Anticonformismo

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Dragonair
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Re: Anticonformismo

Messaggio da Dragonair »

Secondo me invece si. Siamo tutti parte di un enorme conformismo a cui non possiamo fuggire, nemmeno nel nostro anticonformismo singolo. E' tutto un enorme cane che si morde la coda.
Perseo
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Re: Anticonformismo

Messaggio da Perseo »

non facciamo parte di un "enorme conformismo", si fa parte di una comunità e con essa si percorre più o meno la stessa strada, così se nel medioevo si girava in cotta di maglia ora si usano più pratiche magliette di cotone, se prima il cavallo era l'unico mezzo di trasporto, ora i cavalli li abbiamo liofilizzati e messi nel cofano delle nostre auto, ma non per questo ci si "conforma" alle idee di tutti.

anche se è vero che a seguire le mode si è più o meno "obbligati" non è affatto necessario omologarsi allo stile imperante e più gettonato, si può benissimo scegliere, se al momento il colore dominante è il viola nessuno mi impedisce di decidere di vestirmi di grigio.

il conformista è colui che si adatta alla massa senza tenere conto dei propri gusti personali, sia perchè forse manca di stima personale, sia perchè vuol farsi accettare dal branco, che in definitiva è un po' la stessa cosa. :roll:
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sephiroth.legend
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Re: Anticonformismo

Messaggio da sephiroth.legend »

esatto
Dragonair
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Re: Anticonformismo

Messaggio da Dragonair »

One word post are forbidden.

By the way, la mia idea credo sia perfettamente applicabile, specialmente in futuro. Magari ora no, ma in futuro sicuramente sarà così.
KeyMaster
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Re: Anticonformismo

Messaggio da KeyMaster »

Conformismo = anticonformismo

Il conformismo, come l'anticomformismo, sono due barriere che impediscono ad un essere umano di essere se stesso.

Se una persona vuole essere conformista avrà un leader, proverà ad imitare in tutto e per tutto questo, correndo il rischio di non avere personalità, magari di cadere anche in crisi di identità.
Se una persona rifiuta il conformismo, quindi logicamente vorrà essere anticonformista, si troverà comunque un gruppo di persone che l'ha pensata come lui, quindi si troverà sempre in un gruppo dove, come sempre, si evidenzierà una persona che sarà definita leader. L'elemento anticonformista cerca quindi di evitare il punto di riferimento, ma andrebbe contro il suo stesso essere rifiutandolo (risultando falso, quindi correndo il rischio di apparire conformista per certi punti di vista) perchè hanno entrambi pareri concordanti.

Allora cosa succede: l'anticomformista segue il leader. In quel momento è conformista di un gruppo che la pensa in un altro modo nei confronti del gruppo ritenuto precedentemente comformista.
La sostanza è che non ci sono comformisti ed anticomformisti, bensì vari gruppi di comformisti che la pensano in modo diverso e si aggrediscono reciprocamente (Esempio lampante: Destra e Sinistra politica)
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laguna_91
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Re: Anticonformismo

Messaggio da laguna_91 »

Si, sono quasi d'accordo con KeyMaster. Solo una cosa: quando uno fa l'anticonformista, va contro il conformismo. In questo non è conformista. Il fatto che altri la pensino come lui viene dopo: prima uno va contro, poi trova altri che vanno contro come lui e si appoggia a questi. Se in questo anticonformismo segue i suoi gusti personali ben venga, è sbagliato, invece, se uno si mette in testa di andare sempre contro in qualunque cosa indifferentemente da che cos'è o da quali sono i suoi gusti. Qui non diventa più una lotta per affermare se stessi alla società che impone dei modelli reputati quasi obbligatori, qui si scade in una lotta sfrenata contro la società stessa anche a scapito di se stessi, si diventa pronti a sacrificare se stessi solo per non darla vinta alla società. Ma uno deve scegliere se seguire o meno i modelli imposti dalla società in base a delle convinzioni personali. Uno che va contro solo perchè quella che sta combattendo è la società e vuole per forza dannaggiarla (spera invano, in realtà, di farlo), non solo sbaglia, perchè si danneggia, ma dimostra anche di non avere le idee chiare, e di andare contro qualunque cosa imposta dalla società perchè non sa distinguere il bene dal male, e ciò che non gli piace da ciò che gli piace
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Mithrandir
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Re: Anticonformismo

Messaggio da Mithrandir »

Molte volte non è nemmeno non sapere discernere tra bene e male, rimane più che altro un intestardirsi per difendersi nello status di anticonformista, o di "differente" a livello sociale, ideologico, politico, economico.

Questa condizione di autoaffermazione è forse peggiore di un puro conformista, poichè pone problemi e non intende risolverli invece di limitarsi a non affrontarli...
N.B. Sarò anche un GrammarNazi (cosa per cui mi odierete), ma sono un pirlone! XD

Edit 2021: Sono ancora un pirlone, ma quanto ero autoreferenziale a 17/18 anni? Na chiavica...
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Re: Anticonformismo

Messaggio da DarkSquall »

KeyMaster ha scritto:(Esempio lampante: Destra e Sinistra politica)
Aspè, buoni un momento: se mi consentite, la politica è una questione di idee, di opinioni, di riflessioni storico/sociali eccetera (o almeno questo dovrebbero essere :smt095 ). Accostarle al conformismo mi sembra una terribile banalizzazione. Insomma, spero non pensiate che il miglior rappresentante dell'ideologia di sinistra debba necessariamente indossare la maglietta del Che.
Per maturare una vera idea politica bisogna studiare, conoscere le condizioni in cui si trova il proprio paese, elaborare un pensiero, confrontarlo col prossimo e quant'altro.

Detto ciò, mi intrometto nel topic senza aver letto tutte le precedenti pagine.
Dunque, per conformista intendiamo più o meno tutti la stessa cosa: individuo senza idee proprie, conforme alla massa sociale etc.
Il punto cardine della questione è, invece, comprendere cosa si vuole intendere per anticonformista. E qui c'è da sbrogliare la matassa.

L'anticonformista potrebbe essere colui che, pur di non conformarsi al resto della società (anche se sarebbe il caso di restringere parecchio i campi, altrimenti il discorso potrebbe essere molto più complesso, ma comunque...) ostenta atteggiamenti, usi e costumi che sono nettamente distanti da quelli utilizzati dai più. Ciò facendo, come credo sia stato già esplicato, si ghettizza lui stesso, diventando uno stereotipo al quale già altri prima di lui hanno aderito, il ché, ovviamente, lo conforma a tutti gli altri che hanno stesso la sua via per "rifiutare" la società o quant'altro.
E in questo campo rientrano tutte le mode spesso associate ai generi musicali, quali punk, emo, metallari e chi più ne ha, più ne metta.

L'altro caso, invece, è l'anticonformista che cerca di non conformarsi (olé, viva le ripetizioni...)ad alcuno stereotipo, fuggendo quindi questo o quell'altro capo d'abbigliamento, evitando di utilizzare alcuni termini et similia con il palese risultato che si ritroverà implicitamente e necessariamente condizionato dal conformismo stesso: se il rosa va di moda quest'anno, le magliette coi teschi le mettono i metallari e le borchie i punkettoni, non indosserò alcunché di rosa, non esibirò teschi e non porterò braccialetti borchiati (questo, è chiaro, è l'esempio stupido...)

Sarebbe necessario citare, poi, un terzo tipo di persona che necessariamente concorre al titolo di anticonformista, ovvero quello che semplicemente e genuinamente tenta davvero di agire come gli pare e piace, di vestirsi come gli va e via discorrendo: questa persona, che è quella che più propriamente mi sentirei di definire anticonformista, è però necessariamente influenzata da modelli -siano essi modelli televisivi, cantanti, gente incontrata per strada...- (siamo nel 2010, dopotutto: siamo bombardati da modelli da seguire), dai quali inconsapevolmente prenderà "spunto", imitandoli.

Dunque il punto cardine potrebbe essere: siamo tutti sicuri che esista il conformismo (e con questo termine probabilmente intendiamo tutti più o meno lo stesso), ma siamo altrettanto sicuri di poter parlare di un'attitudine anticonformista?
“La massa era formata da uomini deboli e pavidi, incapaci di reggere la libertà o la verità, che quindi dovevano essere ingannati in maniera sistematica da individui più forti; l’umanità poteva unicamente scegliere tra la libertà e la felicità; e la maggior parte degli uomini sceglieva la felicità.”
George Orwell, Nineteen Eighty-Four

"E probabilmente questo individuo era irritato che altri esseri avessero qualcosa per loro, appartenessero a qualcuno, fossero possessori di un oggetto tutto per loro. Ora Barbara era di uno. Questo sentimento era più grande e più importante dell’amore, nella sua condizione presente. Essere di uno solo, riservargli qualcosa di profondo e incomunicabile agli altri. Staccarsi dagli altri. Avere ripugnanza degli altri.
Essere uno. Ecco la colpa. Bisognava essere tutti.”

Corrado Alvaro, L'uomo è forte.

"I soviet più l'elettricità non fanno il Comunismo, anche se è un dato di fatto che a Stalingrado non passano."

CCCP Fedeli alla linea - Manifesto
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