Il Giardino

Un Gioco di Ruolo Narrativo a più mani, tra SeeD e Cadetti, Garden ed Accademia, Tornei, Missioni, Sagre, e molto altro: questo è il Garden Club! Leggi i topic "Bacheca" e "Spiegazione Topic" prima di postare

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Pip :>
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Messaggio da Pip :> »

Dubbi.

Quando l'autostima finisce sotto le suole dei piedi, è difficile guardare avanti con speranza. Quando ci si sente deboli, normali, senza nulla di speciale, il mondo che sembra voltarti le spalle...E' difficile risalire.

Quando si perdono due sagre senza nemmeno venir premiati, è logico abbattersi, soprattutto se si sente la competizione come me. Lo scontro contro Drizzt doveva servire per confortarmi, rassicurarmi che in verità ero forte, ma ho perso anche quello. Nella norma. Nulla di speciale...Più debole degli altri. Il mio terrore più grande.

Con l'esame SeeD Commander che incombe, non c'è stato d'animo peggiore per affrontarlo. Un Leader non può avere dubbi: deve essere una guida per i suoi compagni, è responsabile delle loro vite e dell'andamento della missione. Non può aver paura. I miei sentimenti...In questo momento sono l'opposto. Come posso essere un Comandante se mi sento inferiore agli altri?

Ultimamente non ho combinato nulla di buono...Che gli altri mi stiano davvero superando? Comincio a vederli così lontani...Ho fallito.

Però...

Forse mi sto sbagliando. Forse io sono forte...Ho battuto Tots, uno dei SeeD Commander più vecchi. Ho vinto lo scontro a tre con i due Sephirot. Ho portato a termine la missione nel Luogo dei Ricordi con Rohain, Seph e z3n. Sono uno Sciamano. Una ragazzo buono, disponibile. Mi reputo una bella persona.

Io ho fatto delle cose buone. Io sono un SeeD, un guerriero scelto per le mie qualità. Alla Sagra...Molti altri non sono stati premiati. Non sono il solo. Con Drizzt...
Drizzt: Dovresti arrenderti. Io voglio combattere contro di te alla pari!


...Forse non ero al meglio. Forse ero così accecato da questo complesso verso gli altri da non essere abbastanza concentrato. Forse avrei potuto batterlo...o almeno dargli del filo da torcere.

Forse non è vero che sono inferiore agli altri, che sono debole. Ho fatto tante buone cose...Non devo permettere che vengano oscurate! La sconfitta deve essere accettata con serenità, per permettere di crescere...E' questa la maturità.

Un buon caposquadra affronta le sue paure prima del viaggio, per poter essere un sostegno per i suoi compagni.

Io valgo qualcosa...Si.
zell987
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Messaggio da zell987 »

Seconda prova esame SeeD Commander – zell987

vita al garden

Presi carta e penna e andai in giardino, li mi sedetti in un angolo all’ombra e cominciai a scrivere sul mio foglio di carta.

”queste righe potrebbero valere molto… o potrebbero essere la causa di una grande sofferenza… ancora non lo so… sicuramente il cammino che ho compiuto prima di scriverle ed il cammino che compirò in futuro è stato e sarà importante…

da che sono giunto al garden le cose sono cambiate parecchio… prima viaggiavo da solo, imparavo ciò che volevo imparare, stavo con chi volevo stare non posso certamente negare di aver passato dei bei momenti complicati e divertenti allo stesso momento… però ora che sono qui quello che facevo prima, quello che provavo ciò che sentivo dentro di me ora sembra che sia stato solo tempo sprecato… sicuramente mi sbaglio… le esperienze vissute non possono che insegnare… per tanto non possono essere negative… certo da che sono qui ne sono successe di tutti i colori… ho trovato una sorella, degli amici, dei rivali, dei superiori, dei nemici, dei mostri… delle emozioni indimenticabili… momenti belli affrontati con un gruppo saldo e solidale, ogni membro sempre pronto a difendere gli altri a costo della vita… momenti brutti, superati ma non dimenticati, perché la memoria aiuta a non sbagliare di nuovo... ma a volte non basta… a volte hai bisogno di qualcuno accanto… i miei compagni, i miei amici… coloro che vivranno assieme a me la vita al garden che a tutti noi sta molto a cuore.”

piegai il foglio e lo posi in una busta da lettera, dopodichè cercai un moguri postino… la ricerca non fu delle più facili ma alla fine ne trovai uno.

987: porta questa al comandante della nave… portala a perseo ok?
moguri: kupò!
987: grazie infinite^^
moguri: kupò kupò! ^^

il moguri sfrecciò via diretto alla ricerca di perseo mentre io mi diressi in sala giochi a lavorare
scheda zell987

se incontri un buddah, uccidilo;
se incontri un tuo antenato, uccidilo;
vivi semplicemente per la tua vita, a modo tuo, senza avere legami, senza essere schiavo di nessuno.

la gilda per gli utenti dell' RD "I Cavalieri di Rinoa" se avete domande via pm^^
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CDR on gladiatus, reclutamento aperto sul server6(questo è un link di reclutamento per evitare l'errore comune di iscriversi ad un altro server, per domande PM)
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ho adottato perseo perchè non lo aveva ancora adottato nessuno

lega anti malvagio-i due fratelli
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*Paine*
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Messaggio da *Paine* »

Nella mia testa esisteva solo caos totale....Troppi eventi mi avevano resa fragile...Un seed non può però permettersi di essere fragile...Se solo lui non fosse partito...Se fosse rimasto ancora in garden, avrei davvero risposto al "Ti amo" di Gippal con "Anche io"? :?
Provavo davvero quel sentimento, o era solo un attimo di fragilità che mi aveva portato a dire e fare quelle cose?

Ed infine...Avevo sì fatto la mia scelta, ma a quali conseguenze avrebbe portato? Il mio piccolo Atra, ne avrebbe gioito? Si sarebbe infuriato? O peggio se ne sarebbe andato? :(

Un moguri gentile solo verso chi lo ispirava...Viper non lo aveva mai apprezzato, ma Cek...Atra amava Cek...Come potevo dirgli:-" Guarda tesorino che tra me e Cek non credo ci sia più nulla..." Come avrebbe reagito? E poi ne ero proprio sicura della scelta verso Gippal invece che verso Cek?
Non potevo ancora saperlo, prima dovevo parlarne con lui, rivederlo...Ma comunque ora ciò che mi importava era la preoccupazione verso il mio pucciosissimo amico...

Mi ricordo ancora...Dopo esser sfuggita per un soffio alla battaglia contro Noah per il governo dei Night Fox, mi ritrovai sperduta, da sola...
Esattamente un anno prima del mio arrivo in garden...Lande desolate mi circondavano, all'orizzonte un bosco...Là trovai il mio piccolo amico, non parlava, tremava aveva paura...Mi morse...Continuai imperterrita a seguirlo, aveva un'aluccia spezzata di netto...Lo curai...Da quel giorno il batuffolino non si staccò più da me...Aveva deciso di fidarsi, avevo deciso di prendermi cura di lui...Sapevo una sola cosa, sapeva usare benissimo la magia fuoco...Nelle altre era un vero disastro...Nell'anno che seguì, gli insegnai a parlare ed ad usare le altre varie magie...Era diventato un ottimo compagno! ^___^ Poi l'arrivo in garden...Lì scoprii che odiava qualunque tipo di essere vivente maschile, da questo dedussi che il suo precedente padrone fosse stato un uomo...Le donne invece le adorava, non sapevo precisamente il perchè, ma credo proprio che sia stato perchè fui io a soccorrerlo....In un solo anno avevo stabilito con il mio moguri un rapporto stupendo...Mi aveva fatto compagnia, avevamo riso e pianto insieme....Ci eravamo fatti compagnia a vicenda... Per un solo anno avevo vissuto in compagnia di quel solo moguri...Atra, decisi di chiamarlo così...Lui rispose con un sonoro Kupò...
Ora potevo davvero tradirlo? Potevo davvero star con Gippal ignorando i sentimenti di Atra? Il mio cuore era combattuto, ma egoisticamente sapevo già cosa dovevo fare....Basta pensieri! Basta pensare al passato, dovevo vivere il presente, e se Atra mi avrebbe poi abbandonato, poteva comunque proseguire nel suo cammino...Però sapevo una cosa, in qualunque caso non l'avrei mai dimenticato... :cry:

Continua nel garden.... :-D


[spoiler]Spero di non essere andata troppo fuori tema, se così fosse sorry! :-) [/spoiler]
La sfera è perfettamente isometrica! cit.

"Attenti alla Vecchi Zia *Paine*, se fate gli utenti cattivi potrebbe trucidarvi! :twisted: "

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Scheda Paine

Oh, oh piccola Paine
Oh, oh piccola Paine
Piccola Paine stanotte hai picchiato
Tutti i nemici che ti hanno sfidato
Tutti i pazienti dell'infermeria
Che tempo e pazienza ti portano via...


[spoiler]
Le perle di zell987 ha scritto:
1: pota.... la fatina malvagia non credo sia mai esistita.... e se è esistita sta pur certa che o l'hanno uccisa o è morta per conto suo;

2: Io non ho una manica, ho un mazzo pieno di assi.

3: Tizio gay: Ma si, dai, bisogna essere aperti...

Zell (non conscio dell'orientamento sessuale del tizio): SI MA NON DA DIETRO!

4: il dialetto è l'arma che dio ha dato alle popolazioni locali per insultare i nemici con stile ed eleganza

5: dio non mi ha donato quella marcia in più, perchè, in quanto uomo, mi ha donato il pomello del cambio :-O

6: Parlando di problemi sentimentali della sottoscritta: Prova a vendergli un aspirapolvere, secondo me fai un affare! Te lo vendo a 10! No, lo voglio comprare a 15! 20! 30! Venduto!
Beh, però devo ammettere che forse 30 euro con un aspirapolvere rotto non glieli prendi
Lì ti ha fregato! :sisi: (una delle mie preferite! xD)

[/spoiler]
Perseo
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Messaggio da Perseo »

avevo deciso di prendere un po' d'aria, l'Accademia aveva sempre i ponti esterni occupati da Cadetti chiassosi, meglio allora il giardino del Garden, da quando nessuno occupava più abusivamente le panchine regnava una piacevole calma.

non feci in tempo ad occupare una pancina libera che una voce conosciuta interruppe i mie pensieri.

???: ehilà Persy...anche tu qui a riflettere?
Perseo: no Ruben...volevo solo un po' di silenzio. :evil:
Ruben: beh...ormai. :-D
P: e tu su cosa devi riflettere???? ripensamenti dell'ultimo minuto?
R: non proprio...certo c'è un po' di timore, ma penso sia normale, volevo solo stare un po' tranquillo, devo andare alle prigioni a vedere Antony e volevo prima prendermi del tempo libero.
P: Antony...ancora????
R: già. :-D
P: hai combinato un bel casino, lo sai? :evil:
R: :shock: con Antony????
P: no, con Fei!!!
R: perchè mi sposo? :? non dirmi che non sei d'accordo col mio matrimonio...tu sei il mio testimone, o non te lo ricordi? :evil:
P: non per il matrimonio Ruben, Fei è un tuo subordinato e tu hai avuto una relazione clandestina con lei.
R: :shock: clandestina????? ma se lo sapevano tutti che stavamo insieme.
P: insieme sì...ma che rimanesse incinta. :roll:
R: sono cose che capitano...non so se la mamma te l'ha mai detto ma...
P: ...ma la mamma avrebbe anche dovuto dirvi di stare attenti!
R: :evil: finita la ramanzina? :evil:
P: sì...finita :-D sei pronto per domani? è un giorno importante, ma devi viverlo in serenità, non lasciarti sopraffare dalle emozioni, lascia che queste ti assorbano completamente in modo da poter godere appieno ogni singolo istante della giornata, ma non farti controllare da loro, fa in modo di filtrare ogni emozione prima che raggiunga il cuore, se arrivano tutte insieme finirai per terra.
R: ti stai riferendo ai miei frequenti svenimenti? :roll:
P: già. :-D

abbandonati per alcuni minuti i rispettivi ruoli parlammo del più e del meno, del giorno che doveva venire, del nuovo importante futuro piccolo arrivo e di alcuni dettagli della cerimonia, poi Ruben si alzò, ci stringemmo la mano e ci abbracciammo, il vicepreside riprese il suo ruolo e si diresse alle prigioni.

non era molto tempo che mi trovavo seduto sulla panchina che la voce di Tidusisback risuonò per tutto il Garden...a quanto pare stava per iniziare la festa di addio al celibato per Ruben, non avevo alcuna intenzione di parteciparvi, dopotutto le feste non mi erano mai piaciute, tornai in Accademia.
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Kyomi_Himawari
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Messaggio da Kyomi_Himawari »

Tutto alla normalità, siamo sicuri? Aveva recuperato la sua età adulta, ma con essa anche una memoria sigillata nel profondo della sua mente e del suo cuore.
E con essa, anche dubbi e preoccupazioni erano stati liberati.

Se già prima di tutta questa storia si disprezzava, ora che ricordava il suo vecchio passato, il disprezzo era stato tramutato in odio... e paura.

Chi sono io? Perchè non ho potuto essere come tutte le persone normali? Perchè soprattutto mi hanno sigillato la memoria?

Queste erano le uniche domande che si poneva da quando era tornata diciottenne, e nonostante provasse a trovare una soluzione plausibile a ogni domanda, il dolore continuava a rimanere, stabile.
Già prima si sentiva "diversa" in quanto colore dei capelli (che fino a qualche tempo prima si era imposta di nascondere con delle tinte apposite) e simbolo sulla fronte, ma ora... anche le orecchie a punta...
Era anche per questo che voleva vedere il mondo, per cercare gente come lei, per trovare i suoi simili, ma se ora i suoi simili sono tutti quanti estinti, cosa doveva fare lei ora?

K_H: "Tornare a casa? Chiedere informazioni a mia madre? Sarebbe un'idea..."

"Non lo fare... è stata lei a sigillare la tua memoria e a impedirti di vedere il mondo... se tornai da lei, non potrai più... rivedere i tuoi amici..."

Quella voce che oramai conviveva con lei... era la coscenza della sfera che si era trasferita nel suo corpo, e quindi anche tutta la conoscenza accumulata nei secoli.
Ma perchè, con tutti i posti e le persone di questo mondo, proprio lei doveva essere diventata custode di una simile conoscenza?

Un'altra domanda da aggiungere alla lista.

[spoiler]Spero di aver rispettato le regole del topic U_U[/spoiler]
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Pip :>
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Messaggio da Pip :> »

Il Giardino è un ottimo luogo per pensare.

Dopo le ultime avventure che il Garden ha passato, ho avuto poco tempo per stare un pò da solo con me stesso. Gli impegni mi hanno tenuto decisamente occupato!

Ma qui seduto all'ombra di questo albero, mentre il vento fresco della fine dell'autunno mi accarezza, e le nuvole corrono veloci nel cielo, riscopro un nuovo me stesso. In questi ultimi tempi, credo di essere maturato molto. Ho abbandonato le spoglie del ragazzino, ora mi sento un uomo in tutto e per tutto, sono uscito al guscio. Ho passato molte avventure fino ad ora...Ma non mi sono mai sentito così padrone dei miei sentimenti. Le responsabilità, la mia carriera militare, io. Sono cambiate molte cose.

Penso di aver trovato una stabilità. Mi sento sereno...Vedo il futuro radioso. In momenti come questi, a contatto con la natura e con me stesso, sento le mie emozioni che traboccano, come fossero un cavallo impetuoso appena liberato dalle briglie.

Mi sento felice. In questo momento, credo che nulla possa turbarmi a livello psicologico, forse in futuro ci saranno momenti bui, ma sono da mettere in conto. Perchè questa per me è la felicità: conoscere me stesso, accettarmi, convivere con la tristezza, inebriarmi della gioia. Ed è quello che sono intenzionato a fare.

Penso anche ai miei amici, tutti innamorati, tutti felici. Io ancora non ho trovato nessuna a cui aprire il mio cuore. O meglio...Forse non sono in grado di esternarlo.

Ma va bene così, sto bene con me stesso. Un cuore solitario, sostegno per tutti, abbastanza forte da sostenere anche me stesso, ma non vado oltre. E nei momenti in cui da solo vacillerò...Qualcuno mi tirerà su. Tutto questo mi fa sentire bene.

Il riposo è finito, è meglio tornare al lavoro: la vita mi attende.
Siren
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Messaggio da Siren »

Bello questo giardino... è fresco... e quest'arietta poi... Che tranquillità... Sono appena arrivata nel Garden, e mi sento ancora un po' sola... Son silenziosa... è colpa mia... Ho deciso, voglio avere coraggio per conoscere qualcuno!! Vorrei avere almeno un amico... In passato ne avevo tanti nella mia altra scuola... Ma ora... Non ci sono più. Durante una lotta contro un nemico, l'hanno fatta saltare in aria... Io ero appena uscita per andare a fare una passeggiata con Ciocy, il mio Chocobo... E appena tornata, vidi tutto distrutto... Non c'era più nessuno... Eran tutti morti... Poi son venuta qui... Spero di poter restare qui, e di poter conoscere tanti amici... Via la timidezza!! Ora vado dentro, tra un po' si mangia. (durante la corsa per entrare nel garden mi scontro contro un ragazzo)
???:Scusami. (Sorriso)
S:N-niente. (Rossore)
(Continuando la corsa verso la mensa) Chissà chi era quel ragazzo... Era bellissimo!

[spoiler]Spero di aver fatto giusto e di aver rispettato le regole... Se no scusatemi tanto! Perdono! [/spoiler]
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Otta
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Messaggio da Otta »

Un attimo di riposo. Un piccolo spiraglio di pace tra la fitta nebbia causata dal troppo lavoro. Gli occhi di Otta si erano arrossati a forza di guardare e riguardare il video, la testa le duoleva un poco, il dovre aiutare Ruben ad organizzare tutte quelle missioni una dietro l'altra l'aveva sfiancata. E poi la notizia di una probabile esistenza del proprio Nobody. E la certezza di averla iquasi sfiorata nella missione ad Oelivert, di non aver capito che poteva trattarsi proprio della sua parte oscura... La cosa la faceva sentire una stupida, tonta, come lo è sempre stata. E Ruben era stato così impenetrabile... Quando la preside si era confidata immediatamente con il vice per quanto riguardava quesll'argomento, l'amico non aveva aperto bocca, aveva quasi ignorato quelle parole. Il perchè era dovuto dal fatto che Otta aveva sempre cercato di risolvere i propri problemi da sola senza avvertire il Garden, per questo ora Ruben faceva il prezioso? Oppure perchè era tranquillo, fiducioso della propia forza e della forza del Garden? Otta però ammise che questo atteggiamento le aveva dato un pò fastidio ma chissene... Alla fine se questa Nobody non combinava guai, poteva starsene buona chissà dove a immaginare non si sa quali piani per la conquista del mondo o per la distruzione di tutte le forze armate. Oppure poteva trattarsi di una persona dall'animo tranquillo, senza ambizioni... Certo che il più grande vizio della preside era quello di aumentare i propri problemi... Ma era anche vero che quella Nobody aveva attaccato a suo tempo i quattro Chaos. E poi basta? Il vero problema adesso era il doppione di Zell, che con solo la forza di una propria illusione era stato capace di tenere a bada un folto gruppo di SeeD scelti. Ed era scomparso senza lasciare traccia. Che fosse stato ucciso da un mostro più potente di lui? Ma allora sarebbe stata la fine anche per il povero e buono Zell.
Otta si mise una mano sulla fronte e chiuse gli occhi. Per quanto tempo avrebbe dovuto mantenere la parvenza della brava preside che ha piena fiducia in se e in tutto ciò che fa? La stanchezza distruggeva anche le sue ultime certezze.
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'Ma nei miei sogni lo vedo morto impiccato! E non è una fantasia erotica di bondage!'
Amaterasu
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Messaggio da Amaterasu »

Come pensavo, ormai la notte non riesco a dormire, il terrore di chiudere gli occhi durante la notte e perdere nuovamente il controllo era ancora troppo grande. Presi a girare con mille pensieri in testa quando mi trovai davanti la scritta 'Giardino'... Perchè no? A quest'ora non ci sarà sicuramente nessuno.

Mi venne in mente la scena del bar, del clima che c'era intorno al gruppo di Greiver. Quanto tempo sarà passato ormai? 4, forse 5 anni?
Un tempo avevo solo gli amici e qualche lezione di geomanzia, una vita semplice ma mi bastava. Perchè desideravo essere il più forte? Perchè volevo la forza così ardentemente ormai non lo ricordo nemmeno più... Fatto sta che rompere il sigillo e prendere la spada benedetta dagli elementi, protettrice delle Anime, la Soul Carver (benedetta... ma nessuno ha mai detto che era sigillata in quell'altare perchè la barriera di Amon non si attivasse!!!)
Esiliato da Daaht e perennemente inseguito dal Nebilim. Me lo sono meritato!

Synch... tu sei stato il mio unico vero amico, quello che so sull'arte della spada lo devo a te. questi 2 anni forse sono stati il mio unico periodo di tranquillità. Eravamo così vicini alla meta, eppure ho dovuto rovinare tutto usando il Nihil Megido, credevo di poterlo controllare, mi illudevo di essere abbastanza forte, mi illudevo di poter controllare quel potere il cui unico scopo è annientare qualsiasi entità fisica, eppure (ironia della sorte) io sono vivo solo grazie a questa spada :x

S: So cosa puoi fare! Vieni con me, io voglio diventare un Seed mentre al Garden troveresti tantissimi guerrieri in grado di aiutarti :-D
A: Ma così sarebbero tutti in pericolo!
S: Beh il Nebilim è immortale ma non invincibile. E' vero che col passare del tempo la sua forza aumenta, ma i Seed possono tenerlo a bada quando attacca finchè non sarai in grado di infliggergli il colpo finale!
A: Ma se non ci riesco!? Finirò solo col renderlo più potente fornendogli nuove tecniche
S: Uffa, sempre a scervellarti sulle cose :? muoviti o ti lascio qui!
A: ......

Mi piacerebbe avere di nuovo degli amici, mi troverei sicuramente bene ma ora non posso e poi dovrei... NO! Devo solo pensare a trovare combattenti degni di tale nome da usare per il mio scopo, legare con loro renderebbe le cose più difficili di quanto non siano... oppure sarebbe meglio?!. Non so come comportarmi, qual'è la scelta più giusta?
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Doppia Identità?
Regalo Prinnoso da Recks
RPG completati: 2? 5? 24? 58? 100?? Ci siete andati vicini, sono a 110. Dalla regia mi dicono che sono a 120 circa.. Devo ricontare @.@


"What was the start of all this? When did the cogs of fate begin to turn? Perhaps it is impossible to grasp that answer now, From deep within the flow of time... But, for a certainty, back then, We loved so many, yet hated so much, We hurt others and were hurt ourselves... Yet even then we ran like the wind, Whilst our laughter echoed, Under cerulean skies..."
Otta
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Tenerezza

Messaggio da Otta »

*Fran*



Perchè io credo molto nel legame fraterno.



Quanto tempo sarà passato dall'ultima volta che mi sono aggrappata al suo braccio, così, come una piattola?? Anni?? Troppi... Avevo 17 anni quando l'ho visto allontanarsi dal campo militare di Esthar in abiti borghesi, dandomi le spalle, verso il suo futuro che risplendeva più dell'oro. E' sempre stato molto forte. Il migliore secondo me! Non ho smesso mai di considerarlo come un idolo; nonostante fosse più grande di me di soli due anni l'ho sempre preso come modello. Così intelligente, preciso, attento, maturo, dall'aria adulta... Ma anche un pò triste. Io me ne accorgevo, non doveva essere semplice mantenere alte le aspettative del prossimo... Per questo cercavo, ogni volta che rimanevamo soli anche con l'altro fratello nella nostra intimità familiare, di sembrare sempre allegra, di alleggerire l'atmosfera, anche se troppo spesso venivo presa per scema o per infantile... Ma io credevo nella forza che hanno i sorrisi di tranquillizzare e alleviare, anche se solo un poco, i dispiaceri!



Mi è dispiaciuto abbandonarla in quel modo. Un trasferimento improvviso per incanalare e sfruttare al meglio il mio potere. Perchè sono nato con questo dono? Bevelle... Mi sono sempre chiesto perchè proprio così lontano... Me ne sono andato sperando in Sileb e Ludovico, sperando che loro avessero fatto le mie veci visto che lei era ancora troppo dipendente dalla mia persona per cavarsela da sola. Credevo che sarebbe sprofondata in se stessa per causa mia... Ma ho sottovalutato la sua forza e la sua determinazione. E la sua sensibilità nel capire quando qualcosa non andava. Forse su questo punto di vista è sempre stata lei la più forte.



Grazie a lui ho imparato a difendermi, mi sono appassionata alle armi bianche, sono riuscita ad apprendere alcume arti magiche nonostante ne fossi negata. Non volevo essere assolutamente un peso per il mio fratellone. Anzi, volevo potergli offrire il mio aiuto in qualsiasi momento. Tra fratelli bisogna capirsi, essere complici... Difatti sono stata felicissima quando mi ha proposto di seguirlo per provare ad entrare nella milizia Esthariana. Anche se avevo paura di scappare di casa, mi sono fidata di lui ed ho inseguito, attaccata al suo braccio, uno dei miei più grandi sogni! E non lo ringrazierò mai abbastanza per questo!



Forse è stata proprio questa sua determinazione a far accettare la sua presenza nell'esercito di Esthar. Sapevo che per una ragazza la vita militare sarebbe stata una tortura, forse esageravo nell'essere piuttosto severo con lei... Eppure non ha mai provato rancore o gelosia nei miei confronti, non invidiava minimamente la mia forza. Credevo fosse stupida... Invece si misurava con me per provare i propri limiti, per vedere se riusciva a migliorare... Questo suo atteggiamento metteva a disagio le persone che il più delle volte fraintendeva. Avrebbe dovuto essere meno ingenua...



Anche se è stata dura, non rinnegherò mai le esperienze che ho vissuto ad Esthar. Anche se ho sofferto solo per entrare là dentro, anche se sono rimasta da sola per via della partenza di mio fratello e della vicenda che ha portato Sileb alla condanna... Anche se mi sono comportata da codarda ed ho abbandonato la carriera militare dopo l'esecuzione, non potrò mai negare quei giorni. Perchè è grazie a loro che ho preso coscienza di me stessa e dei miei limiti, e sono maturata. Perchè alla fine non si può crescere in un ambiente felice.



Ma anche se eri così forte, sapevo che in fondo non ti trovavi bene in quella situazione. Certo, sei riuscita a portare su una scuola militare aiutata da gente valorosa, ti sei fatta carico di tutto quel peso per molto tempo nascondendo la stanchezza e la fatica. Ne hai passate tante da sola... Ma non dovevi sentirti abbandonata. Quando ero ancora nel rubino di quella spada percepivo, ogni volta che guardavi l'arma, una certa malinconia nell'aria. Era perchè non mi sono fatto mai sentire in tanti anni? Perchè avevi saputo la notizia della mia condanna e tu non hai potuto fare nulla per aiutarmi o per assistermi nei miei ultimi momenti? Tutto ciò dispiaceva più a me che a te...




La distanza allontana le persone, è vero. Ma quando esse si ritrovano dopo tanto tempo, bastano pochi minuti, un piccolo contatto per ritornare affiatati come prima.



Alla fine non siamo cambiati molto. Anche se oramai dimostriamo più di 17 o 19 anni, il nostro spirito e la nostra anima sono rimasti tali e quali erano nei tempi di Esthar.



Il calore del tuo braccio continua a ricordarmi quando eravamo piccoli e combattevamo insieme.



Il tuo sorriso è sempre quello di qualche anno fa, quando tra i vari accampamenti del campo venivi incontro a me, a Sileb ed a Ludovico.



Perchè due fratelli si riconoscono anche a distanza di molto tempo...



...ma riescono a parlarsi come se non fosse passato nemmeno un giorno.



Tutto ciò accade perchè abbiamo lo stesso sangue, gli stessi ideali, gli stessi sogni...



...ai quali continueremo a credere fino alla fine, fino allo sfinimento.



Perchè siamo anche dei guerrieri...



...ed i guerrieri hanno uno spirito orgoglioso e forte...



...non lo puoi piegare come un ramo secco...



...perchè la nostra tempra ha il vigore del ferro...



...e con il ferro delle nostre spade sguainate continueremo ad andare avanti...



...perchè anche se la vita fa paura, sappiamo che possiamo contare l'uno sull'altro.



E questo lo sappiamo proprio perchè siamo fratelli.
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Otta
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Quasi estranei

Messaggio da Otta »

La fresca brezza della sera spostava con delicati movimenti ondulatori i folti capelli di Aeron. Il giovane fu costretto a stringere la mano sinistra a mò di conca per potersi accendere una sigaretta. A causa del silenzio che dominava quell'istante, il rumore prodotto dallo scatto dell'accendino sembrava amplificato in maniera quasi innaturale. I suoi occhi celesti andarono a confondersi con la profondità dello spazio, cercando nell'immensa distesa turchese una costellazione di sette stelle raggruppate tra loro. Ma dove guardare? In ogni piccolo angolo di quell'immenso mare, non vedeva altro che ammassi di puntini luminosi indistinguibili tra loro. Otta amava le cose complicate e complesse, non se lo sarebbe mai aspettato. Viaggiare con la mente riconoscendo astro per astro, identificarne i nomi, avere la voglia di scoprire cosa poteva esserci oltre, ancora più lontano...

'Cara fortezza, almeno tu sei stato testimone della sua crescita e maturità...'

Un'ombra scura si mosse dietro le sue spalle, la luna gli illuminò una porzione di viso con la sua candida luce.

'Non ti smentisci mai, quando ti sei accorto della mia presenza?'

'Da poco... Ero immerso nei miei pensieri. Mi sono perso in questo cielo infinito...'

Il ragazzo inalò l’essenza della sua sigaretta assaporando l’amaro sapore del tabacco e soffiò via il fumo con uno sbuffo deciso. Esso andò pian piano a sfumarsi ed a confondersi con la brezza notturna.

'Ehi, sai dirmi quali sono le Pleiadi?'

'Non ne ho la minima idea... Non mi sono mai interessato a ciò che non mi sta accanto'

'Già, fai bene. Non avrei mai creduto che lei amasse queste cose... Non l'avrei mai vista bene nemmeno come preside di un Garden...'

'Perchè?'

'Non sarebbe stato da lei... Il suo nome ha un significato preciso, la sua vita sarebbe dovuta essere randagia, libera...'

'Bhè, proprio per questo le scienze le stanno a pennello. In particolare l'astronomia: dove riesci a percepire un senso di libertà tale se non guardando l'infinità dello spazio? Sbaglio o anche tu stavi errando nella sua immensità?'

'Hai ragione... Certo che mi sono perso una grossa fetta della sua vita...'

'Da quando lei aveva 15 anni...'

'E' cambiata tantissimo... Quasi non la riconoscevo... Non parlo dell'aspetto, ma del carattere. E' diventata molto forte...'

'Deve essere forte. Non può non esserlo. Oramai è un leader, ha un ruolo di prima importanza, non può permettersi il minimo cedimento. Lei lo sa bene, forse è per questo che quando sta in compagnia di persone di cui si fida, si lascia un pò troppo andare'

Per un istante i due rimasero in silenzio, sguardo perso nel vuoto. Aeron si accese un'altra sigaretta.

'La conosci bene nonostante tu non abbia legami di sangue con lei...'

'Io sono 'fortezza'. Come tale ho il dovere di proteggerla anche se lei non ne sa nulla. Questo è stato deciso quando mi hai salvato la vita, era il mio modo di saldare il mio debito. Non rinnegherò mai le mie parole, assolutamente'

'Ed ora io sono in debito con lei... Anche la mia vita è stata protetta da mia sorella. Che il destino abbia voluto unire le nostre esistenze?'

'Tu che parli di destino? Strano...'

'Sarebbe stato più strano se ne avessi parlato tu. Non sono appassionato di astronomia, ma oramai io e lei non siamo più uniti come quando eravamo piccoli... Due astri gemelli che si sono separati ed hanno iniziato a gravitare attorno a differenti pianeti... E tu, per quanto ancora continuerai ad essere un suo satellite? Oramai è maturata abbastanza, sta in un ambiente più che protetto…'

'Mai sottovalutare le tempeste. Quando l'aria si tende, quando gli impulsi accumulati dal tempo crescono talmente tanto da diventare insostenibili, quando nemmeno una dimora può offrire rifugio... E' il caos'

'...Niente da fare, mi hai battuto... Oramai sono un estraneo. E meno male che non ti interessavi di scienze...'

'Ma mi interesso di ciò che ho accanto, come ho detto prima. E poi anche io sono in debito con lei...'

'Credo che inizierò a credere in questo maledetto destino...'

'Fa come vuoi, la vita appartiene solo a noi stessi, come le nostre decisioni. Devo andare, devo sbrigare un lavoro abbastanza urgente...'

'Ho notato... Bhè, non ti affaticare troppo, vista la tua età...'

'Preoccupati per te stesso! Spero rimarrai quì un pò di più... La tua missione può attendere... O vuoi allontanarti di più da lei?'

'...La vita appartiene a noi stessi...'

Detto ciò Aeron si girò verso il suo interlocutore, gli diede una pacca sulla spalla e scese nella propria stanza.
Looooool XD -> [x]

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Sabin_mn
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Re: Il Giardino-Ovvero il luogo delle RIFLESSIONI

Messaggio da Sabin_mn »

Quelle parole accusatorie continuavano a risuonargli nella mente...
Credi che non siano in grado di badare a se stessi?
Trabia si era resa famosa per essersela sempre cavata con pochi mezzi a disposizione, e dopo l'attacco di Galbadia le cose si erano ulteriormente inasprite.
Ma Trabia si era sempre risollevata, con i suoi alti e bassi certo, ma alla fine ritornava sempre a brillare.

Non aveva mai messo in dubbio che sapessero badare a loro stessi, ma sapeva anche che al momento non si erano ancora del tutto ripresi dall'attacco Galbadiano, e che se in quel momento gli Angeli avessero attaccato come rappresaglia per quanto accaduto al Cimitero, non sarebbero riusciti mai più a sollevarsi, la sua patria sarebbe letteralmente scomparsa.

E sia il cuore che la testa gli dicevano che non poteva permetterlo così facilmente, che avrebbe dovuto difendere la sua gente, era un suo dovere.
wolf moon
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Re: Il Giardino-Ovvero il luogo delle RIFLESSIONI

Messaggio da wolf moon »

La frenesia dell’accademia era a suo modo stancante, a volte perfino il parapetto che tante volte aveva ascoltato i pensieri del cadetto sembrava non aver voglia di ascoltare, il ponte esterno era oggetto di un via-vai e non forniva abbastanza intimità. Così wolf’s moon decise di prendersi una pausa ed andare al giardino del Garden. Il tratto che divideva la Guenda dal Giardino fu percorso in breve tempo, per trovarsi di fronte a uno spettacolo eccezionale quanto semplice: Il verde acceso dell’erba si incrociava con gli altri colori della natura. Wolf si sdraiò e lanciò un occhiata al cielo, era bello notare come l’azzurro del cielo contrastasse con il verde dell’erba, quasi a sottolineare quanto fossero distanti e distaccati il cielo dalla terra.

Aveva appena redatto un articolo sulla vicenda che riguardava Tylian e il possesso della Guenda, quella vicenda aveva assunto con il tempo un carattere strano e misterioso. Le persone che vi erano state coinvolte avevano indossato più volte delle “Maschere”, ognuno si era comportato di volta in volta in maniera diversa. Questo aveva creato una gran confusione ai cadetti bastava pensare alla posizione di Wiever che inizialmente, a causa dei finti file, era stato creduto un ex-cadetto smascherato poi come membro dell’equipaggio dell’aeronave prima che giungesse al Garden con Perseo.

Perseo... forse poteva essere definito l’impersonificazione del mistero: di volta in volta si scopriva un particolare in più su di lui e quel particolare faceva sorgere nuove domande. La confusione nella vicenda era stata alimentata anche dalla destituzione di Perseo, al suo posto era stato nominato Ruben come Comandante, ma era difficile cambiare “Guida”. Perseo in fondo per i cadetti era diventato una guida, un punto di forza, forse l’accademia stessa doveva parte della sua forza a lui. Ruben non se la era cavata male, ma la sua personalità era diversa, lui cercava di affermare la sua autorità ponendosi amichevolmente con i suoi sottoposti; il contrario di Perseo, freddo e distaccato, che imponeva la sua autorità. Nella testa di wolf aleggiava una domanda: “Come sarebbe andata la vicenda se la guida dell'accademia fosse rimasta a Perseo?”... O forse era già andata secondo l’ottica di Perseo, questo era un altro punto di riflessione: le parole di Tylian durante l’intervista erano interessanti... certo c’era da considerare che Tylian era un buon ammaliatore, sapeva parlare bene, però che aveva da perdere a dire la verità?

Wolf ripensò alla conclusione della vicenda: l’esplosione della falsa Aeronave con la conseguente morte di tutti i coinvolti, all’infuori di Tylian, l’unico che non poteva nulla contro accademia e Garden, era stato abilmente messo con le spalle al muro; rimanevano Maeglin (che sembrava la vittima innocente della situazione) e Wiever il quale sembrava solo avere un profondo attaccamento all’aeronvae. Ma allora, in luce di questo, se quello che aveva detto Tylina era vero... chi aveva potuto incastrarlo? Chi aveva tanta risolutezza da eliminare un intero equipaggio per far sparire poche persone? Pensare a Perseo era facile, viste anche le accuse che pendevano e pendono su di lui... Dare fiducia o non dare fiducia era sempre stato un cruccio per i cadetti. E wolf? Cosa ne pensava? “Io eseguo gli ordini e basta” si disse lui, alla fine essere SeeD o cadetti equivaleva ad essere mercenari, d’elite, ma sempre mercenari...

Alla fine di questo complesso giro di pensieri il cadetto si domandava che posizioni aveva preso lui nei confronti della vicenda, come la vedeva... La risposta non tardò ad arrivare: “Confusione”. Sì... la faccenda della proprietà dell’accademia era una grande confusione, un gomitolo intricato di fatti che si intrecciavano, alcuni apparentemente inutili, altri più rilevanti. Riguardo alla sua posizione ... aveva imparato a non prenderne, lui eseguiva gli ordini, le posizioni le prendevano i suoi superiori, chiunque essi fossero. Era forse un modo comodo, a “scarica barile”, però finora aveva funzionato.

Era passata tra si e no una mezz'ora quando wolf finì i suoi ragionamenti, si lasciò altri dieci minuti per conteplare lo spettacolo della natura e poi se ne tornò all'accademia.
SCHEDA CADETTO RINOA'S GARDEN
Wolf's Moon
Quest your light in your darkness
citazione: Capitan Harlock le parole del suo avo Phantom Harlock I:
"Se tu continuerai a credere ai tuoi sogni niente nella tua vita sarà mai stato fatto invano"
citazione:
"sia morire che privare della vita non sono cose innaturali, è più innaturale vivere senza avere uno scopo" (kiba, wolf's rain)
Nir - by Aeli - (grazie ^^),wolf in accademia by Kary (grazieee*__*),miglior cadetto alla 4a sagra di caccia di Lindblum
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Re: Il Giardino-Ovvero il luogo delle RIFLESSIONI

Messaggio da Recks »

Recks vide il giardino:era un luogo affascinante,nel quale non c'era il solito vociare di cadetti,c'era solo un gran silenzio.
Il ragazzo si sedette vicino a un albero e così,coperto dall'ombra,cominciò a scrivere a qualcosa su un libro

Diario di un Kilikiano
E' passato molto tempo dalla mia entrata in accademia,e credo proprio che fare un resoconto di quello che è successo e succede ancora sia indispensabile.
L'accademia offre un lavoro abbastanza impegnativo e di certo tra ricerche,combattimenti e missioni varie credo di meritarmi un'oretta di riposo ( :-D )

Ammetto di non essere bravissimo come cadetto,di errori ne ho fatti,come tutti del resto,però sono sempre influenzato dai quei maledetti sentimenti che non mi permettono di essere un soldato mercenario a tutti gli effetti.
Un soldato mercenario dovrebbepensare a combattere e basta per poi ricevere una paga,però mi sento troppo coinvolto in alcune missioni e non credo sia un bene(:roll:)
Vorrei essere come Epsilon alcune volte:un cadetto così freddo,mi sembra un robot senza cuore:mi chiedo però se il provare o no sentimenti sia un pregio o un difetto( :mmh:)
Provare sentimenti e non provarli affatto?Questo è il dilemma
Non provarne mi permetterebbe forse di ragionare di più,di avere una mente più aperta durante i combattimenti e le missioni,strano ma non mi convince più di tanto (:tots:);forse dovrei avere uno stile tutto mio e non cercare di somigliare agli altri..ma che stile ho io?

Il mio stile,beh,sono un mago e per ogni mossa penso molto a differenza di altri soldati che agiscono d'impulso;sono un bel pò influenzato dai miei sentimenti
Che altro potrei dire?Non ho molto coraggio forse,dato che appena ho sentito parlare di una missione contro gli ordini ho cambiato subito discorso.
Anche per Swan è successa la stessa cosa,appena ho scoperto che era una sorta di angelo nero,ho avuto un brivido per tutto il corpo,pensado a cosa sarebbe successo se avesse voluto attaccare l'accademia:sono proprio un fifone,proprio un cuor di leone (:tots: )

Ruben o Perseo,Ruben o Perseo..da che parte devo stare?
Quando tutti hanno saputo del cambio del comandante ognuno si è bilanciato da una parte o dall'altra,mentre io non ho detto proprio nulla,non riuscivo a decidermi e ancora adesso non so per quale "fazione" stare ( :roll:)
Perseo è stato il primo comandante che ho conosciuto..beh a dir la verità conosciuto è una parola grossa,anche perchè non so molto di lui,è stato sempre molto riservato,però è stato un buon comandante,la stessa cosa vale per Ruben:mi arrendo,tanto non riesco a decidermi (>_>)

Ho una voglia matta di tornarmene a Kilika,ma ormai all'accademia sono affezionato e di certo tornare nel mio paese natale adesso non sarebbe molto utile,anche perchè non ho raccimolato neanche un soldo..bel lavoro che sto facendo!( :smt009 )Voglio recuperare soldi,o magari visitarla di nuovo,mi sento così inutile per la mia amata città (T_T)


Perchè vedo solo le cose in negativo?Devo rendermi conto di saper far qualcosa:sono un bravo mago,anche un bibliotecario decente(infatti faccio rispettare le regole a quel maledetto di Greiver!( :-D )).In fondo ho scoperto di essere un pò utile all'accademia,forse non sono così scarso

Ognuno ha i suoi limiti,anche il migliore dei cadetti:quindi perchè mi dovrei sentire inferiore agli altri?

Ho deciso..

Questo è il mio stile:sono un mago e bibliotecario molto emotivo e non molto coraggioso ma devo accettarlo e magari col tempo riuscirò a migliorare!!


Il ragazzo chiuse il diario e si alzò,il ragazzo cominciò ad avere un'autostima più alta di sè..


Forse l'essere cadetto comincia a piacermi,per questi piccoli momenti di riflessione e di divertimento :-D

Il ragazzo tornò in accademia,felice di aver concluso qualcosa
TeraFlare93
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Re: Il Giardino-Ovvero il luogo delle RIFLESSIONI

Messaggio da TeraFlare93 »

Tera era tornato da poco dalla sua prima missione, era contento di essere utile da qualcuno e di fare le prime conoscenze ed esperienze.
Entrò nel giardino e vide che era un magnifico posto, molto bello; così si sedette con la schiena appoggiata al tronco di un grosso albero e cominciòa pensare...
Tuttavia, sebbene per ora la sua vita era quasi serena, il ricordo era indelebile, anche il rimorso forse. Quanta morte aveva visto in tutti i suoi 14 anni di vita? Quanta? Troppa. La sua vita era più morte che vita stessa. Ora era circondato da persone che combattevano per la Vita, sfidando la Morte: forse sarebbe potuto diventare come loro e cambiare in modo radicale il suo modo di essere, e aiutare quel mondo ad avere una speranza, seppur flebile, ma tangibile.

Quel giorno, parlò molto con Bahamut, anche di quando giocavano felicemente da piccoli attorno al loro villaggio, dove uomini e draghi convivevano come fratelli, dove uomini e natura erano in puro contatto fra loro, ed è anche per questo che il suo villaggio era famoso perchè pieno di "maghi". Magia...una parola strana, per Tera naturale. La Magia, come la definivano i Non-Maghi, non è altro che una stretta vicinanza fra uomo e natura, una richiesta tramite parole arcane dell' uomo verso la sua Madre, e la Madre che accontenta il Figlio...
Ma a cosa servivano tutti questi discorsi? Oramai il suo villaggio era sparito e lui e Bahamut erano gli unici rimasti di un grande popolo. E' vero che c'erano comunque molti Maghi in tutto il mondo, anche molto più bravi di lui, però si trattava solo di raggiungerli. La gente di Tera aveva un legame speciale con la natura e la sua magia poteva diventare illimitata, in usi e specie.

Il suo villaggio era un posto che riteneva e ritiene ancora mistico, era un luogo unico in tutto il Mondo, finchè non erano arrivati quegli Angeli Neri. Si sarebbe fatto ammazzare pur di vendicarsi; sapeva che la vendetta non era giusta, ma non poteva rinunciare ad essa.
Quanto tempo dovrà ancora passare per cui potrebbe sentirsi finalmente libero dalla morsa della vendetta e libero dalla morte che aleggiava nella sua vita? Meno male che almeno Bahamut poteva capirlo, erano quasi uguali loro due, erano più che fratelli.
L' unica bella emozione che avesse mai provato erano l' amore dei suoi genitori e l' amicizia del suo villaggio e delle persone che stava conoscendo in Accademia, poi per la maggiorparte sempre freddezza. Non aveva mai odiato nessuno, neanche gli Angeli Neri, anche se voleva vendicarsi. Piangeva raramente, e quando lo faceva, non era scosso dai comuni singhiozzi, ma solo da qualche tremito e silenziosamente.
Aveva bisogno di parlare con Bahamut, di vederlo, ma non era proprio piccolo, era sei volte più grande di suo fratello, senza contare l' apertura alare di 2 metri: quindi era poco probabile che il Regolamento del Giardino consentisse ciò, per cui gli parlò solo mentalmente e spiritualmente.

Era vero che però, comunque, ogni giorno che passava in Accademia era un passo in avanti in più verso la felicità e la speranza e la vita.
Dopotutto gli piaceva quella maledetta vita, non avrebbe rinunciato ad essa così facilmente. Forse era meglio lasciar perdere la vendetta? Stando in contatto con altre persone lo avrebbe aiutato.
Combattere per i suoi nuovi amici e compagni: da oggi avrebbe aggiunto anche quell' obiettivo.

Tera aveva qualcosa in mente da molto tempo: perchè non trovarsi un' altra casa, un' altra città dove vivere? Non poteva vivere per sempre in Accademia e ogni tanto aveva anche bisogno di pause.
Ma chi avrebbe potuto tollerarlo? Ancora non aveva detto ai suoi amici di dove era originario, e aveva paura che se l' avessero scoperto, l' avrebbero cacciato o rifiutato o, peggio, odiato. Tutte le persone a cui aveva raccontato la sua storia l' avevano sempre additato come presagio di morte o distruzione. Perchè qualcuno non poteva accettarlo? Solo 14 anni e aveva la maturità di uno con il doppio della sua età, era una vita crudele.
Ma voleva e doveva trovarsi una nuova casa, e sapeva che ci sarebbe riuscito.

Dopo qualche minuto, uscì, sereno, e ripetè quelle discussioni con se stesso molte volte. Per ogni volta, la Vendetta si allontanava e la Vita si avvicinava, ma era sicuro che quasi non si controllerà quando avrà di fronte un Angelo Nero.
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