Garden

Un Gioco di Ruolo Narrativo a più mani, tra SeeD e Cadetti, Garden ed Accademia, Tornei, Missioni, Sagre, e molto altro: questo è il Garden Club! Leggi i topic "Bacheca" e "Spiegazione Topic" prima di postare

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Pip :>
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Garden

Messaggio da Pip :> »

Tanto tempo era passato.
Un giorno un cadetto entrò a far parte del Garden di Rinoa, senza amici, senza famiglia, senza identità.
Il cadetto si fece amici, si fece una famiglia, conobbe sé stesso.
Divenne SeeD.
Divenne SeeD Commander.
Divenne Preside.
Divenne un fuggitivo, insieme ai suoi amici, alla sua famiglia, ai suoi ideali.

Tanto tempo era passato.
Gli eventi erano offuscati.
La memoria avvolta nell'oscurità.
Un Macellaio...?

Il computer si accese emettendo un breve suono.
Era solo la newsletter quotidiana dell'Ordine dei Garden.
"I SeeD sventano un'altra minaccia e salvano il villaggio di Besaid dall'attacco di Budini d'Acqua impazziti".
Sotto al pomposo titolo, una decina di SeeD del Garden di Galbadia, il fiore all'occhiello dell'Ordine dei Garden, sembravano guardare con fierezza e tono di sfida il lettore.
Non c'era alcuna traccia di timore, paura e stanchezza nei loro volti.
Un altro gioco da ragazzi.

Tanto tempo era passato, ma tutto il tempo sembrava essere passato uguale.
L'Ordine dei Garden che esiste da quando Pip ne ha memoria.
Il Garden di Galbadia che da qualche tempo macina riconoscimenti e trofei.
Il Garden di Rinoa... Il Garden di Rinoa che...
Anche se mi pare che qualcuno... Ma no. ... ...Macellaio?

Il Garden di Rinoa.
Il Garden indipendente.
Il Garden che fa parte dell'Ordine dei SeeD ed è gestito da un SeeD Commander.
Il Garden Supremo e il Comando Commander che, vigilando a vicenda sulle proprie attività, garantiscono la pace nel Multiverso.

Tutto uguale. Tutto a posto.

Ho bisogno di un caffè e di un cornetto.

***

XXX: Buongiorno Preside!
yyy: Buongiorno Preside.
zzz: Buongiorno Preside Phoenix!

Pip rivolse un cenno di saluto ai giovanissimi cadetti che si stavano dirigendo a lezione di invocazione dalla Professoressa Quistis, nuovo acquisto di qualità del Garden di Rinoa per l'insegnamento ai cadetti.
Una squadra di SeeD si stava dirigendo verso gli hangar, dove a bordo di un Jumper avrebbero raggiunto il luogo della propria missione.
Era una giornata di sole splendida.
Arrivato in mensa, Pip si diresse verso il bancone. Caffè, cornetto e, seduto, osservò compiaciuto cadetti, SeeD ed altri addetti del Garden entrare e uscire, fermarsi a chiacchierare, scambiare battute, in un clima concitato.
Pip aveva compiuto da poco 30 anni.
Erano passati 14 anni da quando, per la prima volta, aveva messo piede nel Garden.
Un cadetto senza amici, senza famiglia, senza identità.
Qualcuno gli si avvicinò interrompendo i suoi pensieri.

???: Allora? E' tutto pronto per la partenza per Luka?
Pip: Tutto pronto. Faremo il salto a breve.

La Prima Fiera Annuale dei Garden del Multiverso stava per iniziare.
Leonheart88
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Re: Garden

Messaggio da Leonheart88 »

"Tutto pronto. Faremo il salto a breve."

Leon si stiracchiò, la prima fiera dei Garden del Multiverso era un evento che non voleva perdersi per nulla al mondo.

"Ma come mai di punto in bianco hanno deciso di metterci in mostra?" Chiese il Commander spostandosi il ciuffo di capelli, ora con le prime poco individuabili note di bianco a fare capolino
"Beh perchè i Garden rappresentano da sempre il miglior sistema di protezione per quanto riguarda i vari pianeti, e probabilmente avranno deciso che condividere le conoscenze tra tutte le strutture non può essere che una cosa positiva, e inoltre l'aprirci verso l'esterno, diminuendo la distanza che ci separa del resto della popolazione, aiuterà a..."
"Si ok, ma quanto lo facciamo pagare il biglietto?"
"..il biglietto?"
"Beh per vedere ME, dovranno pure pagare no?"
"Dici te e i tuoi capelli bianchi? E le tue rughe?"
"Pip non sei simpatico"
"Ma la magliettina della salute l'hai messa? Non vorrei che facessi come la settimana scorsa, che ti sei bloccato all'improvviso contro quell'Archeosarus al centro d'addestramento"
"........."
"No perchè l'olio canforato per sbloccarti ancora non fa parte del nostro kit di sopravvivenza, ma posso chiedere alle risorse umane se ancora non vuoi andare in pensione"
"HO CAPITO. Nessun biglietto per venirmi a vedere"

.......

"Coordinate di Luka inserite"
"Cristalli pronti per il salto"
"Accensione!"
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Pup :>
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Re: Garden

Messaggio da Pup :> »

"Sì, ho capito, Pip, preparo i motori."
Destinazione: Luka.
Una destinazione che aveva un che di nostalgico per Egil, che ricordava come se fosse ieri la prima missione del Garden a cui aveva partecipato, proprio su Spira. Da allora erano state poche le visite su quel pianeta, ma il SeeD sapeva per certo una cosa: avrebbe fatto tappa al "chocobo barcollante", la migliore birreria di Luka. E si sarebbe portato Matt, Leon e Raiden. Forse.
Winifred invece... l'avrebbe preceduto, con tutta probabilità.

"Qui tutto pronto per il salto. Dammi l'ok e andiamo."

Alla conferma del preside, l'enorme corpo di metallo ed anime sparì dal pianeta... (tra l'altro dov'erano? Strano, non ricordarlo!) e apparse nel mare di Spira, appena fuori il porto di Luka, in una zona destinata ai salti dei Garden, coordinati dall'ordine e ben lontani dalle rotte navali.
Le telecamere di sicurezza davano ampia visuale del mare circostante, una nave si era fermata per ammirare il teletrasporto del Garden, fenomeno non eccezionalmente raro ma degno di un'occhiata curiosa, e dei gabbiani volavano vicini.

La superficie mare si era appena increspata all'apparizione di quell'enorme struttura a pochi centimetri dalle sue acque piatte (un ghigno percorse il volto del mago: la tecnologia di stabilizzazione del salto funzionava una bellezza... ora doveva solo venderne il brevetto all'ordine dei Garden!).

In breve l'odore di salsedine riempì le grandi sale della struttura fin nella sala cristalli, dove una curiosa Edith stava ficcanasando in giro.

"E tu che ci fai qui?"
"Inseguivo un pollo."
"Eh? Un pollo?" "Beh, comunque siamo arrivati a Luka, tra poco attracchiamo."
"Che bello, non l'ho mai vista... Tu Egil ci sei già stato?"
"Sì, una volta o due, di passaggio." Su due piedi, Egil nemmeno ricordava l'ultima volta che c'ero stato.
"Allora mi farai da guida!"
"Ma no, mica la conosco così bene? Al massimo ti posso portare in un locale di spogliarellisti o a bere birra..." disse il mago sorridendo.
"Ma è perfetto! Direi che abbiamo un appuntamento, stasera. ;D" disse Edith prima di sparire.
Egil rimase qualche secondo a fissare la porta aperta della sala cristalli, pensando che prima o poi ci avrebbe dovuto mettere una serratura.
"A sto punto tanto vale andare a chiamare gli altri... sperando che Pip ci dia la serata libera."
grevier
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Re: Garden

Messaggio da grevier »

< ... ed infine mi ritrovo sempre quella piazza con quel Chocobo che mi fissa, cosa pensi che possa significare? sono giorni che continuo a sognarmi sempre questo >
< Recks ne abbiamo già parlato...

Codec:
ATTENZIONE STIAMO PER SALTARE IN DIREZIONE LUKA, SI PREGA A TUTTI DI PRESTARE ATTENZIONE A POSSIBILI SBALZI, GRAZIE


... e direi che la nostra seduta si conclude qui>
< Ma non mi hai finito di dire quello che stavi dicendo, aiutami >
Recks sfoggiò la sua faccia da Bamby e Xander doveva ammettere che era anche molto bravo a farla
< Va bene ... Recks già abbiamo appurato che la tua paura per i pennuti viene da un trauma infantile, infatti ti ho già firmato e presentato l'esenzione dai trasporti Chocobo, ma non puoi ridurti in questo stato ogni volta che il venerdì ci sono i polletti arrosto in mensa, diavolo sei un SeeD devi affrontare le tue paure e si, io sono qui per darti una mano a farlo ma la cosa deve iniziare da te, siamo arrivati al Festival prova a girare un po' e a divertirti di sicuro ti aiuterà ok? >
< Oo...ok ci proverò, ci vediamo la prossima seduta ok? >
Disse il ragazzo alzandosi timidamente dal divanetto
< Si Recks sono sempre qui, la mia porta è sempre aperta >
Concluse Xander accompagnando il suo paziente alla porta, un ultimo saluto e la porta automatica si richiuse dietro di lui, un rumore metallico seguì subito dopo bloccando la porta, Xander si lasciò cadere sulla sua poltrona, per oggi le sedute erano finite, aprì il cassetto più basso della sua scrivania e tirò fuori un bicchiere e una bottiglia di Rum Rub Dragon, e ne versò un dito come faceva da un po' di tempo, sorseggiò il bicchiere mentre ammirava come solito lo spettacolo del salto dimensionale fuori dalla sua finestra, lo aveva visto un'infinità di volte ma ogni volta lo rapiva a risvegliarlo fu nuovamente il braccio sinistro che gli si era addormentato nuovamente
- Dovrò farmelo controllare un di questi giorni - pensò mentre finiva di bere
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Pup :>
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Re: Garden

Messaggio da Pup :> »

"Egil, ma non è troppo presto per andare a bere?" Raiden chiudeva la fila lamentandosi ad ogni passo di essere stato trascinato da quel malsano gruppo.
"BIRRAAAA" esplose Matt, come se avesse appena sparato un megaflare. La folla si aprì, circondandoci di sguardi sospetti, per poi richiudersi rapidamente come l'acqua che scorre.
"Ma sono passate le 10, Raide, smettila di lamentarti!" rispose Egil, a capo della fila.
Le stradine di Luka erano affollate.
Molto affollate.
Troppo affollate.
Un déjà-vù affollò la testa del mago: era nelle strade di Luka per il famoso Luka comics, il festival della comicità di Spira che stranamente attirava una platea numerosissima. Inspiegabile, considerando che lo sketch più divertente della passata edizione era stato uno shoopuf che limonava con un malboro e poi vomitava sulla folla. Ma quelli erano ricordi di un'altra vita.
"Sì, ma sono le 10 DI MATTINA!" controbattè Raiden.
"Di' a Pip che la prossima volta ci dà la serata libera, allora!" rispose il mago con tono seccato. "Scordatelo" disse scimmiottando la voce del preside "Montiamo alle 11 e rimaniamo finché non ce ne andiamo." .
"Quindi abbiamo un'ora per andare, bere, ubriacarci, farci passare la sbornia e montare a lavoro?" le osservazioni di Leon erano sempre le più acute.
"Mi sembra un ottimo piano." Edith, a metà della fila sembrava aspettare solo il momento di bere.

La folla di Luka si apriva e chiudeva attorno al sobrio (ma ancora per poco) gruppo mentre alternavano strade più larghe a viuzze strette, tutto per raggiungere il famoso chocobo barcollante, che ormai distava giusto un paio di incroci dalla loro destinazione.

"Dai ragazzi, attraversiamo piazza Jecht e siamo arrivati!" disse il mago, pregustando già il sapore della birra ambrata vincitrice degli ultimi 3 premi Strega, indetti ogni anno da Galbadia per premiare le 5 birre più buone del multiverso.
I sogni di Egil (e del resto del gruppo) vennero infranti da un urlo che paralizzò loro e tutta la folla di piazza Jecht.
"Ci risiamo!"
Subito dopo l'urlo, la folla fu squarciata da un Gemini, un'armatura gigante sbucata dal nulla che (indovinate un po'?) si diresse proprio contro il gruppetto di SeeD.
Sorvolando su blasfemie e profanità che affollarono le teste di SeeD e cadetti, tutti furono pronti ad estrarre le proprie armi, interrotti solo da una strana musica accompagnata da una voce al megafono che esordì "Signore e signori tutti, benvenuti all'arena Zoolab della prima fiera annuale dei Garden del multiverso!"
Un applauso proruppe dalla folla che formò pian piano un largo cerchio (delimitato da strisce disegnate a terra col gessetto, grande abbastanza da permettere un combattimento) attorno al gruppo di SeeD e l'armatura animata, ferma in attesa di ordini.
Si fece largo tra la folla un piccolo ometto, spuntando nel cerchio alle spalle del colosso metallico con un microfono in mano.
"Fate un nuovo applauso ai nostri ospiti SeeD, che ci daranno una dimostrazione di combattimento!" disse avanzando attraverso l'arena improvvisata verso il gruppo di combattenti.
"Carissimi" disse Egil al resto del gruppo "io ho un appuntamento con la birra. Questa faccenda la lascio nelle vostre affidabilissime mani. Vanish!" e così il mago letteralmente sparì, per girare i tacchi ed avanzare tra la folla in direzione della sua deliziosa birra.
Seguito dagli sguardi di odio dei suoi commilitoni.
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CrisAntoine
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Re: Garden

Messaggio da CrisAntoine »


La musica alta la accompagnava uscendo dalla doccia.

La tovaglia, scivolando lungo i fianchi formosi, lungo il suo corpo ancora giovane, finì sul pavimento del bagno, mentre lo specchio ammiccava alla sua figura nuda.
Asciugò i lunghi capelli, tornati ora biondi. Qualche goccia di profumo, una linea di matita, un po’ di mascara e un ombra di rossetto sarebbero stati sufficienti: l’annuncio che sarebbero arrivati presto a Luka stava ancora riecheggiando tra i corridoi e Rina, entusiasta all’idea di trascorrere qualche giorno nella soleggiata metropoli di Spira, non aveva perso un minuto prima di preparare il suo outfit estivo. Un bikini, un pareo e un trucco leggero sarebbero stati sufficienti; a completare il look, occhiali scuri a mosca, un cappello di paglia a falde larghe e i suoi fidati sandali alti.
Un salto dimensionale e finalmente eccoli. Il sole accolse il Garden e, fin da quell’altitudine era possibile sentire la musica e il vociare della folla.
I mesi precedenti erano stati duri per Rina, chiusa nel Garden a cercare di rallegrare gli animi di tutti durante… neanche riusciva più a ricordarlo. Le difficoltà di quei mesi avevano completamente rimosso ogni ricordo dalla sua mente “o forse sarà l’età…”. Rimaneva solo una sensazione di amarezza, ma ora era finita. Avevano superato anche questa avversità ed era finalmente arrivato il momento di rilassarsi. Su Moogle moderna, infatti, aveva letto della Fiera Mondiale dei Garden: l’articolo la descriveva come un’enorme festival per ringraziare i SeeD dei loro sforzi per tenere il multiverso sicuro e, al contempo, una dimostrazione del potere e dell’influenza che i Garden hanno sui governi del multiverso. Ma, considerando quanto poco interessasse la politica alla nostra bionda, per Rina era una buona occasione per divertirsi e mettersi in mostra. Era pronta a ballare per le strade, a ridere con i suoi amici e perfino a combattere. Dopotutto, le sue armi erano rimaste in camera tutto questo tempo, a prendere polvere, e le sarebbe servita una bella sgranchita.

Il ruggito della folla attirò l’attenzione di Rina, che vagava per le strade di Luka da sola. L’intero Garden si era già svuotato quando uscì dalla camera. Perfino Filippo aveva lasciato la sua postazione per allestire uno stand di muffin alla fiera e raccogliere fondi per la macchina dei popcorn. Oltre le teste, un’armatura gigante.
Rina si fece spazio tra la folla, urtando involontariamente decine di persone, e individuò al centro della folla l’armatura e i suoi compagni, visibilmente irritati da qualcosa.
– CICCIIIIINIIIII <3 – urlò la dea, agitando le braccia per attirare l’attenzione di Edith e gli altri.
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Scheda PG Rina
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Lenne Silveross
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Re: Garden

Messaggio da Lenne Silveross »

«Se vuoi, De Vultures, ti faccio la tessera di spettatrice onoraria.» esordisce Lenne senza nemmeno alzare lo sguardo dal libro, quando ne sente i passi fuori dall'ufficio per la quindicesima volta negli ultimi tre giorni - neppure la prospettiva dell'arrivo a Luka in occasione della fiera sembra aver avuto la meglio sulle sue speranze di trovare qualcuno nello Zoolab cui sottoporre un contratto.
La sua testa fa capolino sull'uscio, i capelli che oscillano pigri e un'espressione curiosa in viso. «C'è qualche vantaggio particolare?»
Lenne gira pagina. «No.»
Ne percepisce la leggera delusione ma non la sente allontanarsi. Al contrario, entra nella stanza e aspetta finché non si decide a chiudere il romanzo e guardarla.
«Il distributore ha finito gli snack.»
Lenne alza un sopracciglio. «Mi domando perché.»
«Non dovreste, che ne so, rimpinguare le scorte?»
«A nessuno sono mai piaciuti quegli snack, dubito che Philip abbia intenzione di stanziare ancora fondi a riguardo.»
Segue un lungo silenzio, poi Abi scrolla le spalle. «Be', a me piacciono.»
«Ho visto. Rimane comunque un problema che devi far presente a lui, non a me. Oppure», aggiunge prima che possa ribattere, «potresti approfittare della fiera per trovare un’alternativa.»
«Ho già l’agenda piena. Sai quant’è stancante lavorare durante eventi di questa portata?»
Per un attimo, Lenne è tentata di chiederle cosa intenda di preciso con lavorare ma, alla prospettiva di sentirsi spiegare tutti i possibili tassi di incidenti più o meno letali e relativi benefici, tace. Riprende il suo romanzo. Abi la interrompe. Di nuovo.
«Potresti accompagnarmi. Mi farebbe comodo una guardia del corpo per, sai...» No, Lenne non sapeva. E nemmeno voleva. «Insomma, non proprio tutti prendono bene la proposta di un'assicurazione sulla vita.»
«Chi l'avrebbe mai detto.»
«Ehi, dammi un po' di credito.» ribatte indignata; l'occhiata che le viene rivolta è di tutt'altro parere.
«Comunque la risposta è no, De Vultures.»
Abi sorride, una smorfia che a Lenne non piace per niente. «Contrattiamo?»
-------------------------
«È un disastro. Un completo disastro!»
Appoggiata a un palo con le braccia incrociate, Lenne sta aspettando che Abi finisca di mercanteggiare con un venditore ambulante, non volendo davvero sapere se stia acquistando qualcosa o assicurandosi la sua anima, quando l’acuto di Rina la distrae. Gira appena la testa per scorgere la dea stringere convulsamente lo smartphone, come se ne andasse della sua stessa vita.
«Mh?» mugugna Leon, intento a mangiare una delle tante specialità di Luka. «Non c’è campo?»
«Cos… no! Instamoogle! I like! Sono spariti!»
«… eh?» le fa eco Edith e Rina non perde tempo a correrle addosso per ficcarle il cellulare sotto il naso.
«Guarda!» dice, agitando lo schermo a un soffio dalla sua faccia, tanto che Lenne dubita stia davvero vedendo qualcosa. «La mia foto piace a Recks e altri
«La tua foto piace a Recks?» ripete Edith, spaesata, aggrappandosi all’unico brandello comprensibile di conversazione.
«Sì, è sempre tra i primi like, ogni tanto lascia anche commenti simpatici.» Rina si interrompe per un attimo, accigliata dalle sue stesse parole; fissa lo smartphone. «È chiaramente terrorismo psicologico.»
«Chiaramente.»
«Ma chissenefrega di Recks – cioè, non sempre, solo in questo momento! Sono spariti i like!»
Edith sembra ancora in alto mare e Lenne non nega di comprenderla. «Non puoi… rimetterli?»
Rina stacca il naso dallo schermo, smettendo di digitare cose solo per lanciarle l’Occhiata; la stessa che rivolgerebbe a chiunque le dicesse di aver mal interpretato una notizia di gossip, o peggio, di essersela persa. «Non ho tolto io i like, è stato Instamoogle. A tutti! Non c’è più nemmeno un numero e nessuno può sapere i like degli altri ed è un disastro! Di-sa-stro.»
Torna disperata a dare attenzione al cellulare, mentre Edith corruga la fronte cercando di trovare una logica a quella conversazione. «Qual è il senso di avere i like se non ti dicono quanti ne ricevi?»
«Oh no, puoi ancora sapere i tuoi.» risponde distrattamente la dea, scorrendo gli aggiornamenti – il pacchetto filtri lifestyle sta già passando di moda, deve rimediare quanto prima. «Sono quelli degli altri che non puoi vedere.»
«… qual è il problema, allora?»
All’ennesima dimostrazione di ignoranza social, Rina le rivolge lo Sguardo, quello dedicato a chiunque osi indossare hotpants con stivali tacco 12. «Ricevere like è solo la metà del punto.» risponde, paziente. «L’altra metà è farlo vedere a tutti per far sapere che nei hai più di loro.»
Edith la fissa. Leon fa spallucce e ordina un’altra porzione di bocconcini di carne speziati. Lenne, dal canto suo, si sente sfiorare il braccio da Abi che richiama la sua attenzione. «Forza, la giornata non è ancora finita!» Allunga il collo sulla scena poco più in là. «Cosa sta succedendo?»
Lenne le appoggia una mano sulla spalla, stringe. «Niente di importante. Andiamo.»
Mentre si allontanano, dietro di loro Rina fa un piccolo verso di sorpresa. «Posso riavere i like mettendo tutte le informazioni pubbliche!»
Immagine Immagine
Non è stato amore al primo sguardo, anche perché esiste qualcuno in grado di amarla a pelle? Ne dubito. Eppure alla fine è successo. Non la amo per quello che ha, ma per quanto nemmeno immagina di possedere. Certo non è perfetta, non è neppure buona, però non è ipocrita. Non pretende d’essere migliore degli altri; vuole bene col cuore e la testa, qualcosa che pochi sono in grado di offrire.

Era come quell’inverno che l’avrebbe vista morire: una coltre bianca su cui ciascuno poteva leggere le proprie colpe, i propri fantasmi, le speranze e le debolezze. Non svelava niente di sé ed era un tappeto di ipotesi, per questo era difficile amarla senza pretendere.
grevier
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Re: Garden

Messaggio da grevier »

Chiasso, violenza, Rina che urla al telefono...Xander doveva ammettere che Luka sembrava molto il giovedì alla mensa quando ci sono le porzioni limitate di Gnocchetti alla Whindelmiana, la già poca voglia di uscire che aveva si stava via via affievolendo se non fosse per il suo medico curante Pain che gli aveva "consigliato" di uscire dal suo studio e prendere una boccata di aria fresca, incontrare nuove persone e di tagliarsi la barba prima che ci incominci ad inciampare, il ragazzo si girò verso uno specchio di una bancarella lisciandosi la folta barba che gli era cresciuta fino a coprire totalmente il collo, forse non aveva tutti i torti ma, notando vari peli bianchi in essa, forse andando in la con gli anni gli impediva di prendere freddate al collo, ci avrebbe pensato in seguito.

< Posso riavere i like mettendo tutte le informazioni pubbliche! >
Quasi squittì la dea sprizzante di nuova felicità per aver risolto i suoi problemi
< Non credi che forse ti stanno chiedendo un po' troppe informazioni? > gli rispose Xander appena riagganciato al gruppo
< Te quanti followers hai? >
< Follo che?? >
Il ragazzo giurò che aver sentito qualcosa andare in frantumi dentro di Rina, molto probabilmente la stima che aveva nei suoi confronti, l'occhiataccia colma di un misto tra disprezzo e pietà per la sua ignoranza lo passò da parte a parte
< Followers... > dovette prendere fiato per finire di riprendersi dallo shock di prima < I followers sono le persone che ti mettono i like, che ti seguono in ogni cosa, che ti commentano su ogni tuo stato, come fai a non conoscerli? l'unico modo per non saperlo è non avere Istamoogle ed è... >
< Così, non mi ci sono mai interessato ne ho mai avuto tempo di farlo > la interruppe Xander lasciandola freezzata nella frase che stava per dire.
Rina non tardò a ricomporsi, si sistemò una piega sul pareo e si avvicinò con calma al ragazzo afferrandogli le spalle
< Io e te abbiamo molto di cui parlare ma prima di tutto... > prese il suo cellulare e gli scattò una foto < ...mettiamo questo filtro...e fatto! Abbiamo la tua foto profilo ora dobbiamo compilare il resto del tuo account, non esiste che qualcuno che conosco non abbia un account Istamoogle e non intendo incominciare ad avercelo con te >
< Macchè....> Non riuscì neanche a finire la frase che Rina lo afferrò per un braccio e lo portò verso il tavolo dove si erano seduti gli altri
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CrisAntoine
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Re: Garden

Messaggio da CrisAntoine »

– Ma ti pare un Ochu on the beach instammoglablibe, questo? Rifallo, con più colori e con qualche tocco di classe, che ti faccia pensare “Oh mia me! Questa è la cosa più bella che io abbia mai visto, meglio mettere subito un like incondizionato a tutte le foto di questa fantastica donna e seguirla come se fossi ancora uno yevonita e lei la mia invocatrice. – La dea, infuriatasi alla vista di un banalissimo bicchiere Ochu con un ombrellino e un pezzetto di frutta, si ricompose e tornò da Xander – Ti pare possibile oggi debba spiegare tutto a ogni singola anima? Cioè, ma dove vivete? Ma tornando a noi – Incronciando le dita, la dea comincio a fissare il giovane per valutare il primo post che avrebbe dovuto pubblicare. – Quella barba deve sparire, e dobbiamo capire che tipo di immagine vuoi dare di te… sono sicura che le mie followers adorerebbero una tua foto in costume da bagno. Levati la giacca –
– Cosa…? – Xander sembrava un poco imbarazzato.
– Ma sì, sei un guerriero, ancora abbastanza giovane, alto e decisamente ben piazzato. Vedo quelle spalle anche attraverso la divisa. Sono sicura la popolazione femminile di Intamoogle apprezzerebbe, e non solo la femminile – disse Rina, facendo l’occhiolino al suo nuovo “allievo”.
– Ma qual è il pu…?–
– Domanda banale: il successo, la fama, l’ammirazione altrui, le sponsorizzazioni. Secondo te, come faccio a ricevere settimanalmente consegne da Kyalando, ad avere sempre l’ultimo Hi-Berry? Anzi, sto già programmando di creare una pagina Instamoogle per il Garden e gestirla per Philips – – Pip? – – È uguale. Potrebbe aiutare con i finanziamenti per il Garden. Il mondo delle banche è superato, oggi i finanziamenti vengono con le sponsorizzazioni. Pensi riuscirei a convincerlo? –
Arrivò l’ordine: la strigliata di Rina aveva avuto effetto e il cocktail sembrava degno della sua pagina. La dea si alza, sistema il drink sul tavolo per avere la giusta luce e scatta una foto. #ochume #lukamakesitfancy #ohmyme
– Stiamo parlando di Pip e del Garden… – rispose Xander, confuso dalla scena – penso farebbe qualsiasi cosa per far quadrare i conti. –
– Ottimo, perché il prossimo passo sarebbe OnlyFans. Questo bevilo tu –
Spinse il cocktail e il telefono del ragazzo dall’altra parte del tavolino, lasciandolo a tradurre le sue ultime parole.
"In a world full of eggplants and peaches, I'm a tomato!"

Scheda PG Rina
xthegame89x
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Re: Garden

Messaggio da xthegame89x »

Spira. Luka.

Forse era una delle poche destinazioni che non aveva ancora visitato, ma probabilmente non se ne sarebbe pentito. Era ancora nella sua stanza quando gli altoparlanti del Garden avvisarono tutti dell'imminente partenza. Era passato tanto tempo ma lui ricordava come fosse ieri il suo giorno d'arrivo al Garden. Da quel giorno, aveva stretto amicizie, amori e battaglie, conoscendo anche molto del suo passato e di come esso fosse legato al re dei draghi. In ogni caso, la situazione era abbastanza tranquilla e la giornata splendida per far si che si offuscasse da pensieri sul passato o sul futuro incerto. Se fosse esplosa, Matt non si sarebbe sorpreso: "bussarono" alla porta.

- Eh, senti che devi venire urgentemente con me a bere qualcosa giù in città.

Una rapida occhiata all'orologio gli fece capire quanto quello fosse più un orario da colazione piuttosto che da birra.

- Egil sono le dieci. - rispose Matt aprendo la porta
- Come se l'orario fosse una cosa importante per te.

Il cadetto sorrise. Effettivamente, a sua memoria, non aveva mai rifiutato una birra, quale che fosse l'orario in cui veniva ordinata.

- D'accordo! Qualcun altro deve venire con noi? - chiese Matt sorridendo

************

- BIRRA!!
- Si vabbe ma calmati. - disse Raiden

Luka era una città fantastica, tra l'altro era la patria di uno sport molto simile al calcio e quindi aveva una curiosità immensa di andarsi a vedere almeno una partita. Le abitazioni della città erano molto particolari, diversamente da quanto aveva letto nei libri, erano avanzati tecnologicamente. Forse, il periodo a cui facevano riferimento i libri era prima del Bonacciale eterno.

- Abbiamo ancora tanto da camminare, Egil? Sai com'è. La mia gola si sta inaridendo.
- Ma se abbiamo bevuto una decina di birre in quel locale squallido dieci minuti fa?

Guardò l'orario. Mezzogiorno e mezza.

- Io avrei anche fame. Aperitivo? E poi pranzo? - disse Matt
- Egil. - Raiden lo squadrò da testa a piedi, in mano aveva tre boccali di birra
- Ecco a voi. - disse Egil
- E questa da dove caspit....
- BIRRA!!!!!

*************

Lo Zoolab non faceva per lui. In quei giorni voleva starsene tranquillo e, in ogni caso, aveva delle faccende da sbrigare. Aveva finito alcune pozioni e alcuni pezzi del suo equipaggiamento dovevano essere riparati o migliorati. Non molto lontano dallo Zoolab, vi era uno stand dove aggiustavano le armi e ne vendevano di nuove. Forse era ciò che faceva al caso suo.

- ... Sei sicura che verranno?

Una voce gli giunse all'orecchio. Inizialmente non ci fece caso, fino a che non nominarono il suo Garden.

- E una fiera dei Garden. E' logico che verranno, anzi forse sono già qui. Quelli del Rinoa's probabilmente non perderanno l'occasione per mettersi in mostra. - disse la voce calma di un uomo

Matt si guardò attorno senza dare nell'occhio. Attorno a lui vi erano cadetti e Seed provenienti dai vari Garden. Riconobbe qualcuno del Garden di Balamb e qualcun'altro di quello di Trabia.

- ... se ne approfittiamo, potrebbe essere l'occasione giusta per... oh carissimo!
- Salve generale.

La voce di Pip lo incuriosì. Matt si fece largo tra i vari cadetti e diede una pacca sulla spalla al preside.

- Giorno preside Phoenix.
- Matt, mi fai sentire vecchio così.
- Beh, tanto giovane non sei. - disse Matt con un sorriso

Probabilmente, vi erano tipo due anni di differenza tra i due. Matt guardò i tizi che erano con Pip. L'uomo era alto dai capelli e la barba molto lunghi e lisci, di un colore argenteo. Probabilmente, aveva il triplo degli anni di Matt. Gli occhi verdi lo squadravano da dietro un paio di occhiali da letterato, poggiati su di un naso che sembrava essere stato rotto almeno un paio di volte. Sorrise non appena Matt lo guardò negli occhi. Al suo fianco, vi era una bella ragazza, dai lineamenti dolci e delicati. Aveva un occhio castano e uno verde chiaro, così chiaro che sembrava azzurro. La particolarità dell'occhio chiaro era che la pupilla sembrava diversa, non sembrava tonda. I suo capelli erano racchiusi una lunga coda ed erano neri. Guardò la ragazza che arrossì leggermente, distogliendo lo sguardo.

- Pip, più tardi posso parlarti di una cosa? Mi ero dimenticato di passare da te ieri sera... - disse Matt per non destare sospetti
- Ma certo. Finisco di parlare coi signori e magari ci vediamo nel bar qui vicino. - disse indicando un bar non molto distante da loro
- D'accordo... a più tardi.

Volse un cenno di saluto agli sconosciuti e si congedò. Che cosa avevano in mente? Ma probabilmente, volevano solamente una mano per qualche faccenda. E senza ulteriori paranoie, per non trovare un nemico anche in un sasso che si trovava in mezzo alla strada, tornò allo stand delle armi.

Sono tornato ragazzi, con un nuovo canale e con nuove serie. Restate tunizzati per scoprirne di belle! Buona visione! :P
Spoiler
PROGRAMMAZIONE
LUNEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
MARTEDI
- Let's Technic, Minecraft Monster Pack 1.6.4 -
MERCOLEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
GIOVEDI
- Desertcraft, Minecraft Regrowth Pack 1.7.10 -
VENERDI
- Il ruggito del T-Rex, Dino Crisis -
SABATO
- Video Random -
Se dovete utilizzare il mio pg nel Garden, controllatevi la scheda prima, barboni! xD
Immagine
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LE PERLE DI SAGGEZZA DEL GRUPPO DEL GC SU FB
Egil ha scritto: Non possiamo fare un referendum per dichiarare Matt Winchester illegale e immorale?

Leon ha scritto: Matt Winchester ogni volta che fai un commento inutile, un gattino nel mondo muore
Paine ha scritto: o.ò sisi confermo la mia teoria... Matt è posseduto dal demonio.
Leon ha scritto: E' più probabile che sia il demonio a essere posseduto da Matt Winchester.

Leon ha scritto: Non è la situazione ad essere disperata, è Matt che si è messo in testa di far crashare i server di Facebook.

Leon ha scritto: Matt Winchester la tua firma occupa una schermata intera e ho un fo***to monitor 1920*1080.
Matt Winchester ha scritto: Quindi anche Ruben è a Reloras??? Posso usare il suo pg????
Vero posso posso posso???
Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Drittz Do Urden ha scritto: No.
Matt Winchester ha scritto: Sob sigh... (A Drizzt Do Urden piace quest'elemento)
Paine ha scritto: Penso che comunque debba smettere di mortificare il povero matt.... è un cazzone, lo sappiamo tutti e mo lo sai anche tu, non ci fosse lui qua staremmo tutti a grattarci le palle, quindi passa un commento anche fosse acido. Paine docet
Leon ha scritto: Matt Winchester minaccia pure i cani randagi che incrocia per strada ormai (ovviamente trasformandosi in bahamut)
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Re: Garden

Messaggio da grevier »

Senza rendersene conto si era cacciato in una trappola tutte curve senza apparente via di scampo e con un cocktail dall'incerto colore che non stimolava moto la sua voglia di berlo, fortuna volle che una nuova foto in crescente fama distrasse la dea quel che bastava al ragazzo per svignarsela dalla sua Social-Aguzzina, sapeva che in seguito Rina gliel'avrebbe fatta pagare ma se solo avesse visto un'altra Emoji avrebbe ultato il suo Codec oddio...fino a 5 minuti prima non sapeva neanche che era una Emoji ed ora ne parlava liberamente, quella donna era molto più potente di quello che si aspettava, doveva cercare di uscire dal suo incanto e per farlo aveva bisogno di bere qualcosa e chi migliore di
< EGIL!!! > esclamò Xander alla vista del SeeD
< Salvami ti prego >
< Cosa pensi che possa fare? >
< Birra...ho urgente bisogno di birra o qualsiasi altra cosa di alcolico e più alcol ha meglio è >
Il SeeD lo guardò con lo stesso sguardo di un santone che guarda i suoi devoti
< Non serve aggiungere altro ci penso io a te >
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Re: Garden

Messaggio da Pip :> »

Ma perché non si vedono più i like su Instamoogle...?
Grandi dilemmi accompagnarono i momenti prima dello sbarco a Luka nella stanza del Preside.
Il salto era andato bene ed erano finalmente arrivati al Festival dei SeeD.
Dalle voci che giravano, l'Ordine dei Garden aveva fatto le cose in grande: grandi parate ed esibizioni dei Garden del Multiverso, musei con reperti provenienti da ogni dove, gare di combattimento tra SeeD, esposizioni di mostri, stand gastronomici e di armi... e tanto altro ancora.
Pip, che si era preso l'arduo compito - al più presto da delegare, magari a Rina? - di gestire i canali social del Garden di Rinoa, aveva postato una foto di Luka per comunicare a tutti il loro arrivo ed era pronto a sbarcare insieme agli altri.

Codec:
Pip: A tutto il personale del Garden. Sbarcheremo ora a Luka per partecipare alla Fiera Internazionale dei Garden. Mi raccomando a tutti: tenete un comportamento adeguato. E per chi se lo sta chiedendo, non avete la giornata libera. Abbiamo la seguente agenda:
- ore 13: Convegno presso l'Auditorium Braska dal titolo "Morlboro, Mushuhushu e altre creature temibili con la M"
- ore 15: lezione tenuta dalla professoressa Selphie Tilmitt del Garden di Trabia sull'assimilizzazione delle magie
- ore 17: incontro con la popolazione di Spira nello stand del Garden di Rinoa
A buon intenditor...
Vi darò poi il programma serale e quello di domani.
Buon divertimento!

Pip percepì un leggero brusio di sottofondo (ma quale divertimento!?!?), ma non ci fece caso più di tanto.
Uscì dal Garden insieme a SeeD e cadetti.
Qualche volto conosciuto corse via forse troppo velocemente (Sono Egil, Matt e Raiden quelli?)

Luka era in festa.

***

Pip: Interessante il convegno sui Morlboro e gli altri mostri, vero?
Egil: Sì, sì, moltissimo. Mooooltissimo.

Il viso di Egil era totalmente distrutto da un’ora e mezza di convegno in stato alticcio. Pip rise sotto i baffi. Conosceva i suoi polli e aveva organizzato una prima giornata poco movimentata, anche se, a quanto aveva sentito, un gruppetto dei suoi era stato spinto a spron battuto a dare una prova dell’abilità dei SeeD allo Zoolab della Fiera.

Pip: E ora mi accompagni alla lezione sull’assimilazione?
Egil: Pip... dai...
Pip: ...no quella la salto pure io per carità.
Egil: Ho giusto un posticino da provare, mi accompagni?

Percorsero una pizza affollata e si fermarono nei pressi di uno stand di armi, dove Pip riconobbe due figure importanti, di governo dell’Ordine, e si fermò a scambiare due saluti.
Non aveva sentito lo sprazzo di conversazione che aveva incuriosito Matt e non diede quindi alcun peso alla conversazione.
Salvo che Matt gli riferisse qualcosa in futuro, non ne avrebbe saputo mai nulla.
Raggiunse alcuni SeeD al noto pub lukese “Star Of Blitzball”, dove si era dato appuntamento anche con Matt.
Avrebbe bevuto volentieri una cosa con i ragazzi del Rinoa’s prima del previsto incontro con gli abitanti di Luka.

Rina: Philips caro, stasera cosa c’è in programma?
Pip: Roba per te Rina. Abbiamo una cena di gala ogni sera! Lenne: Stavolta l’Ordine dei Garden non si è proprio risparmiato. È anche questa una bella manifestazione di potere.
Egil: Beh... se non altro, l’atmosfera sembra tranquilla e festosa. Potremmo fin goderci qualche momento di vera spensieratezza.

Detto fatto, i rumori nel Pub cessarono immediatamente.
Dal fondo, si levò canzonatoria una voce potente e sprezzante: “Guarda guarda guarda... finalmente è arrivato anche il Garden di Rinoa... Il nostro ospite d’onore!”.
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schwarzlight
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Re: Garden

Messaggio da schwarzlight »

Sky rigirò fra le mani la piantina della Fiera dei Garden. Dove stava l'esposizione sulle ultime innovazioni in campo ingegneristico? Ma Egil non diceva di voler presentare il progetto dello stabilizzatore di salti dimensionali che aveva aiutato ad assemblare?
- Ah, eccolo.
Una nota in basso al tabellone posto all'ingresso dello stadio di blitzball (curioso passatempo, la tecnologia del campo da gioco era interessante) indicava che eventuali progetti potevano essere ancora presentati entro le 18 di quello stesso giorno. Dalla mattina successiva l'esposizione sarebbe poi stata aperta al pubblico.
Si guardò attorno, addocchiando indicazioni per un pub non troppo lontano. Un po' di fame, in effetti, l'aveva. E anche sete.
Vabbe', se avesse visto Egil glielo avrebbe ricordato. Lei non sarebbe sicuro andata a metter mano nei suoi progetti.

*

Lo "Star of Blitzball" era il classico locale sportivo tappezzato di maglie di divise firmate, foto di squadre leggendarie, palloni da blitzball di campionati particolari, e quello che sembrava in tutto e per tutto un altare alla squadra locale, i Luka Goers.
Sky voleva solamente trovare un tavolo, o anche un angolino al bancone, su cui sistemarsi pacificamente e riprendersi da quelle ore di visita alla fiera: non aveva ancora visto la metà degli stand che le interessavano, e il prossimo era quello dedicato agli armamenti dei Garden.
Ma appena trovato un angolino, verso il fondo, dove nessuno poteva disturbarla, la prima cosa che notò da seduta furono voci e divise e facce conosciute.
Oh no. Non l'avrebbero trascinata via dai suoi propositi. E soprattutto - quello è Pip, giusto? - a nessun convegno strano su argomenti discutibili.
Si alzò, sollevando il menù a mo' di barriera davanti al volto, e sgattaiolò via. O almeno, avrebbe voluto, perché l'unica cosa che ottenne, fu andare a sbattere il muso su un armadio a due ante che appena alzatosi dal nulla, per giunta ignorandola totalmente, come se non fosse mai accaduto nulla.

- Guarda guarda guarda... Finalmente è arrivato anche il Garden di Rinoa... Il nostro ospite d'onore!
Neanche il tono di voce è educato, pensò Sky assicurandosi nel mentre che il suo naso sia ancora intero.
- Harnett... Che bella sorpresa.
Philip, che poco prima se ne stava pure lui tranquillo e rilassato, con l'unica preoccupazione del cosa ordinare, non aveva l'espressione più felice del mondo. Anzi.
Ma non si trovavano lì per causare guai, quindi fece buon viso a cattivo gioco, salutando cordialmente - ma freddamente - quello che lui ricordava come tenente del Garden di Galbadia, ma che a giudicare dalle mostrine sulla divisa, ora era molto, molto di più.

Ma tutto ciò non aveva importanza, perchè Sky era pacifica e tranquillina, e non si arrabbiava mai, e preferiva il dialogo ai litigi, ma aveva anche questa... come dire, totale mancanza di filtro cervello-bocca.
Insomma, se aveva qualcosa da dire la diceva.
- Cafone arrogante.
E la disse.
E la sentirono un po' tutti, nel silenzio che era calato.
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Re: Garden

Messaggio da Pup :> »

schwarzlight ha scritto: 19 gen 2021, 21:37 - Cafone arrogante.
E la disse.
E la sentirono un po' tutti, nel silenzio che era calato.

Il generale Harnett scattò.
Il colpo echeggiò in tutta la taverna, complice il silenzio carico di tensione che si era creato all'esclamazione di Sky, seguito dal rumore della ragazza che andò a sbattere contro il tavolo più vicino, appoggiandocisi.
"Porta rispetto ad un tuo superiore, recluta." disse Harnett con il braccio ancora teso.
Sky si ricompose rapidamente, scusandosi con una voce leggermente spezzata dal dolore.
L'uomo ritrasse il braccio e con un ghigno si girò verso Pip. "Dovresti insegnare più disciplina ai tuoi cagnoloni, Philip."
"Non parlarmi come ad un subordinato, Oscar" disse Pip rimarcando il nome proprio di Harnett. "E la disciplina dell'organico del Garden di Rinoa è qualcosa che riguarda soltanto me. Non hai alcuna autorità sul mio Garden."
Harnett schioccò la lingua "Ricorda che il Rinoa è in piedi solo grazie alla volontà del Supremo, Philip."
"Oh, andiamo." una voce femminile attirò l'attenzione di tutti verso l'ingresso della locanda. "Tenetevi le vostre scaramucce per un'altra occasione. Qui dobbiamo dare il buon esempio!"
Pip fu il primo a riconoscere quella figura dai lineamenti freddi, quasi taglienti, che cozzavano con sua la voce calda.
"Ingrid, che onore averti qui" disse il preside.
Ingrid Bernadette, anziana dell'ordine dei Garden, aveva fatto la sua comparsa nel locale seguita da uno stuolo di funzionari e qualche ufficiale SeeD.
"Ciao Pip, è passato molto tempo. Oscar, sono sicura che la cadetta Sky non aveva alcuna intenzione di mancarti di rispetto." disse e girò il suo sguardo verso la ragazza. Le rivolse uno sguardo divertito, Sky capì. Avrebbe potuto evitare quello schiaffo ad occhi chiusi anche senza i suoi poteri da L'Cie, ma incassare il colpo e fingere di perdere l'equilibrio aveva evitato di far degenerare la situazione. Il dolore nella voce, poi, era stato l'apice della sua recitazione.
L'anziana, pur non avendo assistito alla scena, in uno sguardo si era fatta idea di cosa fosse successo.
"Anziano Bernadette, che onore averla qui." rispose il generale con tono visibilmente infastidito "Per questa volta lascerò correre, sono sicuro non accadrà più. Con il suo permesso mi congedo: la mia divisione del Garden di Trabia darà una dimostrazione di combattimento, tra poco. È meglio che torni a controllare i miei uomini."
Al cenno di assenso dell'anziana, richiamò i suoi uomini che seguirono il generale fuori dal bar.

"La prossima volta gli ficco una stalagmite su per il culo!" commentò Egil.
L'atmosfera si era ormai calmata, gli avventori della taverna avevano ripreso a bere e far baldoria, ammirando i cimeli sportivi tra cui troneggiava il pallone autografato di Tidus risalente alla sua breve stagione giocata per i Luka Goers. Aveva segnato più goal lui in 3 mesi che la squadra locale in un anno. Da lì a poco avrebbe abbandonato il blitzball per ritirarsi a vita privata con la gran sacerdotessa Yuna.
Sky si fece scappare un sorriso all'affermazione di Egil mentre Pip, portandosi una mano in fronte, esortò il mago a mantenere la calma. Ci mancava solo un'incidente del genere.
Il mago in tutta risposta tirò fuori una fiaschetta e la porse all'anziana, seduta al tavolo con i tre del Rinoa. La fiaschetta conteneva suo famoso distillato di erba dell'eco, ottimo per curare gli status mutismo e sobrietà, spiegò il mago. L'anziana accettò volentieri un bicchierino del distillato, come Pip e Sky, mentre Egil ne versò una piccola quantità nella birra -la... boh-esima della giornata (aveva perso il conto e probabilmente anche la capacità ci contare, ormai)- che trangugiò dopo il brindisi.

I quattro seduti al tavolo si erano messi a conversare tranquillamente, per una volta tanto non c'erano complotti segreti, supercattivi o macellai di sorta a tramare contro l'equilibrio del mondo. Egil si fermò un attimo a riflettere sull'assurdità di quel pensiero... Perché poi un macellaio dovrebbe tramare contro l'equilibrio del mondo? Era l'alcool, a pensare per lui, si disse.
Sky aveva riferito ad Egil dell'esposizione sui progetti ingegneristici, mancavano ancora un paio d'ore ed il mago non avrebbe tardato alla registrazione del suo progetto. La mattina seguente sarebbe stato impegnato, dunque.

Quando si fece ora, Pip richiamò tramite codec tutto l'organico del Rinoa. Mancava poco alle 17, era l'ora dell'incontro col pubblico.

Leon fu tra gli ultimi ad arrivare, fradicio di sudore.
Tutto quel tempo era rimasto allo stand dello Zoolab a combattere mostri (da solo, gli altri avevano tutti disertato) e a mettersi in mostra in mezzo alle giovani ragazze di Spira. Anche con un discreto successo.
"Fatti una doccia e poi torna" gli disse il preside "Non vorrai far scappare tutti per la puzza."

Tornando allo stand del Rinoa, Leon fu fermato da un barcollante Egil, pieno di carte e con un pesante macchinario tra le braccia.
"Perché non me lo porti tu, questo?" disse il mago letteralmente scaricando il peso tra le braccia di Leon "Attento che è fragile! Molto fragile!"
A nulla valsero le proteste di Leon, che fu costretto ad accompagnare Egil allo stadio di Blitzball, per registrare la sua nuova creazione.
"Non dovresti essere tu a prendere ordini da me, Egil? Ti ricordo che sono io il commander, qui."
"Dai dai, se non fai storie ti offro una birra speciale, appena torniamo al Garden... una della mia scorta!"
Questo sembrò placare il guerriero.

"Bene allora, qui ci mettiamo l'etichetta." disse il responsabile alla registrazione delle invenzioni. "Una firma qui... Qui le iniziali. Un altro paio di firme qui e abbiamo finito. Qui può lasciare la relazione tecnica, invece. Perfetto!" disse mettendo e togliendo innumerevoli fogli di carta davanti al mago.
Quando ebbero finito, Egil si massaggiò il polso dolorante (in realtà più per il numero di calici sollevati che per quelle poche firme fatte) ed, assieme a Leon, si allontanarono -più leggeri- per tornare allo stand, dove li avrebbe attesi un lungo pomeriggio.

"Dici che con questi..." ??? guardò ???. I suoi occhi ricambiarono lo sguardo, trasmettendo un calore dissonante dalla freddezza con cui aveva architettato quel piano. "Sì, funzionerà. Avvisa gli altri, stanotte faremo irruzione. Tutte queste invenzioni saranno ben custodite, quindi vi voglio ben preparati. E ricorda: nessun testimone."
"Dannazione, sì, ma dopo? Continui a non dirmi niente! Per Yevon, ci sono SeeD dovunque, come portiamo fuori da Luka tutta quella roba?" ??? era visibilmente preoccupato, come avrebbe mai potuto funzionare quel piano?
"Non ce ne sarà bisogno. Noi dobbiamo solo consegnarla in città, poi il nostro ruolo è finito."
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Re: Garden

Messaggio da schwarzlight »

E' lungo, ma ci sono un sacco di castronate, pls forgiv.
Andate alla fine per una parte di trama X°D


Castronate saltabili prima dell'incontro con il pubblico:
Spoiler
- Ho saputo cosa è accaduto Sky vieni qua, non puoi presentarti ai visitatori così.
Raggiunti gli altri dopo una sessione di refresh del trucco, Rina si fiondò su Sky, studiandone il volto con sguardo critico. Il "non voglio presentarmi a nessun pubblico" venne brutalmente ignorato.
- Meno male, nessun rossore! - lasciò andare un sospiro sollevato, porgendo poi alla l'Cie un impacco di ghiaccio.
- Ma non si sa mai, quindi tieni questo sulla guancia per un po'. Preverrà eventuali lividi... su una carnagione chiara come la tua sarebbe ancor più disastroso!
Il pacato rifiuto non venne nemmeno considerato dalla dea, che si lanciò in una filippica su come quell'energumeno non poteva nemmeno definirsi uomo, come osava colpire una ragazza, proprio sul volto poi!
- La responsabilità è principalmente mia, però.
- Cicci, non farmi arrabbiare! Non mi verrai a dire ciufolate del tipo che è colpa tua, eh?!
Lo sguardo di Sky si acuì in un'occhiata gelida. Non rivolta alla dea, quanto all'idea che aveva paventato.
- Non ho mai detto una cosa simile. Ma se avessi fatto caso alla sua identità, sicuramente non avrei detto una cosa simile.
- Ma era la verità, tsk. - si intromise Egil, a cui stava tornando il prurito alle mani da proiettile di stalagmite di ghiaccio ancora in canna. - Come gente del genere possa ricoprire ruoli di comando per me rimarrà sempre un mistero.
- Magari ha ottime doti tattiche, chi lo sa.
- ...sei un po' troppo permissiva, Sky.
- In fondo non lo conosciamo, e se sta lì ci sarà un motivo. Anche se ha un carattere discutibile.
Ne aveva visti molti così, ne avrebbe visti altrettanti in futuro. Non le andava a genio, ma non poteva farci nulla se non girargli alla larga il più possibile. Fosse stato un cafone qualunque avrebbe risposto senza problemi, ma così era un'altra storia. Creare conflitti era l'ultima cosa che voleva... ne aveva avuto più che abbastanza a riguardo.
Era comunque buffo, e da un lato rassicurante, vedere come gli altri se la fossero presa così a cuore per un evento che tutto sommato non aveva portato alcun danno - non aveva alcun male, merito dell'essere un l'Cie dalla rigenerazione estremamente veloce.
Ma se "abbassare la testa" e "umiliarsi" poteva evitare collisioni di potere con conseguenze potenzialmente pericolose, allora l'avrebbe fatto sempre, se necessario. Il suo orgoglio non ne sarebbe mai uscito scalfito.
- Ragazzi, vi prego.
Pip li guardò a uno a uno.
- Niente disastri adesso, ok?
"Perché dobbiamo fare delle dimostrazioni al pubblico?" mugugnò qualcuno.
Pip guardò tutti malissimo, alla ricerca del colpevole.
- Perché se no niente stipendio, questo mese. A nessuno.
Calò un efficientissimo e professionale silenzio di tomba.
***
Castronate saltabili prima della festa:
Spoiler
Quando sei solo, nel silenzio, ti assalgono le ombre più temibili. Possono prendere forme diverse: parole, pensieri, sentimenti. Nel caso di Sky erano ricordi: ricordi di un'epoca perduta, di guerre e fame, di gente lontana secoli, di fatti evitabili con poco, di vuoto e speranze rotte.
Erano in momenti come quello che lavorava con più lena, per tenersi occupata e sostituire le ombre con progetti da revisionare, stabilizzatori che facevano le bizze, jumper ingolfati... qualunque cosa capitasse a tiro.
Ma non c'era niente al momento.
Si diresse dunque allo zoolab, magari sarebbe servito a qualcosa. Non ci era ancora mai stata, non per utilizzarlo almeno, da quando era salita a bordo di quel mezzo strabiliante che era il Garden di Rinoa. Piombati dal nulla nei cieli di Pulse, i SeeD erano gli unici presenti al suo risveglio dallo status di cristallo.
Che fosse destino, o un caso, non aveva importanza.
Li aveva seguiti perché c'era più nulla della sua vita su Pulse, era rimasta per l'interesse che era scaturito in lei per la loro tecnologia, aveva combattuto con loro attraverso una crisi importante.
Si fermò a metà corridoio.
Aspetta, ma in effetti perché era così grave la situazione?
- Ehi, ti ho cercata dappertutto!
- ...Egil?
- Cosa avete da urlare, voi due?
Lenne uscì dal suo ufficio, proprio all'ingresso dello zoolab.
- Il Galà comincerà fra poco, che fate ancora qui?
- Da quando ti infervorano così tanto questi eventi, Snow?
- Da quando, mia cara Silveross, abbiamo un importante ruolo nel suo ambito!
- ..."abbiamo"?
***
Castronate saltabili alla festa:
Spoiler
"Vedete, dopo anni finalmente ho perfezionato un mio progetto giovanile"
Lenne sentiva che la vena sulla sua tempia stava pericolosamente avviandosi sulla strada dell'esplosione. O dell'ictus. O entrambi.
"Quasi mi commuovo al ricordo... era il ballo organizzato in seguito alla prima Sagra di Caccia a cui abbia mai partecipato!"
- Be', dai... poteva andare peggio.
Rifilò un'occhiata di fuoco a una pacatissima Sky, in piedi al suo fianco con in mano un piatto ricolmo di cibo appena recuperato dal buffet, che mangiava tranquilla come se non avesse alcun tipo di preoccupazione.
- E come, di grazia? - ringhiò in risposta Lenne.
"Taglia corto, Egil."
"Ehm, sì. Dunque! Ho saputo che non è previsto alcuno spettacolo di fuochi d'artificio. E questo è assolutamente inaudito per una festa!"

- Potevamo essere nelle stesse condizioni di quei disgraziati che ci sono finiti in mezzo la prima volta. Raiden credo ne sappia qualcosa.
- ...Questo è vero.
Tornarono a osservare il salone principale del centro congressi, riadattato a sala da ballo per l'occasione.
- E quindi quanti altri ci mancano?
- Tre.

"Con questa tecnica di infusione, e un lavoro di gruppo, riusciremo a creare una nuova magia, che ho chiamato FireWorks! Potremo in questo modo allietare gli invitati e noi stessi, il tutto senza rischiare di esplodere (come l'ultima volta)."
"Come, scusa?!"
"Niente, niente.... allora ci state?"

- Madò (tipica esclamazione di sorpresa/esasperazione di Pulse) ma quanto se la tirano quelli di Galbadia? ...sono di Galbadia, giusto?
- Sì. Sembra che si stiano godendo la fama degli ultimi tempi.
- Ehi, ragazze!
Gli sguardi da predatore di Lenne e Sky scattarono in contemporanea verso la figura di un ignaro Xander, agganciandolo come obbiettivo.
"No!"
"Ah, peccato..." disse Egil mogio, appoggiando la mano sulla spalla di ognuna delle due cadette. Un baluginio negli occhi precedette la sensazione bruciante di calore sulla pelle.
"Perché ne siete appena diventate parte!"

- Xander. - disse Sky, poggiando una mano sulla sua spalla. Lenne lo affiancò dall'altro lato, serrandolo in una morsa d'acciaio meno gentile di quella della l'Cie.
- Xander, tu faresti tutto per il tuo amico Egil, vero?
- ...Uh?!
***

Il cemento armato del pavimento si sciolse senza porre resistenza, colando nel tunnel sottostante lo stadio.
Un gruppetto di quattro droni si introdusse nella sala dell'esposizione, andando a oscurare le telecamere di sicurezza, e lasciando così via libera alla squadra di fare irruzione.
- Forza, abbiamo solo 1 minuto.
Rapidi come falchi e con movimenti precisi e studiati, cominciarono a svuotare la sala delle invenzioni presenti.
Fra tutte, però, una in particolare catturò l'attenzione del loro leader.
Era uno stabilizzatore per salti dimensionali.
Gli sfuggì un fischio di soddisfazione.
- Per questo sì che ci pagheranno bene.
Finito il tempo a disposizione, i sei sparirono da dove erano arrivati, lasciando solo il vuoto e la voragine nel pavimento come segno del loro passaggio.
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