"Pip, andare adesso a Fiorin mi sembra un'idea inutile."
"Come mai?"
"Rifletti: noi con il Garden abbiamo fatto in un giorno e mezzo una traversata che per gli abitanti di Panèon richiederebbe al minimo due settimane. Lui al massimo avrà solo dei cavalli, quindi sarà limitato nelle distanze che può percorrere. Probabilmente, no, sicuramente lo anticiperemo e ciò darebbe a lui il vantaggio di poter pianificare come aggirarci. A meno che lui non sappia volare, ho dei seri dubbi c-"
Drizzt non finì la sua frase. Ne mai ebbe più occasione di finirla, poichè un Thaar sfondò la presidenza e centrò in pieno il drow.
E sopra l'uccellaccio, l'alchimista Wescherderdofrronghctscrrzzzzz l'inpronunciabile.
"Eccolo, è lui, Weld-Weeldsa-WECCRòFEDSO-AAAAANNNFFF!!!-"
Egil, presente nell'ufficio pure lui, crollò al suolo, in preda agli spasmi dolorosi generati dal crampo che gli pervenne alla lingua.
Pip, invece, rimase immobile. Il suo cervello incapace di comprendere gli eventi a cui era costretto ad assistere.
"CATTIVO BROCCO! CATTIVO!"
"THAAAAR THAAAR" rispose Brocco.
"NO, NIENTE SCUSE STAVOLTA! PER PUNIZIONE,
STASERA! NESSUN! BISCOTTINO!"
L'animale parve farsela sotto davanti alla ramanzina del padrone.
Anzi, leviamo il parve.
"Non...è...poss-poss-poss-" Disse un Pip col cervello più inceppato di un orologio con gli ingranaggi fusi.
Promemoria: analogie e le metafore vanno evitate: sono come piume su un serpente #autodimostrante.
L'animale spalancò le ali e volò via come era arrivato: cioè facendo un'altro buco e decorando la fiancata del Garden.
Promemoria per Wesdòjovaoiòvyue: mai più far bere latte di capra ai Thaar.
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Nessuno sa di preciso cosa avesse portato a ciò.
Si sa solo che stava accadendo.
E che 4 figuri stavano
<danzando> nella hall del Garden, indossando sulla testa pentoloni e scolapasta decorati con fusilli e spaghetti infilati a forza nel pentolame.
Parevano compiere una sorta di antico rituale.
"CTHULLHU FTHANG! CHTULLHU FTHANG!"
"SI SCRIVE SENZA LA ACCA, PIP!"
"TACI EGIL! NON ROVINARE IL MIO MOJO ORA!"
Ogni eventuale spettatore capì che non c'era più speranza quando Halverson, uno dei ballerini, versò sul pavimento una ciotola di Yoghurt alla ciliegia, strillando
"YAH YOG URT! YAH YOG URT!".
Sembrava cercare di fare una sorta di
strano cerchio rituale.
Purtroppo per Aura, non ne avrebbe fatto uno un po' meno rosa. E nemmeno uno che non gli costasse una multa dalla Seven Arcs Animation. Ma l'è n'altra storia.
Torniamo ai nostri necromanti.
Il quarto e ultimo figuro era intento a intonare una preghiera al
ritmo dei grandiosi passi di danza che ci furono donati da Sua Virilità Lord Ghiraim.
"Dark, o alcuni dicono Bahamut... Come hai fatto con mio fratello Dean il morto, dacci i cuori...
DACCI I CUORI!"
E accadde.
Tutte queste preghiere, tutte queste danze, lo fecero accadere.
Centinaia di cadetti si riversarono nella Hall del Garden, intenti a dimostrare le loro spettacolari mosse sulla pista.
A quanto pare avevano scambiato il rituale per un rave party. Infatti iniziarono quasi subito a circolare pasticche e musica da 4 soldi.
Fuori pista, Aura e Homura osservavano la scena disgustati.
"Non ci posso credere che lo stiano facendo."
La dottoressa si voltò verso il bastardo, incuriosita.
"Voglio dire, guardali. Non hanno stile. Se proprio devono ballare, allora potrebbero fare cose tipo
questa,
o questa."
Aura ignorò il giovane bastardo.
"Questa storia deve finire."
"Concordo."
"Mi aiuterai?"
"Ovvio. Questo scempio deve finire. INSEGNERO' A QUESTI DISGRAZIATI COME SI BALLA!"
L'espressione della commander disse tutto.
"LET'S DANCE!"
"Buona fortuna allora!"
La Commander osservò il ragazzo tuffarsi in mezzo alla pista, pronto per dominarla con le sue mosse piene di Funk e figaggine.
Fu calpestato immediatamente dalla mandria di truzzi.
Ripetutamente.
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"No. Non ti aiuterò."
"Siegmayer. Era un'ordine."
"Disobbedisco."
"Siegmayer, non parodizzare Garibaldi in mia presenza!"
"No, Commander Aura. No. Non l'aiuterò. Non posso farlo."
"Ecchediamine! Che ti costa insegnarmi lo Spadel-Toh-Pressh?!"
"Si chiama Spad'El-Leen! Diamine!"
"Spadel-Toh-Pressh suona meglio."
"Fottesega. Non sacrificherò i miei sacri strumenti per porre fine ad un rituale che potrebbe far esplodere tutto il Garden!"
Aura frugò un attimo in tasca, per poi offrire a Siegmayer una muffin.
"E' alle mele?"
Aura annuì.
"Ma...Marlene?"
Aura annui di nuovo.
"Andata."
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Gli stereo si spensero.
La Ghisa risuonò.
La Commander apparve sulla scena.
"FERMATELA!"
All'ordine di Pip tutti quanti accorsero verso Aura.
Lei si mise in guardia.
Tutti quanti la superarono, senza manco toccarla.
Pip non si fece alcun problema a svelare le proprie emozioni.
I quattro stregoni danzanti si apprestarono a mettersi in guardia.
Aura estrasse la sua
arma.
Pip fece altrettanto con la sua.
"PIP, METTIMI GIU' ORA!!!" Strillò Homura.
"TACI O TI TAGLIO LO STIP-OOOOF!"
La sacra ghisa rimbalzò sul naso di Pip, per poi tracciare un'arco e colpire in pieno Halverson nello stomaco, da li rimbalzare su pavimento, soffitto, un paio di cadetti morti di overdose e sullo scolapasta spaghettoso di Matt prima di colpire Egil nell'alluce.
"Pensi forse che questo possa fermarci?!"
"No. Però scommetto che questo lo farà."
E scagliò ancora una volta la padella.
Che fu intercettata a mezz'aria da un Homura volante.
"PIP, FIGL-"
SBONK!
La padella volò fino al soffitto del Garden, dove rimbalzò prima di atterrare ai piedi dei 4 fanatici.
"...Tutto qui? Cioè, Tutto qui?!"
Aura fece cenno di diniego con la testa, prima di puntare col dito dietro il preside.
Tutti si voltarono per vedere che la padella stava levitando a mezzo metro da terra, avvolta da una stranissima luce azzurra.
Un attimo dopo, essa esplose in una tempesta di padelle fatte di Nen, che sommersero tutta la Hall.
10 minuti dopo, Aura stava trascinando i resti dei 4 fanatici in infermeria.
20 minuti dopo, un bastardo si stava rialzando da terra.
Si guardò intorno, spaesato, mentre i ricordi del casino precedente gli stavano tornando alla mente.
Si voltò verso il cerchio rituale di Yoghurt e iniziò a guardarlo con disprezzo.
"Cthullhu Fthang, eh?"
Improvvisamente uscì dal cerchio un tentacolo, afferrò Homura e lo trascinò agli inferi.
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"ROOOOOOOOOOOOOOOBB!"
Elza si svegliò di soprassalto, sudata, stringendo il bordo delle coperte con tanta di quella forza che le sue nocche sbiancarono.
"Oh, ti sei svegliata."
La ladra guardò allibita per un attimo la dottoressa, poi il clistere, poi la sua tunichetta da ospedale e infine il resto dell'infermeria.
"Che ci faccio qui?"
"Intossicazione alimentare. A quanto pare hai mangiato un Muffin scaduto."
Elza rimase un attimo allibita.
"Oh bhè, ne è valsa la pena."
"Vallo a dire a lui."
La ladra per un attimo non capì di che parlasse, e solo seguendo il dito della Commander vide il figuro avvolto nel suo solito cappotto, addormentato.
"E' stato lui a trascinarti qui in infermeria dopo che sei svenuta. Ed è rimasto qui tutto il tempo ad aspettare che ti svegliassi."
La ladra si sporse un attimo per scompigliare i capelli al bastardo, il quale rispose grugnendo e volgendosi dall'altra parte.
"Comunque al momento sembra solo che l'unica cosa che ti resta sia solo un po' di febbre. Un giorno di riposo e poi dovresti essere di nuovo pronta per tornare in campo."
"Va bene. Grazie."
"Di nulla. Piuttosto, ci pensi tu a lui?"
"Si, sta tranquilla. So io come gestirlo."
Elza rimase un attimo a guardare la Commander che si allontanava prima di voltarsi e osservare che Homura,ancora appisolato, le stava alzando il dito medio.
Davanti a tale vista, nessuno sarebbe riuscito a trattenere le risate.
Ebbene si, tutta la parte prima del risveglio di Elza è stata solo un sogno XD
E comunque, no, non ho abusato di nessuna sostanza stupefacente per produrre questo obrobrio.
DEAL WITH IT!