Morte
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Re: Morte
No, non è ancora chiaro quello che ho detto. Intendo che se una sa che dopo c'è la vita eterna, anzi crede che dopo ci sia una vita eterna, la morte la vede diversamente da uno che invece dopo quello non crede ci sia niente.
Chiaro adesso? Non è il gesto in sè, ma quello che ne deriva dopo, a seconda del credo o meno.
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Re: Morte
Certo, e considerando la credenza un credente faticherà molto di più a suicidarsi di un non credente anche per il fatto della condanna divina che ne deriverebbe...
N.B. Sarò anche un GrammarNazi (cosa per cui mi odierete), ma sono un pirlone! XD
Edit 2021: Sono ancora un pirlone, ma quanto ero autoreferenziale a 17/18 anni? Na chiavica...
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- Balthier91
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Re: Morte
Ecco! Finalmente qualcuno mi ha capito!! XDMithrandir ha scritto:Certo, e considerando la credenza un credente faticherà molto di più a suicidarsi di un non credente anche per il fatto della condanna divina che ne deriverebbe...
Era questo quello che intendevo. La vita dopo la morte di un credente è "diversa" da quella di un non credente. Di conseguenza, essendo considerato il suicidio un peccato, questo viene punito come tale.
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Re: Morte
Certamente ma questa è puramente una discussione di credenza che non ci fa capire il centro focale della discussione, se non propria del topic perlomeno dell'argomento momentaneo...il perchè...cosa spinge questo atto malsano e di pura codardia'??
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Re: Morte
Ok...atto malsano
Punti di vista. Penso di poter immaginare cosa possa spingere a tanto, ma non completamente almeno fino a quando non si prova in prima persona l'avvenimento.pura codardia
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Re: Morte
il suicidio come ho già scritto in OffTopic è un atto di fallimento totale, ma questa non è la sezione adatta. qui si parla della morte, quindi torniamo IT
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Re: Morte
la morte è la fine della vita, su questo siamo d'accordo. Per quello che c'è dopo...ma c'è un dopo?
Personalmente non ho "paura" della morte in sè, di più del processo che mi porterebbe alla morte, sapete ho una bassa soglia del dolore
Per ora, dato che vivo col pensiero "La vita probabilmente non ha senso, però potresti trovare qualcosa di interessante da fare mentre sei vivo", sono convinto che valga la pena vivere cercando di fare qualcosa che ci piaccia.
GIusto per non arrivare alla fine e dire "Cazzarola, perchè non l'ho fatto?! " per poi mangiarsi le mani.
Poi chi lo sa, magari una volta morto mi troverò a bollire in una pentola chiusa o(nel migliore dei casi) a correre per l'eternità inseguito da insetti verso un bianco araldo
Non sono d'accordo sul pensiero riguardante ai suicidi. Vi ricordo che per i credenti di alcune religioni, il suicidio è un grave peccato, in quanto rifiuto di un dono fatto dal tuo creatore, ma ci sono altre religioni per cui il suicidio non è peccato, ma anzi conveniente (basti pensare ai kamikaze, che credono in un aldilà dove verrano premiati da Allah con sette vergini).
Poi c'è chi ha altri problemi e non vede via d'uscita...ma in fondo, ognuno è libero di decidere della sua vita
Personalmente non ho "paura" della morte in sè, di più del processo che mi porterebbe alla morte, sapete ho una bassa soglia del dolore
Per ora, dato che vivo col pensiero "La vita probabilmente non ha senso, però potresti trovare qualcosa di interessante da fare mentre sei vivo", sono convinto che valga la pena vivere cercando di fare qualcosa che ci piaccia.
GIusto per non arrivare alla fine e dire "Cazzarola, perchè non l'ho fatto?! " per poi mangiarsi le mani.
Poi chi lo sa, magari una volta morto mi troverò a bollire in una pentola chiusa o(nel migliore dei casi) a correre per l'eternità inseguito da insetti verso un bianco araldo
Non sono d'accordo sul pensiero riguardante ai suicidi. Vi ricordo che per i credenti di alcune religioni, il suicidio è un grave peccato, in quanto rifiuto di un dono fatto dal tuo creatore, ma ci sono altre religioni per cui il suicidio non è peccato, ma anzi conveniente (basti pensare ai kamikaze, che credono in un aldilà dove verrano premiati da Allah con sette vergini).
Poi c'è chi ha altri problemi e non vede via d'uscita...ma in fondo, ognuno è libero di decidere della sua vita
Hanno detto di me
Lilin:In verità Cek viene dal futuro ci puoi dire i numeri del lotto vincenti per domani?? XD
Nataa:Sei riuscito a spiazzare anche lo zio Perseo con la tua apparizione ( )
leonida88:orca pupazza sei l'uomo fumetto!!! sei stupefacente!!!
Sabin_mn:Cek, quando fa lo sborone, almeno lo fa con stile
Pip:Tanti auguri, per oggi niente manga e fuori ad ubriacarti
Master Roxas:Tu mi fai spaventare...Tanto per la cronaca,l'essere immondo(quello che ho quotato sopra XD) ha ragione
Final Night:Dopo Honey & Clover non riuscivo a trovare un anime simile e sono caduto in depressione. QUesto però è quello che cerco.. mi salverà la vita Cek, Tu Curi le malattie con gli anime ?
Hyam:A parte che sei un provocatore comunista e alla peggio anarchico (lol)
Master Roxas:Ma voi ancora a farvi domande su chi è Cek,state?
ChocoboMan:Tu, cosa diavolo sei, una specie di manga-postino a domicilio ?
Nataa:Ci chiedevamo se il Re dei manga sarà presente a questo fumettopoli
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Re: Morte
Voglio solo correggere Cek in un paio di cosette...
i kamikaze sono giapponesi e in quanto scintoisti o bhuddisti per loro la morte significa reincarnazione, quindi il suicidio comporta poca variazione dalla morte naturale...
Quelli che vanno in paradiso dove avranno 40vergini e non 7 (sono molto più porci di quel che si pensa) sono i musulmani estremisti e per loro il suicidio è peccato capitale come per i cristiani, ma non se compiuto per la jihad, la loro "guerra santa"...
i kamikaze sono giapponesi e in quanto scintoisti o bhuddisti per loro la morte significa reincarnazione, quindi il suicidio comporta poca variazione dalla morte naturale...
Quelli che vanno in paradiso dove avranno 40vergini e non 7 (sono molto più porci di quel che si pensa) sono i musulmani estremisti e per loro il suicidio è peccato capitale come per i cristiani, ma non se compiuto per la jihad, la loro "guerra santa"...
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Re: Morte
Sì scusa, ho usato l'appellativo utilizzato ultimamente a sproposito allo stesso modo, sbagliando.Mithrandir ha scritto:Voglio solo correggere Cek in un paio di cosette...
i kamikaze sono giapponesi e in quanto scintoisti o bhuddisti per loro la morte significa reincarnazione, quindi il suicidio comporta poca variazione dalla morte naturale...
Quelli che vanno in paradiso dove avranno 40vergini e non 7 (sono molto più porci di quel che si pensa) sono i musulmani estremisti e per loro il suicidio è peccato capitale come per i cristiani, ma non se compiuto per la jihad, la loro "guerra santa"...
Comunque hai lo stesso afferrato il concetto(anche se i Kamikaze tradizionali avevano comunque un motivo di suicidarsi) .
Uhm...io ero rimasto a 7 e non a 40...beh ognuno crede a ciò che vuole...finchè vive
Hanno detto di me
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Re: Morte
andando sul terra terra mi suiciderei più volentieri per 40 che per 7 vergini
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- Guerriero
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Re: Morte
La paura della morte non ha senso, visto che dopo non c'è nulla quindi non potrai avere nè paura nè altro, non esisterai più.
E' un'orrore morire lentamente, questo sì, di questo c'è da aver paura.
Infine, se uno ha una bella vita, avrà un dispiacere a morire, non paura, semplicemente sarà terribilmente infelice di dover morire, ma uno saggio non ci pensa fino alla fine.
Se uno invece ha una vita di mer*a, allora non ha nemmeno questo dispiacere, e vive tutto sommato tranquillo.
Se poi uno ha proprio una vita orribile, allora vede la morte come una liberazione.
Tutto questo se cmq siete convinti della prima frase che ho scritto, ovvero che la paura della morte non ha senso.
Se avete altre idee, allora è un altro discorso, ma tanto è fin troppo evidente come sparisca tutto.
Ed è normale che sia così, ci mancherebbe altro.
Secondo voi esistono da qualche parte miliardi di miliardi di anime (quelle dei nostri antenati) che aleggiano nell'aria pensando alla loro vita?
Guardando un animale che vive è facile capire come sia solo materia che si muove. Guardando noi stessi invece ci viene il dubbio di essere diversi, ma è solo l'illusione della coscienza, siamo proprio come quell'animale.
E' un'orrore morire lentamente, questo sì, di questo c'è da aver paura.
Infine, se uno ha una bella vita, avrà un dispiacere a morire, non paura, semplicemente sarà terribilmente infelice di dover morire, ma uno saggio non ci pensa fino alla fine.
Se uno invece ha una vita di mer*a, allora non ha nemmeno questo dispiacere, e vive tutto sommato tranquillo.
Se poi uno ha proprio una vita orribile, allora vede la morte come una liberazione.
Tutto questo se cmq siete convinti della prima frase che ho scritto, ovvero che la paura della morte non ha senso.
Se avete altre idee, allora è un altro discorso, ma tanto è fin troppo evidente come sparisca tutto.
Ed è normale che sia così, ci mancherebbe altro.
Secondo voi esistono da qualche parte miliardi di miliardi di anime (quelle dei nostri antenati) che aleggiano nell'aria pensando alla loro vita?
Guardando un animale che vive è facile capire come sia solo materia che si muove. Guardando noi stessi invece ci viene il dubbio di essere diversi, ma è solo l'illusione della coscienza, siamo proprio come quell'animale.
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Re: Morte
che si creda o non si creda è normale che morire non sia piacevole.
la paura nasce dal semplice fatto che non si vive più, non tanto da quello che ci sarà o non ci sarà dopo.
per chi crede che dopo vi sia qualcosa non vedo motivi per temere ciò che ci sarà dopo, ogni religione prevede infatti che la "vita" dopo la morte sia nettamente migliore di quella terrena.
per chi crede non vi sia nulla non c'è nulla da temere, dopotutto non si può temere qualcosa che non esiste.
necessariamente la paura della morte deriva proprio dalla cessazione della propria vita, non mi pare affatto poco!
la paura nasce dal semplice fatto che non si vive più, non tanto da quello che ci sarà o non ci sarà dopo.
per chi crede che dopo vi sia qualcosa non vedo motivi per temere ciò che ci sarà dopo, ogni religione prevede infatti che la "vita" dopo la morte sia nettamente migliore di quella terrena.
per chi crede non vi sia nulla non c'è nulla da temere, dopotutto non si può temere qualcosa che non esiste.
necessariamente la paura della morte deriva proprio dalla cessazione della propria vita, non mi pare affatto poco!
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- Guerriero
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Re: Morte
Non è paura, è un dispiacere. Paura si ha di qualcosa che potrebbe accadere, ma la morte invece è la nostra unica certezza, quindi semplicemente ci dispiace di morire. Ma dire "paura" della morte non ha senso, ha senso paura del buio, dei ragni, eccetera.Perseo ha scritto:la paura nasce dal semplice fatto che non si vive più, non tanto da quello che ci sarà o non ci sarà dopo.
Esatto.Perseo ha scritto:per chi crede che dopo vi sia qualcosa non vedo motivi per temere ciò che ci sarà dopo, ogni religione prevede infatti che la "vita" dopo la morte sia nettamente migliore di quella terrena.
per chi crede non vi sia nulla non c'è nulla da temere, dopotutto non si può temere qualcosa che non esiste.
E quindi non ha senso preoccuparsi di ciò finchè siamo in vita. Che poi non c'è proprio nulla di cui preoccuparsi.Perseo ha scritto:necessariamente la paura della morte deriva proprio dalla cessazione della propria vita, non mi pare affatto poco!
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Re: Morte
Molti se ne vanno da questo mondo dimenandosi esattamente come sono nati.Goth ha scritto:Non è paura, è un dispiacere. Paura si ha di qualcosa che potrebbe accadere, ma la morte invece è la nostra unica certezza, quindi semplicemente ci dispiace di morire. Ma dire "paura" della morte non ha senso, ha senso paura del buio, dei ragni, eccetera.Perseo ha scritto:la paura nasce dal semplice fatto che non si vive più, non tanto da quello che ci sarà o non ci sarà dopo.
Pochi accettano la fine.
...No non è mia la frase, però rende l'idea.
Paura si ha di ciò che non si conosce, e della morte non si sa nulla.
Ad ogni modo, ognuno affronta la morte a modo suo, quindi generalizzare è controproducente.
Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro. Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente.
->George Orwell
Non mi sento responsabile d'essere migliore degli altri. Ciò che non sopporto è di provare piacere nel dimostrarlo.
->Fabrizio De André
Mio malgrado l'ho adottato, e tu?
Clicca e sarai redento
Commozione cerebrale
Senso Vietato
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Re: Morte
in effetti il termine "paura" non è appropriato nel caso della morte, ma credo che il termine più giusto non si discosti molto da quello utilizzato solitamente, altrimenti ci saremmo già accorti da un pezzo che non bisogna aver paura di morire.
beh, non è così.
non si ha paura finchè la morte sembra una cosa lontana, si dice che è inevitabile, che fa parte della vita, ma solitamente lo si dice perchè ci si riferisce ad altri, dopotutto per noi è ancora un discorso a venire.
ma se non fosse così?
non è sbagliato aver paura di morire perchè una volta morti termina la nostra vita terrena e tutti i nostri sogni, tutte le nostre speranze, ogni desiderio, ogni cosa che ancora volevamo fare ci vengono tolte senza possibilità alcuna di chiedere appello.
dispiacersi è un cruccio minore.
beh, non è così.
non si ha paura finchè la morte sembra una cosa lontana, si dice che è inevitabile, che fa parte della vita, ma solitamente lo si dice perchè ci si riferisce ad altri, dopotutto per noi è ancora un discorso a venire.
ma se non fosse così?
non è sbagliato aver paura di morire perchè una volta morti termina la nostra vita terrena e tutti i nostri sogni, tutte le nostre speranze, ogni desiderio, ogni cosa che ancora volevamo fare ci vengono tolte senza possibilità alcuna di chiedere appello.
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