Esame SeeD [Egil/Matt]

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Drizzt Do Urden
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Esame SeeD [Egil/Matt]

Messaggio da Drizzt Do Urden »

Topic aperto per l'occasione. Al termine degli esami verrà chiuso e rimosso, anche se conserveremo i post mettendoli in archivio :wink:
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Drizzt&Pip / Vincitore della 5° Sagra di Lindblum!

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Alexandra Schwarzlight ha scritto:tu sei un caso a parte, sei la trollface scesa in terra.
xthegame89x
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Esame Seed - Cadetto Matt Winchester

Messaggio da xthegame89x »

Riassunto della trama
Eventi a partire da Mark Emminger fino alla morte di Nove (Dekatris)

I cristalli erano demoniaci e andavano distrutti.
Il Garden di Rinoa era una struttura che li utilizzava per passare da un mondo all’altro e dovevo distruggere i cristalli che utilizzava per farlo. Giunsi nel Garden, precisamente nel laboratorio provocando un’esplosione e quindi l’allerta generale del Garden. Ebbi un breve confronto con i Seed del Garden, ma poi fuggii con successo all’interno di F.H., paese che conoscevo abbastanza bene. Nel paese degli artigiani, mentre mi inseguivano, riuscì a fare prigionieri un Commander e due Cadetti del Garden, portandoli nella prigione nel deserto galbadiano, dove volevo che il Garden arrivasse.

Nella prigione rivelai ai Seed qual era il mio punto di vista sui cristalli e cercai di intrappolarli lì. Non riuscii nel mio intento e l’inseguimento si spostò ad Ivalice, dove cercai di depistarli. Una volta lì, la falsa pista lì allontanò per poco (non capii il motivo del poco tempo che durò tale pista) ma mi raggiunsero nuovamente dopo una manciata di minuti e fui catturato per colpa delle grandi abilità del Commander Drow, non prima di esaudire la mia richiesta: in verità, io ce l’avevo con i cristalli per il fatto che mi avessero allontanato così tanto da mia figlia, per salvare mio padre.

Giunto nel Garden, il preside Ruben Shinra comprese ciò che avevo fatto, ma mi spiegò una cosa che non avevo capito e che non aveva capito nemmeno il Commander Pip a fianco a lui: in realtà, gli errori commessi da mio padre e tutti gli attentati che furono attribuiti a lui erano stati commessi da me, sotto le sembianze di mio padre. E tutto ciò si ripeteva all’infinito. Solo allora compresi pienamente le parole folli che mi dissero di mio padre poco prima di morire: Ti perdono figlio mio, trova la forza di perdonare te stesso e di vivere la tua vita con Marie serenamente.

Un solo obiettivo: tagliare la testa al toro. Arrivai al Garden la mattina ed entrai a far parte di quella struttura subito, non appena parlai con il vicepreside. Il mio obiettivo… lo guardai e lo studiai. In breve capii di chi si fidava maggiormente e da alcuni discorsi fatti da altre persone, mi organizzai uno schema delle persone di cui più si fidava. Erano in tutto tre ed erano: Aura, Pip e Drizzt. Gli ultimi due Commander, mentre la prima era una semplice Seed. Dovevo eliminare prima loro per poi avere libertà di azione per colpire Ruben. Mentre facevo il mio ingresso in quello che sarebbe stato il mio campo da gioco, vidi dei Seed portare via un tizio un sulla sessantina, diretti a quello che era il Garden supremo: guardai con disprezzo quella struttura che tanto avevo odiato... e così cominciò la mia missione.

Giorno 1. Avevo pianificato tutto in dettaglio: le mie particolari abilità mi permettevano di controllare una persona anche a distanza. Utilizzai su di essa e su di me Vanish e Levita e svolgemmo compiti diversi: io mi occupai delle telecamere e della luce, grazie ad un marchingegno procuratomi a F.H., mentre lei del primo dei tanti attentati che volevo attuare alla vita di Ruben. Ebbe un risvolto che non avevo previsto ma che mi agevolò il compito successivo: avevo eliminato Pip, in quanto capo della sicurezza, risultava essere il sospettato numero uno. Iniziavano già a non fidarsi dei migliori amici, bene.

Giorno 2. Eliminai il mio compagno forzato portandolo da Ruben in quanto non forniva un alibi. Avevo la fortuna che fosse una cavolata e che in realtà l’alibi ce l’avesse. Ma almeno avevo guadagnato un minimo di fiducia nei piani alti, o almeno credevo. Fatto sta che avevo anche guadagnato un po’ di tempo da solo.

Giorno 3. Ancora non sospettavano di me, nonostante ebbi messo in atto altri attentati nel Garden per aumentare i dubbi nelle persone, però feci una mossa che portò decisamente la partita a mio favore: eliminai perfino Aura, ponendo la pistola usata per un attentato nel suo ufficio. Ruben non esitò a mandarla in prigione, anche se cominciava a venirmi il dubbio che tutto ciò fosse solo una messinscena.

Giorno 4. Mancava Drizzt, ma ancora non ebbi l’occasione per colpire: nel mentre, ho scoperto che pure Raistlin sta giocando insieme a noi in questa fantastica partita a Cluedo! Non avevo paura di lui, ma forse il mio compito poteva risultare leggermente difficoltoso, adesso.

Giorno 5. Mi ritrovo in cella e tra me e me ridevo a crepapelle: il mio pupazzo preferito stava agendo per mio conto e prima o poi sarei uscito da quella cella. Intanto anche Aura stava per essere rilasciata… dovevo escogitare qualcosa.

Giorno 6. Matt… Matt… è tutta colpa sua! È riuscito a resistere alla mia magia, ma come? Perché lui è l’unico che… forse ho capito. Ma quel problema poteva essere risolto subito. Tutti i sospetti erano ricaduti sul mio pupazzo e io feci finta di arrabbiarmi con lui colpendolo al viso. Forse, con un’inchiesta e un’espulsione, sarei potuto fuggire tranquillamente e senza intoppi.

Giorno 7. Il funerale del Seed che avevo ucciso per inscenare un litigio con lui era un’occasione giusta per colpire Ruben senza farmi vedere. “Controllo mentale” pensai e il Seed a fianco a Ruben sguainò lentamente un Gunblade e colpì il vicepreside. Rimasi di stucco vedendo il Vicepreside sparire: un ologramma! Era tutto previsto! Sentii un dolore allucinante e vidi la furia di Ruben scatenarsi su di me, spiegare per filo e per segno tutto quello che avevo fatto in quei giorni e tutte le prove che aveva a suo favore. Tentai il suicidio e la cancellazione della memoria, ma un intervento del Commander Pip e dell’Anziano Raistlin mi impedirono tutte e due le cose. Missione fallita… mi dispiace capo.

Missione stupida, niente azione solo recupero.
Ma perché con tutti i membri che c’erano nella Dekatris, a me doveva capitare proprio quel compito? Una missione stupida, di recupero: Quattro era bravo nella raccolta di informazioni, non poteva pensarci lui? Perché diavolo dovevo pensarci io? Con tutta la rabbia che ribolliva nel mio corpo, ascoltai il messaggio che ricevetti al codec: era Uno. Dodici era stato fatto fuori. Avrei voluto quella missione, magari facendo compagnia a Tredici: quel cecchino mi ha sempre sorpreso con le sue abilità. Di sicuro era molto meglio di alcuni membri, come Dieci e Sette, quest’ultimo che non la smetteva mai di parlare, le poche volte che lo incrociai nella nostra base.

Sbuffai scocciato mentre quell’idiota di Dieci passeggiava facendo il baldanzoso per le vie di Alexandria. Arrivammo al museo di mattina, quando ancora il sole era basso nel cielo. Sostituimmo con successo l’artefatto terano, la sfera Zashal (di cui non sapevo minimamente la funzione magica), ma la guardia capì che era un falso. Dieci lo ammazzò e decisi di prendere il suo posto, dato che era riuscita nell’intento di avvisare le autorità. Ma come diavolo c’è riuscita a capire che era un falso? Nemmeno io capii che si trattava di un falso, era identico all’originale! Venni raggiunto da una squadra Seed e cercai di fuggire da essa quando si distrassero per un attimo. L’inseguimento arrivò fino a Toleno, nella città dei banditi e degli aristocratici: forse lì avevo qualche possibilità di fuggire, depistandoli. Per mia sfortuna, non riuscii nell’intento della fuga e, con enorme dolore e grande autocontrollo, mi staccai la lingua in modo da non essere costretto a parlare.

Mi portarono dentro e vidi alcuni Seed, tra cui due Commander e la Seed che mi aveva catturato. Forse, potevo finire ciò che Dodici aveva cominciato se solo… ecco! Un paio di giorni dopo la mia cattura, si degnò di farmi visita. Ruben Shinra mi guardava con disprezzo e un po’ di rabbia: rabbia che lo lasciò da solo con me, in uno dei tanti interrogatori a cui mi sottopose. Sorrisi soddisfatto, aveva commesso un grandissimo errore: ero specializzato nelle magie non verbali e in quelle attivabili mediante il sangue. Mi feci dare un foglio, facendo finta che volevo iniziare a parlare, e feci la mia magia, mentre Shinra guardava confuso ciò che stavo facendo. La pergamena si illuminò pian piano e Shinra tentò di allontanarsi, ma era troppo tardi. Un enorme boato colpì tutte le prigioni e io venni scaraventato verso il muro. Tutto intorno a me diventava sempre più sfocato, fino a che il mio cervello non si spense del tutto. Ho dato la vita per voi, spero ne sia valsa la pena.

Sono tornato ragazzi, con un nuovo canale e con nuove serie. Restate tunizzati per scoprirne di belle! Buona visione! :P
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PROGRAMMAZIONE
LUNEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
MARTEDI
- Let's Technic, Minecraft Monster Pack 1.6.4 -
MERCOLEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
GIOVEDI
- Desertcraft, Minecraft Regrowth Pack 1.7.10 -
VENERDI
- Il ruggito del T-Rex, Dino Crisis -
SABATO
- Video Random -
Se dovete utilizzare il mio pg nel Garden, controllatevi la scheda prima, barboni! xD
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LE PERLE DI SAGGEZZA DEL GRUPPO DEL GC SU FB
Egil ha scritto: Non possiamo fare un referendum per dichiarare Matt Winchester illegale e immorale?

Leon ha scritto: Matt Winchester ogni volta che fai un commento inutile, un gattino nel mondo muore
Paine ha scritto: o.ò sisi confermo la mia teoria... Matt è posseduto dal demonio.
Leon ha scritto: E' più probabile che sia il demonio a essere posseduto da Matt Winchester.

Leon ha scritto: Non è la situazione ad essere disperata, è Matt che si è messo in testa di far crashare i server di Facebook.

Leon ha scritto: Matt Winchester la tua firma occupa una schermata intera e ho un fo***to monitor 1920*1080.
Matt Winchester ha scritto: Quindi anche Ruben è a Reloras??? Posso usare il suo pg????
Vero posso posso posso???
Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Drittz Do Urden ha scritto: No.
Matt Winchester ha scritto: Sob sigh... (A Drizzt Do Urden piace quest'elemento)
Paine ha scritto: Penso che comunque debba smettere di mortificare il povero matt.... è un cazzone, lo sappiamo tutti e mo lo sai anche tu, non ci fosse lui qua staremmo tutti a grattarci le palle, quindi passa un commento anche fosse acido. Paine docet
Leon ha scritto: Matt Winchester minaccia pure i cani randagi che incrocia per strada ormai (ovviamente trasformandosi in bahamut)
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Pup :>
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Re: Esame SeeD [Egil/Matt]

Messaggio da Pup :> »

Eventi della Dekatris, a partire dalla missione ad Alexandria, fino alla fine dell'organizzazione.

«Ecco a tutti il grande Jinn Bartimeus! Chi altri vi aspettavate? La mia storia alla Dekatris inizia con la missione ad Alexandria, per il recupero della sfera Zashal. Fui mandato con Due e Nove al museo della città per recuperare una statuetta che, secondo le informazioni di Quattro, celava la sfera, un potente artefatto teriano a cui l'organizzazione ambiva. Due creò un falso che io e Nove sostituimmo all'originale. Mentre eravamo ancora in città, scoprimmo che una guardia aveva in qualche modo scoperto il furto e aveva fatto denuncia ai Garden. Io e Due tornammo quindi all'organizzazione con l'artefatto mentre Nove si sostituii ad una guida per sviare le indagini di chi fosse arrivato fino a lui. La sfera andava però attivata per poter essere utilizzata! Tutto ciò che sapevamo era che serviva sangue di sciamano. Ma sapevamo anche che al Garden Supremo avremmo potuto reperire il resto delle informazioni che ci servivano. Intanto, sempre in quel garden, si stava per tenere il processo a Dodici, catturato al Rinoa. Con l'aiuto di Tre, infiltrato nella struttura, e sfruttando il fermento generale prima del processo, Cinque recuperò una goccia di sangue da un SeeD sciamano e le informazioni sulla sfera mentre Tredici uccise Dodici proprio durante il processo, sotto gli occhi di tutti. Certo, così credevamo. Con tutte le informazioni e gli ingredienti necessari, Sette, Tredici e il mio amico Undici furono mandati ad Oeilvert per attivare la sfera, mentre io fui mandato al Villaggio dei Maghi Neri per recuperare l'amuleto Jenoma, un secondo manufatto teriano finito nelle mire della Dekatris. La resistenza dei maghi era gestibile, ero pur sempre il più figo di tutti! Avevo preso due ostaggi e li avrei scambiati con l'amuleto ma poi arrivarono i SeeD, costringendomi a ritirarmi a mani vuote. Tornato alla base, scoprii che Nove era stato catturato ed era morto in un attentato suicida alla vita di Ruben, il preside del Garden di Rinoa, ed un nuovo Nove si era unito all'organizzazione. Venni anche a sapere che Undici era stato ucciso, dopo aver ucciso Sette, per aver tradito l'organizzazione. Sapevo che Aldebar, vero nome di Undici, era molto legato ad Arania, alias Otto, così andai a parlarle. Volevo vendetta per la morte del mio amico e speravo di trovare in lei una complice. Lei mi disse di volere vendetta come me e mi spiegò il motivo del tradimento di Undici, che lei amava. Lo scopo della Dekatris era di far rinascere il pianeta Corona con la Destiny, artefatto teriano composto da sfera Zashal e amuleto Jenoma, in grado di realizzare qualunque desiderio... A patto di un sacrificio. Il sacrificio che Uno voleva offrire erano proprio i SeeD, che lui riteneva responsabili della distruzione del pianeta. I SeeD erano una vittima come un'altra, non era questo il problema, ma Undici voleva la Destiny per sè e aveva deciso di tradire l'organizzazione. E per questo era morto. Che stupido... Con l'aiuto del grande Bartimeus non avrebbe fatto quella fine! Otto mi disse che il mio aiuto le sarebbe servito ma che al momento non dovevamo uscire allo scoperto, per poter colpire al momento giusto. Uno, intanto, stanco di tanti fallimenti, aveva deciso di chiudere la vicenda una volta per tutte! Il tempo non è stato generoso con lui e nessuno dubitava che glie ne rimanesse poco a disposizione. Evidentemente non poteva aspettare molto ancora. Il suo piano era di mandare Cinque e il nuovo Nove al Garden di Rinoa, che aveva recuperato l'amuleto Jenoma, proprio per rubare tale artefatto. Intanto io sarei andato con Tre e Sei a Daguerreo a recuperare l'ultimo ingrediente necessario a realizzare i piani della Dekatris, una roccia di Corona, e al contempo fare abbastanza confusione da attirare l'attenzione dei SeeD su di noi, facilitando l'infiltrazione di Cinque e Nove alla loro base. Arrivati a Daguerreo scoprimmo però che la roccia non era più lì, ma a Toleno. In città riuscimmo a recuperare la roccia e ad attirare l'attenzione dei SeeD ma venimmo a sapere che Cinque e Nove erano già stati catturati. Poco male, ogni fallimento della Dekatris mi avvicinava alla mia vendetta! Lo scontro con i SeeD volse rapidamente a nostro sfavore. Tre era quasi morto e io non mi impegnai di certo a contrastarli. Stavamo per essere definitivamente sconfitti quando Sei riuscì a recuperare Tre e fuggire dallo scontro con la roccia, portandomi con lei. Quattro ci aspettava fuori città, per prendere la roccia e riaccompagnarci alla base. Non ebbi altra scelta che seguirlo. Tornato lì, fui contattato da Otto, che mi disse di aver incontrato Ruben. Il Garden ci avrebbe aiutato nella nostra vendetta ma lei sarebbe rimasta alla Dekatris come talpa, per passare loro quante più informazioni potesse. Tredici le stava col fiato sul collo e le serviva quindi che uscissi allo scoperto come traditore per sviare i sospetti da lei. Il giorno dopo, con un'uscita in grande stile, raggiunsi il Garden di Rinoa, per fornire loro tutto il mio supporto. Tutto quello che ottenni in cambio, però, fu di finire in prigione mentre i SeeD muovevano il loro attacco finale alla Dekatris. Io, il grande Bartimeus, ero stato messo dove nessumo poteva ammirare quanto fossi figo! Ma se questo sarebbe servito ad annientare la Dekatris, andava più che bene. Dalle guardie venni a sapere che lo scontro volgeva a favore dei SeeD con Sei, Quattro e un certo Zero, che non avevo mai sentito prima, sconfitti. Poi più niente. Solo un puff ed ero morto! Com'è possibile?» «Te lo dico io, stupido testone! Lascia che io, Due, ti racconti come sono andate le cose. Il giorno dopo che abbandonasti la Dekatris ero lì a spiare Otto... Certo, non era Sei (che donna!), ma anche lei non era niente male. Dopo un po' di tempo che stava a computer, uscì di corsa dalla sua stanza andando chissà dove. Quando la vidi uscire in tutta fretta con una navetta, seguita da Tredici, decisi di seguirli. Arrivai fino al castello di Ipsen dove vidi Otto entrare con una SeeD, seguiti poco dopo da Ruben. Lì incontrai Tredici che mi spiegò di aver visto Otto, che aveva rubato la sfera, incontrarsi con una ragazza, che aveva rubato al Garden l'amuleto Jenoma. Che colpo: la destiny, una traditrice e il preside. Se avessimo servito a Uno tutto ciò ci avrebbe ben ricompensato! Trovammo i tre a chiacchierare appena dentro il castello. Il preside sembrava molto arrabbiato con la ragazza, che voleva usare la Destiny per suoi scopi. Anche quella SeeD era proprio carina... Stavamo per attaccare i tre, quando ecco che spuntarono fuori altri tre SeeD. Poco male, i miei golem si sarebbero occupati di loro. Lo scontro prese però una brutta piega, anche se Tredici aveva ucciso Otto. Ad un certo punto saltó fuori Uno in persona, appena arrivato dalla base. In qualche modo, intanto, Ruben si era impossessato di entrambi i pezzi della Destiny e si allontanò dal combattimento, seguito da Uno. I miei Golem erano quasi tutti stati distrutti quando ecco che un urlo del preside attirò la maggio parte dei SeeD nella stanza in cui stava combattendo con Uno. Fu allora che accadde tutto. Riuscii a vedere appena Uno che giaceva morto, con una stalattite conficcata nel petto, mentre Ruben riuniva le due metà della Destiny. Una luce fortissima si sprigionò dall'artefatto. Poco dopo, tutti i memdri della Dekatris, me compreso, erano morti. L'ultima cosa che sentii fu Ruben che spiegava ai suoi SeeD come Uno avesse tentato di usare la Destiny ma l'artefatto, invece di realizzare il suo desiderio, aveva ucciso tutti i presenti. I SeeD si erano salvati solo grazie all'aiuto di un anziano dell'ordine. Vecchio volpone... Beh, ormai ero morto, quindi che importanza aveva cosa andasse raccontando? La Dekatris era stata sconfitta.»

Ok, nn so perchè ma nn sono stati copiati i capoversi... Scritto così è un po' meno fluido da leggere, scusate!! ^^"
xthegame89x
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Re: Esame SeeD [Egil/Matt]

Messaggio da xthegame89x »

Parlai con Keepa mentre uscivamo dal Garden, mentre Pip rimase nel Garden, dopo avermi spiegato che potevo anche cavarmela da solo. Era la mia prima missione in solitario così, prima di uscire dal Garden, decisi di tornare in camera e recuperare i pugnali, oltre a munizioni extra per il Gunblade. Controllai lo stato di Ifrid e vidi che stava bene. Ero pronto. Il sole di Besaid picchiava forte sulla nostra testa mentre passavamo nel viale principale per raggiungere il villaggio: i mostri lì vicino erano abbastanza deboli e non mi diedero alcun problema nonostante non conoscessi quella zona. La coppa del trofeo di Blitzball era nella capanna dell'ex-capitano della squadra, Wakka: Keepa stava vicino a me a guardare cosa stessi facendo. Guardai intorno alla tenda: non vi erano altre entrate e ne altre aperture fatte proprio per quello. Sentii dei passi affrettati e mi voltai verso l'entrata: una ragazza alta dai capelli neri e gli occhi verdi era appena entrata nella tenda. Aveva il fiatone e si guardava attorno preoccupata.

- La coppa! La coppa! - disse la ragazza
- E tu chi saresti? - dissi perplesso
- E' la mia ragazza... si chiama Leyla... - disse Keepa
- Bene... Leyla perchè sei arrivata di corsa per cercare la coppa? - dissi guardandomi ancora attorno
- Come perchè?? Mi stai forse prendendo in giro, Cadetto? - disse Leyla

Mi bloccai e mi girai a guardarla: ma che aveva in testa questa?

- Come scusa? - dissi gentilmente
- Chiamatemi quando avete bisogno di una persona intelligente per le indagini... - disse scuotendo i capelli con aria di superiorità
- Senti un po'... torna qui... - dissi perdendo la pazienza
- Cosa vuoi? - disse Leyla guardandolo con un mezzo sorriso che voleva dire anche sfida
- Se sei così intelligente, allora dimmi cosa sai di questa situazione... - dissi avvicinandomi al posto dove stava la coppa
- Bene... allora, la coppa è sparita nell'ultim'ora, dato che io essendo così brava e appartenendo alla milizia, faccio sempre delle ispezioni sopratutto a vedere se la coppa è ancora intatta... - disse Leyla a braccia conserte
- Bene... quindi nel giro dell'ultim'ora la coppa non c'era più... - dissi pensieroso
- Bene... stai facendo girare le rottelline del cervello? - disse Leyla
- Mi spieghi qual è il tuo problema? - dissi incominciando a innervosirmi
- Leyla... ci pensa lui... ora vai fuori... - disse Keepa preoccupato che io potessi veramente arrabbiarmi

Lasciai perdere guardando la ragazza con un sorriso stampato nel viso e lasciandoli da soli lì. Vicino al posto dove stava la coppa, non c'erano tracce ne di piedi ne impronte digitali. Abbassandomi per vedere se c'era qualche altra impronta dietro la colonna, un raggio di luce mi colpì gli occhi. Alzai lo sguardo e vidi una leggera piega da dove passava un piccolo raggio di sole. Mi avvicinai e vidi un leggero taglio che non avevo notato prima.

- Keepa... vieni a vedere... - dissi chiamando l'attenzione del giocatore di Blitzball

Keepa si avvicinò per vedere e uscì fuori in tutta fretta. Io lo seguii e mi portò dietro la tenda, dove si vedevano chiaramente delle tracce sul terreno morbido. Sembravano tracce di una sorta di animale dalle zampe molto grandi.

- Ronso... - disse Keepa
- Che cosa? - dissi perplesso
- Quelle tracce... sono di Ronso... - disse Keepa
- Cos'è un Ronso? - dissi curioso
- Vieni... - disse Keepa

Tornammo al centro del villaggio per entrare dentro la tenda dei miliziani. C'erano poche persone e una creatura molto strana che non avevo mai visto: era sicuramente quello un Ronso, lo capii guardando le sue zampe. Era una sorta di leone, dalla pelliccia di colore nero, alto più o meno un metro e novanta e dagli occhi azzurri.

- Nyrus... sai qualcosa della coppa? - disse Keepa
- Ho sentito che è scomparsa... non avete trovato ancora il colpevole? - disse Nyrus

"Non è lui..." pensai subito. Era strano, troppo tranquillo e sicuramente non stava mentendo, nonostante avessero trovato tracce di Ronso dietro la tenda, probabilmente erano anche le sue fatte in un giro di sentinella.

- Abbiamo trovato delle tracce di Ronso dietro la tenda di Wakka... - disse Keepa tranquillamente
- E avete pensato subito ad un Ronso, vero? - disse una voce alle sue spalle

Un altro Ronso, sopraggiunto nella tenda dei miliziani una manciata di secondi dopo di loro, si avvicinava minacciosamente: era più alto e possente dell'altro Ronso e aveva la pelliccia gialla come i normali leoni. Si avvicinò con un ghigno nel volto e disse:

- Piacere, mi chiamo Toran e faccio parte della tribù dei Ronso anche io... perciò dubiterete anche di me? - disse con un sorriso e porgendo la mano
- Esattamente... - dissi io stringendogliela
- Stavo scherzando... comunque, se volete una mano per le indagini... io e mio fratello Nyrus possiamo darvi una mano, ma non fate caso a lui... è ancora un cucciolo... - disse Toran
- Smettila Toran! - disse Nyrus un po' arrabbiato
- Dai, perchè te la prendi? - disse Toran e scoppiò a ridere

"Non mi fido di questo Toran..." pensai. Era troppo scherzoso e sembrava volesse a tutti i costi cambiare argomento.

- Bene, da dove si incomincia? Perchè chiamare uno del Garden? - disse Toran
- Non è un problema... - dissi - allora, venite qua... se volete aiutarci a investigare, siete i benvenuti... purtroppo ci servirà anche la tua ragazza, Keepa...
- Va bene... però io aspetterò nella tenda... tanto sono tutti e tre ottimi combattenti... - disse Keepa rientrando nella tenda di Wakka

Leyla li raggiunse poco dopo armata di una piccola spada in mithril. Nyrus aveva invece un arco di Yoichi, invece Toran una grande alabarda e dei pugnali nella cintura. Tornammo dietro la tenda e seguimmo le tracce fino a un piccolo fiume che si univa al mare poco più in là. Le tracce erano scomparse nell'acqua del fiume ma Toran fece un grande balzo nell'altra sponda per vedere se continuavano lì. Niente da fare. Le tracce erano scomparse nel nulla.

- E adesso che si fa, signor capo? - disse Leyla
"Giuro che se continua così, ce la butto dentro il fiume..." pensai stanco dei suoi modi di fare.
- Torniamo indietro e...
- Venite! Ho trovato qualcosa! - disse Nyrus improvvisamente

Mi avvicinai a vedere dove Nyrus stava chino a rovistare in mezzo ad un cespuglio. Vi erano un paio di scarpe con attaccate due lastre di legno che avevano la forma di una zampa ronso. Se prima avevamo un indizio, adesso probabilmente era andato a farsi benedire.

- Quindi potrebbe non essere un Ronso... - disse Nyrus quasi sottovoce

Il modo in cui lo disse e guardò il fratello, mi sembrò strano. Toran stava per parlare quando un pugnale, lanciato a mille all'ora, mi passo accanto con uno strano sibilo e si conficcò nella gamba di Toran. Il Ronso emise un urlo pazzesco e si accasciò a terra, mentre io sguainai il Gunblade pronto ad affrontare qualsiasi minaccia. Non riuscii a vedere chi fosse a lanciarlo, ma vidi un'ombra aggirarsi per quel bosco. Era ora di far agire qualche mia trappola: mi avvicinai ad un albero e lo colpii con il Gunblade e inserendo una magia Fire all'interno e facendo la stessa cosa in un albero lì vicino. Tornai dal gruppo e vidi che Toran aveva già rimosso il pugnale e Leyla stava provvedendo a curarlo con qualche magia di recupero. Notando le condizioni recuperate di Toran, decisi di fare altre trappole tutto intorno a noi. Chi ci stava assediando, conosceva quel luogo mentre Matt non lo conosceva affatto.

- Nyrus... - dissi tornando da loro
- Dimmi, Matt... - disse gentilmente Nyrus
- Ti voglio sopra uno di questi alberi e dimmi cosa vedi... - dissi guardandomi ancora attorno
- Va bene, vado subito... - disse Nyrus e con due balzi fu subito sopra un albero
- Toran, ce la fai a combattere? - dissi
- Penso di si... ma temo che le mie doti da atleta siano andate a farsi benedire... - disse cercando di reggersi in piedi
- Con le magie, come te la cavi? - dissi
- Abbastanza bene... Protect! - disse improvvisamente

Vidi un pugnale rallentare di fronte ai miei occhi e cadere a terra. "Se non fosse stato per lui..." pensai con un sospiro di sollievo.

- Grazie Toran... Nyrus cosa vedi? - dissi rivolto all'altro Ronso
- Si muove rapidamente... non riesco a capire che cos'è... - disse Nyrus

Improvvisamente, sentii un'esplosione: una delle mie trappole aveva fatto effetto e il corpo senza vita di un Dingo stava a pochi passi dalla trappola esplosa. Sentii un fruscio, mi voltai e dovetti alzare velocemente il Gunblade per proteggermi dalla lama di un'altra creatura. Era una donna ma dalle mani molto grandi e i capelli che somigliavano a dei tentacoli azzurri.

- Chi sei? E perchè ci attacchi?? - dissi spostando la lama della donna e tentando un affondo
- Non sono affari tuoi... e io non ho di certo attaccato te... - disse la donna mentre schivava con velocità i suoi fendenti
- Hai attaccato uno di noi... perchè? - dissi
- Perchè è un idiota... - disse la donna

Con un Fire vicino alla sua zona addominale, riuscì a spedirla contro un albero dove avevo piazzato una trappola con Thunder: la trappola agì e la tizia prese una tremenda scossa che le fece perdere i sensi. Riportandola al villaggio e portando anche le finte zampe di Ronso, Leyla utilizzò una magia Reiz per rianimarla.

- Perchè mi avete legato? - disse la donna
- Dicci chi sei... e dove hai messo la coppa? - disse Toran aggressivamente
- Ahahah... non starai dicendo sul serio? - disse la donna

Guardai bene la sua espressione: era indecifrabile. Poteva voler dire molte cose, che fosse lei la colpevole, che non lo fosse... ma pensai bene che lei sapesse qualcosa.

- Tu sai qualcosa.. se no non ci avresti attacco senza motivo... perchè hai attaccato solo lui? - dissi indicando Toran
- Non sono affari miei e non ne parlerò più... - disse la donna
- Qui ci sono poche cose chiare... Toran dov'eri prima di entrare nella tenda? - dissi rivolto verso il Ronso
- Ero vicino al tempio e...
- Quando? - disse improvvisamente Leyla
- Pochi minuti fa, più o meno un quarto d'ora, venti minuti fa... - dissi prima che Toran parlasse
- Impossibile... ero lì da quando vi ho lasciato nella tenda di Wakka... e tu non c'eri... - disse Leyla indicando il Ronso
- Ehi, cosa vorresti dire donna? - disse Toran
- Toran! Dov'eri? Te lo chiedo un'ultima volta... - dissi alzando il Gunblade

Un movimento fulmineo e Toran fuggì in mezzo agli alberi: "Lo sapevo! Non dovevo fidarmi di lui!" pensai. Le risate della donna catturata nel bosco mi echeggiarono nella testa. Ma cosa diavolo era successo? Perchè rubare la coppa e inscenare che fosse stato un Ronso? Per depistare le indagini una volta trovate le finte zampe e Toran, che li aveva guidati sino a quel punto del bosco, sapeva che avremmo trovato le false zampe di Ronso. Ma perchè rubare la coppa? L'inseguimento ci portò a delle vecchie rovine da dove Toran si lanciò per attaccarmi: alzai il Gunblade e parai il colpo di alabarda di Toran, facendogli conficcare l'alabarda nel terreno, dopodichè provai con un fendente puntato verso l'addome del Ronso. Quest'ultimo con un balzo evitò l'attacco, sfilò i due pugnali e utilizzò una magia Haste per accellerare i suoi movimenti. Leyla stava arrivando, mentre Nyrus era rimasto a guardia della donna. La ragazza mi castò una magia Protect giusto in tempo per proteggermi da un attacco di Toran, che era troppo veloce per i miei sensi. Faceva un balzo ogni tre secondi ed era praticamente impossibile colpirlo con il Gunblade: pensa Matt, pensa.

- Blizzard! - dissi
- Non mi freghi! Shell! Se solo un... AHIA! - disse Toran

Per sua sfortuna, non indirizzai la magia verso di lui, ma verso il terreno: subito dopo utilizzai una magia Fire sul ghiacchio, che si sciolse diventando una pozza d'acqua dove non riusciva più a muoversi velocemente. Un balzo e la spada di Leyla era puntata al suo collo, così come la lama del mio Revolver. Leyla lo legò per bene e lo portammo indietro.

- Perchè Toran? - disse Nyrus uscito dalla tenda dei miliziani
- Perchè noi Ronso Fang non abbiamo mai vinto la coppa... e siamo stati eliminati da loro al torneo... - disse Toran indicando Keepa
- E per questo rubi la coppa? Perchè inscenare tutto questo? - dissi stupefatto da quanto l'invidia poteva far male
- Volevo tenermela per me... la volevo e la desideravo più di ogni altra cosa... mio padre Argai sarebbe stato orgoglioso di me... - disse Toran abbassando lo sguardo
- Non c'è niente di cui andar fieri in un furto... dove hai messo la coppa in ogni caso?
- Vicino alle rovine Albhed... in una piccola grotta... è l'unica in quella zona... - disse abbassando lo sguardo
- Portatelo via... - disse Leyla rivolta ad alcuni miliziani

Toran abbassò lo sguardo e Nyrus si avvicinò a lui, lo guardò negli occhi e gli diede un cazzotto in pancia.

- Se solo nostro padre sapesse ciò che hai fatto... io non ho più fratelli... - disse Nyrus sull'orlo delle lacrime

Credo che quella frase potesse valere più di mille cazzotti in pancia per l'onore di Toran. La donna catturata fu rilasciata, lanciando una frecciatina sull'utilità della milizia e sul fatto che lei lo avesse esplicitamente visto rubare la coppa. Dopo che Keepa mi ringrazio di cuore per avergli recuperato la coppa, feci ritorno al Garden e feci rapporto a Ruben.

- Com'è andata? - disse Ruben
- Mah... niente di che... giusto un po' di azione nei boschi attorno a Besaid ma per il resto... tutto tranquillo... - dissi sorridendo
- Bene... grazie mille Matt... - disse Ruben

Salutai il preside e feci ritorno nella mia camera: mi ero di certo meritato una bella doccia!
Spoiler
forse potevo fare di meglio, solo che non mi piace molto l'ambientazione ma ho cercato di dare il massimo! :)

Sono tornato ragazzi, con un nuovo canale e con nuove serie. Restate tunizzati per scoprirne di belle! Buona visione! :P
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Se dovete utilizzare il mio pg nel Garden, controllatevi la scheda prima, barboni! xD
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LE PERLE DI SAGGEZZA DEL GRUPPO DEL GC SU FB
Egil ha scritto: Non possiamo fare un referendum per dichiarare Matt Winchester illegale e immorale?

Leon ha scritto: Matt Winchester ogni volta che fai un commento inutile, un gattino nel mondo muore
Paine ha scritto: o.ò sisi confermo la mia teoria... Matt è posseduto dal demonio.
Leon ha scritto: E' più probabile che sia il demonio a essere posseduto da Matt Winchester.

Leon ha scritto: Non è la situazione ad essere disperata, è Matt che si è messo in testa di far crashare i server di Facebook.

Leon ha scritto: Matt Winchester la tua firma occupa una schermata intera e ho un fo***to monitor 1920*1080.
Matt Winchester ha scritto: Quindi anche Ruben è a Reloras??? Posso usare il suo pg????
Vero posso posso posso???
Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Drittz Do Urden ha scritto: No.
Matt Winchester ha scritto: Sob sigh... (A Drizzt Do Urden piace quest'elemento)
Paine ha scritto: Penso che comunque debba smettere di mortificare il povero matt.... è un cazzone, lo sappiamo tutti e mo lo sai anche tu, non ci fosse lui qua staremmo tutti a grattarci le palle, quindi passa un commento anche fosse acido. Paine docet
Leon ha scritto: Matt Winchester minaccia pure i cani randagi che incrocia per strada ormai (ovviamente trasformandosi in bahamut)
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Re: Esame SeeD [Egil/Matt]

Messaggio da Pup :> »

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PS: spero siate contenti!!! Ormai questa Dekatris mi ha veramente rotto!!!!!!! >.<""
Ho preferito evitare di riscrivere quello che è già stato detto nella scheda dei PNG in riferimento alla trama e all'aspetto fisico perchè credo di aver scritto abbastanza. Tra l'altro la scheda l'ho aggiornata io stesso, quindi quello che c'è scritto lì lo so praticamente a memoria... :asd: Altre cose da scrivere veramente non me ne sono venute proprio in mente, quindi mi fermo qui!

Archivio del Garden Supremo.
Sezione congiunta: Organizzazioni Terroristiche/Artefatti Magici.
Pianeta: Gaia.
Fascicolo: Dekatris.

Dekatris.
Locazione: Gaia, isola di Baile.
Stato: Annientata.
Numero membri accertati: 15.
Capo: Tom, nome in codice Uno.

Fini della Dekatrs:
L'organizzazione è stata creata da Tom, alias Uno, e Diego Armando Sclavi, alias Quattro, con lo scopo di ricreare il pianeta Corona.
La loro città di provenienza fu sottoposta a bonifica da parte della SeeD nel tentativo di stabilizzare la trama del pianeta, ormai sull'orlo del collasso.
I due erano convinti che l'operato della SeeD fosse non necessario e che abbia accelerato il processo di collasso, causando la distruzione del loro pianeta madre.
Inoltre il loro primo tentativo di ricostruzione del pianeta con l'aiuto di una strega fallì a causa dell'eliminazione delle streghe su (mondo di FFVIII. Ma come si chiama??) proprio ad opera della SeeD, fatta eccezione per Rinoa divenuta poi anziana dell'ordine.
A causa di questi due motivi, la Dekatris nasce anche con lo scopo di una vendetta contro i SeeD.
Per il compimento di tali obiettivi, hanno scelto di utilizzare la Destiny, artefatto Teriano capace, secondo false informazioni, di esaudire un qualunque desiderio a patto di un sacrificio di medesima entità.

Crimini e atti terroristici commessi dalla Dekatris, in ordine cronologico:
Per la realizzazione dei propri scopi, l'organizzazione non si è fatta scrupoli di alcun genere.
Primo e tra i più gravi dei loro crimini c'è l'infiltrazione di loro agenti all'interno di alcuni Garden di vari mondi, tra cui il Garden di Rinoa e il Garden supremo, con l'obiettivo di assassinare i rispettivi presidi.
Si sono resi colpevoli di omicido nei vari Garden e sono riusciti nell'assassinare il preside del Garden di Galbadia.
Lo scopo di tale missione era quello di gettare l'ordine nel caos per agire indisturbati.
Sono arrivati al punto di tentare l'omicidio di un loro membro catturato al Garden di Rinoa, probabilmente per evitare che parlasse.
Hanno rubato dal Garden Supremo informazioni top secret.
Hanno effettuato un furto in un museo uccidendo una guardia.
Hanno tentato un attacco suicida alla vita del vicepreside Ruben.
Hanno rapito due abitanti del Villaggio dei Maghi Neri.
Hanno assaltato e messo a ferro e fuoco la città di Toleno per il recupero di una roccia di corona, uccidendo diverse persone e causando danni enormi alla città.
Per la salvaguardia dell'intera popolazione, è stata necessaria la loro completa distruzione.

Base della Dekatris:
La Dekatris ha come base un castello abbandonato sull'isola di Baile.
Le mura esterne sono crollate da tempo, con l'effetto di aver creato tra la piazza d'armi e il terreno sgombro circostante una grande radura.
La zona sembra essere stata sgombrata di tutti gli Yan presenti.
Al piano terra della struttura sono connessi una chiesa ed un parco per il culto degli eidolon.
La grande biblioteca, in cui è stato costruito un generatore magielettrico, è stata adibita a sala informatica della base.
La sala del trono del conte dell'isola è stata lasciata inutilizzata mentre le due satanze adiacenti sono state usate da Uno come studio e tesoriera.
La mensa e le cucine hanno conservato il loro utilizzo.
Il piano superiore ospita gli alloggi dei membri con un bagno femminile e due grandi bagni maschili.
Il solarium è stato fornito di attrezzature all'avanguardia e utilizzato come sala allenamenti.
Il piano sotterraneo, così come la torre, è rimasto inutilizzato.
Tutta la servitù, catturata nell'attacco del Garden di Rinoa, era stata condizionata da incantesimi di controllo mentale e, alla morte di Uno, ne sono stati liberati e sono stati lasciati liberi di tornare alle proprie case.

Membri della Dekatris:
Zero:
Di lui si sa poco.
Probabilmente è stato creato artificialmente dalla Dekatris per la difesa della base.
Non sembra avere un'anima e obbedisce solamente agli ordini impartiti da Uno.
Ha potenza e resistenza fisica fuori dal comune.
Morto.

Uno:
Capo della Dekatris e fondatore. Vero nome Tom, cognome sconosciuto.
Originario di Corona, come Quattro. Nutre un odio profondo verso la SeeD.
Nello sforzo di aprire un portale per abbandonare il pianeta, il suo fisico ha subito un forte invecchiamento precoce, facendolo sembrare un sessantenne nonostante abbia poco più di 25 anni.
Ha raccolto nella sua organizzazione principalmente criminali o ex tali con motivi di odio nei confronti della SeeD senza però rivelare loro i suoi veri piani.
Con i suoi membri, si comporta con fare paterno e protettivo, nonostante non si faccia scrupoli a eliminare chi tradisce o fallisce. L'unico amico sincero che ha nella Dekatris è Quattro, anche lui originario del pianeta Corona.
Morto.

Due:
Esperto falsario. Vero nome sconosciuto.
È una persona guidata principalmente dall'ambizione personale, per quanto non abbia tendenze individualiste. Non si preoccupa di quali possano essere piani della Dekatris e, finchè ha da guadagnare, ubbidisce senza discutere.
Ha un debole per le belle donne e una particolare ammirazione per Sei.
Non si fa problemi a collaborare con chiunque finchè tale collaborazione possa portargli profitto.
Morto.

Tre:
Esperto oratore, ex avvocato radiato dall'albo per immoralità. Vero nome Victor Balestri.
Come Due, sembra guidato dall'ambizione personale più che da ogni altra cosa, quali ossessivamente. Ha un'aspetto sempre molto composto e professionale e non ha problemi a collaborare con chiunque, per quanto sembri non sopportare minimamente Dieci e reputi Sei una "vipera in abiti sgargianti", data la sua pericolosità celata dalla sua bellezza.
Morto.

Quattro:
Cofondatore della Dekatris ed esperto nel reperire informazioni. Vero nome, Diego Armando Sclavi.
Anche lui, come Uno, è originario di Corona. Appartiene ad una razza particolarmente longeva ed ha più di sessanta anni, a differenza dei trenta che sembra dimostrare.
È l'unico di cui Uno sembra fidarsi veramente.
Ha un carattere molto pacato ed è gentile e corretto con gli amici quanto con i nemici per quanto non si risparmi in battaglia.
È comunque molto rigoroso e difficilmente dimentica i fallimenti.
Morto.

Cinque:
Esperto nell'infiltrazione. Vero nome sconosciuto.
È il classico tipo che non dà nell'occhio e va d'accordo un po' con tutti, capacità sviluppata probabilmente proprio.in funzione del suo ruolo di infiltrato.
Morto.

Sei:
Esperta nel manipolare le informazioni. Vero nome sconosciuto.
Donna ambiziosa e potentissima maga, sei è stata la prima ad unirsi a Uno e Quattro nei loro piani di vendetta contro la SeeD.
Ama essere notata per la sua bellezza ma non presta la benchè minima attenzione a chi non ritiene degno. È manipolatrice di carattere. È fedelissima all'organizzazione di cui fa parte e antepone gli incarichi che le vengono assegnati a quasi qualunque cosa.
Non sopporta Tre che sembra averla inquadrata fin troppo bene, ritiene Dieci un'inetto e Sette e Undici degli stupidi. Dice di non sopportare Due, nonostante si diverta a stuzzicarlo. Non le va molto a genio nemmeno Dodici, manipolatore come lei.
Morta.

Sette:
Esperto in veleni e furtività. Vero nome sconosciuto.
Il più giovane dell'organizzazione ma non per questo meno pericoloso.
Nella sua giovinezza, è una persona abbastanza semplice e un gran chiacchierone.
Per questo è a malapena tollerato da Sei e Tredici.
Morto.

Otto:
Esperta in informatica ed hakeraggio. Vero nome Arania.
Diffidente di natura, la ragazza è sempre stata molto individualista e determinata nei suoi obiettivi. Non ha mai legato con altri membri dell'organizzazione.
L'unica eccezione è Undici, di cui si era innamorata, e Dieci, con cui ha collaborato per realizzare la sua vendetta nei confronti della Dekatris.
Non è mai andata a genio a Tredici, che le è sempre stato col fiato sul collo.
Morta.

Nove:
Esperto di magia blu,. Vero nome sconosciuto.
È sempre stato un fedelissimo dell'organizzazione e di Uno in particolare, che vedeva come figura paterna.
È sempre andato d'accordo con chiunque, a suo parere, si impegnasse anima e corpo per la Dekatris mentre non vedeva di buon occhio chi, come Due ed Undici, non condividesse il suo odio per i SeeD e agisse per il proprio interesse prima che per quello dell'organizzazione.
Morto.

Nove (secondo):
Esperto nel contrastare combattenti fisici. Vero nome sconosciuto.
Di lui si sa poco, solo che è dotato di una resistenza fisica fuori dal comune.
Per il breve tempo in cui ha fatto parte della Dekatris, non ha avuto modo di confrontarsi con nessuno dei membri.
Morto.

Dieci:
Esperto nel contrastare combattenti magici. Vero nome Jinn Bartimeus.
Esibizionista è la parola più adatta a descrivere il suo carattere.
È un tipo che fa tutto ciò che fa per il puro gusto di mettersi in mostra.
Ha anche la parlata facile e tende a dire fin troppo. È anche un tipo superficiale. Ha un senso dell'onore molto marcato, per quanto con una concezione tutta sua.
In virtù di questa sua eccessiva esuberanza, non va a genio a molti, per quanto a lui poco importa ciò che pensano gli altri.
È a malapena sopportato, se non anche odiato, dai più professionali, come Sei, Tre e Tredici. Per loro ricambia appieno il sentimento ritenendoli dei bacchettoni.
Va abbastanza d'accordo con Sette ed è diventato molto amico di Undici.
Saputo della morte dell'amico, è entrato in confidenza anche con Otto per portare avanti la sua vendetta.
Morto.

Undici:
Esperto combattente. Vero nome Aldebar.
È una persona che agisce principalmente per scopi personali e non si fa scrupolo ad eliminare chi non gli piace, anche se tiene molto ai propri affetti. Durante la sua permanenza alla Dekatris, si è sinceramente innamorato di Otto e ha stretto amicizia con Dieci, sentendosi in qualche modo simile. Nonostante nutrisse una qualche simpatia per Sette, non ha esitato ad ucciderlo. Non nutre simpatia per Due e Tredici, che reputa individui troppo loschi.
Morto.

Dodici:
Esperto manipolatore. Vero nome Jimmy Tiguyl.
Manipolatore è la parola che meglio lo caratterizza. La sua unione alla Dekatris è legata ad un sincero sentimento di odio nei confronti della SeeD per motivi sconosciuti.
Non teme nessuno sentendosi superiore a chiunque in virtù della sua capacità di capire e manipolare la gente.
Ha sviluppato un'abilità magica perfettamente in linea con il suo carattere.
Morto.

Tredici:
Esperto cecchino. Vero nome Jack Diecross.
Ex killer di professione, vittima della sindrome del cecchino e incredibilmente superbo.
Tendenzialmente solitario, è il tipo losco per definizione.
Non sopporta i tipi casinisti come Sette e soprattutto Dieci, mentre Otto non gli è mai andata a genio.
Va invece discretamente d'accordo con Due e Tre che reputa professionali e silenziosi.
Morto.
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L'ultima prova

Messaggio da Pup :> »

Scontro Egil vs. Matt per l'esame SeeD
Due post a testa

Era il momento. La scontro decisivo tra me e Matt stava per cominciare.
Eravamo allo zoolab, uno difronte all'altro. Il piccolo Dabi era lì, appena dietro le mie gambe, anche lui ansioso di iniziare.
Drizzt e Pip erano sugli spalti, sarebbero stati giudici dello scontro che ci avrebbe potuto elevare al rango SeeD.
Vittoria, sconfitta... Certo, erano importanti. Ma per un SeeD ci vuole ben altro. Capacità di prendere decisioni che potranno modificare l'esito della battaglia in un istante, capacità di osservazione dell'avversario e del territorio, riuscire a mantenere il controllo della situazione, essere sempre un passo avanti al tuo avversario.
L'esito era importante, ma non quanto il modo in cui ci si arrivava.
Ciò non toglie che puntassi alla vittoria. E non mi sarei risparmiato, cosa che d'altronde ero sicuro che neanche Matt avrebbe fatto.
Io e Matt eravamo lì, guardandoci negli occhi aspettando che i giudici dessero il via. L'atmosfera sembrava tanto quella di un film...
Le armi erano sguainate e impugnate.
Tenevo con la destra il mio arco, con la mano sinistra pronta a tendere la corda. Matt invece aveva il gunblade impugnato in una salda presa con entrambe le mani e i pugnali da lancio in un borsello legato alla gamba sinistra, all'altezza a cui arrivava il braccio steso.
Entrambi indossavamo le nostre uniformi da cadetti. Se avessimo dovuto utilizzarle ancora, in futuro, dipendeva solo da noi.
Ci scambiavamo sguardi carichi di tutta la nostra determinazione.
Ma non per questo sguardi d'odio o di rabbia. Comunque fossero andate le cose, saremmo stati sempre amici, ne ero sicuro.
Feci un riepilogo mentale di quello che da lì a poco sarebbe successo.
Lo scontro che stavamo per iniziare era uno scontro per il controllo. Se Matt fosse riuscito ad ingaggiarmi in un corpo a corpo avrebbe avuto la meglio in un batter d'occhio. Analogamente se fossi riuscito a tenerlo a debita distanza, tra arco e magie non avrei avuto difficoltà nel vincere. Dovevo evitare a tutti i costi di farmi coinvolgere in uno scontro ravvicinato o, quanto meno, avrei dovuto riguadagnare immediatamente le distanze!
Fin troppo dipendeva dagli attimi iniziali.
Per complicare la situazione il simulatore era stato spento... Sarebbe stato acceso solo al via della battaglia. Questo ci avrebbe costretto ad un'analisi dell'ambiente durante il combattimento. Quanto meno l'Haste di Dabi mi avrebbe concesso un leggero vantaggio.

Bene ragazzi - annunciò Drizzt - se siete pronti, si comincia!
Strinsi la presa attorno al mio arco.
3... 2... 1... Via!

Lo scontro era iniziato. Mentre portavo la mia mano sinistra verso la corda, Matt si era lanciato in una corsa a tutta velocità per raggiungermi. Dabi stava evocando la magia Haste mentre lo scenario andava formandosi attorno a noi.
La mano aveva raggiunto la corda e la stava iniziando a tendere.
Braccio destro morbido, gomito girato verso dentro, spalla rilassata.
Spalla sinistra alta, gomito alto, indice e medio sulla corda.
Raddrizzare la schiena, inspirare.
Iniziare ad arretrare lentamente e mantenendo il baricentro ad altezza costante per guadagnare tempo senza perdere la mira.
Tenere il respiro, portare il pollice fino all'angolo basso della bocca.
I miei occhi schizzavano in tutte le direzioni: eravamo in una radura. Gli alberi comparivano alla mia destra mentre a sinistra lo scenario era più sgombro. Da un dietro di Matt si alzava una montagna, di cui si riuscivano a vedere dei piccoli buchi neri ad altezza del terreno, probabilmente della caverne. Dietro di me non avevo idea di cosa ci fosse, ma non potevo certo perdere tempo a voltarmi. Non vedevo la mia ombra, ma non avevo nemmeno il sole di faccia. Probabilmente era simulata un'ora verso metà della giornata.
Matt correva verso di me. Dopo i primi passi in linea retta, stava iniziando a scattare di lato con un ritmo irregolare per rendermi più difficile prendere la mira. Avevo pensato troppo, non potevo permettere che si avvicinasse oltre!
Arrivò quella sensazione. Dabi mi aveva lanciato il suo Haste.
Mirare.
Allargare le due dita che reggevano la corda.
Scoccare!
Tutta la forza dell'arco si riversò nella freccia, facendola scattare verso il mio avversario.
Mentre la freccia volava verso la sua meta, stavo ricominciando il processo per lanciarne una seconda!
La prima freccia lanciata arrivò su Matt all'altezza delle gambe, ma con un balzo laterale la evitò, senza interrompere la sua corsa. La seconda e la terza arrivarono in successione troppo rapida, fu costretto a compiere un balzo all'indietro per evitarle. Aveva interrotto la corsa e per riprendere velocità ci avrebbe impiegato un po'. Era il momento buono per correre. Ma dove?
Alberi significava nascondiglio, ma Matt poteva piazzare le sue trappole, lì.
Radura significava uno scontro più diretto, dove sarebbe stato più difficile mantenere la necessaria distanza tra noi due.
Dietro di me solo l'ignoto, non potevo certo rischiare.
Mentre Matt riprendeva la corsa, presi la mia decisione. La foresta era il posto migliore!
Iniziai a correre evitando un paio di fulmini che Matt fece piovere dal cielo con un Thunder, anche se uno mi colpì lievemente al braccio destro. Scartai di lato un terzo fulmine e mi avviai di corsa nel bosco.
Matt mi stava raggiungendo, ma Dabi lo intercettò con un'attacco mille aghi.
Sentii dietro di me il cadetto imprecare, quindi evocare Ifrid per tenere a bada il piccolo kyactus e continuare a seguirmi.
"Dabi, spero tu stia bene" pensai quando mi fermai un attimo per fare il punto della situazione.
Non riuscivo a sentire altro che il battito del mio cuore, quindi dovetti prendere un respiro prima di capire dove fosse Matt. Gli alberi erano meno fitti di quanto credessi e filtrava fin troppa luce dalle loro chiome, ma mi avrebbero fornito comunque un buon nascondiglio.
Il braccio destro pulsava leggermente, ma non avevo problemi a tendere l'arco. Appena sentii i passi del mio avversario, misi in tensione l'arco.
Sentii un ruggito, quindi dei passi pesanti che correvano nella mia direzione. Evidentemente Ifrid aveva sconfitto Dabi... O il piccolo kyactus se l'era data a gambe, non meno probabile. In ogni caso mi ero guadagnato la mia tanto importante distanza.
Intravidi un bagliore, il fuoco della Guardian Force era visibile anche da lontano nel bosco.
Mi castai un Double e caricai la freccia magica con un doppio Blizzara. Ero pronto per il mio attacco!
xthegame89x
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Re: Esame SeeD [Egil/Matt]

Messaggio da xthegame89x »

Scontro Egil vs. Matt per l'esame SeeD

Matt VS Egil

Guardai Ifrid e vidi che aveva fatto fuggire il piccolo Kiactus, lontano dallo scontro. "Bravissimo Ifrid..." pensai soddisfatto del mio G.F.. Egil si era nascosto nella foresta per prendere del tempo prezioso: se lo lasciavo fare, riusciva a guadagnare del vantaggio contro di me. Ordinai a Ifrid di bruciare gli alberi di quella piccola foresta e aspettai il mio avversario nel lato opposto a quello attaccato da Ifrid. Gli alberi presero fuoco velocemente e io feci pressione con delle magie Fire indirizzate all'altro lato della foresta, cercando di intrappolare tra le fiamme Egil. Sentii un ruggito e guardai Ifrid scomparire nel nulla, con due frecce dell'arco di Egil conficcate nel petto: "Dannazione!" pensai infuriato. Una magia Aeroga insieme a una Blizzara si propagarono dalla foresta, per spegnere le fiamme create da Ifrid. Non persi tempo: feci il giro della piccola foresta che ormai era mezzo mangiata dal fuoco e seguì Egil lungo la pianura. La magia Haste castata da Dabi stava perdendo effetto e vidi Egil rallentare significativamente. Sorrisi soddisfatto e inseguii Egil nel verde della pianura e, non appena fui a circa una decina di metri da lui, utilizzai una magia Blizzard sul terreno, facendolo scivolare e poi una magia Fire per squagliare il ghiaccio, rallentandone i movimenti. Feci un balzo e mi lanciai su di lui: l'arco di Egil si trasformò nelle sue due daghe e riuscì a deviare il mio fendente sul terreno e, per la forza in cui posi l'attacco, persi per un attimo il Gunblade conficcato nel terreno a fianco ad Egil e feci una capriola in avanti. Con un ringhio, raggiunsi il Gunblade proprio mentre Egil con un sorriso, scompariva nel nulla grazie alla magia Vanish e provava ad attaccarmi con le sue due daghe. Senza vederlo, era difficile parare i colpi, sopratutto senza in mano il mio Gunblade: mi colpì varie volte nel braccio e, con una magia Protect, riuscii ad evitare danni elevati. Utilizzai una magia Blizzard nel terreno a fianco a me, stando perfettamente immobile, in modo da non scivolare nella mia stessa trappola, e avvertii i passi di Egil che si allontanavano. "Benissimo... devo cambiare strategia..." pensai estraendo il Gunblade dal terreno. Nel mentre che il mio Gunblade tornava tra le mie mani, vidi Egil comparire non molto lontano da me, a circa centocinquanta metri. Feci un resoconto sulle mie abilità e sulle abilità del mio avversario: Attacco Fisico contro Attacco Magico, equivaleva a dire niente attacchi da lontano. Pugnali magici contro Frecce Magiche, anche se le seconde potevano essere lanciate da più lontano. Per quanto avessi potuto notare, Egil utilizzava magie più potenti delle mie. Cosa potevo fare? Volevo quella promozione e dovevo impegnarmi di più se volevo diventare Seed.

**********

- Matt, ti devo parlare... - disse Pip

Mi avvicinai un po' incuriosito dallo sguardo burbero del Commander che mi voleva parlare un po' in privato.

- Dimmi pure, Pip.. - dissi una volta che non c'era nessuno vicino a noi
- Senti... dopo gli eventi con la Dekatris, Ruben ha deciso di dare due candidature al grado di Seed... una è per Egil, l'altra è per te... - disse Pip con un sorriso

In quel momento, non ci credetti subito: ero lì da poco e non pensavo di meritarmi una promozione in così poco tempo.

- Non siete ancora Seed e, se volete avere questa promozione, dovrete impegnarvi duramente... - disse Pip sorridendo alla mia espressione sorpresa
- Non so che dire... - dissi ancora molto sorpreso
- Impegnati e vedrai che la promozione sarà tua... anche Egil si impegnerà tantissimo e scegliere tra voi due sarà dura... - disse Pip sorridendo e se ne andò dopo avermi salutato

Non appena se ne andò, mi fiondai da Lilian a dargli la bellissima notizia.

**********

Egil era distante da me anni luce per quanto riguardava le sue e le mie caratteristiche: non avevo rivitalizzatori G.F. per poter risvegliare Ifrid e quindi dovevo affrontare il mio avversario senza alcun aiuto. L'unica cosa che potevo fare era cercare di raggiungerlo e cercare di non farlo allontanare. Il cadetto si accorse di quello che avevo in mente ma, per poter realizzare il mio obiettivo, dovevo assolutamente sfruttare le mie magie: dalla mia avevo anche la magia Protect e quella Shell, quindi una leggera protezione per gli eventuali attacchi del mio avversario. Incominciai ad avvicinarmi mentre lui scoccava alcune frecce, qualcuna magica e qualche altra normale. Riuscii ad evitarle quasi tutte, mentre alcune riuscii a proteggermi solo in parte utilizzando la magia Protect. Quando fui un po' troppo vicino ad Egil e pronto a scatenare la potenza dei miei attacchi fisici, quest'ultimo utilizzò una freccia magica con la magia Ultima: ci fu una violenta esplosione e, se non fosse stato per la mia magia Shell castata all'ultimo secondo, sarei finito sicuramente K.O.. Egil era leggermente stordito dalla violenta esplosione causata dalla sua freccia, mentre io ero quasi in fin di vita: recuperai un po' le energie con la mia debole magia di recupero, ma stavo per finire le scorte di energia per poter utilizzare le magie. Le mie trappole erano l'unica arma strategica contro Egil ma anche lui stava esaurendo le scorte di MP. Ifrid era KO e Dabi disperso nelle infinite praterie del simulatore di battaglia: almeno per il momento, l'incontro volgeva in parità.

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Drittz Do Urden ha scritto: No.
Matt Winchester ha scritto: Sob sigh... (A Drizzt Do Urden piace quest'elemento)
Paine ha scritto: Penso che comunque debba smettere di mortificare il povero matt.... è un cazzone, lo sappiamo tutti e mo lo sai anche tu, non ci fosse lui qua staremmo tutti a grattarci le palle, quindi passa un commento anche fosse acido. Paine docet
Leon ha scritto: Matt Winchester minaccia pure i cani randagi che incrocia per strada ormai (ovviamente trasformandosi in bahamut)
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Pup :>
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Re: Esame SeeD [Egil/Matt]

Messaggio da Pup :> »

Ultima... Mossa decisamente azzardata. Forse troppo, col senno di poi, ma non potevo permettere a Matt di avvicinarsi.
Non controllavo ancora bene quella magia e il suo utilizzo mi aveva prosciugato buona parte delle energie.
Inoltre anche se ero riuscito a deviare il potente colpo con cui Matt mi aveva attaccato poco prima, disarmandolo, l'impatto mi aveva indolenzito i polsi. Con un'energira alleviai il torpore, a costo di ridurre sensibilmente le mie energie magiche.
I miei tiri sarebbero stati decisamente più lenti e la mira meno precisa e sicuramente non sarei riuscito a contrastarlo utilizzando le daghe.
Inoltre non potevo usare molti incantesimi, o quanto meno dovevo moderarne la forza e risparmiare quante più energie possibili.
Combattendo solo con incantesimi potenti non avrei ottenuto niente! Non mi restava che agire con strategia.
Matt si stava rialzando in quel momento, dopo essersi curato al meglio le ferite con un'energia.
Lui non era messo meglio di me, le sue mani ebbero un lieve tremito prima di stringersi al calcio del suo revolver.
Con un colpo d'occhio decisi le prossime mosse.
Matt iniziò la sua corsa verso di me. Gli lanciai un Thundara. Cinque fulmini caddero dal cielo in un'area appena alla sua destra. Scartò a sinistra, evitandoli tutti. Ma così facendo era caduto nella trappola! Appena davanti a lui c'era la pozzanghera che lui stesso aveva creato poco prima. Con un rapido Fira feci evaporare tutta l'acqua in una nube di caldo vapore proprio mentre ci passava sopra. Fu più rapido di quanto credessi nel fare un balzo indietro e contemporaneamente lanciare tre pugnali nella mia direzione. L'attacco arrivò imprevisto, soprattutto perchè celato dal vapore che avevo creato. Solidificando l'umidità dell'aria con un Blizzara, frapposi uno strato di ghiaccio tra uno dei pugnali e il mio petto. Il secondo pugnale mi colpì di striscio al braccio destro mentre il terzo volò troppo alto, mancandomi nettamente.
Senza perdermi d'animo cercai di sollevare il mio arco per scagliargli una freccia, ma il braccio non si mosse.
Un pugnale paralizzante! Nel tentativo l'arma mi cadde di mano. Ma non avevo tempo di recuperala, non adesso. Mi castai un Vanish per scomparire agli occhi del mio avversario, che stava riprendendo la sua corsa verso di me, mentre la nube di vapore finiva di diradarsi.
Appena scomparii, il ragazzo lanciò un Thunder nella zona in cui mi trovavo fino a poco tempo prima, ma ormai mi ero già spostato.
Dannazione! - lo sentii imprecare, mentre prese a guardarsi attorno, nel tentativo di avvertire in qualche modo la mia presenza.
Ne approfittai per nascondermi dietro una roccia poco più dietro, l'unica sufficientemente alta da celarmi, e curarmi il braccio con Esna, ma Matt evidentemente sentì la mia voce, in quanto sentii che stava correndo nella mia direzione.
Dovevo spostarmi.
Il Vanish aveva ormai terminato il suo effetto e l'ambiente circostante non dava nessun'altra possibilità di nascondermi.
Eppure quel terreno con tutti quei piccoli sassi poteva tornarmi utile!
Notando che il Double non aveva ancora terminato il suo effetto, utilizzai due Blizzara. Con il primo ghiacciai il terreno sotto i suoi piedi. Vedendo dove miravo, Matt fece un balzo laterale. Per non rischiare di inciampare guardò il terreno per un secondo, cercando un appoggio sicuro. Era il momento di utilizzare il secondo blizzara! Ma il bersaglio non era il mio avversario. Tornando a posare lo sguardo nella mia direzione, Matt mi vide in piedi appena nel mezzo di due rocce della stessa altezza. Con un'unico balzo riuscì ad arrivarmi addosso... almeno così credeva! Le due rocce erano stranamente uguali, troppo uguali. Quando il suo gunblade infranse lo specchio di ghiaccio creato appena un attimo prima, capì. Riuscì ad usare uno shell appena in tempo prima che un aeroga lo scagliasse lontano.
Affondando la lama della sua arma per terra, riuscì ad atterrare e rimettersi in piedi, ma ormai avevo già recuperato il mio arco.
Mi guardò dritto negli occhi per un'istante, con tutta la sua determinazione e senza perdersi d'animo, il ragazzo riprese la sua carica ma invece di avanzare frontalmente iniziò a correre in tondo in senso orario per poi stringere ed avvicinarsi. Appena iniziò a venire nella mia direzione, lanciai una freccia e iniziai ad arretrare. Solo ora capivo il suo gioco, mi stava spingendo nuovamente nella radura, dove non avrei potuto nascondermi... Non andava bene!
Riuscii ad individuare finalmente la posizione del sole, in alto alle sue spalle. Avrei potuto sfruttarla!
Il double era ancora attivo, anche se non avrebbe retto ancora a lungo... Un'idea mi balenò in mente.
Smisi di arretrare ed iniziai a corrergli incontro! Dallo sguardo che fece, la cosa lo aveva decisamente sorpreso, ma non per questo rallentò la sua carica, alzando il gunblade pronto per portare un fendente! Arrivati a circa tre metri di distanza, utilizzai un Levita che mi sollevò leggermente da terra e in rapida successione un'Aeroga, che mi fece balzare abbondantemente sopra di lui.
La sua velocità di reazione fu incredibile e rapidamente afferrò un paio di pugnali dal fodero. Piantò il piede destro per terra e con uno scatto del bacino ruotò di 180° girandosi verso di me. Quello che vide però non fu ciò che si aspettava.
Con il mio salto mi ero messo esattamente tra lui ed il sole e appena alzò lo sguardo per incrociare il mio, rimase abbagliato. Provò lo stesso a lanciare i suoi pugnali, che però andarono in tutt'altra direzione.
La mia visibilità era invece perfetta e lanciai la mia Magic Arrow infusa con Drain contro di lui! I miei polsi però mi tradirono e la mia freccia non andò dove volevo, nonostante la vicinanza, riuscendo solo a ferirlo di striscio ad una coscia. Il poco di energie rubate servirì appena a fermare l'emorragia al taglio che mi aveva inferto con il pugnale paralizzante di prima al braccio destro. Atterrai facendo una capriola usando come leva la spalla sinistra e riuscii a continuare la mia corsa verso la foresta, o almeno quello che ne rimaneva.
Appena passai in mezzo a due alberi, fui colto da entrambi i lati da due sfere di fuoco... Riuscii a respingere una con un reflex ma l'altra mi colpì al fianco, sbalzandomi a terra. Prevedendo che sarei voluto tornare nella foresta, Matt doveva aver piazzato delle trappole Fire al limitare del bosco!
Cercai di alzarmi rapidamente, ma la ferita al fianco faceva male e mi ci volle un po'.
Sentivo anche che il Double aveva ormai cessato il suo effetto. Il mini-Mura per fortuna reggeva ancora. I polsi facevano male e la spalla destra era tutta indolenzita, non sarei più riuscito a tirare frecce. Cavolo!
Le mie energie magiche inoltre erano ridotte al minimo, per quanto mi avrebbero sostenuto ancora per un po' prima di abbandonarmi del tutto.
Matt era tutto intorpidito e lo vidi avvicinare arrancando, la gamba sanguinante. Che avesse finito i suoi MP o semplicemente li stesse conservando per un ultimo attacco non avrei saputo dirlo. In ogni caso non si era curato la ferita. Inoltre era pieno di lividi per tutte le volte che l'avevo fatto volare in aria e cadere per terra. La sua mano sinistra tremava leggermente ed era chiaro che i suoi attacchi sarebbero stati estremamente più deboli... Ma comunque sufficientemente forti da non permettermi di contrastarli.
Decisi comunque di dividere l'arco nelle due daghe. Non potendo tirare frecce, quell'arma era tutto quanto avessi a disposizione... Oltre le mie magie, certo.
Eravamo a pochi metri di distanza, con gli occhi fissi negli occhi dell'altro, come all'inizio dello scontro.
Nonostante i nostri corpi gridavano di finirla qui con pesanti e affannosi respiri, i nostri sguardi comunicavano la stessa determinazione dell'inizio. Nessuno di noi due aveva intenzione di perdere, tanto meno di arrendersi.
Saremmo andati fino in fondo.
Un solo respiro più profondo, per placare la necessità di aria dei polmoni.
Quindi il segnale, quello che solo i due sfidanti possono cogliere: lo scontro riprendeva!
Spoiler
Matt, spero di non averti lasciato i PG in condizioni troppo disperate! XD
Egil comunque non ha nessuna intenzione di perdere, quindi vada come vada ma si batterà fino alla fine. ;)
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Re: Esame SeeD [Egil/Matt]

Messaggio da xthegame89x »

Scontro Egil VS Matt per l'esame Seed

Matt VS Egil

La stanchezza cominciava a farsi sentire e sia Egil che io avevamo le scorte di energia quasi a zero: sia io che lui non potevamo più utilizzare le magie come stavamo facendo fino a poco fa e, dato che Egil aveva appena utilizzato la magia Ultima per tenermi a distanza e quindi era quasi allo stremo delle forze. Non da meno ero io, che in quel momento non potevo nemmeno accendere una sigaretta con un Fire. Ero in ginocchio e lo stesso Egil, ci alzammo nello stesso momento, lentamente: le mani nel calcio del mio Gunblade tremarono leggermente dalla fatica, mentre vidi Egil con il fiatone guardarmi con determinazione. Quello scontro non sarebbe finito in parità, ma vada come vada saremo rimasti comunque amici, molto più di quanto lo eravamo prima. Un alito di vento si alzò nella pianura e mi fiondai all'attacco: Egil divise l'arco nelle sue due daghe e si preparò a difendersi. Nonostante io fossi più in vantaggio con l'attacco fisico, la stanchezza aveva ridotto notevolmente la forza dei miei attacchi, tant'è che erano più o meno alla metà della loro reale potenza. Egil riusciva a deviare tutti gli attacchi che lanciavo e non riusciva più ad attaccare. Lo impegnai in uno scontro dove potevo avere la meglio, ma la fatica stava raggiungendo un picco troppo elevato: con un colpo di Gunblade riuscì a disarmare il mio avversario, ma durò ben poco dato che per recuperare il fiato ho lasciato il tempo a Egil di recuperare le armi.

- Stanco? - disse Egil sorridendo
- Ahh... leggermente... il peso del Gunblade comincia ad essere come un piccolo camion... - dissi con il fiatone

Mi alzai lentamente da terra, dato che la stanchezza mi aveva messo in ginocchio, e alzai il Gunblade. Quello sarebbe stato l'ultimo attacco e vada come vada, sarebbe finita lì: ero troppo stanco e nonostante tutta la determinazione e l'impegno che ci avevo messo in quel duello, era agli sgoccioli. Controllai i pugnali che mi rimanevano: due magici e uno normale. Lanciai tutti e tre i pugnali uno dopo l'altro e Egil riuscì ad evitarli tutti tranne quello non magico, che gli procurò un lieve taglio nella gamba destra. Si curò lievemente le ferite lanciandomi una magia Drain e con la quale mi ridusse notevolmente le energie. Piegai le ginocchia e ansimai leggermente, mentre il mio Revolver mi piegava in due dalla fatica. Egil sorrise leggermente ma il viso arrossato e sudato per la fatica e l'impegno che ci aveva messo in quel duello la diceva lunga sulla durata di quell'incontro.

- Vada come vada, amico... ci vorrà una bella sbornia dopo questo duello... - dissi sorridendo
- Già... organizziamo qualcosa come per la festa di Aura?? - disse Egil sorridendo
- Non pensateci nemmeno! Stavolta vi ammazzo sul serio! - disse Pip con le braccia conserte leggermente lontano da loro

Io e Egil, insieme a Drizzt e Pip, scoppiammo a ridere a crepapelle: non so quanta verità ci fosse nelle parole di Pip o di Egil, dal primo potevo aspettarmi sicuramente che ci avrebbe inseguito come l'altra volta, mentre dall'ultimo mi potevo tranquillamente aspettare un'altra festa come quella per Aura, con canzoni cantate in mezzo alla hall disturbando la quiete del Garden. Mi voltai verso Egil e feci un cenno con la testa, che il cadetto mi rese con un sorriso. Era quasi finita. Egil era pronto: concentrò tutte le sue energie in un ultimo attacco magico.

- Flare! - disse Egil

Le fiamme della magia si propagarono nell'aria potenti, mentre io alzai il Gunblade sia per proteggermi che per attaccare. Le sue daghe erano davanti al suo viso e io cominciai la mia raffica di colpi e fendenti, mentre la magia Flare bruciava la divisa da Cadetto che indossavo e le sue daghe si muovevano a protezione del suo viso e del suo corpo. Sentivo le fiamme avvolgermi la divisa, mentre il Shell che avevo utilizzato prima di attaccare, prevvedendo un attacco magico di Egil, mi proteggeva da eventuali ustioni gravi nel corpo. Oltre alle fiamme, sentivo il rumore metallico delle daghe di Egil che venivano colpite dal mio Gunblade e potevo vedere le scintille provocate dallo scontro delle due lame davanti a me. Concentrai tutta la forza che mi rimaneva nel corpo nell'ultimo attacco finale e Egil riuscì a ripararsi con le daghe, ma l'esplosione della magia Flare e la potenza del mio attacco si scontrarono tra loro, spedendoci a molti metri di distanza l'uno dall'altro. Ci alzammo lentamente e ci guardammo con determinazione e ci preparammo per l'ultimo assalto.

Sono tornato ragazzi, con un nuovo canale e con nuove serie. Restate tunizzati per scoprirne di belle! Buona visione! :P
Spoiler
PROGRAMMAZIONE
LUNEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
MARTEDI
- Let's Technic, Minecraft Monster Pack 1.6.4 -
MERCOLEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
GIOVEDI
- Desertcraft, Minecraft Regrowth Pack 1.7.10 -
VENERDI
- Il ruggito del T-Rex, Dino Crisis -
SABATO
- Video Random -
Se dovete utilizzare il mio pg nel Garden, controllatevi la scheda prima, barboni! xD
Immagine
Spoiler
LE PERLE DI SAGGEZZA DEL GRUPPO DEL GC SU FB
Egil ha scritto: Non possiamo fare un referendum per dichiarare Matt Winchester illegale e immorale?

Leon ha scritto: Matt Winchester ogni volta che fai un commento inutile, un gattino nel mondo muore
Paine ha scritto: o.ò sisi confermo la mia teoria... Matt è posseduto dal demonio.
Leon ha scritto: E' più probabile che sia il demonio a essere posseduto da Matt Winchester.

Leon ha scritto: Non è la situazione ad essere disperata, è Matt che si è messo in testa di far crashare i server di Facebook.

Leon ha scritto: Matt Winchester la tua firma occupa una schermata intera e ho un fo***to monitor 1920*1080.
Matt Winchester ha scritto: Quindi anche Ruben è a Reloras??? Posso usare il suo pg????
Vero posso posso posso???
Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Drittz Do Urden ha scritto: No.
Matt Winchester ha scritto: Sob sigh... (A Drizzt Do Urden piace quest'elemento)
Paine ha scritto: Penso che comunque debba smettere di mortificare il povero matt.... è un cazzone, lo sappiamo tutti e mo lo sai anche tu, non ci fosse lui qua staremmo tutti a grattarci le palle, quindi passa un commento anche fosse acido. Paine docet
Leon ha scritto: Matt Winchester minaccia pure i cani randagi che incrocia per strada ormai (ovviamente trasformandosi in bahamut)
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