorientato e in preda al panico, scrutò più e più volte nei dintorni, nella speranza di poter vedere uno dei suoi compagni.
Infine non gli rimase altro che gridare i loro nomi.

Gilbert : AURAAA! PIIP! SAMOOS!! SIRIUUUS!!!

Urlare in quella foresta poteva risultare pericoloso, avrebbe potuto attirare qualche mostro.
E difatti di li a poco si fece vivo un mostro, un Aracdendro, al quale Gilbert gli puntò immediatamente l'arma contro.
Notò uno strano comportamento da parte del mostro, era sicuro che si era accorto della presenza del cadetto, tuttavia sembrava non volesse attaccarlo.
Nuovamente Gilbert avvertì lo stesso aroma di prima, e per qualche istante fu colpito dagli stessi sintomi provati in precedenza, che anche questa volta svanirono in pochi attimi.
Durante il malessere temporaneo di Gilbert l'Aracdendro si era avvicinato a lui di qualche metro.
Gilbert notando questo particolare gli ripuntò la sua pistola e questa volta stava per premere il grilletto.
In quello stesso momento alle spalle del mostro sbucò qualcuno di familiare...Si trattava di Samos.
Il Cadetto si mise a correre verso il mostro, però stranamente non sembrava intenzionato ad attaccarlo, anzi sembrava essere preoccupato per la sua sorte. Poi si mise ad urlare :

Samos : AURA SPOSTATI!

Gilbert oramai aveva premuto sul grilletto e per tutta la foresta rimbombò il rumore dello sparo.
Spoiler
Siccome scrivo da cani preferisco dare una breve spiegazione del post. In breve "l'aroma" che ha inalato Gilbert non è nient'altro che una sostanza allucinogena e praticamente essendo sotto l'effetto di questa sostanza lui al posto di Aura ha visto un Aracdendro. FIne spiegazione.
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<<" Cheater's just a fancy word for winner ">>


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Grazie per il regalino Giuls *_*
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Sirius
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Messaggio da Sirius »

Il proiettile si fermò a pochi centimetri dal volto della Seed, bloccato dai poteri psicocinetici di Sirius; un'istante dopo si udì un secondo sparo, stavolta partito accidentalmente quando la pistola impugnata da Gilbert cadde al suolo. Il Commander Pip era intervenuto tempestivamente, atterrando il Cadetto e rendendolo inoffensivo.
“Stai bene?” domandò Samos, appena raggiunse la caposquadra. Aura rispose con un cenno del capo, poi volse lo sguardo in direzione di Valantine con l'intento di ringraziarlo ma, incrociati i suoi occhi, non riuscì a proferir parola. Questi invece, intuite le intenzioni della giovane, si esibì in un inchino appena accennato; a quel punto la signorina Lundor riversò le proprie attenzioni sul Cadetto Nightray.
“Sembra in preda alle allucinazioni, probabilmente dovute all'inalazione di qualche spora.” diagnosticò rapidamente.
“Non possiamo indugiare oltre in questo luogo o correremo il rischio di fare la sua stessa fine.” aggiunse Pip, mentre si caricava il ragazzo in spalla.
“Seguitemi, farò strada.” disse Sirius, prima d'inoltrarsi a passo sostenuto nella foresta. I compagni faticavano a stargli dietro a causa dell'oscurità; per un vampiro, invece, la notte non ha segreti ed egli poteva muoversi con disinvoltura fra gli alberi e le rocce.

In un paio di minuti la squadra giunse nei pressi di un'ampia radura, al cui centro, circondata da rovine di indubbia fattura Moguri, vi era la Lacrima dell'Angelo. Ognuno di loro si affrettò a raggiungere le rovine, sia per prestare soccorso adeguato al compagno, sia per la curiosità che instillava quel luogo; Sirius fu l'unico a trattenersi al limitare del bosco in quanto, pur nutrendo anch'egli un notevole interesse, era impossibilitato a procedere. D'innanzi a lui, infatti, si ergeva una barriera d'energia apotropaica, invisibile per i suoi compagni ma invalicabile per lui; evidentemente la Lacrima dell'Angelo nascondeva un segreto cui quelli come lui non era consentito avvicinarsi.
“Questo dovrebbe aiutarti.” disse Aura a Gilbert, mentre con una siringa gli inoculava una dose di Panacea per contrastare gli effetti dell'intossicazione “Purtroppo sei stato infettato da delle spore allucinogene ed una volta fatto ritorno al Garden dovrai sottoporti ad un trattamento specifico, ma non preoccuparti, te la caverai.” mentre pronunciava queste parole, ella esibiva un sorriso rassicurante ma nel profondo si stava rimproverando per l'accaduto. Intuendo ciò che affliggeva la Seed, Pip le si avvicinò e le poggiò una mano sulla spalla; fu sufficiente guardarlo in volto per capire cosa volesse dirle: “Non è stata colpa tua.” ma questo non riuscì a mitigare la consapevolezza che alla sua prima missione come caposquadra, un compagno sotto la sua responsabilità era rimasto ferito, e ciò nonostante si fosse ripromessa di non lasciar avverarsi una simile eventualità.

Erano ormai trascorsi dieci minuti dall'orario stabilito per l'appuntamento e ancora non vi era alcuna traccia del dottor Totto. Sirius sembrava non curarsi troppo della cosa, stando placidamente appoggiato ad un albero e godendosi l'armonia della notte, mentre Aura, innervositasi per la prolungata attesa, stava camminando avanti e indietro; Pip aveva tutti i sensi allerta per prevenire possibili imboscate e Gilbert stava lentamente riprendendosi dagli effetti delle spore.
“Veramente splendida, ma non sembra riflettere nulla d'insolito.” osservò Samos, intento a contemplare, affascinato, la Lacrima dell'Angelo; questa appariva come un grosso monile a specchio dalla forma di goccia, alto circa tre metri e collocato su una specie di altare.
“L'avevo detto che era una leggenda.” intervenne Aura.
“Spesso le leggende nascondono un fondo di verità e speravo che questa non facesse eccezione.” le rispose con un sorriso.
“Infatti è così...” queste parole, giunte da una persona sconosciuta, canalizzarono l'attenzione dei membri della squadra. Dal confine del bosco uscì un uomo di bassa statura, dall'aria dotta e dall'incedere insicuro; pur non vedendolo chiaramente in volto, da questi tratti il Commander Pip e la Seed Aura riconobbero nello sconosciuto il dottor Totto.

“... la Lacrima dell'Angelo possiede senza dubbio alcuno delle proprietà magiche di cui, malauguratamente, non siamo ancora riusciti a comprenderne le meccaniche.” concluse, fermandosi di fronte al gioiello.
“È un piacere rivederla, dottor Totto.” disse Pip, porgendogli la mano.
“Anche per me, giovanotto. La trovo in gran forma.” rispose cordialmente lo studioso. A sua volta anche Aura porse i suoi ossequi all'uomo per poi presentare i suoi compagni; concluse le dovute formalità, affrontò la questione della loro presenza lì.
“Per quale motivo avete voluto incontraci qui? Avete forse motivo di temere per la vostra incolumità?” furono le prime domande della Seed.
“Vi spiegherò tutto a suo tempo, ma prima ditemi: quali informazioni possedete sull'Orion Tower?”
“Nulla di concreto, dottore. In seguito all'arresto di Mc Flower abbiamo scoperto della sua precedente occupazione presso quella struttura e del misterioso incidente; invero siamo qui proprio per capire con cosa abbiamo a che fare.”
“Capisco... dunque davvero non sapete nulla; speravamo di udire ciò.” esclamò il dottore, lasciando cadere a terra il bastone e preparandosi ad aggredire la signorina Lundor. Prima che potesse avvenire ciò, una salva di fulmini scagliata da Pip abbatté l'uomo; contemporaneamente uscirono dal bosco, da differenti direzioni, un gruppo di persone armate e chiaramente intenzionate a nuocere ai membri della squadra.

Gilbert impugnò con prontezza la pistola e si mise a sparare in direzione degli assalitori. Non essendo tuttavia nel pieno delle sue forze, quasi tutti i colpi mancarono il bersaglio; l'ultimo di essi, però, centrò un uomo alla spalla ed arrestò la sua corsa. Valantine, nel frattempo, si era trovato d'innanzi un uomo e, senza scomporti troppo, volse il palmo destro nella sua direzione per poi sprigionargli contro la Furia del Caos; quasi contemporaneamente un altro nemico gli si avvicinò da dietro ma Sirius afferrò la spada appartenuta al precedente aggressore, e che ancora fluttuava a mezz'aria a causa dell'effetto di rallentamento temporale dovuto al suo incantesimo, e con una rapida spazzata sbilanciò il secondo nemico per farlo cadere sulla lama prontamente postagli sotto. Il Cadetto Lorenz stava invece confrontandosi con due nemici simultaneamente, un uomo ed una donna, e dopo aver bloccato e deviato una serie di attacchi, schivò un fendente sferrato dalla donna all'altezza del collo piegandosi sulle ginocchia per poi roteare su sé stesso ed arrivare a colpire alle caviglie il nemico alle sue spalle; fatto ciò, continuò a roteare e si trasse in piedi per decapitare la donna e concluse il tutto infilando la spada nel petto dell'avversario agonizzante. Un terzo uomo si avventò su di lui dal fianco ma venne intercettato dallo Stardust di Aura ed eliminato. Un altro ancora tentò di colpire la fanciulla ma, schivato con facilità il fendente, ella si spostò alle sue spalle e lo trafisse alla nuca con il fidato Moonlight.

Gilbert stava poggiato ad una colona, tenendo il revolver con la mano sinistra mentre lo ricaricava quando un nemico tentò di aggredirlo alle spalle ma, grazie all'avvertimento di Aura, Raven portò istantaneamente la pistola sotto il braccio destro e colpì al cuore il nemico; poi, mantenendo la calma, espulse il bossolo appena sparato e finì di caricare l'arma. Fatto ciò ebbe occasione di ricambiare il favore con la signorina Lundor eliminando un paio di nemici che intendevano assalirla alle spalle. Nel frattempo, Sirius aveva sbarrato il passo ad una donna, la quale non esitò a scagliarsi con ferocia contro il suo avversario; con un movimento fulmineo, il Cadetto estrasse la propria spada e, grazie allo slancio dato all'arma, la lama scattò fuori dall'impugnatura, cogliendo la donna di sorpresa. Questa riuscì comunque ad evitare il colpo grazie ai suoi riflessi ed i due si scambiarono una serie di rapide stoccate; ad un certo punto Sirius lasciò scivolare la lama verso il basso, si chinò per evitare un fendente orizzontale e tentò un attacco all'inguine. Ancora una volta ella diede prova di grandi riflessi evitando il colpo con un balzo ma, a seguito del movimento del braccio, la lama della spada uscì nuovamente dall'impugnatura sopra la spalla sinistra e Valantine ne approfittò per rizzarsi e tentare una decapitazione; stavolta evitò la punta della spada di pochi centimetri e, indietreggiando senza guardare, inciampò in una radice.

Sirius poggiò l'impugnatura all'imboccatura del fodero e lasciò che la forza di gravità rinfoderasse la lama per poi avvicinarsi alla donna inerte.
“Non temete, sarà rapido ed indolore.” esclamò, prima di azzannarla. Effettivamente, ad eccezione del primo morso, ella non sentì altro dolore; questo perché la saliva di un vampiro possiede varie proprietà chimiche i cui effetti hanno come scopo quello d'indurre nella vittima uno stato di piacere per privarla del desiderio di combattere. Dopo essersi saziato si rese conto che avrebbe fatto meglio a catturarla viva ma, trovandosi nella notte eterna di Toleno, aveva precedentemente deciso di sfilarsi l'anello che inibiva i suoi istinti predatori e quand'ella si ferì cadendo, l'odore del suo sangue, un prelibato gruppo zero negativo, gli giunse irresistibile; recuperato l'anello dalla tasca ed infilatoselo sopra il guanto, si ripromise di far più attenzione la prossima volta, dopodiché diede uno sguardo alla donna in fin di vita e, prima di far ritorno dai suoi compagni, le rivolse contro la mano e generò un getto di fiamme che ne consumarono il corpo in pochi istanti. In quel frangente il Commander Pip stava affrontando altri nemici quando si ritrovò faccia a faccia con il dottor Totto; questo però non era l'uomo che aveva sempre conosciuto ma, sotto le carni lacerate, poteva scorgere meccanismi cibernetici e circuiti.

Questa visione lo fece esitare per un'istante. Quanto bastava al suo nemico per tentare di attaccarlo con un balzo ma non sufficiente affinché ciò potesse avere delle conclusioni negative per il Seed. Pip, infatti, reagì con prontezza e tagliò in due il falso dottore poi, accorgendosi che altri nemici erano in procinto di giungere dal bosco, estrasse una magilite vermiglia.
“Bruciate nelle Fiamme Vitali.” disse, prima di lanciarla contro il confine del bosco “Io ti evoco, Fenice.” aggiunse un secondo prima di sparare con il proprio Gunblade. Infranta dal proiettile, la magilite generò un grande cerchio di fiamme da cui uscì un uccello di fuoco, la cui luce rischiarò la radura; un attimo dopo la Fenice iniziò a far grandinare fiamme sugli assalitori, costringendoli alla ritirata. Quando Pip ritenne che fosse abbastanza, richiamò il proprio Esper ed allungò la mano; la Fenice gli si posizionò sopra e si tramutò in cenere, lasciando cadere una magilite nel palmo del Seed Commander. Così come la creatura si era dissolta, anche le fiamme avevano cessato magicamente di ardere nel bosco.
“Avete uno splendido Esper, complimenti.” istantaneamente i membri della squadra si voltarono in direzione della voce sconosciuta “Tranquillizzatevi, non sono un nemico.” disse, alzando le mani.
“Vieni avanti ed identificati!” gli intimò Aura.
“Mi chiamo Jack Frusciante e sono qui per aiutarvi a far luce sulla faccenda.” disse, abbassandosi il cappuccio e mostrando il proprio volto.
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Messaggio da Pip :> »

La lotta era stata dura.

Nessuno si sarebbe aspettato che l'incontro con il Dr.Totto, che credevano esente da pericoli, fosse stato invece foriero di guai e preoccupazioni, portando il gruppo capitanato da Aura a combattere dopo essere caduto in un'imboscata. Pip guardò il campo di battaglia, e scosse la testa, senza tuttavia farsi vedere; parecchi corpi morti giacevano inerti al suolo, ormai utili solo come nutrimento per la Terra. Le direttive dell'Ordine erano chiare: in missione, le morti vanno evitate il più possibile. Invece, la ferocia e l'efferatezza con cui era stato portato avanti lo scontro denotavano ciò che l'Ordine andava sostenendo da tempo: che al Garden di Rinoa il Codice dei Garden fosse solo un optional. Era davvero impossibile evitare quelle dieci morti? Un tentativo andava fatto. Fortunatamente, la squadra aveva l'attenuante di essere stata colta di sorpresa. Avevano solo difeso le loro vite.

Pip: Aura, dovresti avvisare i Cadetti che, nel caso ci fosse un altro scontro, il nemico a meno di casi eccezionali non deve essere ucciso. Puoi farlo? L'Ordine deve capire che il Garden di Rinoa può portare a compimento le sue missioni senza uccisioni ingiustificate o in numero eccessivo, sai che siamo sotto osservazione.
Aura: Sì. Avrei dovuto farlo prima. Hai ragione. Scusa.
Pip: Scusa di che, scherzi? Ti stai comportando benissimo. :wink:

Il nuovo arrivato ricominciò a parlare.

Jack: Immagino che vi starete facendo parecchie domande.
Sirius: Signor Frusciante, immaginate bene; di sicuro non ci saremmo mai aspettati un'accoglienza simile.

L'uomo, che esibiva una cicatrice parecchio profonda sulla guancia sinistra, si spostò dagli occhi i lunghi capelli castani; nonostante quel brutto taglio, i suoi lineamenti erano dolci e aggraziati, mentre i suoi occhi denotavano una spiccata intelligenza ed un forte senso di curiosità.

Jack: Io, invece, me l'aspettavo. Quindi vi conviene ringraziarmi.
Aura: Prima di farlo, posso chiedervi cosa ci fate qui? Dalle informazioni che possediamo, voi vi muovete solo dietro una lauta ricompensa e, in ogni caso, preferite restare in anonimato, come denota la password sulla vostra pagina Internet.
Jack: Dammi del tu, Aura.
Samos: Conosci i nostri nomi?
Jack: Sono la persona più informata probabilmente di tutta Gaya; sì, conosco i nomi di tutti voi.
Gilbert: La domanda di Aura, comunque, aveva senso.
Jack: E la risposta è molto, molto semplice. Durante il nostro primo contatto, il mio firewall ha "percepito" un tentativo di intrusione da parte di un soggetto estraneo; non sono riuscito a bloccarlo, la sua tecnologia era decisamente all'avanguardia. Ovviamente adesso non si verificherebbero più problemi di questo tipo: è facile adeguare i propri strumenti di difesa quando si conoscono quelli di offesa. A parte questo, ho ritenuto opportuno avvisare il Dr.Totto per evitare che vi fossero problemi riguardo la sua incolumità; vi sta aspettando all'interno della Lacrima dell'Angelo.
Samos: Che cosa????
Jack: State a vedere.

Jack si avvicinò alla grossa pietra, iniziando a tracciare, con il dito, i simboli di antiche rune. Tutti ebbero l'impressione che quell'uomo fosse a conoscenza di parecchi trucchi; non possedeva sicuramente la conoscenza di un erudito, ma le informazioni vantaggiose, utili e soprattutto importanti erano pane per i suoi denti.

Poco dopo, il gioiello iniziò a brillare, ed incredibilmente, da quelle che sembravano impenetrabili pareti di cristallo, uscì il Dr.Totto. Questa volta, quello vero.

Totto: Quel cyborg che mi impersonava non era ben informato. La Lacrima dell'Angelo presenta alcune caratteristiche piuttosto interessanti, che ho già avuto l'occasione e la fortuna di studiare e capire.
Pip: Non ne avevo dubbi Dottore. :D
Totto: Possiamo iniziare il nostro incontro, è già troppo tardi. La storia della Orion Tower risale a parecchi anni fa.. Beh, eravamo proprio un bel gruppo di scienziati. E mi dispiace di come sia finita per Donald; forse, fra tutti noi, era quello meno dotato e più debole psicologicamente. Ma, stavo dicendo, la nostra squadra si stava occupando di una ricerca ambiziosa, per la quale avevamo ricevuto parecchi fondi da una società molto interessata alle possibili implicazioni. Ma quando scoprimmo che, nel tentativo di creare il fiore perfetto, che avrebbe avuto ripercussioni rivoluzionarie ed epocali in campo medico, avevamo creato invece una potente arma chimica.. Decidemmo di abbandonare il lavoro. Vi lascio immaginare cosa quella società ci rispose: non ne voleva sapere, anzi, il suo interesse aumentò, e volle sapere la formula del composto chimico che avevamo utilizzato. Decidemmo di affidare ad ognuno di noi un pezzo di quel complesso procedimento utilizzando un'antica magia, che ci avrebbe cancellato la memoria riguardo alle altre parti, per poi disperderci e non vederci fino a che le acque non si fossero calmate. Volevamo continuare la ricerca, eravamo a buon punto; ma era di fondamentale importanza che quella formula non finisse in mano alla società, della quale in questo momento mi sfugge anche il nome.

Non ci volle molto per capire che Donald fu il primo ad essere trovato e a cedere, non nutrendo interesse verso il mantenimento del segreto. Flora era per lui molto più importante. Gli altri due, invece, avevano opposto resistenza, ma infine avevano ceduto, ed erano stati poi uccisi. Solo il Dr.Totto e l'uomo misterioso erano ancora custodi del loro segreto.

Totto: Io ho avuto la fortuna di essere stato sempre protetto, con me hanno usato guanti di velluto, ma ho dovuto infine cedere anche io il mio pezzo di formula. Mentre colui che vi ha contattato.. Beh.. Era sicuramente il più coraggioso fra noi. Sta vivendo da anni come un fuggiasco, un reietto, ma è ancora al sicuro, nessuno sa dove. Il patto era che non saremmo mai più dovuti entrare in contatto: ma voi dovete e potete salvarlo. Ne va della sicurezza di tutti. Se accettate, avrete a che fare con una società molto potente e influente ai piani alti del Governo; non ci sono prove che siano immischiati in questa faccenda, spetterà a voi trovarle. E se muoverete accuse infondate, potete dire addio alla vostra carriera da SeeD. Agirete in incognito, sarete delle ombre, ma adesso il nemico conosce la vostra presenza.

E ora, riaccompagnatemi in città.
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Aura
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Re: Missioni

Messaggio da Aura »

NOTA: Data l'inattività di Sam92, sarò io a concludere la missione. Ho già provveduto a mandare un pm al suddetto interessato, ma non avendo ricevuto risposta mi vedo costretta a mettere fine a questa lunga attesa.
* * * * *
Vedere la figura del Dr. Totto sbucare dalla Lacrima dell’Angelo era stata una vera e propria sorpresa per tutto il gruppo. Gilbert e Samos avevano sgranato gli occhi dallo stupore, mentre Pip, Aura e Sirius avevano avuto una reazione più controllata, inarcando le sopracciglia fino al limite consentito. Un evento davvero inaspettato, come la maggior parte delle situazioni che incontravano i Seed sul loro cammino. L’inconfondibile naso da saccente e gli occhiali opachi e spessi che caratterizzavano lo studioso gli davano un’aria di severità, mentre i baffi rossicci parevano solleticargli le labbra come uno spazzolino. A prima vista Aura rimase impressionata dal suo aspetto un po’ grottesco ed all’antica, ma d’altro canto rifletteva solo lo stereotipo del professore. Non lo aveva mai visto di persona, ma la sua fama come studioso aveva raggiunto anche le sue orecchie da viaggiatrice. All’epoca, prima di entrare fra le fila dei Seed, la ragazza viaggiò per tutta Gaia senza una vera casa, tuttavia in ben poche occasioni incontrò persone importanti come quell’uomo.
Durante la spiegazione del Dr. Totto lo sguardo della ragazza si soffermò ogni tanto su Jack Frusciante e su Sirius. Anche l’apparizione del primo era risultata del tutto inaspettata, inoltre Aura si aspettava un uomo sulla cinquantina temprato dal tempo, mentre in realtà era tutto l’opposto. Da come si era mostrato, Jack pareva molto sicuro ed orgoglioso, oltre che ben informato fin nei minimi particolari in ogni cosa che suscitava in lui interesse. Il fatto che conoscesse i loro nomi segnava un punto a sfavore del gruppo: chissà in caso di scontro come si sarebbe evoluta la cosa.
Ciò che però metteva in allerta la Seed era Sirius. Benchè il crepuscolo gettasse un’ombra sul bosco, i suoi occhi gialli scintillavano come due lucciole nella notte. All’inizio il suo intervento nel guidare il gruppo dell’oscurità e nella nebbia si era rivelato utile, ma quella strana sensazione che inquietava Aura l’aveva colta di nuovo durante lo scontro contro un nemico in agguato. Non aveva seguito molto il suo ruolo in battaglia ed ad un certo punto lo aveva perso di vista, per poi ricomparire un paio di minuti dopo con un leggero ghigno in viso.
Quell’uomo nascondeva qualcosa, ormai ne era certa.

- E ora riaccompagnatemi in città.
Il discorso del dr. Totto si concluse con una semplice richiesta, l’ultima parte della missione. Pian piano le sue parole avevano dato un filo logico a ciò che stava accadendo, ma aveva creato altri interrogativi. Per prima cosa la società che aveva finanziato il progetto: creare il “fiore perfetto”, come lo aveva descritto il professore, avrebbe portato un’evoluzione nel campo farmaceutico, eppure era scaturita una sorta di arma chimica. Era il loro scopo fin dall’inizio, oppure si trattava solo di un risultato inaspettato? Il fatto che la suddetta società avesse inseguito i supervisori del progetto mostrava quanto il loro interesse fosse ossessivo e privo di pietà.
Due morti ed un arresto, oltre alla resa del Dr. Totto. Quattro pezzi su cinque della formula erano già stati recuperati. Manca solo il quinto uomo.
Ma dove si trova?
- Il mio lavoro qui è concluso - intervenne Jack Frusciante portandosi vicino al professore. La lunga cicatrice che gli segnava la guancia attirò l’attenzione di buona parte di noi.
- Immagino tu voglia in cambio un adeguato compenso – risposi di conseguenza alla sua occhiata beffarda.
- Qualcuno ha scavato nel mio computer per reperire informazioni, perciò posso dire di avervi fatto un favore proteggendo il Dr. Totto. È logico che pretenda una “piccola” mancia.
Il suo sorriso si allargò fino alle orecchie. Strano come una persona del genere fosse affamata di denaro, ma stiamo parlando di Jack Frusciante. Aura fece spallucce ed estrasse dalla tasca un sacchetto tintinnante. L’uomo dai lunghi capelli castani frenò l’azione con un leggero fischio.
- Avete capito male, non voglio denaro.
- Cosa vorresti, allora? – fece Samos.
- Vi ho dato informazioni, quindi pretendo altre informazioni di ugual valore. Mi sembra logico.
Sirius alzò un sopracciglio guardingo – E che genere di informazioni vorreste?
In tutta risposta Jack si scostò una ciocca di capelli dagli occhi, poi mostrò un largo sorriso.
- So che il vostro Garden attualmente sta svolgendo delle ricerche sul luogo dove sorgono le rovine della Orion Tower. Vorrei che alla fine mi passaste tutto ciò di cui entrerete a conoscenza. Logico, no?
Gilbert vece una leggere smorfia – Questo mi sembra un ricatto bello e buono. Il loro valore è superiore alle informazioni che tu ci hai dato! In fondo ci ha detto solo che il Dr. Totto voleva un appuntamento con noi.
- Logico anche questo, ma il favore che vi ho fatto non conta?
- Se ragioni su questi termini – intervenne Aura – allora dovremo fare noi un favore a te.
- Mi sembra logico.
- Perciò che ne dici se accompagnato anche te insieme al Dr. Totto fino all’ingresso di Toleno? Mentre venivamo qui siamo incappati in un banco di nebbia che causa allucinazioni. Immagino tu non voglia cadere sotto il loro effetto.
- Tutto questo è più che logico. – Jack protese una mano verso la ragazza – Ma pretendo anche sapere il nome della società che ha finanziato la Orion Tower. Abbiamo un accordo?
Prima di suggellare il patto, Aura lanciò un occhio verso Pip. Forse non era stata una buona idea suggerire lo scambio di informazioni con un elemento come quell’uomo, ma come aveva detto loro Elyon, “Jack non si muove mai senza un lauto compenso”. Il giovane annuì quasi impercettibilmente, così la Seed strinse la mano e chiamò con un fischio Piuma e Rouge.

Era stato davvero faticoso portare tutte quelle persone in groppa a due draghi. Pur essendo massicci e grandi, anche creature come loro hanno un massimo di portata, quindi il viaggio che ne risultò fu tra i più lenti e noiosi. Il bosco sotto le loro figure pareva pronto a sfoderare gli artigli legnosi e trascinarli nell’oscurità assoluta, come un mare di foglie ed erba che nasconde i mostri più pericolosi e terrificanti.
Una volta giunti davanti al grande arco che segnava l’entrata di Toleno, il gruppo salutò il Dr. Totto e Jack Frusciante per poi prendere la strada per il Garden. Poco prima della loro partenza lo studioso dal lungo naso aveva consegnato ad Aura ed a Pip una lettera sigillata da una macchia di cera rossa.
- Questa me l’ha data il “quinto uomo”, di cui non ricordo il nome, dicendomi di consegnarla esclusivamente a voi. Non ho idea di cosa vi sia scritto, ma vi chiedo di aprirla una volta al sicuro da orecchie indiscrete. Ne va della sua vita.
- Sarà fatto – disse la giovane salutando l’uomo con un breve inchino in segno di rispetto. Anche Pip fece lo stesso.
Una volta preso il volo verso Daguerreo, il luogo dove si era diretto il Garden, Aura ripensò al suo ruolo in quella missione. Alla fine non c’erano stati feriti, ma il fatto che non aveva impedito il massacro del nemico le suggeriva di aver fallito. Il suo compito era proteggere la squadra, ma ciò non giustificava la morte di quelle persone, perite sotto i suoi colpi e sotto quelli dei compagni. L’attenzione si focalizzò sulla lettera appena ricevuta: nonostante la promessa di mantenere il segreto fino all’arrivo al Garden, Aura non resistette alla tentazione di sbirciare in controluce un paio di parole.
Così si portò la busta davanti agli occhi e ciò che vi lesse fu una serie di parole senza senso. Riuscì però ad identificare un nome.

U. N. Owen

Mission Complete
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Drizzt Do Urden
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Re: Missioni

Messaggio da Drizzt Do Urden »

Spostiamoci qua in missioni per non accavallare i post.

Furto sospetto

Squadra: Drizzt (CS), Deimos, Terra, Leith.
Limite di post: nessuno, fino a missione conclusa.


Drizzt, Deimos e Terra vennero immediatamente ricevuti e scortati da alcuni giovani militanti della Lega, che li scortarono da quello che, attualmente, era il loro leader. Il tempio di Dojse non era sicuramente più quello di un tempo. Le immagini sacre erano state deturpate o alterate per meglio conformarsi ai principi della fazione. I militanti si spostarono ai fianchi del loro capo, che stava seduto su una sorta di trono di legno.

Ten: Salve, SeeD del Garden di Rinoa. Io sono Ten, capo della Lega della Gioventù. Ero stato avvertito del vostro arrivo, ma non conosco le motivazioni che vi spingono qui. Se poteste cortesemente rendermene partecipe..

Il giovane, sui 23-24 anni, si era sforzato di apparire sicuro, ma una leggera inquietudine increspava il tono con cui parlava.

Ten: Oh, che maleducato.. volete sedervi?

Per quanto poco possa sembrare rilevante, il vantaggio costituito dal guardare dall’alto in basso i propri interlocutori non è da sottovalutarsi.

Drizzt: No, grazie. Risolveremo la faccenda in breve, se riusciremo a collaborare. Ovviamente non nutro il minimo dubbio su questo. Una domanda, in via preliminare. Sul serio non avete idea del motivo della nostra presenza qui?
Ten: Be’, in realtà.. ho sentito voci su una presunta accusa di Neoyevon nei nostri confronti, un furto o qualcosa del genere.. ma vi assicuro che noi..
Drizzt: Neoyevon vi ha accusati di aver loro sottratto un potente artefatto. Ovviamente, sappiamo che l’Ordine non può essere partito da lei..

Il tono di Drizzt era tutt’altro che conciliante, ma Ten parve rilassarsi. Il drow era riuscito a tenerlo sulle spine, per spingerlo a tradirsi o comunque poter captare più facilmente delle sue eventuali reazioni involontarie.
I SeeD erano in una posizione di vantaggio: la Lega era stata accusata e doveva difendersi. Il tono titubante di Ten aveva convinto Drizzt che o era colpevole (o quantomeno ne sapeva qualcosa), oppure ammetteva la possibilità che alcuni membri della Lega avessero preso iniziative individuali. Se infatti fosse stato certo dell’innocenza della fazione che capitanava, si sarebbe alterato vedendosi accusato in casa propria, mentre invece stava sulla difensiva.
Il drow stava per proseguire, quando squillò il codec.

Drizzt: Vogliate scusarci..

I tre uscirono dal tempio, ed il drow lesse il messaggio.

Codice: Seleziona tutto

Pip: Compare, nel corpo del mutaforme è stato trovato un chip che ci ha portati ad una azienda Andalusiana produttrice di tabacco, la Norights S.p.a. Inoltre, risalendo alla sua prima apparizione nelle nostre telecamere, abbiamo scoperto che, prima di entrare nel Garden, ha compiuto il gesto di preghiera Yevonita.
Drizzt: Grazie Compare. A quanto pare anche tu sei in missione… in bocca al lupo.
Pip: Crepi.
I suoi compagni non sapevano del rapimento di Aura, e dunque Drizzt non poteva essere troppo esplicito. Al momento, almeno, non voleva distrarli dalla missione corrente.

Drizzt: Nuove informazioni dal Garden. Poi vi spiego, ora rientriamo.

Deimos: Aspetta. Che ne pensi dell’atteggiamento di Ten in questi primi minuti?
Drizzt: Ho un’idea generale, ma vorrei sentire le vostre, meglio vedere le cose da più prospettive.
Terra: A me non è sembrato un tipo particolarmente autoritario.
Deimos: Ho avuto la stessa impressione. E, a dirla tutta, o è estremamente stupido ed essendo colpevole non si è preparato nemmeno un alibi, o non c’entra niente.
Drizzt: Sono arrivato a conclusioni simili. A istinto, credo che almeno lui sia innocente, anche se potrebbe essere omertoso.
Giovane: Scusate signori, siete pronti? Il nostro capo ha altre questioni di cui occuparsi tra poco, se poteste concludere..

I tre annuirono, e rientrarono giusto in tempo per vedere una porta chiudersi ed una figura scomparire dietro di essa.

Terra: Chi era quello?

Il ragazzo che li aveva riaccompagnati dentro fece uno strano sorriso.

Giovane: è colui che in realtà muove i fili. Ten è solo una marionetta.

Il volto di Ten era pensieroso.

Avrebbero potuto incalzarlo con altre domande, oppure semplicemente chiedere il permesso di investigare ed interrogare un po’ in giro.
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Drizzt&Pip / Vincitore della 5° Sagra di Lindblum!

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Alexandra Schwarzlight ha scritto:tu sei un caso a parte, sei la trollface scesa in terra.
Lonelywolf
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Re: Missioni

Messaggio da Lonelywolf »

Tornati al cospetto del leader della Lega, i tre delegati del Garden trovarono un Ten che pareva rasserenato, quasi al pari di uno studente impreparato che sia riuscito a scampare per poco un'interrogazione.
- Eccovi di ritorno! Spero che non sia successo nulla di grave - li riaccolse Ten, alludendo al messaggio ricevuto da Drizzt. La sua voce voleva esprimere preoccupazione, ma il suo stato di indiscutibile sollievo e la visibile inesperienza resero irrealizzato quell'intento.
- Niente di grave, un semplice comunicazione di servizio - ribattè Drizzt, pronto. - Ora, possiamo riprendere la nostra chiacchierata? -
- Mi dispiace, ma temo di dover andare! Uno dei miei più fedeli collaboratori mi ha appena avvisato di un'importante questione da sbrigare su... ehm? ... una proposta di sciopero generale per la categoria dei commercianti di tessuti. Sapete, le tasse aumentano, e la nostra fazione deve definire la sua posizione -
- Figuriamoci, capisco. Bisogna pur difendere il tasso d'interesse dei commercianti nel rispetto del potere d'acquisto attuale dei cittadini! - rispose Drizzt con convinzione, esibendo un sorriso accondiscendente.
- Ehm... Sì? Sì, è proprio così! Capirete che se non ce ne occupiamo noi che ce ne intendiamo, chi si interesserà dell'interesse degli interessat... ci siamo capiti, ecco - concluse Ten, orgoglioso di esibire una fenomenale capacità di dissimulare.
- Vorrei solo sapere, a questo punto, se almeno potremo parlare con altri esponenti di rilievo della Lega -
- I miei più stretti collaboratori saranno impegnati con me, ma potete senza dubbio parlare con altri dirigenti. Si trovano nella stanza alla sinistra all'interno del tempio, dite loro che hanno il mio permesso per sospendere qualsiasi altra attività e rispondere alle vostre domande -
Al termine di queste parole, qualcuno entrò timidamente dalla porta alla destra del trono.
- Ten, signore, stiamo attendendo - parlò l'uomo che era entrato dalla porta, con tono un poco spazientito. Era un individuo con corti capelli biondi, sulla trentina. Ad occhio e croce, aveva la stessa stazza del tizio che avevano visto di sfuggita rientrando nel tempio.
Ten non si fece attendere, e dopo aver salutato cordialmente Drizzt, Deimos e Terra seguì l'altro uomo con un sorriso compiaciuto da primo della classe. I tre membri del Garden si appartarono in disparte per scambiare qualche commento.
- Se lui è un politico, io sono un hypello - esordì Deimos, seccamente.
- Probabilmente avresti potuto prenderlo in giro per mezz'ora, e lui avrebbe pensato che gli stavi facendo dei complimenti - aggiunse Terra, rivolto a Drizzt.
- Abbiamo appurato che è solo un prestanome, ma mi domando chi abbia il pudore di aver scelto proprio lui. - si domandò il drow - Secondo me, chi lo manovra vuole assicurarsi che il leader si lasci comandare a bacchetta senza ritorsioni -
- A questo punto, mi sembra piuttosto chiaro che le cose stiano così - confermò Terra.
- Cosa pensate di quell'uomo biondo? Ha uno strano tempismo: ha parlato con Ten mentre eravamo fuori, è uscito al nostro rientro e quindi è tornato quando Drizzt aveva convinto quell'ebete che fosse la persona più arguta su Spira -
- Potrebbe essere la mente alle spalle di Ten - fece Terra.
- O una delle menti - suppose Drizzt.
All'improvviso, la porta principale del Tempio si aprì. Solo dopo un certo lasso di tempo, apparve un uomo con due protesi in corrispondenza degli arti sinistri. Zoppicando, si avviò verso l'ala sinistra del Tempio, dove era situata la stanza riservata ai dirigenti.
- Quello è Nooj, un precedente leader della Lega della Gioventù. - sussurrò Drizzt ai compagni - Potremmo iniziare parlando con lui -
Quando gli altri annuirono, Drizzt prese a camminare velocemente verso Nooj, e richiamò la sua attenzione.
- Con chi ho il piacere di parlare? - rispose il menomato.
- Rappresentiamo il Garden di Rinoa, stiamo investigando su una questione della massima importanza. Il vostro leader, però, si è dovuto improvvisamente occupare di un imprevisto economico e ci ha accordato di parlare con altri dirigenti - spiegò Drizzt.
Un repentino interesse si accese negli occhi di Nooj.
- Credo di sapere di cosa si tratta. Andiamo a fare due passi per la via micorocciosa, se non vi spiace -
Attanagliati dalla curiosità per l'ultima affermazione udita, Drizzt, Terra e Deimos seguirono Nooj oltre il portale del Tempio di Djose verso l'imboccatura della vicina via micorocciosa.
- Ora, se non le dispiace... - Drizzt incitò l'interlocutore a parlare.
- Voi state cercando informazioni sul furto da parte della Lega di un'arma di Neoyevon, non è così? -
- Come lo sai? - il drow domandò, confuso.
- Vedete, quando la Grand'Invocatrice Yuna sventò il pericolo di Vegnagun qualche anno fa io ed i miei amici Baralai e Gippal sotterrammo l'ascia di guerra e riscoprimmo il valore e la forza dell'unità. I nostri erano sentimenti genuini, nel proposito della collaborazione credemmo fortemente. A quel tempo, le persone di opposte fazioni ci seguirono, e ripresero a credere che l'unità fosse nel bene comune. Mentre la forza delle nostre figure diminuiva e noi, destituiti da leader, perdevamo carisma, però, quella stessa gente riscopriva un aspetto che non ci attendevamo: continuavano a credere nei messaggi che avevamo veicolato prima di riappacificarci. Non ci avevano seguito solo per il nostro carisma, capite? I vecchi esponenti della Lega della Gioventù, ad esempio, continuavano a diffidare di chi troppo fermamente credeva nel culto di Yevon. Insomma, nonostante ripetuti interventi della Grand'Invocatrice Yuna, la stessa gente volle riprendere a perseguire quegli stessi ideali: così rinacquero neoyevoniti, leghisti ed automisti. Baralai, Gippal ed io, d'accordo con la Grand'Invocatrice, decidemmo di far ritorno alle rispettive fazioni con lo scopo di tenere sotto controllo la situazione, e fu così che la Lega, non senza qualche mugugno, mi riprese tra i suoi ranghi. Ora, che ve n'è parso dell'attuale leader? -
Drizzt valutò per qualche secondo se fosse il caso di esporre la propria opinione in merito ad un uomo di cui non sapeva se fidarsi, ma questo bastò a Nooj per capire i suoi pensieri.
- Già, solo uno stolto crederebbe che Ten ricopra quel ruolo per suoi meriti. Al cambio di leader, quel ragazzo fu proposto con forza da un individuo, affiliato alla Lega da due anni a questa parte, e pochi altri suoi fedeli. Si chiama Adam Riesevelt. Nonostante Ten non fosse un candidato troppo convincente, Adam riuscì a guadagnare più sostenitori rispetto all'inizio, probabilmente con mezzi poco leciti -
- Forse abbiamo già visto questo Adam - lo interruppe Terra.
- Che sia l'uomo biondo che ha chiamato Ten? - convenne Deimos.
Nooj annuì
- Tutt'ora, Adam è l'uomo di maggior fiducia del nostro saggio leader e gli "propone" la via con i suoi consigli. Insospettito dalle sue intenzioni, ho cercato di indagare, d'accordo con i miei due buoni amici e la Grand'Invocatrice, finchè un giorno riuscii a recuperare una sua lettera. Le aveva dato fuoco, ma l'ha lasciata bruciare senza controllarla e sono riuscito a recuperarne i resti -
Nooj estrasse un foglio bruciacchiato, e lo passò a Drizzt. Nonostante i danni, alcune parole erano ancora comprensibili:
Abbiamo liberato l'uccellino dalla gabbia, secondo i piani ci dirigiamo a...
L'ultima parte era illeggibile, ma ciò che rimaneva di quel chiaro messaggio in codice sembrava alludere al furto.
- Come hai capito che si trattava di quell'arma? - domandò Drizzt.
- Lo stesso giorno, Baralai mi informò di un certo subbuglio presso i vertici di Neoyevon e mi disse che, origliando un rapporto, aveva sentito del furto di un'arma. Il collegamento fu istantaneo -
- E così siete stati tu e Baralai a darci l'allarme - concluse il drow.
- Sì, d'accordo con la Grand'Invocatrice. Ancora però non sono riuscito a capire le intenzioni di Riesevelt e dei suoi, nè se abbiano solo sfruttato la Lega per esercitare il loro potere personale o se piuttosto lavorino per Neoyevon, gli Automisti o i Carneriani.
- Ma i Carneriani non perseguivano un culto? - domandò Deimos, disorientato su questo punto.
- Questo non impedisce loro di cercare appoggi nel mondo politico, ovviamente di nascosto - rispose Nooj.
- Perdonaci solo un momento - fece Drizzt, prendendo da parte i due compagni.
- Ha parlato in modo piuttosto dettagliato e convincente, potremo credergli? - chiese Terra.
- Chi frequenta il mondo politico è spesso abile con le parole, dobbiamo decidere se credergli o no, eventualmente cercando di provare la sua buona fede -
- Tra l'altro, la sua parola e quello stralcio di lettera in codice non ci basterebbero per accusare anche solo Adam. Se credessimo a Nooj, dovremmo comunque investigare su Riesevelt e trovare prove inequivocabili e cercare di capire con chi collabori, secondo me -
I tre si lanciarono qualche sguardo. Oltre al futuro di Spira era in gioco l'incolumità di Aura, anche se Terra e Deimos non potevano saperlo.
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Leith Nocturnia
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Re: Missioni

Messaggio da Leith Nocturnia »

Edit di Drizzt: Leith è stata autorizzata a partecipare alla missione, comportiamoci come se fosse partita con noi.

La storia di Nooj era abbastanza convincente, inoltre non poteva non influenzare la nostra fiducia la memoria del suo passato, ciò che aveva fatto per Spira qualche anno fa con la Grand’invocatrice e i suoi compagni.
Fu Nooj a rompere il silenzio – ora devo andare, sono momenti critici e devo tenere sotto controllo la situazione –
- D’accordo, grazie per le informazioni – annuì Drizzt, mentre Nooj ritornava verso il tempio.
Leith lo guardò mentre si allontanava e, intanto, rifletteva: il comportamento di Nooj non lasciava intravedere alcuna titubanza, nessuna perplessità o insicurezza. Era davvero difficile capire se si potesse fidare di lui.
Deimos, guardò al cielo seccato - Allora, che cosa facciamo? Lì dentro ormai sono tutti preparati alle nostre domande. Adam li avrà istruiti a dovere, proprio come ha fatto con Ten, ma, d’altro canto, non possiamo mica lasciare la Lega così….-
-Hai ragione, torniamo al tempio anche noi. – proruppe decisa Leith
- Hai in mente qualcosa? - chiese Terra, incuriosito.
Leith scrollò la testa - No, ma il tempio nasconde ancora molti segreti. Dobbiamo riuscire a scovarli –
La ragazza guardò i compagni e fece qualche passo di corsa verso il tempio, poi, vedendo che gli altri tardavano, urlò - L’ultimo che arriva è uno shoopuf! –
Quando furono di nuovo al tempio, il quartetto si fermò nell’atrio e si osservarono l’un l’altro con aria indecisa.
- E adesso? – sbottò Terra. Proprio in quel momento si senti scricchiolio della porta del naos che si chiudeva. Una folta chioma bionda si intravide appena sparire dietro i battenti ormai segnati dal tempo.
Drizzt annuì con la testa - Dobbiamo riuscire a entrare lì dentro. –
- Come se fosse facile! Non hai visto com’è sorvegliato l’ingresso. È impos…-
- Aspetta! Mi è venuta un’idea! – proruppe Leith con un largo sorriso stampato in faccia.
Dopo qualche minuto di consultazione, Leith concluse – Allora, è tutto chiaro? –
- Sì – risposero gli altri, anche loro con un ampio sorriso, come se Leith glielo avesse contagiato.
- Mi scusi! Buonuomo!! – alzò la voce Demos, facendo voltare un componente della Lega e correndogli incontro – Le volevo chiedere se, secondo lei, il tasso di iscrizioni alla Lega sia aumentato o diminuito dopo le dimissioni di Nooj, poiché, visto e considerando…-
- Ok, ora tocca a noi – disse sottovoce Terra verso Leith. Entrambi si avvicinarono con aria indifferente a un cumulo di rottami accantonato in un angolo.
- Ma se si prende in considerazione…- continuava intanto Demos, lanciando occhiate verso i compagni di affrettarsi e accennando sorrisi cordiali al suo interlocutore ormai stordito dal suo discorso.
- Idro!- disse sottovoce Terra verso gli scarti di robots, ricoprendoli così d’acqua.
Leith si guardò circospetta, accertandosi che nessuno la guardasse – Thundara… thundara… thundara!!-
- Che cosa succede? – le chiese Terra.
Lei lo guardò innervosita della faccenda – I rottami sono vecchi e non regiscono – spiegò sottovoce.
- …Oggi è una bellissima giornata… non ci sono più i valori di una volta… e soprattutto se qualcuno si sbrigasse!! – arrancava Demos, calcando soprattutto sulle ultime parole.
- Thundara!!!!- disse con tono più deciso Leith, riuscendo finalmente ad avere qualche reazione dai rottami. subito si creò un corto-circuito e la corrente iniziò a colpire qualsiasi cosa le capitasse a tiro, mentre gli automi si rialzarono impazziti.
- Cosa sta succedendo qui? Come hanno fatto questi automi a riprendersi? – disse una guardia che si avvicinò di corsa ai robots, brandendo una spada.
- Blind!- pronunciò Drizzt prontamente.
- ah, non vedo più niente!- urlò l’uomo iniziando a ghermire nervosamente l’aria. Nella sua foga tagliò alcuni fili elettrici e il tempio fece il resto: la sua forza del tuono sopita da tempo iniziò a manifestarsi, creando grande scompiglio.
Nella confusione generale, i quattro sgattaiolarono verso la porta del naos e, senza farsi vedere da nessuno, entrarono.
- Appena in tempo, ero davvero a corto di idee- confessò Demos con tono secco.
- Forza, cerchiamo di scoprire qualcosa- concluse Drizzt – Ma dov’è andato Adam? –
Il gruppo iniziò a inoltrarsi nel tempio, ma ovunque regnava il silenzio. Quando arrivarono di fronte alla porta del naos, si fermarono interdetti.
- Non può essersi volatilizzato nel nulla…- commentò Terra, ispezionando con lo sguardo i dintorni.
Mentre pronunciava la frase, Leith indietreggiò per appoggiarsi alla porta, ma questa si dischiuse leggermente, tanto quanto bastasse per vedere cosa stesse accadendo. Dentro, due persone litigavano.
- Quello è Nooj!- esclamò Drizzt, zittito velocemente dai suoi compagni.
L’ex-leader della Lega stava parlando animatamente con un’altra persona, che purtroppo era nascosta dalla visuale troppo ristretta. Ma tutto il gruppo sapeva che non poteva essere altri che Adam.
- … Quindi se ne sono andati senza fare ulteriori domande? – chiese Adam.
Nooj assentì – Sì, a quest’ora saranno già sulla strada del ritorno –
- Lo sapevo! Nooj è un traditore! – sbottò di colpo Deimos.
Terra gli fece segno di fare silenzio senza distogliere lo sguardo dalla scena- Shhh! Facci ascoltare –
- Ho visto che li hai presi in disparte – continuò Adam – che cosa gli hai detto?-
- Semplicemente che la Lega non c’entra in questa storia e che non sappiamo nulla del furto –
- Ma non è vero…- commentò Deimos
- Probabilmente Nooj ci ha aiutati davvero, anche se non ci ha detto tutta la verità – rifletté Drizzt
Adam rise – Molto bene. Se solo sapessero che quel Carneriano è stata solo una marionetta nelle nostre mani… Dopotutto è stato facile accordarsi con quelli di Neoyevon e simulare il furto…-
- Quindi… non è stato un furto? – si domandò Leith
- Forse quelli di Neoyevon erano d’accordo a far sparire l’arma…- alzò le spalle Terra
- Oppure solo alcuni lo sapevano…- suppose dubbiosa Leith.
- … “il carneriano è stata una marionetta” è solo lui invischiato in questa faccenda, oppure c’è dietro qualche accordo col popolo carnariano…? - pensò ad alta voce Drizzt, ma ottenne solo gli sguardi perplessi dei suoi compagni.
Deimos ruppe il silenzio- Però Nooj poteva anche dirci tutto questo –
- Sicuramente sa più di quello che vuol far sembrare, ma non credo che ci dirà altro. Inoltre ho come la sensazione che ci stia proteggendo, che non voglia che investighiamo ulteriormente – sostenne Leith, guardando preoccupata i compagni.
I due continuarono a parlare della situazione, ignari che erano spiati dai SeeD, e oramai si doveva decidere se era meglio investigare altrove o rimanere nella possibilità che i due avrebbero potuto dare ulteriori informazioni.
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Terra95
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Re: Missioni

Messaggio da Terra95 »

Finalmente avevavamo un quadro più chiaro della situazione,anche se rimanevano comunque molti punti oscuri su cui avremmo dovuto indagare per riuscire a risolvere questo mistero. I quattro stavano riordinando le idee e decisero che prima avrebbero dovuto indagare ancora un pò sulla Lega e i suoi rapporti.
"Però non possiamo farci scoprire,credono che ce ne siamo andati" disse Terra ricordando le parole di Nooj.
"Infatti dovremo agire con discrezione" ordinò Drizzt.
"Però credo che sarà difficile non farsi scoprire in un posto come questo" nota Deimos.
"Un modo ci deve essere sicuramente,basta solo pensarci un pò su e ottenere maggiori informazioni su come è formata la base della Lega" dice Leith cercando di rincuorarci.
"Sono d'accordo con Leith,dobbiamo solo fare attenzione e tutto filerà liscio" esclama Terra preso dall'eccitazione.
"Bene,siamo d'accordo,cominceremo a indagare,però per non farci scoprire consiglio di dividerci così da attirare meno l'attenzione,poi ci rincontreremo di nuovo nella Via Micorocciosa per scambiarci le informazioni che abbiamo ottenuto" organizzò Drizzt e poi ci dividemmo ognuno per la sua strada.
Ora dobbiamo capire spiando la Lega quanto sono invischiati in questa storia e se hanno avuto rapporti di recente con i Carneriani o con i Neoyevoniti.
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Drizzt Do Urden
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Re: Missioni

Messaggio da Drizzt Do Urden »

Drizzt: Ah, un’ultima cosa, prima di dividerci. Ricordate che quelli che hanno il coltello dalla parte del manico, in questa situazione, siamo noi. Sappiamo che il furto è una farsa, magari non è mai avvenuto in realtà e l’arma in questione potrebbe addirittura non esistere. C’è stato un accordo tra Neoyevon e la Lega, questo è un dato di fatto. Resta da scoprire se chi di Neoyevon ci ha contattato ne è a conoscenza. In caso di risposta affermativa, è evidente che stanno tramando qualcosa contro di noi.

La mente di Drizzt volò ad Aura, ma gli altri non erano a conoscenza della situazione.

Drizzt: In ogni caso, come abbiamo appena notato si parla molto di più tra confidenti che sotto interrogatorio. Discrezione, ma se veniste scoperti, ricordate che avete il pieno diritto di stare qui e di fare domande. Ci rivediamo qui tra un’ora.

I quattro si divisero. Il drow, utilizzando la sua magia d’ombra, riuscì a penetrare nuovamente nel tempio e a nascondersi. Cercò di captare qualche parola indiscreta, ma niente. Resistette alla tentazione di interrogare Nooj, forte della nuove informazioni ottenute. Non aveva prove.
La situazione era molto più intricata del previsto. Neoyevon e la Lega di erano accordati per simulare un furto, e la prima fazione aveva convocato il Garden di Rinoa. L’infiltrato che aveva rapito Aura era un Carneriano sotto il controllo delle due organizzazioni (o forse solo della Lega, le parole di Adam non erano state abbastanza ambigue), che però aveva eseguito il tipico gesto degli Yevoniti prima di accedere al Garden. Che la Lega avesse aggiunto un elemento al patto cercando di incastrare Neoyevon? Ma perché simulare un furto, convocare un Garden e rapire una SeeD proprio di quel Garden?
Drizzt inviò un messaggio via codec a Pip contenente gli ultimi aggiornamenti, ma non aggiunse le sue considerazioni personali: l’amico, guardando le cose sotto un altro punto di vista e senza seguire i ragionamenti del drow, sarebbe potuto giungere a conclusioni inaspettate e vincenti.

Recluta1: Sai, ho un amico al Garden di Andalusia, l’altro giorno siamo andati a bere un bicchiere insieme..
Recluta2: Come si chiama? Anch’io ho un paio di conoscenti là dentro..

Era paradossale, pensò l'elfo scuro, che il Garden di Spira fosse in realtà il meno indicato per operare sul pianeta stesso in situazioni di tale genere. Eppure, le cose stavano esattamente così: in un mondo spaccato in diverse fazioni in maniera netta, ogni SeeD del Garden poteva provenire tranquillamente da uno dei vari contesti sociali, e risultare dunque non imparziale in caso di scontro tra, per esempio, Neoyevon e Lega della Gioventù.
Bel problema, in effetti Spira in caso di questioni di tale tipo poteva rivolgersi soltanto all’unico Garden in grado di spostarsi integralmente ed agevolmente di mondo in mondo, ovvero…



…il Garden di Rinoa.

Un’idea folgorante attraversò la mente del drow.

Drizzt: Ci vogliono distrarre…da qualcosa di più grosso!

Guarda caso, si erano verificati in contemporanea due eventi aventi origine in Spira, e guarda caso due dei SeeD più esperti del Garden erano al momento in missione, ed un’altra era stata catturata. Inoltre, due fazioni con principi opposti si erano coalizzate. Forse tre, considerando i Carneriani.
L’ora del raduno con i suoi compagni era ormai prossima, Drizzt li raggiunse, ne mancava uno, ma iniziò comunque ad esporre le sue considerazioni.

Drizzt: …ed il gesto del Carneriano potrebbe benissimo essere uno sleale trucco della Lega per incastrare Neoyevon.

Drizzt osservò i suoi compagni, sperando che avessero elementi a supporto della sua teoria (anche se, in realtà, sperava vivamente di essersi sbagliato), ma notò un’inquietudine sul loro volto che non era dovuta alle sue parole. Era qualcosa di più impellente, viscerale.
Improvvisamente, Drizzt si rese conto che erano ancora in tre. Ne mancava uno. E l’ora concessa dal Commander era scaduta da dieci lunghi minuti.
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Drizzt&Pip / Vincitore della 5° Sagra di Lindblum!

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Alexandra Schwarzlight ha scritto:tu sei un caso a parte, sei la trollface scesa in terra.
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