Re: Tornei
Inviato: 27 nov 2015, 18:34
RPG (Role Playing Game)
P Aura Lundor
DS Oushi Lenher
DD Xander Rainer
C Brian Willis
AS Elza
AD Recks Seagull
ALL PINKS
P Leon Rayearth
DS Rina
DD Egil Snow
C Alexandra Schwarzlight
AS Raiden
AD Edith Lance
- Ed ecco Elza che va al tiro in quella che è l'ultima azione prima dell'intervallo. Parte la sfera e...
Elza lancia un dado. La sua buona sorte si ripercuote sullo strumento, dettando un 8 che, secondo il tabellone, era indicato per un goal sicuro.
- La partita volge a favore dei RPG! - esulta la ragazza* alzando i pugni al cielo. Il tavolo traballa e per poco le pedine non si rovesciano – E siamo 1 a 0 per noi, bello!
Leon fa una smorfia – Non cantar vittoria così presto, c'è ancora il secondo tempo!
La linguaccia che ha di risposta lo porta ad alzarsi dalla sua postazione con viso imbronciato. Rina** lo segue con lo sguardo, poi anch'ella si alza gridando una pausa e lo raggiunge al bancone del cibo. La birra era finita da un pezzo, stessa sorte era toccata ai muffin all'arancia che la dea aveva portato per l'occasione. Le dita perciò artigliano un dolcetto di marzapane, poi un altro e un altro ancora per portarli alle sue amiche.
Alexandra sembra la più presa dal gioco. Ogni tanto alza lo sguardo sui suoi compagni, aspetta che la partita riprenda per mostrare a tutti la sua abilità, la sua fortuna nel lancio dei dadi. Aura non sapeva se averne timore o mostrarle un sorriso divertito. Alla fine opta per tenere gli occhi puntati sulla sua cartella scarabocchiata.
Rina le passa il dolce, poi si siede vicino ad Alex per chiacchierare un po'. La donna accetta di buon grado le domande e la Commander le guarda parlare per qualche istante prima di addentare il suo dolcetto. Ancora ci raccapezzava poco delle regole, eppure si stava divertendo anche lei. Si era lasciata trascinare dalla Cadetta formosa senza opporre grandi resistenze. In fondo intrigava anche lei quel nuovo gioco. Seed&Blitzball, non l'aveva mai sentito fino a quel momento. Xander le aveva detto che si trattava di gioco da tavolo molto particolare, dove ognuno impersonava un giocatore dandogli un determinato ruolo all'interno del campo. Il lancio dei dadi determinava l'azione ed il numero che usciva, seguendo una tabella, poteva portare delle sorprese.
Aura sospira: i dadi non erano mai stati suoi amici.
- Ricominciamo? - chiede Leon mentre passa una sprite ad Egil, sebbene quest'ultimo non sia molto convinto. Alla fine si accontenta e beve tutto il liquido in un solo sorso.
- Io però non ho ancora capito una cosa – alza la mano Oushi – Perchè mi avete chiamata per giocare con voi? Io dovrei essere a lavorare alle mie tavole.
- Quali tavole? - incuriosito, Brian si puntella sul tavolo. Oushi sbologna la sua domanda con una mano. Sembra persa nei suoi pensieri. Forse riguardano una palla di pelo felina che ogni volta le si siede sopra i disegni in cerca di attenzioni. Aura sa bene cosa vuol dire avere un gatto che interferisce coi fogli. O che si mette davanti allo schermo del pc, schiacciando tutti i tasti della tastiera finchsssadjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkl
Un po' come è accaduto ora. Snervante, non è vero?
- Eravamo alla fine del primo tempo – fa Edith sistemandosi i capelli dietro le orecchie – E tu Elza non barare ancora! I turni si rispettano.
La donna*** alza le spalle, poi passa i dadi ad Alexandra che li lancia con un gesto elegante. Sommati danno un 12. Gli All Pinks emettono un verso di approvazione.
Nella mente di ognuno viene visualizzata ancora una volta la sferopiscina. I rispettivi personaggi prendono posto, al centro Alex e Brian si squadrano con un sorriso dipinto sul volto. La palla torna in gioco, la donna ne prende possesso in un lampo. Sorpassa il ragazzino e nuota veloce per coprire quanta più distanza possibile fra lei e la porta avversaria. Le si para davanti Recks con sguardo sconsolato. Più avanti Edith chiama il passaggio.
9
Il pallone viaggia verso l'attaccante, la quale recupera senza problemi. L'avanzata continua imperterrita, finché l'hesperiana si ritrova a dover dribblare Xander, giunto in difesa della fascia destra. La ragazza serra la mascella, ma non demorde. Il suo avversario prepara un'entrata spettacolare.
È il turno del Cadetto. Lancia i dadi. Esce 11. Veloce tutti vanno a leggere sul tabellone cosa comporta quel numero e nel leggere, il viso del ragazzo di illumina. Il gioco gli permette una mossa speciale. Con un grido rilancia i dadi. 3. Fiero, mostra la cartella che aveva compilato, come tutti, prima di iniziare la partita. Due numeri erano assegnati alle mosse speciali. Il 3 prevedeva il Tackle Super Sayan. La pedina viene spostata sul tabellone per avere un riferimento di come sono posizionati i giocatori.
Il corpo di Xander si ricopre di un'aura luminosa, sacrale. La sua unica magia blu viene legata al suo attacco, portandolo ad accecare temporaneamente l'avversaria che è costretta a coprirsi gli occhi. In quel frangente la palla viene sottratta e spedita dritta dritta fra le mani di Brian. Il mago ringrazia il compagno e con uno scatto, torna a dominare il centrocampo. Alle sue spalle Oushi lo segue per un breve tratto, difendendolo dalla marcatura di Raiden che stava giungendo per bloccare la sua avanzata.
5.
Quanto basta perché la donna ostruisca la visuale del Seed. Il biondo perde il passaggio del ragazzino su Recks, ma non si dà per vinto.
7. Raiden ha diritto ad una mossa speciale a scelta. È l'ora dell'Accappatoio Argentato.
- WTF? Che mossa è? - domanda Rina interdetta.
Il ragazzo si porta una mano al mento, sghignazza divertito – Evoca un accappatoio con destrezza +3 che mi permette di sgusciare oltre un avversario.
- Secondo me stai barando – interviene Xander braccando il libretto delle regole per controllare se fosse possibile avere una tecnica del genere. Leon gli sottrae i fogli prima ch'egli possa giungere alla pagina giusta, intimandogli di continuare a giocare vista l'ora tarda. Aura sospira affranta.
Dal nulla, fra le mani di Raiden compare uno strano indumento argentato. Una volta indossato, egli scivola via dalle grinfie di Oushi, superandola di qualche metro ed avanzando verso Recks. Il giovane mago volge lo sguardo alle sue spalle, affretta il nuoto per poter passare il prima possibile alla sua compagna. Quasi sente le mani ghiacciate del Seed su di lui quando alza il braccio per lanciare la palla.
12. Ha diritto ad un altro tiro. 12. Ha diritto ad un altro tiro. 12.
- Recks… - lo esorta Egil porgendogli una sprite che viene rifiutata. Lui infossa la testa nelle spalle prima di lanciare i dadi ancora una volta.
7. Per un fortuito miracolo Recks riesce a passare la palla con un Lancio a Inversione Disagiante.
Gli occhi del mago di Esto Gaza hanno un tic – Se posso… Non potevi scegliere un altro nome?
- Non mi veniva in mente niente di accattivante.
- E che effetti dovrebbe avere? - continua l'altro rubandogli la cartella da sotto il naso. Il suo sguardo si fa prima sconcertato, poi esplode in una grossa risata.
La palla viene intercettata da Egil. Un brivido gli percorre la schiena ed una strana sensazione di disagio gli pervade la carne. Tenta di muoversi per recuperare terreno, ma invece di avanzare egli retrocede. Cerca di voltarsi a destra, ma i piedi lo portano a spostarsi sulla sinistra. Qualunque cosa pensasse di fare, il suo corpo reagiva al contrario.
Uno status Rovescio un po' particolare. Alex giunge in suo soccorso, prendendogli la palla dalle mani ed avanzando per evitare che Elza entrasse in tackle su di lui. La ladra la insegue subito con un ghigno divertito sul volto. Sguscia nell'acqua ad una velocità maggiore rispetto a quella dell'addetta alla sicurezza. Decide allora di affrontarla a viso aperto.
4. Alexandra fa ricorso alla sua specialità, il Sigillo Biscotto.
La ragazza traccia sul dorso della mano una runa. Un attimo dopo da questa vengono sparati dei biscotti in direzione di Elza, costringendola a divorarli tutti per riuscire ad arrivare a lei. Così facendo, però, l'attenzione della centrocampista è solo sulla ladra, incurante di quel che le accade intorno. Difatti in men che non si dica Oushi è su di lei, pronta a sottrarle la palla. 6. L'attacco va a buon fine.
La palla torna rapidamente a Recks che a sua volta la passa ala compagna attaccante. Elza riceve e, anche se gonfia di biscotti, riesce a riguadagnare il terreno perso. Davanti a lei solo Rina cerca di bloccarla con un Tackle Bacio all'Ambrosia, tecnica che avrebbe evocato un paio di labbra sexy contro la ladra e permesso alla dea di sottrarle il pallone.
- Non era meglio baciarla direttamente? – fa Egil con un sorriso. Rina alza un dito contrariata.
- Così non ci sarebbe stato gusto. Un paio di labbra giganti al sapore di ambrosia che ubriacano l'avversario per un piccolo lasso di tempo sono meglio!
Elza arraffa i dadi – Ora è il mio turno! Non mi farò battere così facilmente!
11. La donna esulta e fa sfoggio della descrizione del suo micidiale Tiro al Muffin Congelato che aveva preparato in coordinazione con Brian.
- TIRO AL MUFFIN CONGELATO? Elza, non puoi fare quella mossa? - replica Edith dondolandole la pedina davanti al naso. La ragazza gliela strappa di mano e la riposiziona oltre quella di Rina con uno sbuffo.
- Voglio finire questa partita quanto prima – ribatte – Sono le tre di notte, dovrei essere a dormire a quest'ora!
- Ah sì? - fa Leon prendendo il controllo del campo di gioco – Allora sta a vedere cosa ti combino.
I dadi vengono lanciati. 9.
Quel tiro avrebbe dovuto segnare la fine della partita. Prima la ladra avrebbe calciato un pallone ad effetto che l'avrebbe portato ad assomigliare, nella deformazione dovuta all'attrito con l'acqua, ad un muffin delizioso. Poi Brian avrebbe intercettato il tiro dandogli un secondo effetto, congelando il pallone per renderlo un proiettile impossibile da parare anche per Leon. In questo modo avrebbero vinto la partita e sarebbero andati direttamente in finale.
Ma non sarebbe mai accaduto.
L'uomo, svincolando le regole, si porta vicinissimo ad Elza. La porta è scoperta, ma sembra non importargli. Prima che la ragazza completasse il tiro, la palla le viene soffiata via dallo stesso portiere. Con uno scatto, Leon la sorpassa ed arriva a centrocampo. Lì Oushi gli sbarra la strada con occhio omicida.
- Devi rispettare le regole – gli dice con voce roca, molto incazzata. Non si sa per quale motivo. Forse perché non può fumare durante il gioco dato che ad Aura veniva la nausea.
Leon stringe più forte il pallone – Ha cominciato la tua squadra.
- Tutte scuse.
Oushi tenta di bloccarlo. 2. Il Commander evita il suo tackle e con un'ultima azione, usa la sua tecnica speciale. Il Tipo Perforante. Un nome, un programma. L'uomo fa una capriola e con forza, spedisce il pallone verso la porta avversaria. La sfera rilascia una scia luminosa, sembra impossibile da parare.
- Aura, tira i dadi! - la chiama Xander. La ragazza si sveglia dalla sua immaginazione, accorgendosi solo in quel momento di essere guardata da tutti.
- Che c'è? - chiede ed Egil si porta una mano al viso scoraggiato.
- Devi tirare i dadi per evitare che Leon segni – le spiega – Anche se ormai direi che la partita è finita, non si fa altro che barare qui. Ed io senza birra non riesco a restare lucido.
Con sguardo sconsolato controlla l'orologio, poi torna a concentrarsi sul tabellone. La sua pedina dondola appena quando la donna fa il suo lancio.
Il risultato è palese. Lei era sempre stata molto sfortunata al gioco, soprattutto se questo integrava il tiro dei dadi. Era persino capace di rendere i numeri al negativo con un singolo gesto, o fare un lancio improponibile. Ma qualcosa le diceva che avrebbe vinto. Quel tiro l'avrebbe portata in finale, o almeno così sperava. La mano si agita, poi rilascia i due cubi.
Il primo dado segna 1. Il secondo dado scompare sotto il tavolo.
Un grido si alza dal gruppo, tutti si abbassano per controllare l'ultimo numero. In quell'istante la porta della stanza si apre ed una Niamh dagli occhi rossi e la camminata assonnata fa il suo ingresso. Senza dire nulla, si avvicina al tavolo e con un solo, singolo movimento, lo rovescia completamente. Tutte le cartelle e le pedine si spargono sul pavimento, poi con un verso simile ad un grugnito ed una ramanzina sul frastuono alle tre di notte, la ragazza torna a dormire. La partita a Seed&Blitzball non poteva andare oltre.
Ad uno ad uno i vari partecipanti raccolgono i pezzi e discutono sul risultato finale. Una discussione abbastanza accesa e solo dopo Aura capisce il motivo. All'inizio del gioco avevano stabilito la regola dove un goal del portiere valeva doppio. Se Leon avesse segnato, gli All Pinks avrebbero vinto la partita con un 2 a 1. In caso contrario, gli RPG sarebbero andati in finale con uno 0 a 1 per loro. Tutto stava in quel dado caduto al momento sbagliato. Sarebbe bastato un 5 per parare la palla. Un solo numero.
Alzo le spalle confusa da quel che ho scritto. Sulla scrivania giace un dado rosso a sei facce. Lo prendo e lo lancio. Il gatto lo scambia per un giocattolo e lo fa rotolare sotto il divano.
Niente, nemmeno io saprò mai che numero è uscito. La mia sfiga mi perseguita.
RPG 1 - ??? ALL PINKS
*-*-*-*-*
*Teoricamente l'utente è maschio, ma siccome risulterebbe strano per chi legge parlare di Elza al maschile, ho lasciato il femminile. Facciamo che si parla di “avatar virtuali” e il problema è risolto.
**Stesso discorso della nota di prima.
***O l'uomo.
P Aura Lundor
DS Oushi Lenher
DD Xander Rainer
C Brian Willis
AS Elza
AD Recks Seagull
ALL PINKS
P Leon Rayearth
DS Rina
DD Egil Snow
C Alexandra Schwarzlight
AS Raiden
AD Edith Lance
- Ed ecco Elza che va al tiro in quella che è l'ultima azione prima dell'intervallo. Parte la sfera e...
Elza lancia un dado. La sua buona sorte si ripercuote sullo strumento, dettando un 8 che, secondo il tabellone, era indicato per un goal sicuro.
- La partita volge a favore dei RPG! - esulta la ragazza* alzando i pugni al cielo. Il tavolo traballa e per poco le pedine non si rovesciano – E siamo 1 a 0 per noi, bello!
Leon fa una smorfia – Non cantar vittoria così presto, c'è ancora il secondo tempo!
La linguaccia che ha di risposta lo porta ad alzarsi dalla sua postazione con viso imbronciato. Rina** lo segue con lo sguardo, poi anch'ella si alza gridando una pausa e lo raggiunge al bancone del cibo. La birra era finita da un pezzo, stessa sorte era toccata ai muffin all'arancia che la dea aveva portato per l'occasione. Le dita perciò artigliano un dolcetto di marzapane, poi un altro e un altro ancora per portarli alle sue amiche.
Alexandra sembra la più presa dal gioco. Ogni tanto alza lo sguardo sui suoi compagni, aspetta che la partita riprenda per mostrare a tutti la sua abilità, la sua fortuna nel lancio dei dadi. Aura non sapeva se averne timore o mostrarle un sorriso divertito. Alla fine opta per tenere gli occhi puntati sulla sua cartella scarabocchiata.
Rina le passa il dolce, poi si siede vicino ad Alex per chiacchierare un po'. La donna accetta di buon grado le domande e la Commander le guarda parlare per qualche istante prima di addentare il suo dolcetto. Ancora ci raccapezzava poco delle regole, eppure si stava divertendo anche lei. Si era lasciata trascinare dalla Cadetta formosa senza opporre grandi resistenze. In fondo intrigava anche lei quel nuovo gioco. Seed&Blitzball, non l'aveva mai sentito fino a quel momento. Xander le aveva detto che si trattava di gioco da tavolo molto particolare, dove ognuno impersonava un giocatore dandogli un determinato ruolo all'interno del campo. Il lancio dei dadi determinava l'azione ed il numero che usciva, seguendo una tabella, poteva portare delle sorprese.
Aura sospira: i dadi non erano mai stati suoi amici.
- Ricominciamo? - chiede Leon mentre passa una sprite ad Egil, sebbene quest'ultimo non sia molto convinto. Alla fine si accontenta e beve tutto il liquido in un solo sorso.
- Io però non ho ancora capito una cosa – alza la mano Oushi – Perchè mi avete chiamata per giocare con voi? Io dovrei essere a lavorare alle mie tavole.
- Quali tavole? - incuriosito, Brian si puntella sul tavolo. Oushi sbologna la sua domanda con una mano. Sembra persa nei suoi pensieri. Forse riguardano una palla di pelo felina che ogni volta le si siede sopra i disegni in cerca di attenzioni. Aura sa bene cosa vuol dire avere un gatto che interferisce coi fogli. O che si mette davanti allo schermo del pc, schiacciando tutti i tasti della tastiera finchsssadjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkldjkl
Un po' come è accaduto ora. Snervante, non è vero?
- Eravamo alla fine del primo tempo – fa Edith sistemandosi i capelli dietro le orecchie – E tu Elza non barare ancora! I turni si rispettano.
La donna*** alza le spalle, poi passa i dadi ad Alexandra che li lancia con un gesto elegante. Sommati danno un 12. Gli All Pinks emettono un verso di approvazione.
Nella mente di ognuno viene visualizzata ancora una volta la sferopiscina. I rispettivi personaggi prendono posto, al centro Alex e Brian si squadrano con un sorriso dipinto sul volto. La palla torna in gioco, la donna ne prende possesso in un lampo. Sorpassa il ragazzino e nuota veloce per coprire quanta più distanza possibile fra lei e la porta avversaria. Le si para davanti Recks con sguardo sconsolato. Più avanti Edith chiama il passaggio.
9
Il pallone viaggia verso l'attaccante, la quale recupera senza problemi. L'avanzata continua imperterrita, finché l'hesperiana si ritrova a dover dribblare Xander, giunto in difesa della fascia destra. La ragazza serra la mascella, ma non demorde. Il suo avversario prepara un'entrata spettacolare.
È il turno del Cadetto. Lancia i dadi. Esce 11. Veloce tutti vanno a leggere sul tabellone cosa comporta quel numero e nel leggere, il viso del ragazzo di illumina. Il gioco gli permette una mossa speciale. Con un grido rilancia i dadi. 3. Fiero, mostra la cartella che aveva compilato, come tutti, prima di iniziare la partita. Due numeri erano assegnati alle mosse speciali. Il 3 prevedeva il Tackle Super Sayan. La pedina viene spostata sul tabellone per avere un riferimento di come sono posizionati i giocatori.
Il corpo di Xander si ricopre di un'aura luminosa, sacrale. La sua unica magia blu viene legata al suo attacco, portandolo ad accecare temporaneamente l'avversaria che è costretta a coprirsi gli occhi. In quel frangente la palla viene sottratta e spedita dritta dritta fra le mani di Brian. Il mago ringrazia il compagno e con uno scatto, torna a dominare il centrocampo. Alle sue spalle Oushi lo segue per un breve tratto, difendendolo dalla marcatura di Raiden che stava giungendo per bloccare la sua avanzata.
5.
Quanto basta perché la donna ostruisca la visuale del Seed. Il biondo perde il passaggio del ragazzino su Recks, ma non si dà per vinto.
7. Raiden ha diritto ad una mossa speciale a scelta. È l'ora dell'Accappatoio Argentato.
- WTF? Che mossa è? - domanda Rina interdetta.
Il ragazzo si porta una mano al mento, sghignazza divertito – Evoca un accappatoio con destrezza +3 che mi permette di sgusciare oltre un avversario.
- Secondo me stai barando – interviene Xander braccando il libretto delle regole per controllare se fosse possibile avere una tecnica del genere. Leon gli sottrae i fogli prima ch'egli possa giungere alla pagina giusta, intimandogli di continuare a giocare vista l'ora tarda. Aura sospira affranta.
Dal nulla, fra le mani di Raiden compare uno strano indumento argentato. Una volta indossato, egli scivola via dalle grinfie di Oushi, superandola di qualche metro ed avanzando verso Recks. Il giovane mago volge lo sguardo alle sue spalle, affretta il nuoto per poter passare il prima possibile alla sua compagna. Quasi sente le mani ghiacciate del Seed su di lui quando alza il braccio per lanciare la palla.
12. Ha diritto ad un altro tiro. 12. Ha diritto ad un altro tiro. 12.
- Recks… - lo esorta Egil porgendogli una sprite che viene rifiutata. Lui infossa la testa nelle spalle prima di lanciare i dadi ancora una volta.
7. Per un fortuito miracolo Recks riesce a passare la palla con un Lancio a Inversione Disagiante.
Gli occhi del mago di Esto Gaza hanno un tic – Se posso… Non potevi scegliere un altro nome?
- Non mi veniva in mente niente di accattivante.
- E che effetti dovrebbe avere? - continua l'altro rubandogli la cartella da sotto il naso. Il suo sguardo si fa prima sconcertato, poi esplode in una grossa risata.
La palla viene intercettata da Egil. Un brivido gli percorre la schiena ed una strana sensazione di disagio gli pervade la carne. Tenta di muoversi per recuperare terreno, ma invece di avanzare egli retrocede. Cerca di voltarsi a destra, ma i piedi lo portano a spostarsi sulla sinistra. Qualunque cosa pensasse di fare, il suo corpo reagiva al contrario.
Uno status Rovescio un po' particolare. Alex giunge in suo soccorso, prendendogli la palla dalle mani ed avanzando per evitare che Elza entrasse in tackle su di lui. La ladra la insegue subito con un ghigno divertito sul volto. Sguscia nell'acqua ad una velocità maggiore rispetto a quella dell'addetta alla sicurezza. Decide allora di affrontarla a viso aperto.
4. Alexandra fa ricorso alla sua specialità, il Sigillo Biscotto.
La ragazza traccia sul dorso della mano una runa. Un attimo dopo da questa vengono sparati dei biscotti in direzione di Elza, costringendola a divorarli tutti per riuscire ad arrivare a lei. Così facendo, però, l'attenzione della centrocampista è solo sulla ladra, incurante di quel che le accade intorno. Difatti in men che non si dica Oushi è su di lei, pronta a sottrarle la palla. 6. L'attacco va a buon fine.
La palla torna rapidamente a Recks che a sua volta la passa ala compagna attaccante. Elza riceve e, anche se gonfia di biscotti, riesce a riguadagnare il terreno perso. Davanti a lei solo Rina cerca di bloccarla con un Tackle Bacio all'Ambrosia, tecnica che avrebbe evocato un paio di labbra sexy contro la ladra e permesso alla dea di sottrarle il pallone.
- Non era meglio baciarla direttamente? – fa Egil con un sorriso. Rina alza un dito contrariata.
- Così non ci sarebbe stato gusto. Un paio di labbra giganti al sapore di ambrosia che ubriacano l'avversario per un piccolo lasso di tempo sono meglio!
Elza arraffa i dadi – Ora è il mio turno! Non mi farò battere così facilmente!
11. La donna esulta e fa sfoggio della descrizione del suo micidiale Tiro al Muffin Congelato che aveva preparato in coordinazione con Brian.
- TIRO AL MUFFIN CONGELATO? Elza, non puoi fare quella mossa? - replica Edith dondolandole la pedina davanti al naso. La ragazza gliela strappa di mano e la riposiziona oltre quella di Rina con uno sbuffo.
- Voglio finire questa partita quanto prima – ribatte – Sono le tre di notte, dovrei essere a dormire a quest'ora!
- Ah sì? - fa Leon prendendo il controllo del campo di gioco – Allora sta a vedere cosa ti combino.
I dadi vengono lanciati. 9.
Quel tiro avrebbe dovuto segnare la fine della partita. Prima la ladra avrebbe calciato un pallone ad effetto che l'avrebbe portato ad assomigliare, nella deformazione dovuta all'attrito con l'acqua, ad un muffin delizioso. Poi Brian avrebbe intercettato il tiro dandogli un secondo effetto, congelando il pallone per renderlo un proiettile impossibile da parare anche per Leon. In questo modo avrebbero vinto la partita e sarebbero andati direttamente in finale.
Ma non sarebbe mai accaduto.
L'uomo, svincolando le regole, si porta vicinissimo ad Elza. La porta è scoperta, ma sembra non importargli. Prima che la ragazza completasse il tiro, la palla le viene soffiata via dallo stesso portiere. Con uno scatto, Leon la sorpassa ed arriva a centrocampo. Lì Oushi gli sbarra la strada con occhio omicida.
- Devi rispettare le regole – gli dice con voce roca, molto incazzata. Non si sa per quale motivo. Forse perché non può fumare durante il gioco dato che ad Aura veniva la nausea.
Leon stringe più forte il pallone – Ha cominciato la tua squadra.
- Tutte scuse.
Oushi tenta di bloccarlo. 2. Il Commander evita il suo tackle e con un'ultima azione, usa la sua tecnica speciale. Il Tipo Perforante. Un nome, un programma. L'uomo fa una capriola e con forza, spedisce il pallone verso la porta avversaria. La sfera rilascia una scia luminosa, sembra impossibile da parare.
- Aura, tira i dadi! - la chiama Xander. La ragazza si sveglia dalla sua immaginazione, accorgendosi solo in quel momento di essere guardata da tutti.
- Che c'è? - chiede ed Egil si porta una mano al viso scoraggiato.
- Devi tirare i dadi per evitare che Leon segni – le spiega – Anche se ormai direi che la partita è finita, non si fa altro che barare qui. Ed io senza birra non riesco a restare lucido.
Con sguardo sconsolato controlla l'orologio, poi torna a concentrarsi sul tabellone. La sua pedina dondola appena quando la donna fa il suo lancio.
Il risultato è palese. Lei era sempre stata molto sfortunata al gioco, soprattutto se questo integrava il tiro dei dadi. Era persino capace di rendere i numeri al negativo con un singolo gesto, o fare un lancio improponibile. Ma qualcosa le diceva che avrebbe vinto. Quel tiro l'avrebbe portata in finale, o almeno così sperava. La mano si agita, poi rilascia i due cubi.
Il primo dado segna 1. Il secondo dado scompare sotto il tavolo.
Un grido si alza dal gruppo, tutti si abbassano per controllare l'ultimo numero. In quell'istante la porta della stanza si apre ed una Niamh dagli occhi rossi e la camminata assonnata fa il suo ingresso. Senza dire nulla, si avvicina al tavolo e con un solo, singolo movimento, lo rovescia completamente. Tutte le cartelle e le pedine si spargono sul pavimento, poi con un verso simile ad un grugnito ed una ramanzina sul frastuono alle tre di notte, la ragazza torna a dormire. La partita a Seed&Blitzball non poteva andare oltre.
Ad uno ad uno i vari partecipanti raccolgono i pezzi e discutono sul risultato finale. Una discussione abbastanza accesa e solo dopo Aura capisce il motivo. All'inizio del gioco avevano stabilito la regola dove un goal del portiere valeva doppio. Se Leon avesse segnato, gli All Pinks avrebbero vinto la partita con un 2 a 1. In caso contrario, gli RPG sarebbero andati in finale con uno 0 a 1 per loro. Tutto stava in quel dado caduto al momento sbagliato. Sarebbe bastato un 5 per parare la palla. Un solo numero.
Alzo le spalle confusa da quel che ho scritto. Sulla scrivania giace un dado rosso a sei facce. Lo prendo e lo lancio. Il gatto lo scambia per un giocattolo e lo fa rotolare sotto il divano.
Niente, nemmeno io saprò mai che numero è uscito. La mia sfiga mi perseguita.
RPG 1 - ??? ALL PINKS
*-*-*-*-*
*Teoricamente l'utente è maschio, ma siccome risulterebbe strano per chi legge parlare di Elza al maschile, ho lasciato il femminile. Facciamo che si parla di “avatar virtuali” e il problema è risolto.
**Stesso discorso della nota di prima.
***O l'uomo.