ETICA e SCIENZA - Nightmare/DSeph - XIfrid

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Rinoa Heartilly
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ETICA e SCIENZA - Nightmare/DSeph - XIfrid

Messaggio da Rinoa Heartilly »

Tema: L'etica e la morale possono imporre limiti invalicabili ai progressi della scienza?
Partecipanti: Nightmare/Dark Sephiroth, XIfrid
XIfrid
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Re: ETICA e SCIENZA - Nightmare/DSeph - XIfrid

Messaggio da XIfrid »

Salve a tutti! Perdonate il mio approccio un po’ aggressivo, ma il tema mi tocca da vicino!
Scienza VS Etica
La domanda che sta dietro a questa battaglia sarebbe “E’ giusto farlo?”
Attualmente la scienza sta facendo passi da gigante, cose che 100 anni fa erano considerate impossibili oggi sono normalissime, anche in campo medico dove la questione dell’etica è sempre più frequente.
E’giusto sperimentare la clonazione umana? E’ giusto eseguire ricerche sulle staminali embrionali?
Ebbene la mia risposta è sì!
Tutte le limitazioni stabilite dall’etica sulla clonazione sono dettate dalla paura, la paura che l’uomo giochi a fare dio. Molti hanno una visione fantascientifica della clonazione, secondo loro verrebbero creati individui “perfetti”, super-intelligenti o bellissimi. Anzitutto va chiarito che un individuo clonato potrebbe portare la struttura corporea dell’individuo donatore del DNA, ma è solo una possibilità dato che le possibilità di mutazione è comunque presente facendo ottenere un individuo al massimo simile per aspetto ma non uguale al in tutto e per tutto al donatore! Quindi bisogna dimenticarsi cose del tipo “creare il nuovo Hitler”! Per quanto riguarda il giocare a fare dio e quindi controllare i geni, vi sembra sbagliato poter far nascere individui immuni da malattie genetiche? Pensate a quante malattie si potrebbero evitare, alcuni esempi: Anemia falciforme, sindrome di Down (o trisomia 21), febbre mediterranea familiare……
Altro argomento in discussione è se sia etico o no fare delle sperimentazioni sulle cellule staminali embrionali.
Il motivo per cui è discussa è che le cellule in questione sono prelevate grazie alla distruzione di una blastocisti, ovvero un embrione che non ha ancora superato le 150 cellule, distruzione che secondo molti equivarrebbe ad un omicidio, in quanto si considera l’embrione come essere in via di concepimento, ma in realtà non è altro che una massa di cellule non ancora sviluppato.
Perché è così importante questa cellula staminale? E’ presto detto: una cellula staminale è una cellula primitiva con la capacità di trasformarsi in qualsiasi altro tipo di cellula del corpo. Capite l’importanza? Grazie a queste si possono riparare tessuti specifici o addirittura riprodurre organi!
Attualmente in medicina si usano le cellule staminali adulte(ottenute ad esempio dal sangue presente nel cordone ombelicale) che però possono trasformarsi unicamente in alcuni tipi di cellule, ma che comunque sono già utilizzate per la cura di oltre cento patologie, un numero già molto alto che potrebbe aumentare parecchio se si potessero eseguire ricerche sulle suddette staminali embrionali. Pensate che si potrebbero aumentare le possibilità di guarigione persino di malattie degenerative del sistema nervoso, in quanto queste cellule possono “trasformarsi” in cellule del sistema nervoso e del cervello (uniche cellule che il corpo umano non produce).
Quindi domando, è giusto secondo voi porre limiti a delle ricerche che possono salvare milioni di vite?
Perché è solamente questo che l’etica fa alla scienza, la frena! Secondo me il discorso dell’etica è altamente ipocrita e senza senso! Si decide che la distruzione di una blastocisti (che si ben chiaro, non è un organismo, ma una massa di cellule) è come un omicidio e la si vieta sapendo che però con quell’”omicidio” si salverebbero delle vite, vite di persone vere! Quindi ditemi, è più importante la “vita” di un ammasso di cellule creato proprio allo scopo o le vite(vere!) di persone(vere!)? Secondo me ovviamente la seconda!

Spoiler
P.S.: spero di non essere andato fuori tema! Nelle parti specifiche riguardo alla clonazione e la ricerca sulle staminali mi sono documentato su wikipedia, encarta e la mia enciclopedia medica cartacea.
:smt109 Comunque auguro buona fortuna al mio avversario!

Nightmare/dark sephirot
SeeD
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Re: ETICA e SCIENZA - Nightmare/DSeph - XIfrid

Messaggio da Nightmare/dark sephirot »

Etica e Scienza-Posizione favorevole.

Anzitutto,tengo a precisare che la scienza tocca oramai moltissimi ambiti. Dalla medicina possiamo passare all'astronomia,all'architettura,anche l'ambito teologico si scontra molto molto spesso con quello scientifico.
E in fondo,tutto ciò che vediamo,che abbiamo intorno,tutte le nostre conoscenze sono frutto di millenni di esperienza,di studi e di lotte!
Ogni conquista scientifica è stata un traguardo che ha fatto fare un passo in più all'uomo tanto da farci approdare sulla luna e permettere di capire la composizione della materia fino alle sue parti elementari.
Siamo insomma arrivati a un punto in cui la conoscenza umana riesce a spiegare quasi la totalità dei fenomeni e siamo sul punto di poter creare cose che fino a pochi decenni fa venivano reputate impossibili (fecondazione assistita,accelerazione di particelle,creazione di buchi neri,computer ridotti alle minime dimensioni...).
Per questo motivo,negli ultimi tempi il conflitto tra Etica,Morale,Religione e Scienza si è accentuato accantonando sempre di più i valori per far spazio alle più prossime scoperte,sicuri che porteranno solo risvolti positivi;si è creata quindi una disillusione collettiva che a mio modesto parere è assai nociva e distoglie la persona da fattori che la caratterizzano come tale: essi sono la ragione,il buon senso e appunto l'Etica. Senza di questi saremmo delle comuni bestie,che,seppur evolute,basano il loro agire su degli istinti di base.
La vita di un uomo si basa su azioni e scelte che esso compie e che basa su giudizi...le motivazioni delle sue azioni sono quelle che kant chiamerebbe "imperativi ipotetici" ed "imperativi categorici",i secondi dei quali rappresentano la vera essenza dell'Etica.
Essa è inscindibile peraltro dalla scienza,poichè qualsiasi conoscenza ha delle vie per essere ricercata e ne ha altre per essere messa in pratica,tali vie da cosa possono essere giudicate giuste o sbagliate se non dall'etica? E in mancanza di essa,quale sarebbe il freno alla ricerca di conoscenza dell'uomo? e cosa comporterebbe il mancato buon senso nel mettere in pratica le conoscenze acquisite?
la storia (a malincuore lo dico :asd: ) insegna,ci sono stati momenti in cui la mancanza di raziocinio usata per supportare una morale marcia e infetta ha rischiato di farci perdere conoscenze importanti (un esempio,le prime teorie sul cuore e sulla vascolarizzazione,o le teorie galileiane),ma ci son stati molti altri momenti in cui l'uomo ha usato le conoscenze acquisite per scopi che vanno contro la morale di qualsiasi individuo (costruzione di macchine da guerra,armi biologiche,strumenti di tortura).
Insomma,per farla breve la scienza per agire ed avanzare nel migliore dei modi ha bisogno di limiti imposti da una comune etica,limiti mirati e non infetti da superstizioni o false credenze.
E questo discorso già era stato capito più di 2000 anni fa; a dimostrazione di ciò che dico vi è il giuramento di Ippocrate a cui ogni medico da più di 2000 anni a questa parte si deve attenere! E questo è il massimo esempio di blocco fornito dall'etica alla scienza (perchè si sa,la medicina è una delle prime scienze),ed è necessario affinchè le conoscenze mediche non vengano usate in modo non consono.
Cito parte del testo:
Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa.

Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.

Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività.

In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.

Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.

E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro»
ovviamente,con l'avanzare il contenuto di questo giuramento è stato leggermente modificato,in base alle esigenze del periodo storico corrente.
Cito da wikipedia i contenuti attuali:
"Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:

* di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
* di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
* di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
* di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
* di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
* di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali;
* di evitare, anche al di fuori dell' esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
* di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
* di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica;
* di prestare assistenza d' urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell'Autorità competente;
* di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
* di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
* di astenermi dall'"accanimento" diagnostico e terapeutico."
Queste sono tutte regole dettate dall'Etica.
Tengo a sottolineare il secondo punto "di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale.",questo vuol dire che studii attuali su embrioni comprometterebbero una vita.
E a questo proposito dico,che senso ha salvare una vita sterminandone un'altra? A mio parere,va contro ogni logica... è vero che poter ricreare interi organi o addirittura le cellule nervose è un gran passo e potrebbe permettere di salvare malati terminali,ma è anche vero che il prezzo da pagare a mio parere è troppo alto e lo dico in vece di futuro ingegnere biomedico (ovvero,uno dei tanti che dovrebbero occuparsi di queste questioni).
Io confido che in un futuro non troppo lontano riusciremo a trovare altre vie per ottenere risultati simili,senza necessità di andare contro principi etici.

Tuttavia,io non rappresento il mondo e non posso pretendere che tutti la pensino come me riguardo tali studi; ciò non toglie che comunque l'Etica in ogni disciplina scientifica è indispensabile.

Come selezionare quindi i limiti etici da imporre? è qui dunque che entrano in gioco i referendum,o documenti quali il giuramento di ippocrate,che o hanno il peso di secoli di storia ed esperienze (e coscienza colelttiva) o comunque rappresentano la necessità di una frazione di umanità in un dato contesto temporale!

Con questo posso dire di concludere,mi sembra di aver detto abbastanza esplicitamente che in un modo o nell'altro,l'Etica ha un ruolo fondamentale nella scienza e deve imporre ad essa dei limiti; quali poi sta a noi come intelletto collettivo decidere.
Senza di essi,sarebbe il caos.
Bloccato

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