Kary ha scritto:Ecco al mio turno
a questo giro vorrei segnalare il nuovo lavoro della coppia obata/ohba (chi non la conosce, ormai?
) Ho letto solo il primo volume ma mi pare molto interessante, anche perchè l'elemento fantastico è del tutto assente e non è uno shojo, e non è roba da poco. Titolo:
Bakuman
L'incipit non ha niente di nuovo: protagonista è Mashiro,adolescente particolarmente introverso e annoiato all'ultimo anno delle medie, si guarda vivere e scegliere con indifferenza la strada che i suoi genitori presumibilmente vorrebbero per lui, ovvero lavorare in un'azienda e guadagnare assai. Eppure il ragazzo è particolarmente dotato nel disegno ed è nipote di un mangaka piuttosto famoso prematuramente scomparso che gli ha lasciato in eredità lo studio, ma di lavorare con il suo talento non se ne parla neanche: tutto questo finchè non conosce meglio un suo compagno di classe, Takagi, molto più bravo a scuola di lui e, a differenza di lui, tutt'altro che timido e umile. Questi casualmente trova degli schizzi di Mashiro che ritraggono il suo amore irraggiungibile,la compagna Azuki,e gli propone un ricatto /accordo: lui non dirà niente alla sua amata se collaboreranno alla realizzazione di un manga tutto nuovo, scritto proprio da Takagi . Mashiro si mostra non interessato al progetto fino a quando scopre che anche Azuki da grande vorrebbe fare la una doppiatrice di anime, e quindi che i sogni di tutti e tre sono strettamente legati. Una sera Takagi con l'inganno trascina l'amico a casa della ragazza e Mashiro, perso nel suo sogno romantico, fa una promessa davanti a tutti: se i due realizzeranno un manga di successo, sposerà Azuki . Di qui tutta la storia , in realtà solo un pretesto per mostrare l'affascinante quanto massacrante mestiere del mangaka, gli strumenti, i luoghi, i modi con i quali la sua opera prende vita, i successi e le delusioni.
Chiunque fosse appassionato di disegno come me, secondo me ci dovrebbe fare un pensierino
L'ho scoperto in edicola per caso e devo dire che mi ha preso, nonostante sembri un epico ammasso di clichè e shonenate. Però vale la pena leggerlo per comprendere il mondo dell'editoria mangaka. Insomma, lo trovo un manga un po' mediocre a livello di trama, con un concept originale ma con sviluppi presumibilmente prevedibili. Personaggi abbastanza ben caratterizzati, ma il tratto mi sa un po' di tirato via. Nulla a che vedere con Death Note.
Segnalerei
Rozen Maiden delle
Peach - Pit, che nonostante le apparenze da shojo è un seinen molto metafisico.
La trama è incentrata sul Gioco di Alice, una lotta fra delle bambole create con l'alchimia da un "padre", il leggendario Rozen. Ognuna è portatrice di un frammento di Rosa Mystica, componente indispensabile per una bambola, poichè ne determina ciò che rozzamente è definibile come "vita".
Le bambole che sconfiggono le proprie sorelle acquisiscono tale frammento, e colei che completerà la Rosa diventerà Alice, la creatura perfetta, nonchè l'unica figlia che Rozen si degnerà di incontrare.
Protagonista della storia è Jun Sakurada, un hikikomori che dal momento in cui sceglie l'isolamento assume l'hobby di comprare su internet oggetti occulti. Un dì figura fra le ordinazioni una bambola che si rivelerà essere Shinku, la quintogenita di Rozen, che lo vincola a sè tramite un patto: Jun diventa medium di Shinku, ovvero suo fornitore di energia per il torneo di Alice. Questo rapporto di parassitismo evolverà in simbiosi. E il resto è il manga
Ho apprezzato l'opera per il tratto schizzeggioso, che col passare del tempo subisce un'operazione di pulizia notevole e denota un certo studio. La trama è interessante e mi ha offerto diversi spunti di riflessione, sebbene pecchi un po' di character development, complice il ridotto numero di tankobon (8, editi in Italia dalla
Flashbook). La serie è stata interrotta per litigi con la casa editrice jappo, ma recentemente le PP l'hanno ripresa e si vedrà.