Zoolab/Stiva

Moderatori: Ruben -.-, Pip :>

Rispondi
Lenne
Guerriero
Messaggi: 542
Iscritto il: 13 mag 2006, 18:02
Località: Garden di Rinoa

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Lenne »

No, no, no maledizione!
Non puoi arrenderti così. Devi reagire!
Reagisci Nataa!


Ero stanca. Stanca di sentire la mia bocca pronunciare parole che non pensavo veramente; stanca di farle del male, perché sapevo che era così. Non ero fiera di quello che stavo facendo.
Tuttavia era l’unico modo per ottenere un risultato.
Mi costrinsi ancora una volta ad assumere un atteggiamento sprezzante e colpii la SeeD con un calcio all’addome, gettandola a terra.

Lenne: sei patetica.
Nataa: uccidimi…
Lenne: sarebbe troppo comodo per te morire adesso, vero? È facile scappare da se stessi.
Nataa: ti prego…
Lenne: la morte è serena, facile. La vita è più difficile. E tu, da codarda quale sei, preferisci la prima.
Nataa: uccidimi, maledizione!

Si alzò di scatto e mi colpì in viso; sentii la ferita bruciare dolorosamente ma non vi prestai attenzione. Nataa si rese conto del sangue non suo che le ricopriva le dita e passò ripetutamente lo sguardo dal mio occhio alla sua mano, per poi fissare la propria spada gettata al suolo.
Cadde nuovamente in ginocchio, picchiando ripetutamente il pugno sul terreno.

Nataa: basta… Sono stanca. Non ce la faccio più… Uccidimi.
Lenne: ancora con questa storia?
Nataa: tu… faresti qualunque cosa per me?
Lenne: sai che è così.
Nataa: e allora fa ciò che ti ho chiesto.

Repressi a stento la rabbia per il suo atteggiamento. L’avrei presa volentieri a schiaffi se avessi saputo che sarebbe servito a qualcosa.
Non avevo scelta. Non mi avrebbe permesso di allontanarmi senza fare niente.
Osservai impassibile la ragazza davanti a me: fissava il terreno con occhi spenti. Tutta la voglia di combattere che aveva tirato fuori prima era svanita, sostituita dall’odio verso se stessa.
Era diventata un’ombra.

Lenne: se è questo che vuoi…

La giovane attese il colpo di spada che avrebbe messo fine a tutto, ma nulla di tutto ciò avvenne. Mi avvicinai e l’afferrai per la giacca della divisa, sollevandola di peso e sbattendola contro il muro.
Subito dopo le strinsi la gola in una presa ferrea, senza staccare per un solo secondo gli occhi dai suoi.

Lenne: dunque è così…
Nataa: …
Lenne: vuoi fuggire? Vuoi scegliere la via più facile, abbandonando tutti coloro che credono in te? Ignorando gli assassini dei tuoi genitori?
Nataa: …
Lenne: di qualcosa! Rispondi!

Inutile. La SeeD non ebbe alcuna reazione: i suoi occhi erano bui, persi in un mare di ricordi e angosce che ormai non erano più suoi. Si sarebbe davvero fatta uccidere senza fare nulla.
D’altro canto, io sapevo che altre parole non avrebbero sortito alcun effetto.
Rimaneva solo quella soluzione
Aumentai lentamente la pressione della mano sul collo, fino a sentire il respiro della ragazza farsi più velato e sottile; alla fine la vidi chinare la testa in avanti, priva di conoscenza.
Finalmente lasciai la presa e lei scivolò al suolo.

Lenne: testarda che non sei altro.

Scossi la testa, mi passai il braccio di Nataa attorno alle spalle e la sollevai.

Spero almeno che questo duello sia servito a qualcosa.

Senza perdere altro tempo mi allontanai in direzione dell'infermeria.
Immagine

Ti ricordi? È proprio lì che siamo diventati amici.
Perché noi siamo amici, vero?

Quando talor frattanto / forse sebben così / Giammai piuttosto
alquanto / come perché bensì; / Ecco repente altronde / Quasi
eziando perciò / anzi altresì laonde / purtroppo invan però /
Ma se per fin mediante / quantunque attesoché / Ahi! Sempre
nonostante / Conciossiacosacché!


X X X

AxelX3
Aspirante Guerriero
Messaggi: 268
Iscritto il: 23 dic 2008, 15:48
Sesso: M
Località: Guenda(lina) Academy/Mondo che non esiste(Tuscania)

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da AxelX3 »

Yutah: Allora d'accordo penserò a tutto io! :supercool:
Axel: La vuoi piantare? Tanto basta fare team che lo disintegriamo! :supercool: :sisi:
Yutah: Giusto :sisi: CIAP

Un veloce 5 tra i 2 cadetti ed erano in ballo.

Granger: Bene, incomincia la seconda fase del torneo, Axel dal garden di Rinoa e Yutah dal garden di Balamb!
... Avete scelto il vostro mostro?

Axel: Si ecco..
Yutah: *interrompendo Axel* abbiamo scelto il Defender!! :sisi:
Axel:Io l'ammazzo.. :grr:

SQUADRA 4: AXEL E YUTAH VS DEFENDER

La gabbia si aprì ed entrò il golem di pietra, era davvero imponente di fronte ai due cadetti. Axel stringeva la mano sinistra sulla Mitsua mentre Yutah estrasse uno strano fucile dal fodero.

Yutah: Questo è il mio Firedown. Aspetta che lo imposto..

Sulla sinistra del fucile vi era disposto un display dotato di touch screen, Yutah con veloci toccate impostò la modalità di attacco. La forma dell arma cambiò, la canna divenne lunga e il caricatore subito sotto a portata di mano. Ovviamente voleva usufruire subito della massima potenza di fuoco..

Yutah: E' fatto di pietra! Meglio la potenza che la rapidità in questi casi no? :wink:
Axel: Giusto.

Axel e Yutah: SHOWTIME! :supercool:

Axel: FIRAGA SWORD!!

Una fiamma avvolse la lama della Mitsua, ormai il combattimento era cominciato..

Il Defender fece la prima mossa tentando di scagliare un pugno a terra verso i 2 ragazzi ma entrambi schivarono il colpo, Yutah indietreggiando e Axel spostandosi a destra. Il cadetto di Rinoa saltò e scagliò un fendente sull articolazione tra braccio e spalla del mostro, ma questi non sentì alcun dolore e stava per sferrare un altro pugno ad Axel.
Yutah: Prendi questo! Colpo Perforante!

Il proiettile sparato dal Firedown di Yutah raggiunse la gamba del golem che si sbilanciò e per il dolore si mise in ginocchio. Axel intanto aveva già estratto il boomerang dal fodero e mentre correva esclamò:

Axel: Thundaga Rang!

Il boomerang elettrificato viaggiò fino a colpire l arto del golem già danneggiato dal precedente proiettile di Yutah. A questo punto il Defender era nei guai.
Axel: E ora...Darkara Sword!

La lama della Mitsua di tinse di una fiamma oscura e il cadetto non ci pensò due volte a colpire il braccio del golem che si staccò dal resto del corpo del mostro. Quest ultimo si alzò di scatto e fece cadere Axel lontano da lui. Il Defender era davvero arrabbiato e corse verso Axel per caricarlo di peso.

Yutah: Ora ti sistemo io!

In meno di 3 secondi Yutah aveva già ricaricato l'arma e con 2 toccate sul touch screen aveva trasformato il Firedown in una rapida mitraglietta. Mentre estraeva il suo secondo fucile si sdraiò a terra a pancia in su e gridò al suo compagno:

Yutah: SCANSATI!! RAFFICA SLOT...FIRAGA!!

Quando il Defender fu esattamente sopra di lui Yutah cominciò a sparare a raffica con le sue armi. Le piccole sfere di fuoco sparate a raffica facevano sollevare da terra il pesante mostro mentre Axel era pronto e aveva già intuito il piano del compagno.
Con l'ultimo proiettile a sua disposizione Yutah caricò immediatamente il fucile e lo puntò verso Axel.

Yutah:SALTA! TI DO IO LA SPINTA!! COLPO AERO!!

Axel saltò e con la Masamune sguainata a due mani ricevette la spinta del proiettile del vento sparato il cadetto volò letteralmente..

Axel: PRENDI QUESTO!!! TORNADO DISCENDENTE!!!

Il cadetto discese velocemente e trafisse il corpo del mostro che cadde a terra trafitto in pieno petto....

Axel:*porgendo la mano* E' fatta...
Yutah:*ricambiando* Si, amico....
"...No forse non vincerò. Forse l'unica cosa che potrò fare sarà rendergli la vita difficile..ma per battere me, dovrà riuscire ad uccidermi..e per uccidermi, dovrà avere il coraggio di stare di fronte a me, e per fare questo..dovrà essere pronto a morire anche lui"...Rocky
Immagine Immagine

Scheda Accademia parte 1-------scheda parte 2 -------My Mitsua
Regali(si fa per dire):
x------x------x
Dal paradiso all'inferno,Cloudstrife9999 in Eterno!
Immagine
In my future,there s' no future... Trunks

Un vero uomo non ha bisogno di leggere il suo futuro...se lo crea da sé.. Solid Snake

"Ho bisogno di più rabbia...ho bisogno di più cuori..""Xemnas,in un cuore non c'è solo rabbia o odio...è pieno di ogni sorta di sentimenti....Non te lo ricordi? "Sfortunatamente....no....."
zell987
Aspirante Guerriero
Messaggi: 211
Iscritto il: 05 apr 2007, 10:55
Località: il mondo in libertà totale
Contatta:

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da zell987 »

Zenos & Einor VS Ultra Might

il vento smuoveva la sabbia presente all'interno dell'arena quando i cancelli di accesso si aprirono, dal lato nord dell'arena uscirono zenos ed einor mentre dal lato sud un enorme ultra might faceva la sua trionfale entrata

einor: guarda come se la tira :roll:
zenos: ... :smt102
einor: come te la cavi nel combattimento?
zenos: 4 pugni li so tirare
einor: pugni? che scarso <.<
zenos: *lo ammazzo...* comunque lo scopo di questa prova è testare le capacità di collaborazione in una squadra quindi...

einor intanto cominciò a correre verso il might

einor: sisi, quando hai finito raggiungimi
zenos: *lo distruggo...*

anche zenos cominciò a correre verso il nemico per cominciare a combattere


einor estrasse la sua spada e si avvicinò al might, che tentò di bloccarlo con una spadata prontamente evitata grazie ad un rapido gioco di gambe da parte del ladro che, recuperato a pieno l'equilibrio, menò un fendente al braccio del gigante procurandogli così una ferita, anche se non particolarmente profonda.

in quel momento sopraggiunse zenos che, durante la corsa, aveva preparato una magia e si apprestava a scagliarla

zenos: BLIZZARD!

una lastra di ghiaccio comparve sotto i piedi del might e zenos usò tale lastra per scivolare sotto le gambe del nemico e finirgli alle spalle, in ginocchio si teneva il polso sinistro con la mano destra, mentre l'energia magica gia cominciava a traforare dal palmo aperto della mano rivolto verso il nemico

zenos: AREO!

una forte folata di vento investì il nemico facendogli perdere l'equilibrio e facendolo cadere sulla lastra di ghiaccio che all'impatto andò in frantumi.

einor: carino...
zenos: :angel:

il might si rialzò velocemente, il suo volto era altamente contrariato e la sua spada gia si stava fiondando dall'alto verso il basso su zenos, il primo colpo andò distintamente a vuoto ma, con l'impatto al suolo alzò un gran polverone, il might successivamente sferrò un secondo fendente laterale all'interno della nube di polvere. zenos ne uscì volando, evidentemente era stato colpito, e la forza del colpo lo aveva catapultato ad alcuni metri di distanza.

lo sguardo compiaciuto del might mutò quando dalla nube di polvere che si stava diradando uscì a spada sguainata einor, che grazie al fattore sorpresa riuscì ad infliggere una pesante ferita al petto del nemico per poi allontanarsi

einor: teletubbies nero, siamo 2 a zero in pratica!
zenos(mentre si rialza): a chi hai dato del teletubbies nero? :smt091
einor: si... sei li tutto incappucciato...
zenos: farò finta di non aver sentito... dobbiamo riuscire a combinare un attacco se vogliamo fare qualcosa...

i due si fissarono per un attimo

einor&zenos: si dia inizio alle danze!

i cadetti cominciarono a correre verso il nemico, einor staccò dalla cintura la sua corda e fece un nodo da un lato mentre zenos aumentò la velocità e raggiunse il might, quando fu in prossimità cominciò a lanciare delle picole fiammate verso il nemico per attirare la sua attenzione, dopodichè lo portò di spalle rispetto ad einor che a tempo debito lanciò la corda ed allaciò il collo del nemico, fatto questo si arrampicò velocemente fino alle sue spalle e riestrasse la spada, il might sen'era accordo e tentò di disarcionarlo, ma einor conficcò la spada nella sua spalla e non perse equilibrio

einor: vai!
zenos: areo!

zenos puntò le mani a terra e con la propulsione offerta dalla magia scagliata spiccò un balzo verso il nemico, per poi caricare un pugno esclamando il nome di una seconda magia

zenos: zero!

la sua mano destra venne circondata da una sorta di nuvoletta marrone per poi colpire direttamente in faccia il might.

il might indetreggiò mentre zenos usava come appoggio il suo corpo per tornare a terra, quando la magia zero entrò completamente in circolo einor estrasse la sua spada dalla spalla del nemico per poi menare un fendente laterale sul collo del might. fatto questo saltò e raggiunse il compagno girato di spalle

zenos: ottimo lavoro
einor: ordinaria amministrazione, anche tu non sei stato da meno

dopo questo piccolo dialogo il might cadde a terra, un grande boato per il corpo, un piccolo tonfo per la testolina.
scheda zell987

se incontri un buddah, uccidilo;
se incontri un tuo antenato, uccidilo;
vivi semplicemente per la tua vita, a modo tuo, senza avere legami, senza essere schiavo di nessuno.

la gilda per gli utenti dell' RD "I Cavalieri di Rinoa" se avete domande via pm^^
@forum dei Cavalieri di Rinoa@Immagine & Immagine

CDR on gladiatus, reclutamento aperto sul server6(questo è un link di reclutamento per evitare l'errore comune di iscriversi ad un altro server, per domande PM)
Immagine
ho adottato perseo perchè non lo aveva ancora adottato nessuno

lega anti malvagio-i due fratelli
Avatar utente
Glenn
Aspirante Guerriero
Messaggi: 342
Iscritto il: 23 gen 2007, 17:45
Sesso: M
Località: ....aspè la so o.o

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Glenn »

Granger: Bene prima di fare il vostro ingresso mi dovete comunicare il nome del mostro contro cui volete combattere,inoltre vi avverto che Ultra Might e il Defensor sono già stati scelti quindi non vi rimane che scegliere tra Antoleon e Herbia.
Kenshin: Tu che dici Rey?
Rey: Per me è indifferente scegli tu.
Kenshin: Allora scegliamo Antoleon.
Grager: Bene,affrettatevi a scendere in campo.In bocca al lupo.

I cadetti ringraziarono e si affrettarono a fare il loro ingresso.

Wilson:BENE LA SQUADRA 1 FA INGRESSO SUL CAMPO DI BATTAGLIA, CHISSA' QUALE MOSTRO AVRANNO SCELTO.

Kenshin & Rey VS Antoleon

Nessuna gabbia venne aperta per questo incontro e tutto il pubblico compresi cadetti erano piuttosto confusi.

Kenshin: Che significa?
Rey: Ah che seccatura avranno avuto problemi con il meccanismo di apertura delle gabbie quegli incompetenti.
Kenshin: Dici?

Rey notò uno piccola duna in movimento che poi scomparve.Kenshin non si accorse di nulla essendo concentrato a domandarsi ancora il perchè il loro avversario non si era ancora mostrato a loro.

Rey: Kenshin non vorrei sbagliarmi ma temo che il nostro "amico" sia sotto di noi?
Kenshin: Come scusa?
Rey: Intendevo dire...

Le parole di Rey furono interrotte da un mulinello che si formò sotto i piedi dei cadetti, che a poco a poco li stava sommegendo nella sabbia e tracinando verso il centro.

Kenshin: Rey cerca di non sforzarti troppo vengo ad aiutarti!
Rey: Che hai intenzione di fare?!!

Il cadetto si teletrasportò mentre rei continuava ad affondare sotto la sabbia.Appena il cadetto fu nelle vicinanze del nucleo ne fuoriuscì un enorme insetto,che spalacò le fauci.Rey incominciò a lanciare Thunder contro Antoleon,che però non sembrava risentirne molto,allora il cadetto impugnò la sua arma e attese di avvicinarsi al nemico per poterlo colpire.

Rey: Non sperare di fare spuntino con me.

Il cadetto conficcò una delle sue due lame nell'occhio sinistro del mostro, che si agitò dal dolore per pochi secondi e tentò un contrattacco.

Kenshin:Eccomi!

Kenshin portò in salvo il suo compagno teletrasportandosi sul posto e dopo aver afferrato Rey si teletrasportò di nuovo.Antoleon finì per mangiare la sabbia.

Rey: Miraccomando mettici di più la prossima volta. :grr:
Kenshin: :smt005

Ora l'incontro si stava facendo sempre più acceso.

Rey: Elettroshock!

Scariche elettriche si formarono attorno al cadetto che sembrava determinato più che mai.

Rey:Bene all'attacco

il cadetto si avventò contro il mostro,seguito da Kenshin che si castò Protect.

Rey:Bagliore!!!

Rey prese a correre con più grinta di prima aumentando sempre di più la propria velocità.Puntò la sua lama e trafisse l'avversario,dopodichè piantò una forte frenata e tornò indietro impugnando questa volta l'altra.L'attacco risultò ancora più efficace per via dell'effetto dell'elettroshock.

Rey:Vai Ken tocca a te.

Il ragazzo formò due sue copie suddividendo così la sua forza.Le due copie insieme all'originale comincirarono a roteare per poi formare 2 tornadi che colpirono uno dopo l'altro Antoleon.

Rey: Bel colpo! :-D
Kenshin: Anche te non sei stato male.

L'enorme insetto cominciò a emanare forti versi e infuriato scagliò il suo attacca più potente.Un'enorme tsromba d'aria si formò,la forte raffica accumulava la sabbia presente sul terreno e si trasformò in una tempesta di sabbia.I 2 cadetti furono travolti e trascinati dentro,le Einlanzer di Kenshin furono scaraventate lontano.Non appena l'attacco finì i cadetti furono scaraventati anche loro tutti pieni di graffi e tagli a terra.

Rey: Thunder!

Rey utilizzò un Thunder per poterne assorbire il potere e tramutarlo in energia.Mentre Kenshin ancor a a terra tentava di rialzarsi.

Rey:Ken tutto bene??

Rey si rivolse con tono preoccupato a Kenshin.

Kenshin: Per nulla non trovo le mie einlanzer.
Rey: Non hai nessun altra arma con te?
Kenshin: N..(aspetta un attimo..ma certo la mia ocarina)..si...ascoltami bene questo sarà il nostro ultimo attacco cerca di accumulare più potenza possibile sarai te a mettere a segno l'ultimo colpo.
Rey:ricevuto....Elettoshock!!!

Kenshin afferrò la sua ocarina e guardò il compagno.

Kenshin:Pronto?
Rey:Pronto.
Kenshin:io vado!!!

Il cadetto iniziò a suonare la sua ocarina per poter stordire il mostro.

Rey: Tripla Alta tensione ......Triple!

Il cadetto castò triple su se stesso.

Rey:Thunder! Thunder! Thunder!

I 3 thunder colpirono Rey.Antoleon nel frattempo continuava a dimensarsi dal suono strodente proveniente dall'ocarina.

Rey:TEMPESTA DI LAME!!!

Rey scomparve all'occhio di tutti.Dopo la sua sparizione sul campo di battaglia comincirarono a scagliarsi fulmini uno dopo l'altro rivelandosi esere ognuno un potentissimo fendente di Rey ,infine un ultimo fulmine più veloce grande e forte degli altri colpì in pieno antoleon.Il mostro emanò il suo ultimo grido di dolore e cadde a terra.

Kenshin:ce l'abbiamo fatta!

Rey stremato a stento si reggeva in piedi ma arrivò Kenshin a sostenerlo.Poi i 2 uscirono camminando dall'arena.
Immagine

<<" Cheater's just a fancy word for winner ">>


Immagine
Grazie per il regalino Giuls *_*
Scheda Vincent Nightray
Avatar utente
Tidusisback
Aspirante Guerriero
Messaggi: 393
Iscritto il: 08 ott 2006, 23:25
Località: Yume no Zanarukando

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Tidusisback »

ZOOLAB
ALLENAMENTO LENNE-TIDUSISBACK (indicativamente due post a testa)



Attesi qualche minuto prima che Lenne arrivasse, armata delle sue due spade Jugan e Ryusei.
Sembrava ancora un po' dispiaciuta, o provata, per l'arroganza dimostratami poco prima ma la determinazione non era sicuramente venuta meno.
Era una delle poche volte che avevo sentito una così esplicita richiesta di aiuto da parte sua...segno che stava cambiando?
Bah! Cambiare una testarda del genere era fuori discussione.
Decisamente fuori discussione.
Mi si avvicinò ma non disse nulla.
La guardai ancora un secondo, cercando i suoi occhi che sembravano continuare a sfuggirmi.

Tidus: toglimi una curiosità

Abbozzò un cenno

Tidus: cos'ho di speciale da essere chiamato quando c'è un problema? :asd:
Lenne: O.o
Tidus: prima Nataa che mi vuole come insegnante di spada, ora te che hai bisogno di allenamento...
Lenne: non ti montare la testa =.=
Tidus: era giusto per dire :smt005

E stavolta, seriamente, non sapevo da che parte cominciare...

Tidus: senti, lascia giù le spade?
Lenne: come scusa?
Tidus: lasciale
Lenne: non se ne parla!
Tidus: il tuo problema principale non è l'offesa al momento...
Lenne: levatelo dalla testa!
Tidus: devi prima capire come ti attaccano e..
Lenne: senza armi? Come pensi che possa difendermi?
Tidus: mi hai chiesto una mano? Si! allora fai come ti dico io per una dannatissima volta!

Non era la prima volta che capitava di alzare la voce ma questa volta l'avevo fatto con un intenzione ben precisa: testardaggine contro testardaggine non avrebbe portato a nulla. Se per una volta aveva chiesto aiuto, non poteva decidere lei il come e il quando.

Tidus: riesci a malapena ad evitare gli ostacoli e capire da che parte arriva un attacco. Prima devi concentrarti su quello. L'attacco verrà poi. Se non sai da che parte schivare, finirai a fare da spiedino sulle braci di Yevon al primo assalto, credimi.

Forse aveva capito che la cosa avrebbe dovuto andare così anzi, doveva andare così: posò Jugan e Ryusei vicino all'ingresso e tornò davanti a me.
La seguii e posai la Tears of Sorrow accanto alle sue lame.
Avremmo dovuto cominciare con qualcosa di facile.

Tidus: cominciamo così. Ad occhi chiusi dovrai capire da che parte ti attaccherò a mani nude.
Lenne: occhi chiusi?
Tidus: comincia ad eliminare il senso che ti è d'impaccio. Il resto verrà da sé
Lenne: colpirai?
Tidus: vedremo. Dipende da cosa combini.

O almeno speravo. Avevo dato qualche lezione a Nataa di spada ma cercare di far combattere qualcuno a cui la vista mancava parzialmente (o meglio, poco ci mancava che gli mancasse l'occhio) non era cosa semplice.
La vidi chiudere gli occhi

Tidus: rilassati più che puoi e cerca di non farti distrarre da nulla

Cominciai a spostarmi intorno a lei. Già però c'era qualcosa che non andava: si vedeva che era troppo, troppo nervosa.
Non dava minimamente retta agli scricchiolii prodotti dagli stivaletti, non ascoltava la divisa che strusciava, non badava neanche al mio respiro particolarmente pesante.
Era testarda e tesa.
Miscela che non l'avrebbe aiutata.
Caricai il colpo, mirato, alla sua spalla destra.
Ciò che si ottenne fu un brusco movimento di lei, scomposto e sgraziato, frettoloso che le fece perdere l'equilibrio.
L'afferrai appena in tempo.
Una smorfia di rabbia e delusione di se stessa le si dipinse in volto.

Tidus: con calma. Non c'è fretta.

Si tirò in piedi a attese di nuovo.
Cominciai nuovamente a fare qualche passo laterale, sforzandomi di fare il minor rumore possibile.
Nuovamente caricai il colpo, stavolta frontale al petto.
La reazione fu leggermente diversa: un movimento, sempre un po' scoordinato, ma meno brusco. La toccai poco sopra lo sterno.

Tidus:...presa

Lenne fece un altra smorfia

Tidus: fare smorfie non serve. Lasciati andare e senti quello che c'è intorno
Lenne: mi spieghi che cosa serve difendermi alla cieca se poi dovrò combattere con un occhio solo? Non sono completamente cieca
Tidus: tu credi? Non hai un filo di sensibilità per quello che ti succede intorno ad occhi chiusi, figuriamoci ad occhi aperti.
Lenne: è un controsenso! Come posso non avere sensibilità ad occhi aperti? La metà, ma ci vedo!
Tidus: tu credi?
Lenne:....
Tidus: non capisci che metà vista per ora ti è d'intralcio? Perdi dimensioni, distanze, precisione. Difendi e colpisci senza quella, il resto è poi un di più che può girare solo a tuo favore

sperai di averla convinta...almeno in questa tranche.
Ultima modifica di Tidusisback il 25 giu 2009, 09:34, modificato 1 volta in totale.
Immagine
Lenne
Guerriero
Messaggi: 542
Iscritto il: 13 mag 2006, 18:02
Località: Garden di Rinoa

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Lenne »

ALLENAMENTO LENNE-TIDUSISBACK

Osservai per qualche istante il ragazzo, poi annuii.
Respirai profondamente e chiusi ancora una volta gli occhi. All'inizio non sentii, o meglio non prestai attenzione, a nulla; ero ancora troppo distratta e lo sapevamo entrambi.
M'imposi di svuotare la mente da tutto ciò che non serviva: capii quanto fosse difficile e, sorpresa, mi resi conto di come la forza dell'abitudine avesse ottenebrato i miei sensi.
Pecepivo indistintamente i rumori prodotti dai passi di Tidus piuttosto che dal suo respiro ma ancora non ero in grado di capire dove si trovasse con precisione; giravo lentamente su me stessa, cercando di seguire i suoi movimenti.
Il pugno mi colse di sorpresa ma questa volta meno impreparata delle altre: mi scostai leggermente e sentii le nocche toccarmi la spalla, anzichè il petto com'era nelle intenzioni del Commander. Tuttavia misi un piede in fallo e caddi a terra di schiena. Aprii di colpo gli occhi, poi lentamente mi alzai a sedere scuotendo la testa.

Tidus: non stiamo partendo per niente male.

Per tutta risposta mi limitai a voltare lo sguardo di lato con un sospiro. Il giovane abbozzò un sorriso e tese la mano per aiutarmi.

Tidus: non puoi pretendere l'impossibile da te stessa. Sei sempre stata abituata a combattere in perfette condizioni, è normale che tu ora sia in difficoltà.
Lenne: ...
Tidus: credimi, già il fatto che tu riesca a non farti colpire in pieno è un'ottima cosa. Ora riproviamo.

Cerca di concentrarmi ma sapevo che non era facile: ad ogni fruscio i muscoli s'irrigidivano, tradendo la tensione che, nonostante tutto, ancora provavo.

Tidus: rilassati.

La voce del ragazzo quasi mi fece sussultare. Era difficile cercare di entrare in contatto con quella situazione, perchè quella situazione la sentivo come una nemica.

Lasciati andare e senti quello che c'è intorno, mi ripetevo, e a poco a poco quella litania ebbe il potere di calmarmi
Avrei dato il meglio di me in quella prova.
Ritentai e le cose andarono meglio: mi ero abituata agli scricchiolii del terreno sotto i piedi del Commander e anzichè irrigidirmi provai grazie a quel suono continuo a percepire anche gli altri rumori.
Acquistai lentamente più sicurezza.
Tutte le mie percezioni erano concentrate su quello scricchiolio incessante, che ormai riempiva la mia mente: d'un tratto sentii un rumore diverso che si avvicinava.
Passi.
Le mie labbra s'incurvarono in un sorriso.
Anhe se a fatica, riuscivo a capire la direzione nella quale si movevano. Un rumore più forte alla mia destra mi fece intuire che Tidus stava facendo leva sulla gamba per prepararsi a colpire; feci un mezzo passo indietro e quando sentii il pugno del giovane passare ad un soffio dal mio viso, istintivamente allungai il braccio e gli afferrai il polso in una stretta ferrea.
Entrambi ci fermammo.
Osservai stupita il mio amico e notai che ricambiava lo sguardo con la medesima espressione. Lasciai subito la presa.

Tidus: questa non me l'aspettavo.
Lenne: nemmeno io.
Tidus: stai migliorando.
Lenne: è stata solamente fortuna... Ho agito d'istinto.
Tidus: anche quello ha il suo peso in una situazione simile. L'importante è non farvi troppo affidamento.

Feci un cenno d'assenso e mi allontanai di qualche passo.

Lenne: ricominciamo?
Tidus: non vuoi fermarti un attimo?
Lenne: e perchè? Non sono stanca.

Senza dargli tempo di rispondere, chiusi nuovamente gli occhi e attesi pazientemente l'attacco successivo.
Immagine

Ti ricordi? È proprio lì che siamo diventati amici.
Perché noi siamo amici, vero?

Quando talor frattanto / forse sebben così / Giammai piuttosto
alquanto / come perché bensì; / Ecco repente altronde / Quasi
eziando perciò / anzi altresì laonde / purtroppo invan però /
Ma se per fin mediante / quantunque attesoché / Ahi! Sempre
nonostante / Conciossiacosacché!


X X X

Avatar utente
Tidusisback
Aspirante Guerriero
Messaggi: 393
Iscritto il: 08 ott 2006, 23:25
Località: Yume no Zanarukando

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Tidusisback »

...allora che colpo sia!
Nuovamente cominciai a muovermi basso sulla gambe con i muscoli in tensione. Non riuscivo a capire una cosa: forse ero...nah! Che cavolo di pensieri.
Lenne era riuscita a calmarsi e ora attendeva paziente al centro del mio raggio d'azione, presa da una concentrazione che non avevo quasi mai visto e non lasciava trasparire segni di tensione.
Il respiro si era fatto più calmo, quasi fosse in sintonia col mio; i miei movimenti sembravano quasi cozzare contro la sua immobilità: stava cominciando a vedere con la testa e non solo con gli occhi.
Lasciai la mano aperta: avrei colpito con il palmo e non a pugno come avevo fatto prima, al centro delle scapole. Un colpo mozza-fiato nel senso letterale dei termini.
Attesi ancora un attimo, ancora qualche scricchiolio del terreno sotto i miei piedi, ancora qualche respiro, ancora qualche lieve movimento poi...l'attesa.
Attimi di totale silenzio e immobilità.
Ciò che ci circondava ora era una stasi interminabile.
Del resto, erano gli attacchi a sorpresa quelli più pericolosi, quelli che l'avrebbero potuta far capitolare in un solo istante, specialmente se in arrivo da sinistra, dato il suo occhio menomato, sia da dietro (quello, fortunatamente, per qualunque essere umano).
Uno...
Due...
Tre...
Quattro...
Cinq...
Attaccai.
Più veloce che potei, mirai esattamente al centro delle spalle, in posizione speculare rispetto ai polmoni.
Stavolta però, la SeeD non si fece cogliere di sorpresa: si voltò e con un gesto del braccio, semplicemente parò e deviò il mio colpo.
Non avrebbe avuto senso che attaccasse in risposta: non era ciò per cui ci stavamo allenando.
Tuttavia lo deviò con una forza tale che mi fece quasi perdere l'equilibro e per poco non ruzzolai a terra

Lenne:...è...andata?
Tidus: Si. Tempismo perfetto. :-)
Lenne: sai, è strano
Tidus: Che cosa?
Lenne: è come se stessi imparando a vedere quasi come fosse la prima volta
Tidus:...

L'osservazione mi colse alla sprovvista.
Aveva un che di agro-dolce.
Non c'era pena per la perdita della vista dall'occhio sinistro ma quella frase mi colpì, forse quasi più di un pugno allo stomaco

Tidus: è...difficile riuscire a vedere se non lo si è mai fatto. E guardare e vedere sono due cose differenti
Lenne: beh, in senso fisico e non, sì.
Tidus: Ci abbiamo messo più di due anni per arrivare ad un livello come questo. A conti fatti, siamo due veterani ma non per questo...
Lenne:... ci riteniamo migliori di altri o non possiamo migliorarci...
Tidus:...un passo alla volta.

Completammo involontariamente l'uno la fare dell'altro, arrossendo ma cercando di non farci notare.

Tidus: ehm... :oops: ...senti, che dici? Ancora qualche colpo? tutto sommato, c'è ancora molto da affinare :mmh:
Lenne: beh, siamo qui solo da un'ora o due :sisi:
Tidus: diciamo anche che i progressi sono notevoli :hihi:
Lenne: abbiamo alle spalle qualche anno di carriera militare. Tutto sommato siamo anche stati addestrati a fare questo. :supercool: Ma non posso permettermi di rimanere indietro

Feci qualche passo in direzione di Lenne le la presi dolcemente per le braccia

Tidus: Non è il fatto di rimanere indietro. E' semplicemente che, in un modo o nell'altro, non sei più tu e devi trovare il modo di adattarti. Che poi tu la prenda come una sfida personale e non, è una cosa che credo in parte di aver accettato e sopportato.

avrei voluto rimangiarmi l'ultimo verbo ma ormai frittata era fatta

Lenne: sopportato? Che vuoi dire?
Tidus: aaahm :smt005 ...semplicemente che...
Lenne: forza, sputa il rospo! :smt091

me lo chiese con il tono e l'espressione di una vecchia comare rimasta all'oscuro di qualche pettegolezzo. Visto da lei, era ancora più buffo.

Tidus: che dopo un paio d'anni, i difetti si fanno sentire ma si impara a conoscersi
Lenne: sentilo quello che si getta a capofitto contro una Donna Popputa che, poco ci manca, rischia di mandarlo a Yevon e Hyne in veste bianca e alucce :smt075 ...o che rischia la vita per...

si fermò un istante

Lenne: rischierebbe la vita per salvarmi

Tidus: la vita per? :smt104
Lenne...una stupida Sagra =.=
Tidus: :smt112

ridemmo per qualche istante. Era riuscita a celare i suoi pensieri in maniera eccellente e, dal canto mio, su certe cose ero veramente troppo ingenuo. O picio, che dir si voglia.
Aspettai ancora un attimo prima di notare le che le stavo tenendo ancora le braccia

Tidus: haaaaa....ancora una volta o due :roll:
Lenne: :sisi:

l'addestramento a mani nude riprese
Immagine
Avatar utente
Holden
SeeD
Messaggi: 1167
Iscritto il: 21 giu 2007, 14:23
Sesso: M

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Holden »

Duello Ruben Vs Holden


L'aria intorno a noi sembrò tremare, e per un attimo mi parve di guardare le cose attraverso un velo d'acqua. Poi all'improvviso sopra di noi ci fu un sole accecante, un vento arido e carico di polvere cercò di insinuarsi tra le pieghe dei miei vestiti. Antiche rovine ci circondavano, colline possenti che ancora svettavano verso il cielo affiancavano muragli massicce messe duramente a prova dallo scorrere del tempo. Pezzi di roccia e di muratura ricoprivano il terreno e ciuffi di vegetazione spuntavano un po' ovunque, rinsecchiti dalla calura.

-Ruben: Direi che può andar bene.
Mossi la testa lievemente in un gesto affermativo e mi mossi in avanti di qualche passo. Quindi mi girai verso di lui.
-Holden: Sono pronto.
-Ruben: Benissimo, diamo inizio alle danze.

Mi inchinai leggermente e nel momento stesso in cui Ruben sfilava la pesante Sunrise dal suo fodero scagliai il mio rampino verso un arco di pietra lì vicino. In un attimo fui in cima e mentre Ruben mi fissava con aria noncurante saltai rapidamente giù dall'altra parte. Una rapida corsa per allontanarmi e mi issai su un pezzo di edificio rimasto miracolosamente in piedi. Mi nascosi dietro un angolo di muro sbrecciato e concentrai il Ki per localizzare l'aura di Ruben. Non avevo nessunissima voglia di impegolarmi in uno scontro faccia a faccia contro un avversario di cui non conoscevo le tecniche e le abilità ma di cui intuivo senza difficoltà la potenza. Finché mi fosse stato possibile avrei impostato il duello nel modo più vantaggioso possibile.
Inspirai profondamente quindi ritornai a concentrarmi sull'aura di Ruben. Era ancora nel punto in cui lo avevo lasciato, mi chiesi cosa stesse combinando. Silenziosamente mi lanciai verso una colonna mezza crollata e di appiglio in appiglio aggirai la sua posizione finché sporgendomi oltre un masso caduto lo vidi immobile, mentre con lo sguardo frugava i dintorni. Uno shuriken fischiò nell'aria torrida e lo colpì alla spalla. Lo udì imprecare e una vampata di fuoco investì la mia postazione, mezzo secondo dopo che ero scivolato altrove silenziosamente. Cambiai nascondiglio e presi nuovamente la mira ma Ruben aveva intuito la mia tattica e con un balzo si portò sulla sommità di una colonna alta una mezza dozzina di metri dalla quale dominava il campo di battaglia. Mi aveva localizzato. Rotolai di lato mentre una serie di spuntoni di ghiaccio si infrangevano accanto a me e sguainai entrambi le mie katanas dopo essermi sistemato la lama della Wakizashi tra i denti. Ruben alzò davanti a se la sua spada e con un lieve sibilo metallico questa si divise in due, Shadow e Light. Saltò giù e senza soluzione di continuità si lanciò nella mia direzione. Una delle sue lame calò con violenza dall'alto in bassa su di me, ma la bloccai con entrambi le lame incrociate. Ruben rigirò tra le mani l'elsa di Shadow e la ritirò indietro, in tempo per parare un mio affondo. Ne approfittò per rifilarmi un calcio sullo sterno che mi fece barcollare indietro ma non gli lasciai l'iniziativa e balzai in avanti. L'acciaio colpì l'acciaio e una serie di scintille sprizzarono mentre ci scambiavano alcuni colpi. Feci un passetto indietro per costringerlo a farsi avanti e approfittai del brevissimo momento in cui era scoperto per portare un violentissimo colpo diretto al collo, Sbilanciato Ruben dovetti usare entrambi le armi per proteggersi, scoprendosi, e la mia seconda katana, veloce ed affilata, sfiorò il suo fianco, tagliando vestiti, pelle, carne. Il filo della lama divenne rosso e uno schizzo di sangue macchiò la pietra sulla quale eravamo.

-Ruben: Complimenti, sei riuscito a ferirmi.
La wakizashi che tenevo tra i denti mi impediva di parlare e mi accontentai di fare un cenno. Ruben con un balzo felino si portò indietro di qualche metro e le sue lame si alzarono verso il cielo, minacciose. Un crepitio risuonò e un lampo di luce incandescente balenò davanti ai miei occhi. Accortomi del pericolo incombente mi scansai appena in tempo. Un fulmine squarciò l'aria e con la violenza di un'esplosione colpì il suolo roccioso scavano una profonda conca. Sentì il calore intenso sfiorarmi la pelle e quando la roccia colpita in pieno esplose i detriti mi colpirono e lo spostamento d'aria mi fece volare due metri più in là. Mi alzai bestemmiando mentre sentivo il sangue delle piccole ferite che avevo subito scendere lentamente in rivoli tiepidi. Guardai verso Ruben, ma questo era scomparso. Dove era finito? Mi passai un braccio sugli occhi asciugando il sangue e il sudore e fiutai l'aria. Percepì il sentore del sangue di Ruben e seguì la traccia.

Avanzai con circospezione sotto un arco mezzo crollato e strinsi la presa sulle mie katanas.
All'improvviso un inferno di fiamme si scatenò attorno a me e mi lanciai allo scoperto il più in fretta possibile prima di finire arrosto. Ruben si parò davanti a me e a fatica feci in tempo a parare il suo assalto. La forza dell'impatto mi fece sbalzare le spade dalle mani e mi ritrovai disarmato. Impugnai la corta lama che tenevo tra le labbra e mi scansai nuovamente evitando il suo affondo. Lanciai una occhiata alle mie katanas ormai inaccessibile e riportai l'attenzione verso il mio avversario. La punta affilata di Shadow mi passò a pochi centimetri dal naso e mi abbassai di colpo. Facendo leva sui piedi gli arrivai al fianco e mi rialzai fulmineamente. La Wakizashi scattò in avanti come un letale serpente ma non feci che sfiorare l'uniforme. Un potente calcio mi colpì al fianco e stringendo i denti mi lanciai nuovamente in avanti. Ruben sferrò un primo colpo che andò a vuoto quindi risposi portando un colpo del taglio della mano verso il suo polso destro. Dovette lasciar cadere Light ma non feci in tempo ad approfittare del temporaneo vantaggio. Un'altro Blizzaga mi esplose davanti al viso e sentì mille piccoli frammenti affilati colpirmi. Barcollai e caddi pesantemente indietro mentre la Wakizashi mi sfuggiva. Rotolai faticosamente di lato per evitare un Thundaga e mentre i frammenti rocciosi mi piovevano addosso mi rialzai il più velocemente possibile raccogliendo la Wakizashi. Mi passai la lingua sulle labbra e sentì in bocca il sapore salato del mio sangue. Lo inghiottì con un lieve sorriso e allargai le gambe flettendo lievemente i ginocchi. Rivolsi la lama verso Ruben e aspettai di vedere la sua prossima mossa.
-----------------------------------
In mancanza di conferme ho presunto che il duello precedente fosse concluso. Se così non dovesse essere piemmate o fatemi sapere in altra sede
Creep with me, as we take a little trip down Memory Lane.
Avatar utente
Ruben -.-
SeeD
Messaggi: 1635
Iscritto il: 04 nov 2005, 12:49
Sesso: M
Località: Ad Eorzea, a forgiarmi nel fuoco di mille battaglie!

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Ruben -.- »

Ruben: Vogliamo passare al motivo per il quale ci troviamo qua?
Holden: Non è da te chiedere una sfida se non c'è un motivo pressante. Me lo aspettavo.
Ruben: Lo rendo chiaro a priori: Non mi va giù la scelta dell'Ordine di istituirti vice-comandante reggente in mia assenza. Come non mi va giù il fatto che mi debba allontanare dall'accademia. Ancora meno mi va giù che il tuo nome e candidatura siano state avanzate da Perseo! Però, scoprirai presto che gli ordini non si discutono. Mi devo piegare e sottostare alle direttive. Ciò non mi esclude la possibilità di spiegarti quali incombenze e responsabilità comporti la nomina che stai per ricevere.

Holden stava immobile e guardingo davanti a Ruben. Sul suo volto nessun segno della sorpresa nel sapere di Perseo. La diffidenza di Ruben invece non lo preoccupava...era abituato a destare sospetti spesso totalmente ingiustificati.

L'aria attorno a Holden si mosse avvisandolo prima dei suoi occhi che Ruben sferrava un attacco estremamente veloce. Le lame cozzavano ripetutamente in una danza elegante e quasi calcolata. Lame differenti. Le katane di Holden gli permettevano velocità e agilità senza pari e lo testimoniava una ferita al fianco di Ruben. Il vicepreside invece faceva valere la forza delle sue spade ad una mano. Non dava punti di riferimento. Light si muoveva veloce e leggera, calando colpi fulminei. Shadow si muoveva melliflua alla ricerca della breccia giusta nell'accuratissima difesa di Holden. Prima un taglio e poi un altro...uno per ogni contendente.

Ruben: E' una pericolosissima sensazione di onnipotenza quella che ti sorprende nella consapevolezza di diventare essenziale, importante. Si aprono nuove potenzialità, si accavallano le idee, vieni preso in ostaggio dall'euforia e dalla voglia di fare e agire. Diventi una furia incontrollata! Bada Holden!! Ciò che è possibile non sempre è vantaggioso!

Come un segnale televisivo che si interrompe, la figura di Ruben si dissolse e scomparve alla vista di Holden. Questi si guardò intorno per qualche attimo...smarrito. Decise poi di nascondersi a sua volta.

Il vento infuriava tra le rovine del tempio producendo suoni sinistri e coprendo rumori utili all'individuazione dell'avversario. Sotto un muro caduto e per uno spiazzale diroccato, Ruben cercava con i suoi sensi la posizione dell'avversario. Nulla. Qualche roccia franava più in la...in modo forse naturale... o era un diversivo? Sporgendosi da dietro una colonna cercava un percorso pulito da affrontare, passando vicino un portone semidistrutto. Sotto l’arco di volta che faceva da ingresso a quella che un tempo doveva essere una sontuosa sala da banchetto, sospeso in alto con gli arti tesi e che facevano presa spingendo tra due o tre mura, Holden osservava Ruben passare inconsapevole del pericolo incombente sopra la sua testa. Il respiro calcolato e leggero nonostante lo sforzo immane per non insospettire Ruben in attesa che si trovasse nella posizione ideale sotto di lui. I muscoli si allentarono e la gravità fece piombare Holden su Ruben come il leone piomba improvviso sulla gazzella. Ma giunto al suolo Ruben non c’era più. Teletrasportatosi più in là ora caricava un colpo che Holden riuscì a schivare solo all’ultimo secondo e neanche in modo completo. La sensazione di mille spilli che trafiggono la carne sorprese il Cadetto, un taglio sottile e netto ma reso doloroso dai poteri di luce della spada avversaria.

Ruben: Spesso la paura di risultare inidoneo all’incarico ricevuto passerà a farti visita. Nelle notti insonni non chiederai altro a te stesso se non: “ce la farò?”, “e se sbagliassi decisione?”, “se ci fosse un modo migliore?”. Non soffocare questi timori! Sono i sentimenti che ti aiuteranno a ricercare sempre il modo più giusto di agire. Dalle tue scelte dipendono la vita tua e dei Cadetti che guiderai. Riflettendo attentamente, ridurrai al minimo il dolore derivante da una decisione avventata.

Holden riprese a muoversi rapido e pronto a vendicare il danno appena subito. La danza di lame ricominciò più veloce e mortale di prima. Ruben arretrava. Cercava una posizione più vantaggiosa salendo su un tavolo ancora imbandito di calici e brocche corrosi dal tempo. Un calcio ad un candelabro e Holden dovette ripararsi dall’oggetto che volava in sua direzione. Ruben nel frattempo era già fuggito saltando agile tra un ritratto e un arazzo logori e incolore.
Chiedere scusa è un gesto che rafforza l'amicizia, chiarisce i dubbi,
è un rimedio contro l'odio, non è mai un segno di debolezza.
-
Romano Battaglia
Avatar utente
Holden
SeeD
Messaggi: 1167
Iscritto il: 21 giu 2007, 14:23
Sesso: M

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Holden »

Il candelabro si infranse come vetro contro un muro diroccato mentre saltavo di lato. Quando ritornai a cercare con l'occhio Ruben questo era sparito; mi allontanai il più in fretta possibile e mi riparai dietro una serie di detriti.
La ferita che mi era stata inferta sul petto era leggera e poco profonda, ma bruciava come le fiamme dell'inferno e sanguinava troppo per essere ignorata. Mi tolsi la maglietta ormai lacera ed inservibile e la buttai via dopo essermi asciugato il sangue. Una serie di micro-pressioni intorno alla ferita interruppero il sanguinamento e riportai la mia attenzione al duello. Localizzai nuovamente l'aura di Ruben e il più discretamente possibile scivolai di riparo in riparo cercando di arrivare alla sua posizione. All'improvviso persi il “contatto” e bestemmiai... Nello stesso medesimo istante scorsi una ombra scivolare alle mie spalle e mi voltai appena in tempo per evitare la lama che calava come una falce su di me. Il pietrisco volò via colpito dall'impatto devastante e rotolai rapidamente fuori portata alzando le mie katanas per difendermi dal prossimo colpo. La Shadow impattò con forza contro di esse e mi rimisi rapidamente in posizione...

-Holden: Ho capito. Hai capito che riuscivo a localizzarti seguendo la tua aura, e ti sei messo a teletrasportarti, facendo perdere le tue tracce.
-Ruben: L'esperienza insegna. Sono ormai moltissimi anni che vivo sui campi di battaglia, non credere che rivestire incarichi ufficiali dietro una scrivania mi abbiano fatto dimenticare come si combatte.

Parò un mio calcio laterale e rispose con un affondo frontale della Light che respinsi con un rovescio della spada. La forza dell'impatto attraversò il mio braccio con una fitta dolorosa e strinsi i denti. Non era il momento di lasciarsi andare. Ripartimmo all'attacco...

-Ruben: Sei stranamente poco loquace, ti capita sempre quando duelli?
Feci un passetto indietro e con violenza alzai entrambi le katanas, facendole calare all'unisono verso di lui. Riuscì a proteggersi schermandosi con le sue lame e mi respinse indietro facendo perno sulle gambe.
-Holden: Si chiama risparmiare il fiato. D'altronde se uno parla serve uno che ascolti, no?
-Ruben: Touchè...

Si teletrasportò alle mie spalle ma non mi lasciai prendere di sorpresa e lo colpì con un calcio alla bocca dello stomaco senza girarmi. Ruben barcollò e le sue spade caddero con fragore per terra mentre mi abbassavo bruscamente colpendolo alle caviglie. Cadde pesantemente e balzai su di lui. Gli puntai la katana contro il collo.
-Ruben: Temo tu mi abbia sottovalutato.
Percepì uno spostamento d'aria accanto a me, e Light e Shadow all'improvviso si ritrovavano sospese in aria, entrambi minacciosamente puntate contro il mio viso. Mi maledì per aver dimenticato che erano in grado di muoversi autonomamente... O era lui a muoverle? Che importava...

Approfittando del mio momento di esitazione Ruben si materializzò altrove e le spade ritornarono in mano sua.
Mi morsi le labbra, frustrato, e rimisi nel fodero entrambi le lame. Chiusi brevemente gli occhi e concentrai il Ki canalizzandolo allo scopo di aumentare l'agilità e la velocità. Era inutile tentare di battere Ruben sul suo terreno.
Percependo il cambiamento, quest'ultimo scomparve e riapparì nuovamente a un metro di me mentre già si lanciava all'attacco ma schivai agilmente l'assalto e scivolai sotto la sua guardia caricando il pugno. Evitò la mia iniziativa spostandosi di lato e Light tagliò l'aria in un movimento diagonale andando ad infliggermi un'altra ferita al braccio sinistro. Strinsi le labbra e mi tuffai in avanti. Gli sferrai un pugno al mento e concatenai il tutto con un altro potente colpo allo sterno. Ruben mi acchiappò il piede mentre stavo per sferrargli un calcio e mi scaraventò a terra. Caddi urtando con violenza un sasso con la testa e vidi le stelle. Ruben mi schiacciò una mano con uno stivale e feci fatica a trattenere un grido. Facendo leva sulla schiena gli sferrai un calcio con i due piedi uniti e lo feci cadere per terra.
Mi rialzai dolorante e lanciai il rampino che mi proiettò velocemente verso un balcone semi-distrutto che dominava il teatro del nostro duello dal quale fissai Ruben che rialzatosi stava raccogliendo la sua spada. Light e Shadow si unirono nuovamente e la Sunrise ritornò unica.

Era giunto il momento di concludere il duello, in un modo o nell'altro...
Creep with me, as we take a little trip down Memory Lane.
Avatar utente
Ruben -.-
SeeD
Messaggi: 1635
Iscritto il: 04 nov 2005, 12:49
Sesso: M
Località: Ad Eorzea, a forgiarmi nel fuoco di mille battaglie!

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Ruben -.- »

Ruben fece roteare la Sunrise e la piantò al suolo. L'oda d'urto creata andò ad impattare sul muro del balcone che reggeva Holden distruggendolo e facendolo precipitare. Come un gatto che cade, Holden fu incredibilmente bravo ad arrivare a terra in posizione difensiva pronto a riprendere la lotta, lama contro lama. Ma un pesante spadone a due mani contro due agili katanas dava un netto svantaggio tattico. Prima che Holden potesse attaccare, Ruben fece sparire la spada, gettò via la pistola che non usava mai e si mise in guardia per un combattimento corpo a corpo. Holden comprese subito le intenzioni del suo Comandante. Appoggiò lentamente e con rispetto le sua armi al suolo e si presentò con un inchino.

"Solo gli stupidi affidano la propria vita ad un'arma. Corpo a corpo...le basi del combattimento."

Stavolta fu Holden a prendere l'iniziativa. Il corpo a corpo era il suo campo. Un potente destro parato dall'avambraccio sinistro di Ruben, un suo contrattacco fermato a mano aperta da Holden. Facendo scivolare il braccio di Ruben dietro la sua schiena il vicepreside fu immobilizato. Un calcio dietro le ginocchia e Ruben si piegò in due finendo col viso nella polvere. Holden era di nuovo in guardia.

Ruben si rialzò con calma tossendo per via della polvere e squotendosi i vestiti. Anche lui si rimise in guardia e stavolta attaccò per primo. Un calcio basso parato a destra poi un secondo, Ruben si spostò in avanti per colpire con il gomito l'addome di Holden. Questi deviò il colpo con un abile gesto della mano che fece sbilanciare Ruben, un seguente calcetto sul sedere e Ruben si ritrovò di nuovo tra la polvere. La cosa comiciava a farsi umiliante...

Ruben: Solitudine e amicizia ti aspettano. L'onere delle scelte difficili ti spingerà presto all'isolamento. Il vuoto attorno a te si farà sempre più pressante. La tristezza ha il sopravvento perchè non hai nessuno su cui scaricare questo pesante fardello. Il rovescio della medaglia devi guadagnartelo. Ogni Cadetto sarà spinto a trattarti cme un mero comandante. Non amico, non confidente, non consigliere. Sta a te guadagnarti il loro rispetto, la loro fiducia, la loro stima. Senza di questi...non si prova gioia nell'incarico che ti è stato affidato.

Ancora chino sul pavimento Ruben cercava di rimettersi in piedi. Per la seconda volta a terra, per la seconda volta nella polvere... ... ... la polvere!!!

Accecato dalla polvere che Ruben gli aveva appena lanciato Holden arretrava cercando di parare i suoi colpi seguenti. Almeno un paio di essi andarono a segno, ma subito il ninja riprese il controllo della lotta. Una serie di colpi diretti al viso di Ruben furono parati, altri deviati. La lotta serrata si avviava alla sua fine. In un momento di tregua Ruben estrasse un busta bianca che mostrò all'avversario.

Ruben: Il tuo primo incarico ufficiale come comandante provvisorio. Direttamente dall'Ordine. E' un evento raro.
Holden: Non l'hai aperta.
Ruben: Io non sono più il Comandante da adesso. Spetta a te. Mi serve solo il tempo di prendere le mie cose e filare via.
Holden: Ne deduco che abbiamo finito?
Ruben: Finito? No. Questa non è la fine ma soltanto l'inizio.

I due si avviarono all'uscita.
Chiedere scusa è un gesto che rafforza l'amicizia, chiarisce i dubbi,
è un rimedio contro l'odio, non è mai un segno di debolezza.
-
Romano Battaglia
Cloud91
Guerriero
Messaggi: 508
Iscritto il: 01 nov 2005, 22:33
Località: Ancona

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Cloud91 »

Dargor vs Sarachan

Regole: nessuna
1 post ognuno più un post conclusivo per Cloud91


I due ragazzi giunsero allo Stiva.
Era la prima volta che Dargor vi entrava ma il luogo non offriva motivi di stupore o meraviglia. Una semplice arena.
Mentre i due sfidanti si posizionavano l'uno avanti all'altro, a circa 3 metri di distanza, Dargor sentì l'adrenalina salire. Era da tanto che non combatteva ma non avrebbe certo voluto inaugurare la sua carriera in accademia con una sconfitta.
Estrasse la spada e vide Sara fare lo stesso. L'arma dell'avversaria era particolare, di forma quasi angelica, così il ragazzo osservò la sua, una semplice spada bastarda.
-Darg: Spero che quell'arma non nasconda qualche potere, altrimenti sono finito.
I due contendenti si guardarono in silenzio per qualche secondo, poi a fare la prima mossa fu proprio Dargor. Si lanciò su Sara tentando un affondo che la ragazza deviò di lato, passando subito al contrattacco facendo ruotare la spada sopra la testa. Dargor riuscì a non farsi sfuggire la spada e parò il colpo sorreggendo la propria lama con il braccio demoniaco. Sara tolse una mano dall'elsa della spada e la puntò allo stomaco dell'avversario.
-Sara: Fira!
Immediatamente Dargor si gettò all'indietro, evitando la fiammata e cavandosela con una bruciatura sui pantaloni. La magia era il suo punto debole, non potendo usarla lui stesso per contrastare gli incantesimi nemici.
Questa volta fu Sarachan a lanciarsi all'attacco, con un fendente dall'alto. Dargor lo parò senza difficoltà e i due si scambiarono alcuni colpi veloci, senza riuscire a sopraffarsi a vicenda. Il cadetto sfruttò però un punto scoperto dell'avversaria per sferrarle un calcio ad un fianco che la fece indietreggiare. Dargor saltò e caricò l'attacco, tenendo la spada con entrambe le mani dietro la schiena. Velocissima, Sara conficcò a terra la sua Angel Blade e stese le braccia verso Dargor, i palmi sovrapposti. Una barriera blu apparve per qualche istante e il colpo di Dargor si bloccò contro di essa. Il ragazzo provò a far forza sul Protect per tentare di perforarlo ma la barriera si infranse e venne sbalzato all'indietro. Sara saltò a sua volta e sfruttò il fatto che Dargor non potesse muoversi a mezz'aria per tentare un affondo. Il ragazzo si parò con il braccio demoniaco che non si scalfì minimamente. La spada di Sara venne però solamente deviata e ferì Dargor al fianco sinistro. Sara atterrò leggermente al suolo mentre Dargor vi cadde strisciando sul fianco sano.
La ragazza ne approfittò e corse verso di lui. Afferrò la spada con due mani e la affondò verso Dargor. Questi rotolò di lato e sferrò a sua volta un affondo che ferì sara al viso. La cadetta saltò all'indietro e con una agile capriola si posò a terra. Dargor si alzò tenendosi il fianco da cui continuava a uscire sangue. Non avrebbe retto ancora per molto, quindi fece appello a tutte le sue forze e si alzò. Corse verso Sara e lanciò contro di lei la spada. La ragazza invocò un altro Protect, nel quale la spada si infilzò. A circa 2 metri dall'avversaria Dargor saltò e sferrò un potentissimo pugno con il braccio demoniaco che sfondò la barriera e colpì in pieno viso la ragazza. Sara fu sbalzata all'indietro e un polverone si alzò da terra. Dargor recuperò la spada e vi si appoggiò mentre si inginocchiava a terra, madido di sudore. Una voce gli fece alzare la testa di scatto, la preoccupazione dipinta sul volto.
-Sara: Sancta!
La nuvola si polvere si illuminò sempre di più, fino a quando non fu soffiata via da un raggio bianco che dalle mani di Sara si dirigeva verso Dargor. Il ragazzo, istintivamente, lasciò la presa sulla spada e mise le mani davanti a lui.
-Dargor: Reflex!
Una barriera semi-trasparente apparve di fronte a lui, riflettendo la luce che lo colpiva e creando un effetto arcobaleno. Quando la magia di Sara lo investì Dargor fu spinto indietro per qualche metro prima di riuscire a piantare i piedi per terra. Il Reflex rifletteva il Sancta, disperdendolo in piccoli fasci luminosi nell'area attorno a Dargor. I due contendenti erano concentratissimi, lo sforzo che stavano facendo era enorme. In particolar modo, la coscienza di Dargor era in quel momento divisa in due: una parte doveva preoccuparsi di tenere a bada Amon, l'altra di farlo sopravvivere a quell'attacco, tenendo attivo il Reflex. Il ragazzo si concentrò sempre più sull'incantesimo...

-Amon: Si!

-Darg: Ghaaaaa!

Il ragazzo si accasciò, tenendosi prima il braccio poi la testa. Il Reflex si infranse ma subito Dargor si alzò e tese il braccio demoniaco. Con la sola mano riusciva a respingere la potente magia di Sara. Pochi secondi dopo la ragazza interruppe il Sancta, affaticata dallo sforzo fatto fino a quel momento. Alzò lo sguardo verso Dargor per capire come avesse fatto a respingere il suo attacco. Il cadetto stava in piedi al centro dell'arena, immobile. I suoi occhi erano completamente bianchi e sembrava emettessero scintille. Il volto era corrucciato e i denti, leggermente più lunghi del normale, digrignati in una smorfia aggressiva. Il braccio sinistro era ancora più strano del solito, le venature gialle che scorrevano su di esso emettevano piccoli filamenti luminosi dello stesso colore che si disperdevano nell'aria, come se una potente energia ribollisse sotto la corazza. Dargor parlò con una voce anormale, profonda e lontana.

-Dargor/Amon: Allora, mia cara, sei pronta a morire?
Ultima modifica di Cloud91 il 13 lug 2009, 15:31, modificato 1 volta in totale.
Challenges:
FFI-FFII (Anniversary Edition),IV(Advance - Complete Collection),V(Advance),VI,VII,VIII,X,X-2,XII,XIII-2 Perfect Game: completato
FFVI LLG: completato
FFVI Perfect Stats; completato
FFVII No Materia: In corso (CD1, QG Shinra)
FFVIII No Level Up: In corso (CD2, 3 sogno di Laguna)
FFX No Sphere Grid: Mancano Dark Eoni e Zoolab
FFXII 122333: Mancano pochi ricercati

X
Sarachan89
Guerriero
Messaggi: 562
Iscritto il: 02 giu 2008, 19:24
Sesso: F
Contatta:

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Sarachan89 »

Sarachan Vs Dargor
Regole: nessuna
numero post: 3

--------------
Sara: C-come?!

L'angel indietreggò un pò spaventata... aveva percepito.. una cosa che non andava in lui.. come se avesse erso il controllo.. come lei quando s trasforma nel White angel....

Più la ragazza indietreggiò più Dargor si avvicinava e più l'angel ebbe paura...
Presa dal panico Sarachan Lanciò un firaga al ragazzo , ma reagì con un reflex e Sarachan venne colpita dalla sua stessa magia...

e poi accadde: un'aura bianca cirocndò la ragazza e pii un fascio di luce coprì il suo corpo

Dargor/Amon: Che succede?!

All'improvviso quel bagliore di luce sparì, e l'angel aveva tutto un'altro aspetto.. Corpo interamente bianco.. capelli azzurrini, lo sguardo completamente diverso..

Sara: Gruaaaaaaaaah!!!!

Si era trasformata in White angel...(coe contro la battaglia contro la strega)
Con l'ennesimo riggito (dato che non parla) e con tutta la suaaggressività si avventò su Dargon lanciandogli Ultima e Flare a Ripetizione.. Era senza controllo..

Dargor/Amon: Ehehe.. ci sarà da divertirsi...

La battaglia procedeva incessantemente.. probabilmernte dalla hall della guenda si sentivano esplosioni e colpi di spada: erano i flare e ulima del'angelk e i colpi di bastarda di Dragor...
Erano incessanti...

Con tutti quei colpi,infatti entrambi davano segni di stanchezza....
Cloud91
Guerriero
Messaggi: 508
Iscritto il: 01 nov 2005, 22:33
Località: Ancona

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Cloud91 »

-Dargor/Amon: Ma guarda un pò, i ragazzini di questa nave nascondono molte sorprese!

Quello che era nato come uno scontro di allenamento tra due cadetti era ora diventato la battaglia tra due mostri. Entrambi i combattenti sembravano essere diventati due belve, gli attacchi violenti e incessanti di Dargor si scontravano con le potenti magie di Sara tra esplosioni e boati. L'angel carico Dargor, le mani cariche di energia magica. Mentre aspettava l'avversaria Dargor rivolse la spada al cielo e questa venne avvolta in un fascio di energia nera. Uno spadone a due mani apparve (http://www.freewebs.com/norstar1/100-7X90.jpg) e il ragazzo demone lo fece volteggiare in aria con una mano sola. A pochi metri di distanza da lui Sara fece scoppiare due Flare che Dargor dissolse con un fendente. Il cadetto si lanciò poi verso di lei, afferrandole il collo con la mano demoniaca. Sara si dimenò per qualche secondo, poi Dargor la scaraventò contro una parete, lanciandole subito dopo lo spadone. La ragazza lanciò una Ultima che deviò l'arma e colpì in pieno Dargor. Questi venne sbalzato contro la parete dietro di lui, sulla quale atterrò con una capriola.

-Dargor/Amon: Ah, tutto questo mi ricorda la battaglia con Melistar!

Sfruttò il muro per darsi lo slancio e si gettò su Sara. Un rapido movimento permise all'angel di evitare il devastante pugno dell'avversario. La cadetta saltò sopra di lui e gli lanciò una scarica di Fire. Dargor non accusò minimamente il colpo e con un urlo balzò verso la ragazza, colpendola allo stomaco con un pugno. Sara venne scaraventata ancora più in alto ma ritrovò subito l'equilibrio e passò al contrattacco. Posizionò una mano dietro la schiena e con essa lanciò un Flare che le diede una spinta verso il basso; con l'altra mano caricò una sfera di magia Ultima. A sua volta, Dargor saltò verso l'avversaria e fece ricomparire lo spadone nella mano destra. Quando magia e acciaio si scontrarono un esplosione scosse la Stiva. L'onda d'urto spinse i due combattenti verso le pareti della stanza. Dargor si alzò a fatica e rivolse lo sguardo verso Sara. La ragazza era a terra, la schiena appoggiata al muro. Una luce bianca la avvolse improvvisamente per poi svanire, come se tornasse all'interno del suo corpo. Riprese l'aspetto umano che la fece sembrare piccola e indifesa di fronte a Dargor che era ancora sotto il controllo di Amon-Shi.

-Dargor/Amon: Muori ora, lurido angelo!

Dargor scattò verso Sara, il braccio demoniaco teso e pronto a sferrare il colpo.

-Darg: No...

Le venature del braccio si illuminarono di colpo.

-Darg: No.

Fece scattare il braccio in avanti, mirando il viso della ragazza.

-Darg: No!!!

Un boato riempì la sala vuota. Dargor ansimava ed aveva il viso imperlato dal sudore. Il braccio demoniaco era a pochi centimetri dalla testa di Sara e aveva creato un foro nella parete. Il cadetto cadde sulle ginocchia, debole e al tempo stesso arrabbiato, arrabbiato con sè stesso. Aveva ripreso il controllo di sè, non sapeva neanche lui come. Era stata la sua forza di volontà o Amon si era ritirato da solo, compiaciuto di quella breve battaglia? "Maledizione" continuava a ripetere mentre colpiva ripetutamente il terreno. Osservò il volto della ragazza accanto a lui: era sereno e tranquillo, come se non fosse successo niente fino a quel momento. Era incredibile il fatto che una ragazza così innocua a prima vista, celasse in realtà una tale potenza dentro di lei.

-Amon: Caspita, mi sono proprio divertito! Facciamolo più spesso!
-Darg: Maledetto! Sei riuscito a prendere il controllo solo per una caso fortunato!
-Amon: Sarà... Intanto hai messo a serio rischio la vita di questa ragazza. Piuttosto, andiamocene da qui. Il suo spirito così... luminoso mi da fastidio.
-Darg: Mphf. Sappi che non accadrà mai più. La prossima volta preferiscio farmi ammazzare da una magia che farmi controllare da te.


Dargor si alzò, stando attento a non sforzare troppo il fianco ferito e dolorante. Aveva ustioni su tutto il corpo, provocate dalle magie di Sara che lo avevano colpito in pieno mentre era fuori di sè. La ragazza aveva riportato invece svariate ferite da taglio ma non sembrava vertere in gravi condizioni. Il cadetto la prese in braccio, cercando di ignorare le fitte di dolore e si diresse lentamente in infermeria. Ne avevano entrambi bisogno.
Challenges:
FFI-FFII (Anniversary Edition),IV(Advance - Complete Collection),V(Advance),VI,VII,VIII,X,X-2,XII,XIII-2 Perfect Game: completato
FFVI LLG: completato
FFVI Perfect Stats; completato
FFVII No Materia: In corso (CD1, QG Shinra)
FFVIII No Level Up: In corso (CD2, 3 sogno di Laguna)
FFX No Sphere Grid: Mancano Dark Eoni e Zoolab
FFXII 122333: Mancano pochi ricercati

X
Teoskaven
SeeD
Messaggi: 1002
Iscritto il: 14 apr 2009, 13:13
Sesso: M

Re: Zoolab/Stiva

Messaggio da Teoskaven »

Teoskaven vs Darkhearts
Regole: nessuna
1 post ciascuno più conclusione di Teoskaven



Il luogo era una fitta boscaglia, con qualche grossa roccia che spuntava dal terreno. I due cadetti si misero in posizione.

Dark: Sei pronto?
Tsk: Sono nato pronto!

Per cominciare Darkhearts si portò sulla sommità di uno degli alberi e cominciò a scagliare frecce sotto di lui.

Tsk: “Si comincia bene… se non mi muovo velocemente mi riduce a un colabrodo. Cosa posso fare? ...Trovato!”

Si posizionò di fianco a un a un ceppo: a giudicare dall’aspetto doveva essere stato un pino comune; disegnando rapidamente un cerchio sulla superficie pronunciò la tecnica e salto sul ceppo.

Tsk: Wooden elevator!

Il ceppo si animò diventando una colonna che si alzava verso l’alto, mentre Teoskaven arrivava e superava l’altezza di Darkhearts. Una delle frecce che piovevano sul ceppo-ascensore rimbalzò sulle lame rosso-nere, un’altra si conficcò nel tronco, una terza rigò la mano bionica; effettivamente l’alchimista era così un bersaglio facile, ma ormai era in posizione per il suo colpo…

Tsk: Rostro del tridente!

Balzando dal tronco si scagliò sul mago con le lame in una formazione a cuneo, ma all’ultimo momento…

Dark: Protect!

La barriera magica tenne e Teoskaven rimbalzò cadendo al suolo sottostante.

Dark: Piaciuto? E adesso beccati ‘sta Fireball!

Mentre il colpo magico si avvicinava, l’alchimista capì di non poterlo evitare, così decise che doveva farlo… solo un sussurro e un tocco.

Tsk: Heavy Valirya Soccer Set.

Ci fu uno scintillio e all’inizio un sorriso di soddisfazione si disegnò sul volto di Darkhearts, sorriso che si tramutò in stupore quando vide cosa era successo.
Teoskaven era in piedi, in mezzo a una nuvola di fumo: le lame erano scomparse, per far spazio a due guantoni e a due stivali dello stesso metallo; ma la cosa più incredibile era che nel guantone destro era rinchiusa la Fireball, la quale si agitava come se fosse viva.

Tsk: Hai visto? Con la mia alchimia posso contrastare la tua magia come mi piace. Sta a guardare:”

Poi, posizionando la Fireball sul piede destro:

Tsk: Valirya Fireball Shoot! “Il campo anti-magia durerà solo 5 minuti… devo sbrigarmi prima di allora!”


La Fireball venne calciata a un’incredibile velocità, verso chi l’aveva creata…
Rispondi

Torna a “Archivio”