Accademia 4 [cadetti]

Moderatori: Ruben -.-, Pip :>

Bloccato
Lord Remiem
SeeD
Messaggi: 1358
Iscritto il: 03 mar 2009, 15:57
Sesso: M

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Lord Remiem »

Remiem: Ma che cosa diavolo...

Il mago dalla pelle grigia si ritrovò inspiegabilmente a sprofondare nel buio più profondo. Una sorta di pozzo nero senza fine, almeno apparentemente. Strano, pensò, un attimo prima stava ascoltando i Mumba e poi...mah, misteri della vita.
Rimaneva da capire come mai stesse sprofondando così in basso.
Non trovando risposta, Remiem si concentrò su altre cose. Ad esempio, l'obiettivo in corso.
Dovevano purificare l'anima di una macchina che all'inizio sembrava difensiva, che gli Shumi volevano usare per difendersi dalle intrusioni nemiche, ma che poi si scoprì un micidiale marchingegno offensivo scoperto chissà perchè nelle miniere.
Secondo quanto aveva capito Remiem, la macchina andava purificata dall'oscurità presente nella sua anima.
Al che gli sorse un quesito: ma le macchine hanno un'anima? Boh...

Tornando in sè, Remiem realizzò che erano ormai cinque minuti buoni che cadeva. Mentre sbadigliava chiedendosi quanto ancora dovesse durate, inspiegabilmente si trovò, sempre cadendo in basso, circondato da un nutrito gruppo di...

Remiem: Heartless. Senza dubbio. Ma...ma ce l'hanno con me?

Gli esseri d'ombra avevano iniziato a combattere, a colpire Remiem in tutte le direzioni. Finalmente si combatte, pensò, non ne potevo più. Indi il mago scatenò tutta la sua furia con magie di livello anche piuttosto alto, emettendo dalle mani una votla grandi fiammate, una volta tuoni terribili. E ogni volta qualche Heartless emetteva una sorta di gemito di dolore...ma, contrariamente alle aspettative di Remiem, essi rimanevano in vita.

Remiem: Ma che...ma sono immortali?

Sempre di più, sempre più Heartless affollafano il nero pozzo nel quale Remiem cadeva ancora. Ormai erano invisibili...erano avvistabili solo grazie ai loro occhi gialli.

Remiem: No...non è possibile...ma cosa sta succedendo...
R: Ragiona, imbecille. Questa cosa ha tutto l'aspetto di una prova. Se le figure, le stanze attorno a te, i Mumba, i tuoi amici, sono scomparsi e tu sei qui a cadere da dieci minuti a combattere contro nemici invincibili vuol dire che la soluzione è dentro di te.

La vocina nella testa di Remiem, altrimenti chiamata "lampo di genialità", aveva ragione. Remiem stava combattendo contro dei nemici che non poteva sconfiggere, forse proprio perchè l'avversario era il più ostico di tutti. Lui stesso.

Remiem: Ma che cos...ommioddio...

Davanti a Remiem, accadde l'inspiegabile Gli Heartless avevano smesso di attaccarlo...e si stavano riunendo, in un certo senso, si stavano fondendo assieme a dar vita ad uno strano essere che al cadetto era maledettamente familiare.

Remiem: Il mio demone...colui che mi vive dentro da anni...

Finalmente Remiem capì. L'avversario non era esattamente lui stesso, ma era quella besta che da otto anni viveva dentro di lui e gli donava grandi poteri, esigendo però il possesso della sua anima.

Remiem: Mamma mia...come potrò purificare l'anima di una macchina se la mia è messa peggio?...Oddio...ma...aspetta un attimo...dev'essere questo l'obiettivo di questa prova.

Remiem si mise istintivamente in posizione di guardia, con davanti il demone che lo guardava e sghignazzava.

Demone: Allora? Ancora non hai ceduto a me?
Remiem: E mai lo farò. Tu non devi prendere il controllo di me. So bene che distruggeresti qualunque cosa incontreresti.
D: Ah? Non ti piace avere poteri immensi...spingerti al di là dei tuoi stessi limiti...
R: Smettila. Questo potere deve essere sotto il mio controllo. Non viceversa.
D: Ma tutte le cose così hanno un prezzo. Ti toccherà pagarlo, mago. Ho preso il controllo del tuo aspetto, guarda la tua pelle.
R: Questa pelle ormai è il mio distintivo. Io sono stato accettato dai miei amici per quello che sono, il colore della pelle non conta una mazza. Ognuno di noi ha qualcosa di particolare...e nel mio caso sei tu. Io ti domerò.
D: Piccolo insolente, come osi rivolgerti a me in questo modo?
R: La potenza è nulla, senza controllo (Henry Ford, ndr). Credo che collaborare sia impossibile, indi dovrò tenerti testa.

E così i due esseri, uno umano e l'altro demoniaco, iniziarono una furiosa lotta a suon di magie. Remiem dava fondo al suo Mana, utilizzava ampiamente il Sacro, ma non c'era verso. Non vi era alcuna chance contro un nemico che proveniva da un'altra razza e lanciava magie di potenza al di sopra dell'immaginabile.
Remiem era stravolto, mentre cadeva cercava di reggersi in piedi, a volte non ci riusciva, ma stringeva i denti. Schivò per un soffio un Darkaga nemico, contrattaccò con un Sancta, osservò il nemico castarsi Reflex a velocità impressionante, subì la sua stessa magia.
Prudentemente non si era fatto mancare le magie Shell e Reflex, ma quel nemico era impressionante anche perchè parevano nulla. Gli incantesimi del demone trapassavano quelle protezioni come un coltello trapassa il burro.
Remiem non poteva proseguire. Il nemico era di gran lunga superiore. Molto di gran lunga.
Stringeva i denti, cercava di appoggiarsi all'aria e tirarsi su, niente da fare. Ogniqualvolta le gambe riuscivano a sostenerlo, veniva riatterrato da un Darkaga, o un Firaga, o simili.
No...non poteva e non doveva finire così...no...

Remiem: É la fine...amici, è stato bello...
???: Che fai, pivello? Ti arrendi così?

..............................Una luce abbagliante invase la zona. Una luce talmente forte che lo stesso demone pareva in difficoltà, lo si vedeva chiaramente pararsi la fronte con le magre braccia scure.

Remiem: Che succede? Chi è la?
???: Sono fiero di te, mago. Sei riuscito a comprendere la pericolosità del tuo potere.
R: Mostrati, ti prego Voglio sapere chi mi sta aiutando.
???: Il controllo è essenziale. Per quello tu stai affrontando la tua parte oscura. Con il controllo potrai veramente essere utile ai tuoi amici, all'Accademia della quale fai parte, alle tue missioni. Tu potrai ripulire l'anima di una macchina che ormai è fuori controllo. Essa ti servirà da esempio.
R: Come mai mi dici queste cose? Tu chi sei?
???: Io sono...

Mentre il demone, rimasto finora muto, indietreggiava arrancante, una figura emerse dai bagliori luminosi. Piano piano, i dettagli vennero fuori.
Era una figura quattrozampe, dal corpo bianco, la testa di color nero terminante con un lungo codino bianco, riflessi dorati qua e lè e una sorta di cerchio attorno alla vita...
Remiem non credeva ai propri occhi. Una tale leggenda era venuta da lui?

???: Io sono Arceus, il creatore dell'Universo.
Remiem: ...Come mai sei venuto da me, in questa triste situazione, Creatore?
Arceus: Chiamami pure Arceus. Io sono attento a tutto ciò che succede nell'Universo, e in questo luogo, in questa dimensione oscura, ho avvertito che una persona aveva bisogno della mia luce. Sei tu, Remiem Krobelus.
R: Quindi tu...
Demone: Creatore dell'Universo o no, io avrò il controllo di questo mago, e tu non potrai niente contro di me!!!

Il demone si era fatto finalmente risentire, e raccolse le sue ultime forze per scagliare un'enorme palla di oscurità nerastra contro il Creatore Arceus e il mago Remiem:
Essa però, non si sa per quale prodigio, si infranse e scomparì in mille epzzi contro Arceus.

Demone: Ma che diavolo...
Arceus: Le Placche della Vita mi proteggono da ogni male. Adesso, mago. Combiniamo i nostri attacchi. Solo così potremo finalmente sconfiggere questo mostro una volta per tutte.
Remiem: Così ne sarò libero?
A: Purtroppo neanche io posso tanto. Non posso interferire con l'organismo dell'Uomo, è al di fuori dei mie compiti. In questo modo l'oscurità nel tuo cuore, però, scomparirà, e rimarranno i potei magici.
R: É fantastico. Grazie, Arceus.
A: Non c'è problema. Sei pronto a sferrare una magia combinata?
R: Ormai sono pronto a tutto.
D: E-ehi...che volete fare?

Mentre Remiem caricava una sfera bianca nella mano destra, sulla fronte di Arceus comparve una sfera dorata.
Dandosi un'occhiata, i due si diedero il segnale.

Remiem&Arceus: IPERRAGGIOSANCTA!!!!

I due raggi si fusero in un unico raggio a sprazzi bianchi e dorati, che eprcorse i pochi metri verso il demone a grande velocità, e lo investì in pieno petto.
La creatura dell'oscurità scomparve con un agghiacciante grido di dolore, e al suo posto rimase un denso fumo nero e un altro violaceo.

Arceus: Ecco, ora ti aiuterò a diradare i fumi dell'oscurità, tu quindi dovrai assorbere i fumi della magia.

Ad un semplice cenno della testa, il Creatore dell'Universo spazzò via il fumo nero. Quindi Remiem si avvicinò a quello viola e lo toccò, il quale come reazione penetrò nel suo corpo attraverso i pori della pelle.

Remiem: Mi sento...nuovo.
Arceus: Addio, mago. Sarò sempre con te, ricordatelo.
R: Aspetta!

Mentre Remiem pensava al fatto che non poteva presentare Arceus ai suoi amici, la luce intorno si diradò. Egli si ritrovò con i piedi ben saldati a terra, e piano piano stavano comparendo dietro la luce numerose figure conosciute.

Sarachan: Ehi!!! Svegliaaa!!! Stai dormendo?
Remiem: Ugh...ma dove mi trovo?
Sirius: Vedo che anche tu hai sconfitto l'oscurità nel tuo cuore, mago. Comincio a credere che le nostre anime sitano reagendo con quella di Omega e si stiano preparando allo scontro.
R: Non potete immaginare quello che ho visto...non mi credereste mai.
Sara: Racconta, dai *w*
Sirius: Hai visto Arceus, vero?
Sarachan89
Guerriero
Messaggi: 562
Iscritto il: 02 giu 2008, 19:24
Sesso: F
Contatta:

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Sarachan89 »

La cadetta-angelo, all'improvviso si trovava nell'oscurità più totale. Attorno a lei la circondava solo il nero e basta
La ragazza allora provò a chiamare Shiranui, ma lui non si fece vivo.

"ma che?? ah già.. questo deve essere una prova.."

All'improvviso dietro a lei apparve un angelo completamente bianco con degli occhi azzurri: il White angel
Sarachan ne rimase sorpresa, ma non riuscì a dire una sola parola. Rimase li a fissarla.

Wa: Ascoltami.. Non avere paura...
Sara: Ma cos?? ma tu parli???
Wa: ascolta.. io .. non sono quella che hai sempre pensato..

Sarachan divenne all'improvviso seria

Sara: Si che lo sei.. Io sono te.. se mi trasformo miro agli amici per ucciderli

La white angel fece un sorisetto maligno, la sua aura diventò rossa, lo stesso per gli occhi.

WA: già! hai ragione tu!Presto divverrai nella forma che vedi ora! il temuto da te 4° grado! Ucciderò e verrai uccisa!!
Sara: N-no...
WA: Già! nemmeno il dr House può far qualcosa!

Da dietro a sara apparve di spalle un angelo biondo, Aveva le stesse ali di sarchan e uno spadone a forma di piuma.
Sarachan, senza voltarsi, cominciò a piangere alla presenza del ragazzo.

Sara: Hiro....
Hiro: Scema! Secondo te perchè ti trasformi un pò tanto spesso e usi i tuoi poteri altretanto spesso?
Sara: ...
Hiro: Non rispondi? ti rispondo io. li usi troppo spesso perchè non hai fiducia in te stessa. Hai paura, perciò li usi! Prova non usarli e usare le tue di forze!
Sara: ok.. capisco il Winged wolf di no usarlo.. ma... Come faccio con il Wa???
Hiro: Semplice! Concentrati sull'avversario e basta! Usa energia quando ce ne è bisogno senza andare in panico. Concentrati o il white angel aparirà! Lei appare sempre.. quella li davanti a te è solo una copia...
Sara: ok.. ma.. perchè parli come se fosse un'altra persona? il White angel sono io e tu lo sai

Hiro a quella affermazione ridacchiò e sparì come era apparso.E poi senza preavviso la White angel davanti a se la attaccò con un potente attacco che la mandò praticamente Ko all'istante. Aveva appena assaggiato la potenza del quarto grado.
tentò di riazarsi, ma invano. Sentì pulsare dentro di se, segno che stava per trasformarsi, quindi cercò di seguire i consigli di hiro e di farsi energia,, funzionò ma di poco.
Si rialzò e riuscì a colpirla. Quest'ultima sparì con un semplice tocco di spalla? no.. la vera White angel doveva esser eben più forte.

Di colpo sarachan si svegliò e remiem le andò incontro facendole pat pat. La ragazza di reazione era contentissima di vederlo e lo abbracciò stretto stretto senza dire una sola parola.
Aveva superato si la prova, anche se in un modo strano, ma la cosa che le preoccupava di più era la voce che sentì subito prima di svegliarsi

"tra poco accadrà ciò che temi"

Spoiler
E' da un pò che non posto per mancanza di fantasia, (e sembra che non ne ho pure ora =.=) quindi se questo post non va bene avvisatemi via mp che modifico =)
Ultima modifica di Sarachan89 il 07 apr 2010, 13:03, modificato 1 volta in totale.
Nightmare/dark sephirot
SeeD
Messaggi: 1141
Iscritto il: 09 ott 2005, 20:56
Località: Nascosto da qualche parte

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Nightmare/dark sephirot »

Tornato nella suite diede due mandate alla porta,una rapida occhiata per accertarsi che tutto fosse al suo posto per poi buttarsi sul letto; non aveva ancora sistemato le cose,giusto il minimo indispensabile.
Chiuse gli occhi pensando da quanto tempo non dormiva in un letto vero,comodo,riposante e solo pochi secondi prima di sprofondare nel sonno si accorse che indossava ancora lo smoking e i mocassini neri in pelle.

[...]

Il mattino seguente dopo aver colloquiato con l'addetto alla reception dell'albergo per assicurarsi che nessuno,neanche le donne delle pulizie (a meno ovviamente di giovani ragazze attraenti), entrasse nella suite previo preavviso si ritrovò con gli altri membri del gruppo per colazione; avevano evidentemente trovato il biglietto da lui lasciato poco prima di dirigersi a letto.

Codice: Seleziona tutto

Riunione domani alle 8:00 di fronte ad una buona tazza di thè ed una mèla! Prima di scendere,lavatevi.
Era altrettanto evidente che non tutti avevano seguito le istruzioni,tuttavia venne rincuorato dallo sguardo stanco della quasi totalità del gruppo: voleva dire che s'eran dati subito da fare.
Dopo qualche battibecco formale,tanto per tornare lucidi, iniziarono i rapporti; la prima fu Oushi,seguita a ruota da Nir.
Prima che Holden o Ailea potessero prendere la parola però Night intervenne.

Night:Beh,direi che abbiamo già qualche target....Tuttavia sono un po' perplesso,questo a causa di ciò che ho carpito ieri in tarda serata....Ah,Ailea,gradirei davvero che tu compilassi questo-porgendole uan copia del questionario- in particolare,ho evidenziato i quesiti più importanti che dovrebbero essere questo,questo e....ecco,quest'altro!

Tornando a parlar di cose meno importanti,il tutto s'è svolto grosso modo così......


************

Salito nella suite tirò fuori dalla borsa un profumo,dentifricio e spazzolino,due asciugamani e un completo smoking elegante con annessi mocassini. Una rapida doccia e un cambio d'abito,dopodichè riprovò a contattare la squadra di Sirius...Ancora nulla.
Non potendo fare altro,riferì ad Otta pregandola di farsi sentire appena avesse avuto notizie dei dispersi; era ovvio che in caso fossero stati catturati sarebbero sorte grane per l'ordine e altrettante per l'accademia.

Purgata la mente da quei pensieri,scese nella hall dell'albergo per poi passare nella sala da ristoro.
Era il miglior albergo di Deling City,i vari piani offrivano camere di varia lussuosità ed oltre alla suite in cui alloggiava erano presenti altre camere "speciali",generalmente occupate da personalità importanti o ambasciatori.
La sala di ristoro era provvista di pedana per il ballo e di una piccola orchestra formata da pianoforte,archi e un trombettista occasionale; non era cosa rara vedere qualche cantante famoso e a loro volta molti talenti musicali son "nati" proprio da quell'albergo.
Un buon luogo per attaccar bottone con qualche generale.

Dopo aver consumato una buona cena,si diresse al bancone del bar dove scambiò due parole col barista; era una sua conoscenza e a quanto pare anche a distanza di tempo non l'avevano rimpiazzato.

***********

Holden: Alloggiamo in un posto dove ti conoscono? Vuoi far saltare la nostra copertura?
Il buon Holden vuoi per lo stress del viaggio e delle poche ore di sonno,vuoi per la notizia poco simpatica stava per perdere la sua proverbiale calma.
Night: Fammi continuare....

*************

barman: Signor Wolf,da quanto tempo. E' sempre un piacere vederla qui,tuttavia pensavo che il servizio l'avesse delusa o che fosse passato a miglior vita.
Night: difficile che io passi a una vita migliore di quella attuale. Ad ogni modo,gli impegni come ben sa mi portano un po' dovunque,spero che invece tu mi porterai un buon bicchiere di vino per commemorare il mio ritorno.
barman: Ma certamente! Ha qualche preferenza?
NightAl solito,il meglio che avete.
Qualche istante dopo un bicchiere a calice venne riempito di un montepulciano vecchia annata.
barman: Questo lo offre la casa.
Night: -annuendo a mo di modico ringraziamento- Allora,cosa abbiamo stasera? Qualche giovane ballerina o una vedova di alto borgo? O magari una delegazione? Illustrami il panorama della serata....
barman: C'è ben poco da dire,ultimamente vanno e vengono solo personalità del nostro esercito, sa capitani,colonnelli...Stasera dovremmo avere un generale o giù di li - guardandosi un po' intorno- ecco,è seduto a quel tavolo.
Night: Capisco....Grazie,come di consueto.
Si allontanò verso il tavolo indicato dopo aver lasciato una buona mancia al barista; sedutosi al desco del tale generale cercò di intavolare una conversazione.
Night: Questa sera la musica non è male,anche se un tempo si sentiva ben altro. Un vero peccato però per la penuria di soggetti femminili. Da che ricordo, non v'era mai stata prima una tale affluenza di militanti...
Gen.galbadiano: Mi scusi,lei chi sarebbe di grazia?
Night: -sorseggiando dal suo calice- Alloggio nella suite,mi può chiamare il signor Wolf. Risolvo problemi.
Gen.Galbadiano. Problemi di che sorta?
Night: è comune cortesia presentarsi vicendevolmente prima di porre domande all'interlocutore.
Il generale fece un'impercettibile smorfia,un po' contrariato dal velato insulto, per poi rispondere.
Tuttavia Night non si curò minimamente di memorizzare il nome,gli bastava confermare il grado della persona con cui stava parlando.
Gen.galbadiano: Ora,che genere di problemi?
Night: Problemi. Lei che ha raggiunto una certa posizione nell'esercito dovrebbe saperlo meglio di me,c'è sempre qualche problema.
Sorrise.
Night: Se permette,vorrei farmi perdonare dell'intrusione al tavolo.
Chiamò il cameriere e si fece portare una bottiglia di merlot ed una mela verde.
Night: Dalle mie parti non si rifiuta mai una mèla -poi,invitando ad un brindisi- Alla vostra.

Seguì un quarto d'ora di discussione su ciò che di più futile v'è al mondo,per poi arrivare all'argomento principale.

Night: Passando per Dollet,ho notato che un'ingente numero di militanti del vostro esercito si sta dirigendo a nord per via marittima. E' in corso qualche operazione militare di sorta?
La domanda cadeva insulsa proprio per non dar l'idea di eccessivo interesse.
Gen.Galbadiano: Si tratta di semplici esercitazioni e test di collaudo per nuove unità marittime e di supporto, nulla che vada oltre la routine.
Night: ma devo ammettere che,per quanto ho visto, si stan mobilitando veramente molte unità per una semplice esercitazione-gettando lo sguardo intorno a se- o mi sbaglio?
Gen.Galbadiano: Questi sono gli ordini,suppongo vogliano una totale sicurezza dai test. Di certo comunque è sconsigliato ai civili di girare in quelle acque territoriali,almeno per questo periodo. ma del resto,perchè dovrebbero?
Scoppiò in una risata,in faccia era paonazzo.
Night aspetto la fine dell'esibizione del suo interlocutore per prendere congedo.

Prima di ritirarsi nella suite,usufruì del pianoforte per eseguire la rapsodia in più.

***********

Ailea: Non sapevo sapessi suonar eil pianoforte.
Night: Tu dedicati al test! E comunque,non so suonarlo,ho steccato più e più volte. Ma i soldati non hanno orecchio musicale quindi non è un problema.

La questione comunque è che o il generale mi ha mentito o non è davvero a conoscenza delle intenzioni del governo galbadiano. In entrambi i casi,è chiaro che anche all'interno dello stesso stato,forse dello stesso esercito, il tutto è tenuto in gran segreto. Forse sarà più difficile del previsto ottenere le informazioni necessarie.
Teoskaven
SeeD
Messaggi: 1002
Iscritto il: 14 apr 2009, 13:13
Sesso: M

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Teoskaven »

MISSIONE: OO7 OPERAZIONE PIAZZA PULITA
Draconifors, Sirius, Sarachan, Remiem, darkhearts, Teoskaven
Nero, tutto era banalmente nero.

Tsk: "Almeno ci fosse un minimo di originalità: l'Oscurità è così dannatamente ripetitiva..."
???: Ehi, guarda che ci sono anch'io, sai?

Un Mumba. Teoskaven guardò un attimo la piccola creatura leonina prima di cercare di capire dove fosse finito. Non ci fosse molto da vedere ovviamente.

Tsk: Qual'è il punto ora? Cosa dovrei fare?
Mumba: La tua anima contiene molta Oscurità, principalmente dovuta a... uhm... ambizione? egoismo? Strano... non si addicono al tuo aspetto attuale...
Tsk: ?
???: Forse perchè lui mi appartiene.

Di nuovo lui: sempre a rompere quando non se ne sentiva il bisogno.

Tsk: Eppure mi pareva di essere stato chiaro: avevo detto niente sorprese.
RC: Credi che io sia l'originale?
Mumba: È vero: quello è ciò che ottenebra il tuo cuore, non la sua manifestazione reale.

La figura infatti aveva assunto una colorazione violacea-nera, ma non per questo era diminuita la sua aura beffarda.

Tsk: Ma quindi è per colpa sua se sono un essere in parte oscuro?
RC: Per niente, amico mio: sei tu ad essere egoista fino al midollo.
Tsk: !

Allora era questo che c'era nel cuore dell'alchimista: rimorso e rimpianto. Com'era possibile che avesse solo questo?

RC: Non negare che le tue azioni si sono svolte solo per il tuo interesse personale.
Tsk: Non è possibile. Io...
RC: Hai deciso di aiutare Asten... solo perchè aspiravi a conoscere la fisionomia e i segreti della Guenda; hai stabilito una competizione tra te e i quei due maghi... solo perchè volevi diventare meglio di loro; quando il tuo povero paesino è stato in pericolo... te ne sei fregato degli altri e te ne sei andato da Narshe esponendoli ad un attentato, e quando sei tornato hai messo la loro vita in pericolo alla prima occasione.
Tsk: Io... io...

La figura saltellava beffarda, aggiungendo peccati, quasi come se volesse schiacciare Teoskaven sotto un masso invisibile.

RC: Continua a negare quanto vuoi, non cambierai i fatti, e io li so bene; io sono dentro di te, e non c'è niente che tu possa fare.

Ora sembrava quasi che l'alchimista stesse per piangere, ma quando alzò lo sguardo aveva qualcosa di diverso: le iridi da azzurre erano diventate rosse.

Tsk: ...no.
RC: Scusa?
Mumba: ?
Tsk: Se tu sei davvero ciò che risiede nel mio cuore allora c'è anche la Luce.
RC: !

Qualcosa cominciò ad avvampare le vesti dell'essere.

Tsk: Perchè io ho scelto la Luce del Fuoco Sacro.

L'essere stava avvolgendosi in lingue di fuoco rossastro, stridendo inutilmente.

Tsk: Ho scelto di servire Rh'llor, il Signore della Luce, e lui non mi farà certo cadere per mano di Divinità inferiori ed insulse come te!

Il fuoco divampo più intensamente d'improvviso, tanto da rendere necessario al Mumba di coprirsi gli occhi.
Quando la Luce si attenuò stavano bruciando gli ultimi resti dell'incarnazione dell'Oscurità del cuore di Teoskaven.

RC: Non credere che sarà facile sconfiggere quello vero quando sarà l'ora: fidati, si pentirà di averti lasciato in vita quando doveva distruggerti.
Tsk: Allora lascerò che quel giorno venga: fino ad allora pregherò che la sua morte sia rapida ed indolore.

Le ultime braci si estinserò lasciando solo un vapore oscuro a levarsi fino a sparire. Solo una stridula risata e qualcosa come "Non capisci niente umano" si levarono per ultimi.

Tsk: Dunque era questa la mia prova da superare?
Mumba: Sì, anche se il tuo è stato un caso davvero curioso... non importa. Ora devi uscire da qui e andare dai tuoi compagni.
Tsk: Ah già: come faccio?

SBEM

Tsk: Ahio, il coppino alla Asten nooooooo!

Venne scaraventato addosso a qualcosa. Dannato Mumba: esistevano modi meno bruschi per mandare una persona in un luogo...
Rialzandosi Teoskaven cercò di capire su quale figura immersa nell'Oscurità aveva sbattuto. Tastando piano sembrava una porta.

Tsk: "Ok: evidentemente gli altri devono essere qua dietro. Va bene, andiamo: c'è un robottone che richiede il nostro intervento!"

Aprì debolmente la porta, facendo filtrare luce dalla fessura in apertura.

Sono tornato: mancando da un po' spero di non aver fatto confusione :smt005
Avviso anche che a giorni rinnoverò totalmente la mia Scheda, di modo da renderla più completa e facile da leggere :wink:
Oushi
Guerriero
Messaggi: 575
Iscritto il: 27 apr 2006, 20:45
Sesso: F

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Oushi »

Missione Para Bellum
Night (CS) - Ailea - Holden - Nir - Oushi


Oushi aveva scelto di dirigere le sue attenzioni alle zone meno in vista della città, ambienti che le erano di gran lunga più familiari dei lussuosi e sfavillanti hotel del centro. La materia prima non mancava di certo, ed anzi le strade e i bar pullulavano di soldati nullafacenti in modo quasi fastidioso. Vagolò un po’ a caso per dare un’occhiata ai dintorni, finché non si decise a seguire un gruppetto di militari in un locale piuttosto scialbo.
Prese posto a un tavolino e ordinò una bevanda a caso dal menù. Finse di sorseggiarla per un po’, poi prese a rimestare il liquido rosastro con la cannuccia. L’ambiente era abbastanza vivace e ben presto si accorse di aver attirato l’attenzione di uno dei soldati
Il baldo giovane non impiegò molto per prendere coraggio, e Oushi se lo ritrovò vicino senza dover muovere un dito in più.

Soldato: Ho notato che è da un po’ che rimescoli quel drink. Ti sei pentita della scelta?
Oushi sospirò e si sforzò di sorridere. Era una pessima attrice in quel genere di ruolo, ma il soldato sembrava abbastanza brillo da cascarci.
Oushi: Che ci vuoi fare, pensavo fosse meglio. Le cose non sono mai come uno se le aspetta.
Soldato: Per questo esistono uomini tanto gentili da fare da guida a giovani inesperte come te.
Doveva ridere? Non lo guardò nemmeno.
Lui non si fece scoraggiare e fece un cenno al barista, che si mise subito ad armeggiare con bottiglie e bicchieri.
Soldato: Non per vantarmi, ma sono un certo esperto in materia. L’alcol è la mia passione, mi fa sentire vivo!
Oushi non disse nulla, continuando a mescolare il liquido nel bicchiere finché il cameriere li raggiunse con le nuove ordinazioni. Non riprese la sua attività anche con l’altro cocktail solo per far finta di apprezzare il gesto. Non avrebbe mai bevuto, in nessun caso. Era piuttosto imbarazzante da ammettere, ma non resisteva mai oltre il terzo bicchiere.

Oushi: Ah, ma andrà bene dire così per un soldato? Non dovresti pensare a difenderci invece di ubriacarti?
Soldato: Non è che ci sia molto da difendere ultimamente.
Oushi: Cosa vuoi dire?
Soldato: Il nostro presidente preferisce mandarci in licenza a riempire i bar che sui campi di battaglia.
Oushi spostò l’attenzione sul suo interlocutore che sorrise con fare ebete, forse convinto di aver fatto colpo.
Soldato: Puntavo in alto, ma poi Caraway è salito al potere e i tempi d’oro dell’esercito sono finiti. Sembra un paradosso, vero?

Philip Caraway, ex colonnello e comandante in capo delle forze armate di Galbadia, aveva il merito di essere riuscito a tenere unita la nazione dopo l’assassinio di Deling e il colpo di stato della Strega. Era stato in grado di tenere sottocontrollo l’esercito e reggere le redini del governo, acquistando una carica che da provvisoria si era ormai stabilizzata in modo ufficiale. Da quel momento si era impegnato nel progressivo ritiro delle truppe dal territori occupati, in favore di una convivenza il più possibile pacifica.

Soldato: Era il suo braccio destro e adesso è la sua nemesi. Bah.
Oushi annuì. Neanche a lei la situazione sembrava troppo sensata, ma d’altro canto non le interessava troppo. Specialmente tenendo conto dei recenti sviluppi. Fece spallucce.
Oushi: Valli a capire i politici.
Soldato: Già. Ma sai… - abbassò d’un tratto la voce, avvicinandosi all’orecchio di lei - … sembra che si sia già stufato della vita da pacifista.
Oushi non si mosse, nonostante il fastidio che le provocava il fiato caldo sul collo. Si sforzò di sorridere.
Oushi: Perché non andiamo da qualche altra parte? Qui mi sembra troppo affollato.
Il soldato sorrise in risposta, quasi completamente ubriaco.
Sorrise un po’ meno quando, pochi minuti dopo, si ritrovò in terra piegato in due da una ginocchiata allo stomaco, con una semiautomatica puntata alla testa.

***

Oushi: In realtà non ho scoperto molto, a parte che ci sono troppi soldati senza niente da fare.
Sembra che Caraway sia abbastanza indeciso sulla politica da adottare, tanto da averla cambiata radicalmente di punto in bianco per due volte. Le spiegazioni possibili sono: o ha capito che le buone maniere non fanno per lui e sta tornando sui suoi passi, o a qualcuno non andava a genio la nuova situazione e ha subito delle pressioni.
Qualunque sia la ragione, io indagherei su Caraway.
Per quel che riguarda lo schieramento delle altre truppe non ho saputo granché, tranne che si tratta di qualcosa di losco e potenzialmente pericoloso.

Holden: Hai parlato di pressioni, cosa intendevi?
Oushi: Non saprei dire. Ma da quanto tempo Caraway non si mostra in pubblico? Anche se non sembra voler seguire le orme di Deling, a cosa gli servirebbe rintanarsi nel suo palazzo senza avere alcun contatto con l’esterno?
Nir: Dici che lo tengono in ostaggio.
Oushi: È una possibilità. Magari non si trova più nemmeno a Deling City.
Avatar utente
Holden
SeeD
Messaggi: 1167
Iscritto il: 21 giu 2007, 14:23
Sesso: M

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Holden »

Missione Para Bellum
Night (CS) - Ailea - Holden - Nir - Oushi

Night girò la testa verso di me...
-Night: E tu, hai scoperto qualcosa facendo il turista nei dintorni?
Feci un cenno di diniego.
-Holden: Nulla di particolarmente interessante. In città c'è un'aria di generale smobilitazione, come avete d'altronde già rilevato. Ci sono tantissimi militari che gironzolano per le strade e i locali, chiaramente in licenza. A un osservatore superficiale, Deling City e l'intera Repubblica galbadiana apparirebbero come totalmente pacifici, per non dire indolenti. Non è proprio ciò che ci si attenderebbe da una potenza che apparentemente si sta mobilitando per sferrare un attacco massiccio.
-Nir: L'unica spiegazione plausibile potrebbe derivare dalla segretezza con la quale le autorità di Galbadia stanno conducendo le operazioni. Se, come è evidente, vogliono tenere potenze vicine all'oscuro finchè non sarà troppo tardi, eviteranno dispiegamento di forze che saltino troppo all'occhio A Deling City e nei paraggi. Così presentano una facciata rassicurante ad eventuali “osservatori”, e nel frattempo si preparano altrove.
-Oushi: Mi sembra molto convincente. E Ailea? Qualche rivelazione carpita qua e là?
La ragazza spiegò che non aveva scoperto nulla di particolarmente utile, ma riferì del giretto che aveva effettuato nel quartiere commerciale.
-Ailea: Ho conversato con alcuni negozianti e in una oreficeria ho cominciato a interrogare il proprietario sui materiali che usavano. Pensavo che riuscendo a portare la discussione sulle pietre preziose che provenivano dai Shumis sarebbe saltato fuori qualcosa di interessante. Purtroppo non mi ha detto che non sapessi già, ma una sua frase mi ha colpita.
-Night: Siamo tutt'orecchi mia cara.
-Ailea: A un certo punto ha accennato al fatto che sperava che i nuovi accordi commerciali riuscissero a portare a una diminuzione dei prezzi delle materie prime. Nella pratica, significa che di recente Galbadia ha stretto con i Shumis nuovi accordi per la fornitura di pietre preziose. Il che mi sembra curioso, se già allora si preparavano ad attaccarli per prendersi tutto con la forza.

Rimanemmo un attimo a rigirare nella mente l'informazione appena ottenuta. Poteva non significare assolutamente nulla, ma poteva anche essere una nuova luce gettata su tutta la faccenda.

Night con aria ispirata si grattò un attimo il mento, considerò i visi dei cadetti che gli stavano accanto, aprì la bocca per dire qualcosa, ma tacque.
-Nir: Caposquadra?
Questo lo fulminò.
-Night: Comodo tirare sempre in ballo il caposquadra eh? Perchè per una volta non provate un po' a usare quelle zucche e pensarci un po' su? Facciamo così; Visto che sono magnanimo, lascerò a voi decidere la prossima mossa.
-Oushi: Troppo gentile, capo dei miei due... Hai provato a risentire Otta? Magari ha novità dalla squadra di Sirius.
-Night: Le avevo chiesto di informarmi nel caso, ma possiamo comunque contattarla. Certo che fare una missione con dell'equipaggiamento così scadente è francamente ridicolo. Rammentatemi di fare un esposto formale a chi di dovere quando saremo di ritorno nelle patrie mura.

L'operazione andò abbastanza bene, e pochi minuti dopo riuscivamo a sentire la voce di Otta, affogata in una frittura mista di interferenze. Dopo i convenevoli del caso, Otta passò subito al punto.
-Otta: Sono riuscita ad entrare brevemente in contatto con Sirius qualche ora fa, ma la trasmissione è stata brevemente interrotta. Ha riferito di esser entrato in contatto diretto con i Shumis e di aver scoperto alcune cose importanti. A quanto pare, il reale interesse di Galbadia non sono le miniere dei Shumis, ma una antica arma rinvenuta nelle loro miniere.
Non potei trattenermi dallo sbottare in un fischio frustrato. Un'altra arma di distruzione di massa.
-Otta: Si tratterebbe di una specie di gigantesco ragno meccanico noto come Omega Mark XII. Galbadia vorrebbe impadronirsene, e per questa è disposta a radere al suolo qualsiasi resistenza. Inutile dire che se dovesse riuscirci, il bilanciamento di forze nella regione sarà drammaticamente sconvolto. Galbadia si troverà a reggere il coltello dalla parte del manico, ma fino a quel momento si muoverà con la massima discrezione.
Riferimmo rapidamente le nostre magre scoperte, e la comunicazione si chiuse sulla promessa di aggiornarci presto.

-Oushi: Conoscendo Sirius e la sua banda, sono abbastanza certa che di Omega Mark si occuperanno loro, e in tempo breve. Credo che tocchi a noi quindi bloccare le manovre di Galbadia.
-Nir: Il che non è come dirlo. Finora, non abbiamo raccattato nulla.
-Ailea: Non è detto. Quel soldato che ha... ehm.. conversato con Oushi le ha detto che ultimamente l'atteggiamento di Caraway è cambiato rispetto alla geopolitica e all'atteggiamento verso i vicini. Se è vero che ha cambiato idee sul continuare a perpetuare o meno una pacifica convivenza con le altre potenze, significa che ha le mani pesantemente in pasta in tutto ciò. Lui e una ristretta élite di autorità.
-Oushi: E allora? Rapiamo Caraway e lo torturiamo finchè canta?
La ragazza sorrise sarcastica.
-Holden: Non credo che ce la faremmo, anche se dovessimo prendere in considerazione un piano così stupido. Detto ciò, alzare il tiro dell'investigazione potrebbe essere una buona idea.
-Nir: Dobbiamo in qualche modo avvicinarci alla sfera d'influenza che è al corrente della faccenda. Questo ci permetterà di entrare in possesso delle prove di cui abbiamo bisogno per ricattarli.
-Ailea: Ho una mezza idea. Ormai anche le autorità qui stanziate sanno che le truppe mandate in avanscoperta hanno incontrato una resistenza inaspettata, anche se chiaramente non sanno che si tratta dell'altro gruppo di cadetti. Potremmo farci passare per dei cittadini di una qualche villaggio limitrofo dei Shumis, e offrire il nostro aiuto all'esercito di Galbadia.
-Night: Cioè, presentarci a Caraway come delle specie di ambasciatori che arrivano dal Nord a offrire i propri servigi a Galbdadia, sperando di avere una fetta della torta una volta che i Shumis saranno sconfitti?
-Oushi: In teoria, nessuno dovrebbe nemmeno sapere che lì ci sono operazioni militari in corso.
-Holden: Non lo sanno i cittadini comuni di Galbadia e non lo sanno le altre potenze, ma chi vive nella regione in questione potrebbe benissimo essersi accorto che ci sono scontri in corso. E nessuno potrebbe sospettarci se dichiariamo che il nostro ipotetico villaggio è pronto a offrire la propria assistenza per debellare gli odiati vicini shumis. E a Galbadia credo che una quinta colonna che operi direttamente lì, conoscendo il territorio, possa far comodo.
-Nir: Il problema potrebbe essere l'avvicinare direttamente Caraway.
-Night: Problema per dei plebei come voi. In realtà, non abbiamo nemmeno bisogno di parlarci direttamente. Ci avviamo al palazzo imperiale, e manifestiamo la nostra intenzione di incontrare le autorità per delle informazioni importanti di cui disponiamo. Se sapremo essere efficaci e titillare la loro curiosità, come minimo ci faranno parlare con qualche segretario, A quel punto la cosa verrà sicuramente a conoscenza del presidente. Se riusciremo a colloquiare con qualche pezzo grosso, ci sarà facile raccogliere le prove che ci servono.
-Oushi: E finiremo arrestati e sepolti in qualche segreta.
-Night: E' un rischio calcolato.
La frase di Night aveva il valore che aveva in termini di rassicurazioni, ma a meno di trovare un piano alternativo, dovevamo fidarci.

Era ora di muoversi.
Creep with me, as we take a little trip down Memory Lane.
Sirius
Guerriero
Messaggi: 538
Iscritto il: 29 dic 2009, 17:38
Sesso: M

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Sirius »

MISSIONE: OO7 OPERAZIONE PIAZZA PULITA
Draconifors, Sirius, Sarachan, Remiem, darkhearts, Teoskaven
Sirius stava contemplando l'oscurità in cui si trovava ripensando alla prova appena superata; oltre al legame che li univa, affrontare i mille Sephiroth rappresentava per lui superare un limite, sino ad allora, invalicabile, la dimostrazione della propria vulnerabilità; Xehanort invece rappresentava l'Oscurità latente in lui, un'essenza che mirava a sottometterlo e controllarlo. Ribellandosi ad essi egli era riuscito ad immergersi nell'Oscurità più profonda senza che essa potesse manipolarlo e grazie a ciò aveva ottenuto un potere immenso. Tuttavia non capiva perché Xehanort, una volta sconfitto, si fosse tramutato in Beatrix; era forse un modo per ricordargli le proprie colpe? Mentre era intento a riflettere su ciò, udì una voce.
Mumba: “Non occorre indugiare troppo su ciò che è stato. Il passato è ormai passato.”
Sirius: “Mi sto solo domandando per quale ragione mi trovo qui; non penso che la prova avesse il solo scopo di farmi ottenere questi nuovi straordinari poteri, probabilmente celava un significato che purtroppo non ho afferrato, quindi perché sono riuscito ugualmente a passare?”
Mumba: “La prova aveva lo scopo d'impartire ad ognuno di voi una lezione necessaria per proseguire nel vostro cammino, il fatto che tu abbia o meno consciamente compreso quale essa fosse non credo sia rilevante. Se non fossi stato idoneo non saresti qui.”
Sirius: “Quindi non avete intenzione di rivelarmi quale sia il suo vero significato?”
Mumba: “Non lo sappiamo. Queste prove sono state poste d'innanzi a voi e nessun altro può comprenderne il significato. Comunque non dubitare, preso o tardi tutto ti risulterà chiaro.”
Sirius: “Suppongo non vi sia altra scelta.” disse con tono di rassegnazione.

Mumba: “Non vorrei mettevi fretta, ma non pensate sia il caso di proseguire la missione?”
Sarachan: “Manca ancora Draco.”
Sirius: “Non possiamo attenderlo oltre, dobbiamo portare a termine il nostro compito prima che sia troppo tardi.”
Darkhearts: “E se gli fosse successo qualcosa.”
Remiem: “Purtroppo non possiamo fare nulla per aiutarlo. Possiamo solo sperare che, una volta sconfitta l'Oscurità, riesca a ricongiungersi con noi.”
Teoskaven: “Ha ragione, se indugiamo oltre rischiamo che Omega Mark XII ci trovi e ci faccia appezzi.”
Rendendosi conto che non vi era altra scelta, i cadetti si avviarono lungo l'unica strada che avevano difronte. Dopo diverso tempo iniziarono a percepire una sensazione di gelo provenire dall'interno; Sirius, annusando l'aria, sentì un odore di Oscurità talmente intenso che quasi riusciva a sentirne il sapore. Giunti sulla cima di una collina, d'innanzi ai cadetti comparve ciò che stavano cercando: al centro di un'immensa pianura vi era un'enorme cuore nero.
Sirius: “Ecco, quella è la Sorgente dell'Oscurità.”
Darkhearts: “Davvero raccapricciante.”
All'improvviso, tra il ventricolo destro e sinistro sbucò un gigantesco occhio che li scrutava minaccioso.
Sorgente Oscura: “Folli creature, siete giunti sin qui ma non tornerete indietro.” e dal cuore iniziarono a fuoriuscire, da prima lentamente, poi sempre più rapidamente, migliaia e migliaia di Heartless.
Sarachan: “Sono un'infinità!” esclamò preoccupata.
Teoskaven: “Infondo abbiamo affrontato anche di peggio, no?” i compagni lo fissarono con sguardo eloquente ed egli aggiunse: “D'accordo, non è vero.”

Sirius: “Mentre io intrattengo gli ospiti, voi raggiungete la Fonte Oscura e distruggetela.” disse in un tono che non ammetteva repliche.
Remiem: “Come pensi di tener testa a tutti quegli Heartless da solo?”
Sirius sorrise e si mise a correre incontro agli Heartless con la propria spada in mano. Difronte a lui si parò un Darkside che subito tentò di colpirlo con un pugno ma il cadetto lo schivò con facilità per poi saltargli sul braccio, raggiungere la spalla e, con un rapido colpo ascendente, lo decapitò di netto per poi atterrare, con un triplo salto mortale, alle spalle della creatura che ormai stava svanendo. A quel punto, dopo aver eliminato altri Heartless ivi presenti, fece comparire un'enorme sfera di fuco e, impugnando la Sargatanas come una mazza da baseball, la colpì scagliandola in alto; poco dopo questa esplose liberando una pioggia di fuoco che ricadde al suolo ed eliminò gli Heartless così da creare un percorso sicuro per gli altri cadetti.
Sirius: “Avanti, non attenderete un invito scritto?”
Sarachan: “Quest'uomo è pazzo.” disse sotto voce a Remiem.
Mentre i suoi compagni tentavano di raggiungere l'enorme cuore monocolo, Sirius fece scorrere la sua mano sulla lama della Sargatanas che si avvolse d'energia vermiglio ed si avventò sugli Heartless difronte a lui. Senza preavviso un Bluciccio lo caricò alle spalle ma il suo attacco s'infranse contro una barriera magica precedentemente applicata.
Sirius: “Non così in fretta.” disse dopo aver eseguito una capriola all'indietro ed essergli giunto alle spalle, uccidendolo; poi, notando il comportamento attendista degli altri Heartless, li provocò facendogli segno con la mano di avanzare ed aggiunse: “Non siate timidi.”

Scusa Draco se non ho atteso il tuo post ma ho ritenuto fosse il caso far progredire un po' la storia. Inoltre, se siete interessati ad approfondire quella del mio personaggio vi consiglio di leggere Reminiscenza. A presto.
darkhearts
Aspirante Guerriero
Messaggi: 358
Iscritto il: 08 apr 2008, 17:19
Località: tra l'alba e il tramonto...

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da darkhearts »

MISSIONE: OO7 OPERAZIONE PIAZZA PULITA
Draconifors, Sirius, Sarachan, Remiem, darkhearts, Teoskaven



Non riesco a capire...

Darkhearts correva a più non posso insieme ai suoi compagni verso l'oscurità, ma qualcosa non tornava, quegli heartless avevano un comportamento strano.
Teo accellerò il passo e lo raggiunse

T: Tutto bene?
D: Si, ora diamoci da fare

Improvvisamente davanti a loro comparvero le figure dei nemici sconfitti in precedenza, banali illusioni create dall'oscurità per distrarre il nemico, i ragazzi lo sapevano fin troppo bene, difatti li ignorarono immediatamente; Darkhearts diete un'occhiata a Sirius, il caposquadra era intento a distruggere un Darkside con l'aiuto della sua spada, più che combattimento il suo era una sorta di danza, colpiva e affondava il nemico con stoccate precise e pulite.
Molto probabilmente questo stile di combattimento proveniva da anni di insegnamenti e di combattimenti; anche le sue magie erano perfette degne del miglior mago elfico.
Improvvisamente i ragazzi si fermarono, erano davanti quell'enorme colonna di oscurità, ora il compito più arduo: trovare il punto debole, ci dovrà essere per forza una zona con poche difese; senza troppe pretese, Sarachan scoccò in volo con la sua spada in mano, pronta per colpire il nemico, Teo assieme alla sua mano bionica iniziò a colpire il nemico con una serie di pugni, mentre Remiem lanciava magie sacre a valanghe.

Darkhearts rimase fermo

C'è qualcosa di strano, questi nemici non sembrano combattere... è come se

Il ragazzo sgranò gli occhi e si girò verso Sirius e più forte che mai disse:

D: Siriusss, vogliono farci perdere tempo, più li attacchiamo e più se ne formano!

Dopo qualche secondo Sirius rispose:

S: Ottima intuizione, ma ora cosa facciamo?!

Dal nulla un lampo di luce colpì la colonna di oscurità, distruggendola completamente, Darkhearts si girò verso la fonte di tale potere.

S: Conosco questa magia...

Un uomo incappucciato stava battendo le mani al cielo, era Samas, l'assimilatore che stava per uccidere Darkhearts quella notte a Rabanastre.

R: Calmi, anche lui è un'illusione

Samas: Illusione dici?

Samas si tolse il cappuccio, la sua faccia era disgraziatamente così reale.

Sirius comparve davanti l'assimilatore

S: Samas va via
Samas: Ohohooh ti vedo alquanto irritato, eppure ti dovresti trovare a tuo agio in mezzo a questa oscurità, un tempo la amavi

Sirius tagliò corto

S: Cosa vuoi?
Samas: Giocare con voi

Darkhearts era rimasto paralizzato, lui era la persona che non voleva rivedere mai più al mondo, quegli occhi pieni di odio, il ragazzo ripensò a quella notte.

Improvvisamente Samas scomparve come per incanto, mentre tutti quanti vennero travolti da un alone di oscurità.

Sarachan: Aiuto non vedo più nulla
Teo: Ragazzi non arrendetevi!!!
Sirius: Samas ora smettila cosa vuoi veramente!!
Samas: Quel ragazzo

Improvvisamente l'alone di oscurità scomparve, Darkhearts aprì gli occhi e vide davanti a lui Samas e Sirius, ma degli altri compagni nessuna traccia.
Darkhearts si guardò intorno spaesato, poi disse:

D: Dove sono gli altri!!
Samas rise avidamente, mentre Sirius non disse nulla.

Darkhearts stava per scagliare un incantesimo contro Samas, ma esso con abile agilità lo bloccò dalle spalle con una velocità mai vista.

N-no...

Di nuovo quella sensazione, l'assimilatore stava succhiando come un parassita tutta la sua energia, il cadetto cercò di divincolarsi, ma era tutto inutile, la sua presa era come una morsa mortale e inespugnabile.

D: Sirius, ti prego aiutami
Samas: Caro Sirius, avanti sò che vuoi farlo, uccidilo, lui ha con se il potere della dea della luce.
D: M-ma cosa stai dicendo?!?!
Samas: Ti ho visto con i miei occhi prima, la dea della luce e sua sorella si sono rivelate davanti a te
D: Sirius non ascoltarlo!!!

Sirius evocò la sua spada e la impugniò, alzò la faccia verso Darkhearts: i suoi occhi erano diventati viola.
Già, occhi viola, una prerogativa dei demoni.

Darkhearts non riusciva più a parlare, le sue energie si stavano pian paino affievolendo sempre di più

Samas: aaahhh anche se sei un mezzo elfo la tua energia è strabiliante come quella di un tuo coetaneo purosangue...

Nel frattempo.....

Teo: Ragazzi dove siamo?
Sarachan: è tutto buio non vedo nulla!!
Remiem: Ragazzi ci penso io!

Con un incantesimo di luce Remiem illuminò il luogo

T: Oh no, non dirmi che...
S: Si...
R: Siamo dentro la colonna di oscurità...
Sirius
Guerriero
Messaggi: 538
Iscritto il: 29 dic 2009, 17:38
Sesso: M

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Sirius »

MISSIONE: OO7 OPERAZIONE PIAZZA PULITA
Draconifors, Sirius, Sarachan, Remiem, darkhearts, Teoskaven

Sirius si trovava nuovamente avvolto dall'oscurità e quando questa si diradò si trovò in una landa desolata simile alla precedente, anche se per certi aspetti diversa; difronte al lui, a pochi metri di distanza, vi era Samas. “Dove sono i miei compagni?” chiese il cadetto e l'assimilatore, con un gesto della mano, aprì un varco attraverso il quale Sirius poté vedere i cadetti intrappolati all'interno della Sorgente Oscura. “A quanto pare li ha assorbiti. Poco male, non ero venuto per loro.” Sirius poteva immaginarsi il sorriso di compiacimento dipingersi sotto la sua maschera integrale d'argento. “Qual'è il tuo scopo allora?” replicando il gesto, Samas fece chiudere il varco e ne aprì un altro attraverso il quale questa volta poté vedere Darkhearts bloccato da una copia di Samas mentre un suo sosia lo stava minacciando con la spada. “Sono venuto qui per lui. Al contrario degli altri cadetti, nei cui cuori albergano sia luci che ombre, egli possiede un cuore di pura luce, fatto riscontrato solo in sette principesse prima d'ora.” “Quello... è un demone mutaforme. Non sapevo sapessi evocarli.” “Non sono stato io; è stato il cuore debole e titubante di quel cadetto ad attirare il demone, io mi sono limitato a stringere con esso un patto. In origine il mio intento era solo quello di ripagarli per il loro affronto ma una volta giunto qui e scoperta questa rarità non potevo certo farmela sfuggire; peccato non possegga un keyblade, con quello avrei potuto estrarre l'intero cuore. Pazienza, vorrà dire che mi limiterò ad assorbire ogni suo potere, dopo di che lo eliminerò.” “Desideri ottenere il suo potere per tentare di sconfiggermi?” domandò Sirius. “Questa è una possibilità.” rispose Samas ridendo. “Non te lo permetterò.” e dicendo questo tentò di richiamare la sua spada ma non vi riuscì. “Com'è possibile. Questa è opera tua?” “Certamente!” rispose soddisfatto “In questo luogo ogni tuo potere è sigillato, se desideri combattere ti occorrono queste.” e gli lanciò un mazzo di 60 carte dorate. “Sono carte premium vergini, puoi utilizzarle per evocare la tua spada o per castare magie ma, a differenza delle mie carte in mithril, una volta utilizzate esse spariscono.” “Non è molto equo.” “Puoi sempre restare a guardare.” Sirius prese una carta tra due dita e la usò per evocare la sua Sargatanas. “Molto bene, vieni avanti.” disse Samas estraendo la propria sciabola. (Theme) Mentre Sirius iniziò a correre verso il suo bersaglio, Samas gli scagliò contro diverse carte magiche che egli evitò o respinse utilizzando altre carte. Giunti l'uno difronte all'altro i due si sferrarono feroci stoccate di spade; con una rapida torsione di polso Sirius riuscì a disarmare Samas che schivò di pochi millimetri il colpo successivo. Prima che Sirius potesse tornare nuovamente all'attacco, egli estrasse il proprio revolver semiautomatico Organix e sparò al cadetto in pieno volto facendogli esplodere la testa; mentre questa si stava ancora riformando, Sirius combinò il potere di tre carte per evocare un'enorme mano d'energia nera e viola che catturò l'assimilatore. “Questo... è un nuovo potere oscuro... affascinate.” Sirius chiuse la propria mano e di conseguenza anche la mano d'energia si strinse intorno a Samas finché quest'ultimo non si dissolse in cenere. “Un'altra copia, il vero Samas dev'essere quello che ha attaccato Darkhearts.”

Mentre Darkhearts sentiva lentamente le proprie energie affievolirsi, vedeva con orrore Sirius che si apprestava a colpirlo. Egli tentò in tutti i modi di divincolarsi ma non riusciva a sottrarsi alla presa dell'assimilatore; del tutto impotente, al giovane mago non rimase che chiudere gli occhi in attesa di sentire la lama penetrare la propria carne. Il rumore inaspettato di due lame che si scontrano gli fece riaprire gli occhi giusto in tempo per vedere un altro Sirius deviare il colpo diretto a lui. Questo nuovo arrivato, dopo aver atterrato Sirius, lanciò una carta verso Samas che si trasformò in una sfera di fuoco e colpì l'assimilatore in piena maschera scaraventandolo atterra per poi avvicinarsi al cadetto in difficoltà. “Cercate di riprendervi, non è ancora finita.” gli disse e Darkhearts, scrutandolo in volto, si accorse che i suoi occhi erano arancioni. “S-sei... v-veramente... tu?” chiese a fatica “Logico, chi altri potrei mai essere?” gli domandò in risposta. Senza attendere che si riprendesse completamente, Sirius lo spinse dietro una roccia per poi dedicarsi al confronto con il proprio sosia; nel frattempo Samas si era ripreso ed, utilizzando tre carte, creò la potente magia Collasso che diresse verso i due Sirius. Entrambi riuscirono ad evitare il colpo e, presumibilmente quello vero, nel contempo che correva di lato per evitare che il raggio lo colpisse tentava altre sì di accorciare la distanza che lo separava dal suo nemico. Giunto ormai a pochi metri dall'assimilatore, Sirius si accorse che stava ridendo; a quel punto tentò di fermare la propria corsa ma fu inutile: dal terreno sbucò un'enorme carta ed egli vi andò a sbattere contro venendone assorbito. “Sei di nuovo solo mago, ora nessuno potrà salvarti.” disse Samas ridendo soddisfatto “Scacco matto.” aggiunse il demone mutaforme puntandogli nuovamente la lama alla gola. Terrorizzato, Darkhearts non poté far altro che stringere le carte premium che gli aveva dato Sirius quando l'aveva spinto al riparo; se egli non avesse trovato subito la forza di reagire non avrebbe avuto scampo.
darkhearts
Aspirante Guerriero
Messaggi: 358
Iscritto il: 08 apr 2008, 17:19
Località: tra l'alba e il tramonto...

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da darkhearts »

MISSIONE: OO7 OPERAZIONE PIAZZA PULITA
Draconifors, Sirius, Sarachan, Remiem, darkhearts, Teoskaven


Darkhearts stava tremando, non riusciva neanche a muovere un muscolo del prprio corpo, ma doveva fare qualcosa, non poteva sempre rimanere a guardare, era stufo di essere sempre protetto dagli altri.
Il cadetto abbassò il volto verso le carte che gli aveva dato Sirius.

D: M-ma sono...bianche?

Che strano, eppure Sirius usava queste carte per evocare magie e armi

Improvvisamente un lampo di genio aprì la mente del ragazzo come un fulme a ciel sereno, velocemente estrasse le due carte donategli rispettivamente dalla dea della luce e sua sorella, la dea dell'oscurità. Molto probabilmente queste carte fungevano da catalizzatori per evocare i loro poteri, ma il ragazzo non conosceva alcun metodo di invocazione, era negato per queste cose.

Un momento!!, se nel mio cuore risiede la luce vuol dire che per evocare i loro poteri devo scrutare dentro me stesso.

Il ragazzo tornò alla realtà, Sirius era stato messo al tappeto da Samas, pronto più che mai a lanciargli il colpo definitivo.

O la va o la spacca!

Il ragazzo chiuse gli occhi, nonostante la situazione non era delle migliori cercò di trovare tutta la concentrazione possibile.
Improvvisamente due voci familiari entrarono dentro la mente del ragazzo.

???:Non temere...
???2:Ora siamo i tuoi custodi...
???: Devi solo avere più fiducia in te stesso...
???2: Puoi farcela...
??? & ???2: Usa i nostri poteri...


Il ragazzo aprì gli occhi, come per magia stringeva tra le mani una freccia dorata e scintillante ed un arco nero ed opaco come la pece, siccome era incapace di evocare i poteri delle dee, ha usato le carte bianche come catalizzatori per incastonare i loro poteri dentro di loro ed evocare le sue armi preferite: una freccia dorata di purezza come il suo cuore ed un arco nero come il suo coraggio nascosto dentro di lui.

D: Non devo fallire

Darkhearts, con un gesto estremamente veloce, alla pari di un suo coetaneo elfico scoccò la freccia di direzione di Samas.
Sfortunatamente l'assimilatore se ne accorse in tempo ed usò il demone travestito di Sirius come scudo umano.

D-dannazione!!!!!!

Il demone ululò come un lupo selvatico e si trasformo in sabbia bianca.

Sirius approfittò della situazione per sfuggire dal colpo mortare e mettersi a distanza di sicurezza vicino al proprio compagno di squadra.

S: Appena in tempo, la ringrazio signor Darkhearts per avermi salvato la vita

Il ragazzo guardò Sirius con un sorriso stampato sulle labbra

Ma qualcosa no tornava nei loro conti...

I ragazzi si guardarono intorno, Samas era sparito

D: L'ho colpito??
S: No, quel vigliacco ha usato il demone come scudo umano per fuggire, occhi aperti, potrebbe ricomparire da un momento all'altro.

Nel frattempo....

Il gruppo di Remiem stava tentando di uscire da dentro quell'enorme ammasso di oscurità, ma tutti i metodi provati risultarono inutili.

Sarachan: Uff cosa facciamo?
Teo: Ci dovrà essere un punto debole dentro questo coso
Remiem: Ho trovato!, e se unissimo le nostre forze in un colpo solo?
Sarachan: Tentar non nuoce...
Teoskaven
SeeD
Messaggi: 1002
Iscritto il: 14 apr 2009, 13:13
Sesso: M

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Teoskaven »

MISSIONE: OO7 OPERAZIONE PIAZZA PULITA
Draconifors, Sirius, Sarachan, Remiem, darkhearts, Teoskaven

Tsk: "Un attacco combinato, un attacco combinato... ma come?"
Remiem: Teo, non riusciresti nemmeno a trasmutare una porta o qualcosa di simile?
Tsk: Mi piacerebbe tanto se solo sapessi di che materiale è composto quest'affare. Fammi pensare un secondo... "Oscurità, Oscurità... ci vuole Luce, certo, ma come? Sancta sembra inefficace, a meno che..."

-FLASHBACK 1-

Kayal: Queste armi in Acciaio di Valirya sono tue: puoi farne ciò che vuoi. Non ti piacciono così come solo? Trasmutale! Una Claymore, dei pugni metallici, perfino un fucile! Il limite è solo la tua immaginazione.

Tsk: "Ma certo: devo creare una nuova arma e fare in modo che venga imbevua di Luce... ma quale, quale? Pensa pensa pensa..."

-FLASHBACK 2-

Felix: Il Caos è l'essenza dell'Oscurità, così noi uomini dell'Impero ci affidiamo a due divinità della Luce: Sigmar, il possente Imperatore dal Martello a due code Gahlmaraz e Ulrik, divinità di forma lupesca armato di un'affilatissima ascia.

Tsk: "Ma certo... un martello, un'ascia..."
Sara: Teo... è tanto che stai pensando...
Tsk: Sì, sì, scusate: comunque ora ho un piano: state indietro.

Mentre i due si allontanavano Teoskaven usò un cerchio che non aveva mai creato prima.

Tsk: "Come si dice: tentare sarà meglio di morire senza aver fatto nulla" Attenzione: non so che può succedere!

La Luce avvampò e quando si spense le armi dell'alchimista erano diventate un enorme bastone a doppio manico: a un'estremità c'era un rozzo martello appuntito, dall'altra un'affilata ascia bipenne. Quando Teoskaven provò a sollevarlo si rese conto che era troppo pesante.

Tsk: Dannazione... Sara: puoi ancora lanciare Sancta?
Sara: Sì, ma non per tante volte purtroppo.
TsK: Basteranno 2: ho bisogno che imbevi di Sancta sia la testa del martello che il filo dell'ascia.
Sara: O-ok.

Finito l'imbevimento Teoskaven si rivolse a Remiem.

Tsk: Ho bisogno che tu mi tenga in aria con un Levita: ci riesci?
Remiem: certo, ma posso chiederti...
Tsk: ...se ciò che ho in mente funzionerà? Non lo so, ma è la nostra unica altrnativa.

Remiem pronunciò la formula e Teoskaven fluttuò insieme alla massiccia arma per circa 3 metri.

Tsk: "Direi che così può andare" Ok: qualunque cosa succeda state giù finchè non avrò finito!

Pose l'ascia-martello in posizione obliqua accanto alla mano destra: fortunatamente grazie all'incantesimo anche il peso dell'arma si annullava. Teoskaven cominciò a fare ampi cerchi con il braccio, sempre più velocemente, sempr più velocemente...
L'arma sfavillò di Luce bianca, quasi fosse sul punto di esplodere: la rotazione era al massimo.

Tsk: "Ora!" HOLY HAMMER-AXE RANKYAKU!!!

Dall'arma si diramò un cerchio che colpì le pareti della colonna, eseguendo un taglio netto.
Data l'inclinazione del danno la struttura iniziò a collassare, giusto mentr Teoskaven atterrava stanco e l'arma tornava ai suoi pezzi originari.
Un Energira di Sara fu sufficiente a far rialzare il soddisfatto alchimista che recuperò le proprie armi.

Tsk: "Che potere grandioso: la forza della Certezza è un pilastro dell'Alchimia..." Bene, ora usciamo di qui. dobbiamo ritrovare Darkhearts e Sirius.
Macha
Guerriero
Messaggi: 574
Iscritto il: 24 apr 2010, 23:02
Sesso: F

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Macha »

OT - Dato che probabilmente ancora non ho afferrato chi è in carica al momento metto Otta, poi se sbaglio provvedo a editare :hihi: Sui tempi e luoghi sono un po' incerta x.x Scusate eventuali errori :oops:
Ehm... Ho anche inviato richiesta per far parte del gruppo XP


------------------------------------------


Ed il gran giorno era finalmente arrivato.
Con i documenti di trasferimento dall'accademia militare in una tasca della giacca; la fedele balestra Sarnga nel fodero, sempre a portata di mano in caso di imprevisti; il biglietto del treno ormai esaurito nella sua funzione in mano e la borsa a tracolla contenente i suoi averi fondamentali appesa alla spalla, Macha era ormai giunta a destinazione, l'accademia del Garden di Rinoa. Ne aveva sentito molto parlare nella sua permanenza all'accademia militare di Esthar, un luogo che già cominciava a mancarle, se non altro perché quello lo conosceva come le sue tasche, mentre questo... Questo era un'avventura nell'ignoto, il suo primo passo verso il mondo dei SeeD. Non che avesse la certezza di diventare veramente SeeD, vista la sua scarsa propensione al combattimento attivo. A Esthar aveva voti poco al di sotto della media in questo campo, sebbene si esercitasse quotidianamente al poligono di tiro per migliorare la propria mira. Ma un conto era sparare a delle sagome, un altro farlo su esseri umani. Aveva ancora quella riluttanza dei novellini quando veniva messa loro in mano un'arma da fuoco; non proprio un buon lasciapassare per un aspirante soldato d'élite.
Posò a terra un momento la borsa per massaggiarsi la spalla dolorante. Mosse il braccio in circolo nel tentativo di rilassare i muscoli, e le sfuggì un lamento a fior di labbra, sentendoli tirare. Era rimasta parecchio tempo con quell'affare sulla spalla sinistra, e ora ne provava le conseguenze. Raccolse nuovamente la borsa, stavolta con la destra, e varcò l'unico cancello che sembrava aperto, sotto l'occhio di guardiani che non sembravano molto convinti dei suoi capelli rosso fuoco e i vestiti minimali - una giacca senza maniche beige con una maglia a fascia nera sotto e i pantaloncini neri che arrivavano a metà coscia, ma in fin dei conti a Esthar faceva caldo quand'era partita - o forse era solo una sua impressione.

Guardiano - Signorina, se sei qui in visita o per studiare dovresti lasciare le tue armi in custodia qui in portineria. Ragioni di sicurezza.
Macha - Uhm... Giusto, nessun problema. Avevo quasi dimenticato che anche questa è un'accademia militare.

Consegnò all'uomo la Sarnga, e le dispiacque separarsene; anche se sperava fosse solo per poco. Salutò mentalmente un'ultima volta il metallo brunito prima di lasciare balestra e custodia nelle mani del sorvegliante, dalla cui espressione intuì fosse rimasto ancora più perplesso alla vista di una pistola-arco in miniatura. Ma anche a Esthar si mettevano tutti a ridere ogni volta che la vedevano: ci era abituata, anzi quella reazione era più posata di quanto osasse sperare.
Da dentro il posto sembrava molto più grande di quanto apparisse all'esterno, e Macha faticò non poco a trovare qualcuno che le potesse dire dov'era la presidenza. Lo studente che la guardò stranito si limitò ad indicare un cartello alle sue spalle che indicava le locazioni principali all'interno dell'aeronave, e poi si affrettò via, come se fosse in ritardo per qualcosa.
Una volta giunta davanti a quello che sembrava proprio l'ufficio del preside, si guardò un attimo intorno, registrando il fatto che non sembrava ci fossero particolari misure di sicurezza; eppure era la stanza della persona più importante lì dentro, e ricordava che all'accademia di Esthar c'era sempre almeno una guardia armata davanti alla porta dell'ufficio del comandante. Vabbè, voleva dire che erano molto sicuri di se stessi, oppure che il sistema di sicurezza fosse diverso. Bussò con la mano libera e da dentro sentì una voce femminile.

PresidOtta - Avanti!
Macha - Buongiorno. Mi presento: mi chiamo Macha Erstin Ingvalt, sono giunta qui con una richiesta di trasferimento da Esthar. Ecco i documenti.
Otta - Oh là là, appena entrati e già ci presentiamo! Bene, mi piace! Io sono la preside in carica Otta. Ma non avere fretta, possiamo guardare i documenti più tardi: dimmi perché sei arrivata qui!
Macha - Er... Dunque, a Esthar non mi trovavo molto bene con i loro modi guerrafondai e ho sentito parlare di questo Garden, in cui vige la neutralità nelle questioni internazionali. Poi, beh, l'ambiente militare mi piace, e non penso di essere in grado di vivere in nessun altro modo.
Otta - Bene, bene... Cosa ti piacerebbe fare?
Macha - Ehm... Beh, sono specializzata nel supporto e nella guarigione, quindi potrei lavorare come medico. Poi se non va bene, penso che me la potrei cavare con gli animali o i mostri, posso addormentarli senza difficoltà con Morfeo se le cose si mettono male. Ma posso imparare a prendermi cura degli animali, ho tre gatti a casa. *sigh*
Otta - Perfetto! Vai pure a cercarti una stanza mentre pensiamo a che ruolo affidarti.

Macha portò la mano destra alla fronte nel tipico saluto militare e si congedò. La prima impressione che quella donna le aveva dato era di eccentricità: aveva i capelli arruffati - non che i suoi fossero meglio, realizzò - e parlava in modo strano, ma forse era la sua personalità. Ora capiva perché non ci fossero paranoie in quell'accademia: era impossibile voler ferire o uccidere una persona così buffa!
Consultò nuovamente il cartello per sapere dov'erano i dormitori delle studentesse, e una volta trovati andò in quella direzione. Certo non si aspettava di trovare un dormitorio unico; pensava che almeno in quello fosse diverso dall'accademia di Esthar... Ma dopotutto era un ambiente militare anche quello, non poteva essere altrimenti. Sospirò, e poi si mise in cerca di un giaciglio privo di oggetti personali appartenenti a qualcun altro. Scandagliò tutte le file, e finalmente trovò quel che cercava: un letto con le lenzuola perfettamente lisce e apparentemente non appartenente a nessuno; si diresse immediatamente verso di esso. Una volta poggiata a terra la borsa, si tolse quegli strumenti di tortura chiamati sandali e li buttò da qualche parte nella stanza; non importava dove. Con un nuovo sospiro si buttò sul cuscino e si addormentò.
Nel frattempo la preside sfogliava i documenti...
Sirius
Guerriero
Messaggi: 538
Iscritto il: 29 dic 2009, 17:38
Sesso: M

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Sirius »

MISSIONE: OO7 OPERAZIONE PIAZZA PULITA
Draconifors, Sirius, Sarachan, Remiem, darkhearts, Teoskaven

THEME
Sirius e Darkhearts erano allerta in attesa del prossimo attacco di Samas, attacco che non tardò ad arrivare. Prima che potesse rendersene conto, alle spalle del mago comparve l'assimilatore pronto per trafiggerlo con la sua sciabola ma, grazie ai suoi riflessi rapidissimi, Sirius riuscì a bloccare il fendente e subito prese una carta tenendola fra l'indice ed il medio, purtroppo Samas fu altrettanto rapido a bloccargli il polso. “Questa carta premium... sembra che le mie copie siano un po' troppo avventate.” Con un balzo all'indietro Sirius si liberò dalla presa del suo avversario e gli scagliò contro la carta che sfiorò la maschera d'argento integrale di Samas ed arrestò la sua corsa esplodendo contro una stalagmite di roccia alle spalle dell'assimilatore che, senza ulteriore indugio, scomparve. “Dov'è andato ora?” chiese Darkhearts preoccupato ma prima che Sirius potesse formulare una risposta egli comparve alle sue spalle. Dal mutamento dell'espressione del suo compagno, Sirius capì quello che stava per succedere e compì una rapida capriola in avanti evitando per un soffio di essere decapitato; dopo aver parato un alto paio di stoccate Sirius rispose ai colpi e proprio quando la difesa di Samas venne meno e la Sargatanas stava per trafiggerlo egli si traslò nuovamente alle spalle di Sirius ma questa volta Darkhearts era pronto: usando le carte aveva evocato un'altra freccia d'oro che scoccò verso l'assimilatore che, non avendo null'altro da frapporre, fece comparire un'enorme carta difronte a se che usò come scudo. Sirius, approfittando della situazione, riuscì finalmente a colpire il suo avversario ma non ebbe il tempo di trarne soddisfazione che questo si trasformò in uno sciame di carte che gli piombarono addosso; non potendo far altro, Sirius si gettò di lato evitando di essere colpito ma lo sciame di carte tornò indietro intenzionato a colpire il suo bersaglio, a quel punto Darkhearts usò una carta per creare uno scudo magico intorno al suo caposquadra prima che le carte riuscissero a colpirlo. La tremenda esplosione che seguì infranse lo scudo e lasciò Sirius privo di sensi atterra, Darkhearts tentò di raggiungerlo ma Samas gli comparve davanti e, afferrandolo per il collo, lo sollevò da terra. “Ora sei finito!” esclamò soddisfatto Samas ma il cadetto gli rise in faccia e disse: “Non penso proprio.” istantaneamente Darkhearts si trasformò in Sirius; capendo di essere stato ingannato dalle abilità di tramutazione di Sirius, Samas tentò di estrarre una carta dal mazzo ma prima che vi riuscì il vero Darkhearts lo colpì dietro le ginocchia con il proprio bastone facendolo cadere sulla schiena. Libero dalla stretta dell'assimilatore Sirius gli bloccò un braccio con un piede mentre Darkhearts fece altrettanto con l'altro braccio, dopo di che Sirius usò una carta per richiamare la sua spada e Darkhearts creò un ulteriore freccia magica. Immobilizzato e con entrambe le armi puntate addosso Samas non poté far altro che ridere istericamente “Notevole, veramente notevole. Vediamo come ve la cavate con questo, eroici Seed.” detto ciò schioccò le dita e sopra le loro teste comparvero migliaia di carte che si trasformarono in dardi d'energia che iniziarono a diluviare addosso ai due cadetti. Non avendo alcun luogo in cui ripararsi, essi utilizzarono quasi tutte le carte per una potentissima barriera magica che li schermasse dai colpi; un minuto dopo la tempesta era passata ma il terreno intorno era irriconoscibile, completamente devastato. In aria, a diversi metri dal suolo, Samas stava applaudendo beffardamente “Complimenti, meritereste di essere ricordati negli annali dell'Ordine, peccato che non sarà così.” detto ciò fece apparire cinque carte disposte ordinatamente difronte a se preparandosi a colpire “Scacco matto.” Prima che potesse compiere il suo intento, parve essere distratto da qualcosa; anche Sirius si accorse di un cambiamento nell'aria: nonostante riuscisse a percepire ancora l'odore dell'oscurità il sapore era sparito, come se si fosse affievolita. “Sembra che i vostri compagni ce l'abbiano fatta.” con un gesto richiamò le carte in mano e le aprì a ventaglio ed un portale oscuro si aprì alle sue spalle “Alla prossima partita.” disse scomparendo inghiottito dal portale che si richiuse lentamente.

THEME
Mentre stavano riprendendo fiato, iniziarono a domandarsi come avrebbero fatto a lasciare quel posto; ad un tratto Darkhearts ebbe un'idea: ricorrendo all'ultima carta a loro disposizione creò una porta bianca attraverso la quale avrebbero raggiunto i propri compagni. “Andiamocene da qui, odio questa oscurità.” disse il giovane mago “Non dovreste farlo.” rispose Sirius “Il vostro odio non fa che rafforzarla e vi rende suscettibile al suo influsso; inoltre l'Oscurità è il potere naturale più grande, è insensato odiarla.” “Non sono d'accordo, è la Luce il potere più forte.” “Infatti, la Luce è più forte, ma io ho detto che l'Oscurità è più grande, è diverso come concetto. Prendiamo ad esempio un cielo stellato: le stelle che vediamo sono spesso più grandi e luminose di quella del pianeta su cui ci troviamo, tuttavia esse ci appaiono come piccoli puntini luminosi separati l'uno dall'altro dal nero del cosmo. Tra l'altro noi vediamo la luce che quelle stelle emettevano centinaia di migliaia di anni fa ed ora, dove un tempo esse splendevano, vi è solo oscurità. Anche la stella di questo sistema un giorno si spegnerà ed anche questo mondo piomberà nuovamente nell'oscurità da cui è nato.” Darkhearts ascoltava allibito il discorso di Sirius “E non è tutto; se anche da qualche parte esistesse una fonte di luce eterna essa non sarebbe comunque in grado di sconfiggere l'oscurità: immaginate di entrare in una stanza completamente al buio e di accendere una luce. Il buoi non può opporsi alla luce e sparisce, tuttavia esso non viene distrutto ma sopravvive sotto forma di ombre e più vi avvicinate alla fonte luminosa e più la vostra ombra diventa grande. In altre parole siamo noi stessi che, avvicinandoci alla luce, generiamo oscurità; è un fatto inevitabile.”

Dopo aver ascoltato il discorso il cadetto disse: “Noi ora ci troviamo in un mondo avvolto dall'oscurità, senza alcuna fonte di luce, tuttavia io sono perfettamente in grado di vedere te, così come il terreno intorno a me o quella porta poco distante.” “Questo perché l'elemento Oscuro funziona in maniera diversa dal buio.” disse Sirius “Lo so, quello che volevo dire è: se esiste un'Oscurità senza buio c'è la speranza che da qualche parte possa esserci una Luce che non proietta ombre.” “Speranza voi dite, essa è il peggiore dei mali: ingannati dalla speranza gli uomini rinunciano all'agire confidando che i torti si sistemino da soli e così facendo peggiorano solo la situazione. Perché il male trionfi è sufficiente che coloro che sono nel giusto rimangano in disparte. Ad ogni modo avete ragione; esiste una luce che non proietta ombre: Kingdom Hearts.” disse con enfasi. “Il Regno dei Cuori.” sussurrò gaiamente Darkhearts. “ :smt095 … Con tutto il dovuto rispetto, io pronuncio Kingdom Hearts 'con enfasi' e voi replicate 'Il Regno dei Cuori' con un sorrisetto beota :smt050 , vi renderete conto che in tal modo avete rovinato l'atmosfera. D'accordo che possedete un cuore puro da principessa ma insomma...” “ :oops: Ecco... io, veramente... cioè...” Il cadetto, imbarazzato e confuso, non sapeva cosa rispondere “Tranquillizzatevi signor Darkhearts, la mia era solo una battuta per sciogliere la tensione.” disse poi Sirius. I due compagni si avvicinarono alla porta e, prima che Sirius l'aprisse, Darkhearts chiese: “Che cosa rende l'uomo quello che è?” “La capacità di pensare.” rispose subito Sirius ma il giovane mago scosse la testa in senso di diniego :nono: “Un tempo forse, ma oggi abbiamo creato computer quantistici e cervelli positronici in grado di superare l'uomo in ogni aspetto tuttavia li consideriamo semplici strumenti, perché?” Sirius ascoltò il ragionamento con un crescente interesse “Le emozioni, ecco cosa ci distingue da una macchina.” “Esse ci rendono deboli, ci portano a commettere errori.” “Hai ragione, ma grazie ad esse noi possiamo compiere azioni che trascendono la semplice logica come dare fiducia; è facile avere fiducia di chi possiede una morale immacolata ma rinnovarla a chi ci ha tradito e deluso è tutta un'altra cosa. Oppure dare la vita non per una persona amata, un famigliare od un amico, ma per salvare quella del proprio peggior nemico, colui che non esiterebbe ad ucciderci.” “Ma queste sono azioni di una stupidità estrema.” disse Sirius non comprendendo dove volesse arrivare “Esatto, ognuna di queste azioni è totalmente illogica perché compiuta basandosi su un'emozione. Quando l'uomo deve compiere una scelta importante la prende basandosi su ciò che considera giusto o sbagliato secondo coscienza; un'intelligenza artificiale invece compie la sua scelta basandosi su ciò che è più facile, vantaggioso o sicuro ignorando tutto il resto. In definitiva concordo con quanto hai detto: le emozioni possono a volte indebolirci ma senza di esse non saremmo capaci di distinguere il bene dal male, pertanto non credo che odiare l'oscurità, odiare il male, sia sbagliato.” “Non è detto che le due cose siano collegate.” disse Sirius aprendo infine la porta e varcandone la soglia.

“Se avesse ragione? Se non fossi altro che una macchina?” questo si domandava Sirius ripensando alle parole di Darkhearts. Egli non aveva mai agito seguendo le emozioni, neppure quando era un essere umano, le aveva sempre considerate un intralcio allo svolgimento ed al raggiungimento dei suoi obbiettivi, nient'altro che un punto debole da nascondere al nemico. Concetti come l'onore erano per lui delle limitazioni che le persone si autoinfliggevano ostacolando le proprie possibilità, proprio grazie alla perdita totale delle emozioni egli era in grado, unico essere nel multiverso, di controllare l'immenso potere dell'Oscurità senza esserne dominato. Ora però si trovava a riflettere sul suo passato, sugli errori commessi, su Beatrix, sull'incidente ed allo scontro con Perseo. Perseo, pensare a lui fu come destarsi da un sogno, d'incanto aveva ricordato il perché si trovasse lì, qual'era la sua missione, il suo obbiettivo e ricacciò i dubbi nel luogo da cui erano provenuti. Di li a poco egli fu avvolto da una luce abbagliante e si ritrovò nuovamente nel mondo reale. “Bentornati.” disse uno dei Mumba “Missione compiuta?” domandò Sirius ancora intontito “Beh, in un certo qual modo.” Sirius, non capendo cosa volesse dire, diede uno sguardo ad Omega Mark XII e vide che l'arma era collassata su se stessa in frantumi. Alla vista di ciò scattò in piedi e domandò: “Cosa è successo? :smt104 ” “Gli avete distrutto il cuore ed essendo Omega Mark XII un'arma biomeccanica in pratica l'avete uccisa.” “Chi è il responsabile di ciò? :grr: ” chiese ad alta voce e Teoskaven, provato come ogni altro ad eccezione di Sirius, alzò il braccio “Ditemi signor Teoskaven, in quale preciso istante nella vostra mente il termine Purificare è stato sostituito da Annientare?” “Eravamo intrappolati e ne tu ne Darkhearts eravate reperibili, a proposito dove siete stati? :smt005 ” “Non tentate di cambiare discorso o di giustificarvi con una scusa puerile del tipo: non eravamo preparati all'imprevisto. Ogni nostro sforzo è stato vanificato dalla vostra azione sconsiderata.” “Non ve la prendete con lui, in fondo noi non volevamo utilizzare Omega Mark XII.” disse il Mumba “Voi no, ma era mia intenzione utilizzarlo. Presto dovremo affrontare l'esercito di Galbadia a viso aperto e senza Omega Mark XII sarà ugualmente uno scontro impari ma a nostro sfavore.” “D-dove mi trovo? C-cos'è successo?” domandò Draconifors riprendendosi poco distante “Signor Draco, ditemi cosa ricordate.” “Ho fatto una specie di sogno, cera Samas e...” “Samas!” interruppe Darkhearts “Credo di aver capito, ha usato voi come porta d'ingresso. Signor Darkhearts spiegate loro l'accaduto, io intanto debbo incontrare nuovamente l'Anziano del villaggio.” disse Sirius allontanandosi seguito da un Mumba “Devo informavi la flotta di Galbadia proveniente da Dollet è arrivata, la battaglia è inevitabile.” disse il Mumba in tono grave “Non disperate, abbiamo una squadra infiltrata a Deling City che si sta occupando attivamente della questione, con il loro aiuto forse riusciremo a venirne a capo senza colpo ferire.” e mentre diceva ciò estrasse il codec per ottenere un aggiornamento.

L'Accademia langue in questo periodo, è logico supporre che molti di voi abbiano cose ben più importanti da fare, nulla da ridire ma mi sento un po' come la famosa particella di sodio: “C'è nessuuuno?” :asd: A parte gli scherzi, sto facendo procedere gli eventi ma se nessun altro posta potrei far intraprendere alla trama un corso diverso da quello che vorreste, pertanto se qualcosa non vi aggrada vi prego di comunicarmelo e provvederò ad rieditare.
Post Scriptum: benvenuta in Accademia Macha e buon divertimento. :byebye:
Teoskaven
SeeD
Messaggi: 1002
Iscritto il: 14 apr 2009, 13:13
Sesso: M

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Teoskaven »

Tsk: "Grr... ma che gli passa per la testa? Solo perchè è il caposquadra mica si può permettere un cazziatone del genere: per di più non mi conosce abbastanza... ma ora gli faccio vedere io; -respiro profondo- Ok, calmo e composto esponi la soluzione" Ehm... Sirius?
Sirius: Scusa, ma sto cercando di contattare l'altra squadra, non fare ulteriori danni.
Tsk: "Ennò, eh, ora basta :grr: -nuovo respiro profondo-" Senza offesa, ma credo che tu mi abbia sottovalutato.
Sirius: ?
Tsk: Omega Mark XII sarà in parte organica, ma è pur sempre una macchina. Scusi *riferendosi a uno Shumi* avete tracciato i piani anatomico-strutturali di Omega quando l'avete ritrovata?
Shumi: Uh... certo...
Tsk: Cortesemente può andarli a prendere? Non li terrò per me, promesso, ma servono.
Shumi: S-subito

Mentre si allontanava, Sirius aveva un'espressione preplessa.

Sirius: Cosa credi di fare?
Tsk: Riparare al mio errore. E nel vero e proprio senso del termine.

Quando lo Shumi tornò con un grosso rotolo Teoskaven vide ciò che si aspettava: il progetto era più complicato del previsto, ma i materiali li conosceva tutti.

Tsk: Va bene: Sirius, Remiem E Darkhearts: ho bisgno che mi aiutiate.
Remiem: E per cosa, scusa?
Tsk: Voglio tracciare un enorme cerchio alchemico intorno a Omega mark XII: una volta attivato il robottone dovrebbe essere di nuovo pronto e funzionante, ma non so quanta energia mi ci vorrà.
Sirius: Sei davvero sicuro di riuscire a fare questa trasmutazione? non vorrei perdere troppo tempo.
Tsk: Più parliamo meno tempo ci rimane per affrontare i Galbadiani, e abbiamo bisogno di Omega, no?
Darkhearts: Arimo! Chi ci dice che il robottone non ci attaccherà una volta riparato?
Tsk: Nessuno: dobbiamo solo sperare. E pregare che funzioni.
Sirius: ... e va bene: questa sarà la tua ultima occasione, e vedi di non sprecarla.
Tsk: Bene: il cerchio da tracciare -prese il notes è tracciò grossolanamente uno schizzo- è questo.
Tutti: Eh? Che è quella roba?
Tsk: La mia nostra speranza: su, eccovi un gesso a testa: non ci rimane molto tempo...

Passarono circa dieci minuti intensi; ognuno cercava di attenersi al disegno, ma non sempre era facile; finalmente il cerchio venne ultimato.

Tsk: Bene. "Se non ce la farò sarà la volta buona che crepo... non suona nemmeno tanto male" Sono pronto quando volete.
Sirius: Non c'è più tempo! I galbadiani potrebbero esserci addosso a minuti!
Tsk: Va bene, va bene, era solo pre sdrammatizzare un po'...

Si concentrò: tutti i metalli, i circuiti e i pezzi aggiuntivi di Omega Mark XII dovevano essere nella sua mente se voleva che tornasse a posto: chiuse gli occhi, si concentrò profondamente come faceva sempre, unì le mani per aumentare la concentrazione e quando fu prontò le puntò a terra per attivare il cerchio.

-THEME-

L'energia era tantissima e i lampi rosso-azzurri brillavano più vividi che mai: un pezzo alla volta stava riassemblandosi, ma Teoskaven non doveva perdere il ritmo.

Tsk: "Una zampa... ora l'altra... il cannone laser... e questa cos'è? La telecamera interna?"

Vide solo qualche immagine registrata con qualcosa di simile a un dragone bianco, ma non poteva permettersi distrazioni del genere: la trasmutazione doveva continuare, ma l'alchimista sentiva già sfinimento alle braccia...

Tsk: "No! Non ora! Io ho sbagliato! Io! Sono io che devo sistemare il mio errore! E se devo morire nel tentativo... bhe ormai non importa: ho sbagliato troppe volte per permettermi di fallire di nuovo."

Anche se la forza di volontà di Teoskaven era forte il suo fisico era di un altro parere, tanto da farlo urlare per il dolore sotto gli occhi impotenti dei suoi compagni.
Ormai non ci sentiva quasi più, solo il boato dei pezzi che si saldavano e il sibilio dei fulmini della trasmutazione: stava finendo le ultime energie.
La trasmutazione finì con un sonoro CLANK e i fulmini cessarono di colpo di saettare. Teoskaven cadde in ginocchio, l'intero corpo fumante per il sacrificio esigito dallo scambio equivalente; non riusciva nemmeno a parlare, ma quando anche arrivò a baciare il pavimento vide i piedi dei suoi compagni: poi sentì sulla schiena qualcosa come un punto metallico che si strofinava.

Tsk: "Omega... mi... mi sta... ringraziando?"

Poi il buio lo invase del tutto, tranne che in un punto lontano dove c'era prima piccola e poi più luminosa una mano incandescente.

???: Non è finita, Leandre...
Sirius
Guerriero
Messaggi: 538
Iscritto il: 29 dic 2009, 17:38
Sesso: M

Re: Accademia 4 [cadetti]

Messaggio da Sirius »

MISSIONE: OO7 OPERAZIONE PIAZZA PULITA
Draconifors, Sirius, Sarachan, Remiem, darkhearts, Teoskaven
Teoskaven riaprì lentamente gli occhi, la vista era offuscata ed aveva un forte mal di testa ma si stava lentamente riprendendo
Sirius: “Bentornato fra noi.”
Teoskaven: “Ce l'ho fatta?”
Sirius: “Giudicate voi stesso.” disse aiutandolo ad alzarsi.
Difronte all'alchimista vi era Omega Mark XII riassemblato e perfettamente funzionante; soddisfatto del risultato, Teo fece per avvicinarsi ad Omega ma Sirius lo trattenne.
Sirius: “Siete ancora provato per lo sforzo, attendete che il sigillo termini la suo compito.”
Teo non capiva a cosa si riferisse poi, abbassando lo sguardo, si accorse di trovarsi all'interno di un grande cerchio alchemico luminoso che gli stava lentamente restituendo le energie.
Teoskaven: “Ma... sei anche tu un'alchimista?”
Sirius: “Certamente.”
Teoskaven: “Allora perché non mi hai dato una mano, ho rischiato di lasciarci il pelo.”
Sirius: “Sfortunatamente io non sarei riuscito nell'opera da voi compiuta, signor Teoskaven.”
In realtà egli era perfettamente in grado di riparare Omega Mark XII, anzi avrebbe potuto creare tante copie quanti erano i pezzi che lo componevano, tuttavia ciò avrebbe necessitato spiegazioni che non era intenzionato a dare e soprattutto, a causa dei propri poteri oscuri, durante la trasmutazione avrebbe potuto involontariamente infettare di nuovo Omega Mark XII vanificando veramente ogni loro sforzo; lasciando invece che fosse Teoskaven ad operare la riparazione alchemica Sirius evitò completamente ogni rischio d'infettare nuovamente Omega e, di conseguenza, di rendere noto agli altri i suoi reali poteri.
Sirius: “Appena avrete recuperato ogni energia il cerchio svanirà, a quel punto raggiungetemi insieme agli altri. Io intanto debbo incontrare l'Anziano, ormai dovrebbe essere libero dall'influsso oscuro.” allontanandosi non poté fare a meno di riflettere sulle abilità dimostrate dal cadetto: “Un simile alchimista farebbe rapidamente carriera alla Magitek; sempre ammesso che il dottor Cid non lo recluti prima.” pensò tra se.

Più tardi.

I cadetti, rifocillatosi, raggiunsero il loro caposquadra nel Centro Operativo Tattico allestito presso la dimora dell'Anziano. Lì Sirius li ragguagliò sugli ultimi accadimenti.
Sirius: “Allora: in primo luogo ho conferito con l'Anziano ed ho riscontrato la scomparsa di ogni istinto bellicoso al punto che... ci ha donato Omega Mark XII.”
Tutti: :shock:
Teoskaven: :smt007
Sirius: “Signor Teoskaven!”
Teoskaven: “Si? :angel:
Sirius: “... Siccome l'avete riparato voi ora Omega Mark XII è vostro. Se non verrà distrutto in battaglia potrete chiedere l'autorizzazione alla Preside Otta per imbarcarlo, ovviamente dovrete apportare alcune modifiche.”
Teoskaven: “Perché, cos'ha che non va? :eh?:
Sirius: “Nulla, è semplicemente troppo grosso, ma infondo non credo sia un problema per voi modificare la sua massa, vero?”
Teoskaven: “Ehm... no, nessun problema. :smt005
Sirius: “Bene. In secondo luogo ho preso contatto con la squadra di Night; secondo le loro informazioni il Colonnello Caraway, convinto pacifista ed attuale Presidente, è in realtà l'artefice del piano d'invasione.”
Sarachan: “Caraway? Non ci posso credere.”
Sirius: “Neppure io, personalmente ritengo più plausibile che sia vittima di un colpo di stato; molti ufficiali della vecchia guardia rimasero insoddisfatti della sua elezione a Presidente e lo furono ancor più quando annunciò pesanti tagli alla spesa militare in favore della tanto attesa riforma sanitaria.”
Sarachan: “Sei ben informato.”
Sirius: “La mia società, la Magitek, era la principale fornitrice di cacciabombardieri, dopo aver vinto una gara d'appalto contro la Shinra.”
Sarachan: “Cosa? Tu fornisci armi a quegli assassini? :grr:
Sirius: “Non io, la mia società. Dopo tutto, è solo una questione d'affari.”
Sarachan: “Vallo a dire alle vittime dei tuoi bombardieri. :grr:
Remiem: “Sara, calmati.” disse poggiandogli una mano sulla spalla.
Sirius: “Vedete signorina Sarachan, la Repubblica di Galbadia era, ed è tuttora, alleata politicamente con l'Impero di Belkadan pertanto la Magitek, azienda specializzata nella produzione di armi ed apparecchiature militari e nella ricerca sperimentale, si limitò a fare ciò per cui fu fondata: produrre e vendere armi quali cacciabombardieri, corazzati per il trasporto truppe, carri armati, missili a testata multipla, granate criogeniche e molto altro. Ora pero io, il presidente di quella azienda, mi trovo in prima linea a combattere contro un esercito equipaggiato con le mie armi quindi, signorina Sarachan, mi rendo perfettamente conto della situazione, piuttosto vi domando: voi vi siete mai soffermata a pensare se la persona che stavate per uccidere avesse o meno famiglia? Ovviamente no, altrimenti non sareste qui. Anche l'Ordine dei Seed commercia con la Magitek ed in virtù del compito che i vari Garden svolgono la mia società ha sempre fornito equipaggiamento e tecnologia ad un prezzo assai favorevole.”

Dopo poco Sarachan si calmò e tornò in sé.
Sarachan: “Mi dispiace.” disse con poca convinzione.
Sirius: “Non importa. Come stavo dicendo: ritengo improbabile che il Colonnello Caraway sia il reale artefice di questa operazione, pertanto ho appoggiato la loro idea di attuare un'operazione di soccorso per liberare Caraway.”
Draco: “Un rapimento intendi.”
Sirius: “Sì, se la teoria del complotto è sbagliata.”
Darkhearts: “Come pensano di procedere?”
Sirius: “Hanno già elaborato un piano d'azione, dal canto mio mi sono limitato a ricordare loro le speciali pozioni donategli.”
Remiem: “Quali pozioni?”
Sirius: “Se non ricordo male vi era una pozione per la trasmutazione del fisico, una che permetteva di accelerare la propria frequenza atomica così da poter attraversare la materia ed una pozione della verità, utile per ottenere le informazioni desiderate.”
Teoskaven: “Ma sono pozioni pericolosissime.” intervenne allarmato.
Sirius: “Ora siete voi a sottovalutarmi, signor Teoskaven, le mie pozioni non comportano alcun rischio; l'unica ad avere un effetto collaterale è quella per la trasmutazione corporea che provoca dolore durante la riconfigurazione ossea, ma per il resto sono sicurissime.”
Draco: “Sempre che l'effetto della seconda non finisca mentre stanno attraversando un muro.”
Sirius: “Anche questo è vero. :smt005

Sirius: “Per quanto riguarda la nostra operazione, invece, si svolgerà come previsto: noi ci apposteremo qui.” disse indicando un valico montano su di una mappa olografica “Per nostra fortuna le miniere sono già state bonificate dagli abissi, sfortunatamente sembra vi siano alcuni Allip, spiriti psicodromi molto pericolosi, la cui presenza non è ancora stata accertata.”
Darkhearts: “Psicodromi?”
Sirius: “Significa che sono in grado di ghermirti l'anima; comunque sia la natura ci è favorevole: come potete osservare da queste immagini... ” disse indicando alcuni monitor “... una coltre di bruma è calata sul passo e sulla valle che lo precede.”
Remiem: “E perché dovrebbe essere un lato positivo?”
Sirius: “A parte il fatto che la nebbia crea un effetto ovattato, calmante e rassicurante, intendi? :-D
Tutti: :smt104
Sirius: “Beh, il principale vantaggio che possiamo ricavarne è che la nebbia ostacola la vista.”
Sarachan: “Ma loro hanno i tuoi sensori che gli permetteranno di vedere attraverso la nebbia.”
Sirius: “Ben detto, i miei sensori. Io so come ingannarli; creeremo due dispositivi dissimulatori: il primo creerà un falso feedback che farà credere loro che la via è sgombra nascondendo le nostre tracce termiche, dopodiché il secondo dispositivo disabiliterà ogni loro sensore obbligandoli ad operare a vista e, non conoscendo le nostre posizioni, per loro sarà difficile individuarci.”
Draco: “Molto astuto ma come penetreremo le armature degli Assaltatori?”
Sirius: “Come già spiegato esse non proteggono dalle magie o dai colpi perforanti; il vero problema potrebbero essere i Corazzieri: si tratta di esoscheletri alti 2,5 metri rivestiti con placche di adamantio e sono dotati, oltre che di potenti fucili prioplasmatici, di gradi alabarde in metallo densomorfico a doppia punta, ovvero che muta forma e densità, tali alabarde possono essere utilizzate per infilzare, colpire come un'ascia od essere impiegate come un bastone; il loro unico punto debole è colpirli sopra il tallone e distruggere i servomeccanismi dell'articolazione delle caviglie, in questo modo cadranno sulla schiena ed il pilota dovrà aprire il torace per affrontarvi di persona. A questo punto parte la seconda fase del piano: mentre la fanteria sarà occupata a fronteggiare gli assalti delle nostre forze congiunte, una mandria di 50 Adamantarth travolgerà i BGH251F2 Impenetrabili che attenderanno in seconda linea.”
Draco: “Ma dove troviamo degli Adamantarth?”
Sirius: “Fortunatamente gli Shumi li allevano per estrarre l'Adamantio dal loro carapace. L'Anziano è d'accordo a prestarceli per questa operazione”
Draco: “Scommetto che sarai tu a guidare l'assalto degli Adamantarth, vero?”
Sirius: “Mi piacerebbe molto guidare una mandria di Adamantarth, signor Draco :smt079 ” disse sorridendo “Purtroppo, in qualità di caposquadra, dovrò restare in retroguardia per operare eventuali modifiche nella strategia, dunque sarà lui ad occuparsi degli Adamantarth” dicendo ciò schioccò le dita ed alle sue spalle si aprì un portale dal quale uscì Gilgamesh “Egli è uno dei miei Esper migliori, sarà lui ad indirizzare la mandria di Adamantarth qui, sul fianco sinistro, dividendo le forze in due. Ed è qui che entriamo nella fase tre: voi signor Teoskanven userete Omega Mark XII per sferrare il colpo decisivo alle forze in rotta. Ovviamente è inutile che vi ricordi che il nostro compito principale è impedire che possano impadronirsi di Omega Mark XII, pertanto, se dovessimo fallire, voi dovrete distruggere Omega Mark XII.”
Teoskaven: “Non c'è alternativa?”
Sirius: “Non possiamo permettere che Galbadia crei un'armata di Omega Mark XII o l'intero pianeta verrà sottomesso alla Repubblica di Galbadia.”
Teoskaven: “Hai ragione. :smt010
Sirius: “... :roll: Bene, è tutto. Anzi no, stavo per dimenticarmi; questi sono le vostre disposizioni, se desiderate cambiare il vostro ruolo fatemelo sapere. L'operazione avrà inizio fra cinque ore, buona fortuna.”

Codice: Seleziona tutto

Lista:
Draconifors – Attaccante: guiderà le truppe in prima linea.
Remiem – Occultista: guiderà i maghi in prima linea.
Darkhearts – Sinergista: guiderà le squadre di supporto dalla seconda linea.
Teoskaven – Sabotatore: guiderà le squadre di maghi sabotatori dalla seconda linea.
Sarachan – Terapeuta: guiderà le squadre preposte alla cura che attenderanno nelle miniere.
Sirius – Tattico: coordinerà gli assalti dal Centro di Operativo Tattico.
Bloccato

Torna a “Archivio”