La questione open world

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Dark Auron
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La questione open world

Messaggio da Dark Auron »

Parliamo un po' di questa "questione" che sta assillando il mercato videoludico negli ultimi anni. La domanda è semplice: cosa ne pensate di questa moda? (perché sì, è una moda)

Personalmente trovo che il sistema di esplorazione migliore che un gioco possa offrire sia, GENERALMENTE, quel compromesso che permette al giocatore di visitare aree aperte collegate tra di loro, ma senza dover percorrere i chilometri tipici degli open world. Il sistema a mondo interconnesso, insomma, con scorciatoie e grande libertà lasciata al giocatore. Il sistema di Castlevania, Soul Reaver, Dark Souls e Bloodborne.

Ovviamente non disdegno né i giochi lineari né quelli troppo aperti, e anzi trovo che in alcuni casi sia meglio creare un gioco in una certa maniera (per dire, gli hack and slash mi piacciono lineari e gli action adventure open world, solitamente).

Quando si decide di creare un titolo OW, però, bisogna prendere in considerazione il fatto che una mappa enorme, con tonnellate di missuoni secondarie, è ripetitiva e di conseguenza annoia (specialmente me). Gli unici giochi free roaming che ho trovato che non presentavano questi problemi sono stati The Elder Scrolls IV: Oblivion (che però aveva un combat system del cxxxo), Dragon's Dogma, Assassin's Creed Black Flag e FF XII.

Visto che ho nominato FF, parliamo un attimo della world map, un sotto tipo di open world diffuso dei jrpg di un tempo. Che cosa ne pensate? Credete che debba esserci anche nei jrpg di oggi, o che sia meglio cercare altre soluzioni? Io sono per la seconda possibilità, la world map l'ho semrpe vista come un limite tecnico che non permetteva una mappa completa e visitabile in tempo reale. E anche gli sviluppatori di molti giochi sembrano pensarla così.

Lascio la palla a voi, fatemi sapere la vostra perché è una tematica molto interessante (e attuale), con più sfaccettature di quanto non sembri. :)

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sanji5
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Re: La questione open world

Messaggio da sanji5 »

Mi hai letto nel pensiero, stavo pensando di aprire un topic del genere proprio in questi giorni.

Personalmente, odio l'open world. Devo ancora trovarne uno che non abbia almeno una di queste noiosissime cose: o ci sono infinite quest anonime (fetch quests o cacce anonime), o la mappa è spoglia con il nulla cosmico tra un punto di interesse e l'altro, o la trama è così secondaria che sarebbe meglio non esistesse affatto, o quando c'è ed è importante, cozza completamente con la libertà che il gioco offre (tipo FFXV). Non sono mai stato un fan delle quest secondarie in generale, ma giochi come Skyrim, o un qualsiasi MMO, sembrano un emulatore di lista della spesa da tanto che sono pieni di fuffa inutile.

Per quanto riguarda FF in particolare, poi, sia Lightning Returns che FFXV sono stati un disastro da questo punto di vista. Lightning Returns è sicuramente quello fatto meglio, ma avrei lo stesso evitato volentieri la maggior parte delle quest (la tavolta dei desideri è proprio un elenco di oggetti da ottenere, non mi capacito di come qualcuno possa trovare ste cose divertenti).

D'accordo con te riguardo la world map, che mi auguro di non vedere mai più, e su FFXII (d'altra parte non c'è niente in cui non eccelle) come il più equilibrato tra linearità della trama ed esplorazione/quest secondarie, anche se pure FFX-2 fa un buon lavoro. D'altra parte a me non dispiace meno libertà, tanto che i corridoi di FFXIII non mi hanno minimamente infastidito. Più libertà di FFXII, invece, e la noia è quasi sicuramente assicurata.
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pad93
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Re: La questione open world

Messaggio da pad93 »

Io credo che un buon compromesso di open world possa essere quello proposto in Fallout New Vegas (riguardo gli altri della saga non mi esprimo perché non ho avuto modo di giocarli).
In Fallout ampie aree in cui ci sono pochi elementi di interesse sono giustificate dal fatto che si tratta di un mondo post-apocalittico. Le quest sono varie e per quanto possano sembrare ripetitive quantomeno hai la possibilità di risolverle in diversi modi. Negli "Elder Scroll" fare le quest è semplicemente un posto anziché un altro per andare ad aumentare le abilità.
Preferisco di gran lunga una versiona da rpg più classica dove ad ogni quest ti danno dell'esperienza come ricompensa.
Una cosa che ho sempre detestato degli open world è la gestione del livello dei mostri: in Oblivion, per fare un esempio, più aumenti di livello più tutti i nemici nella regione diventano forti. Ha una sua logica, ma non quando i banditi sono armati quasi meglio di te.

Per i Final Fantasy concordo con voi, tuttavia io non sono nemmeno un grande fan dei corridoi.
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