Sagra della caccia di Lindblum

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Recks
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Recks »

La Sagra ebbe inizio, come di consueto, con il rintocco delle campane. Ogni concorrente sarebbe partito da un punto diverso della città: io ero stato posizionato in un vicolo del distretto commerciale. Prima di muovere i miei primi passi, guardai la tessera di riconoscimento che avevo attaccato al petto.

"SeeD Jason,
Garden di Rinoa,
Concorrente n°93"


Quanti diavolo di concorrenti c'erano quella volta, mi chiesi? Troppi. Non che la cosa mi desse fastidio, anzi: era dalla missione su Reimse Nor con Drizzt che non combattevo. Non vedevo l'ora di avere l'opportunità di scontrarmi.
Non sarei stato deluso.
D'altronde, c'erano almeno 92 opportunità per farlo, in quella città.
Se avessi giocato bene le mie carte e avessi stretto opportune alleanze, per poi romperle quando necessario, avrei potuto anche raggiungere il podio.

Percorsi il vicolo, ritrovandomi in un piccolo cortile, al centro del quale giaceva una fontana. La giornata era così afosa che qualcuno si stava già abbeverando. Avevo già visto Leon Rayearth in battaglia. Conoscevo la sua tecnica di combattimento ed era senza dubbio un soldato molto valido e furbo.
Un potenziale alleato.
Un papabile vincitore.
Un concorrente pericoloso, dunque.
Forse troppo.
Così pericoloso che una grande palla di fuoco stava già per investirlo ed eliminarlo dalla competizione. Furono i suoi riflessi pronti a salvarlo e a suggerirgli di allontanarsi dalla fontana con un balzo laterale. Nel frattempo la sfera rovente aveva rotto in tanti pezzi la fontana, lasciando al suo posto un violento e ininterrotto getto d'acqua verso l'alto.

Leon già veniva verso di me, le due Claymore in mano.

"Non sono stato io! Volevo persino chiederti di stringere un'alleanza!"
"Pessimo modo di chiederlo, non trovi?"



Era veloce, forse troppo. C'era lo zampino di un Haste. Il mio Gunblade parò l'affondo della prima lama, mentre la seconda sfortunatamente fece breccia nella mia carne. Un'orma rossa colorò la mia maglia, o quel che ne rimaneva. Una fitta di dolore mi fece imprecare.

Un blizzara si occupò di allontanare il nemico e mi permise di riprendere fiato. Fu solo per poco. Leon stava già correndo per assestarmi il colpo di grazia, nuovamente all'addome, ci avrei scommesso. La sua corsa fu rallentata da un Quake. Fu un gesto quasi naturale, meccanico, che nemmeno mi accorsi di aver compiuto. Era l'istinto a guidarmi.

Approfittai del momento per recuperare le forze con Energia. Mi preparai a subire la furia degli attacchi dell'avversario che, a due passi da me, aveva esordito urlando "Novox". L'offensiva ebbe inizio: ridoppio, tondo e poi affondo.

Riuscii a parare il primo colpo. Anche il secondo. Il terzo...No.

Affondo al ventre, di nuovo. Chiusi gli occhi.
Un attimo che durò un'eternità.

Poi Leon sbuffò. Fu a quel punto che riaprii gli occhi, scoprendo con sollievo che uno scudo Protect si era materializzato all'altezza dell'addome.


"Questo è stato il tuo primo ed ultimo passo falso, stronzetto. Pensavo fossi meno stupido di così," gridò lui.
"Come ti permetti di rivolgerti così a..."
"Era al tuo angelo custode che mi riferivo. Quello che ha lanciato Protect su di te, che ha evocato il terremoto quando tu tremavi come una foglia. Sarà stato probabilmente lui a tirarmi quella palla di fuoco."


Diede un'occhiata alla mia faccia allibita.

"Capirai presto. Nel frattempo, sono ancora in tempo per la tua richiesta di alleanza? Se sì, cominceremo con un gioco: si chiama nascondino. È uno dei nostri che dobbiamo trovare. Segni particolari: status Vanish e, se non è cretino, anche Levita, altrimenti sentiremmo i suoi passi."

Prima che potessimo cominciare questo "gioco", una serie di lampi caddero intorno a noi, in segno di avvertimento.

"Ah, dimenticavo. Recks si diverte ad usare Quake, Vanish, Levita e le magie elementali. Sembra non saper fare altro."
"Conosco il ragazzo, è stato in missione con me. So le due debolezze."


Anche Leon le sapeva: lanciò Reflex su di sé. Fortunatamente, il mago non si accorse della mossa. Un fire, inizialmente rivolto al tanker,fu rispedito al mittente. Perfetto, sapevamo anche dove si trovasse il nemico.

L'inseguimento cominciò. Non mi sentii in colpa perché stessi combattendo contro colui che che fino a poco prima mi aveva segretamente protetto: era una gara e tutto era concesso. D'altronde, allearmi con Leon mi avrebbe garantito più chance di vittoria.

Raggiungemmo il punto in cui Recks sembrava aver deviato con un Idro la traiettoria della palla infuocata che gli era stata gentilmente restituita.
Rayearth ricevette una bastonata in testa e io in tutta risposta premetti il grilletto del Gunblade, puntando nel vuoto, accanto al mio alleato.
La Dea bendata quel giorno mi stava sorridendo. La coltre invisibile che avvolgeva Recks scomparve, rivelando la spalla ferita, da cui sgorgava ancora sangue e il suo sguardo carico di disprezzo.

"Leon, è solo una questione tra me e te."
"Lo doveva essere anche quando mi avevi attaccato con un Fira quando stavo bevendo. Peccato che tu ti sia protetto dietro Jason. E ora che è dalla mia parte, tu dici che se ne dovrebbe andare? Non credo proprio."



Due contro uno. Il risultato era fin troppo ovvio. Ciononostante, Recks non si diede per vinto.

Fui allontanato con un improvviso flusso d'acqua prima che potessi compiere qualsiasi mossa. Rayearth invece gli venne incontro. Per ripararsi dalle Claymore, Recks dovette a malincuore affidarsi alla spada regalata da Matt. Riuscì miracolosamente a parare entrambi i colpi. Le tre lame si baciarono per qualche secondo, dopodiché si allontarono, per poi baciarsi una seconda volta, stavolta più a lungo. Leon esercitò pressione sulla spada del mago, così da farlo cedere. In un ridicolo tentativo di mostrare di non esser così debole, Recks strinse i denti e resistette.
Sarebbe durato poco.
Leon sorrideva, mentre io mi avvicinavo per dargli manforte.

"Non ti sopporto. Sei così pieno di te. Sì, lo si capisce da quel tuo ghigno dipinto sul volto. Era lo stesso che avevi quando mi hai coperto di ridicolo in mensa e probabilmente anche quando ci hai provato con Rina.

Credi di avermi in pugno, non è vero?

Perché non te ne vai? Il tuo posto è l'Ordine, non il Rinoa's. Perché ti sei arruolato da noi? Potevi fare il mercenario e non essere un semplice Cadetto, saresti stato anche pagato. Tu non appartieni più a questo posto. Tutti quelli che conosci se ne sono andati, sono cambiati profondamente oppure...sono morti.

Perché non te ne vai? "



La resistenza del cadetto ebbe termine e fu costretto a compiere qualche passo indietro. Io e Leon lo accerchiammo.

Era fatta. Le possibilità sarebbero scese ad almeno 91.

Peccato però che avessi sbagliato le mie previsioni.
Un ventaglio dotato di sette lame mi colpì alla spalla e poi un forte folata di vento mi scaraventò a terra. Anche Leon si ritrovò accanto a me in poco tempo, colto di sorpresa da quella bella ragazza che aveva soccorso Recks.

"Rina..."
"Non ringraziarmi, cicci. Sappi però che d'ora in poi non saremo alleati. Nessun rancore, ricordi? Lo avevi promesso!"
disse, mentre richiudeva Fan e sfoderava la sua prossima arma.


"Leon..."
"Jason, non sprecare energie."
"Aiutami a rialzarmi, così li eliminiamo"
"Ma non hai visto come sei conciato? Non faresti del male nemmeno ad un neonato.
Non mi servi più.

Morfeo."


Ero stanco. Mi accasciai a terra. Sapevo che era finita. Uno sfidante sarebbe passato casualmente per quel cortile e mi avrebbe eliminato, nel sonno.

"91 possibilità" dissi io.

Chiusi gli occhi.

Buio.
Nightmare/dark sephirot
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Nightmare/dark sephirot »

Il momento era propizio, nella piazzetta del quartiere commerciale si stavano scontrando Matt in versione bahamut e il duo Midori-Musica mentre poco più distante si poteva udire lo stridio delle lame e le urla degli altri partecipanti impegnati in altrettanti combattimenti; lì, in quello spiazzo liberato dalle consuete bancarelle in occasione della sagra, vi erano solo il Seed e i due cadetti, questi ultimi in seria difficoltà con evidenti segni di affaticamento e numerose ferite: sarebbero probabilmente crollati di lì a poco, forse avevano affrontato altri avversari in precedenza o semplicemente il solo Bahamut era bastato a privarli di ogni energia.
L’unica certezza era che l’ultimo attacco li avrebbe stesi senza possibilità di ripresa. Matt si era librato in volo e, ali spiegate, stava caricando un megaflare: era il momento adatto!
Da un vicolo partirono simultaneamente un proiettile Novox dalla pistola di Siegmeyer e una freccia avvelenata scoccata da Calien, centrando perfettamente entrambe le ali del Seed che cadde rovinosamente a terra, sbuffando poco più di una fiammella; neanche un secondo dopo, dieci lame si scagliarono contro di lui impalandolo al suolo. Raiden si assicurò che Matt non potesse muoversi, almeno momentaneamente, per poi ricongiungersi senza troppo entusiasmo agli altri due compagni di “squadra”.

----------------------------------------------Poche ore prima----------------------------------------------
Organizzare la sagra stavolta era stato particolarmente impegnativo, sebbene non vi fossero le solite noie legate alla cattura e al rilascio dei mostri; svuotare tutte le strade di Lindblum e fare in modo che ogni partecipante partisse isolato dagli altri e senza indizi sulle locazioni degli altri contendenti era comunque cosa non da poco.
Siegmeyer era stato collocato ben lontano dal centro della città e per certi versi gli dava un leggero vantaggio in quanto poteva evitare accerchiamenti e pianificare bene gli spostamenti con un minimo di furbizia; senza contare che le strade principali e le zone generalmente affollate e limitrofe al castello erano sempre molto larghe, assolutamente prive di nascondigli di sorta.
Il cadetto impugnò senza indugio la wakizashi, in quelle condizioni la Soul of Holden era la scelta più saggia, si sarebbe mosso silenziosamente e sfruttando ogni vantaggio che la città medievale poteva fornirgli (benché in definitiva l’importante era non esporsi, spostarsi nell’ombra ed evitare tombini e canali come la peste). La sua prima vittima, neanche troppo inaspettatamente, fu un Seed di Trabia (o almeno così aveva rivelato, ma non v’era motivo di dubitare delle sue parole: difficilmente si mente quando si ha una lama che preme sulla gola), così ingenuo da dare le spalle a un porticato; Siegmeyer gli sequestrò le sue daghe gemelle, assicurandosi così di mettere fuori gioco il concorrente e di disporre per evenienza di un “ asso nella manica”.
Decise quindi di azzardarsi ad avvicinarsi alla zona più interna, sfruttando un vicoletto stretto e sporco, l’ideale per non essere notati; ma a quanto pare qualcuno aveva avuto la sua stessa idea: vide poco prima un’ombra girare l’angolo e svanire in quella stradina. Non sembrava molto alto né particolarmente robusto,valeva la pena tentare di anticiparlo e porre fine alla sua gara!
Accelerò istantaneamente il passo e appena giunto nel vicolo tentò un affondo preventivo. La punta della wakizashi era a pochi millimetri dall’occhio di Calien la quale a sua volta, impassibile, puntava una freccia alla gola del cadetto.
Uno stallo.
“Suppongo che nessuno di noi due si dichiarerà sconfitto”.
Calien non rispose; la irritava.
Passarono qualche minuto nella completa immobilità, studiandosi e valutando il da farsi, entrambi immaginando con chiarezza le possibili mosse dell’avversario. E nessuna avrebbe portato a qualcosa di buono.
Fu Siegmeyer a interrompere nuovamente il silenzio:
“Ti propongo una momentanea alleanza. “ Non aggiunse altro, confidava nel buon senso di Calien; dopotutto anche lei sapeva bene che scontrarsi tra loro in quel momento, in quella situazione avrebbe recato al vincitore, chiunque esso fosse stato, una dose di affaticamento e ferite non indifferente. Solo un vantaggio per gli altri concorrenti.
Abbassarono entrambi le armi.
“Data la situazione contingente, dovremmo sfruttare questa mutua decisione per mettere in condizioni di non aggressione gli elementi più scomodi; seed con abilità fuori dalla normale portata umana o maghi, sono i più pericolosi.
Dovremmo fare attenzione anche ad eventuali Commander, tuttavia se sono tutti come Aura non ci saranno problemi: le sue abilità nel combattimento sono molto scadenti e con un minimo di astuzia può essere facilmente messa fuori gioco.”
“Favorevole, ma dovremo comunque agire molto velocemente e solo con il giusto tempismo, per evitare di essere separati durante il combattimento o ritrovarci a sostenere battaglie troppo impegnative o che implichino un dispendio eccessivo di energie. Potremmo aver bisogno di un terzo membro.”
“Si vedrà.”

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

“Sicuro che non sia più in grado di combattere?”
“Non con certezza, comunque non sarà più un problema.”
I tre erano scomparsi dalla piazza così come erano arrivati e procedevano a passo spedito tra vie e gradinate, girando ad ogni svincolo per far perdere eventuali tracce ed al contempo analizzare la situazione.
“Calien?”
La domanda era implicita, la risposta immediata: “Sulla via che porta al distretto degli artisti due Seed incoscienti e ricuciti medicamente tra loro; probabilmente l’artefice è il cadetto Frozen ma non possiamo escludere la presenza di altri partecipanti del reparto medico appartenenti ad altri garden.
Dietro la chiesa, cadetto Rayearth alle prese con Rina e Recks.”
Siegmeyer la scrutò un attimo, perplesso.
“Senti la necessità di aiutarlo?”
“Non ne avrei motivo” rispose distaccata “inoltre non è questo lo scopo della nostra alleanza.”
“Capisco. E tu, Raiden?”
Non vi fu risposta. Del resto non era nel suo stile far parte di un team, almeno non per determinate tipologie di operazioni; ma avevano affrontato l’argomento e pareva che anche lui avesse un obiettivo ben preciso.
Rimanevano poche zone da controllare ed era ipotizzabile che gli ultimi scontri sarebbero avvenuti tutti in prossimità del castello.
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Leon Feather
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Leon Feather »

"Il mio nome è Barbariccia, e sono la signora del vento! Ohohoho!"
Che ciarlatana. La risata di questa donna mi irrita alquanto, e temo inoltre che attirerà tutti i nemici nel raggio di 200 metri. Devo sbrigarmela in fretta, o posso dire addio alla copertura. A proposito, come diavolo ha fatto a trovarmi?
"Un titolo un po' pomposo per una che ha semplicemente capito come usare la magia Aero"
Mi guarda, schiumante di rabbia. "Non è così semplice come dici tu! Io.."
Questa non ha capito nulla di come funziona veramente questa competizione. Il miglior modo per vincere è non farsi trovare, combattere solo se necessario, conservare le energie per le battute finali. Che si eliminino tutti quanti tra di loro, io sarò lì al momento buono fresco come una rosa per togliere di mezzo quello che rimane.
Ma questa idiota ha rovinato tutto.
"Tra l'altro, che razza di nome ridicolo è Barbariccia? I tuoi genitori dovevano volerti davvero male!"
"Stupido ragazzino! Assaggia l'ira di..."
Boom.
La signora del vento è stata sbalzata via da un Firaga ben assestato del mio caro ex maritino. Lo saluto con un cenno del capo e lui risponde con un sorriso.
"Ti ringrazio, Neve! Il vento mi scompiglia tutto" rinfodero la spada, mi guardo in giro per essere sicuro che non ci sia qualche altro guastafeste. "Beh, se a te non dispiace ora andrei per la mia strada" un altro cenno di saluto e mi volto per tornare ai miei affari.
"Aspetta!" la voce di Egil mi costringe a bloccarmi. Che diavolo vuole? Un'alleanza forse? Non so se andrà bene a...
"Mi dispiace Leon, ma credo che approfitterò dell'occasione per togliere di mezzo anche te" mi volto di nuovo verso di lui e sta caricando un Thundaga.
"Hey, Egil, parliamone" porto la mano sull'elsa della spada, giusto per sicurezza. "Lo so che abbiamo appena divorziato e tutto il resto, ma siamo amici!"
Egil si gratta la barba incolta sul mento, pensieroso. "E va bene! Ti do la possibilità di arrenderti" lo dice con un sorrisetto idiota dipinto sul volto, come se avesse detto qualcosa di divertente. Maledizione, vuole davvero combattere.
"Presuntuosetto..." impugno spada e scudo e mi preparo alla scarica di magie che mi arriverà addosso di lì a poco. Penso che forse sarebbe meglio scappare, ma finchè Egil avrà l'attenzione su di me sarà impossibile anche solo provarci.
"Andiamo, Leon. Non voglio farti del male... sai bene che non puoi sconfiggermi" troppo presuntuoso. Evidentemente anche lui vuole evitare il combattimento, e cerca di farmi desistere. Ma arrendermi all'inizio della sagra deluderebbe lei. "Non farò avvicinare a me quella tua brutta spada!" scarica tutta la potenza del Thundaga nella mia direzione.
Scatto lateralmente e l'onda d'urto mi fa quasi cadere a terra. Recupero velocemente l'equilibrio e scatto in avanti, deviando la corsa a pochi metri dal mago per evitare un Firaga. Lo sento imprecare e lo vedo caricare un'altra magia. Schivata quella, non avrà il tempo di caricarne altre e una volta di fronte a lui vedremo se avrà ancora voglia di fare lo sbruffone.
Ma la spada si infrange contro un -censura- muro di ghiaccio. Ecco quale magia stava caricando. Avrei dovuto pensarci, ma ormai è di nuovo lontano e si riparte da capo... maledizione. Odio affrontare i maghi, soprattutto quelli veramente bravi come Egil. Mi lancia addosso un firaga. UN FIRAGA PORC...! Maledizione, la giacca va a fuoco e mi tocca buttarla via prima di diventare la Torcia Umana.
"Perchè l'hai fatto?! Sai che lo odio! La mia..."
"Ti stai divertendo, Leon?" ancora quel ghigno. Ora ricordo perchè abbiamo divorziato.
"Ok, è il momento di usare il mio asso nella manica!"
"Cosa hai intenzione di fare? Tirarmi addosso il tè delle quattro?" ride di gusto mentre carica un altro Thundaga, ma è costretto a voltarsi perchè qualcuno gli sta toccando la spalla. "Chi dia..."
Bam.
Il pugno di Niamh lo colpisce in pieno volto, facendolo cadere rovinosamente a terra. La ragazza gli pianta uno stivale sul petto mentre velocemente rimetto al loro posto le mie armi.
"Scappiamo!" indico i negozi del borgo commerciale. Niamh mi guarda contrariata.
"Perchè dovremmo scappare? Lo abbiamo in pugno!"
"Non essere ridicola, appena si riprende ci fa saltare in aria! Egil, mago prodigio, capace di lanciare magie come se avesse attivo il trucco del mana infinito, ricordi?!" corro verso di lei e la prendo in braccio, per poi scappare via.

Siamo abbastanza lontani, la metto giù dopo essere entrato in un vicolo. E' un po' pesante a dire il vero... d'ora in poi solo muffin dietetici per lei.
"Ti ringrazio per avermi risparmiato la fatica" batte sui suoi vestiti per togliere un po' di polvere.
"Preg... hey, se mi avessi ascoltato me la sarei risparmiata io la fatica!"
"Scusami se non sono una fighetta come te. Cos'hai intenzione di fare adesso?"
Aspettare, è ovvio. Con tutte le persone che conosco dovevo allearmi con questa testa calda, inadatta a questo tipo di "manifestazioni". Conto sul suo desiderio di vincere questa gara, sperando che sia più forte dell'altro suo desiderio, sempre presente, di mettersi alla prova.
Il suo desiderio di vincere questa gara. Abbiamo pattuito di scontrarci solo se e quando saremo gli ultimi rimasti, ma mi chiedo se possa veramente fidarmi della sua parola. Quanto aspetterà prima di approfittare della mia... err... debolezza nei confronti delle donne e togliermi di mezzo prima del tempo stabilito? Ne sarebbe capace, è un'opportunista fatta e finita. Questa notte dormirò con un occhio aperto. Oh, merda è vero, questo non posso più farlo. A questo punto posso solo sperare che non abbia un coltello con sè.
"Allora, vuoi rispondermi? C'è un sacco di gente forte che partecipa a questa sagra, approfittiamone!"
"No! Senti, mi pare di aver capito che anche tu vuoi vincere. Cerchiamo di mantenere un basso profilo, limitiamoci ai pesci piccoli e lasciamo i più forti per la fine quando ormai saranno allo stremo delle loro forze. Mi capisci?"
"Certo" sbuffa. Sa che ho ragione, per un attimo l'entusiasmo per la competizione l'ha fatta andare fuori strada ma questo dev'essere per forza anche il SUO piano. So che non è una stupida, e se vuole vincere seguirà il mio stesso identico piano.
Tuttavia il suo sguardo non lascia intendere nulla che riguardi le sue intenzioni.
"Niamh, non costringermi a fare quella cosa prima del tempo".
Can you feel my, can you feel my, can you feel my tears?
They won't dry
Can you feel my tear drops of the loneliest girl?
The loneliest girl


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Pup :>
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Pup :> »

"Ahia!"
Ero morto.
MORTO!
Uno sguardo al bracciale salvavita che diceva il contrario, ma dico... che diamine!
Faceva un male boia! Un proiettile dritto in testa, degno dei più precisi headshot, ed ero "morto". Ma si può?
Cos'era successo?
"Umpf..." Ricordo un pugno in faccia, ma non era stato quello.
Cos'era successo, dannazione?
Ah, già! Niamh. Stavo combattendo con Leon finché quella maledetta non si era messa in mezzo. Un pugno, proprio sul naso, mi aveva buttato per aria, facendomi rotolare fino a farmi dare una capocciata alla statua di Cid Fabool VIII nel mezzo della piazza del borgo industriale. E la sua testa era decisamente più dura della mia.
E poi?
"Miraggio"
Avevo castato quella magia su di me per la controffensiva ma dei due non c'era traccia! Quel maledetto marito screanzato ora mi tradiva pure? "No, questo non c'entra!"
Dal naso usciva ancora parecchio sangue, quel cazzotto doveva avermelo rotto. Le promesse di vendetta si affollavano nella mia mente mentre ripassavo l'intero calendario. Con lo sguardo andavo alla ricerca dei due, invano. Avevo bevuto rapidamente un etere per recuperare un po' di energia magica... Il famoso trucco per i PM infiniti! Una magia curativa per bloccare l'emorragia ed avevo ripreso la caccia.
Il borgo industriale si era magicamente svuotato, ma ero riuscito lo stesso a trovare una vittima... La vittima perfetta!
Avevo visto il grado sulla divisa: un cadetto semplice del distaccamento di Midgar, su Gaia. "Certo che c'è veramente un sacco di gente, qui!" Non che giudicassi la gente dall'abito, ma sembrava proprio qualcuno contro cui ce la potessi fare!
Con Miraggio ancora attivo, mi ero avvicinato furtivo alle spalle del cadetto. "Ehi, tu!" gli avevo urlato mentre il chakram lanciato con maestria colpiva proprio la sacca dove teneva delle materie, privandolo della magia.
Ricordo il suo viso, sconvolto vedendo la sua magia che letteralmente rotolava in un tombino, mentre con un ghigno malefico iniziavo a scatenare il mio arsenale magico su di lui. E in effetti, anche abbastanza rapidamente, l'avevo messo KO.
Quello che però non avevo minimamente previsto era stata la presenza di un altro che si sarebbe attirato molte maledizioni.
Frozen, appostato su un tetto! Dopo aver lanciato il chakram al ragazzo Midgariano, la copertura magica era sparita e quando avevo terminato il mio attacco e mi ero fermato, un solo colpo... Booom! Dritto in fronte.
Con quel maledetto fucile di precisione mi aveva sparato! A me!
Ed ero morto.
"Ecco, è così che è andata... E ora?"
Una nuvola passava in cielo, calma, mentre i raggi del sole riscaldavano il mio corpo inerte per terra. Avrei passato così tutto il tempo fino alla fine della sagra, senza poter fare più niente? La calma era assoluta... devastante!

Erano passati quasi 10 minuti quando...
"FERMATI, TI AMMAZZOOOOOO!!!!!!"
Non riuscivo a vedere la provenienza della voce, che sembrava femminile.
"Nooooo... ti prego, fermati..."
Questa era maschile... e implorava decisamente pietà!
"Oddio... Oddio!! Non farlo, ti prego, non farlo!!!"
Un suono secco, un taglio netto. Il "cadavere" mi cade addosso piombandomi sul petto con tutto il suo peso, mozzandomi il respiro. "Ma tanto sono morto."
Vedo una persona avvicinarsi, una lancia ancora grondante sangue nella mano. Il Sole è alle sue spalle e per la luce forte non riconosco il volto, che però sembra stupito alla mia presenza. "Egil? Sei veramente tu?"
"Chi... Cosa diavolo..." poi la riconosco. "Alys?" Lei mi guarda e scoppia a ridere!
"Come hai fatto a beccarti un proiettile così rapidamente? Sei proprio una frana!" Continua a ridere con una risata impetuosa e sgraziata, finché alla fine, dopo averci pensato un po' "Allora facciamo così: tu mi aiuterai in combattimento e quando saremo solo noi due farai vincere me. D'accordo?"
La guardo malissimo, ma non mi lascia altra scelta che accettare. "Perfetto. Allora Areiz!"
La magia compie il suo dovere, rianimandomi dal ko. I muscoli riacquistano forza e la coscienza si riappropria del corpo: finalmente mi posso rialzare! "Alys, grazie, grazie mille!!!!" le dico con profonda gratitudine. Adesso ho veramente voglia di spaccare culi!
"E ricordati della promessa."

Il borgo industriale è semi deserto, decidiamo di cambiare locazione raggiungendo quello commerciale. Non c'è bisogno di parole, in fondo già sappiamo tutto.
Lei sguaina la naginata, io i chakram.

Aura è lì, reduce da uno scontro con un cadetto di un qualche altro Garden. Il suo Stardust si solleva dal corpo esausto che aveva lasciato a terra, inconscia dell'attacco che sta arrivando.
Manipolando il nen solleva di colpo lo yoyo, vedendo arrivare il colpo con la coda dell'occhio. Il Psi Nashira si scontra con la catena metallica dell'arma non convenzionale (non che dei grossi boomerang lo siano!) tornando verso di me, mentre Alys atterra dall'alto sulla commander caricando un fendente con la sua arma. Un salto all'indietro ed Aura schiva il colpo, subendo un lieve taglio sul braccio.
"E' forte questa!" commenta sprezzante mia sorella. "Aura, scusami, niente di personale!"
"Non ti preoccupare Egil" risponde lei affabile "la sagra è sagra... E a tal proposito, Blizzard!"
Il cono di ghiaccio vola verso di me ma con poca difficoltà lo devio sfruttando il mio elementalismo.
"Dovrai impegnarti più di così... BLIZZAGA!" Mentre vari proiettili di ghiaccio si formano attorno alla ragazza, Alys le si fionda addosso senza molti preamboli pronta a colpire.
Con un salto laterale evita un proiettile di ghiaccio e con lo stardust ne infrange un secondo. La catena dello yoyo blocca la naghinata di Alys, costringendola ad arretrare mentre si abbassa di colpo evitando un ennesimo colpo di ghiaccio che per poco non colpisce mia sorella. "Stai attento!" mi urla mentre le chiedo scusa.
Tra schivate e parate, Aura esce completamente indenne da quella prima sfilza di attacchi, lasciando Alys con un po' di fiato corto. "I miei complimenti..." dice Alys con un sorriso divertito, mentre di prepara a lanciare Rigene su di me e su di lei.
Inizio quindi la mia offensiva contro Aura scagliandole contro una folata d'aria. Con un salto all'indietro resiste all'attacco, appena ferita dalle lame di vento, contrattaccando con quello yoyo che pare possedere il dono dell'ubiquità. Me lo ritrovo infatti alle spalle, sentendo tutti i suoi 30 kg di peso sulla spalla. Un protect di Alys riduce appena i danni, mentre con la magia Idroga lancio contro la ragazza una palla d'acqua bagnandola tutta.
"Che siamo, a miss maglietta bagnata?" commenta tagliente Alys mentre finisce di caricare i Rigene, che casta su entrambi.
Aura non perde tempo e riprende l'attacco: carica Novox nella sua arma ed inizia ad attaccare. Faccio un cenno ad Alys che capisce e si fionda verso Aura, tempestandola di rapidi colpi e costringendola sulla difensiva. Intanto approfitto dell'acqua che bagna la commander per usare la magia Veleno e avvelenare quell'acqua. Al primo colpo la magia non ha effetto, ma al secondo tentativo riesco ad avvelenare la ragazza, rallentandone leggermente i movimenti.
"MMMMMMMMM!!!!" i mugugni di Alys mi fanno capire che la magia Novox ha avuto effetto su di lei, decido quindi di colpire pesante, con Aura non bisogna risparmiare colpi. "ULTIMA"
Aura sbianca per un istante, ma reagisce rapida evitando il colpo, che si infrange su una casa poco lontano.
L'esplosione è potente e coinvolge Yuffie e Musica che combattevano poco distanti.
La loro battaglia si ferma, mentre ci guardiamo tutti.
"E ora? Che si fa?"

Spoiler
Potete vedere in questo mio post la scheda di Alys!! :D
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Aenima
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Aenima »

Il braccio di Raiden si strinse intorno al collo del malcapitato SeeD che, ignaro dell'arrivo dello spadaccino, non poté far nulla quando lo vide emergere d'improvviso alle sue spalle da una pozza d'acqua.
D'improvviso sentiva freddo. Un freddo innaturale, dato il clima primaverile di Lindblum. Brividi scuotenti percorsero il suo corpo, prima che si accasciasse al suolo privo di sensi. Non era morto, ovviamente: Raiden aveva dosato le forze affinché il ragazzo perdesse conoscenza a causa di una lieve ipotermia e si rivelasse incapace di combattere per un bel po'. Probabilmente quando avrebbe ripreso i sensi la sagra sarebbe stata già bella che finita.
"Eliminato" disse Raiden a Siegmeyer, dopo aver gettato le armi dell'ignaro guerriero. I tre, muovendosi in maniera rapida e furtiva tra le strade di Lindblum, andavano eliminando, cercando di coglierli di sorpresa, i pesci più piccoli, così da minimizzare la concorrenza e poi passare alle prede più appetibili.
Per poi, infine, scontrarsi l'un l'altro.
Solo il più forte sarebbe sopravvissuto.

*********

"Così ci si ritrova di nuovo! Non credevo che le nostre lame sarebbero tornate ad incrociarsi così presto!"
Raiden e Leon erano di nuovo l'uno di fronte all'altro, dopo lo scontro-allenamento che li aveva visti impegnati allo Zoolab del Garden. Questa volta, però, le motivazioni di entrambi erano radicalmente diverse: non si trattava di mettersi reciprocamente alla prova, bensì di vincere, di sopraffare l'avversario, di dimostrare chi fosse il migliore.
Leon era conscio dell'abilità dello spadaccino, ne aveva avuto prova allo Zoolab dove -tra l'altro- Raiden certamente non aveva usato a pieno le sue capacità, dato che non ce n'era alcun bisogno.
Qui, invece, lo avrebbe fatto.

"Vuoi danzare?" Leon affrontò l'avversario con coraggio. "Allora su, danza con me!"
Sollevò la spada alta sopra la testa, pronto al duello. Le sue mani impugnavano saldamente l'elsa, stringendola in una morsa di determinazione. Raiden si fermò. Leon vide i suoi occhi, azzurri, cerulei come il ghiaccio, di un azzurro così profondo da sembrargli sterminati come un abisso. "E io che ne ho solo uno, di occhio..." pensò amareggiato. I suoi occhi si soffermarono sulla lama della spada avversaria levata, che partì immediatamente all'attacco.
Leon la intercettò con la sua spada d'acciaio. Le lame si incrociarono in un violento impatto, producendo un suono acuto e stridente, oltre ad alcune piccole scintille che presero a levarsi dal punto in cui era avvenuto il contatto. Leon bloccò un secondo fendente, un terzo, poi arretrò di un passo. Un altro vortice di colpi lo costrinse ad arretrare ulteriormente.

"Merda..." pensò "Non sembrava così veloce e determinato allo Zoolab, ma questo, del resto, è il vero Raiden.."
Dopo una breve pausa in cui i due avversari iniziarono a studiarsi e a prendere le misure, le spade tornarono ad incrociarsi, a cozzare l'una contro l'altra, un fendente dopo l'altro, un affondo dopo l'altro, una parata dopo l'altra, in un turbinare di lame.
Ma, alla fine, soltanto una delle due avrebbe brillato.


*******

Un violentissimo boato squarciò il silenzio, destando l'attenzione di Raiden, Siegmeyer e Calien, acquattati fra i comignoli di un vecchio palazzo residenziale da cui si poteva scrutare il panorama circostante senza essere visti.
Una antica casa ad un centinaio di metri da loro venne improvvisamente investita da un bagliore di energia che ne squarciò la facciata, aprendola in due come il famoso tonno tagliato da un grissino.
"Egil" sentenziò lo spadaccino "Egil e la sua Ultima. Per aver utilizzato una simile magia, deve essere necessariamente impegnato contro un pezzo grosso."
"Già" concordò Siegmeyer "Meglio tenersi alla larga ed aspettare che si eliminino l'un l'altro o che uno tolga di mezzo l'altro. Non ha senso gettarsi nella mischia."
Raiden e Calien annuirono. Decisero così di proseguire oltre, circumnavigando la zona del combattimento per via aerea, passando, come dei ladri, tra i tetti delle case. Quando furono sufficientemente vicini Raiden poté scorgere la figura di Aura. Era lei ad essere impegnata nello scontro con il mago. Un motivo in più per tenersi alla larga: entrare nel combattimento avrebbe significato perdere energie preziose o rischiare la sconfitta definitiva. Ergo, meglio lasciare Aura e Egil al loro destino.
"ARGH!"
Un lampo improvviso colpì Calien di sorpresa, facendola precipitare giù, non lontano da Egil e Aura. Era Recks, apparso dal nulla grazie all'effetto di Vanish. Raiden poté scorgere la sua figura avventarsi su Calien, dopodiché entrambi caddero giù e presero a combattere.
"Che facciamo? La aiutiamo?" chiese Siegmeyer sorridendo, quasi come se già sapesse quale sarebbe stata la risposta. "Io vado avanti." rispose Raiden glaciale "Se tu vuoi soccorrerla, fai pure, ma io declino l'invito. Niente di personale, s'intenda."
Detto ciò, lo spadaccino continuò la sua avanzata fra i tetti senza aggiungere altro.
E Siegmeyer lo seguì a ruota.

*******

Parata.
Affondo.
Parata.
Rovescio.
Parata.
Ad libitum.
Lo scontro tra Leon e Raiden non sembrava potesse avere fine. I due si eguagliavano: Leon rispondeva con la forza lì dove Raiden cercava di colpire con l'agilità. Ma Leon non poteva continuare a spingere il piede sull'acceleratore senza risentirne, per quanto fosse forte fisicamente. Il suo respiro si faceva pesante per la fatica e il suo fiato condensava in ritmiche nuvole biancastre quando Raiden gli fu vicino. Lo spadaccino abbassava la sua temperatura corporea: se Leon gli si fosse venuto addosso, probabilmente avrebbe sentito freddo come se si fosse sdraiato su di una lastra di ghiaccio.

"Ci voleva un po' di fresco" disse Leon col fiato rotto dall'affanno "Il clima di Lindblum non mi piace per niente, no."
"Risparmia il fiato e torna a combattere!" sentenziò Raiden in tono velenoso. E la risposta non si fece attendere.
Parata.
Affondo.
Parata.
Rovescio.
Parata.
Ad libitum.


*******

Leon e Niamh. Siegmeyer e Raiden.
"E' il momento di entrare in azione" disse Siegmeyer, incrociando lo sguardo del compagno. Raiden annuì. Leon e Niamh erano certamente degli avversari impegnativi, ma affrontandoli separatamente le probabilità di riuscita aumentavano. E poi lo spadaccino aveva già avuto modo di testare lo stile di combattimento del ragazzo allo Zoolab. Questo rappresentava per lui un piccolo vantaggio.
"Bene" asserì Raiden "Io prendo Leon, tu la ragazza.". Così, i due saltarono giù dai tetti avventandosi come dei falchi sulle loro prede.
Siegmeyer fu subito addosso a Niamh, colpendola di sorpresa con un Blind. La ragazza evidentemente non si aspettava un simile attacco, pertanto non poté far molto sul calcio che, sgambettandola, la mandò a terra a gambe all'aria. Si rialzò immediatamente, apprestandosi a combattere nonostante avesse ancora la vista un po' offuscata. E Siegmeyer era pronto.
Raiden, invece, andò a pararsi di fronte a Leon che forse, in cuor suo, sperava di fronteggiare tutti tranne che lo spadaccino, dopo averlo già combattuto allo Zoolab.
"Così ci si ritrova di nuovo! Non credevo che le nostre lame sarebbero tornate ad incrociarsi così presto!"
Raiden e Leon erano di nuovo l'uno di fronte all'altro, dopo lo scontro-allenamento che li aveva visti impegnati allo Zoolab del Garden. Questa volta, però, le motivazioni di entrambi erano radicalmente diverse: non si trattava di mettersi reciprocamente alla prova, bensì di vincere, di sopraffare l'avversario, di dimostrare chi fosse il migliore.
Il combattimento andò avanti per quello che a Raiden sembrò un'eternità. Entrambi si erano gettati anima e corpo nello scontro, da aver completamente perso di vista Siegmeyer e Niamh.
Ma, infine, dopo una serie interminabile di colpi, Leon fu troppo lento: si trovò alle spalle al muro, con Raiden ad incalzarlo.

"E' finita ancora una volta, Leon." sentenziò Raiden, apprestandosi a colpire.
Fu allora che accadde.
La Soul of Paine di Siegmeyer si avvicinò a Raiden, puntandogli una pistola alla testa, mentre Niamh andò a posizionarsi di fronte a Leon con le braccia conserte e un'aria minacciosa, in un inaspettato mexican standoff.

"Oh oh" disse Leon sconsolato, rivolgendosi a Raiden. "Si mette male, amico..."
« The world needs bad men. We keep the other bad men from the door. »

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TonyMacrì
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da TonyMacrì »

Le campane suonarono, la Sagra ebbe inizio. Saltai sul primo palazzo e cominciai a correre verso la piazza principale. Avrei incontrato molti nemici nel tragitto, data la distanza. Impugnai per bene la Fatata e guardai di sotto. Un gruppo, due ragazze e tre ragazzi, non mi aspettavo alleanze così sostanziose. Utilizzai Salto, portanomi su di loro, poi mi fiondai a terra con la lancia puntata verso il terreno. Due furono colpiti in pieno, mentre gli altri spinti dall'onda d'urto. Portai una mano alla bocca e lanciai un Soffio di Drago verso le ragazze, i quali vestiti presero fuoco. Infine, feci roteare la lancia, colpendo le gambe dell'ultimo nemico. Sorrisi soddisfatto e saltai nuovamente sui tetti, correndo verso il mio obbiettivo.

In piazza non c'era chi mi aspettavo, ma soltando il SeeD Snow, il Commander Lundor e un'altra ragazza. Aura sembrava riuscire a tenere testa ai propri avversari, evitando tutti i loro colpi, Poi, il SeeD mago lanciò la potente Ultima verso la Commander, che evitò per un soffio.
Ne approfittai, Salto, poi mi lanciai in picchiata sul mago. Fu abbastanza fortunato da evitare il colpo, ma l'onda d'urto la scaraventò poco lontano.
Mi avvicinai ad Aura.
-Commander Lundor, sono intervenuto perchè ritenevo fosse in svantaggio, spero apprezzi il mio gesto-
-Ti ringrazio, ma ora...-
Mi aggirò, yo-yo in pugno. Egil si era sicuramente rialzato.
Mi voltai verso gli avversari, gli occhi risplendevano sotto la visiera di un sangria intenso. Posai la Fatata e l'Ammazzawyrm a terra, mentre sfoderavo la Saver. Mi lanciai velocemente sul mago, Shell attivato.
Lo yo-yo colpì a poca distanza dal mio corpo, sicuramente l'altra ragazza stava cercando di colpirmi. Il Firaga arrivò rapidamente, e altrettanto rapidamente cercai di evitarlo, riuscendo a farmi colpire sola la spalla sinistra. Velocemente incalzai il nemico con un affondo, per poi continuare con delle botte dritte. Dovevo tenerlo il più vicino possibile, ma non ci riuscì per molto; un muro di fuoco si alzò tra me e l'avversario, interrompendo la mia offensiva. Attivai l'Aura draconiana, sentendo il mio corpo accendersi di nuove energie, poi corsi verso la Fatata. Afferrai la lancia e saltai, mentre un cristallo di ghiaccio si infrangeva al suolo. Ricaddi su un palazzo, il posto migliore per evitare i suoi colpi, poi mi autolanciai Energia per riprendere un po le forze. Ripresi la corsa, cercando di raggiungere il palazzo alle spalle del mago, cosa inutile, però: continuava a spostarsi.
Spiccai un salto verso di lui, venendo però colpito da un Thundaga. Riattivai Shell, poi saltai e lanciai la Fatata su di lui. Come previsto evitò l'arma, ma io mi fiondai addosso, pugnali sguainati. Lo buttai a terra, gambe sulle sue braccia, Prega puntato al suo petto, Giudica alla sua gola.
-Hai qualcosa da dire prima di uscire di gioco?-
-Si...- D'un tratto, un forte dolore mi colpì la schiena, obbligandomi a terra.
Come aveva fatto, soprattutto cosa aveva fatto. Mi rialzai a fatica, palpandomi la schiena. Una fitta di dolore attraverso tutto il mio corpo. Aghi... Un kyactus? Girai lentamente la testa, vedendo la piccola creatura verde saltellare vicino al mago.
-Commander, mi copra- saltai su un palazzo, mentre lo yoyo bloccava un'altro 1000 aghi.
Mi tolsi l'armatura, che per fortuna aveva bloccato buona parte degli aghi, poi ne tolsi il più possibile. Mi rilanciai Energia e mi preparai al nuovo assalto.
Dovevamo sconfiggere velocemente Egil, prima che recuperasse tutta la sua potenza magica.
Scesi accanto ad Aura. Non ci eravamo detti molto, ma il solo fatto che combattessimo insieme mi dava prova della nostra muta alleanza. Ora era il momento do fare sul serio. Raccolsi Ammazzawyrm, la spada in grado di uccidere i draghi. Con questa, sconfiggere un mago affaticato e la sua amica in status mutismo sarebbe stato facile.

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Higure
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Higure »

Cosa fa un Panda in un distretto commerciale?
"Thunder!"
Prima di tuffarsi alla propria destra per schivare un fulmine diretto esattamente verso di voi, vi consiglio di controllare il luogo dello scontro: potreste scoprire dell'esistenza di una panchina magari un po' prima dell'esatto momento in cui ve la ritrovate davanti al muso senza alcuna possibilità di evitarla.
"SDENG"
Si grattò ferocemente il muso, intontito dalla botta appena presa. Non bastava essere nel bel mezzo di una lotta interna ai Garden, doveva pure farsi del male da solo: sarebbe stato troppo facile altrimenti. Del tutto noncurante dell'avversario che poco prima gli aveva scagliato addosso la magia - forse la botta gliel'aveva fatto dimenticare -, Zhang prese dal cinturone una fiaschetta di Sakè, ottimo carburante per gli scontri a venire. La teneva ancora in mano, pronta ad aprirla, quando...
"Fire!"
Una bomba gli esplose proprio nel suo palmo.
Alcool + fuoco = no bene.
Fuoco + Zhang = no bene.
Zhang - alcool = ancora meno bene.
Le fiammate provenienti dalla sua bruciacchiata mano sembravano riflettersi negli occhi del panda... o erano proprio i bulbi a bruciare dalla rabbia? Sì alzo velocemente in piedi, denti digrignati e sguardo assassino che osservava l'ambiente circostante alla ricerca del maghetto da quattro soldi che lo stava importunando: per sua fortuna, era ben poco scaltro. Era ad una ventina di metri da lui, dietro ad un lampione. Ottima posizione per nascondersi, notevole. Pivello.
"NON SI SPRECA L'ALCOOL!"
Impugnò saldamente il suo bastone e iniziò una sfrenata corsa verso l'avversario, futura carne da macello. Il ringhio del panda lo faceva tremendamente assomigliare ad uno dei migliori trattori John Deere in circolazione: pronto per l'aratura!
Il maghetto, un membro probabilmente di un qualche distaccamento su Gaia, aveva il terrore negli occhi: due quintali di puro amore stavano per scagliarsi contro di lui, e non era assolutamente preparato allo scontro fisico. Con la mente annebbiata dalla paura, non aveva idea di cosa fare.
"MOMENTO MOMENTO MOMENTO MOMENTO!"
Mise le mani in tasca, cercando qualcosa. Tirò fuori una bottiglietta di vetro, contenente uno strano liquido marroncino. Lo lanciò immediatamente contro il panda, che ormai era giunto ad un paio di metri di distanza, e vedendo un oggetto scagliarsi contro di lui, frenò bruscamente. Il recipiente si ruppe addosso a Zhang, che scoprì dall'odore che impregnava i suoi vestiti che quella era...
"Orzata?"
"Volevo controllare che tu non fossi un fantasma."
Qualche secondo di imbarazzo. Il panda osservò con sguardo accigliato il maghetto. L'attimo dopo gli scagliò una bastonata dritta sul cranio. L'avversario cadde a terra svenuto. One Hit KO!
"Ottimo, ora so da schifo."
Si fermò per qualche istante a pensare a cosa potesse servire dell'orzata in uno scontro tra Garden, quando dritto davanti a sè vide una ragazzina, sulla quindicina: un membro del Rinoa's, Midori. Sembrava decisamente provata da uno scontro precedente, i vestiti lievemente bruciacchiati, il sudore che colava sulla sua fronte.
"Quegli altri volevano farmi a fettineeee! Maghi infami!"
Si era divertito molte volte in sua compagnia, ma non poteva di certo riservarle un trattamento particolare per la sua giovane età. Posizione da battaglia, bastone ancora in mano, puntato contro Midori.
"Giovane pulzella! Non posso tirarmi indietro, quindi prepar..."
"DIETRO DI TE! UNA SCIMMIA A TRE TESTE!"
Si girò rapidamente a controllare. Brutto $%£%@# di un panda.
"DOVE DOVE DOVE NON NE HO MAI VISTA UNA!"
Ovviamente, la ninja approfittò dell'ingenuità del panda: una freccia lo colpì direttamente sul didietro... freccia infuocata, ovviamente. Ora il suo culo stava andando in fiamme. Non era giornata per gli incendi quella.
Tuffandosi per terra, Zhang si rotolò per spegnere il fuoco, mentre Midori si avvicinava con velocità per colpire col suo Shuriken. Il panda, ormai consapevole della situazione in cui si trovava, non rimase impassibile: riprese in mano il bastone e, prima che la ragazzina si avvicinasse troppo, menò un colpo altezza bacino, che fu prontamente evitato dalla ragazza con un salto, che servì anche ad avvicinarsi definitivamente al bestione.
In men che non si dica era letteralmente SOPRA le sue spalle, sfruttando l'incredibile massa del panda e la sua natura minuta. Stava per menare un colpo col suo gigantesco shuriken, quando si fermò proprio prima di sferrare l'attacco.
"E' orzata questa?"
"Purtroppo sì. Volevano controllare che non fossi un fantasma"
La ninja scoppiò in una fragorosa risata, contagiando il panda: un boato che risuonò per l'intero distretto.
"Come faccio ora a combatterti?"
"Propongo una solenne alleanza! L'eventuale scontro avverrà solo se rimarremo noi due"
"Ci sto, orsetto troppo cresciuto!"
Rialzandosi in piedi, il panda riuscì a riprendere il controllo della situazione. Prese un'altra volta una fiaschetta di sakè, bevendola, finalmente, indisturbato.
"Vuoi un po'?"
"Sono minorenne! Non posso bere!"
"Buon per te..."
Nemmeno il tempo di tirare l'ultimo sorso... un'altra fiammata arrivò dal cielo. E ora cos'era?
Sia Zhang che Midori, anche se colti di sorpresa, riuscirono a schivare il fuoco attorno a loro. Sopra le loro teste, Matt in versione Bahamut sembrava DECISAMENTE incazzato.
"Ancora lui!"
Zhang sapeva come affrontarlo. Aveva già combattuto una volta un mostro volante in compagnia di Koira.
"Midori, salta sopra al mio bastone!"
Tenendo l'asta parallela al terreno, Zhang la usò come trampolino di lancio per la leggera ninja, che si ritrovò in aria faccia a faccia col Seed. Menò un fendente con la sua arma preferita, lo Shuriken, ma Matt prontamente evitò il colpo scendendo di quota: peccato non si fosse reso conto del fatto che il panda era pronto a colpirlo, e il suo intento riuscì a pieno. Un attacco direttamente all'addome, che fece cadere il draconico membro del Rinoa's a terra: ma non era certo così facile da sconfiggere. Si rialzò prontamente in piedi, ed emise un potente ed intimidatorio ruggito. Non era decisamente contento...
"Quello ci fa a fette... qua c'è bisogno del piano B..."
"Concordo..."
Sguardo sbigottito. Bocca spalancata. Indici puntati alle spalle del Winchester.
"DIETRO DI TE! UNA SCIMMIA A TRE TESTE!
"DIETRO DI TE! UNA SCIMMIA A TRE TESTE!"
Non so cosa faccia un panda in un distretto commerciale, ma so benissimo cosa NON fa: passare inosservato.
I had a part in everything: twice I destroyed the light and twice I failed.
I left ruin behind me when I returned, but I also carried ruin with me:
She, the mistress of her own lust


L'arte prima si pensa e dopo si fa
(Osvaldo Paniccia)

<sephar> come creare un Higure fatto in casa: prendete un ragazzo qualsiasi, dategli della birra, fategli conoscere una Rinoa Heartilly random, un pò di Arte griffata Paniccia, un pò di sano metal e un pizzico di pop.

Dicono di me
Spoiler
<Even> a Higure succede sempre qualcosa di assurdo ogni giorno
<Leonhart> RinoaHeartilly, per caso paghi Tots e Higure per fare commenti stupidi alle discussioni serie? per equilibrare la CIATT? XDD
<RinoaHeartilly> funziona ancora meglio se ti presenti con "sono felber. henry felber", così anche se sono asessuate cucchi uguale.
<AliothVampire> votiamo higure come prossimo presidente del consiglio
<Leonhart> siete due gallinacci, imparate da Higure a vivere
<RinoaHeartilly> per le cretinate vale la legge gravitazionale, sono attratte da cretinate di massa più grande, e quindi trovano Higure
<Even> Higure e Tots: addii al nubilato S.p.A.
<Leonhart> Anatomia femminile di Henry Felber, disponibile in tutte le librerie
<sephar-> il gorgonzola è tremendo, sà di muffa... sembra raccolga l'essenza dei calzini di Higure sottoforma di formaggio
<Even> i Felber sono l'unità di misura della figaggine
<Even> mi domando che mondo sarebbe senza Higure
<Even> sto scorreggiando come un Higure
<sephar> Higure è come gesù, beve acqua e piscia birra
<xemnas> credevo che l'epicentro di tutte le cazzate della CIATT fossi tu Higure
<Even> Higure, la pistola più veloce della padania
<Even> io ho una foto di Higure nel bagno, perché lui c'è sempre nel momento del bisogno
<xemnas> higure sei finito nella mia tesina: pizza felber, pomodoro mozzarella salsiccia e wurstel
<Even> qua non c'è censura, altrimenti Higure non potrebbe esistere: imploderebbe
<sepharbiscotto> Higure sei un uomo da scopare
<Leonhart> Higure crei disagio anche nei garden inserendo pg palesemente votati ad una vita squilibrata
<Even> Higure lei è colto, è pieno di donne, ha un suo fascino, è un ingegnere, un dottore, e io, e io, nemmeno un kilo di vagina
<RinoaHeartilly> come quando al comune di higurelandia arrivano i fondi per la ristrutturazione della scuola, e il sindaco apre una birreria
<Leonhart> il tempo di risposta di Higure a qualsiasi cosa con una interpretazione che implica il sesso? 0,3 secondi
<RinoaHeartilly> eau de provòl: la niù fragRans de higurè
<RinoaHeartilly> "vado in biblioteca per studiare" cit Higure
<RinoaHeartilly> le dipendenti S-E hanno un'aria grandemente addormentata... Higure, va a svegliarle un po', presentati
<Even> c'è la conversazione whatsapp mia e di Higure dove c'è abbastanza materiale per farci arrestare per ogni crimine tranne l'omicidio
<Even> tanto lo so come finisce, io e higure diventiamo gay
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da ZackLoveAerith »

I rintocchi delle campane diedero ufficialmente inizio alla Sagra. Corsi subito a cercare Midori. Senza bombe non poteva fare gran che. Fortuatamente eravamo a soli settecento metri di distanza. Stava agilmente combattendo contro un SeeD di un altro Garden. Presi una granata, la caricai con la magia Morfeo e gliela lanciai addosso. Il poveretto andò a nanna subito. Presi Midori per un braccio e la tirai lontano dal raggio d'azione della magia.
-Dove l'hai presa quella?-
-La bella addormentata ha sequestrato solo le tue di bombe, non le mie-
-Ma adesso ti beccherà di sicuro-
-Le mie sono granate ad infusione magica, non ho rubato niente-
-Antipatico-
-Tieni queste- gli porsi due granate -Sono una Bomba Morfeo e una Slowgranata. Sono caricate con la mia magia, quindi se ti allontani da me non funzionano. Ricordi la nostra strategia?-
-Certo, per chi mi hai preso?-
-Allora andiamo-
Corsimo per i vicoli più nascosti, pronti a bombardare chiunque ci sbarri la strada.
Dopo un po un ragazzo si parò davanti e mi lanciò una freccia dritta nel braccio destro. Il giovane cadetto si aspettava sicuramente di squarciarmi il bicipite brachiale, ma appena la freccia arrivò rimbalzò sul metallo, mentre una freccia di Midori colpì la gamba del ragazzo.
-Quel braccio è una forza!-
-Lo so, mia cara. Thundara!-
Il fulmine mise K.O. l'avversario.
-Andiamo-
Corsimo per i vari vicoli, finchè non senti Midori fermarsi. Mi voltai, e la vidi lanciare una Bomba Morfeo nel vicolo, che però esplose prima del previsto. Mi misi vicino alla ragazza, vedendo uscire dalla nube un ragazzo armato di Gunblade. Matt!!
Parai il fendente col braccio, mentre un Aerora lo colpiva allo stomaco, facendolo allontanare.
-Ma che combini, Midori! Fra tutti i nemici proprio lui!-
-Tu non mi hai detto chi colpire e chi no-
-Giusto, hai ragione, ma lui! Dovevo pensartela-
-Parlate di me come se fossi la peste-
-Più o meno...-
Midori lanciò lo shuriken verso il SeeD, mentre io lanciai una Gelogranata.
Matt sparò alla granata, che ebbe un effetto diverso da quello aspettato: esplose in tanti cristalli di ghiaccio.
Midori lanciò su di se Reflex, io creai uno scudo, mentre Matt cercò di pararne il più possibile.
Midori intanto era tornata all'assalto, gli lanciai Haste, che sfrutto per arrampicarsi sul muro e recuperare lo shuriken. Poi bersagliò Matt con le sue frecce incantate. Non sembrava cavarsela male, ma nessuna delle sue frecce riuscì a colpirlo. Dovevo aiutarla. Mi lanciai Haste, poi corsi verso di lui, pronto a colpirlo con un pugno. Protect attutì il colpo, mi allontanai, caricando un'altro colpo. Questa volta parò col Gunblade, mentre Shell attutiva il danno del Fira che gli avevo lanciato con l'altra mano. Mi allontanai, mentre Midori mi raggiungeva.
-Così non ce la faremo mai...-
-Se una certa persona si sarebbe fatta i fatti suoi...-
-Ora non è il momento. Attacchiamo insieme-
Ci lanciammo entrambi verso di lui, Protect e Gunblade gli furono molto utili, ma alcuni pugni fecero centro. Uno in particolare lo colpi in faccia, facendolo indietreggiare.
-Questo è per il pugno che mi hai dato a Balamb-
-Questo è per ciò che fai ad Aura- con questa frase i lineamenti del nostro avversario cambiarono, trasformandosi nel grande Bahamut.
-Io non faccio niente ad Aura, siamo solo amici- controbbattei.
Ma non ci fece caso. Guadagnò quota, raggiungendo la piazzetta della zona commerciale, poi si libbrò ancora più in alto.
-Ci vuole annientare, Midori. Sta per usare il Megaflare-
La ninja si allontanò il più possibile dalla piazza, come frci anch'io e tutti i partecipanti che ormai erano stati coinvolti.
Il Megaflare però fu interrotto da due colpi, che lo fecero precipitare. Mi voltai verso l'angolo dal quale erano partiti i due dardi, ma non c'era nulla. I presenti cercarono di inchiodare il drago al suolo, ma non ci riuscirono per molto. Matt/Bahamut riprese quota e si lanciò dove tavamo combattendo prima. In un'acrobazia spettacolare, vidi Midori raggiungere l'altezza dell'avversario, e mancare splendidamente il fendente. Però Matt cadde ugualmente. Mi diressi verso la larga via commerciale notando un panda e Midori indicare verso di me. Però Bahamut non si voltò, ed emise un'altro dei suoi potenti ruggiti. Gli saltai addosso, cercando di stringere l'enorme collo, tentativo che si dimostrò inutile. Sentì una folata di vento, e notai che stava per libbrarsi in aria. Di sicuro voleva lanciare un'altro Megaflare, e stavolta non sembrava ci fossero in giro altri salvatori. Cercai di fermarlo, ma riuscì soltanto ad aprirgli qualche ferita sulla schiena, con il solo risultato di attirare l'attenzione su di me. Bahamut fece un paio di giri della morte, che mi fecero mollare la presa. Vedevo i palazzi avvicinarsi sempre più, pensai che ormai fosse la fine.
Poi mi ricordai di Diabolos, lo invocai, e mi salvò la vita. Mi mise a terra, e io cominciai a ringraziarlo, ma Midori mi fece presente del pericolo incombente.
-Diabolos, puoi contrastarlo, vero?-
Diabolos si lanciò su Matt, evocando il suo Messaggero della Notte. I due attacchi si scontrarono. L'attacco del GF colpì l'avversario, indebolendolo, mentre il Megaflare fu completamente fermato da Diabolos, che scomparve.
Matt ormai era esausto, allora atterrò e tornò umano. Ci avvicinammo, pronti ad eliminarlo, mentre nell'aria risuonò un fragore tremendo.
-Egil... ha utilizzato Ultima- le parole uscirono cupe dalla bocca del SeeD.
-Ultima? Allora doveva trovarsi davvero in difficolta- ricordavo la potenza di quella magia -Ma chi può essere tanto forte da metterlo alle strette-
-Non so, potrebbe essere stato Raiden, o Erika-
-Erika? Conosci ragazze che non conosco, Midori. Comunque c'è anche Rina, o Aura...-
Dissi il nome sbagliato, vidi Matt rialzarsi, acceso di una nuova forza, per poi correre verso il luogo dove Ultima si era scatenato.
-Bene, ora mi ha lasciato solo con un panda e una bamb... ehm, e Midori. Ragazzi, io dico di andare dall'altro lato-
-Concordo- risposero all'unisono

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Yuffie the ninja
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Yuffie the ninja »

Il mio piano normalmente sarebbe stato: dai una bella botta in testa al nemico e stendilo, un colpo ben assestato e fine dei giochi. Quel panda però… Non gli si poteva fare nulla del genere. Accettai la proposta di alleanza, non solo perché era un buon combattente e sicuramente un tipo alla mia portata (di certo non un musone come altra gente al Rinoa’s), ma anche perché un Matt/Bahamut alquanto arrabbiato ci veniva incontro. Tutto grazie al trio Siegmeyer-Calien-Raiden, che avevano avuto la geniale idea di colpirlo di fronte a me e Musica. A proposito, ma dove si era cacciato quello?
“Senti, orsetto, avrei già un'altra alleanza… ora, o ti unisci a noi, oppure faccio un bel voltafaccia e andiamo avanti per conto nostro”.
“Ha problemi con gli alcolici?”.
“Non credo”.
“Allora va bene, mi unisco a voi!”. Hmm, dovevo ricordare che i panda si corrompono facilmente. Finalmente Musica arrivò, accompagnato da Diablos. Il GF se la cavava bene, tenne testa a Matt per un bel po’, ma la situazione era critica.
“Ce ne hai messo di tempo, pelandrone! -dissi a Musica- Il nostro draghetto è tornato a giocare, forse gli stiamo simpatici”. Incoccai una freccia nell’Ala di Fata mentre la incantavo con Aero. Diablos venne sconfitto. Io e Zhang ci guardammo, poi feci un cenno d’intesa.
“DIETRO DI TE! UNA SCIMMIA A TRE TESTE!”. Matt si girò. La Freccia di Bufera scoccò con l’effetto desiderato: lo spostamento d’aria fece perdere l’equilibrio a Matt, e mentre lui tentava di riprendere l’assetto di volo, finendo poi per tornare a terra stremato, noi ci eravamo già defilati, accompagnati dal fragore dell’Ultima di Egil.

Ci eravamo nascosti dietro ad un edificio, in modo tale da poter curare le nostre ferite con la mia magia bianca. Nel frattempo le battaglie infuriavano, si sentivano tintinni di metallo, grida di dolore e…
GROAAN!
“Chiedo scusa, non ho fatto colazione stamattina e ho un po’ di fame…” dissi con un vago imbarazzo.
Sentii un fruscio venire da un vicolo lì vicino. Mi avvicinai di soppiatto e vi trovai un Cadetto di un Garden di Spira. Il povero malcapitato venne steso da un calcio in piena pancia. Terminammo le cure e rientrammo sul campo di battaglia. Poco dopo vidi in lontananza un volto familiare.
“Scusate gentiladro e gentilpanda, ho un impegno importante, perciò mi devo congedare” dissi con un sorrisetto sinistro. I due si guardarono, per poi capire chi avevo preso di mira. Scoccai una freccia per attirare l’attenzione del mio bersaglio, che di risposta si girò e mi guardò rassegnata.
“Possibile che devi rompere anche qui?”.
“Erika, prima o poi ci saremmo dovute scontrare, perciò perché non ora?”.
“Ora ho da fare, magari dopo” disse scacciando un SeeD con la falce. Sbuffai rumorosamente.

------------Prima della Sagra -------------
“Salve, siete Sirius Valantine?” chiesi sforzandomi di essere il più formale possibile.
“Suppongo che voi siate la signorina Shigatsu. La signorina Schwartzlight mi aveva parlato di voi” rispose l’uomo.
“Mi è stato detto che potevo chiedere a voi per avere il materiale che mi serviva in modo legale”.
“Ne deduco che gli ordigni sequestrati erano di vostra proprietà”.
“Esattamente. Alex ha detto, con grande magnanimità credo, che siete voi ad occuparvi delle richieste di munizioni aggiuntive”.
“Per poter riavere ciò che la signorina Schwartzlight vi ha sequestrato dovete compilare questi moduli” disse dandomi un plico di fogli.
“Immagino sia la prassi…” commentai iniziando a compilare i moduli. Una volta firmato l’ultimo foglio, riconsegnai il tutto a Sirius, che mi disse che nel giro di poche ore avrei trovato il materiale nella mia stanza.

-----------------Durante la Sagra------------------
Volevo scontrarmi con Erika a tutti i costi, ma non era in vena in quel momento, perciò me ne tornai Zhang e Musica, impegnati con un gruppo piuttosto numeroso di Cadetti.
“Ragazzi, trattenete il respiro!” gridai mentre mi infilavo la maschera antigas. Lanciai una Narcosfera, facendo addormentare tutti i presenti ad eccezione dei miei compagni.
“E quella da dove salta fuori?!” chiese stupito Musica.
“Sono riuscita a recuperarle tramite trattative con Sirius, mi ero dimenticata di dirtelo… Ora però andiamocene di qui prima che si sveglino, l’effetto non durerà a lungo”. Cambiammo di nuovo zona. Erano ben poche le persone rimaste: ne dedussi che dovevano essere piuttosto forti. Dovevamo lavorare in squadra per poterli sopraffare: fortunatamente mi venne in mente un piano. Ricordai che Musica era in grado di usare l’alchimia per scomporre gli oggetti, perciò pensai che poteva scomporre in molecole il fuoco generato dalla mia magia per creare un’esplosione. Zhang avrebbe lanciato del sakè sul terreno, in modo da aumentare la potenza, mentre io avrei protetto tutti con Reflex: d’altronde, il fuoco era di origine magica, perciò sarebbe stato deviato dalla magia protettiva, provocando un effetto devastante. Mettemmo in atto il piano: dopo poco, una colonna di fuoco si alzò nella Zona Industriale, lasciandoci illesi. Tutti i presenti erano sconfitti a terra, inermi. Pensavo fosse finita, invece poco dopo sentii qualcosa colpirmi alle spalle. Una lama mi tagliò sulla schiena, facendomi cadere a terra sanguinante. I miei alleati si girarono, vedendo l’autore, o meglio, l’autrice del gesto.
“Midori, non eri tu che volevi uno scontro?”. Erika. Arrivava sempre nel momento sbagliato. E sempre sbucando dal nulla. Nonostante tutto, mi misi a ridere. Mi alzai dolorante, era stato proprio un colpo basso. Tuttavia aveva ragione, ero io ad aver cercato lo scontro. Chiesi a Musica e Zhang di rimanerne fuori, era una cosa fra ragazze.

Lo scontro cominciò, nessuna di noi due si dava per vinta. La Death Scythe era un’arma piuttosto difficile da contrastare con un semplice shuriken, tanto che più di una volta la sentii raggiungere la mia carne. Il corpo a corpo cominciava a diventare fastidioso e poco utile, perciò presi le distanze e cominciai a scoccare le mie frecce. Per l’occasione ne avevo portate di più, le dieci che usavo generalmente erano troppo poche, considerando il rischio che si rompessero o andassero perse. Presi la prima dalla faretra, la incoccai e la feci partire. Erika però era pronta al contrattacco. Tirò fuori due pistole gemelle e sparò due colpi alla freccia, rompendola. Rimasi sbalordita non solo dalla precisione di Erika, ma anche e soprattutto dalle pistole che usava. Erano le Dark Sancta di Terra. La ragazza capì che avevo riconosciuto le pistole, sorrise e cominciò a caricare una tecnica che avevo già visto in precedenza. Ne conoscevo a grandi tratti il tempo di caricamento e gli effetti, pur non sapendo se Erika aveva deciso di ricopiarla tale e quale. Avevo un minuto di tempo per trovare un riparo. Un riparo che NON C’ERA. L’unico modo di attenuare il colpo era utilizzare Protect. Castai subito la magia; qualche secondo dopo, la Pioggia finale venne attivata. I proiettili vennero in parte deviati, ma qualcuno mi colpì.
“Accidenti, ho sbagliato due volte nello stesso modo…”.
“Non pensavo fossi così ingenua da ripetere lo stesso errore. -commentò la ragazza- Eppure avevi capito bene cosa volevo fare”.
“Tsè, non fare la saputella solo perché mi hai colta di sorpresa con una magia blu che avevo già visto e anche subito su me stessa!”. Ormai era chiaro che Erika lo conosceva, e probabilmente era anche stata addestrata da lui. Poteva essere un vantaggio, ma se invece avessi sbagliato di nuovo? I dubbi mi assalivano; mi accasciai a terra. Alzai gli occhi e vidi il sigillo delle pistole illuminarsi. Stava per sparare un proiettile magico. Ormai dubitavo di me stessa, non sapevo cosa fare. Il proiettile partì. Stavo per essere colpita, sarebbe stata la fine della gara. Chiusi gli occhi. Quando li riaprii, vidi uno scudo di ghiaccio di fronte a me, mentre dietro un panda che mi aiutò ad alzarmi.
“Che diamine combini, Midori? Non vorrai mica farti sconfiggere ora, hai già dimenticato che dovremo affrontarci in finale?” mi disse Musica.
“Non farti sconfiggere finchè non avremo visto una vera scimmia a tre teste, mi raccomando!” aggiunse Zhang. Li guardai e sorrisi. Ora avevo una nuova squadra, ma Erika era una nemica che dovevo sconfiggere da sola.
“Grazie ragazzi, ora però… Devo sconfiggere lei. Da sola. La prossima volta non intervenite”.
“La prossima volta non rischiare di perdere allora!”. L’orsetto aveva ragione.
“Prendi, potrebbero farti comodo”. Musica mi lanciò tre delle sue Slowgranate. Lo ringraziai e mi girai verso Erika. La battaglia era solo all’inizio. Qualunque fosse stato l’esito, però, una cosa sarebbe rimasta vera:

Tutte le battaglie nella vita servono per insegnarci qualcosa, anche quelle che perdiamo.
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14ma Sagra della Caccia di Lindblum: Premio Miglior Squadra
Scheda Ningyou, maneggiare con cura

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RinaYeah
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da RinaYeah »

La magia spinse in un sonno profondo il povero cadetto.
-Imbecille, ora speri di batterci da solo. Non ce la farai mai, almeno non finchè ci sono io-
-Credi davvero di essere così forte-
-Te ne accorgerai presto- fra le mie mani, Fan scomparve, lasciando il posto ad Electrowhip.
La frusta scocco a poca distanza dalle gambe di Leon. La battaglia ebbe inizio. Leon sembrava riuscire solo ad evitare gli attacchi, nonostante ci fossero dei secondi fra una schioccata e l'altra. Aveva in mente qualcosa, ma non riuscivo a capire. Ben presto mi accorsi che si stava avvicinando, ogni frustata evitava avanzava di qualche centimetro. Se si sarebbe avvicinato troppo, la frusta sarebbe stata inutile. L'arma scomparve, presto sosituita dalla Crux, e mi lanciai all'attacco. Parata e assalto, parata e fendente, Gli lanciai un Eolica, che però mi fu rimbalzata contro, spedendomi accanto a Recks. Era orrendo subire le proprie magie.
-È tosto...- mi rialzai, notando l'arma fra le mani del mago.
-Recks, perchè non la usi-
-Non ne sono ancora capace-
-Ce la puoi fare fidati di me-
Leon si lanciò all'attacco. Parai un fendente, ma l'altro stava per recidermi un fianco. Chiusi gli occhi, ma il dolore non arrivò. Li riaprì e mi guardai il fianco. Una spada, Recks!
Spinsi Leon e partimmo al contrattacco. Le mie parole sembravano aver infuso del coraggio nel maghetto, chemenava i suoi fendenti al meglio che si potesse desiderare da qualcuno che a malapena sa come è fatta un'arma. Ma questo non bastò, riuscendo a contrastarci entrambi.
-Ti conviene farti sconfiggere adesso- mi lanciai su di lui, ogni fendente animato dalla volontà di raggiuggere l'obiettivo che mi ero prefissata appena mi ero iscritta alla Sagra.
Un fendente riuscì a sbilanciarlo, ma non riuscì ad approfittarne. Mi allontanai un po, dovevo riprendere un po fiato, poi la Crux cedette il posto alla Death: ora si faceva sul serio. La falcie calò su Leon, che dovette usare entrambe le Claymore per contrastarla. La risollevai, per poi fare un giro su me stessa e assestargli un'altro fendente, che riuscì a ferirlo. Mi allontanai nuovamente, la falce era molto difficile da manovrare. Mi preparai al colpo successivo, ma Leon mi anticipò squarciandomi il fianco sinistro, che stupidamente avevo lasciato scoperto. Mi accasciai al suolo, ma ancora non era finita. Leon si stava dirigendo verso Recks, pronto a combattere.
-Fermo...- gli urlai -Ancora non mi hai sconfitto-
-Rina, non puoi più fare niente, grazie ma adesso tocca a me-
-Sono d'accordo con Recks, ti eliminerò dopo-
-Ancora... Posso... Sconfiggerti...- evocai Zalera, cosciente di ciò che rischiavo.
LEsper lanciò contro Leon un Sancta. Questo era sicuro del funzionamento di Reflex, quindi non ci fece caso. Ma Sancta lo colpì.
-Ma come...-
-Le magie di Zalera... Non possono essere riflesse-
L'Esper lanciò una risata, poi colpì Leon con uno Shock.
-Vai, Zalera. Ma non lo uccidere- L'Esper continuò a bersagliare il cadetto Rayehart con Shock. Ne lanciò precisamente cinque, delle quali solo due andarono a segno, facendo molti danni. Quando l'Esper sparì, mi sentì improvvisamente stanca. Chiusi gli occhi, e prima di perdere i sensi dissi l'unica cosa che desideravo.
-Recks, vinci-
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Zalera possiede l'abilita Antireflex, quindi spero vada bene
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Terra95
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Terra95 »

Ero attualmente nel Borgo Commerciale e mi stavo facendo una bella corsa per evitare alcune frecce che un Seed del Garden di Trabia continuava a scagliarmi contro.

-Che palle quest'uomo, ma non si stacca più!- Decisi di tagliare corto e, usando Propulsione, mi portai in volo dietro il nemico e lo colpii alle gambe con la falce. Questo era il primo Seed che colpivo, e il sangue... no aspetta... SANGUE!?!?!

Non connettevo più ora e andai letteralmente a caccia di prede, ingaggiai battaglia con alcuni Seed solitari e Cadetti che mi credevano troppo debole. Cambiai zona e ripresi lentamente il controllo su di me. Borgo Industriale, qui si sentiva chiaramente che le varie battaglie infuriavano, le urla dei cadetti e dei Seed che si attaccavano l'un l'altro. Mi spostai rapidamente verso il centro del Borgo, avvistai qualcuno dei nostri Cadetti ma decisi di ignorarli, fino a che non venni fermata da un Seed che, armato di spada, mi minacciava.

-Una bambina?- si mise a ridere -Cioè ma stiamo scherzando? Vai a casa bimba, qui non è posto per te!-
-Mi prendi in giro per caso?- Rise di nuovo -Uno, ho quindici anni e due...- Nel frattempo che parlavo le pistole si erano caricate di energia magica da più o meno un minuto -Sono una Cadetta!- usai la Pioggia Finale mandando K.O il borioso signorino che mi canzonava, poi ignorandolo passai oltre.

Due donne mi assalirono stavolta ma una decise di dividersi e se ne andò. Improvvisa, una freccia mi sfiorò il viso, mi girai rassegnata
“Possibile che devi rompere anche qui?”. La ninja mi aveva raggiunto anche qui.
“Erika, prima o poi ci saremmo dovute scontrare, perciò perché non ora?”.
“Ora ho da fare, magari dopo” Dissi respingendo la Seed che nel frattempo mi aveva attaccato.

-------

Poco dopo eravamo già in pieno del combattimento. Midori aveva ferite più o meno gravi sulle spalle e sulla schiena mentre io solo tagli lievi, per fortuna. Stavo raggiungendo la Altered Sensation ancora una volta ma credo che non mi sarei fermata. Scattai verso Midori con la falce, tanto la distanza era per lei comunque difficile da gestire data la mia precisione di tiro e il combattimento ravvicinato era reso difficile dalla lunghezza della falce. Le lame del fuuma shuriken e della Death Scythe si scontrarono.

-Brutta rompipalle, ancora non ti arrendi?- Dissi mentre premevo con forza il bastone della falce sulla lama.
-Stai zitta asociale musona che non sei altro!-
-Va********!!- Premetti con forza disarmandola e con una pistola le sparai, sfortunatamente mancandola per un suo movimento verso destra, alla spalla.
-Ma che c***o fai!- mi rifilò un calcio che mi fece piegare
-Ti faccio a pezziiiii!!- cominciai ad agitare la falce mentre ero entrata nello status Death Wave, creando così dei fasci di energia nero-violacea che si scontravano spesso e volentieri con la punta del tetto, sorpassandolo e giungendo ad una Midori che tentava di parare il più possibile.

Incantò una freccia con il ghiaccio e me la scagliò contro, colpendomi di striscio il fianco, congelandolo. Arretrai leggermente per poi tirare fuori le pistole e cominciare a sparare verso la ragazza che si abbassò e cominciò a correre rasente il terreno.

-Ora bastaaaaa!- mi castai vanish e mi allontanai usando Propulsione, atterrando su un comignolo, poi cominciai a caricare il Blaster Cannon. Tre minuti. Tre minuti di caricamento e poi avrei cancellato quella bastardina dalla faccia di Gaia.
-Dove sei maledetta!- Non mi aveva sentito atterrare. Due minuti e mezzo. All'improvviso vidi la dottoressa, Aura si era presentata sul campo. C***o, ancora due minuti. -Aura, togliti!- Mi feci scoprire come una cretina e Vanish perse il suo effetto rivelando il caricamento. Midori mi vide, sorrise e mi corse incontro ma un pronto colpo di yo-yo la colpì al costato, facendola cadere di lato. Non so se si rendesse conto di quello che faceva, La donna sembrava in stato confusionale e per di più era incazzata nera.

Un minuto. -Aura, per la miseria, levati da lì! Il colpo ti investirà!- Ero ufficialmente tornata in me... c***o.
-Ci penso io a questa qui! Appena sei pronta dillo che facciamo saltare in aria questo furetto rosa!
Midori ci guardò strano -Ora, togliti!-
Aura saltò da un lato e il colpo partì...

-------

Più tardi ero piena di sangue, ferita un pò ovunque e la dottoressa era messa discretamente meglio di me, la mia falce ferì lentamente il viso di lui dove il taglio precedente si stava rimarginando mentre una pistola era puntata alla testa, il filo dello yo-yo di Aura che si avvolgeva lentamente al collo di lui.
-Ora mettiti in ginocchio e prega!-
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Aura
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Aura »

- Ora mettiti in ginocchio e prega - gli disse Aura.
Due occhi verdi lo fissarono seriamente, cinici e magnetici come calamite. Matt non riuscì a distogliere lo sguardo, più curioso che spaventato dal filo dello yo yo intorno al suo collo. La lama di Death Scythe gli ferì il viso laddove già il precedente taglio si stava rimarginando. Una pistola era puntata alla sua testa. Gli angoli della bocca si fermarono in un sorriso freddo, distaccato, al limite della paranoia. Il Seed chiuse gli occhi, sospirò ma non si mosse. Lì, in piedi in mezzo alla via, strinse i pugni.
Non è conveniente far partire una storia dalla fine. Perciò facciamo un passo indietro a quando tutto ebbe inizio.

Trololololol
Dannato motivetto! Fottiti! Fottiti stupido omino di marzapane!
L'omino di marzapane si girò, uno sguardo confuso si dipinse con un tocco di glassa. Rosa. Anche qui il rosa no.
- Commander Lundor, qualcosa non va?
- Sì, sei uno stupido omino di marzapane con un sorriso di glassa rosa! - disse la ragazza portandosi una mano alla fronte. Axel alzò le sopracciglia esterrefatto, tornando poi a guardare con un sospiro rassegnato i suoi avversari.
Dall'altra parte del campo Egil e sua sorella impugnarono saldamente le loro armi. Furono i primi ad attaccare. Con un piccolo slancio, Alys fu subito addosso al Cadetto biondo, abbattendo la nagitana sulla sua testa. Egli estrasse velocemente la Saver con un movimento rapido del polso, parando il colpo. La giovane allora si spostò di lato, lasciando intravvedere solo in quel momento un Blizzaga diretto al suo petto. L'omino di marzapane cercò di evitarlo, ma nell'infrangersi a terra, piccole scaglie di ghiaccio si conficcarono nelle sue gambe. Aura fu subito in suo aiuto, bloccando un fendente di lancia da parte di Alys con lo Stardust. Giro di polso ed il filo metallico s'attorcigliò quel tanto che bastava intorno all'arma per strappargliela di mano, scaraventandola lontano. In questo modo i due avrebbero dovuto difendersi con la sola magia, tenendosi lontano e nel frattempo l'omino di marzapane si sarebbe ricaricato di farina.
- Mi chiedo perchè mi ha chiamato omino di marzapane - le chiese confuso.
La Commander scrollò il capo - Perchè lo sei. Ora non fare storie ed alzati, dolciume o ti ammazzo con la girella che mi ritrovo.
Axel deglutì chiedendosi come mai Aura fosse tanto strana. Non che la conoscesse da molto, ma nessuno l'aveva mai descritta come una visionaria di un mondo di dolci. Rosa.
La battaglia incalzò ancora. La dottoressa fece pochi gesti veloci per far capire all'alleato come muoversi per soggiogare i fratelli Pulcini. E il pulcino pio e il pulcino pio e il pulcino pio e il pulcino Pip. Entrambi erano rosa, con una grossa capigliatura afro ed un papillon di melassa che gli gocciolava piano sul petto. Aura rabbrividì di fronte a quel colore rosa fluorescente. Rosa. Stupido rosa. -censura- rosa. L'omino di marzapane annuì, gli occhi color sangria. Scattò di nuovo, portandosi vicino ad Alys e costringendola ad arretrare con una serie di colpi e finte. La giovane evitò la maggior parte degli attacchi grazie all'elasticità del suo corpo ed un pronto Protect. Il fratello non si fermò a guardare e realizzò un'arabesco di fiamme in aria per allontanare Axel dalla sorella Pulcini. Queste dopo aver intonato un'allegra ballata stile sagra della polenta, si abbatterono anche su Aura che le spense con un Idro assestato. Piccoli ruscelli di acqua solcarono le mattonelle ed appena Axel fu al riparo su un tetto lì vicino, la Commander vece partire la scintilla.
KABOOM. Tutto il resto è noia. E rosa.

- Ci penso io a questa qui! Appena sei pronta dillo che facciamo saltare in aria questo furetto rosa!
Io odio il rosa. La papera color rosso sangue annuì, sul suo petto brillò la scritta Erika con una nota macabra. Aura stessa annuì vedendo come quel dannato colore shocking non ci fosse su di lei. Una magra consolazione, o forse è un segno? Non è un ufo. Non è un aereo. E non è neanche Superman, per fortuna. Mi sarei spaventata se trovassi un Superman rosa in giro per la sagra, magari che saltellava come Heidi e salutava le caprette con dolci e delizie.
Dannato mondo rosa. Prima o poi finirà. Spero.
Dopo aver allontanato il furetto rosa di nome Midori, La Commander fece un gesto d'intesa alla papera, segnando la loro alleanza. Per un po' si sarebbe divertita a maciullare la coccinella ricamata intorno al nome Musica... rosa e l'orsacchiotto gommoso... rosa che gli saltellava a fianco ubriaco come uno scoiattolo con le ghiande.
Me lo sarei pappato insieme ad un piatto di fave ed un buon Chianti.

Matt era esausto. Due contro uno, per lui sarebbe anche potuta essere una passeggiata, ma fatto sta che fra le due c'era Aura. Gli parve diversa, più cinica e spietata, quasi fosse sotto l'influenza dell'ennesima sbornia del sabato sera. Lei non gli sorrise neanche, ai suoi occhi era solo un'altra vittima nella sagra di Lindblum. Erika al suo fianco impugnò la Death Scythe, poi con uno scatto gli fu addosso. Il Seed cercò di parare velocemente il primo affondo, poi il successivo ed ancora quello dopo. Al quarto, la lama gli ferì il viso, costringendolo ad arretrare prima di finire sotto un attacco più letale.
- Voglio fare un gioco con te - sussurrò Aura.
- Muori s*****o - ribadì la papera rossa scodinzolando.
Matt si difese - Oggi sei particolarmente sadica.
- Lo so. Ma è colpa di tutto questo rosa. Anche tu sei rosa.
- Io sono che? - il Seed fece appena in tempo a pronunciare la domanda che lo Stardust gli colpì una spalla. Dovette arretrare ulteriormente, lanciando un Rigene su se stesso per riprendere un po' di energie. Erika non gli lasciò molto tempo per farlo. Attivò la Death Wave prima di lanciargli contro la sua falce. Lame violacee gli ferirono sul petto, ma lui si spostò rapidamente di lato per poi castarsi uno Shell. Impugnò saldamente la Dragon Soul, quindi si avventò su Erika che era rimasta, purtroppo, disarmata e indifesa. O almeno così sembrava.
Aura fu subito in suo aiuto afferrandola con lo yo yo e spedendola in aria come un canguro. Ma in questo caso era una papera. Matt colpì così il pavimento, ritrovandosi alla mercè dello Stardust della Commander, la quale ricoprì il filo metallico di un Thunder... rosa.
Ancora. Basta rosa!
Il Seed lanciò un Flare azzardato prima di spiccare il volo dietro ad Erika. La ragazza purtroppo non fu abbastanza veloce dall'evitare quell'esplosione di fiori che le ferì le spalle e le gambe. La Cadetta, ancora in fase di salto acrobatico, mortale, carpiato con triplo... boh, estrasse le sue pistole e tempestò il piccione squamoso che tentò di abbrustolirla con una fiammata sputata come un lama dalla bocca. La ragazza mancò il bersaglio a causa della scarsa visibilità data dalle fiamme e nel ricadere al suolo, rimase ferita al fianco da un fendente della Dragon Soul. Aura riuscì a recuperarla al volto attorcigliando il suo yo yo intorno al suo corpo, posandola poi delicatamente a terra.
- Tutto bene, papera?
- Sì. Ma perchè continuo a dirmi che sono una papera?
- Perchè sei tenera. E sei l'unica cosa non colorata di rosa.
- Ah, rosa... - fece lei.
- Coprimi per qualche minuto, poi vedi come facciamo a pezzi il coso volante.
Erika annuì (poco convinta), poi imbracciò le sue Dark Sancta e cercò di tenere a bada Matt trasformato in Bahamut. Fu uno scontro di fendenti e proiettili magici, a suon di cozzate ed esplosioni di fiamme che diedero ad Aura il tempo necessario per caricare la sua tecnica più potente. La concentrazione arrivò al limite e già con tutto quel rosa era il massimo che poteva raggiungere. Poi un grido, un cenno e la Cadetta spiccò un salto per allontanarsi dal campo. Matt si ritrovò in mezzo ad una fitta ragnatela creata con lo Stardust, il quale lo ferì in vari punti del corpo a sufficienza per fargli perdere la presa sulla sua spada.
Forse era finita. Anche per il rosa.


Lei era là. Da pochi minuti era iniziata la nuova sagra di Lindblum. Da ogni parte del borgo si poteva sentire il cozzare delle spade, l'esplodere delle magie e le grida dei primi caduti. Si portò una mano al volto, la vista annebbiata ed un mal di testa da far invidia ai peggio malati. Sospirò cercando di riprendersi, ma dentro sè una rabbia crescente le mordeva le viscere. E la confondeva.
- Sono una persona male.
Ritirò lo Stardust dal costato della sua vittima. Sobbalzò quando il peso dell'arma si fece presente sul suo braccio, attorcigliando il filo come un serpente appisolato sul ramo di un albero. Scrollò la testa: gli effetti delle magie lanciate all'ultimo secondo dal ragazzo ora in fin di vita si stavano facendo sentire ed Aura era sicura che le avrebbero dato del filo da torcere per tutta la durata della sagra. Barcollò fino al più vicino muro che riuscì a riconoscere, poi sospirò di nuovo.
Caos e Berserk in una volta sola. Sarà davvero difficile uscirne fuori.
Tirò su col naso, pulendosi la macchia rossa di sangue che scendeva sulle labbra e scrollando ancora la testa. Niente da fare, più provava a riprendersi da quegli effetti e più un mondo colorato di rosa le si parava davanti. Lei odiava il rosa per certi versi. La benda di Leon era solo un modo per renderlo ridicolo e farsi qualche risata, anzi fu più per farlo sorridere un poco dopo la perdita dell'occhio. Ma in quell'occasione no.
No.
NO!
- Il rosa no!

- Ora mettiti in ginocchio e prega.
Matt strinse i pugni, ma non disse nulla. Era un po' confuso, non aveva mai visto Aura così arrabbiata. Lei rincarò la dose.
- Muotivi, stupido Kirby! Sei piccolo, rosa e con delle padelle al posto dei piedi. Ti odio! Devi morire! Ma prima voglio umiliarti un poco.
Al Seed cascarono le braccia - Io un che? Un Kirby? Che è un Kirby?
- Ti basti sapere che è piccolo, rosa e rompe le palle.
Lui alzò le sopracciglia esterrefatto - Rosa? Io non sono rosa! Non è che si è ubriacata di nuovo prima dell'inizio della sagra.
- Zitto, Bambi! Non è colpa mia, è stato quello stupido ragazzo che ho fatto fuori per primo! Mi ha drogato! Vedo tutto rosa! Tu sei rosa! TU SEI ROSA! Devi morire.
La morale è sempre quella: ammazza il Matt col crick. Anche se il crick non ce l'hai, l'importante è che usi qualcosa che NON sia rosa.
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Leonheart88 »

Dolore.
Un sensazione semplice e complessa allo stesso tempo; una scarica improvvisa che pervade il corpo fino ad arrivare al cervello.
Rina gli aveva fatto un bel regalo prima di decidersi a svenire: l'evocazione di Zalera lo aveva completamente colto di sorpresa, proprio non se lo aspettava. E ne aveva pagato le conseguenze.Era riuscito a schivare tre magie Shock, La prontezza dei suoi riflessi gli avevano permesso di gettarsi lateralmente a terra un attimo primo del colpo la prima volta, di rotolare velocemente su se stesso la seconda e di scansare il colpo, una volta tornato in piedi, piegandosi all'indietro su se stesso la terza.
Ma ciò non era bastato.
Altre tre volte Zalera era andato a segno. Una volta con Sancta e due con Shock.. Il primo colpo lo aveva colto completamente impreparato, troppo affidamente sul reflex castato poco prima, se fosse stato attento tutto ciò non sarebbe successo.
Ma con i se ed i ma non si fanno i Commander.
Incassato in pieno la prima magia aveva fatto di tutto per cercare di evitare le altre; d'altronde combattere con Zalera era pura pazzia, la cosa più logica da fare era aspettare che la durata dell'evocazione finisse. Considerando inoltre lo stato di salute della cadetta, la quale faceva ormai fatica anche solo a stare in piedi.
Perseguire la fredda logica, ignorare, relegare in una stanza buia ed isolata l'istinto.
Calien sarebbe stata fiera di lui, un guerriero che si rispetti deve essere in grado di prendere decisioni razionali in qualunque circostanza, di analizzare il contesto, di pianificare la migliore mossa da attuare.
Peccato che essere fieri sia un sentimento, e che Calien avesse la capacità di provare emozioni quanto un sasso fosse capace di ballare il tango.
Leon aveva combattuto violentemente contro il suo istinto che lo esortava ad attaccare armi in pugno Zalera, aveva infine vinto la sua sfida interiore rinunciando ad uno scontro diretto ma preferendo attendere.
E questo lo aveva strafottuto.
Non era stato capace di evitare gli ultimi due colpi, scagliati a brevissima distanza l'uno dall'altro e con bersaglio la sua faccia. Istintivamente aveva alzato le braccia nel tentativo di proteggersi, i due avanbracci posti dinnanzi alla faccia per attutire i colpi. Che puntualmente arrivarono.
Dolore.
Una sensazione di paralisi, la mancanza del respiro, la sensazione che nella vita non ci sia niente oltre ad esso.
Lentamente riaprì gli occhi. Era vivo, era cosciente, si trovava ancora nel campo di battaglia.
Non aveva ancora perso.
Ma ora erano cazzi suoi.
Il braccio sinistro gli pulsava terribilmente, sentiva come se le vene dovessero scoppiare da un momento all'altro.

Un secondo.
Due secondi.
Tre secondi.

Iniziò ad urlare. Un urlo bestiale, di dolore, di disperazione.
Si guardò il braccio.
Piaghe rosso sangue si estendevano ovunque. Pelle morta, carbonizzata, correva al fianco di esse. Il sangue iniziò a cadere sul selciato.
Shock non lo aveva sconfitto, ma si era portato via più di metà della pelle del braccio. Il solo contatto con le magie lo aveva ridotto così. -censura- Esper e -censura- cadetta. Leon ne aveva le palle piene di essere il bersaglio preferito da tutti. Come se fosse una pallina antistress.
Sei incazzato? Prego prenditela con Leon.
Rina diede fondo alle ultime forze e crollo a terra esanime.
Ultima desiderio?
"Recks, vinci "
Ma questo Leon non aveva nessuna intenzione di lasciarglielo fare. Le battaglie erano il suo pane. I combattimenti erano dei vecchi amici di infanzia che ogni tanto tornavano a fargli visita.
E non si delude mai un amico.
Strinse saldamente le claymore nelle due mani.

"Audacia" La sua forza aumentò.
"Haste" Stava per iniziare il secondo round.

Provò un affondo diretto contando che Recks fosse distratto da quello appena successo a Rina, la distanza tra i due diminuì velocemente, Leon colpì.
Recks schivò il colpo abbastanza facilmente, benchè non fosse di per sè molto agile era sicuramente più in forma del mercenario, un colpo secco con le gambe e Leon andò a vuoto.
Il mago rispose caricando una magia Fira verso il suo avversario che si trovava completamente sbilanciato a pochi metri da lui, non avrebbe fatto in tempo a schivarla una volta lanciata.
Il corpo esausto di Rina era li vicino, poteva sempre usarla come scudo.
Si stavano combattendo a sangue nonostante fosse una festa, erano carne da macello per far divertire i nobili di Lindblum sotto il falso onore di dimostrare chi fosse il più forte.
L'etica non era proprio di casa. Se per vincere doveva usare come ostaggio Rina lo avrebbe fatto. Recks non avrebbe colpito. O così sperava.
Con un tuffo laterale si gettò dietro il corpo della ragazza, lo cinse intorno alla vita e si alzò nuovamente facendosi scudo con esso.

"E ora come la mettiamo?"

Il mago non rispose, lo guardò con aria indifferente.
E lanciò la palla di fuoco.

L'istinto a volte ti salva e a volte ti condanna.
Leon lasciò andare Rina, che scivolò a terra mentre la sfera infuocata lo colpiva nuovamente al braccio sinistro.
Delle lacrime iniziarono a salcare il suo viso; doveva trattenersi per non svenire dal dolore.

"Maledetto, e per fortuna che ti definisci suo amico"
"Tu non sei mio amico, ma penso di conocerti un po'. Tu metti in pericolo le persone solo se necessario. Non avresti mai rischiato di fare del male a Rina. Sei quel tipo di persona che per salvare sè stesso non è disposto a sacrificare nessun altro, anche se sono sicuro che cerchi di autoconvincerti del contrario"
"Bastardo... la prossima volta che gioco a poker ti porto con me".

Il combattimento continuò.
Recks continuò nella sua strategia a media lunga distanza, magie a ripetizione fino al completo abbrustolimento dell'avversario.
Idea un po' rozza, soprattutto se ti piace la carne al sangue ma senza dubbio efficace.

Un primo Fira venne riflesso da Reflex, che però il cadetto non riuscì a mantenere attivo anche dopo la seconda magia: un Blizzara infatti spezzò lo scudo magico facendolo volare all'indietro.
Cadde rovinosamente al suolo. Si rimise seduto in pochi attimi e provo a contrattacare.

"Novox!"

La magia di status colpì in pieno il neo-seed.
Che però era troppo forte, troppo in forma, per soccombere ad un incantesimo di status lanciato da un mago guerriero mezzo moribondo. Lo annullò solo con la sua forza di volontà.

"Ultime parole?"
"..... io ho toccato le tette di Rina e tu no... Non hai palle"

Lo disse solo per provocarlo. In casi disperati, far arrabbiare l'avversario può essere l'unica strategia per uscire vincitori da uno scontro.
Oppure per morire dolorosamente.
Ma valeva la pena tentare.

Recks lo colpì con un calcio sul braccio. L'ennesimo urlo di dolore invase la piazza.
Si rimise in piedi con le ultime forze che gli rimanevano.
Il braccio non faceva altro che tremare e la presa diventava sempre meno salda.
Lanciò la claymore sul terreno, avrebbe combattuto con una sola spada.
Subitò partì all'attacco. Un montante provò a penetrare la guardia del cadetto, ma che con Protect faceva buona guardia. Subito roteò su se stesso facendo partire un tondo da destra a sinistra. Recks indietreggiò di qualche passo, lasciando lo spazio sufficiente a Leon per provare l'ennesimo affondo. Il seed arretrò ancora. Non era in posizione di difesa ma poco gli importava, sapeva benissimo che Leon non possedeva attacchi offensivi a medio-lungo raggio, l'importante era stargli qualche metro lontano e tutto sarebbe andato bene.

In un combattimento però oltre alla tecnica conta anche l'estro.
La capacità di sorprendersi continuamente, sperimentando cose nuovi, folli, ma che ti possono aiutare a raggiungere l'obiettivo.
E Leon contava appunto su quello.

"Antigrav!"

La seconda Claymore, distesa a terra vicino a lui era il bersaglio della magia.
Un calcio sul pomolo, con tutte le forze rimanenti, e la spada partì in linea retta verso l'alto.
Era un proiettile di più di un metro e mezzo.
Penetrò il fianco di Recks. Trapassandolo da parte a parte.
Il Seed cadde a terra, ancora troppo sorpreso per rendersi conto di quello che era appena accaduto. Il piano aveva funzionato.
Vittoria.

Le ginocchia gli cedettero di colpo, Leon cadde nuovamente a terra. Ma stavolta il tutto sembrava avere un sapore diverso. Aveva vinto, in quattro avevano ingaggiato battaglia sulla piazza e solo uno era rimasto in piedi. In senso figurato, ovviamente.
Ma ora c'era ancora del lavoro da fare.
Recks era steso al suolo con la Claymore ancora conficcata nella carne.

"Non ti muovere, fai aumentare solo il dolore così"
"Tu...."
"Hai combattuto davvero bene, è stata una bella battaglia. Ora dormi, così non soffri più. Ci rivediamo al Garden"

Detto questo Leon castò un Morfeo, azione ripetuta anche su Rina per non rischiare.
Ora però doveva andarsene, gli echi della battaglia si erano sentiti sicuramente in tutta la zona, non poteva rischiare che qualcuno decidesse di venire a dare il colpo di grazia ad eventuali sopravissuti.
Frugò nelle tasche di Jason. Trovò una borraccia d'acqua.
Ottimo gli sarebbe servita per rinfrescarsi la gola e per disinfettare un pò il braccio.
Frugò nelle tasche di Recks. Trovò delle bende.
Ottimo gli sarebbero servito per fasciarsi la mano, così da impugnare la Claymore.
Frugò nelle tasche di Rina. Se il suo vestito avesse avuto le tasche.
Per un attimo pensò di controllare bene lo stesso, poi si ricordò di essere in Gardenvisione.

Lascìò velocemente la zona. Percorse qualche centinaio di metri senza incontrare per fortuna anima viva, gli scontri stavano per volgere al termine ipotizzò.
Trovò un piccolo vicolo abbastanza nascosto, lo percorse fina a metà prima di lasciarsi cadere nuovamente a terra.
Subito prese la borraccia, la stappò ed inizio a versare l'acqua a piccole dosi sulla carne viva, il dolore era lancinante, la tentazione di abbandonare tutto, di dichiararsi sconfitto, era sempre più alta, ma doveva resistere.
Per il suo orgoglio. Per il suo non volersi arrendere mai. E per Recks.
Eliminare un proprio compagno per poi arrendersi a propria volta non era per niente onorevole, era da ipocriti. Tanto voleva lasciarlo vincere e tanti saluti.
Lavò via la polvere deposistatasi sulla carne, una benda sarebbe stata solo che dannosa, doveva lasciarlo a prendere aria.
Poi fu il turno della mano. Sicuramente meno doloroso che il precedente ma comunque complicato: fasciarsi una mano mentre si è impossibilitati a muovere il braccio non è u'impresa delle più semplici.
Poggiò infine la schiena al muro, aveva bisogno gdi riposarsi un pò. Era rischioso ma continuare in quelle condizioni non aveva senso. Chiuse gli occhi...

... Un rumore nelle vicinanze glieli fece riaprire di scatto.
Qualcuno si stava avvicinando.
Si sentiva la febbre, probabilmente aveva un infezione in corso, che si riducesse in fin di vita a una sagra si e l'altra pure era ormai un classico, ma doveva comunque tornare a combattere.
Prese le due Claymore, si alzò in piedi.
Il probabile ultimo atto stava per cominciare.

Arrivò fino all'angolo del vicolo, era ancora nascosto rispetto a chi proveniva dalla strada maestra, qualcuno stava per arrivare.
Leon provò ad anticiparlo. La Claymore anticipò l'incontro con un colpo di tondo da sinistra a destra. Mirato a ferire l'avversario prima ancora che girasse l'angolo.
Un rumore metallico segnalò il fallimento del piano.
Parato con un braccio metallico...
Questo era Musica.

"Ma che ci fai qui tutto solo?" Chiese Leon. Informarsi su cosa stava accadendo nelle vicinanze risultava sempre di più di fondamentale importanza.
"Ero con Midori ma poi sono successi un pò di casini, tu?"
"Ero con Recks ma poi è accaduto un disguido"
"Un disguido?"
"Già. Mi sono accorto che volevo vince..."

Leon non terminò la frase, con la Claymore sinistra fece partire un montante, subito seguito da un affondo con la seconda spada. Musica rimase interdetto. Riuscì a parare il primo con il proprio braccio meccanico e a indietreggiare prima del secondo.
In tutta risposta un Blizzara venne lanciato. Subito riflesso con Reflex. Lo scontro si stava facendo interessante.
Leon aumentò la velocità con Haste e partì all'attacco.
Un muro si frappose tra lui e Musica. L'alchimia si dimostrava ancora una volta utile.

"Che figo, anch'io una volta modificavo le forme... lo facevo col pongo e avevo cinque anni"
"Peccato che tu mentalmente sia rimasto a quell'età"

Musica fece per caricare una seconda magia.
Leon era pronto a respingerla.
Una freccia saettò nell'aria e si conficcò nella gamba dell'alchimista che cadde pietrificato.
Lo status Medusa.

"Passano anni e ti devo sempre salvare il culo"
"Te invece sei sempre rimasta una ragazza fine... non è vero Nataa?"
"Pff.. per parlare con gentaglia come te sono fin troppo educata."

Non servivano altre parole. Ognuno sapeva cosa volesse dire l'altro. Cosa provasse e cosa desiderasse. Ma era un discorso che non aveva futuro.

Nataa sguainò la spada e andò all'attacco.
Leon gettò via una Claymore, era troppo debole per gestirle entrambe, e si gettò anche lui in avanti.

Un cozzare di lame segnalò il loro incontro.
Nataa provò un affondo al petto avversario. Leon deviò con la punta della Claymore il colpo, si avvitò su se stesso e con una gomitata allontanò il proprio avversario, che non demorse e ritornò all'attacco, fintò un fendende per poi bloccare il colpo a metà, sorprendendo il suo ex compagno, e tirandogli un calcio nella bocca dello stomaco. Il cadetto indietreggiò ansimando cercando di riprendere il fiato perduto, Nataa gli arrivò addosso con colpo di tondo. Parato parzialmente da un protect di fortuna.
Leon indietreggiò nuovamente. Stavolta Nataa sembrò dargli il tempo di riprendere fiato.
Lei era fresca, sembrava non aver faticato fino a quel momento.
Lui aveva un braccio che gli procurava dolori lancinanti, forse una costola incrinata e una forte mancanza di fiato.
Non ce l'avrebbe fatta. Lo sapeva.

Ma non era importante.
Andò nuovamente all'attacco.

Senza rimpianti. Senza mai voltarsi indietro.
Macha
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da Macha »

La Soul of Holden non aspettò che Niamh si riprendesse dal Blind. Si portò rapidamente alle sue spalle, e brandì la wakizashi in un fendente dall'alto verso il basso, col chiaro intento di eliminare Niamh dalla competizione con un solo colpo.
Pulito ed efficiente.
Ma lei non era stupida; aveva visto la lama in mano a Siegmeyer e si aspettava che l'uomo la utilizzasse. Il Blind l'aveva temporaneamente confusa, ma i suoi riflessi erano veloci quanto l'istante che impiegò per registrare l'effetto della magia e trovare la contromisura; si buttò di lato, sentendo il soffio della wakizashi a pochi centimetri dal braccio sinistro.
Sbatté le palpebre un paio di volte; non riusciva a mettere a fuoco Siegmeyer a dovere, e il calcio di prima l'aveva lasciata in leggero affanno. Non era però disposta a lasciar notare la sua debolezza all'avversario. Si portò con la schiena al muro più vicino. Aveva già capito qual era il stile di combattimento, e non gli avrebbe consentito di provare ad attaccarla da dietro una seconda volta.
Siegmeyer, o meglio la Soul of Holden, non si scompose e castò uno Slow a Niamh, e contemporaneamente si lanciò su di lei, in un unico, fluido movimento. Ma Niamh era già in guardia, e riuscì a portare il braccio – pesante, pesantissimo – all'altezza del viso, in tempo per bloccare parzialmente il calcio alto che Siegmeyer aveva diretto al suo zigomo. L'impatto la fece barcollare e cadere; il suo corpo era come piombo. Siegmeyer non perse tempo e preparò un Morfeo per metterla fuori combattimento una volta per tutte.
Una molotov vagante atterrò a poca distanza, investendo di fumo lo spiazzo in cui i due contendenti si trovavano e stordendoli. Il Morfeo venne interrotto dall'esplosione, e Niamh si trovò di colpo libera dalle pastoie dello Slow. Non che potesse fare granché, in quel momento, a parte tossire l'anima dai polmoni. Siegmeyer, a sua volta privo di equipaggiamento antifumo, non era messo meglio.
Con gli occhi e le narici ancora offesi dal fumo, Niamh si rialzò e, tenendosi bassa, cercò a tentoni il ninja, che però si era già volatilizzato. Beh, poco male. Prima o poi l'avrebbe ritrovato e--
«Non così in fretta, tesoro bello!». Il clang di un proiettile che rimbalzava sul selciato accompagnò la risata della Soul of Paine, appollaiata sopravento sul terrazzino di una casa.
Niamh si coprì la bocca e corse in direzione opposta, sperando che il fumo coprisse la sua ritirata. Dal canto suo, Siegmeyer con tutta calma saltò sul tetto e prese la mira, colpendo nel bel mezzo della parabola un'altra molotov diretta a Niamh, che proprio in quel momento si stava gettando dietro l'angolo.
«Così non va, non va proprio» sbuffò Siegmeyer, prima di puntare la pistola verso l'origine delle molotov, un Seed di Balamb poco disposto allo scontro aperto, se è vero che stava nascosto dietro dei barili e, avendo capito che Siegmeyer dal tetto poteva vederlo benissimo, stava apprestandosi a sbaraccare. Sfortunatamente, un proiettile Novox gli trapassò la spalla prima che potesse cambiare posizione, seguito subito dopo da un colpo Blind all'altra che lo fece stramazzare, impotente, al suolo. Siegmeyer osservò con divertito interesse i frenetici tentativi del Seed sconosciuto di ripararsi, prima di porre fine alle sue pene con un colpo Morfeo.

Nel frattempo, Niamh stava riprendendo fiato e studiando il nuovo stile di Siegmeyer. Quell'uomo la confondeva; sembrava in grado di fare qualunque cosa volesse, e non aiutava il fatto che avesse deciso di usare una pistola, arma con la quale Niamh non aveva alcuna familiarità – oltre al fatto che faceva molto rumore e molto male se ti colpiva.
Meglio tornare indietro, decise; verso Jacques e l'altro tizio che non conosceva. Con un po' di fortuna, uno dei due sarebbe già stato atterrato; Niamh sperava che il vincitore fosse Jacques. Le doveva ancora una vittoria. Ed era sicuramente più gestibile di Siegmeyer in quel momento.
Individuò il luogo dello scontro poco lontano, segnato principalmente dal suono metallico di spade che si scontravano, e che era sorprendentemente chiaro nonostante le fragorose esplosioni che avvenivano in altre zone di Lindblum.
Arrivò in tempo per vedere Jacques venir messo con le spalle al muro da Raiden, e scosse la testa, chiedendosi ancora una volta come avesse fatto a sconfiggerla in quelle condizioni. Stava giusto per gettarsi contro Raiden quando un proiettile le sfiorò il naso, seguito poco dopo dal suo proprietario.
Siegmeyer saltò giù dal tetto con noncuranza e le rivolse un occhiolino. «Il biondino è mio. Ti lascio l'altro, vedi di non deludermi, eh?».
Siegmeyer si avvicinò a Raiden, l'arma puntata alla sua tempia, e Niamh realizzò che non faceva molta differenza chi avrebbe combattuto in quel momento: in ogni caso, prima o poi sarebbe stato il suo turno.
Si chinò sul suo alleato, ora avversario. «"Quella cosa prima del tempo" direi che è ora, non credi, Jacques?»
xthegame89x
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Re: Sagra della caccia di Lindblum

Messaggio da xthegame89x »

Poche regole: nessun mostro, tutti contro tutti. La particolarità di quella sagra stava nel fatto che vi avrebbero partecipato anche Seed provenienti da altri Garden, come aggiungere carne al fuoco. Lesse ancora una volta le regole che caratterizzavano l'evento, provando a capire cosa sarebbe potuto succedere durante il suo svolgimento. Fece due conti e si diede degli obiettivi: mantenere l'anonimato, stringere le opportune alleanze con chi poteva sfruttare e poi romperle al momento propizio. Certo che, con i poteri che possedeva, mantenere l'anonimato non era una cosa proprio semplice per lui. L'unica magia che poteva aiutarlo era il Vanish ed esclusa quella non poteva contare su altro.
**********
Ma che diavolo succede? Ma si può sapere perché diavolo tutto il Garden di Rinoa sembra avercela con il sottoscritto? Forse, volevano eliminare il pezzo grosso prima di passare ai pesci piccoli. E chi lo sa! Prima mi dovetti liberare di Midori e di Musica, dopo del trio Raiden, Calien e Siegmeyer, poi quel panda di Zhang, poi Diablos, poi ci si era messa pure Aura insieme ad Erika.

- Ora basta! Il prossimo che mi fa arrabbiare lo ammazzo di botte! - urlai furioso

Ormai l'anonimato se n'era andato a farsi benedire, con ogni squadra o semi alleanza del cavolo che puntava ad eliminare il drago. Le squame di Bahamut presero il posto della pelle l'ennesima volta e scatenai tutto il potere del re dei draghi. Evocai anche Ifrid, giusto per aggiungere un po' di fuoco e fiamme al barbecue. Ciò che provavo in quel momento era una rabbia del tutto incontrollabile.

- Scateniamo l'INFERNO! Me so rotto le scatole! - dissi al demone del fuoco
- Perché parli con quell'accento strano? - disse Ifrid perplesso
- Pensa ad evocare fuoco e fiamme tu!

Aura dovette ritirare per forza lo Stardust, mentre Erika si dovette riparare dietro un muro per evitare le fiamme roventi generate dal Guardian Force. Dovevo cercare un posto dove riposare le mie stanche membra o rischiavo di perdere questa sagra. Dio solo sa quante energie stavo spendendo in questa cavolo di manifestazione.

- Matt!
- CHE C'E'? - urlai al vento

Aura stava facendo gli occhi dolci indicando Ifrid. "E no. Non mi freghi. Fino a poco fa avresti fatto a fette del sottoscritto! Anche se mi potrebbe costare il divorzio, non me ne frega un fico secco!" pensai arrabbiato.

- MEGAFLARE! - dissi spiccando il volo
- Megaflare?? Come puoi essere così spietato con me??? - urlò Aura cercando riparo
- Io?? Ma se fino a due secondi fa volermi affettarmi con quel coso? - dissi indicando lo Stardust
- Ehm...

Il raggio partì in direzione delle due ragazze. Non mi sincerai neanche se avevo colpito o meno il bersaglio. Mi fiondai lontano dalla battaglia, mentre la rabbia stava pian piano allentando la presa sulla mia mente, in un angolo del borgo teatrale che sembrava in pace col mondo. Poggiai la schiena al muro di un vecchio teatro a pezzi e cercai di riprendere fiato. "Ma che razza di sagra è questa... preferisco di certo l'altro tipo di sagra." pensai scuotendo la testa.

- Ehi, ragazzino? Ti sei perso?

Un Seed di un altro Garden si avvicinava a me, colpendosi la spalla con la parte smussata della lama del suo Hyperion. Ci mancava anche questa. La rabbia che stava andando via riaffiorò prepotentemente.

- Senti... oggi ne ho le scatole piene. Tutti contro tutti, non tutti contro Matt! Hai capito di che parlo? HAI CAPITO DI CHE PARLO?? BASTAAA! Ultimi... ULTIMI! SCHIFOSI! ULTIMIIIIII!

Il Seed mi guardò perplesso. Aveva un non so che di familiare. Portava una giacca grigio chiaro sopra dei pantaloni scuri ed una maglietta nera con una croce bianca che occupava tutta la maglietta. Aveva i capelli corti e biondi, gli occhi chiari e un modo di fare da presuntuoso e arrogante.

- Ehm... vorrei il tuo gunblade... sai com'è, questo ha un bel paio d'anni! - disse il ragazzo

Il mio gunblade? Mi venne da ridere solo al pensiero.

- Tieni! Prendilo! - dissi lanciandoglielo ai piedi
- Bene! Non è stato così diffic...

Non concluse neanche la frase che si ritrovò la lama di Dragon Soul a pochi centimetri dalla giugulare.

- Hai finito di fare lo sbruffone? Con chi pensi di avere a che fare? - dissi guardandolo in cagnesco

Fu così rapido che feci fatica ad accorgermene. La lama del suo Gunblade spostò la mia lateralmente, mentre con una spallata mi allontanò da lui per poi riportare il suo Hyperion sopra la linea del suo mento, pronto a colpire. "Ci sai fare ragazzo... bene, un duello tra specialisti del Gunblade è quello che ci vuole per ravvivare questa sagra!" pensai soddisfatto. Sorrisi, pronto ad accogliere come si deve il mio avversario. Quest'ultimo allargò le braccia e disse:

- Devo aspettare molto?

Scattai in avanti, mentre lui portava il suo Gunblade davanti a sé. Feci una giravolta su me stesso e attaccai con un fendente obliquo dal basso verso l'alto, che fu parato più che egregiamente dal mio avversario tramite il piatto della lama, il quale rise divertito. Lo spostai di lato e lo colpii con un calcio laterale verso l'addome, dove non riuscì neanche a proteggersi con le braccia. Tossì leggermente e si lanciò all'attacco, scatenando una serie di fendenti e affondi in rapida successione. Riuscì ad evitarne gran parte, mentre per altri dovetti ricorrere allo scudo protettivo della magia Protect. Dopo l'ennesimo affondo, evitato con uno spostamento laterale, colpii la sua lama con Dragon Soul facendogliela cadere a terra. Il mio avversario si ritrovò con le squame taglienti a pochi millimetri dalla gola.

- Al meglio di tre? - dissi con un sorriso
- Al meglio di tre. - rispose lui annuendo

Feci qualche passo all'indietro per permettere al mio avversario di recuperare il Gunblade.

- Posso chiederti come ti chiami?
- Il mio nome è Matt Winchester e sono un Seed del Garden di Rinoa! - dissi sorridendo
- Winchester eh? Me lo ricorderò... il mio nome è Viktor Almasy. - rispose lui
- Almasy... va bene, mi ricorderò il tuo nome!

Il secondo round era appena cominciato. Stavolta era più accorto nei movimenti: attaccava e si difendeva egregiamente, stando molto più attento di prima. Non attaccava più quasi a testa bassa come aveva fatto pochi istanti prima, anzi unì pure le magie ai suoi attacchi, essenzialmente magie elementali del fuoco. Difendersi dal fuoco utilizzando i poteri del mio Gunblade era uno scherzo, ma sarebbero state solo quelle le abilità del mio avversario? Tentai un affondo su di lui ma questi scomparve all'improvviso, per riapparire alle mie spalle e mettere la lama del suo Hyperion a pochi millimetri dalla mia gola.

- Uno a uno, palla al centro. - disse lui tutto soddisfatto
- Ah si? - dissi stupefatto dei suoi poteri - Ancora non hai visto niente...

Quello era l'ultimo round ed entrambi sapevamo che per vincerlo, nonostante niente dipendesse dall'esito di quello scontro, avremo dovuto dare fondo a tutte le nostre energie. Dragon Soul era a pochi centimetri dal Hyperion del mio avversario. Eravamo pronti a darci battaglia. Uno stormo di uccelli volò lontano e quello fu come il segnale del via. Il primo ad attaccare fu il sottoscritto, con un fendente verticale dall'alto verso il basso mentre il mio avversario lo evitò con un balzo all'indietro. Alte fiamme arsero alle mie spalle, molto simili ad un muro: non potevo assorbirle con il gunblade, Almasy non mi avrebbe dato il tempo. Infatti, il suo gunblade fu come una lama di luce che scendeva dal cielo, colpendo poi un cespuglio a due centimetri da me. Spinsi il mio avversario ed utilizzai una magia Flare per allontanarlo. Evitò entrambi i colpi con maestria e classe, quasi stesse danzando sui miei colpi. Utilizzai una magia Haste e fui subito sul mio avversario, il quale scomparve un'altra volta. "Stessa mossa in un lasso di tempo troppo breve. Stavolta non mi freghi." pensai sorridendo. Le ultime energie per utilizzare i poteri di Bahamut le sfruttai in quell'istante, scuotendo le ali e spedendo a circa dieci metri di distanza il mio avversario. Mi alzai in volo, mentre le mie ali avevano ancora le ferite inferte da quei simpatici dei miei compagni. La rabbia tornò potente in me.

- Cominciamo a fare sul serio... sembra che abbia vinto io.
- Ne sei sicuro? - disse Almasy

Il suo sguardo era diventato improvvisamente spaventoso: gli occhi, che prima erano verdi, divennero di un rosso acceso mentre la pupilla divenne verticale. Il suo corpo subì una trasformazione simile alla mia, diventando una volpe dal manto arancione. Era grande e grossa quanto me e lo scontro aveva appena iniziato ad essere eccitante. "Ohh... che regalo che mi fai. Non mi sono mai divertito tanto in vita mia!" pensai sorridendo. Scattammo entrambi nello stesso momento, volpe e drago.
**********
Don. Don. Don. Don.

- Sembra che la sagra sia finita, eh amico? - disse Matt mentre reggeva Viktor
- Già... chissenefrega. Non puntavo a vincere. - rispose il Seed sorridendo

Entrambi raggiunsero la safe zone, occupata da medici e dai reduci della sagra. Si sedettero in una panchina, a guardare il cielo che assumeva le tonalità di arancione e rosso fuoco. Sembrò che quella sagra fosse stata solo uno sfondo per il loro epico duello. Drago contro volpe. Il loro scontro era finito in parità, con Matt che puntava Dragon Soul alla gola della volpe e Viktor che puntava Hyperion nella gola del drago.

- E' stato epico. Assolutamente fantastico. Però... - disse Viktor
- Già... nessun vincitore e nessun vinto. - disse Matt con un sorriso - Certe volte, in certi scontri, la parità è ciò che ci sta meglio.
- Esatto. Birra?
- E me lo chiedi?

Nonostante ebbero bisogno urgentemente di cure, entrambi i combattenti si fiondarono in una delle poche bettole che ancora era aperta.

Sono tornato ragazzi, con un nuovo canale e con nuove serie. Restate tunizzati per scoprirne di belle! Buona visione! :P
Spoiler
PROGRAMMAZIONE
LUNEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
MARTEDI
- Let's Technic, Minecraft Monster Pack 1.6.4 -
MERCOLEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
GIOVEDI
- Desertcraft, Minecraft Regrowth Pack 1.7.10 -
VENERDI
- Il ruggito del T-Rex, Dino Crisis -
SABATO
- Video Random -
Se dovete utilizzare il mio pg nel Garden, controllatevi la scheda prima, barboni! xD
Immagine
Spoiler
LE PERLE DI SAGGEZZA DEL GRUPPO DEL GC SU FB
Egil ha scritto: Non possiamo fare un referendum per dichiarare Matt Winchester illegale e immorale?

Leon ha scritto: Matt Winchester ogni volta che fai un commento inutile, un gattino nel mondo muore
Paine ha scritto: o.ò sisi confermo la mia teoria... Matt è posseduto dal demonio.
Leon ha scritto: E' più probabile che sia il demonio a essere posseduto da Matt Winchester.

Leon ha scritto: Non è la situazione ad essere disperata, è Matt che si è messo in testa di far crashare i server di Facebook.

Leon ha scritto: Matt Winchester la tua firma occupa una schermata intera e ho un fo***to monitor 1920*1080.
Matt Winchester ha scritto: Quindi anche Ruben è a Reloras??? Posso usare il suo pg????
Vero posso posso posso???
Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Drittz Do Urden ha scritto: No.
Matt Winchester ha scritto: Sob sigh... (A Drizzt Do Urden piace quest'elemento)
Paine ha scritto: Penso che comunque debba smettere di mortificare il povero matt.... è un cazzone, lo sappiamo tutti e mo lo sai anche tu, non ci fosse lui qua staremmo tutti a grattarci le palle, quindi passa un commento anche fosse acido. Paine docet
Leon ha scritto: Matt Winchester minaccia pure i cani randagi che incrocia per strada ormai (ovviamente trasformandosi in bahamut)
Bloccato

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