Libertà o Sicurezza?

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Vykos
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Re: Libertà o Sicurezza?

Messaggio da Vykos »

Hyam ha scritto: Tu hai detto che l'umanità è ottusa: la massa è ottusa, è vero, l'uomo preso da solo invece non è ottuso, ma è qualcuno con cui si può ragionare, questo ho detto io.
Come dice un mio amico: "La specie umana funziona al contrario di tutte le altre. Se prendi le formiche o le api hai degli individui singoli con capacità mentali misere che però come collettività raggiungono un'organizzazione ed un metodo di sopravvivenza di ingegnosità impressionante. Prendi gli esseri umani, hai dei singoli dalla mente straordinaria ed una collettività dalla stupidità imbarazzante."
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wolf moon
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Re: Libertà o Sicurezza?

Messaggio da wolf moon »

Hyam ha scritto:Secondo me stai pignoleggiando un pò a sproposito.
Un buon interlocutore non è ottuso, altrimenti come fai a definirlo positivamente?
Ma io sono pignolo :asd:
E proprio nel mio essere pignolo ribadisco che "Cattivo interlocutore" e "Ottuso" non sono sinonimi.
Non è tanto un discorso di preferenze mie, quanto di senso delle frasi. Non ho nulla contro il termine "Cattivo interlocutore" :-D

Non ti è mai capitato di conoscere persone che parlano bene, magari anche secondo buoni principi e poi per contro agiscono male? Anche il proverbio lo dice: "Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare"
Un esempio che si avvicina molto sono i politici ad esempio (senza distinzioni di parte) che parlano sempre sollevando ottimi principi e su argomenti anche importanti spesso. Non sempre però agiscono di conseguenza.

Arrivando al discorso delle masse: si forse è vero l'uomo preso in singolo magari non poi così male... Il problema è che stiamo parlando di temi su larga scala, in cui conta più l'opinione di una massa che non quella di un singolo e per come è organizzata la nostra società non i sembra nemmeno tanto strano.

A questo punto c'è da chiedersi: è più facile che un singolo condizioni una massa o che la massa condizioni il singolo?

Perché anche in tema di sicurezza se una persona sola si sente insicura e trasmette questa sua insicurezza a tutti gli altri è un problema, se molti si sentono insicuri e un singolo viene "Contagiato" da questa insicurezza il problema mi sembra minore.

Infine per tornare un attimo sul punto su cui si voleva focalizzare Holden, credo che non esista un limite ben definito fra sicurezza e libertà, ovvero quella soglia superata la quale si cede troppa libertà in favore della sicurezza e viceversa. Penso piuttosto che ci siano delle tolleranze dettate dai contesti.
Le situazioni in cui ci si trova condizionano molto i temi come libertà, sicurezza, giustizia, ecc. ecc. A mio avviso a seconda dei contesti si creano equilibri tra i vari fattori, equilibri che però è semplice spezzare.
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"Se tu continuerai a credere ai tuoi sogni niente nella tua vita sarà mai stato fatto invano"
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Re: Libertà o Sicurezza?

Messaggio da Hyam »

wolf moon ha scritto:
Hyam ha scritto:Secondo me stai pignoleggiando un pò a sproposito.
Un buon interlocutore non è ottuso, altrimenti come fai a definirlo positivamente?
Ma io sono pignolo :asd:
Si ma sei pignolo solo dove ti piace:
wolf moon ha scritto:Se ti dovessi dire che credo nell'umanità, che la vedo con occhio positivo; ti direi una bugia. :tots:
Ho smesso di credere nell'uomo ormai da tempo, di tutte le bestie che popolano il creato la trovo la più ottusa.
Qua sei stato ben poco pignolo, e a me premeva solo sottolineare che hai equiparato due cose che sono fondamentalmente diverse.

Come ti ho già detto io intendevo la stessa cosa che dicevi tu, usando un termine diverso, poi mi dispiace di non essere enciclopedia Garzanti e che le mie frasi si perdano come una goccia nel mare per una cacchiata simile.
Il cattivo, dato all'interlocutore, era un giudizio etico, non riguardante l'abilità oratoria del suddetto ma la sua onestà intellettuale. Ho usato tra l'altro un termine che stavo utilizzando nel mio post, per continuità:
Hyam ha scritto:[...]ma se ci troviamo in una situazione di paura non riusciamo a farlo, nell'irrazionalità non ci sono interlocutori[...]
E tutto questo a discapito del contenuto del topic: lo so anche io che qua si fa un discorso principalemente di masse, non dici nulla di nuovo, lo ho già detto io:
Hyam ha scritto:Il problema sorge quando la gente non se ne accorge o lo accetta, cioè attua quel bipensiero utile a sopportare tutto ciò perchè, come è stato giustamente fatto notare, ha paura. Quindi il problema che viene qui visto (la difficoltà del rapporto sicurezza-libertà) è totalmente vincolato ad una irrazionalità di fondo dell'umano, più che a una impossibilità reale di conciliare i due temi.
Per concludere, credo che il ragionamento che ho illustrato qualche post fa chiarisca in maniera evidente che c'è un limite ben definito tra libertà e sicurezza, limite che è definibile se la seconda è funzione della prima, cioè se la sicurezza è l'arma al soldo della libertà per difendersi.
Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro. Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente.
->George Orwell
Non mi sento responsabile d'essere migliore degli altri. Ciò che non sopporto è di provare piacere nel dimostrarlo.
->Fabrizio De André

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