INTERCETTAZIONI TELEFONICHE #2 - Hojo - Nataa

Si discute di C3, il contest che mette in palio Final Fantasy VII: Crisis Core per PSP in italiano! All'inte.rno: regolamento, iscrizione, discussione generale
Bloccato
Rinoa Heartilly
Admin
Messaggi: 3927
Iscritto il: 06 ott 2005, 14:49
Sesso: F
Contatta:

INTERCETTAZIONI TELEFONICHE #2 - Hojo - Nataa

Messaggio da Rinoa Heartilly »

HOJO - Favorevole
Le intercettazioni telefoniche sono viste in malo modo dalla maggior parte della cittadinanza italiana, specie per i suoi costi, in Italia superiori rispetto agli altri paesi. Infatti un terzo delle spese di giustizia finisce nelle intercettazioni: 280 milioni all'anno per 100 mila ascolti. Questo fenomeno, però, si spiega guardando attentamente le caratteristiche della nostra nazione e della sua criminalità: il nostro è uno dei paesi con il maggior numero di cellulari, ciò vuol dire che per ascoltare in modo efficente una persona bisogna mettere sotto controllo qualcosa come sette o otto linee telefoniche, fra linee mobili, fisse e cellulari dei familiari. Inoltre va considerato il fatto che la nostra criminalutà organizata è una delle più sviluppate (se non LA più sviluppata) al mondo, e che i suoi boss ed i suoi membri fanno un largo uso di telefoni cellulari. Cambiando molto spesso numero come se non bastasse. Quindi per ascoltare uno di questo capi mafiosi devono essere tenute sotto controllo minimo 25 o 30 linee telefoniche. Considerato questo vuol dire che 100 mila linee sorvegliate in realtà non sono 100 mila persone spiate, ma in realtà è solo un decimo!. Altro punto scottante della questione è la pubblicazione delle intercettazioni sui giornali. Prenderò come esempio il caso l'inchiesta sulla clinica Santa Rosa di Milano. Ora, l’inchiesta sulla suddetta clinica si sarebbe potuta fare senza ricorso alle intercettazioni. Giusto, o almeno possibile. Ma vi risulta che quelle conversazioni siano finite sui giornali prima della conclusione delle indagini? Che siano stati divulgati particolari privati che con l’inchiesta non c’entrano nulla? Che i pm non siano andati a cercare sul campo gli elementi di prova attraverso un accurato lavoro di riscontro? Che la decisione di mettere sotto controllo i telefoni di medici e personale, autorizzata dal gip, non sia stata strettamente correlata alla chiusura del cerchio probatorio? Non pare proprio. Inoltre, molti credono che queste intercettazioni non siano regolate dalla legge. Bene, vi sbagliate, e di grosso anche:

"L'intercettazione nel diritto processuale penale italiano è un mezzo di ricerca della prova tipico, in quanto previsto e disciplinato dall'art. 266 e seguenti del codice di procedura penale.
« 1. L’intercettazione di conversazioni o comunicazioni telefoniche e di altre forme di telecomunicazione è consentita (226 coord.) nei procedimenti relativi ai seguenti reati:

a) delitti non colposi per i quali è prevista la pena dell’ergastolo o della reclusione superiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’art. 4;

b) delitti contro la pubblica amministrazione per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’art. 4;

c) delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope;

d) delitti concernenti le armi e le sostanze esplosive;

e) delitti di contrabbando;

f) reati di ingiuria (594 c.p.), minaccia (612 c.p.), molestia o disturbo alle persone (660 c.p.) col mezzo del telefono.

f-bis) delitti previsti dall’articolo 600-ter, terzo comma, del codice penale.
2. Negli stessi casi è consentita l’intercettazione di comunicazioni tra presenti. Tuttavia, qualora queste avvengano nei luoghi indicati dall’art. 614 c.p., l’intercettazione è consentita solo se vi è fondato motivo di ritenere che ivi si stia svolgendo l’attività criminosa. »

(art.266 c.p.p. )"
Ricordate: Grazie a questo incredibile strumento, molti criminali sono stati assicurati alla giustizia (Vedi il caso di Vittorio Emanuele di Savoia, inguaiato addirittura in un caso di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione nell'ambito di un'indagine legata al casinò di Campione d'Italia.).


NATAA – Contraria
Per "intercettazione" si intende la captazione, mediante strumenti meccanici o elettronici, di una comunicazione o di una conversazione riservata, quando tale captazione avviene in modo clandestino (ossia di nascosto) da parte di un soggetto terzo rispetto agli interlocutori: Tizio, senza farsi scoprire, registra una conversazione telefonica (o il flusso di comunicazioni relativo a sistemi informatici) tra Caio e Sempronio.
Ora, in Italia sentir parlare di intercettazioni telefoniche è diventata una cosa all'ordine del giorno. Basta andare su un qualunque sito della stampa nazionale, fare una ricerca con la voce "intercettazioni" e il numero di articoli che ne tratta e di persone che sono state "intercettate" è quasi sconvolgente, solo dal Messaggero 78 articoli negli ultimi tempi trattanti l'argomento. Questo vuol dire che di intercettazioni la giustizia in Italia ne fa un uso quasi spropositato. Ricordiamo alcuni dei processi più importanti della cronaca recente che si basavano su tale metodo investigativo:

-Caso di Cogne
-Calciopoli
-Processo di Meredith

Per non parlare di tanti altri processi e tante altre intercettazioni. Ma la cosa più sconvolgente è come queste siano una violazione della privacy, tanto decantata e sostenuta da tutti. Violazione, non tanto per l'atto in sè, ma per il fatto che nel giro di pochi giorni, tutti i giornali sono in possesso e pubblichino stralci di tali conversazioni, così se possibile, ancor prima che in tribunale giungono a noi, popolo di curiosi, che veniamo a conoscenza di cose che dovrebbero restare nel segreto di un'aula giudiziaria. Quando invece:
2. L'autorità giudiziaria dispone l'immediata distruzione dei documenti, dei supporti e degli atti concernenti dati e contenuti di conversazioni e comunicazioni, relativi al traffico telefonico e telematico, illegalmente formati o acquisiti. Allo stesso modo si provvede per i documenti formati attraverso la raccolta illegale di informazioni. Di essi è vietato eseguire copia in qualunque forma. Il loro contenuto non costituisce in alcun modo notizia di reato, nè può essere utilizzato a fini processuali o investigativi.

Il decreto legge sulle intercettazioni art.1


Per non parlare delle intercettazioni ai danni dei famigliari e degli amici di coloro che vengono "spiati" dall'occhio (orecchio, sarebbe meglio..) indomito della legge. Persone che potrebbero anche essere totalmente estranei ai fatti. La risevatezza è un diritto inalienabile anche per un semplice discorso di Rispetto verso la dignità umana.


Sorge un'altra domanda quis custodiet custodes ipsos? Chi sorveglia i sorveglianti?

Molto spesso è possibile strumentalizzare le varie intercettazioni come fa più comodo all'una o l'altra parte.
Ricordo il caso di Anna Maria Franzoni, dove c'è stato un lungo, estenuante ed inconcludente dibattito su di alcune frasi RITENUTE CHIAVE per apportare acqua al proprio mulino. Sorvegliando qualcuno abbastanza a lungo non è difficile trovare qualche frase compromettente, per arrestarlo, oppure ricattarlo. Io stessa avrei da temere . Inoltre chi ascolta è comunque un essere umano, che può cadere nell'errore, anche a causa di un eccesso di zelo, oppure può voler approfittare di una situazione e quindi rivendere i testi a testate giornalistiche (strano come esempio eh?). E chi ci dice che presi dalla foga del "proteggere la sicurezza nazionale" non si finisca nel caso assurdo che sta accadendo in Svezia? Citando dal Messaggero
STOCCOLMA (18 giugno) - Il parlamento svedese ha adottato oggi una controversa legge che autorizza le intercettazioni e il controllo della posta elettronica in nome della sicurezza nazionale. Il testo, adottato con 143 sì, 138 no e un astenuto, ha provocato un acceso dibattito in Parlamento a Stoccolma. Gli oppositori hanno anche sventolato lo spettro di uno Stato Grande Fratello.

La legge entrerà in vigore il primo gennaio 2009 e permetterà all'Agenzia di ascolto militare (un ente civile, nonostante il nome) di intercettare tutta la posta elettronica e le telefonate in uscita e in entrata dalla Svezia. Attualmente l'Agenzia può ascoltare solo le comunicazioni via etere. Il governo svedese ha puntato sul fatto che una nuova legislazione è indispensabile proprio per i cambiamenti tecnologici avvenuti nel mondo della comunicazione.



L'europa al riguardo dice:
Non è accettabile secondo quanto previsto dalla Convenzione europea sui Diritti umani che i dati telefonici o di traffico internet siano conservati per periodi che possano arrivare fino a 36 mesi, come invece previsto da una proposta di direttiva sulla data retention.

Gli esperti nominati dall'Unione Europea hanno ricordato che "ogni intercettazione delle telecomunicazioni, compreso il monitoraggio o la ricerca di dati sul traffico, costituisce una violazione del diritto individuale alla privacy e di quello alla riservatezza della corrispondenza. Ne consegue che le intercettazioni sono inaccettabili a meno che non rispondano a tre requisiti previsti dalle convenzioni europee: che vi sia un fondamento legale dell'azienda, che ne sia chiara l'eccezionalità in una società democratica e che sia in linea con gli scopi della Convenzione sui Diritti umani".
Bloccato

Torna a “C3: Crisis Core Contest (20/06/08)”