Qualcosa di me

[Lonelywolf]

Dopo qualche anno torno ad aprirmi un piccolo spazio in Fan Zone (sperando di non abbandonarlo all'incuria come il precedente ). L'intento originale è di mettere un po' di tutto. Vorrei imparare gradualmente (molto gradualmente, dato che sono negato) a disegnare qualcosa, e continuare il mio hobby per la scrittura in versi, che perseguo senza particolari ambizioni. E' il mio modo preferito di esprimermi, ed un'ottima valvola di sfogo.
Inizio con qualcosa che ho scritto ieri.


Inverno

Voglio spegnere la ragione,
tornare all'istinto,
mentre la tua delicata bellezza
giace sopita al mio fianco.
Cala il silenzio:
portami con te,
andiamo verso nord,
in un bosco solingo,
nel tuo regno di quiete
dove possiamo nasconderci,
nasconderci da tutti;
e lì tienimi stretto, per te
solo, per te soltanto,
e che mai il sole
sciolga il nostro amplesso.
Guarda un'orsa:
si rintana dal freddo.
Eppure, è tanto tiepida la neve
per chi al suo abbraccio
si abbandona.


Prossimamente valuterò se postare anche qualcosa di precedente. Intanto spero che questa non sia tanto terribile, dato che non scrivevo ormai da tempo.

[Ara]

Il ritorno di una delle tue più 'vecchie' (prova a fare allusioni all'età anagrafica e ti vengo a cercare ) lettrici!

Cominciamo con il dire che apprezzo moltissimo il cambiamento di stile: meno paroloni aulici, immagini più vivide, la lettura è scorrevole: si vede che sei maturato, sia sul piano della scrittura che su quello "sentimentale"

Mi piacerebbe vederti alle prese anche con una metrica più rigorosa: non necessariamente in rima, magari solo versi più simili per numero di sillabe.

L'unico passaggio che rivedrei:

e lì tienimi stretto, per te
solo, per te soltanto,

la trovo una ripetizione molto pesante.

Comunque bel pezzo, mi ha ricordato una scena di Lady Hawke.

[Ruben -.-]

Perché me ne accorgo soltanto adesso??
Pensavo fosse un altro topic di disegni, grafiche e photoshoppate che non seguo per esclusiva mancanza di tempo...

Ma la poesia...eh...una vecchia passione!

Da grande esperto sull'argomento (leggasi "un ignorante appassionato") passo a commentare.

Che non scrivevi da tempo si nota. In generale devi ritrovare quell'armonia tecnica che di solito rende la poesia immediatamente "gustabile". Come consigliava Ara, una metrica più disciplinata nel numero delle sillabe o anche solo nella lunghezza delle frasi correlate può fare al caso tuo; usa le rime solo se ti va (a me piacciono anche senza).

Sul piano emozionale noto molti concetti esposti in maniera stupenda: "spegnere la ragione" "regno di quiete" "tanto tiepida è la neve". Per il mio gusto personale queste frasi rendono la poesia particolarmente bella.
Paradossalmente e per una pure questione di gusti invece, la frase che non è garbata ad Ara (e lì tienimi stretto, per te
solo, per te soltanto,) a me è piaciuta molto per la forza del desiderio che esprime anche con una ripetizione che però non fa altro che rendere bene l'idea espressa. Più che altro avrei suddiviso la frase in modo diverso come strofa. Ma sono gusti!

A me stonano un po invece questi passaggi...

andiamo verso nord,
in un bosco solingo,

Sia "nord" che "solingo" sono due parole che avrei evitato di mettere alla fine della strofa. La prima per la sua atipicità, la seconda perché è ormai inusuale. Magari li avrei messi a centro frase.

dove possiamo nasconderci,
nasconderci da tutti;

Qui avrei evitato la ripetizione usando un sinonimo o una parola affine nel significato.

Nel complesso poesia buona, bravo! ma sono sicuro che puoi fare meglio. Ti tengo d'occhio!

[-mt-]

Just my two cents: non sottoscrivo le pur garbate esortazioni ad apportare dei ritocchi di natura lessicale, per supposta obsolescenza delle scelte operate.

Credo che la poesia, forse anche più di ogni altro modulo espressivo concesso all'ingegno umano, debba davvero solo parlare la lingua interiore del proprio artefice, del tutto epurata da quei canoni e quelle inibizioni da essa avulse, e non necessariamente la lingua unanime dei tempi correnti.

La poesia (e tutta l'arte, invero) è qualcosa di molto autarchico.

Sui versi di Lonelywolf, mi permetto di addurre solo due chiose, una di encomio e una leggermente più critica.

1) Intensa, limpida e avvolgente nel suo nitore la simbologia stagionale e gli accostamenti che, in seno a quella, hai utilizzato. Sono sempre stato anch'io affine a queste ispirazioni climatiche.

2) Peccato per la mancanza di una impostazione metrica precisa. So che la poesia odierna è spesso prona a questo uso libertario del verso, ma non ti nego una mia predilezione per scansioni più classiche.

[Celes]

Io per la poesia sono assolutamente negata, ma tu no!
Mi è piaciuto ciò che hai scritto, spero di legger ancora qualcosina, aspetterò impaziente

[Lonelywolf]

Mi scuso per non aver più aggiornato, ma ultimamente non sono stato in grado di produrre nulla di decente. Cercherò di rimediare al più presto.
Lo scopo di questo post è ringraziare (con un ritardo imbarazzante) i lettori, e in particolare chi ha commentato ed ha proposto suggerimenti, che ovviamente ho accolto con interesse.
Il secondo è ripubblicare una vecchia composizione, addirittura la prima che abbia scritto. Spero che la gradiate ^^


Versa tue lacrime, candido angelo
petali bianchi spargi d'intorno;
per te soffrendo, senza rimorso,
un lupo ha trascorso il suo ultimo giorno.

Giace nel sangue, sporca la neve,
ormai riverso al suolo riposa,
morì cercandoti; perì per te;
tra le sue zanne è rimasta una rosa.

Cogli il suo fiore, non render vano
il sacrificio dell'illusa fiera:
dai uno scopo alla misera vita
di un solitario ma fiero eremita.

[Starlight Extinction]

Una poesia dal gusto piuttosto gotico devo dire, ma forse è da questo che trae la sua bellezza.
Hai usato uno strano sistema di rima, tanto che mi sorge spontaneo chiederti se ne hai usato alcuno... Tuttavia a mio parere ciò non toglie punti ai tuoi versi.
Il ritmo è regolare e fluido in ogni caso, probabilmente per l'uso che hai fatto degli enjambements, non usi parole auliche ma probabilmente è meglio così perchè comunichi il concetto con parole semplici ma efficaci ed immediate.

Il mio commento potrebbe far rabbrividire qualche esperto del campo, ma descrivo semplicemente ciò che penso leggendo.
Non sono capace di fare un'analisi più approfondita come fece Ruben un po' di tempo fa, generalmente preferisco la prosa -e per questo posso ringraziare professori di italiano che mi hanno quasi fatto odiare la poesia-, ma spero che tu possa accettare ugualmente le mie parole di apprezzamento.

[Ruben -.-]

Lon back in action!

Che stile! Davvero ottimo Lon, complimenti!
Alcuni passi mi hanno lasciato davvero sorpreso e soddisfatto:

"Giace nel sangue, sporca la neve,"

bravo! hai evitato la ripetizione. Non so se perchè l'avevo suggerito nel post precedente o perchè ti sia venuta così... ma bravo lo stesso!

Menzione speciale per l'ottimo lavoro sulla rima. Non la ritengo mai necessaria in una poesia ma se c'è va bene e se non è banale ancora meglio. Tu ne hai fatto un uso magistrale.

Visto che sono pignolo, avrei aggiunto l'articolo nella prima riga...:

Versa (le) tue lacrime, candido angelo

ma è solo questione di gusto personale.

Non sono capace di fare un'analisi più approfondita come fece Ruben un po' di tempo fa,

Non essendo un esperto ma solo un appassionato, ci metto più impegno di quanto magari non farei con dei disegni. In passato ho scritto poesie, e mi dicono che qualcuna era pure bella, ma giudico e commento secondo gusto personale ed assonanza piuttosto che basandomi su una critica pertinente.