Due parole da Fisico su quello (poco, molto molto poco) che si sa riguardo alla cosmologia e alla teoria del Big Bang.
L'idea della teoria del Big Bang nasce dall'osservazione del fatto che le galassie ed i corpi celesti in generale si allontano dalla terra con una certa velocità: Leamitre pensò allora che, visto che oggi i corpi celesti si allontano, in un tempo molto lontano (che coinciderebbe con l'origine dell'universo) tutto ciò che esiste dovesse essere unito e concentrato in un punto. Da qui l'idea di un ammasso di materia ed energia che poi, per un qualche motivo, si sarebbe espansa e continuerebbe ad espandersi tutt'oggi.
Questa, detta in due parole, è l'idea qualitativa che si ha della formazione dell'universo e le più moderne teorie fisiche (universo inflazionario, universo super inflazionario, eccetera...) hanno come idea di base proprio la teoria classica del big bang.
Quello su cui oggi la comunità scientifica concorda pressochè unanimamente è che:
- l'universo è limitato e non infinito, ciò è una diretta conseguenza dell'ipotesi del big bang: per quanto il tutto possa essersi espanso comunque deve conservare dimensioni fisiche determinate e non divergenti ad infinito
- l'universo è in espansione e, da esperimenti e misurazioni fatte nel 1998 sembra che questa espansione sia accelerata. Il che vuol dire che essa, in linea teorica, non terminerebbe mai e quindi il tutto finirebbe non per richiudersi su sè stesso dando origiine ad un nuovo big bang, ma per espandersi indefinitivamente. In questo senso, se l'universo ora come ora non è infinito, sembrerebbe lecito dire che tenderà comunque a diventarlo
- l'universo non è eterno, ma ha un'età ben definita e che corrisponde a 13 miliardi di anni.
Scusate il parziale off topic, ma visto che se ne stava parlando, volevo contribuire con quello che so sull'argomento
Detto questo, la mia idea si rifà sostanzialmente a quella di Eleven e Moliektrek (scritto bene?
) ovvero, anche se l'Universo non è infinito, mi sembra troppo troppo grande per supporre che la vita non si sia formata in un altro punto di esso. Contiene non so quanti miliardi di sistemi paragonabili al nostro sistema solari, non so quante decine di miliardi di stelle simili al Sole (che non ha niente di particolare: è una stella normalissima) e quindi...possibile che veramente in nessuno di questi si sia formata una specie vivente?
Un discorso che sarebbe da farsi sarebbe poi anche sulla possibilità di comunicare con queste ipotetiche specie viventi. Il mezzo più veloce che conosciamo è la luce e la radizione elettromagnetica in generale che percorre trecento mila km ogni secondo. La relatività generale e la fisica moderna si basano sul principio che tale velocità è insuperabile quindi, considerando che la galassia più vicina (Andromeda) si trova a 2.5 milioni di anni luce dalla terra (significa che andando a velocità PARI a quella della luce, che sarebbe la massim possibile, si impiegherebbero 2.5 milioni di anni per percorrere tale distanza) sembrerebbe che la comunicazione con queste ipotetiche forme di vita sia impossibile.