EUTANASIA#3 - Kingdom93 - Asuka Hikawa

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Rinoa Heartilly
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EUTANASIA#3 - Kingdom93 - Asuka Hikawa

Messaggio da Rinoa Heartilly »

KINGDOM93 Contrario
Dunque,io sono contrario all'Eutanasia perchè,sinceramente mi sembra una cavoltata. Cioè,se una peersona oppure animale è nel punto di morire non gli puoi accellerare il processo di morte. Se si stà x morire cmq si tenta il tutto per tutto fino alla fine,non mi sembra giusto nei confronti della persona o dell'animale che stà x morire dargli il cosidetto "colpo di grazia",bisognerebbe trovare una cura o perlomeno un qualcosa per fargli rimandare un pò più tardi la sua morte.Già riuscire a rimandare il "fatidico momento" a un pò più tardi,farebbe dello "sfortunato" una piccola gioia;poi,è logico.se non si riesce a trovare una soluzione allora lasciamo compiere alla natura il fatidico compito di far morire.Poi,dipende,se la persona ne soffre molto forse l'unica alternativa sarebbe di ucciderlo subito,ma se invece di ucciderlo aspettassimo che la vittima muoia naturalmente?Oggi la gente è sempre più orgogliosa di sè stessa,e anche in punto di morte lotta fino alla fine.Per cui,perchè non dargli questa ultima soddisfazione di combattere da solo contro la morte?Perchè bisogna ucciderlo prima del tempo?Diamo alla vittima una morte "serena",serena perchè è stato solo la vittima a combatterci fino alla fine,e per cui,è un suo diritto morire quando la natura decide di farlo morire;l'Eutanasia è la prova vivente di quante persone meschine ci sono nel mondo,che pensano solo a se stessi e non pensano mai come ci si sente in punto di morte,anzi,che vorrebbero pure avere la soddisfazione di terminare la vita degli altri(anche se qualche volta è per una buona causa).E con questo ho finito.

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ASUKA HIKAWA – Favorevole
Eutanasia è una parola di origine greca, composta dalle parole eu (buono) e thanatos (morte). Il termine che ne è derivato, “buona morte”, è usato tutt’oggi per indicare l’atto di terminare la vita di un’altra persona, dietro sua specifica richiesta, in modo da diminuirne le sofferenze.
Su questo argomento si sono aperti numerosi dibattiti, sia da parte della Chiesa (Cattolica, Luterana, Episcopale) sia da parte di alcune giurisdizioni, che considerano il suicidio come un atto perseguibile per legge.
Da parte mia non ritengo che l’eutanasia sia un atto criminale, ovviamente nel caso in cui sia giusto praticarla e soprattutto, come ho già detto sopra, se è il paziente stesso a richiederla; l’eutanasia è una scelta: dopotutto una persona non può aver libero controllo del proprio corpo?
Ovviamente da parte della Chiesa c’è un pesante rifiuto all’applicazione dell’eutanasia, in quanto vista come sinonimo di suicidio, e le sue credenze sono state ben documentate da Tommaso Aquino.
Molte indagini sono state fatte al riguardo e anche se i risultati variano a seconda delle domande fatte, alcune percentuali danno sostegno all’eutanasia in questo modo:
- 60% negli Stati Uniti
- 74% nel Canada
- 80% nella Gran Bretagna
- 81% in Canada
Come possiamo vedere le percentuali non sono di poco sopra il 50%, ma decisamente il contrario.

Qui sotto riporto le ragioni a favore dell’applicazione dell’eutanasia volontaria.

Scelta - La scelta è un fondamentale principio democratico

Qualità della vita - Il dolore e la sofferenza che una persona sperimenta durante una malattia può risultare incomprensibile, anche se trattata con analgesici, ad una persona che non c'è passata attraverso. Anche senza considerare il dolore fisico, è spesso difficile per i pazienti far fronte alla sofferenza psichica per aver perso la loro indipendenza. La società non dovrebbe forzarli a sopportare queste difficoltà.

Su questo punto mi sento di aggiungere un commento, derivato anche da esperienza personale: quante volte, di fronte ad una persona che soffre, specialmente se parente, ci è capitato di pensare o anche desiderare staccare la spina? Molti potrebbero giudicare negativamente questo tipo di pensiero, ma posso assicurare che almeno una volta si è portati a pensarlo, non tanto per egoismo, come si potrebbe credere, ma solamente perché non si è in grado di vedere giorno per giorno una persona a te cara soffrire senza che tu possa far nulla per impedirlo.

E di seguito alcune ragione contro l’eutanasia.

Necessità: Se c'è qualche ragione per credere che la causa della malattia o della sofferenza di un paziente è o sarà presto risolvibile, a volte la cosa giusta da fare sembra quella di provare ad iniziare una nuova cura o dedicarsi a cure palliative.

Desideri della famiglia: I membri della famiglia spesso desiderano passare più tempo possibile coi loro cari prima che muoiano.


In entrambi i casi, personalmente, vedo in queste motivazioni una sorta di mal celato egoismo: capisco che un membro della famiglia voglia passare più tempo possibile con la persona cara prima che questa muoia, ma ciò significa anche ignorare completamente i desideri e le volontà di quest’ultima. Questo, ripeto, è solo un parere personale.

Ad ogni modo, per garantire il rispetto il rispetto della volontà in materia di trattamento medico (somministrazione di farmaci, sostentamento vitale, rianimazione, etc.) anche quando non si è in grado di comunicarla, esiste il testamento biologico. (Anche se la legge italiana non ha ancora sancito la validità di questo documento).

Eccone qui due pezzi importanti.

Affermo solennemente

Con questo documento, che deve essere considerato come una vera e propria dichiarazione di volontà, il mio diritto, in caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilità di cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito indicate.
Intendo inoltre che le dichiarazioni contenute in questo documento abbiano valore anche nell'ipotesi in cui in futuro mi accada di perdere la capacità di decidere o di comunicare le mie decisioni ai miei medici curanti sulle scelte da fare riguardo ad una malattia.
A questi fini prevedo la nomina di un fiduciario che si impegna a garantire lo scrupoloso rispetto delle mie volontà e, se necessario, a sostituirsi a me in tutte le decisioni.

Premessa - Il valore della vita e la dignità della Persona

Considero prive di valore e lesive della mia dignità di persona tutte le situazioni in cui non fossi capace di un'esistenza razionale e/o fossi impossibilitato da una malattia irreversibile a condurre una vita di relazioni; e quindi considero non dignitose tutte le situazioni in cui le cure mediche non avessero altro scopo che quello di un mero prolungamento della vita vegetativa. Perciò, dato che in tali circostanze la vita sarebbe per me molto peggiore della morte, voglio che tutti i trattamenti destinati a protrarla siano sospesi o cessati.
Considero egualmente non accettabili, in quanto anch'esse peggiori della morte e in contrasto con il mio concetto di valore della vita e dignità della persona umana, situazioni in cui malattie senza prospettive di guarigione siano inutilmente prolungate attraverso cure e metodi artificiali.


In vorrei citare una frase del Professor Umberto Veronesi, con la quale mi trovo perfettamente d’accordo.

“L'eutanasia è un atto di carità. Un atto di giustizia. Uno Stato che non accetta l'eutanasia è sostanzialmente uno Stato oppressivo.”
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