Garden 2

Un Gioco di Ruolo Narrativo a più mani, tra SeeD e Cadetti, Garden ed Accademia, Tornei, Missioni, Sagre, e molto altro: questo è il Garden Club! Leggi i topic "Bacheca" e "Spiegazione Topic" prima di postare

Moderatori: Pip :>, Garden Master

Richi
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Gli alchimisti e i SeeD protestano per miglior salario.

Messaggio da Richi »

Quando Homura entrò nell'ufficio del preside, l'intera stanza era...bhè, più in ordine del solito. Ovvero, mancava il leggendario monte Scartoffio. Tutto però puzzava di chiuso, e a giudicare dallo spesso strato di polvere, si direbbe che Pip avesse passato più tempo nel letto di Nymeria ( o di Drizzt) che nel suo ufficio.
Dopo breve il bastardo si trovò il suo bersaglio alle spalle.
"Cosa c'è ancora, Daniels?"
Homura già capì che rischiava grosso a chiedere ciò che stava per chiedere. Il tono del preside, mentre stava recuperando il suo meccanismo di manovra 3D la diceva lunga sul suo umore.
Decise di sbattersene.
"Tsukihime, prego. Comunque sia, mi unirò alla squadra che andrà a dare la caccia all'alchimista."
"...Preferisco riportarlo indietro vivo."
"Non ha capito. Non sono qui per dirle che intendo uccidere quel figlio di buona donna, anche se ciò è vero. Sono qui per dirle che ho intenzione di distruggere quei frutti."
A quel paese le buone maniere. Certe cose andavano dette alla vecchia maniera.
"...Cioè tutto quello su cui verte l'equilibrio politico di questo mondo?"
"Equilibrio? Intende dire la sua fine?"
"Daniels, ti ricordi cosa avevamo deciso all'inizio? di non intervenire?"
"Quella clausola se n'è andata in fumo quando ti sei trombato Nymeria. A questo punto, direi lo posso dire chiaro e tondo. Io sono stufo di dover rischiare la mia vita dietro a degli stupidi pezzi di plutonio. Non sono pagato abbastanza per farlo. E non sono l'unico. O eliminiamo quei sassi, oppure Panèon si brucerà da solo fino alle ceneri in una stupida guerra per degli ancora più stupidi calcoli renali di un inutile alieno imparentato con Jenova."
"E chi te lo dice?"
"Il fatto che abbiamo visto cosa la nostra presenza ha portato: una guerra. Certo, sarebbe stata inevitabile, vista tutta questa serie di intrighi politici e tutto tra predatori e pezzi di sterco, ma noi abbiamo accelerato il processo. Hesperya rivuole indietro quel sassolino. Abbiamo visto quanto sono lunatici quei cretini. Abbiamo visto che il sultano di Agrabah è destinato all'esilio, lui e la sua corte. Abbiamo visto come qui si stanno scannando in onore del solito McGuffin di turno. Se lei permette, la soluzione migliore per prevenire un casino con la <C> maiuscola è proprio quello di farne sparire il più possibile di quei sassolini multiuso."
Pip fece un respiro profondo.
"Hai finito?"
"...Come?"
"Ho detto: hai finito di sprecare il mio tempo, Daniels?"
Calò il silenzio.
Pure l'astio.
"Ho deciso di rendere quegli stramaledetti frutti ai loro legittimi propietari. Poi quello che ne faranno saranno affari loro. Se scoppierà una guerra, decideremo noi cosa fare."
"Levi il se. Scoppierà. Non che ciò abbia alcuna importanza, a quanto vedo. In ogni caso, la ringrazio comunque per la conferma."
"Conferma? e di che?"
"Del fatto che noi siamo davvero dei macellai glorificati."
Il ragazzo girò sui tacchi e si incamminò verso l'uscita del Garden col gruppo diretto verso Yggdrasil. Con lui c'era pure Maruko.
La ragazza sorrise mentre stava caricando la sua revolver.
Il ragazzo non la guardò manco.
"Appena torniamo, cerchiamo di farla finita con il Diario."
"...E poi?"
"Vedrò."
Spoiler
Si, tutto 'sto casino per dirmi che sono anche io nello show. XD
xthegame89x
Guerriero
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Re: Garden

Messaggio da xthegame89x »

- Non pensi che adesso abbiamo problemi ben più urgenti?

Il Garden era ancora in movimento e il sole entrava dalle grandi vetrate alle spalle del preside, mentre questo attentamente studiava il libro che gli aveva prestato la sua compagna di stanza. Avevano consegnato gli ingredienti "speciali" che stava cercando il guardiano e questi li aveva ricompensati con tante informazioni. In seguito, il Seed ne approfittò per parlare da solo con lui: gli confermò la storia del lago, della sua presenza e di qualche leggenda legata ad esso. Ma non fu chiaro su cosa fosse in grado di fare quel lago. Probabilmente era ancora sotto l'effetto stupefacente di ciò che si era fumato.

- Lo so Pip. Ma questa potrebbe essere la mia unica possibilità per risolvere con... quel coso.

Pip guardò Matt per qualche istante, per poi ritornare al libro. - Anche il guardiano ti ha confermato l'esistenza di questo luogo... ma a parte il fatto che potrebbe essere pericoloso. Ora supponiamo per assurdo che questo lago abbia dei poteri magici e che riesca ad allontanare Dark Bahamut dal tuo corpo. Riuscirebbe ad avere un corpo proprio e quindi una libertà tutta sua. Non sarebbe rischioso lasciare che questo essere vaghi per Paneon in tutta libertà?

Aveva pensato anche a quello. - Lo so. Però se lo affronto in questo mondo e non nel centro di ricerche, ovvero lontano dal suo "mondo", probabilmente sarebbe più debole e riuscirei a distruggerlo.

Pip non sembrava molto sicuro dell'affermazione del Seed. Avevano già l'alchimista da affrontare, sperando che non avesse ricaricato i frutti, poi vi era la viverna. Se anche Dark Bahamut fosse uscito allo scoperto allora in quel caso sarebbe stata una catastrofe.

- Una cosa per volta. Per adesso pensiamo al fermare l'alchimista, ti ricordo che c'è anche la viverna da uccidere e non vorrei che Dark Bahamut si aggiungesse alla lista dei nemici da abbattere. Quindi, per il momento, non andare alla ricerca del lago.
- Ma Pip...
- E' un ordine.
**********
"Porca pu***na." pensò rabbiosamente. Calciò una pallina di carta che stava nel pavimento, mentre camminava nei corridoi. Si spostò dalla fronte un ciuffo ribelle che ogni tanto si metteva davanti ai suoi occhi. Non poteva disubbidire ad un ordine diretto, non adesso che stava cercando di rigare dritto. Doveva aspettare. Aspettare. Che parola noiosa. Avrebbe fatto parte della squadra che avrebbe affrontato la viverna. Aveva voglia di combattere e un mezzo parente di un drago poteva essere una valida scusa per doverlo fare.

- Una birra grazie.

Il barista annuì e gli versò la sua bevanda preferita in un bicchiere da 0.20 cl. Bevve un sorso e cominciò a pensare sul da farsi. L'alchimista, la viverna e il demone. Sembrava un'alleanza di super cattivi della Marvel. Aveva dato un'occhiata veloce a Fiorin solo per rendersi conto che era quasi la stessa solfa di Meran. Chissà, forse era la sabbia il suo elemento debole. Ma quando raggiunsero le pendici del monte fa... *ehm* del monte Mazel, Matt rimase affascinato dal suo aspetto. Stando alla storia del guardiano, l'albero aveva dei poteri che influivano sul continuum spazio-temporale e i suoi frutti erano in grado di aprire dei portali verso altre dimensioni. Dove aveva letto di altre dimensioni? Fintantoché erano mondi, era un conto ma dimensioni? Cos'erano le dimensioni? Aveva provato a cercare qualcosa nei libri del Garden, ma aveva trovato ben poco. Giusto qualche stralcio sul fatto che potevano essere l'esatta riproduzione di un mondo ma con qualche differenza dettata da scelte diverse che avevano intrapreso le persone al loro interno. Mentre ordinava un'altra birra, gli vennero dei dubbi: scelte diverse, mondi diversi. Conclusioni diverse. In una di quelle dimensioni poteva esserci ancora Dean in vita, lui insieme alla sua famiglia, felici e contenti. Come il finale di una favola per bambini.

Ma quella non era una favola, era il mondo reale. Lui aveva fatto le sue scelte e così aveva "creato" il suo mondo, la sua dimensione. La sua dimensione dove Dean non c'era più, la sua famiglia era lontana e lui aveva dentro di sè un mostro. "Che belle scelte." pensò sbuffando.

- Lo stesso. Però una 0,40.

Egil si era appena seduto al suo fianco e lo guardò sorridendo. Matt sbuffò, sempre con le sue esagerazioni.

- Una 0,40. Adesso? - disse Matt guardandolo in cagnesco
- A quanto mi risulta ne hai bevute due da 0.20. Quindi se la matematica non è un'opinione.
- No. La matematica è un demone assettato di sangue.

I due si guardarono per un attimo e scoppiarono a ridere. Cominciarono a parlare di ciò che li attendeva sul Monte Mazel e Matt gli raccontò del lago sotterraneo.

- Beh... potrebbe essere una soluzione. Quando vai, voglio esserci..
- Non sarà subito... dato che Pip mi ha praticamente impedito di andarci. - e gli raccontò della chiacchierata avuta col preside
- Mmm... stando alla mia poca esperienza, ti consiglio di aspettare. E comunque, Pip potrebbe non aver tutti i torti. Che ne sai se Dark Bahamut non esca in tutta la sua potenza dal tuo corpo?
**********
- E uno è andato.

Wesjdiof ammirò la potenza del frutto di Paneon ristabilitasi dopo averlo ricaricato. L'unica pecca di tutta quella potenza era che poteva trasferirla solo ad un frutto per volta. Non doveva aspettare ancora per molto, dato che possedeva soltanto un altro frutto. Avrebbe avuto i poteri di un Dio o forse anche superiori. Se solo avesse trovato anche gli altri cinque, avrebbe spazzato via Paneon se solo l'avesse voluto.

Mentre si concentrava per ricaricare l'altro cristallo, i guerrieri del Rinoa raggiungevano la base dell'albero.

Sono tornato ragazzi, con un nuovo canale e con nuove serie. Restate tunizzati per scoprirne di belle! Buona visione! :P
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PROGRAMMAZIONE
LUNEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
MARTEDI
- Let's Technic, Minecraft Monster Pack 1.6.4 -
MERCOLEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
GIOVEDI
- Desertcraft, Minecraft Regrowth Pack 1.7.10 -
VENERDI
- Il ruggito del T-Rex, Dino Crisis -
SABATO
- Video Random -
Se dovete utilizzare il mio pg nel Garden, controllatevi la scheda prima, barboni! xD
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LE PERLE DI SAGGEZZA DEL GRUPPO DEL GC SU FB
Egil ha scritto: Non possiamo fare un referendum per dichiarare Matt Winchester illegale e immorale?

Leon ha scritto: Matt Winchester ogni volta che fai un commento inutile, un gattino nel mondo muore
Paine ha scritto: o.ò sisi confermo la mia teoria... Matt è posseduto dal demonio.
Leon ha scritto: E' più probabile che sia il demonio a essere posseduto da Matt Winchester.

Leon ha scritto: Non è la situazione ad essere disperata, è Matt che si è messo in testa di far crashare i server di Facebook.

Leon ha scritto: Matt Winchester la tua firma occupa una schermata intera e ho un fo***to monitor 1920*1080.
Matt Winchester ha scritto: Quindi anche Ruben è a Reloras??? Posso usare il suo pg????
Vero posso posso posso???
Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Drittz Do Urden ha scritto: No.
Matt Winchester ha scritto: Sob sigh... (A Drizzt Do Urden piace quest'elemento)
Paine ha scritto: Penso che comunque debba smettere di mortificare il povero matt.... è un cazzone, lo sappiamo tutti e mo lo sai anche tu, non ci fosse lui qua staremmo tutti a grattarci le palle, quindi passa un commento anche fosse acido. Paine docet
Leon ha scritto: Matt Winchester minaccia pure i cani randagi che incrocia per strada ormai (ovviamente trasformandosi in bahamut)
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DarkSideOfMe
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La caccia inizia alla base.

Messaggio da DarkSideOfMe »

Mi ero riunita ad Homura dopo la sua chiacchierata col preside e, vedendolo visibilmente incazzato, decisi di non fare altri commenti. Ci eravamo appena incontrati con la squadra che sarebbe andata a stanare l'alchimista che Pip già era sceso a dare le direttive di movimento.

I due gruppi di Seed e Cadetti cominciarono ad incamminarsi verso la base dell'albero, vicino a Pip una ragazza che finora non avevo mai visto, la quale sembrava essere una sensitiva. Ci fermò dopo un pochino spronandoci a proseguire più velocemente o "La fortuna avrebbe potuto girarci le spalle". Come metterci il pepe al didietro.

La velocità di movimento dei gruppi aumentò fino a che l'aria non cominciò a farsi sempre più pesante man mano che ci avvicinavamo all'albero.
Cominciò a salirmi l'ansia, così strinsi con maggiore forza la mia revolver mentre clauster cominciava a girellarmi intorno con fare agitato fino a che non si bloccò davanti a me. Un ruggito tra i più potenti che io abbia mai sentito alzò una corrente d'aria così forte che dovetti abbassarmi leggermente per resistere mentre Homura fissò lo sguardo nell'enorme caverna buia sotto le radici di quella sottospecie di albero di lifa fino a che non si cominciò a notare qualcosa di enorme muoversi nell'oscurità.

Un'enorme drago dalle scaglie tendenti al violaceo, due corna che si ritorcono lungo i lati del muso in avanti dove una bocca piena di denti affilati come rasoi emetteva una leggera nebbiolina nero pece. Il passo lento ed imponente la mostrò lentamente per la sua bellezza e brutalità. Ci osservava dall'oscurità dell'albero, impossibilitato ad uscire, puntandoci con i suoi occhi scarlatti, invitandoci quasi ad entrare per affrontarla. Sporse col muso fuori dalle radici mostrandolo ricoperto di sangue, probabilmente di chi seguiva l'alchimista. Un'altro ruggito e tutti impugnano le armi saldamente, cominciando con uno scatto l'assalto.

Dato il buio dell'anfratto chi conosceva magie di ghiaccio creò un pilastro che incanalasse la luce del sole per puntarla poi verso lo stesso per diradare l'oscurità. Correvo e non dovevo fermarmi. Homura al mio fianco che correva con la shitsurakuen in mano, gli altri che procedevano, chi avanti e chi indietro mentre il gruppo addetto alla viverna cominciò a scagliare i primi colpi magici che illuminarono come lampi l'alone di oblio che ci avvolgeva. Potevo sentire l'aria spostata dalle ali della bestia che ancora mi sfiorava la divisa. Ci dirigemmo più a fondo che potemmo nell'albero. Però più procedevo più mi sentivo stanca, più sentivo la pressione dell'albero stesso premermi sulle ossa...
-Mi sa che qui sotto potremo resistere ben poco, l'albero sembra ancora attivo in minima parte. Vuole assorbirci.- dissi ad Homura.
-A me importa porre fine a sta merda, non mi pagano abbastanza per crepare qui sotto.- Si, aveva ragione.

Procedemmo ancora e ancora fino ad arrivare ad un'enorme... qualcosa. Sembrava esserci una qualche patina nera che impediva il passaggio di luce dall'altra parte.
-Quando si dice "C'è sempre un avvertimento prima della battaglia col boss"- dissi ridacchiando. -E mo sta roba come la sciogliamo? Sembra elastica.- La guardai interrogativamente per poi girarmi verso gli altri.
Ci serviva una soluzione rapida per andare a prendere a calci in culo l'alchimista, imprevisti permettendo.
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Leonheart88
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Re: Garden

Messaggio da Leonheart88 »

TG LEHNER
EDIZIONE SPECIALE
Cronache di un'inviata di guerra

«Io continuo a non capire perchè sono qua» disse Oushi schivando con un goffo balzo una zampata del drago «E perchè sono conciata così»
Indossava un completo militare, con un caschetto incorporato di una microtelecamera e un giubbotto con un microfono al posto di uno dei bottoni.
Molto agente segreto.
«Beh cicci è l'ultima moda per gli inviati di guerra!! Non lo sapevi? Elegante e professionale...uh aspetta» La semidea si avvicinò alla cadetta, tirando fuori dal nulla trucco e cipria «Aspetto che ti rendi più carin...ok meno impresentabile».
Questo era troppo.
«Rina chi cazzarola può vedere se mi si è disfato il trucco??? Ci siamo solo noi e l'unica telecamera è sulla mia testa! Come cxxxo fa a riprendermi il viso!»
Di tutta risposta la donna corrugo le labbra in segno di diniego e scosse la testa. «Ma lo saprei io, e questo basta»
Si. Era molto difficile ragionare con Rina dopo queste risposte.
La Viverna si stava incazzando, nonostante i numerosi Seed che si erano staccati dal resto del gruppo con il solo obiettivo di farla fuori, essa continuava a non voler cedere e a ribattere colpo su colpo.
Sotto lo sguardo della cinepresa del caschetto di Oushi ovviamente.
(Non inserisco altri nomi su chi combatte la Viverna così potete inserirvi liberamente XD)
«E ora?» Chiese Rina dopo una fiammata portentosa del dragone.
«Facciamo quello che facciamo tutte le sere» Si tolse il caschetto e lo mise prepotentemente in testa alla ragazza, che imprecò bofonchiando di messa in piega e ricci naturali «Andiamo a spaccare il culo ai draghi!»
Ed estratta la tagliateste da dietro la schiena si gettò nella mischia.

Cronache di un inviato di un’inviata di guerra

«Aura scusa quante C ci vanno in eloquente???»
Stavo stava camminando con davanti un taccuino nero, su cui freneticamente prendeva appunti.
O almeno ci provava.
«Perché ti serve saperlo? In che contesto stai utilizzando la frase?»
«Volevo scrivere che Pip ha lacerato la parete gommosa che ci separa dall’Alchimista come Drizzt ha probabilmente fatto con il suo cu...»
«Leon un’altra parola e ti degrado ad assistente personale di Richi»
«Homura ccazzo!»
«Vabbè quel che vuoi. E sai che non ti conviene»
Con un ultimo sbuffò il Seed chiuse il taccuino, alla fine scrivere non era proprio il suo forte. Calien glielo diceva sempre, e non era una critica ma una semplice constatazione.
Chissà dove era in quel momento. In cuor suo sperava non fosse rientrata alla base per nuovi esperimenti. O altre teste sarebbero volate.
Finirono di percorrere il lungo corridoio che si snodava sotto le radici dell’albero, sentivano sempre di più gli infausti influssi della radici che li circondavano. Le energie sembravano calare a vista d’occhio senza che nulla intercorresse per farli stancare.
Quanto era passato? Un ora? Un giorno? Boh. Tanto da quello che avevano ipotizzato li il tempo scorreva in maniera diversa rispetto a fuori. Magari alla fine sarebbero usciti solo una manciata di secondi dopo essere entrati.
Ma l’importante era uscire.
Una figura si stagliò di fronte a loro. L’alchimista finalmente lo avevano trovato. Non si era ancora accorto di loro, indi per cui avanzarono piano ed in silenzio. (Anche qui, chi si vuole unire si unisca)
Potevano vedere che uno dei due frutti era già stato “caricato” mentre l’altro era ora oggetto dei riti propiziatori. Il momento era perfetto.
CRACK
Un legnetto che si spezza.
«Maledizione Homura»
«vaffxxxxx»
Pip diede l’ordine di attacco.
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Pup :>
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Re: Garden

Messaggio da Pup :> »

"Giuro che non farò cazzate Pip... so che ci tieni quanto me."
Guardai il preside dritto negli occhi.
"Ma devi farmi venire con te nella squadra contro Weijshdhsis*whatever"!
"Devo? Mi obblighi tu, cadetto Snow?"
Fu la sua risposta. Simpatico.
"Dai, sai cosa intendo! Non voglio rimanere a terra nell'atto finale!"
"Sai cosa intendo, non ti lascio fuori. Ma rispetterai alla lettera gli ordini dei tuoi superiori, CADETTO Snow."
"Sissignore! º^º7 "

**********

Una nebbiolina nerastra tra noi e l'alchimista. Ma che clichè. Eccoci al boss finale e dobbiamo aspettare che una nebbiolina si diradi prima diULTIMA!
Lo sguardi di tutti puntato su di me. Risposi con una risata a 32 denti.
La nebbiolina si era diradata. Come a dimostrazione che tutte le leggi dei dungeon per cui il boss finale non si può affrontare a meno che bla bla bla e poi bla bla bla potevano essere mandate a -censura- con abbastanza potenza magica. E l'alchimista sembrò non aver sentito nulla.
"Ben fatto ADDETTO-ALLA-GABBIA-DEGLI-ARCHEOSAURUS Snow."
...fosse la prima volta.

********

Non aveva sentito l'esplosione di una cacchio di ubermagia che supera i limiti della logica e della fisica, ma poi si gira per un ramoscello. No davvero... ma che roba è? Un ramoscello pestato da Daniels. Lo guardai malissimo. Lui ricambiò appieno, imprecando al cielo. Per quanto riguarda l'alchimista, probabilmente il guardiano gli aveva passato un po' di roba buona quando era entrato nell'albero.
Pip ci guardò entrambi, alla fine di quei pochi interminabili secondi diede l'ordine.
Pip, Aura, Leon, Oushi, Rina. Ed io. ...e Daniels.
In 7 ci fiondammo verso il bersaglio, mentre chi in un modo chi nell'altro, tutti usammo haste o simili per raggiungerlo più velocemente.
Daniels gli fu addosso in un istante con *inserire nome mossa* e Weis*whatever non fece in tempo a recuperare il secondo frutto prima di essere a terra.
Aura gli lanciò contro il suo stardust inprigionandolo nel filo mentre io mi fiondai a recuperare il frutto. Di nuovo nelle mie mani!
Coso atterrato ed intrappolato nel legatutto di tentacrue... nello stardust di Aura iniziò a sbattersi spenrando di divincolarsi. Invano.
"Per te è la fine, alchimista. Il tuo cristallo è in mano nostra e tu sei finalmente nel sacco!" Disse Pip.
"Non dire sacco se non ce l'hai nel gatto. Te l'hanno mai insegnato?" Rispose lui.
Rina non fece in tempo a chiedergli se non fosse il contrario, che da nuovo clichè da *this is not even my final form*, il corpo di Weicoso iniziò a pulsare, mentre il frutto che aveva ricarixato aconparve risucchiato dalla sua mano.
"Con tutti e 7 i cristalli, i poteri superiori a quelli di un Dio. Con 2 sarei stato forte abbastanza da conquistare tutto Paneon e vivere abbastanza a lungo da godermi la bella vita, ma anche uno solo sarà abbastanza da sconfiggere voi!!"
Fregandosene della famosa tregua da trasformazione (perchè si sa, mai attaccare qualcuno mentre si trasforma, rovinerebbe il pathos) Oushi e Leon si fiondarono contro l'alchimista trasformista, che intanto si era liberato dello stardust di Aura. ...soltanto per vedere i loro attacchi miseramente respibti da un'impenetrabile barrierULTIMA!
Ecco, ancora una volta freghiamocene delle regole di bla bla bla.
Il colpo sembrò raggiungere l'alchimista e la luce smise di pulsare per un istante, ma solo per riprendere subito dopo.
"Stolti! Non potrete mai sconfiggere me, il grande e potente *inserire nome del grande e potente*. *Nome numero 2* vieni a me!!" Disse mentre le radici di Yggdrasyll ibiziarono a tremare.
"Oh, no, vuole evocare il parassita dei mondi... ma un solo frutto non dovrebbe essere sufficiente per farlo rinascere."
"Rinascere no, ma evocarne una forma incompleta... o per un tempo limitato... non sappiamo cosa ci troveremo contro, siate tutti pronti a combattere!"
Strinsi forte a me il cristallo che avevo recuperato. *Matt, questo scemo è l'unica cosa tra me e disintegrare Dark Bahamut!!*
Spoiler
Scusate, postare da cellulare fa davvero schifo. Fa più schifo di questo post, giuro! "E allora che hai postato a fare?" Mi andava di farlo e poi non rompete, uffa!!!
Edit: scusatemi tanto per chi ho dimenticato di includere nel post. Troppa gente in troppi posto e nn ci sto capendo niente nemmeno io! xD
Scusate tutti ancora e sentitevi liberi di ignorare le parti sbagliate del mio post! :asd:
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Ultima modifica di Pup :> il 05 giu 2015, 03:08, modificato 1 volta in totale.
Richi
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Skullheart Arrhythmia

Messaggio da Richi »

"Lo sapevo che lo dovevo uccidere non appena gli ero volato addosso, lo sapevo!"
"Daniels, rend-"
"TSUKIHIME HOMURA, TESTE DI CXXXO! TSUKIHIME! HOMURA! CHE VI POSSA MANGIARE 'STO ROBO QUI, ODINO SODOMITA!"

Tra i Plot Devices meglio noti come il "prevedibile rametto" e il <boss> che decide di andare tutto <One-Winged Angel>, i Seed e Cadetti del Rinoa's ne avevano di bestemmie da tirare.
Uno in particolare ne avrebbe tirate, ma l'è n'altra storia.

Intanto il nostro pseudo chimico si era trasformato in qualcosa di...diverso.
I suoi muscoli avevano iniziato a gonfiarsi, la pelle a lacerarsi presentando iniziando a pendere come tela dagli arti e dal torso. Dopo breve i muscoli parvero distendersi e assottigliarsi, mentre le ossa iniziavano ad allungarsi.
Dopo breve, ci si ritrovava con un essere umanoide con braccia, gambe e torso così lunghi da essersi incurvati e deformati in modo permanente durante lo sviluppo, con lembi di pelle che pendevano da punti casuali e muscoli orribilmente mutilati che tenevano questa patetica marionetta insieme e capace di movimento, con centinaia di occhi che iniziavano a spuntare a caso in vari punti del corpo. Occhi che dopo breve implodevano, rilasciando una sorta di liquido giallastro. Probabilmente pus.
La sua faccia invece...si era scuoiata del tutto. Gli unici muscoli che restavano erano quelli che consentivano alla mandibola di muoversi. Quelli visibili. Probabilmente ne doveva avere altri dentro il suo cranio che consentivano agli occhi di muoversi. E forse servivano anche a tenere il suo microcefalo in posizione, ma per quello sarebbe servita un'autopsia.
Tutti quanti si dovettero sforzare per non vomitare.
Homura inghiottì subito una mezza boccetta di Elisir, prima di passarla a Maruko. Ne avrebbero avuto bisogno.

Il Bastardo di Yggdrasil partì.
La prima zampata costrinse subito tutti quanti a scartare di lato, con l'eccezione di Pip che usò il suo meccanismo 3D per portarsi sotto il mostro e rifilargli un fendente sul basso ventre con il Nilmè, mentre Aura e Sakura utilizzavano le loro armi per cercare di bloccare le zampe al bestione. Aura sembrava avere meno problemi a rallentare il mostro, mentre Sakura stava rischiando di perdere il suo tiro alla fune, cosa che sfruttò lasciando andare la zampa del nemico insieme ad Aura. Dopo breve il mostro indietreggiò pericolosamente, rischiando di capitombolare all'indietro. Rischio divenuto realtà grazie a un Pip che gli sparò due rampini in faccia e si schiantò sul suo muso con tanta di quella forza da crepargliela.
Nel momento in cui il Commander saltò giu, Leon lo caricò e cercò di spezzargli in modo permanente le gambe con dei colpi diretti alle ginocchia. Riuscì a romperne solamente uno prima che il mostro si rialzasse e li spazzasse via con una manata.
Nel mentre che volava via, Egil e Maruko iniziarono a tempestare di magie e di proiettili il volto nemico.

Riuscirono a rallentarlo quel tanto che bastava da consentire la creazione della tattica più pazza, scema ed efficace mai ideata.

"Aura!"
"Pronta!"
Homura prese la rincorsa e atterrò sulla parte metallica dello Spidertrick.
La Commander scagliò il cadetto con tutta la potenza datale dal Nen verso l'abominio, e mentre questi era in volo, potè sentire Sakura che gli stava dando una notevole spinta con la sua telecinesi.
Lo Shitsurakuen affondò nel torace della creatura, mentre la forza dell'impatto la spinse violentemente contro una parete.
Subito Homura si issò in fretta sulla spalla del mostro, prima di balzare sopra la sua testa per evitare una manata che lo avrebbe spiattellato. Da li evocò il suo pugnale e lo conficcò nell'occhio destro del mostro.
Quello ruggì e iniziò a divincolarsi e ad agitarsi, urlando e agitando le mani in un tentativo disperato e folle di li berarsi della peste che in quel momento stava tentando di cavargli l'occhio restante.
Fallì. Homura saltò giu dalla creatura nel preciso istante in cui questa divenne completamente cieca, per poi usare subito uno Shuckuchi a mezz'aria per allontanarsi e un Mugen no Kiri per allontanarsi e rimettersi al sicuro.

Anche se accecata, la bestia non ne voleva sapere di arrendersi, e il suo costante agitarsi la rendeva inavvicinabile.
Fu in quel momento che intervenì Zalera.
L'esper scatenò un raggio di luce biancastra che parve bruciare carni e tessuti muscolari della creatura. E sembrava pure distruggere parte della corteccia di Yggdrasil.
L'abominio cercò di avventarsi contro l'arcangelo della morte, ma tutto quello che riuscì a fare fu solamente beccarsi in pieno uno Shock dall'esper, seguito immediatamente dal suo Morte Divina.

Il mostro cascò al suolo, per poi cercare di rialzarsi subito dopo.
Quando riuscì a rialzare la testa, vide che era nel mezzo di binari fatti interamente di fiamme.

Leon aveva comprato per Mr Hyde i biglietti, e Rina era la macchinista intenta a spronare Homura a buttare più carbone nella caldaia della locomotiva.
Il bastardo fu preso in pieno, schiacciato sotto il treno e raschiato a sangue di carne e ossa dal suolo mentre il treno lo trascinava e lo stava facendo marcire sempre di più, metro dopo metro.
Dopo breve, l'attrito vinse e il bastardo fu triturato sotto le ruote delle carrozze.
Aveva ancora sufficente forza da cercare di rialzarsi, ma tutto ciò che vide fu solamente una Spaccaferro che stava strisciando sul terreno a 80 e passa all'ora.
Pip-Odino cercò di decapitare con un singolo fendente Wesdjof, ma lui riuscì a bloccare la lama in uno Shiradori eseguito in maniera apparentemente perfetta.

Apparentemente.

La lama gli tranciò di netto i palmi delle mani, proseguì dritta verso la sua faccia, e affondò fino alle ossa nel collo della belva.
Non riuscì a decapitarlo, ma a rancargli via giugulare e trachea fu più che perfetta.
Dopo il colpo, la belva si accasciò al suolo, inerme.
Iniziò ad agitarsi di colpo, cercando di rialzarsi, prima che una fitta improvvisa colse Wesdjof, che lo paralizzò sotto violenti spasmi di dolore.
E mentre egli strillava, esso si stava <sgonfiando> e stava ritornando ad un'aspetto più...umano.
Era solo orribilmente sfregiato, ma era ancora un qualcosa di tollerabile alla vista.
Prima ancora che potesse fare qualcosa, Maruko usò la sua revolver e sparò due colpi nelle ginocchia dell'alchimista, mentre Homura provedette a impalargli ambo le mani al suolo con i suoi due coltelli. Per finire, subito dopo che il bastardo vomitò il frutto, il tacco dodici di Rina sulla sua fronte lo finì, spedendolo dritto a pisolare.

Avevano vinto.

Adesso dovevano solo riportarlo indietro.
Spoiler
Spero di aver fatto un buon lavoro, nonostante i 38 di febbre XD
Ho cercato di includere il più possibile tutti quanti, ma essendo in tanti...vabbè...ho fatto del mio meglio...
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Leon Feather
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Re: Garden

Messaggio da Leon Feather »

Oushi aveva approfittato di una momentanea distrazione della viverna - impegnata a sputare fiamme sui Seed che aveva di fronte - per corrergli sotto il ventre e, spadone in pugno, la colpì con un fendente su una delle zampe anteriori. La creatura ruggì in preda alla rabbia e al dolore, spiegò le alì e si librò in volo, vomitando fiamme sotto di lei e obbligando la cadetta ad una rapida ritirata per per impedire di essere abbrustolita.
- Maledetta bestiaccia! - inveì Oushi tagliando spazzando via una colonna di fuoco con un fendente del suo spadone. - Torna a terra a combattere, se ne hai il coraggio!
- Ancora qualche colpo, Oushi - la rassicurò Raiden accanto a lei. - Ormai è nelle nostre mani.
La viverna vomitò un altro mare di fiamme, costringendo i Seed a sparpagliarsi e poi si librò in aria sempre più in alto, sopra le nuvole.
- È... scappata? - Elza si asciugò la fronte imperlata di sudore.
- Meglio così, no? - Matt poggiò il gunblade sulla spalla, contento finalmente di avere un attimo per riprendere fiato.
- Hai idea di quanto può valere la pelle di questo bestione al mercato nero di Guera?!
- Tornerà - intervenì Raiden, la spada ancora stretta in pugno. - È il guardiano dell'albero, non può semplicemente lasciarci andare.
La conferma di quanto lo spadaccino aveva detto non tardò ad arrivare. La viverna si era già gettata su di loro in picchiata, i Seed la videro sbucare fuori dalle nuvole e attraversare le fronde dell'altissimo albero di Yggdrasil e sputare un altro fiume di fiamme incandescenti su di loro.
- Se continua a stare per aria, non riusciremo mai ad abbatterla!
- Elza - Raiden chiamò a sè la ladra, indicandogli le ali dell'enorme bestia che volteggiava sopra di loro. - Riesci a rallentarla con le tue pistole?
- Certo!
Infusa la magia blizzard in Mond e Stern, mirò alle ali della viverna, ma il corpo di fuoco della viverna rendeva l'attacco completamente inefficace. Imprecò evitando una zampata del mostro, che con una virata si preparò a tornare indietro e colpire di nuovo.
- Almeno adesso sappiamo che il freddo non la spaventa - convenì Raiden.
- Sarai contento, Raiden - commentò Kaleco divertito.
Elza decise di tentare con qualcos'altro. Questa volta infuse la magia blind nelle pistole e mirò agli occhi della viverna. Accecata, la bestia finalmente si posò di nuovo a terra.
- Presto, prima che si riprenda!
- Serve l'artiglieria pesante, ci penso io - disse Matt facendosi avanti. - Al riparo!
Lanciò un Flare su una delle ali della viverna, causando una tremenda esplosione. Quando il fumo si diradò, la creatura era ancora in piedi, ma gravemente ferita. Sicuramente non sarebbe più stata in grado di prendere il volo, ma a giudicare dalla fila di denti scoperta non aveva nessuna intenzione di arrendersi.
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Scheda Garden
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Aenima
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Scream! Aim! Fire!

Messaggio da Aenima »

Le ali della Viverna erano gravemente danneggiate.
Il guardiano di Yggdrasil tentò invano di librarsi in volo agitando quei monconi che ora si trovava come ali, prorompendo in un ruggito di dolore e frustrazione. Benché incapace di volare e gravemente ferita, tuttavia, la Viverna non mostrava intenzioni di resa. La bestia puntò subito Matt, desiderosa di vendicarsi del danno subito: balzò in avanti, cercando di caricarlo, ma il SeeD fu lesto a scartare lateralmente con una capriola, evitando il colpo.
La Viverna aveva però colto il movimento di Winchester con la coda dei suoi occhi serpentini e immediatamente spazzò l'aria alle sue spalle agitando la coda a mò di frusta. Matt non aveva visto partire il colpo e probabilmente sarebbe stato investito in pieno se Raiden non avesse prontamente evocato una spessa barriera di ghiaccio a fargli da scudo. La coda della Viverna la mandò in frantumi, con schegge di ghiaccio che schizzavano in ogni direzione.
Poco male, Matt era salvo.
« Fiuuu... c'è mancato poco. » disse Matt, tirando un sospiro di sollievo « Grazie, amico! »
Dovevano passare al contrattacco. Matt evocò prontamente Haste su sé stesso e sui suoi compagni di squadra per guadagnare qualcosa in velocità sulla Viverna, mentre Raiden, sfruttando al meglio il suo potere, trasformava a poco a poco il campo di battaglia in un paesaggio simil-antartico per poter attaccare la Viverna con maggiore imprevedibilità e all'occorrenza difendersi. Il giovane scambiò poche parole con i suoi commilitoni prima di entrare in azione; il suo piano era semplice: Elza, sfruttando Mond, Stern e le sue magie, nonché la sua notevole agilità, avrebbe distratto la Viverna con l'ausilio di Kaleco dalla distanza, cercando al contempo di indebolirla con alterazioni di status, Raiden avrebbe attaccato la bestia tramite il ghiaccio mentre Matt ed Oushi, protetti dalla magia Vanish, avrebbero aggiunto ulteriore peso al fronte offensivo del gruppo.
La Viverna apparve per un attimo confusa dalla simultanea sparizione di Raiden, Matt ed Oushi dal suo campo visivo, il primo adsorbito nel ghiaccio che aveva generato, gli altri due protetti dall'incantesimo Vanish.
« Ehi ehi! Siamo qui! » disse Elza, mentre Kaleco si apprestava a scagliare un paio di frecce dal suo arco tattico all'indirizzo degli occhi e del collo della Viverna. La ladra, scivolando agilmente sulle lastre di ghiaccio, si portò fuori dalla portata delle zampe della bestia e fece fuoco con le sue pistole, infuse ancora una volta con la magia Blind che sortì il suo effetto, data la scarsa resistenza della Viverna nei confronti di quest'alterazione di status.
Frattanto Matt e Oushi si erano portati alle spalle della belva ancora impegnata a fronteggiare Elza e Kaleco ed affondarono brutalmente le loro lame nelle zampe posteriori della Viverna.
La bestia ruggì di dolore e, gravemente ferita, perse il controllo: iniziò ad agitarsi e a scalciare furiosamente in ogni direzione, non riuscendo ad individuare i responsabili di quell'attacco, per poi vomitare una colonna di fuoco davanti a sé. Elza sarebbe stata cotta a puntino se Raiden, che era ancora tutt'uno col ghiaccio, non fosse balzato improvvisamente fuori ghermendo la giovane ladra con le sue braccia e portandola fuori traiettoria.
Lo spadaccino, però, pagò questo gesto a caro prezzo: il lato sinistro del suo corpo aveva subito numerose ustioni fortunatamente superficiali e bruciava, bruciava maledettamente, come se stesse sfrigolando al di sopra di una brace.
« Cavolo, Raiden! » chiese Elza, visibilmente preoccupata « Stai bene? » Lo spadaccino represse un gemito di dolore a denti stretti e annuì debolmente col capo. Con un paio di Energira riuscì a recuperare parte delle energie, ma quelle ferite andavano medicate e Raiden risultava alquanto impedito nei movimenti.Aveva agito d'istinto, Elza non avrebbe in nessun modo potuto evitare quella pioggia di fuoco, non aveva avuto scelta.
Doveva intervenire, ad ogni costo.
La Viverna era sul punto di capitolare, ma sembrava aver perso totalmente il raziocinio. Gravemente ferita alle ali prima e alle zampe posteriori poi, era notevolmente ostacolata nei movimenti, ora impacciati, lenti, imprecisi e facilmente prevedibili, ma animata da un furor indomabile che la portava ad attaccare i nemici in maniera convulsa con zampate, colpi di coda, fuoco da ogni dove. Si trovava dunque in uno status molto simile al Berserk, risultando oltremodo pericolosa.
« Forza, ragazzi! » biascicò Raiden dolorante « Diamo il colpo di grazia a questo essere immondo! »
« The world needs bad men. We keep the other bad men from the door. »

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SaKuRaNiMe
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Re: Garden

Messaggio da SaKuRaNiMe »

Pip si abbassa e raccoglie il frutto.
-Ottimo lavoro, ragazzi.
-Non devi complimentarti, cicci. Era logico che ce l'avremmo fatta.
-È stata veramente dura...
-No, Aura. Rina ha ragione, con due come noi qui!
Leon si avvicina a Rina e appoggia le proprie spalle a quelle della dea, che prontamente si sposta per cercare di farlo cadere.
È finita, avevo dato il mio supporto, anche se in piccola parte.
Una strana sensazione attraversa la mia mente nello stesso istante in cui sento una delle mie carte cadere. Mi abbasso per raccoglierla, scoprendo La ruota della Fortuna.
Mi alzo di scatto e mi guardo attorno.
Anche Egil se n'è accorto.
-Husdon... abbiamo un problema...
Anche Homura.
-Siamo chiusi dentro.
Mi ritorna in mente la profezia delle carte: Torre, Fortuna, Eremita.
Non era un invito ad affrettarci, ma un avvertimento.
-Quando metterai piede nella Torre, disperati, la Fortuna girerà al rovescio, lasciandoti eterno Eremita nella trappola del parassita...
-Che c'ha quella?
Ignoro Rina e continuo
-La funzione dell'albero era di intrappolare la viverna, giusto?
-Vuoi dire che...
Aura è scossa, tutti hanno capito, ma nessuno sembra avere il coraggio di dirlo. Come se evitando di esprimerlo a voce rimarrebbe una teoria.
-Siamo in trappola.
Homura, senza mezzi termini, completò la frase.
-Ma se l'albero ha intrappolato noi...
Continua Egil.
-Significa che la viverna è libera, oppure che è già stata uccisa

Cominciammo a cercare un modo per uscire da questa trappola. Furono avanzate numerose teorie, ma tutte cadevano davanti alla realtà dei fatti. Per me rimanevano due possibilità:
Una, nota a tutti, attendere l'arrivo degli altri, la seconda, che tenevo dentro di me, era il teletrasporto.
Consultavo le carte, in cerca di una sicurezza, ma nulla.
Non rimaneva che dirlo a loro.
Mi avvicino a Pip, decisa a richiamare l'incantesimo ad un suo ordine.

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Stray
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Re: Garden

Messaggio da Stray »

La creatura menava fendenti in ogni direzione, impazzita per il dolore. Proprio per questo bisognava prestare ancora più attenzione rispetto a prima: una creatura ferita ed alle strette è enormemente più pericolosa che a cose normali.
Kal lo sapeva bene, in fondo pure lui era così.

Dovevano agire in fretta, per i gusti dell'ex poliziotto lo scontro era durato pure troppo tempo: ci voleva un solo colpo per finire il tutto.
Fece un segno ad Elza, indicandole un pezzo rialzato di roccia, che si trovava proprio sopra al drago. Il piano era semplice: loro due sarebbero saliti il più possibile non visti dalla creatura, per poi piombarle addosso per un unico, decisivo colpo.
Il rampino ed il pugnale a richiamo fecero il loro lavoro, portandoli in alto mentre Matt ed Oushi tenevano il più possibile a bada la furia della viverna.

Dall'alto la scena era decisamente d'impatto, sembrava quasi di poter spostare delle pedine in un qualche gioco strategico. Ma non erano lì per perdere tempo: tutte le lame vennero estratte, pronte a reclamare il sangue della creatura. Uno sguardo d'intesa tra Kal ed Elza, non poco preoccupato a dire il vero, corsero entrambi verso il dirupo, fletterono i muscoli...e furono nel vuoto.

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Leon Feather
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Re: Garden

Messaggio da Leon Feather »

Estrasse la lama dal corpo della bestia ormai a terra, sfinita e boccheggiante.
- È morta?
- No - rispose Stray. - Ma così ridotta, non rappresenta più una minaccia.
- Non ne sarei così sicura - ribattè Oushi. - È una creatura aliena non sappiamo di cosa può essere capace.
Kaleco riflettè su quanto la cadetta aveva detto e non aveva tutti i torti. Si preparò a dare il colpo di grazia alla bestia.
- Aspetta! - lo bloccò Matt. - Ho una pessima sensazione a riguardo.
- Spiegati.
- Questa viverna era prigioniera di Yggdrasil, eppure quando abbiamo cercato di entrare nell'albero è stata liberata ma, invece di fuggire, ci ha attaccati.
- Probabilmente Yggdrasil le ha fatto il lavaggio del cervello, costringendola a proteggere il suo territorio.
- Esatto - disse Matt. - Devono essere collegati in qualche modo, se la viverna morisse, non sappiamo come potrebbe reagire Yggdrasil. Pip e gli altri sono ancora lì dentro!
Oushi sospirò e poggiò la schiena ad un albero. Accese una sigaretta e inspirò una lunga boccata di fumo. - Fate come volete, ma poi non dite che non ve l'avevo detto.
- Ragazzi, Raiden ha seriamente bisogno di cure. - intervenì Elza a quel punto. Schiena seduta contro un albero, aveva lo spadaccino con la testa poggiata sulle sue gambe, sofferente.
- Maledizione - disse Matt. - Qui gli strumenti di comunicazione non funzionano.
Probabilmente a causa dello strano effetto che Yggdrasil aveva sul continuum spazio-temporale, più ci si avvicinava all'area in cui aveva piantato le sue radici quel parassita alieno, più gli apparecchi elettronici prendevano a non funzionare. Quindi codec, jumper e Garden stesso. Per questo motivo erano stati costretti a parcheggiare la struttura poco lontano ed erano arrivati lì a piedi.
Un Seed del reparto medico si occupò di Raiden con quello che aveva, abbastanza da farlo resistere almeno fino a quando non sarebbero tornati al Garden.
La ladra, così come Matt Winchester, aveva una brutta sensazione riguardo a quel posto. Come abitante di Gaia non poteva fare a meno di paragonare Yggdrasil ad Iifa. Tutti su Gaia sapevano della fine che aveva fatto quel posto, ora una voragine che squarciava il continente esterno. In quel momento avrebbe voluto essere dappertutto tranne che ad Yggdrasil. Robert...
Si lasciò scivolare a terra accanto a Raiden, accucciandosi. Tirò fuori dalla borsa una bottiglietta d'acqua e poi la passò al Seed che commentò con un - Spero sia birra!
- Perchè l'hai fatto, Raiden? - gli chiese, di getto.
- Uh? - chiuse la bottiglietta e la restituì alla ragazza. - Eri in pericolo, il mio corpo ha agito d'istinto - rispose semplicemente.
- Sei stato fortunato, poteva andarti peggio. Molto peggio.
Non potè fare a meno di chiedersi se lei avrebbe fatto lo stesso per lui, se si fossero ritrovati a ruoli invertiti. A giudicare dal leggero senso di colpo che la assalì, sapeva bene qual era la risposta.
"Combatto per me stessa" aveva detto allo spadaccino alla fine del loro duello. "Importa davvero altro?"
- Raiden...
- Non pensarci troppo - tagliò corto lui. - Siamo entrambi vivi, è questo quello che conta.
- Grazie allora - disse Elza. Sospirò e poggiò la testa sulla spalla di Raiden, stanca.
Restava aperto l'interrogativo su cosa fare, con il gruppo di Pip ancora dentro l'albero.
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Scheda Garden
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Pip :>
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Re: Garden

Messaggio da Pip :> »

Il combattimento con l'Alchimista si era concluso con una vittoria schiacciante da parte dei SeeD del Garden di Rinoa.
Il piano del loro nemico volto ad impadronirsi di tutti i Frutti, in modo da ottenere un potere al di là di ogni immaginazione, si era scontrato contro la le capacità dei guerrieri del Garden, una pluralità di soldati scelti che facevano del gioco di squadra l'arma vincente, anche contro il più potente dei nemici.
Pip era soddisfatto nel vedere finalmente la struttura che presiedeva, muoversi come un unico ingranaggio, ognuno mantenendo, tuttavia, le proprie peculiarità ed originalità.
Sakura, ancora scossa dalla visione avuta, si avvicinò a Pip, come se desiderasse, inconsciamente, supporto e conforto.
Il dono di quella ragazza così giovane poteva rappresentare, per lei, una fortuna o una terribile maledizione. Quello che era costretta a vedere, spesso, erano esiti infausti delle imprese delle persone a cui più teneva ed il timore che, rivelandole, invece che evitarle finisse, al contrario, per assecondarle, la tormentava continuamente.

Sakura: Se la Viverna muore, rimarremo intrappolati qui dentro. Potrebbe già essere troppo tardi.
Pip: Non disperare. Il futuro può essere tracciato, ma spetta a noi scegliere la strada giusta.
Leon: E facciamo in modo che sia quella del ritorno, in fretta anche. La situazione qua mi sembra tranquilla, forse la Viverna non è ancora morta.
Aura: Il che significa poter uscire da questo demone vegetale.
Rina: Non è per niente comodo qua. Andiamo Philips!

Intrapresero la direzione opposta, mentre Pip stringeva il Frutto, carico del potere dell'albero.
Una volta usciti, avrebbe dovuto decidere cosa fare di quell'arma così potente.
Inoltre, l'Albero stesso rappresentava una minaccia, altri avrebbero potuto cercare un modo per ricaricare i Frutti, mettendo nuovamente in pericolo Panèon. Dovevano fare qualcosa: distruggere i Frutti o distruggere l'Albero.

Egil: So a cosa stai pensando. Lo vedo da come guardi il Frutto che hai in mano.
Pip: Sono artefatti potenti e al mondo c'è poca saggezza.
Egil: Ma a me serve per aiutare Matt. Ti prego, non distruggerli.
Pip: ...dammelo, Egil. Dammi il Frutto.
Egil: Non posso farlo.
Pip: E' un ord..

Qualcosa si stava muovendo.
Prima lentamente, poi con sempre maggiore frequenza, quelle che sembravano radici sbucavano dal terreno, iniziando timidamente a cercare di cingere le caviglie dei presenti.

Richi: Merda. La Viverna è morta.

*******************

Elza: No, no, no, no. Non va assolutamente bene.

Il mostro, agonizzante a terra, sembrava in situazioni sempre più critiche.
Paradossalmente, i SeeD avevano cercato di prestargli una qualche tipo di assistenza, ma un animale morente, soprattutto feroce come la Viverna, va lasciato da solo nel trapasso dal mondo dei vivi a quello dei morti. Negli ultimi sussulti della sua vita, la Serpe Nera aveva impedito ai suoi carnefici di avvicinarsi, forse sperando, in cuor suo, di abbandonare il tormento che l'Albero di Yggdrasil aveva rappresentato per tutta la sua vita.

Infine, spirò.

Raiden: Gli altri sono ancora dentro?
Matt: I Codec non funzionano e di loro nessuna traccia.
Oushi: Sono fott*ti.

***************

La situazione era rapidamente degenerata.
Tirate ancora una volta fuori le armi, il gruppo cercava di liberarsi dagli abbracci letali dell'Albero, pronto a cercare un nuovo prigioniero dopo la morte della Viverna.
I SeeD non potevano uscire dal Mondo Eccelso, non finché Yggdrasil non avesse trovato un altro Custode.

Sakura: Pip, posso teletrasportarvi fuori da qui!

Il Preside tranciò di netto una radice, che gli si era avvinghiata alla caviglia. Lui ed Egil sembravano più "desiderati" rispetto agli altri membri del gruppo, forse perché avevano con sé i Frutti dell'Albero.
Un'altra radice venne tagliata, prima che Pip riuscisse a rispondere.

Pip: Siamo troppi e non hai la concentrazione adatta per farlo! E' troppo rischioso!
Sakura: Ma..
Pip: Sakura, il problema è che..
Leon: Finché qualcuno non rimane qui, non ci lascerà mai andare!

Le radici aumentavano sempre di più ed era quasi impossibile, ormai, divincolarsi dalla loro stretta mortale.
Sakura era in evidente difficoltà. Venne immobilizzata e si sentì soffocare, quando la moltitudine che l'aveva sommersa non lasciò più traspirare un filo d'aria. Rivide la luce e una mano amica, quella del Preside, che la tirò fuori da quell'inferno.

Aura: Cosa facciamo???
Pip: ...resistiamo, sempre!

La Dottoressa guardò Pip negli occhi, sconfortata.
Nello sguardo, la consapevolezza di chi aveva capito che quella volta non ce l'avrebbero fatta.
Lentamente, il Preside iniziò a capire cosa andava fatto.
Si girò verso Aura, ricordandole quello che la ragazza gli aveva riferito settimane prima, riguardo l'Albero ed i suoi Frutti.
Aura ha scritto:La ragazza prese a leggere parola per parola ciò che vi era scritto - "Yggdrasil, l'Albero del Mondo, sostiene Paneòn fin da quando fu creato. è la fonte della vita sulle nostre terre, da lì hanno origine i mari e gli oceani e le sue fronde sono le nuvole. Yggdrasil è altre sì conosciuto come l'albero della sapienza e della conoscenza racchiusa nei suoi frutti che crescono con il passare delle ere. In totale se ne conoscono sette, di forma sferica e lucenti e colmi della magia dell'albero.. Sulla sommità, guardiani di Yggdrasil e del suo etere, hanno fatto il nido l'Aquila Reale ed il Falco Pellegrino. Alla base, la Serpe Nera, una viverna dalle grandi ali e dagli artigli avvelenati, presieda l'unica entrata al Mondo Eccelso laddove Yggdrasil risiede ed a cui è possibile accedere solo tramite i suoi frutti."
- Qui c'è altro. "Ognuno dei suoi frutti possiede un'immenso potere ed un'immensa conoscenza che solo chi possiede un cuore puro e un'innata giustizia del bene può assaporare. Chiunque non sappia della loro potenza, verrà schiacciato dalla magia di Yggdrasil e bruciato nelle fiamme sputate dalla Serpe Nera. L'energia sprigionata da questi frutti conferisce [...]" Da qui non riesco a leggere nient'altro, si è sbiadito forse a causa del tempo.

Post di Lunedì 23 Marzo
Aura: Pip.. L'Albero in verità è malvagio.. Sono solo leggende..
Pip: Non sono leggende, Aura. Sono speranze.
Leon: La Viverna è stata resa schiava per l'eternità, cosa vuoi fare, brutto idiota???

Pip smise di lottare, mentre le radici, fameliche, iniziarono a ricoprirlo interamente.

Pip: Quello che va fatto. Rimarrò nel Mondo Eccelso, sperando che il mio cuore sia più forte di quello della Viverna. Se sarò ancora me stesso, cercherò il Falco e l'Aquila e forse un giorno ci rivedremo. Per ora.. Addio, Amici.

Quando la situazione si acquietò, di Pip non vi era più traccia, così come del Mondo Eccelso.
Erano fuori dall'Albero di Yggdrasill che, come se avesse esaurito il suo potere in quella battaglia scatenata dall'Alchimista, aveva ore le sembianze di un albero morto, decaduto, lontana dalle vive pulsazione di un attimo prima.

Nel silenzio, Aura e Sakura crollarono a terra in ginocchio, immobili, con l'animo spezzato.

To be continued!

*******************

Pip non potrà essere raggiunto, né esiste un modo per cercarlo. Ci avviamo verso la conclusione di questa trama ed è ora di affrontare l'ultimo nodo che è rimasto e che Hesperia torni in gioco: a voi decidere il ruolo della città, dei Predatori, del Sultanato alla resa dei conti. :wink:
Leonheart88
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Re: Garden

Messaggio da Leonheart88 »

La porta d'entrata scricchiolò sonoramente al contatto delle nocche di Leon. Casa dolce casa, erano rientrati tutti in Garden sopo gli eventi all'albero di Yigdrasil.
Un fallimento un completo fallimento.
Egil teneva ancora tra le mani il frutto recuperato, un guscio vuoto senza alcun potere per centinaia di anni. Il destino aveva voluto che la gemma stracolma di potere fosse finita nelle mani di Pip. Forse la sua unica speranza per riuscire a salvarsi dalla morsa eterna dell'albero.
Forse.
O più probabilmente era morto.
Non fece neanche resistenza quando Drizzt gli intimò di consegnarglielo. Pip era disperso a causa sua, a causa delle sue azioni, e lui in mano aveva solo un inutile e rinsecchito frutto.
Senza troppi giri di parole o proclami inutili, ripartirono. Abbandonando per sempre il continente di Fiorion.
Terra spettacolara ma che aveva preso più di quanto potesse aver dato.

Ora era Drizzt ad aver assunto il comando, con Aura e Brian a fargli da supporto come consiglieri. Sebbene la ragazza fosse molto provata dalla situazione. Non c'era altro da fare in mancanza del Preside Phoenix. In mancanza di Pip.
Che fare del frutto?
Tenerlo per loro sarebbe stato perfettamente inutile, non sapevano quali sarebbero state le conseguenze a portarlo in un altra dimensione, e poi quello sarebbe andato contro a tutti i principi esistenti di non interferenza e di mancato rispetto delle proprietà di mondi.
Cose che, ovviamente, avevano già sputtanato abbastanza in passato per continuare a farlo.
Su consiglio di Brian, Drizzt decise cosa farne finalmente. Chiamò in presidenza due Seed.

Toc Toc
«Accomodatevi»
Velocemente, e senza aggiungere parole superflue, si sedettero.
«Ho un incarico per voi. Dovrete recarvi con un Jumper ad Agrabah e consegnare la gemma al Sultano, a lui solo a lui. Diteli che ormai non ha nessun potere, ma solo la sua presenza dovrebbe aiutarlo a calmare le possibili rivolte. Più di così non possiamo fare
«Se Nymeria ci dovesse chiedere di Pip?»
Per qualche istante Drizzt esitò. Poi il suo animo razionale prese il sopravvento.
«Ditele che è rimasto lievemente ferito ma sta bene. Che ora si sta dirigendo col Garden a Hesperia per finire di chiarire la situazione E' tutto»
«Perfetto. Buona giornata»
Si alzarono lentamente e si lasciarono la porta alle proprie spalle.
Drizzt posò i gomiti sulla scrivania unendo le mani, doveva riflettere, capire quale potesse essere il ruolo di Hesperia, cosa significava la sceneggiata di Beleren, cercare di capire se li avrebbero accolti normalmente o se ormai erano diventati nemici mortali.
E c'era solo un modo per saperlo.

La ragazza bussò alla porta, senza attendere risposta entrò. Se l'aveva fatta chiamare voleva dire che era in ufficio, inutile attendere oltre.
«Cosa posso fare per te?»
Edith era di fronte a lui. In piedi, in attesa di sapere quali ordini doveva impartirli.Senza preamboli.
«Edith tu ti senti parte di questa struttura?»
La ragazza rise di gusto «Io sono di Hesperia»
«Se quello che ci hai detto è vero, Beleren voleva eliminarti»
«Ho detto che appartengo a Hesperia. Non a Beleren infatti»
«Quindi tornerai la?» Chiese Drizzt.
«E' il mio dovere» Ripensò ai suoi uomini, a cosa potesse esserli successo «Devo capire cosa sta succedendo»
Drizzt sorrise. Uno dei suoi rari sorrisi. «Anche noi. Dobbiamo capire se tutta Hesperia ci è nemica o solo Beleren. La nostra meta ora è Hesperia. Una volta arrivati li, tu ti unirai ad una nostra squadra in avanscoperta e entrerete a Hesperia. Decidete voi come. Fate capire che noi siamo disposti al dialogo ma anche alla guerra. Solo se necessario ovviamente. Questo è il mio ultimo ordine nei tuoi confronti. lo farai?»
Per tutta risposta Edith si portò una mano al petto, all'altezza del cuore, e battè forte. «Sissignore»
«Fammi sapere i quattro membri che ti accompagneranno in missione»
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Aura
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Il peso del dolore

Messaggio da Aura »

La coltre rossa che rivestiva il cielo si frammentò in tante piccole nuvole, le quali si dispersero fino all'orizzonte, dove si dissolsero senza lasciare di loro alcuna traccia. Un sole accecante inondò di luce l'intera catena montuosa, facendola risplendere come un gioiello prezioso fatto di semplice metallo grezzo. La flora ammucchiata ai piedi del monte era completamente morta, ora un'enorme distesa di rami rinsecchiti ed erba bruciata. Un debole vento fece vibrare i pochi sopravvissuti a quella devastazione, due fiori dal polline dorato con solo cinque petali che emanavano un tenue bagliore celeste.
Yggdrasill era stato debellato. Il morbo era stato sconfitto, la malattia curata. Panèon era finalmente libero di prosperare.
Sì, ma a che prezzo?
Le ginocchia sfregarono contro le scaglie metalliche del suolo. Stretta fra le sue mani, Nilmë rigò appena con il filo della lama la roccia su cui Aura aveva ceduto. In quell'ultimo attimo prima di esser risucchiato dall'albero, Pip le aveva passato il suo gunblade con un sorriso. Pip... Già le faceva male nominarlo e non erano passati nemmeno cinque minuti.
Philip Phoenix.
Pip.
Anche lui se n'era andato. Dopo Ruben, anche lui. Anche lui non c'era più.
Perchè?
Con uno scatto improvviso, Nilmë si conficcò nel terreno. Pesava, ma non quanto la perdita prematura. Aura si issò con fatica sulle sue gambe, le labbra serrate e gli occhi fissi sul cadavere di quello che era stato descritto nei libri come un luogo sacro, quello stesso luogo che si era preso una fra le persone più care che ella aveva. Digrignò i denti, fece perno sulle gambe ed estrasse la spada con un solo, faticoso gesto. Strusciò sul metallo producendo leggere scintille, percorrendo per pochi passi la strada scavata nella roccia che conduceva alla grotta, ora chiusa da un recente crollo.
Alle sue spalle, Egil distolse lo sguardo dal monte e lo rivolse al frutto che stringeva saldamente in mano. Al suo interno non brillava più alcuna luce, quasi fosse anch'esso morto insieme ad Yggdrasill. Probabilmente con lui, anche tutti gli altri frutti avevano perso il loro potere. Rassegnato, il giovane ripose nella tasca la reliquia. Osservò Elza aiutare Raiden ad alzarsi e cominciare ad incamminarsi verso il Garden, poi gli occhi slittarono su Alexandra che convinse Sakura a fare la stessa cosa. Poco lontano Homura ripose le sue armi nei rispettivi foderi e non si volse nemmeno a controllare i suoi compagni riorganizzarsi per rincasare. Oushi, Kaleco e Leon lo seguirono a ruota, non prima che quest'ultimo fece desistere la dea dall'inseguire Aura, ferma davanti ala montagna di massi che le ostruiva la strada.
Soltanto Egil e Matt rimasero a guardarla da lontano, forse più nella speranza di vedere sbucare il preside dai detriti da vera preoccupazione nei confronti della Commander. Il mago si passò una mano sulla faccia, stirando i capelli indietro ed espirando forte dal naso. Il Seed invece strinse forte la catenina che portava al collo prima di rivolgere uno sguardo eloquente all'amico.
- Sarà meglio lasciarla sola per un po' - gli disse sedendosi su di una roccia. Matt non potè che essere d'accordo.
Un forte grido riempì l'aria, ma la coppia non si mosse. Restarono entrambi fermi al proprio posto, due coppie di occhi puntati sulla scena in atto e le orecchie in ascolto. Con il fiato corto, Aura spostò l'ennesimo masso metallico. Si morse le labbra a sangue per lo sforzo, le dita grattarono intorno ai sassi che non poteva muovere con il Nen. Troppo pesanti, ma non come la frustrazione che aveva cominciato a roderle il corpo dall'interno.
Ti odio.
Un pugno andò ad impattare contro la fredda montagna. Per la prima volta in vita sua, la ragazza imprecò. Insultò il cielo, la terra, il destino stesso mentre puntava il gunblade dell'amico fra un'insenatura e l'altra per fare leva. L'acciaio sfrigolò, in più punti venne segnato a furia di scavare e tagliare e farsi strada tra le macerie. Per minuti interminabili Nilmë graffiò, Aura stessa usò le unghie ed i denti e quando finirono le energie, un'alta parete senza anfratti nè crepe le si parò davanti. Una barriera impenetrabile che chiudeva l'unico accesso al Mondo Eccelso, l'unica cosa che la separava dal compagno.
- PIP! - gridò con quanto fiato aveva in gola battendo i pugni.
- Pip, vedi di uscire di lì! Non farmi questo scherzo, esci subito!
La lama del gunblade si alzò sopra la sua testa. Calò varie volte sulla parete, ma non ottenne alcun risultato.
- Apriti! APRITI, MALEDETTA!
Un calcio, poi un altro ed un altro ancora.
- PIP! Pip, vieni subito fuori!
Nilmë era pesante per lei. Lo scontro contro l'alchimista l'aveva privata delle sue energie, eppure ella non si arrese. Infilzò la lama nel terreno e pose le mani sulla roccia. Il labbro ormai le sanguinava copioso, ma i denti continuarono a mordere e le dita a premere per cercare di lacerare la barriera con la propria energia spirituale. Ancora una volta non accadde nulla.
Non c'era alcun modo per liberarlo. Altri pugni impattarono contro la parete. Una fitta al polso le comunicò che se l'era appena slogato.
- PIP!
Non poteva fare niente. Un calcio, Aura sentì distintamente la caviglia torcersi.
- Vieni fuori, Pip! Vedi di muoverti, hai capito?!
Non poteva salvarlo. Era tutto inutile. Sbatté la fronte e lì rimase insieme alle mani, sfinite e sanguinanti.
- Vieni fuori... Pip, ti prego.
Strusciò il naso fin quando la forza le venne meno e si ritrovò accasciata a terra. Fu a quel punto che cominciò a piangere. Pianse così forte che tutto il corpo cominciò a tremare e la testa le pulsò di dolore. Era pesante. Troppo pesante. E dolorosa.
- Ti prego, non lasciarci così... Non anche tu.
Cosa vuoi fare, brutto idiota???
Quello che va fatto.

- Ti odio...
Rimarrò nel Mondo Eccelso, sperando che il mio cuore sia più forte di quello della Viverna. Se sarò ancora me stesso, cercherò il Falco e l'Aquila e forse un giorno ci rivedremo.
- Ti odio.
Per ora... Addio, Amici.
- TI ODIO, PIP! Vedi di tornare, capito?! Torna, DEVI TORNARE! Non ti azzardare a lasciarci da soli!
Pip, cosa...
Conservala tu. La voglio pulita e splendente al mio ritorno.

Aura alzò lo sguardo sull'arma dell'amico. La lama rifletté la luce del sole sulla spalla della ragazza. Piano, le dita ne accarezzarono il filo sino all'elsa, stringendosi attorno all'impugnatura in parte levigata dl suo continuo utilizzo. Cinque solchi ne ornavano un fianco, altri cinque l'altro. Una mano le si poggiò sulla spalla, la ragazza non le diede molta attenzione.
- Dobbiamo andare - sussurrò Matt accovacciatole accanto. Al suo fianco Egil teneva lo sguardo fisso a terra.
Lei si pulì il sangue dalla bocca - Io rimango qui.
- Non credo sia una buona idea. Il Garden sta per partire, ci lasceranno a piedi.
- Che facciano pure. Drizzt è con loro, ci penserà lui a dirigerlo in assenza di Pip.
- Aura, rimanere qui non servirà a nulla. Che pensi di fare, buttare giù questa parete a pugni?
- Se è l'unica soluzione, lo farò. Io non lo lascio qui.
Il Cadetto intervenne, stufo di sentire quelle baggianate. Sorpassò il compagno ed afferrò la ragazza per un braccio costringendola a guardarlo negli occhi - Non dire cazzate, sappiamo entrambi che è inutile! Non possiamo fare più niente per lui!
Lei si divincolò dalla presa - Questo lo dici tu. Io non me ne vado da qui e se proverai a costringermi con la forza, mi spiace ma mi vedrò costretta ad opporre resistenza.
- Non voglio usare la forza.
- Allora lasciami in pace. Tutti e due, andatevene!
La ragazza si appoggiò al gunblade per rialzarsi. Con fatica si rimise in piedi, ma qualche secondo dopo fu di nuovo a terra completamente sfinita. Egil e Matt la fissarono riprovarci e fallire una seconda volta prima di intervenire.
- Hai finito? - domandò sarcastico il mago incrociando le braccia.
- No. Io al Garden senza Pip non ci torno - replicò lei col fiato corto.
- Aura, capisci che non possiamo andarcene lasciandoti qui - continuò Matt afferrandola per le spalle. Lei sfuggì dalla sua presa, puntandogli contro Nilmë dopo averla alzata con fatica. Di fronte a quella resistenza, il Cadetto perse le staffe.
- Piantala di comportarti così! Ci manca solo un altro di noi che se ne va e siamo a cavallo.
Non potendo reggere l'arma per troppo tempo, ella la abbassò e si lasciò scivolare contro la parete di ferro prima di graffi - Oggi le tue battute lasciano davvero a desiderare.
- Non era una battuta. Raiden è ferito, ha bisogno di cure. Vuoi startene qui impalata ad aspettare il miracolo o ti muovi?
Aura agitò una mano allontanando quella tesa che Matt le offrì in quel momento come aiuto - Non voglio ripetermi, senza Pip io non mi muovo di qui.
Il giovane curvò la schiena - Allora scusami, ma non mi lasci altra scelta.
- Non osare.
Prima che la Commander potesse opporre qualsivoglia resistenza, Egil evocò una delle sue magie per metterla a dormire. Affianco a lui Matt sospirò affranto e prima di issarsi la ragazza in spalla, diede un'ultimo sguardo a quel che restava dell'albero Yggdrasill. Per tutto il tragitto, sebbene addormentata, Aura non lasciò la presa su Nilmë. Pesava, ma mai quanto il dolore che l'afflisse una volta risvegliatasi.
Spoiler
Anche se non l'ho scritto, vorrei comunque prender parte alla prossima missione ad Hesperia.

Mondo: Paneòn
Continenti: Sorya, Meran, Fiorìn

Città di Sorya: Hesperia (Città grande e potente di Sorya...forse la capitale); Avamposto dei predatori (località sconosciuta ma non troppo distante)
Città di Meran: Agrabah (capitale del sultanato), Guera (città desertica del sultanato. Pare ci siano forze a favore dei Belah'dian) Nimrud (paesino minacciato dai Senza Ombra, mostri umanoidi pericolosi per il Sultanato)

PNG principali:
Altanus (anziano membro del consiglio di Hesperia)
Varys (membro del consiglio più giovane)
Beleren (Primo cavaliere del consiglio, probabilmente a capo dell'esercito della città. Promesso sposo di Nymeria)
Voryn (anziano membro del consiglio, attualmente prigioniero dei Predatori)
Shaward (capo dei predatori, aka antica stirpe Belah'dian)
Gyzha (matriarca dei predatori ed ex sovrana di Hesperia)
Selina (figlia di Gyzha e legittima sovrana dei Belah'dian. In custodia al Garden)
Rilye (un ragazzino di 14-15 anni, probabilmente un servitore)

Vahram Nenad Ishtar (Sultano di Agrabah)
Nymeria (principessa guerriera del sultanato e comandante delle guardie. Promessa sposa di Beleren)
Zodho (uno dei mercenari assoldati dal sultanato, originario di Guera. In realtà una guardia al servizio di Wesjdiof e fedele ai Belah'dian, fuggito da Guera e disperso)
Wesjdiof (alchimista di Guera, conosce il modo di riattivare i cristalli)
Ah'sor (il più giovane tra i figli del Sultano, ha rubato un Jumper ed è scappato nel deserto)
Hikmet (Capitano di Agrabah, è morto nella lotta ai Senza Ombra)
Eko Alois (Capitano delle truppe di Hesperia di istanza a Meren)
Earleen (Soldato di Hesperia di istanza a Meren)
Mitqua Talduna (Comandante dell'esercito del sultano, coordinatore della ricostruzione di Agrabah. Non ha l'occhio destro)
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Re: Garden

Messaggio da SaKuRaNiMe »

-NIENTE!!!!!
Le carte riprendono a volteggiare per la stanza, un comodino sbatte contro la parete.
-Preside, preside... datemi una risposta, come possiamo salvarlo?
Le carte si fermano nuovamente, cadendo a terra inerti.
Scoppio in lacrime, mentre il mobilio attorno a me trema.
Siamo al Garden da un paio d'ore e non avevo fatto altro che interrogare le carte su come aiutare Pip, inutilmente.
"Sono inutile, non sono riuscita ad evitare un'altra catastrofe, se continuo così toglierò tutti dal Garden..."
La porta si spalanca e tutti gli oggetti presenti nella stanza, che avevano cominciato a levitare, si schiantano al suolo con un rumore assordante.
Mi asciugo le lacrime dagli occhi e cerco di capire chi è appena entrato.
Un ragazzo di media altezza, con un fisico nella norma per un'ambiente militare, con dei lunghi capelli castani e due occhi verdi. Un solco, una cicatrice, attraversa il destro.
Ma cosa più importante, emana due auree magiche: una, semplice, simile a quella di qualunque praticante di magia;
l'altra, spaventosamente oscura.
Abbasso un'attimo lo sguardo e noto la carta del Diavolo ai suoi piedi.
-Wow, allora eri davvero tu a fare tutto quel fracasso.
Scendo dal letto e mi metto in piedi davanti a lui, scusandomi con un breve inchino.
-Non ce n'è bisogno...
Alzo la testa e lo guardo negli occhi.
-Anch'io sono preoccupato e arrabbiato, ma è inutile reagire violentemente. Fidati, lo so per esperienza.
Le lacrime ricominciano a scorrere dai miei occhi, copiosamente.
Il ragazzo, mosso da un moto di compassione, mi abbraccia e mi stringe al suo petto.
-È da tanto che conosco Pip, sai. Ho voglia anch'io di piangere, ma è inutile. Perchè invece non trovi un modo per essere veramente utile al Garden. Pip ne sarebbe felice.
Mi strinsi a lui ancora un pò prima di ricordare che non lo conoscevo e non era il caso di piangergli addosso.
Mi sciolgo da suo abbraccio e gli rivolgo un sorriso.
-Grazie, io sono Sakura Seishin, non ci siamo mai presentati...
-Matt Winchester. Se hai bisogno, chiedi pure.
Il ragazzo si volta e si allontana.
-Sei tu ad aver bisogno di aiuto. Non fuggire da chi vuole il tuo bene.
Matt si ferma e si volta -Hai detto qualcosa?
Mi scuoto e torno in me, riprendendo a sorridere -No, nulla. Pensavo ad alta voce.
-Ok.


-Drizzt, parteciperò anch'io alla missione di Hesperia!
Drizzt mi fissa. Avevo smesso poco fa di piangere e i miei occhi sono ancora lucidi. Mi faccio forza di sostenere il suo sguardo e di inviargli telepaticamente un "Posso farcela".
-Va bene.

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