Garden 3

Un Gioco di Ruolo Narrativo a più mani, tra SeeD e Cadetti, Garden ed Accademia, Tornei, Missioni, Sagre, e molto altro: questo è il Garden Club! Leggi i topic "Bacheca" e "Spiegazione Topic" prima di postare

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Leonheart88
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Re: Garden

Messaggio da Leonheart88 »

Una goccia di sudore scivolò lungo la fronte, infrangendosi sulla lama della Claymore, sguainata di fronte a lui.
Guardava quel mostro, quel Dio, e non poteva fare a meno di chiedersi se in realtà quello non era semplicemente troppo per loro.
Troppo.
Una specie di divinità di un mondo a loro sconosciuto, dotata di poteri per la maggior parte a loro sconosciuti, ma con l'antipatica capacità di porre al suo servizio dei soldati con capacità sovrannaturali.
Eppure erano li. A combattere in nome di un qualcosa, solo perchè si erano trovati al posto sbagliato e nel momento sbagliato, se invece di scendere nel sottosuolo avessero deciso di combattere direttamente Occhiofosco tutto questo non sarebbe successo.
Ma ora erano li. Tra le mille strade che potevano percorrere si erano trovati a combattere un Fal'Cie.
Strinse ancora più forte le due lame. Un sorriso si dipinse sul suo volto.
Era a casa.

Il Garden si era appena levato in volo sopra di loro, avrebbero continuato a inquadrare Nihil con i fari mentre le squadre a terra lo fronteggiavano corpo a corpo.
I Missili del Garden armati, pronti a essere espulsi al momento propizio. L'ordine di Pip era chiaro, esplodere l'intera prima batteria se solo il Fal'Cie avesse ripreso il volo nel tentativo di allontanarsi o per sferrare un attacco a lungo raggio.
Per un momento si chiede se forse era meglio che stesse ai posti di comando, scosse la testa, al Garden di piloti più o meno decenti (per una pura questione di ego aveva deciso di essere il migliore in assoluto), ma alla guida di uno squadra, in prima linea, poteva sicuramente essere più utile.
Tre squadre. Completamente eterogenee al loro interno. In grado di attaccare e difendere. A corto e a lungo raggio.

Una sfera di completa oscurità venne scagliata come benvenuto verso di loro. Si infranse contro una barriera di ghiaccio formata istantaneamente da Raiden. Subito Leon, Lenne e Cain scattarono in direzione della testa serpentina del mostro, Ma' si posizionò dietro di loro.
Vide le altre due squadre circondare il mostro, la squadra uno si sarebbe occupata di sorprenderlo alle spalle. Bloccare la coda e le ali. La terza invece doveva essere pronta a intervenire al fianco o al posto di una delle altre due. In modo tale da non smettere un secondo di attaccare e di pressarlo.
Senza comunicare, Cain stava facendo quello che Leon si aspettava, non era però assolutamente certo che stesse seguendo le sue indicazioni, più probabile che dentro di se avesse deciso di agire così. Senza dar peso alle indicazioni o ai comandi del caposquadra.
Un comportamento effettivamente di merda, ma al momento a Leon poco importava, l'importante è che fosse efficace.
Arrivarono a pochi metri, la lingue del Fal'ciè scattò improvvisamente in direzione di Lenne, poco prima però di essere colpita i presenti la videro scomparire in una varco, per ricomparire quasi istantaneamente sopra la testa dello stesso.
Celebros calò con un fendente terrificante, che non scalfì per nulla però la spessa corazza della divinità.
«Tsk. E' resistente» Disse arretrando guardinga dopo aver inflitto il colpo.
«Purtroppo non siamo L'cie, non abbiamo il potere che potrebbe sconfiggerlo.» Disse Raiden avanzando verso il resto del gruppo.
Tutti pensarono ai due assi nella manica che avevano.
Al momento al riparo in Garden. Forse la loro unica speranza.

«Andiamo!»
Sentirono l'urlo di Pip, mentre il mostro provava a colpirli violentemente con la coda. Non dovevano abbassare la guardia.
La battaglia era appena cominciata.
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Akainatsuki
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Re: Garden

Messaggio da Akainatsuki »

Nihil Vs. Garden - Not sure it's effective, but...
Lux, Holy e Sancta come se non ci fosse un domani.

A pensarci bene, effettivamente, un domani non ci sarebbe stato se non avessero debitamente atterrato quell'essere mostruoso aizzatosi contro il Garden, nonostante le ottimistiche previsioni di Cat nel saperlo rintanato in una caverna nelle viscere della terra a leccarsi le ferite.

"Più tutto con quei Cristalli, date fondo a ogni riserva di Sacro di questo posto!" sbraitava Sky, guidando le mosse della squadra, impegnata a tenere testa dall'alto a quella nuova emanazione del Nulla. "Serviranno cast a ripetizione di Deaegis solo per poterlo minimamente scalfire..."

Caricò l'incantesimo, l'Haste che le permetteva di guadagnare secondi preziosi, concentrando ogni colpo nel tentativo di creare un varco, una falla, per permettere agli altri di oltrepassare le difese e trovare il punto da cui iniziare a combattere per mettere fine a quello scontro.

Era una battaglia di Luce e Tenebre, un equilibrio precario che faticava a sbilanciarsi sul fronte più chiaro.

Drio si era staccato dal gruppo, librandosi nell'aria e infilando le traiettorie degli incantesimi della nuova arrivata: le offese di Demon Arms si intrecciavano e susseguivano con tutto il repertorio di magie e colpi degli altri compagni.

"...Non possono farcela da soli. Quello è... è un Fal'Cie, Haerii" mormorò Xander, costretto a guardare sotto la stretta guardia della Cie'l il combattimento che infuriava, sospeso tra cielo e terra. "Anche se gli scarichiamo addosso tutto il Sacro che abbiamo a disposizione..."

Sky si voltò nella sua direzione, rivolgendogli uno sguardo che lasciava ben intendere come non avrebbe avuto troppi rimorsi a farlo fuori se solo avesse provato a dire anche solo una parola: "Il tuo marchio sta benissimo, e ci servi vivo ancora per un bel po'. Hai il tuo nuovo Eidolon, potresti avere l'occasione di usarlo per una buonissima causa, piuttosto che contro quattro contadinotti di Pulse".

Rannicchiata dietro alle lunghe gambe della Cie'l, Cat annuì senza troppa convinzione: "Non ho ben capito se usare quell'Eidolon possa avere qualche conseguenza sulla tua dipartita, ma se potesse servire..."

Ignorò la faccia livida di Xander e il chiocchiare stizzito di Chiyoko da sopra la spalla, tornando alla sua occupazione principale nel bel mezzo della battaglia: dispensare Shell e Protect senza la minima intenzione di lasciare la sua comoda postazione salvapellaccia.
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schwarzlight
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Re: Garden

Messaggio da schwarzlight »

Piccola precisazione: mi crea abbastanza disagio il non aver chiaro dove siamo sulla mappa di Pulse. Quindi ho ambientato questo atto finale nella piana di Archylte, il luogo in cui siamo atterrati ci siamo schiantati con il Garden proprio all'apertura della trama.

E' un po' lungo perché mentre scrivevo si sono aggiunti post :°D
Ma la prima parte comprende solo Cain e Sky, quindi se volete è saltabilissima. Lo scontro vero e proprio è tutto nell'ultima.




«Haerii potrebbe saperlo» disse, per scontrarsi con una vaga perplessità. «La ragazza che parlava con il possibile Cie’th.»

Cain esibì l’espressione di chi stava sperimentando una colica renale, ma decise di assecondare la SeeD e allungò il passo per superarla. Risparmiandosi ogni eventuale commento.
Gli sembrava di stare parlando con il vuoto. (No, non avrebbe fatto una battuta, seppur mentale, sul nome con cui era conosciuta l'ennesima entità che voleva farli a pezzi.)
Non era stato calcolato nemmeno lontanamente da quella donna. Continuava a trafficare imperterrita su quella centralina collegata agli enormi cristalli che costituivano il centro del sistema di alimentazione del Garden.
Aveva girato anche troppo per trovarla, spinto puramente dalla necessità di sapere come poteva uscire vivo da quella situazione detestabile in cui la Seed l'aveva cacciato. Poco importava che era stata una sua libera scelta arruolarsi nell'organizzazione con propositi che i più avrebbero definito sinistri, era comunque colpa loro.
Alla fine l'aveva trovata nei meandri dei sotterranei del Garden, in quella che era la sala macchine, il cuore della struttura. Era un luogo che lo affascinava molto: la meccanica era uno dei suoi interessi, ed essendo cresciuto in un mondo in cui si stava appena riscoprendo questa branca della tecnica, fin da subito aveva cominciato a trafficare con la tecnologia.
- Mi stai ascoltando?!
Di pazienza non ne aveva mai avuta, Cain. A differenza di Sky, che sembrava averne fin troppa. La maggior parte degli altri avrebbero già mandato al diavolo quel ragazzino strafottente che spesso e volentieri si atteggiava a superiore rispetto i suoi interlocutori.
- OHI!
La l'Cie finalmente si sollevò dalla posizione accucciata, sbattendo le mani sui pantaloni per rimuovere la polvere.
- C'era una volta un Fal'Cie chiamato Nihil.
- ...eh.
- Aveva un compito ben preciso, ma man mano che l'umanità contro cui doveva combattere si sviluppava, il suo corpo si rivelava sempre più limitante verso i suoi doveri.
- Aspetta, cosa...
- Così decise di far costruire un'enorme macchina di morte dai suoi innumerevoli servi, che poi sarebbero rimasti a guardia della nave in forma di mostri immortali.
- Non era questo che chiedevo!
- Così gli altri Fal'Cie, trovando che Nihil stesse oltrepassando il limite in preda allo zelo, mandarono i propri campioni ad abbatterlo e sigillarlo dove non poteva più nuocere.
- Mi prendi in giro?!
La mano di Cain scattò d'istinto verso l'elsa della spada. La ragazza si fermò, senza dare l'impressione di essere impressionata dalla reazione del giovane.
- Sei tu che hai detto di voler "sapere tutto sul nemico". Devi scegliere bene le parole che usi, sono importanti.
- Non mi interessano le favolette da bambini, voglio che tu mi dica come abbattere quella bestia!
Sky lo guardò forse per la prima volta sul serio. Senza dire niente, lo stava osservando come a leggergli direttamente i pensieri, in un modo che, più che insistente, pareva curioso. Resse il confronto deciso a non lasciarsi intimorire da una ragazza a caso spuntata da chissà dove, ma più i secondi passavano e più sentiva il peso di quello sguardo del colore del cielo dopo una tempesta, limpido e luminoso.
Cinque secondi interminabili scandirono quel confronto, concluso da un sospiro forse rassegnato da parte di lei.
- Ne ho visti di elementi come te. Di solito sono i primi a cadere.
Una chiave inglese lanciatagli quasi sullo sterno gli bloccò sul nascere qualsiasi risposta velenosa potesse darle.
- Dammi una mano.
- Non sai più dove sbattere la testa, miss?
- Gira quella valvola al mio segnale.
Ma cos'era quella donna? Qualsiasi cosa le lanciasse, fosse aggressività o sarcasmo, le scivolava addosso come se niente fosse accaduto. Poteva giurare che perfino quella Silveross, per antonomasia la meno espressiva ed emotiva dell'intero Garden, si fosse irritata - il trucco stava nell'osservare le sopracciglia, si diceva.
La calma con cui si stava scontrando ora, invece, gli era quasi sconosciuta.
Non riusciva a capire Sky. Non era prevedibile, e questo un po' lo confondeva e un po' lo metteva in difficoltà: e meno male che gli altri dicevano che era facile conversare con lei. Si vedeva che con lui quella regola non aveva valore.
Il suo lato da attaccabrighe si stava arrendendo, trovandosi addirittura ad assecondare la l'Cie nelle sue richieste.

- Ripetimi: chi sei?
- ...Cain Blutmiles.
- Ah, già. Che cognome scomodo.
***
- Come sei riuscita a risistemare il sistema primario di pilotaggio? [vi ricordo che era ancora in funzione quello ausiliario dall'inizio della trama :°D]
- In tutta onestà non è stato poi così difficile: a Haerii ero un ingegnere, ho costruito navi più grandi e complesse di questa. E il caso ha voluto che i vostri sistemi non siano così diversi da quelli in uso qui su Pulse. Poi devo rendere credito a chi ha steso quel volume sui motori del Garden, è schematizzato molto bene.
- Calien. Non è più parte del Garden da tempo.
- Peccato. Mi ha aiutato anche Blutmiles.
Alex aggrottò le sopracciglia, seccata dal ricordo dei pochi scambi avuti con lui.
- Ah. E' capace di collaborare almeno in un campo, allora.
- E' un tipo estremamente ostile e sempre sul chi vive, ma è un bravo meccanico. Tanto mi basta. Ed è divertente da prendere contropiede!
La Seed evitò di commentare su come lei, un piede vero, lo userebbe direttamente sulla faccia di Cain.
In quel momento l'altoparlante gracchiò:
"Questo sarà uno degli scontri più duri che come squadra avremo mai affrontato. Ma non dimenticate mai chi siete. Chi siamo!
Noi siamo il Garden di Rinoa, noi siamo una famiglia, noi siamo SeeD.
Ricordate tutte le battaglie che abbiamo superato, pensate a tutte le battaglie che supereremo.
Guardate chi avete attorno. Loro saranno il vostro scudo, la vostra spada. E voi lo sarete per loro.
Combattiamo uniti, combattiamo l'uno per l'altro. Nessuno verrà lasciato indietro, tutti insieme andremo avanti.
E vinceremo, come abbiamo vinto fin'ora.
Non risparmiatevi, questa è l'ora in cui noi combatteremo, questa è l'ora in cui vinceremo!
E ora, in posizione!"
"Siamo una famiglia" era un concetto così assurdo da applicare a un esercito e così lontano dal modo di pensare di Sky, che la l'Cie si ritrovò suo malgrado a inarcare talmente tanto un sopracciglio da rischiare di slogarselo. Davvero.
Il suo scetticismo sembrava essere condiviso anche dalla sua compagna di squadra:
- La mia famiglia è composta da un lupo scemo e un vichingo da capogiro, e ho tutte le intenzioni di tornare da loro.
Commentò infatti Alex, in un tono monocorde che sottolineava come pure lei avesse sentito troppe volte quell'affermazione che non poteva condividere. Sky immaginò che anche Cain, da qualche parte, stesse sputando veleno a iosa.
- Be'... andiamo a prendere a calci quel Fal'Cie, allora.

- ...senti ma Blutmiles ha detto che come sostituto pilota era stata designata una che a malapena sapeva accendere la luce. Dimmi che non...
- E' vero.
- AH.
***
Sky si voltò nella sua direzione, rivolgendogli uno sguardo che lasciava ben intendere come non avrebbe avuto troppi rimorsi a farlo fuori se solo avesse provato a dire anche solo una parola: "Il tuo marchio sta benissimo, e ci servi vivo ancora per un bel po'. Hai il tuo nuovo Eidolon, potresti avere l'occasione di usarlo per una buonissima causa, piuttosto che contro quattro contadinotti di Pulse".

Rannicchiata dietro alle lunghe gambe della Cie'l, Cat annuì senza troppa convinzione: "Non ho ben capito se usare quell'Eidolon possa avere qualche conseguenza sulla tua dipartita, ma se potesse servire..."

Ignorò la faccia livida di Xander e il chiocchiare stizzito di Chiyoko da sopra la spalla, tornando alla sua occupazione principale nel bel mezzo della battaglia: dispensare Shell e Protect senza la minima intenzione di lasciare la sua comoda postazione salvapellaccia.
All'improvviso una brutta sensazione la attanagliò: conosceva quel timore misto ad ansia che precedeva e accompagnava ogni visione, e quest'ultima non le piacque nemmeno un filo.
- La zampa!
Sky a malapena si voltò verso Cat che un forte scossone fece quasi perdere l'equilibrio alla squadra: Nihil aveva sferrato una potente artigliata contro le pareti del Garden, tentando, nonché quasi riuscendo, nel tentativo di squarciarne la fiancata.
- Dobbiamo fare qualcosa, se colpisce di nuovo... !
Aveva sentito dell' "intuitività" di Cat Empitsu, e sicuro concordava sul fatto che un altro colpo avrebbe causato troppi danni, anche, e soprattutto, alle squadre impegnate in prima linea. Non esitò un momento a dare l'ordine alla batteria di cannoni ausiliaria della fiancata di mirare alla giuntura del polso del Fal'Cie.
- FUOCO!
Atteso il momento giusto, il comando d'attacco risuonò amplificato dai codec dei seed artificieri, scatenando una scarica in sincrono direttamente sull'articolazione di Nihil. Si levò un ruggito di dolore, ma l'osso non era andato completamente spezzato, complice la corazza incredibilmente resistente della bestia.
Alexandra trasmise subito l'ordine di ricaricare, mentre Sky prese il codec.

Codec:
- Ohi, ragazzino! Hai tanto insistito, e ora che sai cosa dovresti fare te ne stai con le mani in mano a giocare con uno stuzzicadenti di spada? Trova il dannato nucleo in fretta.
- Cos... cosa diavolo vuoi, stai zitta!
- Oppure non sei capace di scalfire quell'affare? Che delusione, dopo tanto ciarlare...
- Pensaci tu, se sei tanto brava!

- Ok.
La comunicazione venne interrotta, sicuramente da Cain stesso e non da qualche problema tecnico dovuto alla battaglia. Ma lo scopo di Sky era stato raggiunto: Cain era esattamente il tipo di persona che più veniva provocato e più diventava distruttivo. Forse anche impulsivo, ma la sua squadra gli avrebbe coperto le spalle. Loro malgrado.
Il ragazzo scatenò uno dei suoi attacchi più forti e rischiosi: Atroh. Una delle poche tecniche che potevano riuscire a oltrepassare la difesa naturale di una creatura come i Fal'Cie. Difatti una distinta crepa apparve su una parte della fiancata di Nihil, che cominciò ad agitarsi furioso.
- Non credi di esagerare ad aizzarlo così? Già collabora poco, figuriamoci ora.
L'obiezione di Xander era più che legittima. Ma la risposta arrivò subito, altrettanto fondata.
- Non gli accadrà niente. E questo perché, da quel che ho capito di voi, non lasciate morire i vostri compagni così facilmente, nemmeno se in una situazione ormai di condanna come te. Ma adesso tieniti pronto, è il caso di cominciare a scendere in campo.
Afferrò una lancia in adamantio recuperata in armeria durante la preparazione della controffensiva.
- Abbiamo un solo modo per uccidere il Fal'Cie: distruggere il suo nucleo di cristallo. Ed è altamente probabile che solo io e te saremo in grado di farlo, per la nostra natura di l'Cie. Le altre squadre devono assolutamente riuscire a portarlo alla luce. Lo farei con i cannoni, ma non abbiamo una linea di tiro scoperta sul corpo centrale. Ma stiamo andando troppo a rilento, qui sopra siamo al sicuro ma anche inibiti. Chiama il tuo esper: io e te ci occuperemo di distrarre Nihil dall'alto, con Diablos, magari cercando anche un punto debole mentre siamo in volo. E al contempo distraendolo dalle squadre a terra. Schwarzlight ed Empitsu, guiderete i cannoni prendendo di mira gli arti e la coda. Dobbiamo debilitarlo il più possibile prima che distrugga questo posto. Forza!
I cannoni intanto erano di nuovo pronti. La seconda bordata segnò un altro grido lancinante del Fal'Cie, stavolta accompagnato dal tonfo a terra dell'enorme zampa artigliata. Una minaccia in meno.
Intanto Xander aveva evocato Diablos, con un grande sforzo di concentrazione dato dal continuo pulsare del marchio sul volto.
I due l'Cie salirono in groppa all'esper.
Erano pronto a fare la loro parte.
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Aura
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Il dolore è la mia forza

Messaggio da Aura »

Due grandi ali da pipistrello oscurarono il sole. Filmini oscuri e pece liquida colarono sul prato mentre nell'aria un ruggito sconquassò la battaglia. Il Fal'Cie tese il collo in ascolto, forse preoccupato di quel che i Seed stavano progettando per lui. Un artiglio uscì da una sfera nera come la notte, lo colpì dritto in volto lacerandogli le scaglie. Nihil retrocesse di qualche passo, spaventato per un istante dall'esper in arrivo. Diablos si erse a difesa del Garden, schiena eretta e coda vibrante pronto all'attacco non appena avrebbe avuto il segnale da parte del padrone. Al suo fianco, Xander sguainò Renegade agguerrito più che mai. Il marchio sul suo volto si era colorato di un rosso accesso e dall'espressione del ragazzo, il dolore che gli istigava sembrava non gli desse tregua.
Cain si passò un dito sul naso. Sorrise all'idea di quanto fragili fossero le persone. Si piegano, si spezzano e cedono alle lacrime convincendosi che la sofferenza sia solo una fase passeggera. La verità è che il dolore fa parte della vita, ogni giorno che passa esso acquista potenza e convinzione. Bisogna imparare ad accettarlo fin da subito per non rimanerne schiacciati. Per non morire prima del proprio tempo.
Il Cadetto lo sapeva bene. Lo viveva come una compagna fedele, la sua unica certezza. Il dolore non lo spaventava, anzi godeva nel sentirlo sulla pelle. Da esso traeva la sua forza, la sua ira, il suo fervore. Più soffriva e più forte diventava. Sopravvivendo a tutto e tutti Cain sentiva di poter affrontare la sua vita e. chissà, un giorno morire sapendo di aver raggiunto il limite.
La punta della lama grattò il metallo come la penna sulla carta. Poco più in là Raiden creò una barriera di ghiaccio per proteggersi dall'artigliata del Fal'cie che lo aveva preso di mira. Il colpo lacerò la difesa, ma fortunatamente il Seed fu più veloce e saltò fuori dalla sua portata. Cain approfittò dell'occasione per centrare l'arto con un fendente, recidendo di netto una delle dita affusolate.
- Bella pensata, - si complimentò lo spadaccino, ma il cavaliere nero rispose con un “tsk” inespressivo. La sua attenzione era tutta per il nemico.
Lenne lo precedette nel combattimento. Saltò, evitò una spazzata ed inflisse un duro colpo alla corazza del braccio destro. Il Nulla ruggì stizzito e tentò di cacciarla via con un movimento della coda. Leon fu più rapido: un portare aperto vicino a Silveross la salvò da una brutta caduta. Dal Garden un cannone fece fuoco, il proiettile perforò l'appendice serpentina prima che sfiorasse la struttura. Cain serrò la mascella di fronte alla scena.
- Gioco di squadra, - lo redarguì Raiden ormai compreso il temperamento del ragazzo, - Dovresti provarlo, fa bene alla salute.
Il Cadetto vibrò Mehen, - Me ne sbatto il cxxxo dei tuoi consigli. Voi pensate pure ad aiutarvi a vicenda che io ci penso da me.
Scattò prima che lo spadaccino potesse rispondergli. Nihil lo vide avvicinarsi pericolosamente alla sua corazza, le pupille assottigliate per metterlo bene a fuoco e preparare la controffensiva. Il suo ultimo arto fece perno sul terreno, dandosi lo slancio necessario per spiccare il volo ed allontanarsi per un attacco a distanza. Cain non si perse d'animo e saltò sulla sua coda sanguinante aggrappandosi con la lama. Dalla squadra una voce lo richiamò all'ordine.
- Xander, Sky, andate! - gridò Alys. La ragazza sbuffò già stufa di dover rimediare agli errori del pivello, ma sfoderò la spada e salì in spalla all'esper.
- Ma tu guarda, - commentò il Seed Bianco, - è qui da cinque minuti e già fa di testa sua!
- Muoviamoci o il Fal'Cie se lo mangerà in un boccone.

La coda schioccò. Il sangue era viscido, persino maleodorante. Mai si sarebbe aspettato di trovare quel liquido scuro sulla pelle di dio, sempre che lo fosse davvero. Odiava ammetterlo, ma non aveva capito nulla dei ranghi e delle entità che abitavano quel pianeta. Fal'Cie, l'Cie, a lui bastava capire chi era il nemico e l'alleato. Poco gli importava di sapere altro, soprattutto da parte di quei Seed che non sapevano fare altro che riempirsi la bocca di parole. Di azioni, nascosto nel Garden finché non avesse avuto un quadro chiaro che ruolo giocasse davvero Pip, ne aveva viste poche. Nel giro di pochi giorni si erano persi in una landa sconosciuta, affrontato cattedrali e storie segrete, rivolte da parte di coloro che avevano tratto in salvo, mostri e parole, parole, parole. Sempre parole.
Ora poteva divertirsi.
Strinse i denti nel risalirle pian piano le scaglie. La loro durezza gli ferì le mani, ma non gli importò. Il sangue era per lui la quotidianità. Si affidò a Mehen ed alle sue stesse unghie per riuscire a non essere sbalzato via. Un movimento brusco gli fece mancare la presa. Venne lanciato in aria completamente inerme e vulnerabile, le fauci protese del Fal'Cie pronto a far di lui la sua cena.
- CAIN!
Ii grido di Sky gli arrivò violento nelle orecchie. Il ragazzo fece una capriola in volo, ignorandola. Le vene pomparono sangue nel braccio armato. Con un sussurro, l'energia disegnò il profilo della spada spuntata dritta davanti a sé. Un colpo di reni, la punta batté sui denti e sbilanciò il Cadetto quel tanto che bastava per atterrare sul muso del Nulla. Le scaglie gli lacerarono le spalle, graffiarono la pelle eppure Cain non avvertì alcun fastidio. Giro di polso, perno, Mehen si conficcò dritta nell'occhio dell'entità.
Sangue colorò i suoi vestiti, le scaglie si macchiarono di un vermiglio vivo e pulsante. La creatura ruggì di dolore e tentò di colpire il ragazzo ormai spostatasi verso il capo, a scendere lungo la gola laddove il cristallo produceva ancora potere e magia. Non era lontano, poteva farcela anche da solo. Le suole scivolarono sul liquido e Cain era già pronto con un altro fendente a graffiare l'armatura che una folata di vento lo distrasse.
La mano artigliata di Diablos calò greve sul capo del Fal'Cie, le unghie penetrarono le scaglie. Sulle sue spalle, Xander e Sky piombarono sul cavaliere nero e lo costrinsero alla ritirata, con grande disappunto da parte di quest'ultimo che reagì con una bestemmia. L'esper si divincolò dalla presa del dio, ma fu in grado di recidergli un'ala facendo perno sulle sue gambe. Questa cadde con un tonfo al suolo, alzando piume e polvere sulla zolla a poca distanza dalla squadra di Alys. Cain sentì distintamente il sussulto strozzato di un Recks che, per istinto, aveva castato all'intera squadra un Protect di sicurezza.
Un secondo. Lo sparo dei cannoni si propagò per la piana. Nihil ringhiò mentre anche l'altra ala ciondolava inerme lungo il fianco della belva. La caduta del Fal'Cie produsse un'onda di polvere e detriti che quasi lo nascose alla vista delle squadre a terra. Sembrava che per il momento l'entità non fosse più in grado di volare. Ruggì ancora fuori di sé, pronto a mettere tutte le sue forze in gioco per abbattere quei minuscoli esseri.
- Potevo farcela da solo, - soffiò Cain mentre Diablos riportava il trio al Garden.
Xander fu sul punto di farlo cadere di sotto, - Sei un idiota! Perchè diavolo non hai seguito gli ordini e non hai lasciato che ce ne occupassimo noi?!
- Bravo, - lo prese in giro Sky dandogli un buffetto sulla testa, - Hai fatto esattamente quello che mi aspettavo.
Il cavaliere le scansò la mano infastidito.
- Non penso però che Leon te la lascerà passare.
Il neo-Cadetto le sorrise sicuro di sé, - Me ne frego. Io ho fatto il mio dovere.
- Sì, ho visto come stavi per essere mangiato vivo, - continuò la ragazza rinfoderando l'arma.
- So cavarmela da solo come ho sempre fatto, mamma. Mi metterai i cerotti più tardi, ora ho di meglio da fare e dovresti farlo anche tu.
Indicando con un dito il Fal'Cie alle loro spalle, il ragazzo tornò in combattimento. I suoi compagni di squadra erano già pronti a tener testa all'entità per permettere al Garden di sferrare in altro colpo debilitante. Recks mandò a segno un Fira ben piazzato sul muso del Fal'Cie. Con un occhio in meno, i Seed potevano ormai dirsi in vantaggio. Nihil saettò la lingua da una parte all'altra, poi la sua attenzione si concentrò sull'immensa struttura in metallo. Gli bastò un secondo per decidersi, poi serpeggiò fra i Seed e raggiunse la nave per mettere finalmente a tacere i cannoni.
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Re: Garden

Messaggio da grevier »

Gli bastò un colpo solo per eliminare l'intera batteria di cannoni, ora tutto rimaneva nelle varie squadre al di fuori del Garden, senza ali ne tentacoli Nihil era riuscito a guadagnare velocità sfuggendo a diversi assalti delle squadre e riuscendo ad evitare i vari fari di luce sacra, nonostante le varie mutilazioni non sembrava accusare ne fatica ne dolore a differenza delle varie squadre le quali incominciavano ad essere stremate e con vari feriti, ormai la battaglia stava giungendo al termine si sarebbe deciso l'esito con le ultime mosse.
Il Fal'Cie tentò nuovamente di colpire il Garden ma questa volta venne intercettato da Diablos che afferrandolo lo scaraventò indietro, Xander notò le varie ferite ricevute dal suo Esper, non avrebbe retto ancora a lungo e neanche lui, il marchio sul suo volto stava rapidamente mutando ormai stava giungendo la fine gli rimaneva un unico asso nella manica

- Sky lascio tutto nelle tue mani, preparati, poi mantieni la promessa se serve...- Il Cadetto saltò dalla spalla dell'Esper lasciando Diablos nelle mani di Sky poi guardando fisso nell'occhio del Fal'Cie gli urlò
- La tua missione è stata sbagliata fin dall'inizio non posso fermare qualcosa che non esiste più, la SeeD è stata sciolta prima che partissimo, la mia missione è solo una...vedere la tua fine, vieni a me Spada del Giudizio

Un'enorme spada apparì sopra il Fal'Cie, l'antica magia dei paladini lo bloccò trafiggendolo in testa ed ancorandolo al terreno, per castarla Xander attinse ad ogni goccia di potere suo e del marchio, il dolore sparì di colpo, il mondo intorno a lui rallentò davanti a lui Sky si stava lanciando contro lo squarcio sul petto da cui trapelava la luce del nucleo...finalmente tutto il tormento era finito.
Spoiler
ebbene si, il povero Xandy è riuscito a forzare la sua missione ed è finito sotto vetro per rimanerci per un bel pò
Ps la Spada del Giudizio non è presente nella scheda di Xander in quanto è una magia al di fuori delle sue normali possibilità, è riuscito a castarla solo usando tutto il suo potere e soprattutto quello del marchio

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Re: Garden

Messaggio da pad93 »

Il combattimento infuriava.
Nonostante Nihil non avesse più le ali i suoi tentacoli continuavano a costituire una seria minaccia.
Rina e il preside Phoenix erano intenti a dare fondo ad ogni briciola di potere magico per lanciare magie sacre. Moceton faceva lo stesso, ma la potenza delle sue magie non reggeva il confronto con quella dei suoi compagni.
Un tentacolo guizzò in direzione della sua squadra.
Lanciò la magia Lux e lo trafisse con la partigiana, sperando in questo modo di dare ai compagni quell'attimo necessario perché lo evitassero.
Resistette un misero secondo, ma fu sufficente.
La forza del tentacolo scaraventò in bangaa contro il garden. Sentì una costola incrinarsi ed un sapore ferroso riempirgli la bocca.
Riprese lucidità quando sentì un inaspettato calore provenire da Rina.
La fissò con gratitudine.
Notò alle spalle un enorme spada trafiggere il Nihil e una figura familiare brillare e venire ricoperta di cristallo.
Nello stesso istante Diablos scomparì ed un altra figura cadde nel vuoto.
Scattò verso di loro.
Con un salto afferrò ciò che rimaneva di Xander e identificò Sky mentre cadeva nel vuoto.
Non sarebbe riuscito ad afferare anche lei, ma non ce ne sarebbe stato bisogno.
Afferrò la partigiana e la lanciò verso la compagna.
Lui non sarebbe stato in grado di brandirla come meritava; ma lei si.
Balzò verso il Garden, il peso del cristallo non era indifferente e gravava pesantemene sulle sue costole.
Il tentacolo lo colse alla sprovvista.
A terra, vide una massa scura ergersi sopra di lui, il fu Xander Rainer poco distante da lui.
Si preparò all'impatto.
L'ultima cosa che vide fù la figura di Elza lanciarsi nella sua direzione.
Ultima modifica di pad93 il 30 mag 2017, 22:09, modificato 1 volta in totale.
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Leon Feather
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Re: Garden

Messaggio da Leon Feather »

L'acqua bollente scorreva lavando via il sangue e sudore dal suo corpo stanco. Uscì dalla doccia e si asciugò rapidamente, quindi indossò degli abiti puliti. Una fitta alla testa la costrinse a chiudere gli occhi a causa del dolore. Quando li riaprì, la stanza attorno a sé girava.
Dannazione. Quel bastardo si è divertito a giocare con la mia mente.
Sedette sul bordo del letto e chiuse di nuovo gli occhi, premendosi una mano sulla fronte. Tutto quello che avrebbe voluto fare adesso era dormire per una settimana di fila, ma sentiva fin dentro le viscere che quel bastardo stava venendo a prenderla, stava venendo a prenderli tutti.

Corse a lunghe falcate verso il bangaa, un pugno stretto sul manico della pistola, l'altro sul proiettile sacro di Xander. Caricò l'arma mentre era ancora in corsa, quindi mirò sul grosso tentacolo e sparò.
Nel momento in cui il proiettile infranse la massa dell'appendice del fal'Cie, sprigionò un'aura che riempì l'area circostante di un calore avvolgente e una luce quasi accecante. Il tentacolo saltò via nel punto in cui era stato troncato dal resto del corpo, Nihil si ritrasse con un ruggito che lacerò l'aria.
Elza porse la mano libera al bangaa, invitandolo a rialzarsi.
- Tutto bene?
- Stupida! Quel proiettile! Potevi usarlo per danneggiarlo sul serio!
- Ti ho salvato la vita, Mocci. Sta zitto. O almeno ringraziami.
- Attenta!
Il bangaa si lanciò su di lei, spingendola via dalla traiettoria della sferzata di un altro tentacolo che si era allungato dal corpo del fal'Cie. Alzandosi, Elza si portò una mano sulla testa dolorante per assicurarsi che fosse ancora tutta intera. Sospirò. Trovava incredibile quanto fosse peggiorata quella giornata, considerando come era iniziata.
Moceton si rialzò a fatica. Cercò con lo sguardo, preoccupato, la statua cristallizzata di Xander sul campo di battaglia. Tirò un sospirò di sollievo quando la vide poco più in là, perfettamente intatta. La sua attenzione tornò su Elza, intenta a ricaricare la pistola di proiettili. Estrasse anche il coltello dal fodero dietro la schiena.
- Quello era l'ultimo proiettile sacro, vero?
Elza annuì. Osservò il rivolo di sangue che colava dalla bocca del lucertolone. - Sei ferito.
- Non è niente.
- Vattene.
- Scordatelo.
La ladra non ebbe il tempo di ribattere. Di nuovo il tentacolo si abbatté su di loro. Saltarono via dal punto di impatto, Elza lo crivellò di colpi indietreggiando a piccoli balzi, ma quello lo seguì strisciando, afferrandola per la caviglia. La ladra cadde di schiena battendo la testa sul terreno. Strinse i denti e quasi non si morse la lingua per il dolore alla caviglia. Sollevò lo sguardo: il fal'Cie la stava trascinando a sé mentre Moceton si era lanciato sul tentacolo che la stringeva e, in mancanza di armi, si era messo a morderlo.
Testardo fino all'ultimo pensò sorridendo, intontita dalla botta alla testa. Sollevò debolmente il braccio con la pistola in pugno per tentare un tiro: scarica. Vada come deve andare.
Sentì il tentacolo mollare la presa. Alys si era infatti lanciato su di esso con la sua Gaea Spike, ancorandolo sul posto. Paine aveva finito il lavoro tranciandolo di netto con un fendente deciso della masamune.
Recks la aiutò a rialzarsi.
Sky roteò la partigiana salda in pugno. La battaglia infuriava attorno a lei ma sapeva bene che il suo obiettivo era uno solo. Lanciata la magia haste su di sé, si fiondò sul nucleo del fal'Cie con un balzo. A poco servì il debole tentativo del mostro di difendersi, provato com'era dalla battaglia con i Seed. L'arma penetrò attraverso le appendici che aveva erto come scudo e affondò nel cristallo, sul punto in cui il preside Phoenix lo aveva scalfito. La l'cie rincarò la dose lanciando la magia thundara a bruciapelo sul cristallo, mandandolo finalmente in frantumi.
Nihil lacerò l'aria con un urlo straziante. I suoi tentacoli si ritirarono, le crepe che prima erano sul cristallo si espansero con un fragore assordante al resto del corpo che si ridusse anch'esso in frantumi, e i frantumi in polvere scura fino a che non rimase alcuna traccia del fal'Cie. Di lui non rimase più... nulla! (xdxd)
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They won't dry
Can you feel my tear drops of the loneliest girl?
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Pup :>
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Re: Garden

Messaggio da Pup :> »

Il gioiello del Garden.
Così l'aveva definito... chi era stato? Bah! Non aveva importanza.
Incastonato in quella gemma, rifletteva dalle sue mille sfaccettature la sottile luce che penetrava dalle veneziane dell'infermeria.
Xander Rainer: l'odierno eroe del Garden.
Le sue funzioni vitali erano costantemente monitorate, ma la risposta degli strumenti era sempre la stessa.
Nessuna.
D'altronde, che funzioni vitali potrebbe mai avere una pietra?
"Non c'è niente che possiate fare adesso..." commentò Sky.

Dopo la fine dello scontro c'era voluto parecchio tempo perché ci rendessimo conto che il nemico era stato veramente sconfitto.
Berserk era sfumato in un istante con la fine dello scontro, facendomi accasciare a terra. Pip trasformato in fenice stava mantenendo alte le energie vitali della sua squadra, Leon si manteneva un braccio ricoperto di tagli e ferite, chiunque conoscesse magie curative girava per il campo di battaglia dispensando cure... "Dovrei andare anche io", mi dissi.
Sky li aveva già raggiunti e stava facendo il possibile per prestare il primo soccorso a chiunque ne avesse bisogno.
Leon mi si avvicinò, tendendomi la mano (quella attaccata al braccio buono) "Ti aiuto a rialzarti."
"Non ti atteggiare a gran cavaliere di 'sta cippa che stai messo peggio di me..." gli dissi usando un energiga sul suo braccio.
"Bel modo di ringraziare!" disse ritirando leggermente la mano.
Non gli feci finire il gesto che la afferrai con la mia e dandogli uno strattone mi sollevai da terra.
"Grazie!" gli dissi dandogli un bacio sulla guancia.


"Non c'è niente che possiate fare adesso..." commentò Sky.
Il giorno successivo quello dello scontro, Pip aveva richiamato SeeD e Commander (non che i gradi avessero molta importanza, dove eravamo) in presidenza per decidere il da farsi.
L'affermazione inalberò Elza "Quindi? Dovremmo stare così ad aspettare? Aspettare che cosa, poi?"
"Non lo so. In teoria quando un Fal'Cie decide di utilizzare di nuovo un suo l'Cie che ha già completato una missione, il l'Cie si risveglia dal cristallo con la sua nuova missione. Dico in teoria perché di casi del genere non ne ho mai visti e persino il mio risveglio ancora non so a cosa sia dovuto..." esitò un momento "Per un po' ho anche temuto di tornare ad essere un cristallo quando avremmo sconfitto Nihil... ma non è questo il punto. Adesso che il suo Fal'Cie è morto, la vita eterna donata a Xander potrebbe semplicemente ucciderlo come farlo risvegliare prima del dovuto. E per quanto io ne sappia, non c'è niente che possiamo fare se non aspettare."
Pip la fissò per qualche secondo. La ragazza sembrava sincera, d'altro canto non aveva motivo per mentire. Per quanto non fosse legata a Xander, aveva accolto con rispetto il nostro lutto e aveva aiutato il Garden in ogni modo possibile. "Ti ringrazio, Sky."
"Quindi? Che si fa adesso?" fu Leon a parlare.
"Le riparazioni del Garden procedono spedite, nel frattempo è bene dare una mano anche con la ricostruzione di Daraen. Madia ha assunto il ruolo di capovillaggio finché la situazione non si ristabilizza, e si è dichiarata ben contenta della nostra offerta di collaborazione. Ci ha anche assicurato un bel po' di scorte alimentari in cambio. Biggs e Wedge, adesso che il loro Fal'Cie è morto, non saranno più un problema."
Pip, seduto fino a quel momento, si alzò e si avvicinò ad un mobiletto. Si riempì il bicchiere di una sostanza giallognola (poteva essere un qualche alcolico come colatura di sottaceti di erba gysahl) e lo iniziò a sorseggiare.
"La situazione di Aura invece la conoscete già. Anche per lei non possiamo far altro che aspettare."
La riunione continuò per un po', vennero discussi dettagli sulla ricostruzione, venne fatto il punto dei danni subiti dal Garden, a livello strutturale e soprattutto umano. Per fortuna il numero di feriti gravi era al minimo nell'organico del Garden. Si discusse sull'aiuto da dare a Madia per la ricostruzione e su cosa fosse meglio fare, se andarcene subito dopo o rimanere un po'.
In fondo il Garden era arrivato su Pulse in fuga dal macellaio, dopo che l'Ordine dei Garden era stato sciolto ed il Rinoa dichiarato fuorilegge... Cosa potevamo fare se non cercare una zona tranquilla dove vivere senza creare troppi danni ad altre forme di vita?
Intanto la priorità era la ricostruzione e con questo fu sciolto l'incontro.
Uscii dalla presidenza vedendo Leon che, chiamato da Pip, vi rientrava.
"Ci vorrà poco tempo, ci vediamo dopo." mi disse.


"Allora Pip, perché siamo qui?" Alexandra guardò nella stanza. Lei e Leon erano gli unici presenti, oltre il preside.
"Ci sono novità che per ora... è meglio tenere segrete." rispose.
Premette un tasto all'interfono e al suo ordine un ragazzo entrò trafelato in presidenza.
"Ecco il rapporto, signore." disse lasciando un foglio a Pip e andandosene subito.
"Che cos'è questa storia?" chiese Leon perplesso "da quando hai un interfono? E perché io non ce l'ho?"
Lo sguardo gelido di Alexandra lo zittì all'istante. "Spiegaci, Pip."
"Voi siete le persone di cui più mi posso fidare qua dentro, oltre che ex-vicepreside ed addetto alla sicurezza." Fece un sospiro ed aprì il foglio lasciatogli dal giovane. "È da stamattina che le antenne del Garden stanno captando questo messaggio. Il segnale è troppo disturbato, si capiscono solo poche lettere... ma il punto non è questo. Abbiamo chiesto aiuto a dei tecnici di Daraen e ci hanno assicurato che nessuno su Pulse utilizza questa tecnologia di comunicazione. Il che vuol dire una cosa: o che da qualche parte su Pulse qualcuno utilizza una tecnologia sconosciuta a tutto il resto del pianeta e la usa per comunicazioni segrete..."
Leon terminò la frase al posto suo "...o che qualcuno da qualche parte nel multiverso sta cercando di contattarci!"
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Re: Garden

Messaggio da Leonheart88 »

Si stiracchiò pigramente dopo il suono della sveglia. Con uno scatto della mano raggiunse il comodino e la spense definitivamente.
Era appena l'alba, scostò la tenda dalla finestra per scorgere il sole che stava nascendo, qualche piccolo raggio di luce raggiunse il letto, sufficiente per costringere Alys a nascondere la testa sotto il cuscino.
«Dai chiudi la tenda!» Fece la ragazza tra uno sbadiglio e l'altro.
«Devo andare, Pip mi vuole in turno dall'alba»
La ragazza si alzò anche lei dal letto, preso la prima cosa che capitava e la indossò «Ehi quella è la mia maglia» disse sorridendo il Commander.
«Beh se vuoi puoi usare la mia oppure una qualsiasi di quelle» Indicò l'armadio di fronte a lei, piena zeppa dei vestiti di suo fratello.
«Uhm... la tua potrebbe non essere della mia taglia. Quelle di Egil sono troppo zuppe di birra»
«Non ti resta che recuperla in qualche modo allora...»

*Dopo* (Per tutti: la battuta ""Due minuti!" è davvero fin troppo ovvia!)

«Quindi ci vediamo stasera per cena?»
«Oh davvero hai intenzione di mostrarmi anche in pubblico?»
«Leon...Leon...Leon... sai benissimo che tutti penseranno che ti stia solo scroccando da mangiare!»
«Vero anche questo»

......................

«Stiamo fitrando la comunicazione attraverso tutti gli algoritmi che conosciamo, compresi quelli personalmente creati da Brian e Calien, ma il messaggio risulta ancora sporco» Ricapitolò Alexandra.
«Nessun passo avanti?»
«In realtà si. Analizzando meglio e più approfonditamente il messaggio, abbiamo rilevato che il codice in cui è criptato il messaggio è proprio dei Garden. E' conosciuto solo a noi»
«Noi che intendi? Ordine dei Garden?»
«Garden di Rinoa» chiarì Alexandra.
Subito il pensiero volò a tutti quei compagni ed ex compagni che per qualche motivo al momento non erano in Garden.
«Massima priorità. Dobbiamo scoprire assolutamente chi sta provando a contattarci.»

............

Il Garden era praticamente pronto. Tutti i danni erano stati riparati, il sistema di sicurezza (per quello che notoriamente serviva) era stato ripristinato.
La situazione stava tornando alla normalità, rimaneva solo l'incognita del messaggio.

«Pip ce l'abbiamo!» Leon entrò velocemente insieme a Schwarzlight in presidenza, il tecnici del teparto informatico avevano appena terminato l'analisi del messaggio.

Codec:
Al Garden di Rinoa. Al Garden di Rinoa. Vi sono mancato? Il Seed, o EX Seed a questo punto, Egil Snow al vostro servizio. Dove siete finiti? Inviatemi le vostre coordinate su questa frequenza. Se non si fosse capito... è dannatamente urgente!
Ps: mettere al fresco la birra.

Egil...
grevier
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Re: Garden

Messaggio da grevier »

- ...47FXIII
- Ok inserite, cavolo se sono lontani
- Sicura che funzioni?
- Sei te che me lo hai dato, ricordi?
- Dio ancora non ci sto credendo
- Cristo per fortuna con l'età sei migliorato, sono tre giorni che ti lamenti, piuttosto preparati, il primo salto non è mai piacevole
- primo salto? Perché sono più salti? Quanti salti?
- Si parte!!!



...3 giorni prima, anno XX27



- Ok tutto pronto...sicura di volerlo fare?
- Non che abbiamo altra scelta e adesso abbiamo quello che ci serve non possiamo tirarci indietro
- Capitano è proprio necessario? - si girò verso il ragazzo visibilmente preoccupato - Devo, per la nostra salvezza e per un futuro migliore invece di questo...odio dovervi lasciare soprattutto in questo momento ma se esiste anche solo una possibilità che tutto questo può essere impedito dobbiamo coglierla al volo
- Non ti smentisci mai eh..."Capitano"- non fece a tempo a finire la frase che gli arrivò un pugno in piena spalla
- E tu stai invecchiando mentina - rispose sorridendo e soffiandosi via una ciocca di capelli dalla faccia, erano ormai cinque anni che si era unito a loro e ormai gli voleva bene anche se a volte era insopportabile e quella sua barba verde rasentava il ridicolo
- Mi troverai nella mia casa tra i picchi gelidi di Esto Gaza, probabilmente ubriaco e diverso da come sono ora consegnami questa piastrella e tutto mi sarà chiaro
- Te affidi il destino del mondo ad una piastrella?
- No io lo affido ad una giovane aviopirata a cui ho consegnato una piastrella porcellanata incantata con quello che mi servirà nel passato ed ora basta tergiversare preparati
- Nathan, spero che non serva, ma lascio il comando a tuo zio se ci dovesse essere futuro dopo ora capito?
- Si capitano...in bocca al lupo
- È lui che deve stare attento

Il ragazzo lasciò la stanza, i due finalmente rimasero soli, chiuse gli occhi concentrando il suo potere nel pendente al suo collo, tutto intorno a lei il tempo iniziò a rallentare fino a fermarsi
- Ora... - aprì gli occhi e venne catapultata all'indietro trovandosi a contatto con una superficie gelida, intorno a lei una bufera di neve imperversava ci era riuscita era li anche se sfinita e dolorante
- quel figlio di putt*** non poteva farmi atterrare sul letto invece che davanti al suo ingresso? - la porta si spalancò di colpo facendo uscire un ragazzo dal suo interno pronto a difendersi
-Tu prova a colpirmi anche con solo una piastrella e giuro che futuro o no ti sparo - il mago so bloccò di colpo fermando il cast della magia
- Ottima scelta - aggiunse la ragazza rinfoderando la pistola e alzandosi in piedi
- Chi diavolo sei? E che ci fai qui?
- Prendi questa e capirai tutto, almeno spero - gli disse porgendogli la piastrella, il ragazzo rimase sconvolto dalla frenesia del momento e dall'oggetto
- Su non perdiamo tempo non morde mica -concluse la ragazza mettendogli la porcellana in mano

Di colpo il mago rigirò gli occhi all'indietro tremando appena prima di finire catapultato indietro

- Ma che...che...
- Il futuro...o meglio un possibile futuro, il mio, sono qui per impedirlo o almeno provarci
- No...non è possibile e poi perché me
- Perché sei l'unico che può riuscirci abbiamo bisogno di loro, abbiamo bisogno del Rinoa



...Ora, presente



Uno squarcio si aprì al centro della hall, tutti i presenti si armarono pronti a combattere la nuova minaccia ma dal portale comparvero due figure una delle quali si accasciò subito dando di stomaco

- Non capisco come fai a reggere tutta quella birra e ad avere lo stomaco cosi debole?
- Fermi dove siete chi diav...Egil? - Alex si bloccò osservando l'amico mentre faticava a rialzarsi
- Si Swarzy sono io anche se non mi sento un granché - disse prima di riaccasciarsi
- Gliel'avevo detto di rimanere a stomaco vuoto prima dei salti - commentò la ragazza spostandosi la solita ciocca di capelli dal viso
- Chi sei? E cosa hai fatto ad Egil? - Ripeté la SeeD puntandogli contro la spada, nel frattempo quasi tutto il Garden si era riunito li pronto all'assalto
- Alexandra...proprio tu non mi riconosci? Eppure porto la tua firma stampata sulla schiena
- Come diavolo fai a conoscermi?
- Hai ragione non potresti mai arrivarci, anche perché adesso avrei dieci anni e sono da qualche parte su Ivalice
- Cosa intendi dire? - chiese Pip avvicinandosi al gruppo
- Sono Winifred Pendragon capitano dello Skywalker e vengo da dieci anni da adesso, ho bisogno di voi...

Un varco si aprì alle sue spalle da cui apparì un braccio pronto ad afferrarla ma si bloccò, come tutto intorno a lei, si spostò afferrando Pip e mettendoselo a scudo, il tempo tornò a scorrere e Leon si ritrovò ad afferrare il niente

- Mi ricordavo che eravate più ospitali soprattutto con chi vi chiedeva aiuto - gli disse all'orecchio
- Cosa vuoi da noi?
- quello che volete anche voi, la fine del Macellaio.
Spoiler
pensavate che rimanevo a fare la bella statuina eh?? E invece sono andato a prendere rinforzi dal futuro e da uno dei pg poco sopportati da tutti, la non più piccola Winnie.
Ps potete trovare la sua scheda nella nello schedario pg

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Re: Garden

Messaggio da Akainatsuki »

*** Poco prima dell'arrivo della nostra Streghetta preferita (?) e del suo Piastrellista ***

Concluso lo scontro contro il Nulla, Cat si era rintanata nel suo sgabuzzino personale a conteggiare il numero di scontri a cui aveva partecipato e da cui era uscita viva: la lista era piacevolmente bilanciata, se solo non avesse annotato come effettivamente, pur avendo preso parte a quelle battaglie, non fosse stata esattamente in prima linea.

Haerii aveva commentato qualcosa come meglio partecipare che vincere, ma sappi che non saresti resistita un giorno con la mia squadra... senza offesa, Empitsu. Diretta e concisa, ma aveva apprezzato la sincerità: sapeva bene di non essere proprio la quintessenza del soldato.

Ne aveva parlato con Lenne, privati dello Psicologo ufficiale bisognava arrangiarsi come si poteva, che aveva annuito alle sue non troppo felici considerazioni.

"Cosa sai fare bene, quindi?" le aveva chiesto, osservando la pila di rapporti che aveva compilato su tutto quello che era successo fino ad allora, tra cui svettava un foglietto imbrattato dei peggiori alcolici in circolazione.
8.00 - Colazione
9.00 - Infestazione di mostri
10.00 - Riunione in ufficio da Pip
11.00 - Fila per i panini della mensa
13.00 - Pranzo (nel caso si fosse riusciti a prendere un panino)
14.00 - Occupazione del Garden da parte di gente ostile
15.00 - Attacco del Nulla
17.00 - Pausa thé
18.00 - Pulizia del Garden
18.30 - Aperitivo
19.00 - Cena con avanzi
20.00 - Seconda infestazione di mostri
22.00 - Amaro per concludere la serata
23.00 - Festa nella stanza di Leon
Aveva letto con attenzione la lista che Leon le aveva infilato tutto orgoglioso sotto il naso, prima di sparire a braccetto di Alys oltre il corridoio: aveva preferito non commentare ma se torna Egil e vi scopre minimo ti piastrella al pavimento (solo una brutta sensazione mia, eh), concentrandosi nel correggere meticolosamente la 'Giornata tipo del Garden'.

In quello era brava. Aveva aggiunto qualcosa come una trentina di punti alla lista, effettivamente più verosimili. Non riusciva tuttavia bene a capire l'ultima voce Festa nella stanza di Leon: lo sguardo vacuo rivoltole da un Recks a caso, seduto al tavolo della Biblioteca a rileggere uno dei manuali 'Per persone semplici' lasciato da Calien, la fece desistere da qualsiasi domanda a riguardo.

Dopo aver trascorso la prima giornata senza combattimenti a gironzolare per il Garden e appioppare i suoi problemi esistenziali a chiunque potesse incrociare, Cat si infilò nuovamente nel suo sgabuzzino e accese distrattamente il computer, per poi buttarsi sul letto.

Un bip improvviso l'avvisò di una mail, perché uno sconosciuto varco dimensionale aveva riattivato, per qualche secondo, il wifi.
Hai 1 messaggio non letto nella tua posta elettronica
Immagine
Spoiler
Bene, con questo ultimo post, salutate Cat Empitsu con la manina, che torna a fare l'unica cosa che sa fare: prevedere le sfighe del Pianeta e dei suoi abitanti.

Il seguito lo trovate nella sezione "Fanfiction", ma sono cose abbastanza triviali, tra la Trilogia del Cornetto e Doctor Who, quindi a meno che non abbiate particolarmente tempo libero, proseguiamo con The New Trama :D

Seguiranno nuovi arrivi. Wait for it.
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Re: Garden

Messaggio da Pup :> »

grevier ha scritto:-Tu prova a colpirmi anche con solo una piastrella e giuro che futuro o no ti sparo - il mago so bloccò di colpo fermando il cast della magia
- Chi diavolo sei? E che ci fai qui?
- Prendi questa e capirai tutto, almeno spero - gli disse porgendogli la piastrella, il ragazzo rimase sconvolto dalla frenesia del momento e dall'oggetto
"Eh?" Guardai dubbioso quella piastrella dall'incredibile fattura.
Aveva un che di familiare, non fosse che le mie piastrelle duravano qualche istante, prima di sbriciolarsi. Quella piastrella invece sembrava molto ben solida. E aveva un piccolo kyactus disegnato su un angolino.
Guardai di nuovo la ragazza, quindi la piastrella, quindi la ragazza.
"Porco Yevon, non mi avevi detto di essere così rincoglionito da giovane. Sbrigati!"
La ragazza insistette tendendomi la piastrella.
Guardai di nuovo la piastrella.
"Su non perdiamo tempo. Non morde mica?" disse infine Winifred mettendomi in mano la bianca porcellana.

"Ciao Egil."
"Eh? Chi sei?"
"Madonna, ma veramente ero così rincoglionito?" una strana figura davanti a me si esibì in un disperato facepalm.
"Ok, quindi, se ho capito bene... Che voglio da me stesso?"
L'altro sorrise.
"Siamo col culo nella merda. Anzi, ci arriva fino al collo proprio! E ti eviterò le spiegazioni di Winifred... Quella ragazzina ha una fogna nella bocca." gli scappò una risata. "Il macellaio ha vinto. Su tutta la linea. In questo futuro siamo rimasti in pochi a combatterlo ancora... gli altri sono tutti morti, come puoi immaginare. Niente Garden, niente SeeD, niente di niente. Solo un'insulsa resistenza. Sì, tu e Win ne fate parte. In parole povere, te l'ho mandata indietro nel tempo così da evitare questa merda, con l'aiuto del Garden di Rinoa. Il momento in cui gli eventi prenderanno una piega definitiva è ancora lontano, succederanno tante cose nel frattempo, ma per allora dovrete arrivare preparati e in questo Win vi aiuterà. Per ora prenditi cura di lei e portala al Rinoa il prima possibile, ha un giocattolo che potrà esserti utile."
Lo guardai per un momento.
"Ma certo... Ho capito tutto perfettamente."
"Non hai capito un cxxxo, lo sapevo. Ma capirai, tranquillo. Intanto ti faccio un regalino dal futuro... Con questo il tuo occhio di magilite dovrebbe attivarsi. Ah, prima di salutarci... Quella piccola stronzetta ti deve una birra per una scommessa!"

"Ma che... che..."


Codec:
- Alys... Dovresti venire nella hall. C'è un ospite al Garden.
- E quindi? Occupatene tu, che io sto lavorando!
- Non hai capito... c'è un ospite per te.
- Non hai capito... Ti ho detto che sto lavorando.
- E tu non hai capito ancora più di me. È Egil.
- Hehehe... Lo uccido.

Ogni sensazione fisica era annullata.
Ogni stimolo esterno era sparito nel buio.
Il cuore pompava sangue con tutta la sua forza, il respiro era accelerato, le nocche erano bianche, strette attorno alla Gaea Spike.
"EGIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIL"
L'urlo rombò per tutto il Garden.
Lenne mi giurò di aver visto gli archeosauri nasundersi con la coda tra le gambe, dopo quell'urlo. Recks invece svenne all'istante.
Ma la persona che più di tutte sapeva di essere morto era una sola.
Egil.

Dal fondo del corridoio che portava nella hall c'era un po' di gente raggruppata attorno a due figure.
Tutto ciò che vidi fu un ciuffo di capelli verdi.
"FRATELLINO, È UNA GIOIA RIVEDERTI!"
Un brivido lungo la schiena del ragazzo attirò tutta la sua attenzione versi di me.
"Alys, non mi ucc..." Non terminò mai la frase.
Con un balzo saltai il gruppo di persone radunate attorno ai due ospiti e, senza degnare di uno sguardo la nuova arrivata, puntai immediatamente al mio amatissimo fratellino.
L'affondo del falcione penetrò attraverso il muro di ghiaccio che Egil aveva evocato, mandandolo completamente in frantumi.
"Dove pensi di nasconderti?" gli urlai.
Mi fu raccontato da Pip che diversi SeeD scapparono terrorizzati mentre Leon rassicurava gli altri che si trattava solo di una banalissima riconciliazione tra fratelli.
Vanish aveva nascosto il mago alla mia vista, ma l'odore della paura (e del vomito. Soprattutto del vomito.) arrivava distintamente al mio naso. Un mezzano dritto falciò l'aria vicino lo spazio dove il povero Egil doveva trovarsi, un filo rosso sulla lama della Gaea Spike me lo confermò.
"COME TI SEI PERMESSO DI LASCIARE AISHA E NATHAN A CASA DA SOLI?????" gli urlai, ogni parola intervallata da un affondo, o un fendente, o un mezzano. Ogni colpo prontamente parato da una lingua di terra che si allungava dal pavimento, evocata dalla magia Selcega.
"Non è come pensi, fatti spiegare..." provò a dire, evocando la magia morfeo.
Magia completamente inefficace, contro la rabbia. Come si permetteva di aver lasciato i MIEI BELLISSIMI FIGLI a casa da soli?
Con una rinnovata energia (mi fu raccontato che la gente aveva iniziato a scommettere su quanto tempo sarebbe passato prima che avessi ucciso Egil... ed iniziavano persino a curarmi con magie) ripartii all'attacco del giovane mago, che invano cercava di parlarmi mentre era costretto a spezzare ogni frase per poter evocare una magia.
"NathanEAishaSonoACasaConMammaEPapà!!!!" disse quando finalmente riuscì a trovare 2 secondi di fila in cui non doveva difendersi.
"Oh..." l'effetto del Berserk svanì quasi istantaneamente.
"Come sono felice di vederti!" dissi saltandogli al collo ed abbracciandolo. Con molta delusione da parte di tutti quelli che avevano scommesso.
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*Paine*
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Re: Garden

Messaggio da *Paine* »

Xander non le era mai piaciuto granché, aveva sempre avuto quella calamita attira disgrazie che non vedeva dai tempi di Matt, tutto però avrebbe voluto tranne che si tramutasse in un sasso privo di vita.
Paine sospirò, sfiorò il letto in cui dormiva profondamente Aura, in coma.
Aveva deciso di lasciarli vicini, infondo erano amici, nel caso in cui uno dei due si fosse risvegliato sapeva benissimo che avrebbe chiesto dell'altro.
Buttò l'occhio sul tesserino appeso al camice “Capo Medico” e le tornò in mente la discussione avuta poche ore prima con Pip.

Qualche ora prima

Paine: Ne ho visti molti di casi simili, non credo si risveglierà a breve, se si risveglierà.
Pip devi accettare l'idea e farti forza...

Il preside si scostò dal lettino e colpì con un pugno la parete fino a farsi sanguinare le nocche.

Pip: Non doveva finire così, non è giusto!

Vederli così la turbava, infondo conosceva sia Aura che Pip da una vita, aveva cominciato l'avventura da SeeD con loro due, vedere la sua collega di lavoro priva di coscienza e lo sciamano, che ormai considerava pari ad un fratello, le spezzava il cuore.
Si avvicinò a Pip poggiandogli la mano sulla spalla.

Pip: Continua a monitorarla, se rilevi dei cambiamenti, QUALSIASI cambiamento, vieni a riferirmelo immediatamente. Non posso accettare che se ne sia andata per sempre, non ancora, scusami Paine.

L'Angelo Nero annuì e l'accompagnò fuori dalla stanza riportandolo nell'area principale dell'infermeria dove gli avrebbe medicato la mano.
Capiva perfettamente come si stesse sentendo il Commander.

Paine: Prometto che sarai informato di ogni cosa.
Pip: Grazie Paine, piuttosto... Finché Aura non si riprende, l'infermeria è in mano tua, hai abbastanza esperienza, pure fin troppa, chi meglio di te potrebbe sostituirla.

La dottoressa lo guardò con aria di sfida sbuffando divertita.
Finì il bendaggio ed incrociò le braccia con finta indignazione.

Paine: L'avrei fatto comunque anche senza il tuo consenso!

A Pip scappò, per la prima volta dopo settimane, una smorfia che molto si avvicinava ad una risata divertita.

Attualmente

L'ufficio del capo medico era esattamente come se lo ricordava, pieno di cartacce e moduli da compilare lasciati lì a prendere la muffa visto che non esisteva più un corpo SeeD.
Al solo pensiero di come si erano ficcati in quella situazione di merda, maledì il Macellaio e tutta la sua stirpe per generazioni.
Non vedeva proprio l'ora di massacrarlo di botte.
Nel sentire in lontananza rumore di zoccoli al galoppo, effettivamente pure Gaudenzio meritava qualche bel pugno assestato bene, si trasformò in umano proprio sull'uscio ammiccando con solo un camice addosso.

Paine: E quello dove l'hai preso?
Gaudenzio: Dal tuo ufficio miss perspicacia, sicuramente non dalle cucine!

Sì, l'avrebbe ammazzato prima o poi, o almeno avrebbe trovato il modo di poterlo fare.
Si passò la mano tra i capelli sospirando sconsolata per poi tornare a guardarlo.

Paine: Dai su, smettila di fare il coglione e toglitelo.
Gaudenzio: Non posso, sono nudo... Ero venuto per giocare alla dottoressa ed il paziente.

La velocità con cui Paine sguainò l'Enja fu direttamente proporzionale a quella di Gaudenzio nel teletrasportarsi alle sue spalle.
Ora capiva perchè venivano definiti “compagni della vita” degli Angeli Neri.

Gaudenzio: Dai non fare la violenta, sotto ho il perizoma! Piuttosto ero corsa a dirti che l'ubriacone dai capelli verdi è tornato sputato fuori da un portale spazio dimensionale assieme ad una ragazza che dice di chiamarsi Winifred.
Paine: La strega?
Gaudenzio: La strega.

L'Angelo Nero rimase in silenzio per qualche attimo.
Winifred era una marmocchia di 10 anni, possibile che il Garden durante il salto temporale si fosse catapultato in un pianeta dal tempo accelerato e che fossero stati via per almeno 10 anni?
Poco probabile, fatto stava che tutto ciò puzzava enormemente di guaio.

Paine: Ah...
Gaudenzio: B.

Stavolta il pugno lo prese dritto in faccia catapultandolo al di là del corridoio.
Si sistemò il camice e decise che ora di capirci qualcosa in più.
Si diresse quindi verso il posto più frequentato dai più e dai meno, il luogo dove tutto poteva essere svelato da qualche comare intenta a non farsi i fattacci suoi mai nella vita, la mensa.
La speranza di trovarci Elza era altissima, non era ancora riuscita a parlarci decentemente dopo la missione e tutto ciò non le stava piacendo.
Quando passò davanti al pony ancora stordito ed accasciato su di una pianta, notò delle belle chiappe albine al vento.
Aveva ragione, le mutande non le portava.
Spoiler
Un post un po' scarno che di trama non dice un cazz o, ma fatto solo per farvi sapere che cercherò di mancare il meno possibile. Pip non ti ho contattato per la "promozione" temporanea, ma ai fini del Garden non ci cambia niente quindi ciaone.
:*
La sfera è perfettamente isometrica! cit.

"Attenti alla Vecchi Zia *Paine*, se fate gli utenti cattivi potrebbe trucidarvi! :twisted: "

Immagine
Scheda Paine

Oh, oh piccola Paine
Oh, oh piccola Paine
Piccola Paine stanotte hai picchiato
Tutti i nemici che ti hanno sfidato
Tutti i pazienti dell'infermeria
Che tempo e pazienza ti portano via...


[spoiler]
Le perle di zell987 ha scritto:
1: pota.... la fatina malvagia non credo sia mai esistita.... e se è esistita sta pur certa che o l'hanno uccisa o è morta per conto suo;

2: Io non ho una manica, ho un mazzo pieno di assi.

3: Tizio gay: Ma si, dai, bisogna essere aperti...

Zell (non conscio dell'orientamento sessuale del tizio): SI MA NON DA DIETRO!

4: il dialetto è l'arma che dio ha dato alle popolazioni locali per insultare i nemici con stile ed eleganza

5: dio non mi ha donato quella marcia in più, perchè, in quanto uomo, mi ha donato il pomello del cambio :-O

6: Parlando di problemi sentimentali della sottoscritta: Prova a vendergli un aspirapolvere, secondo me fai un affare! Te lo vendo a 10! No, lo voglio comprare a 15! 20! 30! Venduto!
Beh, però devo ammettere che forse 30 euro con un aspirapolvere rotto non glieli prendi
Lì ti ha fregato! :sisi: (una delle mie preferite! xD)

[/spoiler]
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pad93
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Re: Garden

Messaggio da pad93 »

Moceton si svegliò.
Era passato tanto tempo dall'ultima volta che aveva avuto il piacere di dormire nella sua stanza.
Con riluttanza lasciò il materasso imbottito di paglia di cui tanto aveva sentito la mancanza.
Un pensiero andò alla dura vita nel monastero e ai lussi a cui si stava abituando nel Garden.
Stava perdendo tempo; era meglio che andasse ad allenarsi.
Si mosse senza fare rumore.
Quando avevano ospitato il villaggio di Daraen era finito in camera con Cain; l'ultima cosa che voleva fare era svegliarlo e discuterci di prima mattina.
Andò allo Zoolab e si mise a ripetere le posizioni di attacco e difesa meccanicamente.
Ad ogni movimento sentiva le costole protestare, ma il dolore era sopportabile.
Finì di allenarsi e si ritrovò a vagare nell'atrio in direzione della biblioteca.
Tutto attorno c'era un'atmosfera surreale.
Non sembrava nemmeno che pochi giorni prima avessero dovuto affrontare un divinità.
Sorrise.
Non era la prima volta né sarebbe stata l'ultima.
Il Garden sopravviveva anche grazie alla sua capacità di accettare eventi assurdi e andare avanti come se nulla fosse.
O quasi: l'assenza di Aura e Xander talvolta era opprimente.
Il bangaa decise di immergersi nel lavoro di bibliotecario per distrarsi dai suoi pensieri.
Era stato assegnato a quel ruolo prima di dell'esplosione del Garden supremo e non aveva ancora avuto il tempo di mettere a posto la collezione del garden.
Si avvicinò alla scrivania e accese il terminale.
Scelte di partire dalle consegne in arretrato. Mandò a stampare il file.
Sbadigliò.
La stampante iniziò pigramente il suo compito e né approfittò per rimettere a posto alcuni volumi sugli scaffali.
Al suo ritornò trovò un faldone di 162 pagine di libri arretrati.
Bestemmiò interiormente.
Avrebbe dovuto passare la mattinata a rintracciare i proprietari e convincerli, con ogni mezzo necessario, a farsi restituire i libri.
Guardò i primi due nomi sulla lista.
-Blutmiles Cain
-Byrne Pain.
Sospirò.
Sarebbe stata una mattinata molto lunga.


***


La prima tappa di quella mattina sarebbe stata l'infermieria.
Moceton:"Ciao Paine, spero di non disturbare. Stavo rintracciando i prestiti scaduti e risulta che dovresti restituire diversi volumi di Berserk".
L'infermiera guardò perplessa il bibliotecario.
Paine:"Davvero? Mi pareva di aver incaricato Gaudenzio di restituirli. Giuro che se mi capita a tiro quel pony lo stendo. Tornando a noi, sono nella mia stanza, nella libreria vicino all'entrata. Potresti andare a prenderli tu? Io qui ho troppo da fare".
Moceton:"Se a te non crea problemi, io non ne me ne faccio".
Paine:"Vai pure. E scusa il disturbo".
Moceton:"Figurati".
Il bangaa arrivò davanti alla stanza di Paine.
Bussò e disse gentilmente al pony di essere venuto a riprendere i libri che Paine aveva preso in prestito.
Il pony lo guardò ridendo e chiuse la porta.
La seconda volta chiese con decisione a Gaudenzio di restituire i takobon o quantomeno di farlo entrare.
Ottenne un "No" secco.
Il bangaa iniziava ad essere scocciato.
La terza volta sfondò la porta della stanza di Paine con un calcio.
Evitò per un istante che uno zoccolo lo colpisse allo sterno e si lanciò nella stanza.
Gaudenzio:"Quel manga ormai è mio per scandeza del prestito e mancata sollecitazione alla riconsegna!"
Moceton:"Mai! In quanto messo della biblioteca e con l'autorità conferitami dal preside Phoenix io ti nego il rinnovo del prestito!
Gaudenzio:"Maledetto!"
Il bangaa afferrò i manga, evitando la furia del pony imbizzarrito.
Con un ultimo balzo si lanciò fuori dalla stanza di Paine.
Aveva vinto: Berserk poteva finalmente tornare al posto che gli spettava nella biblioteca.
L'unico inconveniente sarebbe stato spiegare a Paine perché la porta di camera sua era sfondata.


***


Mentre era in fila nella speranza di assaporare un panino della mensa si trovò ad ascoltare le conversazioni dei cadetti presenti.
A detta loro a breve ci sarebbe stato un enorme concerto per congedarci definitivamente da Pulse.
Sentì che era tornato Egil, con la sua sapienza da trappista, in compagnia di una ragazza dai capelli rossi e che si era perso una fantastica rissa tra gli Snow.
Moceton, tra sé e sè: "Peccato per la rissa, ma almeno la birra tornerà a scorrere".
Con la coda dell'occhio vide arrivare in attesa anche Cain.
Moceton:"Ciao Cain, dovresti restituire questi libri in biblioteca".
E gli allungò un foglio dove erano elencati diversi titoli.
Cain fissò il pezzo di carta e tornò a squadrare il bangaa.
Cain:"Li restituirò quando li avrò finiti".
Moceton:"No, li devi restituire ora: il prestito è scaduto e se li vuoi ancora basta che tu li restituisca e li prenda di nuovo in prestito."
Cain:"E' stupido ed è una perdita di tempo".
Moceton:"E' il sistema della biblioteca. Per cortesia, potresti restituirli?".
Cain:"No."
Fissò il cadetto, nonché suo compagno di stanza.
Sentì un forte desiderio di far incontrare le sue nocche e la faccia del rosso.
Trattenne il desiderio di ricorrere alle mani.
Cain:"Smettila di fissarmi, Lucertola."
Non si trattenne più.
Si formò un cerchio intorno ai due cadetti e nuove scommesse vennero fatte in mensa.
Ultima modifica di pad93 il 04 giu 2017, 17:48, modificato 2 volte in totale.
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Re: Garden

Messaggio da Pup :> »

Spoiler
Un post assolutamente inutile. Giusto un po' di interazione tra pg... non molto sensata dato che Alys sta per lasciare il Garden, ma mi andava di postarla, quindi beccatevela! :asd: Oppure saltate il post e GG, nessuno lo saprà mai.
"Quindi hai deciso? Non c'è modo di farti cambiare idea?" da dietro la scrivania, Pip mi rivolse uno sguardo rassegnato. Sapeva che avevo già deciso.
"Sì. Lascio il Rinoa."
Il preside si alzò, poi mi tese la mano.
Mi scappò un sorriso. "Vedi che non vado da nessuna parte ancora! Almeno finché Egil e Sky non finiscono con le riparazioni e potremo andarcene da Pulse... sperando che non ci voglia troppo."
"Già... comunque qui sei sempre la benvenuta, potrai tornare tutte le volte che vuoi."
"Ti ringrazio, Pip."


"AAAAAH! Non mi rompere tu, è solo un graffietto del cxxxo. E poi sta lucertola picchia come una ragazza."
Cain, come suo solito, ci era andato delicatissimo.
"Vedi che "sta lucertola" te le ha suonate..." dissi al cadetto trattenendo una risata, mentre tutto imbronciato e bofonchiando insulti si ritirava dalla mensa con un occhio nero e con tutta probabilità qualche costola fratturata.
"Grazie Alys, non dovevi..." disse Moceton mentre con qualche magia energia gli chiudevo le ferite più superficiali. In mano stringeva la sua preziosa ricompensa: un paio dei libri che Cain gli doveva.
"Figurati. Ora però è meglio che vai in infermeria a farti vedere da Paine. Che se Aura dovesse venire a sapere che dopo aver fatto a botte non siete andati a farvi medicare e poi fatto pace con una stretta di mano, si arrabbierà a morte!"
Moceton sorrise immaginandosi la giovane Commander far loro una ramanzina su quanto fosse stato irresponsabile iniziare una rissa nella mensa del Garden. Poi si rabbuiò per un istante.
"Dici che lei e Xander torneranno?"
"Non lo so... lo spero proprio. Come direbbe Egil, brindiamo alla loro guarigione e al loro rientro in servizio... ti va? Birra riserva speciale del fratellino, offre la casa!" dissi porgendogli un bicchiere con l'occhiolino.
Il baanga non se lo fece ripetere due volte. "Vedi che anche tu sei sulla lista dei debitori. Un... libro di ricette scritto da un tale I. S.?" aggiunse infine.


"Ma è incredibile! Non immaginavo si potessero usare anche così..."
"Guarda, ti faccio vedere una cosa..."
"FANTASTICO! Con questo potremmo andare fino al 12... ma che dico, al 13% più veloci!"
"Ehm... scusate il disturbo..." dissi bussando più o meno timidamente alla porta della sala cristalli del Garden.
Egil e Sky stavano lavorando di buona lena sui cristalli per rimettere in sesto la principale forza motrice, nonché inesauribile fonte di energia, del Garden.
Egil si interruppe un secondo, giusto per appurarsi che sta volta non avrei voluto ucciderlo. Quando i miei intenti furono sufficientemente chiari (non che il vassoio con 2 birre, una teiera, una bottiglietta d'acqua fresca dei salatini e qualcuno dei famosissimi muffin di Filippo potesse provocare fraintendimenti) mi invitò calorosamente a entrare.
Porsi la birra ad Egil, mentre invitai Sky a prendere quello che più le aggradasse. La ragazza prese la teiera ringraziando e si versò una tazza del dolce liquido scuro.
Dopo il primo sorso afferrò anche un muffin ed iniziò a mangiarlo lentamente.
Io invece presi l'altra birra e, dopo un brindisi col fratello, ne bevvi un sorso. Lui invece si era già scolato la sua.
Quella fogna...
"Quindi Sky... come procedono le riparazioni?"
Haerii Lann Sky mi rivolse un sorriso, poi rispose "Bene, dovremmo finire entro qualche giorno. Poi ci vorrà il tempo di accumulare l'energia per il salto. Egil mi stava spiegando la vostra tecnologia... non è molto diversa da quella presente ad Haerii, tanto tempo fa. Per alcuni aspetti è un po' inferiore"
Egil la interruppe "E grazie alle conoscenze di Sky stiamo facendo un bel po' di miglioramenti al sistema di scambio!" disse tornando a scolarsi la birra. "Ma non l'aveva finita? Questa da dove l'ha cacciata?"
La ragazza gli sorrise, quindi riprese a parlare. "per altri aspetti invece... La tecnologia del salto dimensionale, per esempio, è concepita in modo molto diverso da quello della nostra civiltà. E noi non ci saremmo mai sognati di fare viaggi attraverso il multiverso. È davvero interessante ed Egil sembra sapere il fatto suo."
"Ti manca Haerii?" le chiesi istintivamente.
"In un certo senso..."
Vedendo che non aggiungeva altro, preferii non insistere sull'argomento.
Dopo qualche altra parola scambiata, mi congedai da loro riprendendomi il vassoio (ormai vuoto) e augurando loro buon lavoro.


Codec:
Vediamoci in giardino.

La brezza calda di Pulse avvolgeva tutto il mio corpo trasportando con sé un dolce odore di pollini.
Il tramonto sulla piana di Archylte era colorato di un pallido rosa e donava un carattere più lieve a tutto ciò che mi circondava.
Mi sedetti su una panchina, vicino dei cespugli pieni di foglie, in attesa.
"Quindi è vero? Te ne vuoi andare?" la voce mi colse alle spalle.
"Sì." dissi alzandomi e girandomi.
Leon mi guardò.
Non con tristezza, né con amarezza. Aveva soltanto chiesto un'informazione.
"Sai meglio di me che non ha senso questa storia... E poi vorresti mai trovarti altri due figli a carico?" dissi con tono di presa in giro.
"Altri?" Leon sottolineò la parola con fare interrogativo.
"Non dimenticare cosa ho fatto per il Rinoa prima di lasciare il Supremo. Giusto in tempo, aggiungerei." Tornai a sedermi. "La raccolta di informazioni è sempre stata il mio forte."
Leon non parve sorpreso. Si sedette di fianco a me.
"Comunque... niente ci vieta di divertirci finché non ce ne andiamo da Pulse."
"Esatto." dissi abbandonandomi ad un suo bacio.
Bloccato

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