Notturno
Inviato: 13 mar 2015, 23:52
Spoiler
Questo post non è assolutamente necessario.
Lo scrivo solo per approfondire lo stato di Recks dopo la conclusione della trama precedente.
A fine post c'è un altro spoiler, per indicazioni varie.
Lo scrivo solo per approfondire lo stato di Recks dopo la conclusione della trama precedente.
A fine post c'è un altro spoiler, per indicazioni varie.
E' notte. Guardo le stelle, alla ricerca di una risposta.
Cosa dovrei fare adesso?
Come posso andare avanti?
Era tutto tornato alla normalità.
La dannata normalità.
Tutto piatto, tutto uguale.
Io ero sempre lo stesso. Timido, insicuro, codardo. Ero entrato al Garden, convinto che sarebbe stata la soluzione per i miei problemi, per sfuggire ai miei genitori, che in quel tempo mi stavano dando la caccia. Entrando al Garden, mi dicevo, sarei diventato più coraggioso e avrei avuto tutti gli strumenti per maturare e riuscire a fronteggiare i miei genitori. Bella balla, quella che mi ero inventato. Avevo trascorso la mia vita al Garden in balia degli eventi, sballottato da un pianeta all'altro. Prima nelle retrovie di Reimsé Nor e poi... sempre nelle retrovie. Nulla era cambiato da quando ero entrato al Garden, se non il tempo. Era già passato un anno.
Un anno e ancora non è cambiato nulla.
I miei ancora mi cercano. Qualcuno sa che sono qui al Garden.
E io come avevo risposto a questa minaccia? Avevo stracciato una lettera, buttandola nel cestino e facendo finta di nulla.
Poi un bel giorno sono stato catapultato in una realtà alternativa, ben diversa da quella che avevo sempre vissuto. Me la spassavo, ignorando le conseguenze. Le serate passate a festeggiare. La notte sempre con una donna accanto. Il mattino, certo, con i postumi della sbornia, ma almeno felice. Ero padrone della mia vita. Ero sfrontato, sicuro di me. Ridevo alle avversità, convinto del fatto che i miei genitori, che in quell'universo parallelo mi amavano davvero, mi avrebbero difeso. Anche se fossi stato nel torto, sicuramente l'avrei passata liscia. Se fossi cresciuto, avrei lavorato presso le sfere alte di Alexandria grazie all'aiuto dei miei genitori, che con qualche inciucio avrebbe convinto la Corte ad accogliermi.
Non c'era niente da cui fuggire in quella realtà. Nessun pericolo, nessuna minaccia. Speravo che quello che stavo vivendo intensamente in quei giorni sarebbe durato per sempre.
Invece no.
Mi ritrovo di nuovo catapultato in questa realtà. Tutto mi sta stretto. Vivere in un'accademia militare, regolata da un sacco di doveri da adempiere, cozza troppo con i precedenti sabati sera passati a sbronzarmi. Essere inseguiti dai miei genitori, che mi volevano morto, contrasta il buon ricordo che avevo dei miei genitori nella realtà alternativa. Vedere Calien, ancora così troppo lontana da me, è insostenibile, considerando le notti precedenti passate in un letto mai vuoto.
Ho nostalgia dell'universo alternativo. Lì era tutto più facile, più bello. Qui... qui fa tutto schifo. Credo che se rimarrò qui non cambierà nulla. Continuerei a essere vittima degli eventi, preso in giro da Leon, inseguito da miei genitori, lontano da Calien. Rimarrei una macchietta. Il povero ragazzo indifeso, che non piace alla ragazza che tanto desidera. Se passassi qui il resto dei miei giorni morirei lentamente.
D'altronde, anche se uscissi dal Garden non cambierebbe nulla. I miei genitori hanno assoldato gente temibile, me lo sento. Se uscissi da qui, non sarei protetto e verrei catturato in un istante, per poi essere ucciso.
In ogni caso muoio.
Nel primo sarebbe una morte lenta e dolorosa.
Nel secondo sarebbe una morte istantanea.
In ogni caso, andrei incontro alla morte.
"Cosa dovrei fare adesso?
Come posso andare avanti?
Stelle... sapreste darmi una risposta?"
Potrei parlare con qualcuno? Mi rifilerebbero tutti la balla de " la vita è bella, Recks! Solo che tu non te ne accorgi". No, la vita qui non è bella. Lo era lì. Qui fa schifo. E' una merda. Io voglio tornare indietro. Non voglio stare qui, a spendere i miei giorni ripetendo sempre le stesse azioni, solo in mondi diversi. E' da un anno che ripeto sempre me stesso. Non voglio ricascarci di nuovo.
Voglio tornare indietro.
NON VOGLIO PIU' STARE QUI.
Vorrei tanto chiudere gli occhi e sperare che, una volta riaperti, mi ritrovi di nuovo nella realtà alternativa. Eppure, ogni volta che lo faccio, i miei occhi mi riportano alla solita realtà.
E' da una settimana che penso a come tirarmi fuori da questo impiccio. Eppure, non riesco a trovare una risposta sensata. Sette giorni fa mi ero detto che se non fossi riuscito a risolvere questo problema, sarei ricorso ad una soluzione drastica.
Le lacrime solcano il mio volto.
Deglutisco, cercando di allontanare qualsiasi insicurezza.
Mi avvicino ad un albero del Giardino.
Ho una corda in mano.
Ho già posizionato una sedia sotto uno dei rami robusti dell'albero. Ci salgo e poi cerco di fare un nodo alla corda. Le mie mani tremano vistosamente. Nemmeno adesso sono sicuro di me. Stavolta non me ne faccio una colpa. Quello che sto per fare può essere insensato e il costo del mio gesto è alto. Eppure, sento che è la cosa giusta da fare.
"Finiamola con questa storia", mi dico. Mi fermo, faccio un bel respiro e poi con le mie mani, ora ben ferme, creo finalmente il nodo. Con un altro enorme sforzo di coraggio, lego la corda al ramo.
Il mio corpo è in preda alle convulsioni, tremo come una foglia.
Infilo la testa nel nodo.
Rimane solo un'ultima cosa da fare. Spostare la sedia.
Improvvisamente, sono fermo. Niente più convulsioni. Il mio corpo sembra fatto di granito. Qualsiasi movimento mi è impossibile. Cerco di fare lunghi respiri, di calmarmi, eppure non riesco.
"Non ce la faccio.
Ancora una volta, non ho le palle di concludere ciò che comincio.
Mi odio. Mi odio.
MI ODIO."
Guardo di nuovo le stelle, cercando una risposta. Nessuno mi aiuterà, in questa dimensione: sono intrappolato qui, come se fossi un intruso. Nonostante i miei sforzi, non riesco ad allontanarmi da questa realtà.
Con la rabbia che ribolle dentro, tolgo il cappio dalla mia testa e scendo dalla sedia.
Mi appoggio con la schiena contro il tronco dell'albero.
"Come posso andare avanti così?"
Spoiler
Solo qualche nota:
0) Scusate il post davvero cupo. Giuro che sto bene in real life!
1) So che esiste la sicurezza al Garden, non me ne dimentico. Non so se va bene ( i master mi correggano altrimenti) ma potrebbe essere successo qualcosa del genere:
- Recks è sotto lo stato Vanish (ha reso invisibili anche la corda e la sedia) e quindi non è stato notato dalla sicurezza.
- Recks è visto dalla sicurezza (mediante le telecamere presente dal Garden) e manda un responsabile che aspetta di agire all'ultimo. Poi però visto che Recks non fa niente, rimane in disparte e poi andrà a riferire tutto al Preside e ai responsabili.
Spero non me ne vogliate, Pip/Drizzt/Ruben/Alex etc
2) Per quanto riguarda il carattere di Recks d'ora in poi, suppongo sia ragionevole pensare che sarà molto più freddo del solito. (you don't say!?)
3) Se devo dirvi le cose come stanno, ho fatto questo post perchè sono sinceramente arrivato ad un punto che non so cosa fare con Recks. Nel senso che questo pg comincia a starmi un po' stretto. L'avevo creato all'inizio del Garden (il vecchio Recks del Garden precedente ne è praticamente una copia) perchè lo sentivo un po' simile a me - capitemi, avrò avuto quindici anni quando mi sono iscritto a questo gioco di ruolo a più mani. Ora però non sento più questa vicinanza (che forse è anche meglio, magari sono maturato ) e quindi mi viene un po' difficile utilizzare questo pg come vorrei. Ho pensato quindi fosse necessario far fare qualche scelta particolare a Recks, così almeno da cambiarlo un po' e non farlo rimanere sempre uguale.
Spero che ai Master il post vada bene, per quanto cupo.
0) Scusate il post davvero cupo. Giuro che sto bene in real life!
1) So che esiste la sicurezza al Garden, non me ne dimentico. Non so se va bene ( i master mi correggano altrimenti) ma potrebbe essere successo qualcosa del genere:
- Recks è sotto lo stato Vanish (ha reso invisibili anche la corda e la sedia) e quindi non è stato notato dalla sicurezza.
- Recks è visto dalla sicurezza (mediante le telecamere presente dal Garden) e manda un responsabile che aspetta di agire all'ultimo. Poi però visto che Recks non fa niente, rimane in disparte e poi andrà a riferire tutto al Preside e ai responsabili.
Spero non me ne vogliate, Pip/Drizzt/Ruben/Alex etc
2) Per quanto riguarda il carattere di Recks d'ora in poi, suppongo sia ragionevole pensare che sarà molto più freddo del solito. (you don't say!?)
3) Se devo dirvi le cose come stanno, ho fatto questo post perchè sono sinceramente arrivato ad un punto che non so cosa fare con Recks. Nel senso che questo pg comincia a starmi un po' stretto. L'avevo creato all'inizio del Garden (il vecchio Recks del Garden precedente ne è praticamente una copia) perchè lo sentivo un po' simile a me - capitemi, avrò avuto quindici anni quando mi sono iscritto a questo gioco di ruolo a più mani. Ora però non sento più questa vicinanza (che forse è anche meglio, magari sono maturato ) e quindi mi viene un po' difficile utilizzare questo pg come vorrei. Ho pensato quindi fosse necessario far fare qualche scelta particolare a Recks, così almeno da cambiarlo un po' e non farlo rimanere sempre uguale.
Spero che ai Master il post vada bene, per quanto cupo.