Character design e novità tecnologiche

[Macha]

In principio fu la PS2.
I character designer dei JRPG, particolarmente Nomura in quel della Square-Enix, iniziarono a fare i salti di gioia e a caricare i loro personaggi di ciondoli, bracciali, orpelli, e improvvisarsi modisti/stilisti di haute couture dal dubbio gusto.

Poi fu l'avvento della PS3 e dell'Xbox, e lì avvenne l'Apocalisse videoludica.


Questa breve introduzione simil-biblica vorrebbe avviare un dibattito riguardo il character design di alcune saghe videoludiche - cito soprattutto Final Fantasy e spin-off vari visto che è l'esempio più eclatante - che è diventato sempre più complicato ed orpelloso col passare del tempo e l'evoluzione in campo tecnologico e grafico, con le possibilità offerte ora dall'HD che porta il fotorealismo a spanne ancora tutte da esplorare a fondo.
Forse molti converranno che a partire più o meno da Final Fantasy X il character design ha cominciato una lenta discesa verso il cattivo gusto - tasche dove non dovrebbero essercene, risvolti più o meno strani, salopettes riadattate, cinture ovunque (lo so che è colpa di Nomura, però insomma, altri stanno scendendo questa china) - e più le consoles miglioravano la resa grafica, più venivano aggiunti dettagli nel character design da rendere poi nel modello CG e in grafica in tempo reale.
Si è arrivati, in molti giochi, ad avere artwork in stile mangoso, con questi design fantasy-tecnologici-eccessivi e i capelli stilizzati e perfetti, riadattati poi in grafica CG fotorealistica in cui i tratti facciali e le proporzioni dei personaggi non conservano nulla di mangoso, ma intanto indossano vestiti che nella realtà non indosserebbe nessuno e hanno capelli di cui si possono vedere perfino i singoli "fili", ma rigidi e piastrati come se fossero sempre appena usciti dallo studio di un parrucchiere imbizzarrito. (Di passaggio, mi vien da compatire i cosplayers che devono realizzare costumi sempre più complicati.)
Ciò crea una curiosa dissociazione tra ciò che ci somiglia e ciò che non invece non ci somiglia affatto.


Esempio di design manga-fotorealistico con orpelli inutili


Saghe come Tales of invece non appesantiscono così il design (lode a Kosuke Fujishima).
Mi chiedo, è colpa del tentativo di giungere al fotorealismo estremo che avviene ciò? Se Tales of Vesperia non è diventato una sfilata di costumi (troppo) improbabili è merito della grafica cartoonesca o c'è anche l'ambientazione dietro questa relatività "semplicità"?
Cyber-steam-punk vs fantasy classico?
SNES vs PS3?

A voi la parola.


P.S.: se appare un post un pochino incoerente nelle argomentazioni... ebbene, ne sono perfettamente consapevole ma non riesco ad esprimermi meglio. xD

[Cristian]

Può essere entrambe le cose da un lato il fotorealismo che giustamente citavi poc'anzi il tentativo di evolvere all'estremo la rappresentazione realistica dei personaggi in chiave sempre più moderna, (tuttavia personaggi come quelli di FFXIII rientrando in un ambiente altamente futuristico, il loro modo di vestire è di per se perfettamente coerente per cui sono più che integrati nel loro ambiente circostante) da un altro lato il tentativo di rendere il vestiario e accessori (come collane o bracciali) simili ai teenager di oggi, io sono il primo a sostenere che oramai si ci è discostati completamente da quello che era l'immagine classica del gioco e non mi riferisco solo a Final Fantasy naturalmente di saghe che seguono gli stessi design per la creazione dei personaggi ve ne sono fin troppe Kingdom Hearts ad esempio è uno di questi, personalmente io ho sempre preferito la semplicità forse è per questo che con le consolle next-generation non vado molto daccordo trovo molto più gustoso Vagrant Story a CoD, Preferisco Oddworld a uno dei tanti NFS quello che voglio dire è che i giochi moderni al di la della grafica spettacolare e delle elevatissime prestazioni che offrono non hanno nulla da offrire a vecchi giocatori nostalgici cresciuti a suon di Chrono Trigger e Suikoden

[Celes]

Penso che le nuove tecnologie permettano lo sviluppo di più dettagli e dunque che gli sviluppatori cerchino di rendere i personaggi quanto più possibile dettagliati e "reali", nelle espressioni o nei capelli (in perfetto ordine anche nel bel mezzo della battaglia: di realistico non c'è poi molto XD)
Penso che lo stile mangoso sia fatto soprattutto per incontrare i gusti del pubblico, soprattutto chi legge manga, o meno è l'unica spiegazione logica, oppure semplicemente perchè lo stile dei manga pare piacere e quindi si fa leva su questo.
Può star bene la scelta di migliorare la grafica, ma io penso che a tutto ci sia un limite, bisogna non scendere nel "troppo". Io non me ne intendo moltissimo di grafica, quindi non so se è pesante o meno, ma penso che lo sviluppo dei personaggi possa rallentare un po', visti i risultati ottenuti fin qui.
Innegabile che la PS3 offra una grafica un po' più relaistica dei Pixel di Final Fantasy 6, ad esempio, ma io trovo bella anche l'altra grafica. E c'è gente che ancora dice che non gli piace un gioco perchè la grafica è "brutta", va beh... Triste il modo in cui vengono trattati certi classici.

[Cristian]

dipende se ti godi il gioco su una tv comune o su un hd le differenze di visuale vi sono e spesso anche notevoli ma non è questo il punto, secondo me bisogna discostare il concetto del videogame da quello del manga è fondamentale in quanto sono cose differenti sebbene Dragon Quest sia l'incrocio più evidente, è fin troppo vero che spesso analogie come queste appaiono evidenti agli occhi del giocatore

[Kary]

SNES su ps3. Assolutamente.

Negli ultimi anni ho sviluppato un odio viscerale per Nomura, i suoi ultimi design sembrano tratti da Vogue: troppi orpelli, troppi strati di vestiti, troppi colori @.@ Ciò è evidente in FFXIII, dove i protagonisti hanno tre cinghie e cinque gioielli a testa; il tutto, ovviamente, ha l'unico scopo di vendere a poveri otaku il triplo dei gadgets: e la collana di serah, e la fascia di hope, le collanazze di snow ecc ecc ecc

La prima volta che ho visto Vanille in-game ho esclamato: "ma quante perline ha! e quel gonnellone di pelliccia a che serve ?"

Eppure torno indietro e ricordo dei disegni su ff7 essenziali e sobri, si sfiorava sempre il tamarro (giacche di pelle, stivaloni ecc..) ma senza questi eccessi, Probabilmente la scarsità di poligoni frenava le fantasie più folli dei desiner.

Però non credo sia una questione di disegno realistico o meno, si tratta di gusto personale. Altri desiner (mi limito a un'occhiata al giappone) hanno progettato disegni decisamente sobri, altri meno. Anch'io adoro Fujishima :

http://www.nintendods2.it/wp-content/up ... -abyss.jpg

ma diamo un occhio ai recenti lavori del suo collega Mutsumi Inomata.che ha lavorato per altri titoli "Tales":

http://www.zerochan.net/src/zerochan.Mi ... 427573.jpg

assomiglia molto al costume di Serah, non trovate?

Nomura colma la scarsità di idee con orpelli e tinture, vedere qua:

http://www.allgamestaff.altervista.org/ ... i_snow.jpg
http://www.ffcompendium.com/misc/kh2-seifer-a.jpg

Ecco, se dovessi fare un esempio di design essenziale e elegante citerei il c.d. sella serie Shin Megami Tensei , Shigenori Soejima

[Macha]

Può star bene la scelta di migliorare la grafica, ma io penso che a tutto ci sia un limite, bisogna non scendere nel "troppo".

Ecco, la chiave secondo me è questa. Può piacere come può non piacere l'eccessiva decoratività dei costumi dei protagonisti, ma il punto è l'eccesso propriamente inteso.
Recenti studi hanno evidenziato come l'essere umano respinga ciò che gli somiglia troppo senza essere veramente umano; per fare un esempio: i robot. Chiunque normalmente si aspetterebbe che un robot abbia un aspetto metallico, con cavi e piastre che spuntano dappertutto, che abbia movimenti goffi e scattosi e parli con una voce chiaramente sintetizzata priva di personalità.
Ecco, trovarsi davanti un robot che invece è uguale, esteriormente parlando, ad un essere umano, si muove con scioltezza e usa una voce che non appare affatto sintetica, e si sa che è un robot, spiazza e spaventa inconsciamente il vero umano che sta osservando le performances di tale gioiello tecnologico.

Nei videogiochi, grazie all'HD, ci si sta avviando su questa china, e stile mangoso a parte - visto che L.A. Noir ha una grafica fotorealistica con personaggi che vestono normalmente, come chiunque che passeggi per strada - mi chiedo a cosa porterà il fatto di non saper più distinguere se quello che si guarda è reale oppure un videogioco.

Comunque è un discorso un tantinello OT...


@ Kary: alcuni link non si aprono.

[Cristian]

è un tema largamente trascurato altrimenti di questa tesi se ne parlerebbe anche sulle riviste videoludiche più quotate o almeno è cosi che la penso, ma ora vorrei fare una domanda a tutti voi,se il troppo stroppia come porvi un argine? Se un prodotto vende è logico che esso continua su una certa direzione che puo essere giusta o sbagliata che sia, mi viene in mente l'esempio della serie di Resident evil un survival horror chiaramente trasformato in uno sparatutto, non è il prodotto a costituire un problema ma il modo di pensare degli sviluppatori, finchè si continuera a ragionare sul punto di vista dei profitti è chiaro che si trascurerà certi dettagli in favore di cose che solo i ragazzini possono apprezzare oramai, accontentare qualcuno automaticamente significa scontentare qualcun'altro è inevitabile per cui bisogna ragionare per compromessi e trovare un punto d'incontro che soddisfi il maggior numero di giocatori

[-mt-]

Non è un fatto di tendenza generale, credo, quanto piuttosto di sensibilità arbitraria del designer di volta in volta coinvolto nelle lavorazioni.

Nell'epoca Famicom e SuperFamicom esistono già innumerevoli esempi di figure tratteggiate con abbondanza di orpelli e ninnoli di ogni genere. Amano Yoshitaka è l'esempio più fulgido di una propensione già esistente, all'alba dei fasti dello stesso FF, al barocchismo più affettato, sensuoso, talora femmineo.

Avete presente le spade brandite dai cavalieri con cui Amano affresca copertine e illustrazioni dei primi tre FF su Famicom?

Anche cimentandosi di buona lena non si scova neanche un millimetro che non sia tappezzato di ghirigori, linee scevre di qualsiasi orientamento, contorni affusolati, colori accostati audacemente in una intenzionale ricerca dello sfarzo visivo.

Non si tratta dunque di un appannaggio di Nomura, che peraltro è una figura ben più eclettica di quanto spesso si dica: sa giostrarsi abilmente nell'alternanza tra un approccio ammiccante nei confronti delle mode giapponesi (tasche e catenine incluse, anche se in Subarashiki questo taglio assumeva una competenza mirabile) e il ricorso a un'impronta più verosimile e sobria sebbene immersa nell'immaginifico. Versus XIII ad esempio sembra virare proprio verso questa seconda prospettiva.

Di certo concordo nel rilevare che l'alta definizione abbia esteso le possibilità di riproduzione di simili modelli, pure già esistenti nelle incarnazioni che citavo. Che questo sia lodevole o lesivo di tutta l'arte del videogioco è di sicuro opinabile, e io certamente risiedo tra i fautori della seconda posizione, ma ritengo che la responsabilità sia sempre da ascriversi all'attitudine dell'artista che singolarmente imprime il suo tocco.

P.S.: Contrariamente alla comune convinzione, il nuovo design di Serah per FFXIII-2 non è stato curato da Nomura.

[Cristian]

P.S.: Contrariamente alla comune convinzione, il nuovo design di Serah per FFXIII-2 non è stato curato da Nomura.

non lo sapevo grazie per avermelo detto,ma torniamo al discorso di Amano un illustratore deve dare una prima idea di come va realizzato un personaggio è ovvio che lo riempie di ninnoli acconciature strane spade e aggegi d'ogni sorta tuttavia sono solo idee provvisorie che spesso se non sempre vengono scartate per tanti motivi diversi un esempio sono le illustrazioni dei primi FF tra cui il 2 dove abbiamo una vasta serie di Artwork usati solo di recente per creare Firion in dissidia all'epoca gli sprite non potevano tener fede all'illustratore stiamo pur sempre parlando della fine degli anni 80 all'epoca manco si sapeva cosa fosse un rpginoltre ritengo che la differenza fra i vecchi personaggi e i nuovi non stia in piedi è come confrontare un cavaliere rinascimentale ad un truzetto da discoteca, come è gia stato detto in questo topic prima il personaggio di base seppur con qualche eccesso poteva essere considerato accettabile ma adesso no

ma ritengo che la responsabilità sia sempre da ascriversi all'attitudine dell'artista che singolarmente imprime il suo tocco

è questo il vero punto hai centrato il discorso i design grafici dei videogame moderni ormai sono considerati delle vere e proprie opere d'arte

[Macha]

come è gia stato detto in questo topic prima il personaggio di base seppur con qualche eccesso poteva essere considerato accettabile ma adesso no

Il fatto è che ora il fantasy non è più un fantasy classico, ispirato al Medioevo europeo o epoche di poco successive, ma è un fantasy più orientato alla fusione con altri generi come lo steampunk o il cyberpunk, ed i giapponesi, essendo più suscettibili all'assorbimento dei codici di vestiario più disparati - vedasi le mode che nascono di continuo nei quartieri più in di Tokyo - mescolano mode ed epoche in modo del tutto arbitrario, ora con un'impronta più futuristica che a molti vecchi appassionati di FF, me compresa, non piace perché si allontana dall'idea di rpg fantasy che ci siamo fatti a nostro tempo.
C'è comunque da dire che ritengo che la spasmodica ricerca del dettaglio grafico vada a scapito di comparti che in un rpg sarebbero estremamente importanti, come una trama curata e una sceneggiatura all'altezza. Quanti giochi sono stati rovinati da trame scialbe o dialoghi insulsi?

[Cristian]

fra quelli usciti negli ultimi 10 anni un'infinità se negli anni 90 il genere videoludico è stato trasformato da arcade brevi in qualcosa di ben più elaborato a livelli di trama, negli ultimi 10 anni l'unica cosa che si è evoluta in maniera piuttosto evidente è la grafica io sono per il genere cyberpunk ma lo preferisco molto di più in un manga o anime rispetto all'idea di final fantasy che mi sono fatto io nel corso di 15 anni

[Kary]

Intervento lampo per segnalare un aneddoto curioso beccato recentemente sulla wiki inglese:

Nomura has expressed that Final Fantasy VII was hindered by graphical limitations, and as such his designs were very plain in comparison to his real style. Cloud's original design of slicked back black hair with no spikes was intended to serve as a contrast to Sephiroth's long, flowing silver hair. Nomura feared that such masculinity could prove to be unpopular with fans, and therefore he changed Cloud's design to feature a shock of spiky, bright blond hair. Tifa's outfit with her dark miniskirt was designed to contrast Aerith's long, pink dress.

Ho cercato di correggere le immagini postate nel precedente post ma nisba Se siete curiosi potete googlare in ordine Milla di Tales of Xillia, Seifer kh2 e Snow ffXIII (ma anche Neku e Sora si assomigliano assai )

[Macha]

Io avevo sentito dire che la minigonna di Tifa fu frutto di un "sondaggio" tra i programmatori... Ma tant'è, trattandosi di aneddoti la probabilità che siano veri è molto bassa :3