Garden 2

Un Gioco di Ruolo Narrativo a più mani, tra SeeD e Cadetti, Garden ed Accademia, Tornei, Missioni, Sagre, e molto altro: questo è il Garden Club! Leggi i topic "Bacheca" e "Spiegazione Topic" prima di postare

Moderatori: Pip :>, Garden Master

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sanji5
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Re: Garden

Messaggio da sanji5 »

Calciai un sassolino verso uno dei grossi cumuli in cui avevamo iniziato a raggruppare le macerie. Goomy tentò di rincorrerlo, ma si fermò prima ancora di raggiungere il metro, stanco: la velocità con cui aveva tentato di sfuggirmi al nostro primo incontro era sparita - da allora, si limitava a trascinarsi pigramente dietro di me, tant'è che dovetti appoggiarmelo sulla spalla più di una volta per non stare fermo ad aspettarlo. In segno di riconoscenza, almeno, aveva smesso di sbavare ovunque.
Lasciai Mitqua verso il tramonto: si era diretto con un gruppo di superstiti verso i paesi più vicini, alla ricerca di cibo, superstiti e materiali. Sarebbe stato un viaggio faticoso che avrebbe occupato il resto della giornata e parte della notte, e io non conoscevo la geografia del posto; li avrei solo rallentati. Raggiunsi Lundor e Frozen per aiutare a i feriti più gravi a sistemarsi per la notte. Lundor era noiosa e scialba come sempre, ma era un'ottimo medico - a qualcosa dopotutto serviva, anche se la promozione a Commander sarebbe stata per sempre un mistero.

«La città verrà ricostruita, e gli abitanti guariranno, ma dubito le cose resteranno come prima.»
«Li hai sentiti anche tu parlare?»
«Già. In qualche modo le gesta della dinastia Ishtar si sono diffuse e nessuno è contento. Incolpano il sultano di tutto, e averli lasciati qui per andarsene a bordo del Garden ha solo peggiorato le cose. Al suo ritorno dubito troverà qualcuno ancora disposto a servirlo.»
«Forse gli converrebbe non tornare affatto» intervenì Seagull.
«Detto da te che non sai fare altro»
Lundor fece per rimbeccare, ma il SeeD la intimò a lasciar perdere con un gesto della mano. Eravamo tutti stanchi per la giornata di lavoro, seduti attorno al falò mentre aspettavamo il ritorno di Mitqua e la sua squadra. Lanciai un'occhiata al Codec: secondo i loro calcoli, non sarebbero tornati per altre due ore.
«Vado a chiudere gli occhi per un po'. Svegliatemi fra un'ora e mezza, vi do il cambio.»
«Come ti senti?» chiese Lundor.
«Al contrario di te, sono stato Commander per più di cinque minuti. Sto bene, è solo inutile stare tutti e tre svegli.»
In realtà mi girava leggermente la testa, ma c'era altro di cui preoccuparsi ora. Non volevo l'ansiolitica tra i coglioni tutto il tempo.

***


«Thaar! Thaar!»
L'urlo di un gruppo di donne mi svegliò prima del previsto. Attorno a me la gente accendeva le fiaccole, e quelli in grado di combattere si stavano già armando.
«Gli avvoltoi sono arrivati al banchetto» sentenziò Williams.

Due grossi Thaar, bestioni giganti dall'apertura alare di una dozzina di metri, torreggiavano sulle macerie di Agrabah. Neri come il cielo, rimanevano sospesi sopra le loro prede perfettamente mimetizzati, per poi scendere in picchiata velocemente, afferrare il bottino e tornare a librarsi al di là della gittata delle frecce. Del gruppo di Mitqua ancora nulla: gli uomini più forti e in salute non potevano aiutarci. Chissà se i Thaar non li avessero già incrociati.
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Pup :>
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Re: Garden

Messaggio da Pup :> »

Il traditore che viene tradito... Che cliché!
Selina mi era sembrata sincera e affidabile (sì, certo, il tempo mi ha dato torto) ma non ero del tutto impreparato ad un suo tradimento. E se Edith se ne fosse stata buona un altro po' forse sarei anche riuscito a farla andare via prima che tutto degenerasse. Ma il tradimento di Wesjdiof (ndalexxx_90: e chi riesce a pronunciare sto nome vince un muffin!) quello no, non me lo aspettavo affatto. Degno della più intricata tragedia Shakespeariana, c'è da dire.
Il colpo dato a Selina si era sentito fin dentro la "prigione" e le imprecazioni della ragazza contro l'alchimista pure. Fare due più due era stato facile, soprattutto vedendo poco prima mister nome impronunciabile fuggire di soppiatto con una borsa rigonfia.
"Che palle..." pensai. L'avrei detto ad alta voce, ma il bavaglio mi impedì di tirare un bestemmione al cielo.
In ogni caso era ora di terminare la recita. Per bloccare la magia avevano pensato bene di bloccarmi movimenti e bocca, ma non avevano fatto i conti con una cosa: Dabi.
Il piccolo Kyactus apparve vicino a me e non ci volle molto per fargli capire la situazione. L'attacco mille aghi (di cui la metà finì nella mia schiena) riuscì a rompere le corde che mi legavano e con le mani libere ritrovai finalmente la libertà.
Mi massaggiai i polsi i polsi rimettendomi in piedi e la magia impatto bastò ad abbattere la porta della stanza in cui mi tenevano rinchiuso. "E al diavolo il proibizionismo magico!"
Dabi sparì e la testa mi giurò forte. Mi appoggiai ad una parete per non cadere a terra... le droghe che l'alchimista mi aveva dato per bloccare la mia magia erano più efficaci di quanto pensassi... Ma per un mago come me, abituato a sbronze colossali, quella droga nemmeno reggeva il confronto con il 4° litro di birra di fila.
La magia per ora era decisamente off limits.
Uscito dalla stanza e superato un corridoio senza luci, tenendomi al muro per i primi passi, arrivai in quella che doveva essere la stanza dell'alchimista. In un angolo della stanza, c'erano il mantello con cui avevo lasciato il Garden e la mia borsa... pugnale pistola ed un paio di gemme morfeo erano ancora dentro. Il banco da lavoro alchemico era proprio davanti a me, con una grandissima quantità di tomi ed ingredienti. Alcuni fogli sparsi mostravano strane formule e simboli arcaici, tra cui una grande mano con sopra un'occhio aperto... metteva i brividi! Tra quegli ingredienti ce n'erano sicuramente di noti e avrei potuto facilmente creare una pozione dagli effetti simili all'etere e recuperare un po' di potere magico, ma qualcosa mi fermò.
Il Garden stava arrivando a Guera, il rumore del motore era udibile fin da lì con il suo suono caratteristico... In ogni caso non potevo farmi trovare prima di avere recuperato e attivato quel dannato cristallo! Ero ben conscio delle conseguenze che avrebbero seguito le mie azioni. E le avrei affrontate a testa alta, sapendo di essere riuscito ad aiutare Matt. Lui, Raiden, Alex... Aura, Drizzt, Pip... Tutti quelli che al Garden erano diventati la mia famiglia... Per loro, fosse stato necessario, mi sarei messo contro tutti, avrei fatto qualsiasi cosa.
"Che tenero romanticone che sono..." pensai rimettendo a fuoco la realtà davanti a me. La mia priorità era trovare quel dannato Wesjdiof con il mio -censura- cristallo! Poi costringerlo a riattivarlo, studiarlo per scoprire se avrebbe avuto l'effetto desiderato, tornare al Garden, convincere tutti ad usarlo su Matt, restituirlo al sultano, costituirmi e cercare di sopravvivere alle conseguenze.
Spoiler
. :pokerface: .
Diedi un ultima occhiata sul banco da lavoro, individuando un tomo dalla fine rilegatura e un disegno a forma di albero. A giudicare dal numero di fogli al suo interno con formule ed appunti, doveva essere stato oggetto di molti studi da parte dell'alchimista. Ed il disegno dell'albero da cui pendevano vari frutti lasciava intendere che sarebbe potuto tornare utile. Sotto l'albero una mano si apriva a raccogliere un frutto, che dischiuso rimandava all'immagine dell'occhio presente anche su altri libri. Dopo un rapido sguardo, presi quello con l'albero ed uno di quelli con l'occhio, infilandoli nella borsa, prendendo la pistola in mano.
Appena fuori l'uscita trovai il corpo di Selina a terra, svenuta ma ancora viva. La trascinai dentro la capanna fin dove le mi energie me lo permisero, piazzandole una gemma morfeo addosso. Con un po' di buona fortuna, il Garden avrebbe trovato la casa con Selina addormentata.
Ora però dovevo essere io a trovare Wesjdiof, e dovevo farlo prima del Garden.
Uscito dalla casa mi diressi verso il centro di Guera, dove avrei avuto l'occasione di trovare un rifugio e studiare con calma i tomi, per cercare informazioni sulla possibile destinazione dell'alchimista.
Arrivato alla piazza del mercato, mi infilai in un capanno che sembrava abbandonato da tempo dove riuscii finalmente a riposarmi un attimo. Il tempo di sedermi, che sentii le forze mancarmi, cascando nel sonno.

"...assiamo al prossimo pezzo. Potete vedere anche voi lo splendore di questo oggetto! Chi fa la prima offerta?"
Il casino proveniente dalla piazza mi svegliò. A giudicare dalla posizione del sole, non doveva essere passato molto tempo, non più di mezz'ora. Una mezz'ora di vantaggio di Wesjdiof su di me. E mezz'ora in meno per sfuggire al Garden.
Mi rimisi seduto e feci per prendere il tomo dell'alchimista, ma fui interrotto da un urlo.
"AAAAAAAAARGHH!!! QUESTA MALEDETTA -censura- MI HA STACCATO L'ORECCHIO!"
La confusione che ne seguì mi portò ad affacciarmi dalla porticina. Un grande palco era montato al centro della piazza. Un uomo dalla corporatura non molto robusta in evidente difficoltà cercava di riportare ordine, mentre persone andavano avanti e indietro dal palco. Mio avvicinai riuscendo a capire che tipo di mercato fosse... Mercato di schiavi!
Cercai di capire chi fosse al centro della confusione e, tra le guardie, notai Zodho, il guerriero al servizio di Selina con cui avevo condiviso cibo ed alcool. Lo stesso che aveva preso Edith nelle segrete e l'aveva portata chissà dove. O meglio... ecco dove! Al centro della confusione.
La ragazza con le mani legate da una catena e sangue sulla faccia, aveva portato la catena alla gola di un soldato, cercando di tenere lontani gli altri. La quantità di soldati armati attorno a lei non faceva tendere la situazione molto a suo favore.+
"Non sono affari miei, non sono affari miei, non sono affari miei!" pensai cercando di trattenermi dal mettermi in mezzo. "Matt è più importante, se mi metto in mezzo sicuro finirà che il Garden mi troverà... o peggio, che ci lascio le penne."
"BASTA UCCIDETELA!" urlò una voce da fuori.
"Fa***lo..." dissi prendendo la pistola.

Spoiler
Mondo: Paneòn
Continenti: Sorya, Meran, Fiorìn

Città di Sorya: Hesperia (Città grande e potente di Sorya...forse la capitale); Avamposto dei predatori (località sconosciuta ma non troppo distante)
Città di Meran: Agrabah (capitale del sultanato), Guera (città desertica del sultanato. Pare ci siano forze a favore dei Belah'dian) Nimrud (paesino minacciato dai Senza Ombra, mostri umanoidi pericolosi per il Sultanato)

PNG principali:
Altanus (anziano membro del consiglio di Hesperia)
Varys (membro del consiglio più giovane)
Beleren (Primo cavaliere del consiglio, probabilmente a capo dell'esercito della città. Promesso sposo di Nymeria)
Voryn (anziano membro del consiglio, attualmente prigioniero dei Predatori)
Shaward (capo dei predatori, aka antica stirpe Belah'dian)
Gyzha (matriarca dei predatori ed ex sovrana di Hesperia)
Selina (figlia di Gyzha e legittima sovrana dei Belah'dian)
Rilye (un ragazzino di 14-15 anni, probabilmente un servitore)

Vahram Nenad Ishtar (Sultano di Agrabah)
Nymeria (principessa guerriera del sultanato e comandante delle guardie. Promessa sposa di Beleren)
Zodho (uno dei mercenari assoldati dal sultanato, originario di Guera. In realtà una guardia al servizio di Wesjdiof e fedele ai Belah'dian)
Wesjdiof (alchimista di Guera, fedele ai Belah'dian (NON È VEROOO!!!), conosce il modo di riattivare i cristalli)
Ah'sor (il più giovane tra i figli del Sultano, ha rubato un Jumper ed è scappato nel deserto)
Hikmet (Capitano di Agrabah, è morto nella lotta ai Senza Ombra)
Eko Alois (Capitano delle truppe di Hesperia di istanza a Meren)
Earleen (Soldato di Hesperia di istanza a Meren)
Mitqua Talduna (Comandante dell'esercito del sultano, coordinatore della ricostruzione di Agrabah. Non ha l'occhio destro)
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DarkSideOfMe
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Messaggio da DarkSideOfMe »

Avevamo raggiunto Guera da poco e sinceramente l'atmosfera non era delle più piacevoli: La popolazione ci scostava come fossimo degli appestati.

Camminavo al fianco di Homura, tutti insieme nel gruppo di Seed e cadetti che erano appena scesi dal Garden e, in tutta rapidità, si erano avviati per i viottoli del paese alla ricerca di Egil. Dovevo assicurarmi che tornasse vivo al Garden, doveva spiegarmi un bel po' di cose e dovevo far finta di ascoltare chiacchiere casuali da brillo mentre mi perdevo a guardarlo, cosa che avevo fatto in questi giorni quando avevo tempo.

Ora invece mi ritrovavo ad inseguirlo perché si era rubato due cristalli per aiutare Matt... Dio che astio! Avevo frugato nello schedario dei pazienti di Aura e, più o meno, mi ero fatta un'idea su cosa avesse Winchester, anche grazie alle continue vocine di corridoio che giravano su di lui.

Continuavo a fissare le persone che ci passavano accanto, tentando di assimilare informazioni sui loro tratti razziali, del tutto simili a quelli degli abitanti di Agrabah se non con poche differenze riguardanti la corporatura ma che non era il caso di evidenziare: avrei riconosciuto il Seed dai capelli verdi anche se fosse stato ammantellato, o, nell'eventualità, chiunque avesse con se i cristalli.

Clauster continuava a girarmi attorno, svolazzando accanto alla mia mano come se volesse delle carezze, il tutto fino a che non si alzò un gran vocio nella zona nord-est del paese, luogo da cui provenivano, e sembrarono avvertirlo anche altri tra i compagni, primo tra tutti lo stesso Matt, colpi d'arma da fuoco.

-Egil deve aver provocato il solito casino.- Disse Pip con voce quasi esasperata mentre con un gesto intimava a tutti i suoi compagni di prendere la via ormai ovvia da seguire.
-Speriamo solo che non si faccia ammazzare, altrimenti mi toglie lo sfizio di sistemare il conto- disse Homura con la mano pronta a richiamare la Shitsurakuen e facendo uno sguardo quasi maligno verso di me.
-Non dire nulla o tu sarai il primo a cui sparerò una volta tornati al Garden.- Gli sorrisi, complice della faccenda.
-Affrettiamoci.- Riprese la parola Pip -Se è Egil dobbiamo prenderlo assolutamente, prima che faccia qualcosa di irreparabile.-

Il gruppo si mosse rapidamente fino al luogo da cui provenivano gli spari e vi ritrovarono il caos più totale. Edit al centro del palco di quello che sembrava un mercato intenta a stendere pian piano diverse persone armate con... l'aiuto di Egil?
Il mago ci notò e, dopo quello che sembrò un sospiro di sollievo, abbandonò il campo per seguire il suo obiettivo primario, lasciandoci così alle prese con il fattore "Salvate la soldatessa Edit".

Pip ci squadrò tutti. -I più veloci seguano Egil, gli altri qui per recuperare Edit! Muovetevi!-
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Scusate tantissimo il post scarno ma ultimamente l'università mi sta uccidendo D: Se qualcosa non va bene piemmatemi che sistemo appena possibile.
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Leon Feather
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Mage Masher

Messaggio da Leon Feather »

Il cadetto raggiunse Pip e gli altri Seed che stavano esaminando quella che sembrava essere lo studio dell'alchimista di Guera.
- Abbiamo messo fuori combattimento tutti i mercenari e i predoni al seguito di Selina ed Egil, signore. Abbiamo trovato la ragazza, addormentata, ma di Lance, Snow e dell'alchimista nessuna traccia, così come dei frutti.
- Devono essere scappati, ma perchè lasciarsi indietro tutti gli altri?
Raiden si piegò ad analizzare una macchia di sangue che copriva il pavimento.
- Segni di lotta - disse. - Qualcuno voleva quelle maledette pietre tutte per sè.
- Quindi Selina è stata tradita, ma da chi esattamente?
- La ragazza aveva una gemma morfeo addosso - intervenne il cadetto.
Pip si carezzò il mento, pensieroso. - Dev'essere opera di Egil, quindi.
Un codec squillò. Raiden lo afferrò e lesse il messaggio sullo schermo. - Notizie dalla base. I radar hanno registrato una fonte di energia magica nel centro di Guera.
- Bene - disse Pip. - Qualcuno finisca di dare un'occhiata a questo posto, potrebbero esserci indizi sulla prossima meta dell'alchimista. Gli altri con me a riprenderci Egil. Ci deve molte più spiegazioni di quanto credessimo.

All'ordine lanciato da Pip, mi lanciai all'inseguimento di Egil, seguita da Homura, Maruko e Matt. Quanti nomi.
Sfrecciai tra la gente, pistola in mano, evitando agilmente gli ostacoli che aiutato dalla magia Egil si lasciava alle spalle.
- Non costringerci a farti del male! - urlai nella sua direzione, sperando che bastasse a farlo ragionare, ma Egil Snow mi ignorò, continuando a correre.
- E va bene - tirai fuori la pistola e sparai, mancandolo per un soffio. Lo vidi svoltare in un vicolo alla sua destra.
- Di là - esclamò Homura.
- Ti prego, Egil - udii dire fra sè e sè Whinchester.
Svoltammo tutti sul vicolo come aveva fatto il mago: strada chiusa e nessuna traccia di lui.
- Col cavolo! - esclamai. - Ti vedo Egil, risparmiati quel trucchetto da quattro soldi con me.
- Tch - Il Seed comparve di colpo di fronte a noi. - Non voglio combattere.
- Non ti conviene - disse Maruko. - Siamo quattro contro uno e sei con le spalle al muro.
- Che cosa ti aspettavi - disse Homura. - Che avremmo ignorato quello che hai fatto?
- No - disse. - Ma cercate di capire...
- Adesso basta, Egil! - ringhiò Matt rabbioso. - Ciò che stai facendo è un'autentica follia!
Egil abbassò lo sguardo. - Matt...
- Torna al Garden adesso, ti prego.
- Mi dispiace - disse. Fece per portare la mano nella tasca, ma non gli lasciai il tempo di farlo. Gli sparai ad una spalla. Cadde a terra, la mano stretta sulla ferita. Cercò di usare la magia per curarsi rapidamente, ma senza successo.
- Ups, non puoi usare la magia adesso.
Maruko corse a soccorrerlo, Matt mi lanciò un'occhiata tutt'altro che amichevole.
- Che c'è?! - esclamai allargando le braccia. - Stava per prendere una di quelle sue stupide gemme morfeo.
Indicai il cristallo che era scivolato fuori dalla tasca di Egil, rotolando fino ai piedi di Matt. Il mezzo-drago sospirò, stanco e avvilito.
- Portiamolo al Garden.

---------------------------------------------------------
Da qualche parte non definita dello spazio tempo...

Attraversai la porta del centro sicurezza. Alexandra era seduta di fronte ad uno dei tanti computer della stanza, intenta ad analizzare alcune riprese.
- Ti ho portato dei biscotti - dissi, poggiando il fagotto sulla scrivania. - Da quand'è che sei rinchiusa qui dentro?
- C'è sempre del lavoro da fare - disse. Afferrò un biscotto e cominciò a sgranocchiarlo - Omnomnomnom.
- Qualcosa di interessante? - afferrai un biscotto anch'io.
- Guarda un po' qua - disse e indicò lo schermo, dove un filmato mostrava una Maruko intenta a curiosare tra le cartelle cliniche nell'archivio dell'infermeria.
- Nessuno ha rispetto per il mio lavoro a quanto pare - sospirò. - Come se non ci fossero telecamere di sicurezza un po' dappertutto in questo Garden.
- Potrei insegnarle qualcosetta - risi. - Ma che sta cercando?
Bloccò il filmato e zoomò (?) (CSI get gud) sulla cartella che Maruko stringeva in mano nel video.
- Matt Winchester.
Can you feel my, can you feel my, can you feel my tears?
They won't dry
Can you feel my tear drops of the loneliest girl?
The loneliest girl


Scheda Garden
xthegame89x
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Feeling

Messaggio da xthegame89x »

- E di qualcosa, diamine!

Elza lo squadrò da capo a piedi, mentre Egil veniva consegnato da Raiden ai Commander. Sarebbe rimasto in cella, in attesa di un eventuale giudizio da parte dei superiori. Matt non aveva proferito parola da quando avevano fatto ritorno al Garden. Sapeva il perché delle sue azioni e sapeva che tutto ciò non sarebbe servito a niente. Il demone che possedeva non era di certo tipo da lasciare il suo corpo battagliando contro una pietra qualunque, seppur dotata di poteri magici oltre ogni immaginazione, proveniente da un altro mondo.

Per qualche motivo, Matt sentiva che non era quella la risposta che cercava al suo problema. Incrociò le braccia e poggiò le spalle al muro, intento a studiare con attenzione lo scorrere dell'acqua della cascata artificiale all'interno della hall del Garden, mentre Elza continuava a punzecchiarlo con un dito.

- Elza. Se non la smetti mi trasformo in Bahamut solo per mangiarti. - disse Matt esasperato
- Ce l'hai ancora con me perché ho attaccato Egil?

Matt scosse la testa. Non ce l'aveva con lei, ce l'aveva con sé stesso. Se Egil adesso era nei guai, era per colpa sua. Se fosse rimasto lontano dal Garden, tutto ciò non sarebbe successo.

- Probabilmente, non avrei avuto lo stesso coraggio che hai avuto tu, Elza. Egil è il mio migliore amico, probabilmente avrei permesso che mi lanciasse la magia Morfeo, senza essere in grado di fermarlo...

Elza alzò le spalle, sorrise e si allontanò. Giusto il tempo di vederla svoltare l'angolo che Raiden apparve dal corridoio lì vicino. Si avvicinò con le mani nelle tasche, leggermente abbattuto. Egil non era solo amico di Matt, ma anche di molti altri al Garden: quella situazione era frustrante anche per altre persone.

- Egil è sotto chiave, almeno per il momento.

Sembrò leggergli nel pensiero: la prima cosa che pensò Matt non appena vide Raiden fu quella di andare a parlare con il suo migliore amico.

- Quando potrò parlargli?

Raiden lo squadrò prima di rispondere. Sapeva che Matt voleva risposte da Egil, nonostante sapesse benissimo le sue motivazioni. - Non prima che Pip o Drizzt o Pipizzt vada a parlargli.

- Pipizzt? Wut? - disse Matt perplesso
- Beh, metti il caso che quei due facciano la fusione...

Probabilmente Raiden voleva solo spezzare la tensione, ma Matt aveva ben poca voglia di ridere. Sorrise alla battuta dell'amico e si diresse nel centro di addestramento.
**********
*scheda clinica n°1123*
"Matt Winchester
Data di nascita: 11 ottobre.
Età: 25
Grado: Seed

Il soggetto non è incline ad ammalarsi, solitamente. Qualche leggero sintomo di influenza ma, a parte questo, durante l'anno non è solito prendere medicinali per combattere delle malattie. Non è allergico a qualcosa in particolare, giusto un paio di fastidi rilevati durante la primavera per via del polline ma, almeno per il momento sembra in gran forma."

Maruko sospirò. "Che scheda clinica noiosa..." pensò distrattamente. Stava per rimetterla al suo posto quando qualcosa catturò la sua attenzione: un piccolo disegno di un drago, come se fosse stato usato come tatuaggio, era attaccato alla seconda pagina della cartella. Sfogliò la prima pagina, cominciando a leggere.

"... sembra che all'età di diciassette anni, Matt abbia subito un trapianto di cuore. Il cuore in questione apparteneva al fratello Dean Winchester, ventiquattrenne. Oltre al cuore, sembra che gli abbia passato involontariamente anche uno spirito malvagio. Non sappiamo se si tratti di un Guardian Force, di uno spirito o di un demone ma, a quanto pare, sembra trattarsi più di un demone che di qualcosa che possa proteggerlo."

- Senti, senti...

"... il demone sembra prendere pienamente controllo di Matt una volta che questi ha esaurito tutte le sue energie in battaglia. Diversamente da chi Bahamut lo possiede nei propri Junction, Matt sembra trasformarsi nel Guardian Force, assumendone quasi le stesse sembianze. Sembrerebbe che la trasformazione in Dark Bahamut lo stia portando ad essere uguale a lui. Vi è stato un cambiamento dei tessuti e di alcuni organi interni, nonostante cervello e cuore sembrano essere ancora gli stessi."

Maruko alzò per un attimo lo sguardo dalla scheda. Al Garden era ospitato un ragazzo che si stava lentamente trasformando in un demone spaventoso. Ma come diavolo li sceglievano i Cadetti?
Spoiler
Per essere precisi, Aura ha annotato tutto su Matt nella cartella clinica, eccetto ciò che è venuta a sapere di Matt da quando è ritornato al Garden (ovviamente con il consenso di Aura utente xD). Quindi, nella cartella clinica non c'è scritto che:
1) Matt è in grado di utilizzare per un certo tempo i poteri di Bahamut senza che Dark Bahamut esca allo scoperto;
2) La trasformazione in Dark Bahamut non è più una cosa volontaria;
3) Organi e tessuti di Matt sono tornati alla normalità, in ogni caso una volta che utilizzerà D. Bahamut altre due volte diventerà come lui;
4) Tramite i cristalli può trasformarsi quante volte vuole al costo di un cristallo. Fate conto che però Matt si trasformerà ugualmente una sola volta in battaglia, massimo due, dato che per farlo consuma una notevole quantità di energie.
**********
Pip camminava nervosamente avanti e indietro nel suo ufficio. Drizzt era davanti a lui e sembrava parecchio nervoso. Aveva appena discusso con Egil nelle prigioni ed era salito nuovamente in ufficio, per decidere il da farsi col suo migliore amico.

- In pratica, Egil è fuggito con il cristallo, frutto, tizzone o quello che è. Si è portato dietro anche quello del sultano, oltre a quello dei predatori, e si è fatto catturare, finendo per esser tradito da colei che lo voleva aiutare. Voleva...

Guardò all'esterno del Garden, dove poteva solamente immaginare dove si trovasse quell'alchimista che aveva sottratto a Selina i due cristalli.

- Poi, Selina a sua volta se li è fatti rubare dall'alchicoso. - disse Drizzt
- Se Selina, da predatrice, voleva colpire Hesperia... questo Wesjdiof (ma nome meno impronunciabile no, eh? -.-") che obiettivo avrà?

Hesperia era la capitale di Sorya, mentre Agrabah di Meran. La seconda era stata quasi spazzata via dai Senza Ombra, quindi non ci sarebbe stato nessun motivo di voler colpire una città già in ginocchio. La prima era ancora in piedi: ma che motivi poteva avere un alchimista di Guera nel voler distruggere una città di soli uomini fondata a leghe di distanza dalla sua città?

- Ci dev'essere qualcosa sotto... - disse Drizzt pensieroso

A quanto avevano scoperto, vi erano tre continenti: il primo era Sorya, il secondo Meran e il terzo, unico continente ancora esplorato, era Fiorin. A quanto pare, Fiorin era circondato di leggende. Che fosse Fiorin la risposta a tutte le loro domande? Cosa vi avrebbero trovato in una terra arricchita di leggende?

- Aura mi ha detto che in un libro, ha scoperto che i frutti possono essere usati per aprire un portale verso un altro mondo. Un alchimista potrebbe essere interessato... - disse Pip

Che Wesjdiof stesse davvero cercando di ottenere quel potere? Ma a quanto sapevano loro, l'entrata al mondo eccelso era presidiata da un'antica creatura letale. Una viverna. Wesjdiof da solo non ce l'avrebbe mai fatta. All'improvviso, il codec squillò. Pip alzò l'aggeggio elettronico e sbuffò al messaggio di Alex.

- Come se non bastasse. Sembra che un Cadetto abbia frugato nelle cartelle cliniche... ma dico io, perchè scelgono il momento peggiore per fare queste stupidaggini?
- E per quale motivo? Per scoprire quante persone prendono il raffreddore in questo posto? - disse Drizzt mentre si colpiva la fronte con il palmo della mano (in breve *facepalm)
- A quanto pare, stava leggendo la cartella di Matt. Per quale motivo, vorrei saperlo...
- Se Matt lo viene a sapere, si trasformerebbe in Bahamut solo per mangiarla. - disse Drizzt ironicamente

Pip rise. Ironia o no, non era tanto sicuro che il suo amico si sbagliasse.

Sono tornato ragazzi, con un nuovo canale e con nuove serie. Restate tunizzati per scoprirne di belle! Buona visione! :P
Spoiler
PROGRAMMAZIONE
LUNEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
MARTEDI
- Let's Technic, Minecraft Monster Pack 1.6.4 -
MERCOLEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
GIOVEDI
- Desertcraft, Minecraft Regrowth Pack 1.7.10 -
VENERDI
- Il ruggito del T-Rex, Dino Crisis -
SABATO
- Video Random -
Se dovete utilizzare il mio pg nel Garden, controllatevi la scheda prima, barboni! xD
Immagine
Spoiler
LE PERLE DI SAGGEZZA DEL GRUPPO DEL GC SU FB
Egil ha scritto: Non possiamo fare un referendum per dichiarare Matt Winchester illegale e immorale?

Leon ha scritto: Matt Winchester ogni volta che fai un commento inutile, un gattino nel mondo muore
Paine ha scritto: o.ò sisi confermo la mia teoria... Matt è posseduto dal demonio.
Leon ha scritto: E' più probabile che sia il demonio a essere posseduto da Matt Winchester.

Leon ha scritto: Non è la situazione ad essere disperata, è Matt che si è messo in testa di far crashare i server di Facebook.

Leon ha scritto: Matt Winchester la tua firma occupa una schermata intera e ho un fo***to monitor 1920*1080.
Matt Winchester ha scritto: Quindi anche Ruben è a Reloras??? Posso usare il suo pg????
Vero posso posso posso???
Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Drittz Do Urden ha scritto: No.
Matt Winchester ha scritto: Sob sigh... (A Drizzt Do Urden piace quest'elemento)
Paine ha scritto: Penso che comunque debba smettere di mortificare il povero matt.... è un cazzone, lo sappiamo tutti e mo lo sai anche tu, non ci fosse lui qua staremmo tutti a grattarci le palle, quindi passa un commento anche fosse acido. Paine docet
Leon ha scritto: Matt Winchester minaccia pure i cani randagi che incrocia per strada ormai (ovviamente trasformandosi in bahamut)
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CrisAntoine
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Re: Garden

Messaggio da CrisAntoine »

Due bestioni compaiono nel buio cielo della notte e nessuno se ne accorge in tempo? Roba da pazzi.
Indosso guanti e scendo in strada, in mezzo alla folla che cerca di mettersi in salvo.
-Non si ha nemmeno il tempo per riposarsi, ma come fanno questi?

Corro contro corrente, per raggiungere l'area interessata dai cosi. Haste e mi arrampico sul tetto di una casa. Una dozzina di uomini stanno accendendo delle fiaccole per rischiarare la zona, mentre gli altri SeeD ci raggiungono. Diamo il via alle danze. Blind sul primo, ma non sortisce alcun effetto. Allora mi equipaggio delle giuste protezioni e mi lancio sul primo.
Le piume sono stranamente umide ed emanato un lezo terribile. Mi aggrappo alla meno peggio al mostro che cerca di farmi cadere, mentre cerco di colpirlo con qualche pugno, così da farlo precipitare. Uno sparo, ed un proiettile si infila nell'ala dell'uccellaccio, a pochi centimetri da me.
Il mostro geme ma non si arrende. Parte alla carica, cercando di colpire un ragazzo pochi metri più sotto. Stringo il collo della creatura e lo tiro verso di me, dando la possibilità al Seed di spostarsi e di rispondere con una palla di fuoco.
Il calore delle fiamme mi fa allentare un pò la presa, e il mostro ne approfitta per farmi cadere. D'un tratto, il vuoto sotto di me. "Questo farà molto male"
-Levita.
Il mio corpo si alleggerisce improvvisamente, rendendo dolce l'atterraggio.
Un pò confuso ma grato, mi rimetto in piedi, notando la Commander tenere fermo il mostro grazie... Ad uno yo-yo? Ma...
-Audacia.
Un'ondata di energia mi investe, sentendo quasi i miei muscoli ingrossare.
Ringrazio con un cenno del capo il ragazzo (doveva essere per forza lui) e mi arrampico nuovamente. Rincorsa e salto. Da sopra il mostro, salto nuovamente e mi schianto su esso con un pugno, colpendolo in mezzo la schiena. Sento lo scricchiolare di ossa e la gravità richiamarci verso il terreno. Il primo Thaar si schianta al suolo, tramortito. L'altro, invece, viene rapidamente freddato da qualche proiettile e qualche fulmine. Minaccia sventata.

Finita l'eccitazione da battaglia, comincio a sentire dolori alla mano destra, quella del "pugno in picchiata". Vado dal Commander Lundor (dopo aver saputo che lei è anche il Capo Medico del Garden) e le spiego il problema.
-Allora...
Sta studiando la mia mano, cercando di capire il problema.
-Potrebbe essere una leggera frattura, il colpo è stato violento, non mi sorprenderebbe. Ma non ho l'attrezzatura necessaria per definirlo concretamente. Per ora dovrai tenerla ferma e fasciata. Evita di sforzare tutto il braccio, e per favore, non fare come gli altri ed ascoltami.
-Certo dottore, non ho alcun interesse nel prolungare più del necessario la mia invalidità, per cui seguirò le sue raccomandazioni e mi limiterò ad aiutare chi ne ha bisogno.
-Vedremo.
Esco dal campo medico e mi incammino verso il palazzo del sultano. C'era quella bella biblioteca...
-Hey!
Mi volto e vedo il SeeD che mi ha offerto così tanto supporto in battaglia.
-Hey... Grazie per ieri.
-Di nulla. Recks Seagull.
-Killian Locker, piacere di conoscerti.
-Sei forte, quel pugno deve aver fatto molto male a quel Thaar.
-Nah, la mia forza non centra. Sono stati il tuo Audacia e la forza di gravità a fare tutto il lavoro.
-Troppo modesto. Andavi da qualche parte?
-Non potendo più essere molto d'aiuto- Gli mostro la fasciatura -vado a fare un giro.
-Neanch'io sono molto utile nei lavori di ricostruzione, e non sono nemmeno un medico.
-Io stavo andando al palazzo del sultano, perché non vieni con me?
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Re: Garden

Messaggio da sanji5 »

Mitqua tornò la mattina con un carico di materiali e una dozzina di nuove persone, recuperate da due villaggi vicini alla città, che erano riuscite a nascondersi dall'invasione dei Senza Ombra. L'attacco dei Thaar la notte prima aveva sortito due effetti: inimicato ancora di più la popolazione di Agrabah contro il Sultano, che non era con loro a difendere la città, e aver fatto realizzare a tutti quanto forte fosse il loro spirito anche senza una guida, o le guardie del sultanato.
«Quella era una famiglia di schiavi. Ora si stanno costruendo la propria casa; non hanno nessuna intenzione di far tornare le cose com'erano.»
«Stanno usando i resti del palazzo reale per costruire nuovi edifici: di questo passo, al ritorno da Guera, Vahram Nenad Ishtar potrebbe non avere nemmeno un tetto sotto la testa» notò Williams.
«Una guerra tra Hesperia ed Agrabah e una guerra civile? La nostra popolarità rischia di precipitare anche tra queste persone se rimaniamo troppo vicini al Sultano.»
«La nostra priorità rimane assistere alla ricostruzione di Agrabah.» Lundor si aggiunse alla conversazione.
«Rimanere neutrali è impossibile, non dire cazzate. Ricostruzione di Agrabah per chi? Il popolo o il Sultano? I lavori procedono spediti, la gente è organizzata, efficiente e sopratutto uguale in diritti e doveri. Comunque decidiamo di aiutarli, al ritorno del Garden una delle due fazioni non sarà contenta. Gli spiriti sono bollenti, e più il tempo passa, più il sultanato diventa un ricordo che tutti vogliono lasciarsi alle spalle.»
«Il Comandante da che parte sta? Il grosso dei soldati lo segue ancora. Se dovesse accadere qualcosa, lui e i suoi saranno il fattore decisivo su chi vincerà questa lotta per il potere.»
«Mitqua mi disse di combattere per il popolo,» disse Aura «ma è anche un'uomo di onore. Non credo infrangerebbe il giuramento fatto al Sultano.»
«Da qualunque parte sia, meglio assicurarsi che sia anche la nostra.»

***

Portai Goomy a fare una passeggiata per il nuovo quartiere in costruzione, dove gli ex-schiavi e i superstiti recuperati da Mitqua avevano deciso di prendere residenza. Le strade erano già state battute, i terreni divisi equamente, ogni rettangolo delimitato da un basso recinto di legno a cui era appesa un'insegna con inciso il nome della famiglia che avrebbe costruito la casa: accanto ad ogni nome, vi era un piccolo triangolo dipinto di rosso. Approcciai un uomo intento a lavorare sulle fondamenta della sua casa per chiedere spiegazioni, anche se già immaginavo cosa stesse accadendo.
«Già, è stata la Triade ad aiutarci: hanno progettato l'intero quartiere e messo all'asta i lotti ad un prezzo equo e uguale per tutti – ti dico, abbiamo cercato di trasferirci ad Agrabah da anni ormai, per i figli sa, ma i prezzi per il più modesto appartamento erano esorbitanti. Bisogna guardare il lato positivo anche nelle tragedie più nere, no? Ora i miei figli potranno finalmente studiare all'università della capitale, ricevere l'istruzione che ho sempre sognato per loro. Se solo mia moglie fosse ancora qui con noi...» rispose quello alle mie domande, confermando i miei dubbi.
La Triade, l'organizzazione criminale di Agrabah, aveva immediatamente approfittato del vuoto di potere, e molti erano già stati catturati nella loro ragnatela. Si spiegava così anche il manipolo di combattenti che ci avevano aiutato a debellare i Thaar – che misteriosamente non si erano uniti alla spedizione di Mitqua.
«Ho sempre sentito voci spregevoli su di loro,» continuò. « Non sono mai arrivati a minacciare il nostro villaggio, quindi non posso giudicare di persona, ma la Triade di oggi ha il mio pieno appoggio. Ci hanno protetto la scorsa notte, e questa mattina ci hanno regalato un nuovo futuro, migliore. Guardaci,» mi esortò, allargando le braccia a racchiudere la città intera, «instancabili lavoratori. La nuova Agrabah sarà magnifica,» concluse con un sorriso fiero e soddisfatto, «e lo dobbiamo tutto alla Triade.»
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Re: Garden

Messaggio da RinaYeah »

Agrabah
Tempo non meglio precisato
O forse sì :D, giorno successivo all'attacco da parte dei Thaar .
Abbigliamento odierno: Campagnola Style
Fra (...) immaginarie correzioni da parte di Aura Lundor


Passeggiando fra le strade di una piccola (più o meno) cittadella di campa... no, no, no! Di provin... Neanche. Vabbe, piccola cittadella, si capisce la genialità e amorevolezza degli esseri umani. Dalla dipartita del sultano... (ehm... è ancora vivo e vegeto! ) Dalla vegetazione del sultano (*facepalm*) il popolo, solo o forse no, si sta impegnando a ricostruire le proprie dimore nella totale anarchia (democrazia!). Ma la storia insegna, e chi più di me lo sa *si atteggia come una diva*, che senza un governo stabile ed equilibrato, il popolo non è in grado di sopravvivere (certo che porti sfiga).
Ma torniamo all'inizio del mio racconto:
Passeggio per le vie di quella che vorrebbe, e dico vorrebbe, essere la nuova Agrabah, sentendomi come in uno di quei vecchi film ambientati in minuscoli villaggi di campagna dove tutti conoscono la protagonista e all'inizio del film la salutano tutti "mancu era a madonna"[cit NonnaYeah].
Ricambio il saluto, ammiccando un sorriso e smuovendo la mia lunga chioma, tinta da poco d'un bel rosa.
In lontananza noto una figura familiare, di spalle, succinta a non so che fare.
Accellero leggermente, mando un momento il capo all'indietro e lo rispingo davanti emettendo tre acuti suoni:
-Ciccina!!!!!
Lei si volta, un espressione... ma è orrore quello? No, non può essere, la mi adora (si... convinta). Le corro incontro, lanciandomi per abbracciarla.
-Cicci... Quanto tempo che non ci vediamo!
-Una mezz'ora, circa.
-È stata la mezz'ora più lunga della mia vita! E lo sai, la mia vita è stato piena di mezz'ore.
La libero dalla mia stretta ammiccando.
-Cara, che stavi facendo qui, tutta da sola?
-Fortunatamente nulla- La Commander si volta e osserva gli agrabiani lavorare -di solito mi occupo di feriti, ma per fortuna stanno diminuendo.
-È dura vero- Mi metto a fianco alla donna, cingendole le spalle con un braccio -Avere tutte queste responsibilità, intendo. Sapere che da te dipendono così tante vite. Io non riuscirei a sopportarlo.
-Pensa invece alle numerose vite che puoi salvare. È questo che mi fa andare avanti.
-Come va?
-Bene...
-Sai quello che intendo.
L'Amore. Che bellezza sublime e letale.
Spoiler
Con questo post sono ufficialmente tornata. Piccola nota per Aura, puoi anche deviare il discorso, che ne so, su Rina e Recks ;*
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AngelDemon89
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Re: Garden

Messaggio da AngelDemon89 »

Che csa era successo? un gran bel casino, ecco cosa era successo.
Ero così decisa ad andare a parlare con il sultano, ma purtroppo avevo dovuto rinunciare semplicemente perchè anche il Sultano fu fatto evacuare all'interno del Garden.avevo perso la mia possibilità, perchp avrei preferito parlare in privato, ma pazienza. Il dito medio rivolto a lui poteva essere un buon sostituto.

Una volta al garden ci furono altri casini.
Nymeria, il suo fidanzato e il resto della squadra erano tornati.. philip era stato ferito, nymeria aveva rotto con il suo promesso sposo per Philip e io quasi non vomitavo dalla nausea per questo.
Il suo fidanzato però aveva cominciato a piagnucolare e dire cose contro Agrabah. e tutto perchè? perchè la nostra cara Nymeria non voleva più stare con lui? Certa gente dovrebbe crescere..

Dopo quel piccolo evento con il piccolo piagnone, alcuni decisero di restare ad Agrabah a dare una mano, mentre altri si diressero verso Guera. Nel mentre Egil rubò qualcosa il cristallo al sultano. Tutti furno sorpresi del suo gesto, non se l'aspettavano.... non se l'aspettavano perchè si erano fidati un pò troppo di lui! Li considererò dei deficenti se pensano ancora di dargli fiducia.
Una squadra era andata a recuperare quel deficente dai capelli verdi, e io ero con loro, giusto perchè desideravo collaborare qui,piuttosto che collaborare ad Agrabah. non sapevo che fare li.

Ora eravamo ritornati al garden, e fatto tornare il sultano a casa sua.
Io me ne stavo tranquilla al giardino del garden (gioco di parole?) sotto all'ombra di un albero a rilassarmi senza nessuno tra i piedi... per il momento.
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Il vero potere

Messaggio da Aura »

Spoiler
Premessa: la prima parte del post è a puro scopo di intrattenimento, pertanto non vedetela come un'offesa. Oh, e state tranquilli, nessun Matt selvatico è stato maltrattato durante la scrittura di questo post.
"Rina. Il rosa. Formano decisamente una coppia inseparabile."
Fu la prima cosa che pensò Aura quando la vide correrle incontro, braccia tese ed un sorriso sul volto pronta a saltarle addosso pur di salutarla. Correva talmente veloce che schivarla sarebbe stato impossibile. Difatti la sua guancia s'impiantò in quella della Commander, esalando quest'ultima un verso che sembrava più un grugnito per il colpo ricevuto più che un vero e proprio "ciao". Con qualche difficoltà se la staccò di dosso il più garbatamente possibile, riprendendo finalmente a respirare senza la lunga capigliatura della ragazza tutta curve che le solleticava il naso. Era visibilmente eccitata, sprizzava energia da tutti i pori nonostante il sole cocente ed un'afa da far arrostire un tacchino in volo.
- Ciccina!!!
Aura sfoggiò un sorriso imbarazzato. Ciccina: un diminutivo un programma, se non fosse che ella non aveva il fisico tarchiato di colei che sedeva sulla sua comoda sedia a pigiare i tasti della tastiera così forsennatamente solo per descrivere un singolo attimo, invadendo (tra l'altro) la quarta parete solo per fare qualcosa di divertente. Perchè lei si stava divertendo e la dottoressa lo sapeva bene. Oh, se lo sapeva bene, l'aveva costretta ad ubriacarsi e fare la figura della scema solo per farla divertire un poco. Ma quello era il suo ruolo ed Aura l'aveva accettato senza piangersi addosso. In fondo è solo finzione, teoricamente non faceva del male a nessuno.
Teoricamente.
- Come va? - La voce squillante di Rina le fece male alle orecchie. Non aveva mai capito da dove arrivasse tutto quell'entusiasmo e non voleva indagare.
- Bene... - In fondo era la verità. Peccato che chi l'aveva creata aveva dato il permesso a chiunque di farla passare per una con seri problemi mentali oppure, in alternativa, ad un medico che non sapeva fare altro se non il suo lavoro di medico. Sì, perchè Commander è solo un nome, non un programma come "ciccina".
- Sai quello che intendo - continuò la Cadetta ed Aura la fissò stupita. Poi si ricordò del suo tremendo difetto e dovette rinunciare a mentire.
L'amore, che bellezza sublime e letale. Più letale che sublime. Però era vero che non ci stava pensando in quel momento, ma riprendendo le parole di una canzone perchè fa figo infilarle in un discorso pseudo serio, "un poco di veleno non ha mai fatto male a nessuno".
La ragazza distolse lo sguardo e si concentrò sul paesaggio per evitare di rispondere, nel mentre scostò il suo braccio dalle spalle. Uno dietro l'altro, i cittadini di Agrabah si stavano dando da fare per ricostruire la propria casa sul proprio lotto. Ogni cartello portava il nome della famiglia proprietaria, accanto al quale un triangolo rosso decretava la sovranità momentanea della Triade su tutto il territorio. Il popolo si stava dimostrando forte anche senza la guida del sultano ed Aura cominciò a pensare se forse la battaglia non aveva portato solo morti e macerie. In qualche modo le persone si erano rialzate e stavano faticando per riportare la loro città al massimo splendore.
- Allora, chi è il fortunato stavolta? - tornò alla carica Rina. La Commander alzò una mano per frenarla.
- Preferirei non parlarne, ci sono cose più importanti di cui discutere.
- Eddai, un piccolo spoiler! Cicci, a me puoi dirlo!
Tanto lo so che a voi non frega niente. Anzi, probabilmente è così palese che non aspettate altro di dire "ecco, lo sapevo, era evidente", o forse no. Ma no. Da questo post non ricaverete un ragno dal buco, perciò campa cavallo che l'erba cresce.
- Rina, è complicato.
- Ma Gossip Girl ha bisogno di notizie fresche fresche! E poi sono preoccupata per te!
"Saresti l'unica in tutta la galassia" - Sto bene, non c'è bisogno che ti preoccupi. E poi c'è ancora molto da scrivere su Nymeria e Pip.
Lei incrociò le braccia un po' infastidita - Pippino è completamente preso da lei, non sono riuscita nemmeno a fargli vedere il mio nuovo look prima che partisse insieme agli altri per Guera.
Aura allargò un sorriso sarcastico - Egil non sarà più il solo acquirente di tinta per capelli.
Rina soffocò una risatina, ma poi i suoi occhi si posarono su un ragazzo in lontananza che stava conversando con un paio di contadini. Saltello un attimo sul posto prima di avvicinarsi alla ragazza che non comprese il motivo di quell'agitazione. Scorse l'orizzonte alla ricerca del dramma e nel vedere Recks passarsi una mano sulla fronte ad asciugarsi il sudore finalmente comprese.
- Recks ultimamente mi è parso piuttosto giù di morale. Magari vederti lo renderà più allegro
- Ah sì? E credi che gli piacerà il mio nuovo colore? - sussurrò la Cadetta aggrappandosi al braccio dell'amica.
Aura si grattò la nuca un paio di volte, poi ritrasse la mano nel ricordarsi della sua vistosa cicatrice.
- Non sono un'esperta e non conosco bene i suoi gusti. Ma di certo non passeresti inosservata ai suoi occhi.
Non passerebbe inosservata nemmeno alla fiera internazionale del rosa, ma questo è solo un appunto. Ma io non sono così mostro da rovinarle il momento di estasi e gioia, perciò mi limiterò solo a dire che il rosa MI FA SCHIFO ed è un'esclusiva di Raiden (Spherebook e Mugsapp rovinano la vita). Ripeto, per fortuna questa è finzione e teoricamente non sto facendo del male a nessuno.
Teoricamente.
Al culmine della felicità, la ragazza tutta curve sfrecciò veloce come il vento verso il suo adorato, lasciandosi dietro una scia di polvere e sabbia che fecero starnutire la Commander. Rina era una ragazza eccentrica e forse era a causa di questa sua vivacità che Aura non sapeva come prenderla, se confidarsi con lei o considerarla come la classica coinquilina con cui passare le serate a smaltarsi le unghie e parlare di ragazzi. Di certo sarebbe stata un'ottima compagna di stanza e sparlare ogni tanto faceva bene.
Possibilmente senza smalto.

Mitqua era un uomo solido e carismatico. Da quando la squadra di Seed si era proposta per rimanere ad Agrabah, mai una volta egli si era mostrato senza la sua armatura di cuoio. Le volte in cui girava per le strade era sempre senza la sua fedele spada, forse a dimostrare la sua fiducia nel popolo o semplicemente perchè non aveva motivo di portarsela dietro. Un'arma alla cintola in una situazione del genere avrebbe potuto portare altro disaccordo e Talduna era un uomo prudente. In qualche modo incarnava il capitano che tutti avrebbero voluto avere come proprio superiore, Aura non si sarebbe stupita di scoprire che avrebbe combattuto fino alla morte per il popolo di Agrabah.
Al ritorno dall'ennesima marcia verso uno dei paesi vicini, un gruppo di uomini si presentò alla sua tenda. In testa portavano una vistosa benda rossa, alla cintura pugnali e daghe tipici dell'artigianato locale e sulla mano un triangolo rosso testimoniavano il loro ruolo. Quattro uomini rimasero fuori ad aspettare, mentre altri tre oltrepassarono la barriera di tessuto per discutere personalmente con il capitano che, nel vederli, sfoggiò un'espressione di duro disappunto.
Il portavoce della Triade fece la sua proposta.

Un tonfo ed il rumore di un tavolo che si rompeva. Sanji si alzò in piedi con uno scatto, fissando confuso la tenda da dove proveniva un gran vociare. Molti uomini al lavoro fecero cadere a terra i propri arnesi per lo spavento, la loro attenzione ormai tutta sull'avvenimento in atto. Persino Killian che stava conversando tranquillamente con Recks sussultò sul posto, voltandosi poi a controllare.
Un uomo venne scaraventato fuori dalla tenda, andando a schiantarsi contro un cumulo di detriti accatastati vicino ad un muretto. Il suo sangue macchiò il legno e la terra prima che egli potesse rimettersi in piedi ed essere raggiunto dai suoi uomini. Sbraitò qualcosa a Mitqua, in piedi poco oltre la soglia d'entrata che si massaggiava le nocche di una mano, quindi gli puntò un dito contro.
- Il Sultano ha abbandonato il suo popolo! - urlò di nuovo - Ha lasciato la sua gente a soffrire! Mentre Agrabah veniva invasa, lui se ne stava in panciolle dentro quella dannata nave volante! Che c***o ha fatto lui per la sua città?!
Il comandante scelse un tono freddo e fermo, conscio che perdere le staffe non sarebbe servito a nulla.
- I miei uomini hanno dato la loro vita per questa gente. Abbiamo combattuto e debellato la minaccia, mentre la Triade stava in disparte ad aspettare che la guerra finisse per accaparrarsi il favore del popolo.
- Questa gente ha bisogno di una casa e noi gliel'abbiamo data!
- Dietro un lauto compenso. La tragedia ha portato via molto civili, dimore e beni. Che bisogno c'era di farle pagare ancora per riavere il proprio terreno?
Il portavoce della Triade sputò a terra altro sangue - Un prezzo equo per tutti. Il Sultano avrebbe fatto pagare cinque volte di più ed avrebbe persino preteso il merito della vittoria sui Senza Ombra. Lui ed i tuoi stupidi uomini non siete più i padroni di Agrabah! Il popolo è libero! Noi non ci inchineremo più al Sultano!
- E chi guiderà questa gente? Chi li salverà dai vermi del deserto, dalla sete e ripristinerà lo splendore della città?
L'uomo si pulì la bocca con la mano, mostrando poi il pugno ed il triangolo rosso sul dorso.
- Questa gente è più forte senza il Sultano. E la Triade la guiderà da ora in poi.
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Pup :>
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Re: Garden

Messaggio da Pup :> »

"Hahahahahaha!"
La risata di Selina arrivò sferzante come una frusta, rimbombando nella piccola cella del Garden.
"Il traditore tradito, la traditrice tradita. Come dicesti l'altra volta? Proprio un bel cliché..."
Lei riusciva a cogliere molto meglio di me l'ironia della situazione, a quanto pareva.
"Per cortesia, smettila..." Allungai le mani verso la sua cella. "Morfeo!" dissi facendo cadere pesantemente le mani lungo il mio corpo.
La ragazza sgranò gli occhi per un istante, poi nulla accadde. Rimase in attesa per qualche secondo senza sapere che non conoscevo quella magia ed in ogni caso i bracciali che indossavo erano a prova della magia di Raistlin, pace all'anima sua.
Proruppe in un altra risata. "Ed eccoci qui, senza magia e senza libertà... come degli uccellini in gabbia."
...pls!
************
"Ora tu mi spieghi perché diavolo hai fatto quello che hai fatto!"
Il tono di Pip non ammetteva repliche. Il "cosa" glie l'avevo già spiegato. Rimaneva il "perché". Lo sguardo abbassato sui bracciali antimagia per evitare di incrociarlo con quello del preside davanti a me. Drizzt alle sue spalle (ndalexxx_90: no, non in quel senso!) aspettava immobile una mia risposta.
"Dopo quello che è successo con Matt, speravo almeno di te di potermi fidare e invece... Il sultano vuole la tua testa."
Portai una mano al collo istintivamente, massaggiandolo ma proteggendolo...
"E tu non dargliela. Onestamente credo stia meglio attaccata sulle mie spalle."
"SeeD Snow, le tue azioni sono gravi, non puoi pensare di cavartela con una risata ed una pacca sulla spalla. Spero che almeno tu te ne renda conto."
SeeD Snow... deve stare veramente incacchiato. Lanciai un occhio sulla scrivania del preside, vedendo i tomi presi dal laboratorio di Wesjdiof. Mi alzai allungandomi per prenderli. Drisst fece uno scatto contro di me, puntandomi una delle sue scimitarre alla gola. Mortegelida, forse.
Sospirai.
"Che potrei fare così?" in bella vista ai polsi i bracciali lanciavano il loro *beep* per segnalare fossero accesi e funzionanti. "Ho fatto quello che ho fatto per un motivo ben preciso e voi lo conoscete. Almeno fatevi mostrare le conclusioni a cui sono arrivato."
Drizzt non si ritrasse. Parlò Pip, con voce calma ma ferma.
"Voglio sentirmelo dire da te! Perché hai fatto tutto questo? Rispondi."
"L'ho fatto per salvare Matt. Non ne ho ancora le prove, ma so che quel cristallo può aiutare a salvarlo!"
"Hai pensato alle conseguenze delle tue azioni? A quello che avrebbe potuto comportare per questo mondo? "Non interferire". Non ci voleva molto. Aaaaah, sento che mi sta per esplodere la testa." Pip si alzò dalla sedia, una mano a massaggiarsi le tempie.
"Detto da uno che ha mandato a puttane l'alleanza tra due nazioni per un viso carino..." La sua faccia si fece rossa e mi rivolse uno sguardo furente. Persino a Drizzt sfuggì una risata, con le scimitarre ripose nel fodero.
Prima che il preside mi uccidesse con la Zantetsuken che già stava materializzando in mano, continuai. "Quello che intendevo dire è: noi che siamo al Garden... al Garden di Rinoa... siamo qui proprio perché nessuno di noi è mai stato capace di obbedire agli ordini senza fiatare. Seguiamo tutti, innanzitutto, un nostro codice morale. E per me salvare la vita a Matt ha la priorità. Quindi sì, so bene cosa ho fatto. E vuoi saperlo? Lo rifarei mille volte... La prossima volta senza farmi fregare, possibilmente..." questa volta sfuggì a me una mezza risata. Ecco l'ironia!
Pip sembrò calmarsi un attimo. Situazioni del genere non erano nuove al Garden... e non poté negare quanto avevo detto della sua relazione con Nymeria. "Ci saranno comunque delle conseguenze, lo sai vero?"
"Non sono uno stupido..."
Fece un sospiro quindi prese i libri e me li porse. "Allora.... cosa mi devi dire?"
"Innanzitutto. Wesjdiof è fuggito con i frutti, questo già lo sai. E dove è andato? Secondo gli appunto che ho trovato nel suo libro, è andato sul monte Mazel, nel continente di Fiorìn. Lì ci dovrebbe essere la base dell'albero di Yggdrasill, che secondo la leggenda è la fonte dei frutti magici, ovvero questi cristalli. Da quello che ho capito, dovrebbe trattarsi di un antichissimo laboratorio di alchimia, dove hanno creato questi cristalli con magie potentissime un sacco di anni fa. Secoli magari. Lì dovrà compiere rituali di natura non precisata per riempire di energia i frutti, che normalmente la acquisirebbero in qualche decennio di tempo. E non ho idea del perché. Ma di fatto ci vorrà parecchio tempo per completare il rituale, e questo ci dà tutto il tempo per andare, aspettare che finisca il rituale, prendere i cristalli, provare a salvare quel dannato SeeD Winchester e restituirli a chi di dovere!! Ho agito in un determinato modo e sono pronto a pagarne le conseguenze... ma vi prego... non lasciate che il miei tentativi rimangano incompiuti."
"Sei veramente una seccatura, Egil... non farai che aumentare il mio mal di testa." rispose Pip prima di mandarmi nuovamente in cella.
************
La sera era arrivata e dalla piccola finestra arrivava una fresca brezza, quel poco che serviva a mitigare il caldo del deserto. Selina dormiva nella cella a fianco mentre io non potevo fare a meno di domandarmi se Pip avrebbe accolto la mia richiesta di andare fino in fondo... Tanto ormai il danno l'avevo fatto. Matt era stato impossibilitato ad incontrarmi. O almeno i suoi urli contro le guardie che non l'avevano lasciato entrare mi facevano intuire così. Gli altri non erano passati. Ma non potevo biasimarli. Finché la porta si aprì.
La guardia con una torcia accompagnò l'ospite fino alla mia cella... che finalmente avessero permesso a Matt di incontrarmi? Qualche spiegazione glie la dovevo senz'altro...
Con tutta sorpresa però non fu Matt l'ospite che venne a trovarmi... bensì Edith.
La ragazza fece cenno alla guardia, che si allontanò giusto un po'. Quindi mi guardò.
"Mpf... speravo di trovarti legato e imbavagliato come un salame... di nuovo. Mi era piaciuta quella vista."
"Non ti facevo tipa da bdsm..."
"Bds... cosa?" rispose lei non capendo.
Le spiegai sommariamente cosa fosse. Non si scandalizzò più di tanto, commentò sono con un "Sembra scomodo."
"In ogni caso sono venuta per ringraziarti... A Guera mi hai salvato la vita."
"Ti ho messa io in quella situazione, era il minimo che potessi fare." risposi smargiasso. "Beh, il minimo che potessi fare era non fare niente. Ma ho fatto di più! :asd: "
"Capisco... eppure non mi va di dovere favori ad altre persone. Potrei trovare un modo per saldare il conto... anche subito." disse con tono malizioso.
Lentamente sollevò una mano fino fino alla fibbia del cinturone, a cui teneva legata la spada (non se la levava mai) e con un colpo secco la slacciò, lasciandola cadere per terra. Completamente incurante del rumore che il metallo fece a contatto col pavimento. Stessa cosa fece col mantello, che questa volta atterrò molto più leggero.
Portò una mano sulla spallina, abbassando la bretellina che fece scivolare appena più in basso con un movimento sensuale della spalla. Mi tese la mano ed io, completamente inebetito, mi avvicinai per afferrarla.
Le sbarre me lo impedirono. Quando il bracciale arrivò troppo vicino alle pareti della prigione, una scossa elettrica mi fece saltare all'indietro, mezzo stordito.
A quel punto Edith proruppe in una fragorosa risata. "Ecco, direi che ora siamo pari!" disse raccogliendo da terra cinturone e mantello, risistemandole a dosso.
"Ci rivediamo, Egil." disse andandosene.

Spoiler
Mondo: Paneòn
Continenti: Sorya, Meran, Fiorìn

Città di Sorya: Hesperia (Città grande e potente di Sorya...forse la capitale); Avamposto dei predatori (località sconosciuta ma non troppo distante)
Città di Meran: Agrabah (capitale del sultanato), Guera (città desertica del sultanato. Pare ci siano forze a favore dei Belah'dian) Nimrud (paesino minacciato dai Senza Ombra, mostri umanoidi pericolosi per il Sultanato)

PNG principali:
Altanus (anziano membro del consiglio di Hesperia)
Varys (membro del consiglio più giovane)
Beleren (Primo cavaliere del consiglio, probabilmente a capo dell'esercito della città. Promesso sposo di Nymeria)
Voryn (anziano membro del consiglio, attualmente prigioniero dei Predatori)
Shaward (capo dei predatori, aka antica stirpe Belah'dian)
Gyzha (matriarca dei predatori ed ex sovrana di Hesperia)
Selina (figlia di Gyzha e legittima sovrana dei Belah'dian. In custodia al Garden)
Rilye (un ragazzino di 14-15 anni, probabilmente un servitore)

Vahram Nenad Ishtar (Sultano di Agrabah)
Nymeria (principessa guerriera del sultanato e comandante delle guardie. Promessa sposa di Beleren)
Zodho (uno dei mercenari assoldati dal sultanato, originario di Guera. In realtà una guardia al servizio di Wesjdiof e fedele ai Belah'dian, fuggito da Guera e disperso)
Wesjdiof (alchimista di Guera, conosce il modo di riattivare i cristalli)
Ah'sor (il più giovane tra i figli del Sultano, ha rubato un Jumper ed è scappato nel deserto)
Hikmet (Capitano di Agrabah, è morto nella lotta ai Senza Ombra)
Eko Alois (Capitano delle truppe di Hesperia di istanza a Meren)
Earleen (Soldato di Hesperia di istanza a Meren)
Mitqua Talduna (Comandante dell'esercito del sultano, coordinatore della ricostruzione di Agrabah. Non ha l'occhio destro)
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Pip :>
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Re: Garden

Messaggio da Pip :> »

Agrabah.

Recuperato il fuggitivo Egil, il Garden aveva fatto ritorno alla capitale di Mèran, che si stava, incredibilmente, già rialzando da quella che poteva essere la fine di un grande popolo.
Tuttavia, sono spesso i momenti più duri a tirare fuori la reale forza delle persone. Gli abitanti di Agrabah, spinti dalla Triade, avevano già cominciato i lavori ed in poco tempo sarebbero potuti tornare ai fasti di un tempo.

Pip: Inizio a pensare che la prosperità, l'arte, la conoscenza del vostro popolo derivi.. Dal popolo stesso, Sultano. Non da uno di quei Frutti, nonostante il loro grande potere.
Sultano: Il Frutto è servito all'inizio, ai miei avi, per instaurare il governo. Il suo effetto, però, si è esaurito in fretta; ma abbiamo governato il Sultanato con saggezza, cercando di promuovere il benessere di tutti. Quello che è.. Che era.. E' stato il lavoro degli uomini a crearlo.
Pip: ...temo di non avere buone notizie per voi.

Il Sultano guardava fuori dalla vetrata la grande Agrabah curarsi le ferite. Sospirò profondamente, presagendo quello che il Preside stava per dire.

Pip: La Triade ha preso il controllo della città. Non ufficialmente, perché il Comandante Mitqua e ciò che rimane dell'esercito vi è ancora leale. Non so per quanto, ma lo è ancora. Il popolo, tuttavia, sta apprezzando gli aiuti della Triade che, sebbene ad un caro prezzo, sta offrendo a tutti un'opportunità, una possibilità di cambiare le cose. Di essere liberi.
Sultano: Schiocchezze. La Triade cerca solo il potere ed il popolo, prima, non era schiavizzato..
Pip: Le persone dimenticano in fretta.
Sultano: Solo quello che gli conviene dimenticare, Preside Philip. Solo quello.

Pip si avvicinò al Sultano, poggiandogli una mano sulla spalla.

Pip: Da uomo a uomo volevo ringraziarla per quello che avete fatto con il Cavaliere Beleren. Mi è stato riferito e lo apprezzo molto. Tengo a vostra figlia con tutto il mio cuore.
Sultano: L'ho capito, Preside. Ed è stato questo il motivo della mia decisione.
Pip: Non posso darvi una mano a riconquistare la città, partiremo a breve. Abbiamo una missione da compiere. Sta a voi fare ciò che è più giusto per il Regno, anche se volesse dire cedere alla Triade. D'ora in poi, tocca a voi.
Sultano: ...lo so.
Pip: Spero per voi che, quando torneremo, ci accoglierete nuovamente al Palazzo. Dimenticate quello che hanno fatto i vostri avi. Cercate la fiducia delle persone e.. Buona fortuna.

Pip fece per uscire dalla stanza, ma il Sultano lo bloccò.

Sultano: Philip.. Il Frutto che fine ha fatto?
Pip: Cercheremo di riprenderlo, Sultano. Mentirei se dicessi che non è in mani pericolose.
Sultano: Mi avete appena consigliato di cercare la fiducia delle persone, ma.. Sono le persone fidate, evidentemente, quelle che più possono tradirvi. Per le leggi di Agrabah, la testa del SeeD Snow sarebbe già saltata.
Pip: Ha agito spinto dal bene e dall'amicizia, ma senza tenere in mente il quadro generale. Non posso biasimarlo.
Sultano: Come ha fatto Nymeria per voi.
Pip: Avrete bisogno di vostra figlia per ristabilire il vostro potere. Fate in modo che non venga messa in pericolo.
Sultano: Al costo della mia vita.

*********

Pip: Tornerò, promesso.
Nymeria: Verrei con te se potessi.
Pip: Un giorno, forse, potrai farlo.

A presto.

*********

Nelle prigioni, Egil si era da poco fatto passare la bava alla bocca per il semi spogliarello di Edith.

Ancora sentì rumore di passi, forse era quella la volta buona che arrivasse Matt?

Egil: Matt?
???: Mi spiace deluderti. Ma sarai contento lo stesso di vedermi.. Forse.

Pip arrivò davanti alla cella, dove Egil lo guardava curioso.

Egil: Allora, cos'hai deciso?
Pip: Un po' di cose, a dir la verità. Partiremo tra poco per Fìorin, alla ricerca dei Frutti e dell'Alchimista. Il viaggio non sarà breve e potrebbe essere più pericoloso del previsto, nessuno qui ha mai compiuto questa tratta.
Egil: Bene, per fortuna hai accolto il mio suggerimento! Altro?? :smt109

Click.

Pip: Beh, di altro c'è che non mi sei di nessuna utilità qui in questa prigione, chi vuole la tua testa sta per scendere dal Garden.. QUindi, sei libero.

Le porte della cella si aprirono ed Egil fu ben felice di uscire.

Egil: Grazie! Scusami ancora per quello che ho fatto.. Ma spero tu abbia capito.
Pip: Sai...

I due si avviarono all'uscita delle prigioni del Garden.

Pip: ...non dirlo a soggetti come Sanji, ma anch'io forse mi sarei comportato così se non fossi stato il Preside del Garden, anche se, probabilmente, ci hai fatti passare dalla padella alla brace.
Egil: Lo so. I miei piani erano altri, ma sono stato mosso dalle migliori intenzioni.
Pip: Ti perdono. Forza, mettiamoci al lavoro...

Una pausa.
Un sorrisetto malizioso.
Un improvviso indurimento del viso.

Pip: ...Cadetto Egil Snow.

**********

La priorità va a Fìorin, con tutto quello che ne consegue. Di Agrabah e della Triade ce ne occuperemo al ritorno, così come di Hesperia; per ora, concentriamoci sull'Alchimista senza inserire altra carne al fuoco, altrimenti rischiamo di non riuscire a portare avanti nessuno spunto. :wink:
xthegame89x
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Re: Garden

Messaggio da xthegame89x »

Il giardino. Spesso si era perso nei suoi pensieri, mentre passeggiava lentamente guardando gli alberi ed i fiori li presenti: sembrava che quel luogo avesse una sorta di magia che spingesse le persone che lo visitavano a pensare. Non aveva avuto molto tempo per chiarirsi le idee in quei giorni e non era nemmeno passato da Egil in prigione. Non che non volesse, anzi. Voleva chiarire alcune cose con lui ma probabilmente voleva dare solamente il tempo a sé stesso per capire alcune cose. Il codec era ancora illuminato da una sola parola.

Arrivo.

Ben presto non fu più solo ed Egil gli si sedette affianco nella panchina che aveva occupato. Lo guardò per un attimo, ma Matt sospiro. Egil soffocò una risata, mentre sul suo viso si apriva un sorriso.

- Beh, che aspetti con la ramanzina? - disse Egil alzando le spalle

Altro sospirò. Scelse le parole ed il tono con molta cura, non volendo apparire ne arrabbiato e ne sollevato dal fatto che fosse lì al suo fianco e non ancora in cella.

- Non ho intenzione di dirti niente, Egil. So i motivi che ti hanno spinto a fare ciò che hai fatto e apprezzo il fatto che tu abbia fatto tutto questo per me... ma non voglio che per causa mia tu rischi così tanto. E' vero... ci sono forse pochissimi modi o forse nessuno di allontanare questo demone dal mio corpo, ma non voglio che i miei amici si sacrifichino per aiutarmi. Non sono tornato al Garden per questo... - disse Matt sospirando e portandosi una mano alla fronte, pensieroso

Il suo migliore amico aveva rischiato di essere allontanato dal Garden per un'azione del genere: e se tornare al Garden fosse stato un errore? In fondo, molti di loro stavano meglio prima che lui tornasse.

- Se stai pensando che è colpa tua, Matt, allora pensa a qualcos'altro.

Egil sorrise, nonostante la gravità della situazione riusciva ad avere un sorriso sul viso.

- Come fai a non ammetterlo? Stavate meglio senza di me... - disse Matt con un sorriso ironico
- Può darsi... ma rimani pur sempre il mio migliore amico. Il compagno fedele che lo è stato per molti qui al Garden, un guerriero formidabile... la tua forza, la tua testardaggine, il tuo voler preoccuparti sempre più degli altri che di te stesso... non pensi che tutto questo mancava a molti nel Garden?

Come poteva lui mancare ai suoi compagni? Li aveva abbandonati. Li aveva lasciati da soli. Ora stava cercando di riconquistarne la fiducia ma sarebbe servito a qualcosa quando rischiava di ferirli o di...

- Già... penso che ad alcuni non sia mancato per niente. - disse Matt mentre pensava a Sirius
- Pensi che io sia l'unico che ci sia stato male?

Per un attimo pensò ad una persona e l'amico parve capire al volo i pensieri del Seed.

- Come va? - disse Egil

La domanda poteva avere mille risposte, ma sapeva benissimo in che direzione il mago di Esto Gaza l'aveva rivolta. Altro sospiro di Matt, gli avessero dato 100 guil a sospiro adesso sarebbe diventato ricco.

- Normale... è complicato. Siamo... amici.
- Ed è questo quello che vuoi, vero? - affermò ironicamente l'amico

Il Seed non rispose subito. Certo che provava ancora qualcosa, ma non poteva pretendere niente. Non poteva avere quella faccia. Aveva perso quell'occasione quando se n'era andato dal Garden: se ancora ci fosse stata una possibilità di rimediare, non doveva proprio andarsene. Ma ormai era andata. E non voleva di certo rinunciare a lei cercando in tutti i modi di rimettere le cose come stavano. Ormai era qualcosa che non poteva più sperare.

- Ho fatto la mia scelta tempo fa, seppur sbagliata, ora me ne rendo conto... sapevo che andandomene dal Garden avrei perso tutti i legami che possedevo con le persone di questo Garden. E' vero, in parte si possono ricostruire... ma ciò non toglie ciò che ho fatto. Ciò che è fatto è fatto. Non si può tornare indietro...
- Niente è impossibile. - disse Egil sorridendo

Matt lo guardò ed infine sorrise.

- Per il momento, voglio che sia felice. Che sia con me o con qualcun altro, voglio che torni davvero a sorridere... e tu. - disse Matt indicandolo - La prossima volta che fuggi con un cristallo overpowa, ti inseguo sotto forma di Dark Bahamut e me ne strainfischio le scatole che la trasformazione mi porta vicino alla morte. Mi sono spiegato?

Egil lo guardò per un attimo e poi scoppiò a ridere.

- Deficiente.
- Femminuccia.

Inutile dire che scoppiarono a ridere come due babbeoidi.
**********
Buio. Molte persone associavano il buio ad una sorta di protezione, come se niente e nessuno potesse far loro del male se non riusciva a vederli. L'unica fonte di luce nella stanza era quella del codec, che si era appena illuminato per via di un messaggio non letto della mattina. Sbuffò. Il soffitto gli rendeva lo sguardo, mentre lui stava disteso nel letto e l'aria fresca del continente di Meran entrava nella sua camera. Bussarono alla porta.

- Emy, che c'è?
- Sei ancora vivo?

Matt non rispose. Non aveva voglia di fare conversazione. Stava cercando in tutti i modi di riflettere su come un cristallo di Paneon potesse aiutarlo a scacciare Dark Bahamut. La porta si aprì, facendo entrare un fascio luminoso che per poco non fulminò gli occhi del ragazzo coricato nel letto.

- Ti sembra questa l'ora di dormire? Sono le nove di sera! E poi si gela qui dentro!

Fece due grandi passi al centro della stanza, chiudendone la finestra, poi prese una sedia e la mise di fronte al letto, dove Matt la guardava in cagnesco.

- Mi dici che ti succede?
- Emy... se cominciassi a raccontare adesso, finirei l'anno prossimo. - detto ciò sprofondò con la nuca nel cuscino
- Allora non perdere tempo.

Sbuffò. Perché raccontarle tutta la sua storia? Che senso aveva? Eppure era lì, coricato nel suo letto e la sua bocca cominciò a parlare: prima che potesse fermarsi raccontò del fratello, del trapianto e di Dark Bahamut. Di come si sentiva in quei giorni e di come avesse così tanti dubbi sul fatto che fosse o meno una giusta scelta essere ritornati al Garden. Le raccontò tutto e, quando finì, erano arrivate le dieci e mezza di notte. "Pensavo ci volesse più tempo..." pensò distrattamente Matt.

Volse uno sguardo alla ragazza, cercando di capirne se fosse spaventata o ancora incuriosita. Stranamente, non era né l'una né l'altra cosa. Sembrò solamente leggermente pensierosa. Si alzò di scatto, facendo prendere un infarto al ragazzo e si diresse in camera sua. Tornò con un piccolo libro dall'aria leggermente consumata e antica, sfogliandolo energicamente.

- Se continui così, finirai per distruggerlo. - la avvisò Matt
- Leggi.

Matt la guardò per un attimo, per poi posare curioso lo sguardo sul libro. Sembrava provenisse da Agrabah, dato che lo stile di scrittura era simile a quello della città che avevano appena lasciato alle loro spalle. Il capitolo del libro che gli stava porgendo la ragazza era molto breve e sembrava una leggenda sul continente che stavano per visitare.
La fonte della coscienza
"Nelle antiche terre di Fiorin, all'interno di una grotta del monte Mazel, vi è un lago sotterraneo. Sono molte le storie che parlano di questo piccolo lago, pare che possieda dei poteri magici che agiscono direttamente nella psiche di chi vi nuota al suo interno. Molti riescono a scorgere il proprio futuro, in queste acque, mentre altri hanno assaporato per un'ultima volta dei ricordi che non riuscivano più a riportare alla loro mente. Si dice che quelle fossero le lacrime di una creatura che non volle separarsi da un guerriero leggendario. La creatura era di spirito benevolo e proteggeva il guerriero ma, una volta che tutte le guerre cessarono e lui volle donare la libertà a tale creatura, lasciò il corpo di quest'ultimo: il dispiacere provocato da tale scissione sembrò far piangere a dismisura la creatura che creò quel lago. Ovviamente si tratta di leggende e nessuno ha mai constatato con i propri occhi l'eventuale potere magico di tale lago. Dai più saggi viene chiamato Fonte della coscienza, poichè è in grado di mettere in contatto una persona con i propri ricordi ed emozioni e..."

La parte del libro sembrava consumata e illeggibile. Mentre il suo cuore cominciò a battere all'impazzata, Matt provò a metterla in controluce, ma niente. Il tempo aveva cancellato le ultime parole. La creatura del guerriero che lasciò il suo corpo... Poteva essere la soluzione a tutti i suoi problemi?

Sono tornato ragazzi, con un nuovo canale e con nuove serie. Restate tunizzati per scoprirne di belle! Buona visione! :P
Spoiler
PROGRAMMAZIONE
LUNEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
MARTEDI
- Let's Technic, Minecraft Monster Pack 1.6.4 -
MERCOLEDI
- Fantasy World, Final Fantasy IX -
GIOVEDI
- Desertcraft, Minecraft Regrowth Pack 1.7.10 -
VENERDI
- Il ruggito del T-Rex, Dino Crisis -
SABATO
- Video Random -
Se dovete utilizzare il mio pg nel Garden, controllatevi la scheda prima, barboni! xD
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Spoiler
LE PERLE DI SAGGEZZA DEL GRUPPO DEL GC SU FB
Egil ha scritto: Non possiamo fare un referendum per dichiarare Matt Winchester illegale e immorale?

Leon ha scritto: Matt Winchester ogni volta che fai un commento inutile, un gattino nel mondo muore
Paine ha scritto: o.ò sisi confermo la mia teoria... Matt è posseduto dal demonio.
Leon ha scritto: E' più probabile che sia il demonio a essere posseduto da Matt Winchester.

Leon ha scritto: Non è la situazione ad essere disperata, è Matt che si è messo in testa di far crashare i server di Facebook.

Leon ha scritto: Matt Winchester la tua firma occupa una schermata intera e ho un fo***to monitor 1920*1080.
Matt Winchester ha scritto: Quindi anche Ruben è a Reloras??? Posso usare il suo pg????
Vero posso posso posso???
Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Drittz Do Urden ha scritto: No.
Matt Winchester ha scritto: Sob sigh... (A Drizzt Do Urden piace quest'elemento)
Paine ha scritto: Penso che comunque debba smettere di mortificare il povero matt.... è un cazzone, lo sappiamo tutti e mo lo sai anche tu, non ci fosse lui qua staremmo tutti a grattarci le palle, quindi passa un commento anche fosse acido. Paine docet
Leon ha scritto: Matt Winchester minaccia pure i cani randagi che incrocia per strada ormai (ovviamente trasformandosi in bahamut)
Richi
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Crack

Messaggio da Richi »

"Pip, andare adesso a Fiorin mi sembra un'idea inutile."
"Come mai?"
"Rifletti: noi con il Garden abbiamo fatto in un giorno e mezzo una traversata che per gli abitanti di Panèon richiederebbe al minimo due settimane. Lui al massimo avrà solo dei cavalli, quindi sarà limitato nelle distanze che può percorrere. Probabilmente, no, sicuramente lo anticiperemo e ciò darebbe a lui il vantaggio di poter pianificare come aggirarci. A meno che lui non sappia volare, ho dei seri dubbi c-"

Drizzt non finì la sua frase. Ne mai ebbe più occasione di finirla, poichè un Thaar sfondò la presidenza e centrò in pieno il drow.

E sopra l'uccellaccio, l'alchimista Wescherderdofrronghctscrrzzzzz l'inpronunciabile.

"Eccolo, è lui, Weld-Weeldsa-WECCRòFEDSO-AAAAANNNFFF!!!-"
Egil, presente nell'ufficio pure lui, crollò al suolo, in preda agli spasmi dolorosi generati dal crampo che gli pervenne alla lingua.
Pip, invece, rimase immobile. Il suo cervello incapace di comprendere gli eventi a cui era costretto ad assistere.

"CATTIVO BROCCO! CATTIVO!"
"THAAAAR THAAAR" rispose Brocco.
"NO, NIENTE SCUSE STAVOLTA! PER PUNIZIONE, STASERA! NESSUN! BISCOTTINO!"
L'animale parve farsela sotto davanti alla ramanzina del padrone.
Anzi, leviamo il parve.

"Non...è...poss-poss-poss-" Disse un Pip col cervello più inceppato di un orologio con gli ingranaggi fusi.

Promemoria: analogie e le metafore vanno evitate: sono come piume su un serpente #autodimostrante.

L'animale spalancò le ali e volò via come era arrivato: cioè facendo un'altro buco e decorando la fiancata del Garden.

Promemoria per Wesdòjovaoiòvyue: mai più far bere latte di capra ai Thaar.

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Nessuno sa di preciso cosa avesse portato a ciò.
Si sa solo che stava accadendo.
E che 4 figuri stavano <danzando> nella hall del Garden, indossando sulla testa pentoloni e scolapasta decorati con fusilli e spaghetti infilati a forza nel pentolame.
Parevano compiere una sorta di antico rituale.
"CTHULLHU FTHANG! CHTULLHU FTHANG!"
"SI SCRIVE SENZA LA ACCA, PIP!"
"TACI EGIL! NON ROVINARE IL MIO MOJO ORA!"
Ogni eventuale spettatore capì che non c'era più speranza quando Halverson, uno dei ballerini, versò sul pavimento una ciotola di Yoghurt alla ciliegia, strillando "YAH YOG URT! YAH YOG URT!".
Sembrava cercare di fare una sorta di strano cerchio rituale.
Purtroppo per Aura, non ne avrebbe fatto uno un po' meno rosa. E nemmeno uno che non gli costasse una multa dalla Seven Arcs Animation. Ma l'è n'altra storia.
Torniamo ai nostri necromanti.
Il quarto e ultimo figuro era intento a intonare una preghiera al ritmo dei grandiosi passi di danza che ci furono donati da Sua Virilità Lord Ghiraim.
"Dark, o alcuni dicono Bahamut... Come hai fatto con mio fratello Dean il morto, dacci i cuori...DACCI I CUORI!"

E accadde.
Tutte queste preghiere, tutte queste danze, lo fecero accadere.

Centinaia di cadetti si riversarono nella Hall del Garden, intenti a dimostrare le loro spettacolari mosse sulla pista.
A quanto pare avevano scambiato il rituale per un rave party. Infatti iniziarono quasi subito a circolare pasticche e musica da 4 soldi.

Fuori pista, Aura e Homura osservavano la scena disgustati.
"Non ci posso credere che lo stiano facendo."
La dottoressa si voltò verso il bastardo, incuriosita.
"Voglio dire, guardali. Non hanno stile. Se proprio devono ballare, allora potrebbero fare cose tipo questa, o questa."
Aura ignorò il giovane bastardo.
"Questa storia deve finire."
"Concordo."
"Mi aiuterai?"
"Ovvio. Questo scempio deve finire. INSEGNERO' A QUESTI DISGRAZIATI COME SI BALLA!"
L'espressione della commander disse tutto.
"LET'S DANCE!"
"Buona fortuna allora!"

La Commander osservò il ragazzo tuffarsi in mezzo alla pista, pronto per dominarla con le sue mosse piene di Funk e figaggine.


Fu calpestato immediatamente dalla mandria di truzzi.

Ripetutamente.

----------------------------------------------------------------------------------

"No. Non ti aiuterò."
"Siegmayer. Era un'ordine."
"Disobbedisco."
"Siegmayer, non parodizzare Garibaldi in mia presenza!"
"No, Commander Aura. No. Non l'aiuterò. Non posso farlo."
"Ecchediamine! Che ti costa insegnarmi lo Spadel-Toh-Pressh?!"
"Si chiama Spad'El-Leen! Diamine!"
"Spadel-Toh-Pressh suona meglio."
"Fottesega. Non sacrificherò i miei sacri strumenti per porre fine ad un rituale che potrebbe far esplodere tutto il Garden!"
Aura frugò un attimo in tasca, per poi offrire a Siegmayer una muffin.
"E' alle mele?"
Aura annuì.
"Ma...Marlene?"
Aura annui di nuovo.




"Andata."

----------------------------------------------------------------------------------------------------

Gli stereo si spensero.
La Ghisa risuonò.
La Commander apparve sulla scena.
"FERMATELA!"
All'ordine di Pip tutti quanti accorsero verso Aura.
Lei si mise in guardia.
Tutti quanti la superarono, senza manco toccarla.
Pip non si fece alcun problema a svelare le proprie emozioni.

I quattro stregoni danzanti si apprestarono a mettersi in guardia.
Aura estrasse la sua arma.
Pip fece altrettanto con la sua.
"PIP, METTIMI GIU' ORA!!!" Strillò Homura.
"TACI O TI TAGLIO LO STIP-OOOOF!"
La sacra ghisa rimbalzò sul naso di Pip, per poi tracciare un'arco e colpire in pieno Halverson nello stomaco, da li rimbalzare su pavimento, soffitto, un paio di cadetti morti di overdose e sullo scolapasta spaghettoso di Matt prima di colpire Egil nell'alluce.
"Pensi forse che questo possa fermarci?!"
"No. Però scommetto che questo lo farà."
E scagliò ancora una volta la padella.
Che fu intercettata a mezz'aria da un Homura volante.
"PIP, FIGL-"
SBONK!
La padella volò fino al soffitto del Garden, dove rimbalzò prima di atterrare ai piedi dei 4 fanatici.
"...Tutto qui? Cioè, Tutto qui?!"
Aura fece cenno di diniego con la testa, prima di puntare col dito dietro il preside.
Tutti si voltarono per vedere che la padella stava levitando a mezzo metro da terra, avvolta da una stranissima luce azzurra.
Un attimo dopo, essa esplose in una tempesta di padelle fatte di Nen, che sommersero tutta la Hall.

10 minuti dopo, Aura stava trascinando i resti dei 4 fanatici in infermeria.

20 minuti dopo, un bastardo si stava rialzando da terra.
Si guardò intorno, spaesato, mentre i ricordi del casino precedente gli stavano tornando alla mente.
Si voltò verso il cerchio rituale di Yoghurt e iniziò a guardarlo con disprezzo.
"Cthullhu Fthang, eh?"
Improvvisamente uscì dal cerchio un tentacolo, afferrò Homura e lo trascinò agli inferi.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

"ROOOOOOOOOOOOOOOBB!"
Elza si svegliò di soprassalto, sudata, stringendo il bordo delle coperte con tanta di quella forza che le sue nocche sbiancarono.
"Oh, ti sei svegliata."
La ladra guardò allibita per un attimo la dottoressa, poi il clistere, poi la sua tunichetta da ospedale e infine il resto dell'infermeria.
"Che ci faccio qui?"
"Intossicazione alimentare. A quanto pare hai mangiato un Muffin scaduto."
Elza rimase un attimo allibita.
"Oh bhè, ne è valsa la pena."
"Vallo a dire a lui."
La ladra per un attimo non capì di che parlasse, e solo seguendo il dito della Commander vide il figuro avvolto nel suo solito cappotto, addormentato.
"E' stato lui a trascinarti qui in infermeria dopo che sei svenuta. Ed è rimasto qui tutto il tempo ad aspettare che ti svegliassi."
La ladra si sporse un attimo per scompigliare i capelli al bastardo, il quale rispose grugnendo e volgendosi dall'altra parte.
"Comunque al momento sembra solo che l'unica cosa che ti resta sia solo un po' di febbre. Un giorno di riposo e poi dovresti essere di nuovo pronta per tornare in campo."
"Va bene. Grazie."
"Di nulla. Piuttosto, ci pensi tu a lui?"
"Si, sta tranquilla. So io come gestirlo."
Elza rimase un attimo a guardare la Commander che si allontanava prima di voltarsi e osservare che Homura,ancora appisolato, le stava alzando il dito medio.
Davanti a tale vista, nessuno sarebbe riuscito a trattenere le risate.
Spoiler
Ebbene si, tutta la parte prima del risveglio di Elza è stata solo un sogno XD
E comunque, no, non ho abusato di nessuna sostanza stupefacente per produrre questo obrobrio.

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DarkSideOfMe
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Re: Garden

Messaggio da DarkSideOfMe »

Ora come ora, tornati dalla missione dei Senza-Ombra e vista la grande Agrabah che comincia a rinascere, siamo partiti per il continente ignoto dove, secondo alcuni libri, risiederebbe il grande albero di Yggdrasil e dove il tizio dal nome buffo si stava dirigendo.

Per conto mio ero sempre pronta alla battaglia, quindi avevo deciso, al momento, di dedicarmi alla lettura del diario della madre di Homura, ovviamente in sua compagnia. Lo stavo traducendo pian piano, così che lui potesse ottenere tutte le informazioni che voleva, in più mi facevo una copia scritta di tutti i momenti in cui mi nominava (pochi in verità).

-Certo che tu e lo studio andate a braccetto eh?- disse Homura mentre guardava il diario per accertarsi che non lo rovinassi.
-A differenza tua si- Ridacchiai leggermente, poi lo guardai.
-Beh, che c'è?- mi disse il ragazzo in risposta al mio sguardo.
-Che ne dici, cosa troveremo su questo "famoso" continente? Ci sarà qualcosa che valga la pena studiare? Che valga la pena sezionare? Che valga la pena-
-Tu sei totalmente rincoglionita e si vede- prese così una tazza di camomilla dopo averci aggiunto altro che non vidi -Prendi la tua medicina, prendila-
-Mi pigli per il culo?- ridemmo entrambi. Ogni tanto ci voleva una qualche risata, e per adesso quelli che avevo conosciuto al Garden non è che mi facessero poi tanto ridere, anzi.

Quando vidi Egil ferito mi sentii un dolore al cuore. Mi sentii male a vederlo così, anche se era una ferita alla spalla e basta. La scorsa volta Homura ci aveva preso ma un poco mi vergognavo a dimostrarlo. Ma fottesega, ora dovevo concentrarmi. Allenarmi e concentrarmi.

Continuai a tradurre ancora un'oretta poi mi presi la mia pausa benedetta, uscendo dalla biblioteca dove eravamo rintanati e facendomi un giretto per il Garden. Incontrai Raiden e lo salutai, lui ricambiò debolmente e passò oltre, come me. Poco più in là però vidi lei... Elza. La fissai con odio per qualche secondo. Aveva sparato ad Egil e Dio se per questo era entrata nella mia lista nera. Ok, era stato per riacchiappare il mago, però... però... C***o! Per evitare di arrabbiarmi presi la direzione opposta, allontanandomi verso lo Zoolab, avevo bisogno di sfogarmi. Dovevo diventare più forte e diventare... qualcosa di più di ciò che ero adesso e, probabilmente, la migliore probabilità per crescere era mettercela tutta proprio ora che ci stavamo spostando. Dovevo imparare di più e creare qualcosa in me che fosse più unico che raro. Dovevo diventare me stessa.
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