Dimmi come parli e ti dirò chi sei

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Hyam
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Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Hyam »

Un mesetto fa mi sono messo a discutere con un simpatico utente su una cosa (tra le tante) che mi ha particolarmente colpito di questo gioco. Mi riferisco al linguaggio dei personaggi.

Faccio una premessa, ho avuto modo di provare anche la versione in inglese di questo capitolo.
Non vorrei che la memoria vacillasse in questo momento, ma nella suddetta versione c'è molta differenza rispetto a quella italiana. Non ci sono personaggi che utilizzano inflessioni di un certo tipo, a parte credo Steiner che parla in inglese datato e Cina (Cinna) che parla come il solito stereotipo nigga. Vivi nemmeno balbetta, parla come tutti.

In italiano invece abbiamo una maggiore attenzione su questo aspetto. Gidan ha un lingua normale, Daga parla tutta compita, Steiner quando può parla in latino, Cina parla in romano (per questo Er Cina). C'è uno studio attento che negli altri capitoli non c'è.

Questo simpatico utente, dicevo, mi ha riferito che ha letto un articolo a riguardo, dicendomi che nella versione giapponese lo studio del linguaggio è piuttosto preciso, ogni personaggio ha il suo modo di parlare, e che la cosa è molto più marcata persino rispetto all'italiano. Purtroppo questo articolo è cartaceo, quindi non posso linkarvelo (nè lo possiedo, ma mi fido ciecamente del simpatico utente).

Quindi, per una volta, spezzo una lancia a favore della traduzione italiana, che forse proprio grazie alla lingua più si presta a questo tipo di funzione.
Apro questo topic, in sostanza, per sapere come avete trovato questa idea, o vezzo, che rende la storia più piacevole e le scene comiche più accentuate.

EDIT - Metto qui di seguito il link all'articolo per metterlo in maggiore visibilità - cliccami
Ultima modifica di Hyam il 16 set 2009, 11:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Fingolfin »

E' proprio vero, ho trovato anch'io una maggiore cura nella traduzione di FF9 rispetto ad altri giochi. E finalmente, una volta ogni tanto, si sfrutta bene l'italiano (e anche i suoi dialetti) che ha molte più possibilità espressive rispetto all'inglese.
Anche giocando a FFX ad esempio, vedevo nei sottotitoli cose diverse da quelle che sentivo in inglese, ovvio il significato non è stato stravolto, ma ci potevano stare meglio delle traduzioni o più fedeli o più curate comunque.

Non pensavo che nella versione giapponese lo studio del linguaggio è ancora più approfondito, ma ora pensandoci bene non mi stupisce, anzitutto perché, ovviamente, il videogioco nasce appunto in giappone e già questo sarebbe un buon motivo, poi il giapponese non ha nulla da invidiare all'italiano specialmente in termini di referenzialità: questo grazie a tutti quei suffissi che indicano l"importanza" della persona a cui si rivolge la parola (e quindi rende più o meno formale o elegante il discorso), un sistema più profondo di quello italiano, noi ci limitiamo a un lei o al massimo un voi; e molto molto più di quello inglese, a meno che non si ricorre a quell'inglese datato.
Chissa che effetto fanno i discorsi di Adalberto Steiner in giapponese?
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da sanji5 »

E' una cosa che adoro di FFIX, anche se non ricordo qualcuno che parli veneziano T_T (che secondo me è bellissimo).

Quina mi fa spezzare, ma se avesse parlato un italiano corretto non so se avrebbe avuto lo stesso effetto!
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Holden
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Holden »

Stranamente, possiedo anch'io l'articolo di cui cianciava quel simpatico utente (sic); Si tratta di uno speciale apparso sulla compianta Super Console (N°80, Aprile 2001), che tratta di quel processo creativo spesso misconosciuto che è la localizzazione dei giochi, inglese, e ovviamente italiana. Una localizzazione che non è solo linguistica come si potrebbe credere, ma anche culturale, e che si esemplifica persino nelle copertine dei giochi stessi, fino ad arrivare a veri e propri "aggiustamenti" grafici.

Comunque, l'articolo conteneva un interessantissimo trafiletto su FFIX, e su come nell'edizione originale giapponese la variegata multiculturalità e multirazzialità del mondo di gioco e del party stesso avessero spinto alla scelta di caratterizzare ognuno di essi anche dal punto di vista linguistico, giocando sulla flessibilità della lingua nipponica.
Riporto di seguito un pezzo dell'articolo, molto significativo:
Super Console ha scritto:In FF9, per iniziare, gli otto personaggi principali usano tutti una maniera differente per dire "Io". Zidane usa "Ore", un termine molto diffuso nella cultura giovanile. Il suo linguaggio non è dialetto, ma semplice (e non troppo marcato) slang da teen-ager giapponese. Il linguaggio della principessa Garnet è invece chiaramente polite, aggraziato. Il formale "Watakushi" è il suo modo di dire "Io". Quando Zidane le chiederà di modificare il linguaggio, "Watakushi" si trasformerà nel più classico "Watushi". Steiner, personaggio di ben altra indole, usa invece "Jibun" per indicare sé stesso. Un termine deciso ed autorevole, tipico del linguaggio militareggiante. Il linguaggio di Vivi è bambinesco, cosa evidente nell'uso di "Boku". Freya usa invece termini arcaici, esprimendosi in una maniera che riporta alla mente, per i nippofoni, i vecchi film di samurai. Ancora più "bambinesco" di quello di Vivi è il linguaggio di Eiko che, come comune tra le bambine piccole giapponesi, usa il suo stesso nome per indicare sé stessa. Molto caratteristico invece il linguaggio di Quina, solita concludere le sue frasi con il suffisso "aru", contraddistinguendo la sua parlata in un modo che gli orientali definiscono ironicamente "fake chinese", visto la somiglianza con i suoni della lingua cinese. Blank e Cinna terminano invece le loro frasi con suffissi quali "su" e "zura". La cosa, pur non corrispondendo a nessun dialetto specifico, li caratterizza come persone "di campagna" e dal modo di esprimersi semplice e leggermente rozzo.
In sostanza: In FF9 non si può parlare di dialetti. Si può parlare di terminologie e di sfumature differenti, rese in giapponese in un modo di difficile importazione per l'Occidente.
Insomma, anche basandomi su questo articolo, penso che la peculiare scelta italiana di usare i dialetti sia un modo coraggioso per rimanere fedele all'intendimento originale di Sakaguchi o chi per lui, ma che abbia in parte fallito.
E' chiaro che la lingua italiana nella sua concezione linguisticamente "pura" non offre nemmeno lontanamente la stessa ricchezza di lessici e di sottigliezze di quella giapponese, si è quindi deciso di aggirare il problema.
Il fatto è che però funziona solo in parte, tanto è vero che i dialetti contraddistinguono nella versione italiana solo i personaggi più "popolari" e servono più che altro a sottolineare comicamente i discorsi di Cinna, Markus, Kalò, Quina e via dicendo.
Il fatto stesso che Gidan, Steiner, Garnet, Vivi... non li usino dimostra che questo sotterfugio non basta a caratterizzare un personaggio, e che bisogna affidarsi ad altro. La parlata romanesca, veneta, finto-crucca delle varie spalle li rendono personaggi un pò pecorecci (anche se non in senso dispregiativo), ed è evidente che non può essere usata in altro modo.
Per sottolineare invece le peculiarità linguistiche e culturali di Vivi o Garnet si è optato per altri sotterfugi, e se possiamo dire che nel caso di Vivi questi sono riusciti alla perfezione, rimane labile la caratterizzazione in tal senso dei vari Eiko, Garnet, Gidan, Amarant, Frejia... Questa esiste, ma ci troviamo di fronte all'incapacità radicale della lingua italiana (e non solo), di essere usata per rendere efficacemente certe sfumature.

Insomma, non sono un'entusiasta della scelta dei dialetti, ma debbo comunque ammettere che rende ancora più peculiare FFIX, e contribuisce a dargli un'identità che gli altri FF non hanno.
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Hyam »

Holden ha scritto:Stranamente, possiedo anch'io l'articolo di cui cianciava quel simpatico utente (sic)
Che buffo, le trame del fato sono spesso burlone.

Comunque in effetti, pensandoci bene, i dialetti sottolineano molto di più una linea comica piuttosto che una culturale. Sono d'accordo sul fatto che per i personaggi di rilievo si siano preferite delle strade differenti, in particolare quando dici che per Vivi si è usato un sotterfugio migliore. totalmente assente nella versione inglese, dove Vivi parla normalmente. In questo senso sembra che abbiano totalmente sorvolato sulla caratterizzazione, e il risultato è francamente deludente.
Già che hai citato Vivi, mi preme anche sottolineare la buona idea di utilizzare il latino per Steiner, così faccio anche contento Fingolfino Immagine. Questo anche se dall'articolo che hai portato si evince che l'idea era di farlo più militaresco che attaccato al vecchio.

Visto che hai ritrovato l'articolo, lo linko dal primo post.
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da TeraFlare93 »

Comunque Steiner usa il latino soltanto per alcune frasi che spara ogni tanto XD, non per parlare normalmente. Secondo me non hanno fatto male a mettere l' uso dei dialetti. Il giapponese è una lingua estremamente rigida, mentre l' italiano è molto più flessibile, per questo lì forse non ci sono nemmeno dialetti e qui ce ne sono uno per regione, che poi si suddivide fra quelli delle città, che hanno sfumature diverse. Quindi compensare le formalità giapponesi con i dialetti italiani non è stata un' idea tanto cattiva (l' alternativa era far parlare tutti normalmente, come in inglese, non credo che sarebbe stato bello). Secondo me avrebbero dovuto rendere Steiner ancora più comico, facendolo parlare ancora più arcaicamente (italiano molto vecchio, immaginate che effetto in battaglie o simili), però per il resto mi è piaciuto molto.
Comunque, il miglior duetto linguistico del mondo è : Giapponese-Italiano :supercool: :sisi:
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Hyam »

TeraFlare93 ha scritto:Secondo me avrebbero dovuto rendere Steiner ancora più comico, facendolo parlare ancora più arcaicamente (italiano molto vecchio, immaginate che effetto in battaglie o simili), però per il resto mi è piaciuto molto.
Fingolfin io ti invoco!
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da TeraFlare93 »

Hyam ha scritto: Fingolfin io ti invoco!
So che sono OT, ma che diamine è "Fingolfin"? O___o

Edit: Ok, ho appena visto un utente che si chiama così XD
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Fingolfin »

Hyam ha scritto:Fingolfin io ti invoco!
e manco fossi una summon :asd: (comunque in quel topic dove a momenti ci si azzannava dicevo che non mi andava a genio il suo essere buffo e la sua armatura di latta più che il suo modo di parlare, anche se forse le due cose non sono discutibili singolarmente)

In ogni modo di comico è comico non c'è bisogno che lo rendessero ancora più comico andiamo...
Forse se avessero arricchito (nella misura giusta) il suo linguaggio con quell'italiano di cui parla Teraflare, che si rifà al periodo dei valori di Cortesia dei Cavalieri Medievali, sarebbe stato interessante (ma non proprio comico). Fra l'altro ricordo che Steiner di quando in quando fa citazioni su Don Chisciotte, Artù e cose del genere. Se messo in modo esagerato secondo me quel linguaggio però avrebbe stonato un pò e reso pesante i dialoghi.
Infatti io sono un po' avverso all' Italiano di Boccaccio, Petrarca ma anche di successivi (Pulci, Boiardo) che trattano di più la materia cavalleresca (brutte esperienze a scuola eheh).

Sono del parere che le sue citazioni latine vanno già benone e sono più efficaci di un italiano antico.
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da TeraFlare93 »

No, ma intendevo qualcosa del tipo rivolgersi molto cortesemente ed educatamente ad un mostro gigante tipo quello del Castello di Ipsen,o a Soulcage, e vedere le loro reazioni.
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Fingolfin »

TeraFlare93 ha scritto:No, ma intendevo qualcosa del tipo rivolgersi molto cortesemente ed educatamente ad un mostro gigante tipo quello del Castello di Ipsen,o a Soulcage, e vedere le loro reazioni.
Dimostrare Cortesia ad un mostro che intende da lì a poco farti la pelle? :mmh: Non mi trovo d'accordo sinceramente, sarebbe troppo forzato :sgamato: ... ma come direbbe Steiner in questo caso, De Gustibus :hihi:
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Hyam »

Come ho mostrato il mio disappunto per un personaggio più serio, stavolta devo mostrare il mio disaccordo con l'ipotesi di un personaggio più comico.
Steiner è perfetto così com'è, un altro pò di comicità e il personaggio perdeva tutto il suo significato.
Un altro pò di serietà e diventava ne più ne meno che il guerriero standard. Steiner ha quell'attaccamento al passato che ha anche Cyan, e questo lo rende leggermente comico. Da questo è inutile eccedere dalla comicità alla imbecillità, tanto più che Steiner non è cretino, è solo un pò ottuso.
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Holden »

Teraflare ha scritto:Il giapponese è una lingua estremamente rigida, mentre l' italiano è molto più flessibile, per questo lì forse non ci sono nemmeno dialetti e qui ce ne sono uno per regione, che poi si suddivide fra quelli delle città, che hanno sfumature diverse.
Questa affermazione su che base poggia di preciso? L'articolo che ho menzionato più su indicava in poche righe come il semplice riferirsi a se stesso nasconde nella lingua nipponica una infinità di forme e di sfumature diverse, in grado di caratterizzare socialmente, culturalmente e anagraficamente la persona. Non basta un esempio del genere a visualizzare uno scorcio della sterminata complessità semiotica e semantica del giapponese?

E in cosa l'italiano può ritenersi lingua meno rigida e più "ricca"? Nell'esistenza dei dialetti?
Qui c'è un errore di fondo. L'esistenza di dialetti non è da ritenersi un fattore di complessità o di ricchezza della lingua italiana, in quanto i dialetti tranne rarissime eccezioni (ad esempio il toscano), non sono variazioni della lingua italiana, e ne sono totalmente indipendenti. In molti casi, non hanno nemmeno una radice comune. Si tratta quindi di lingue diversissime che si ritrovano a convivere nello stesso spazio geografico, di una lingua che per motivi storici diventa quella principale, mentre il fattore di minoranza riduce le altre a "dialetti". Guardando le cose da una prospettiva più ampia, sarebbe come affermare che la lingua inglese è una lingua ricca perché negli USA si parla anche spagnolo, olandese, e un mezzo quintale di lingue amerindie.


Ritornando al merito della discussione, e concentrandomi sul personaggio di Steiner di sui si disquisisce negli ultimi posts, sono sostanzialmente d'accordo con Hyam nel ritenere che nel suo caso si sia trovato il giusto compromesso.
Steiner è in effetti legato a Cyan da questo suo attaccamento a certi valori che nel mondo in cui si trovano a vivere sono considerati vetusti, ma aggiunge a ciò il suo essere a un certo punto della trama sorpassato dagli eventi.
Dal rapimento di Garnet in poi, lui si ritrova impegolato in un'avventura che lo catapulta fuori dal suo abituale quotidiano, in vicende in cui la sua "filosofia esistenziale" si trova ad arrancare. E ciò lo costringe a decisioni e azioni che ne svelano l'ingenuità. E questo è un altro tratto che lo avvicina al samurai di FFVI. Il loro vivere prima in una realtà "limitata", seguendo i dettami di un codice tutto loro, finchè non si ritrovano spaesati.

Insomma, non credo che Steiner di per sé sia un personaggio comico o votato a far ridere. Certo, fa ridere involontariamente, ma credo che Sakaguchi sia stato molto attento a non trasformarlo in macchietta. E' un personaggio a tutto tondo, un pò ingenuo, un pò don-chisciottesco e un pò imbranato, ma profondamente umano. L'esemplificazione di come certezze granitiche pian piano mutino quando si affrontano nuove esperienze di vita. E in questo senso, il testardo e inamovibile Steiner ha l'umiltà di rimettersi in gioco.
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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

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Re: Dimmi come parli e ti dirò chi sei

Messaggio da Tempesta al Tramonto »

Beh, almeno si può dire che per una volta i doppiatori di casa nostra hanno fatto un eccellente lavoro ;) In effetti quella dei dialetti è la cosa che mi colpì di più quando ci giocavo...I più simpatici erano il siciliano di Kalò XD (che poi se ci fate caso Kalò=Calogero, tipico nome siciliano), il romano di Er Cina xD e le crisi isteriche latine con cui se ne usciva Steiner (MEA CULPA!!) che poi se ci fate caso parla anche in modo molto cavalleresco e antico (esempio: ALLA GOGNA! AL ROGO!) un altro che m'è rimasto impresso è quello scemo mezzo pirata (sempre della banda di Gidan) che parlava in tedesco, anche se l'unico tedesco italianizzato che adoro è quello degli Sturmtruppen XD

N.B.: Un'altra cosa cui ringrazierò sempre i nostri doppiatori è di aver cambiato quell'orrido Zidane (che a me viene sempre da dire Zidàn anzichè Zìdan) in Gidan :o
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